sabato 28 maggio 2011

Dossier Di Bella: forma e sostanza (2)

Inizia così la seconda parte (prima parte qui) del dossier dedicato al caso Di Bella, clamoroso per certi punti di vista. Come ho scritto, ripeto che eviterò per quanto possibile i giudizi personali (che comunque potrò aggiungere eventualmente in sede di commento se il dibattito meriterà) perché è mio desiderio che sia il lettore stesso a farsi un'idea sul caso, a giungere alle conclusioni che riterrà più opportune ed a rispondere a qualche dubbio personale. In questa seconda parte discuterò di due aspetti della vicenda. Il primo è l'atteggiamento ed il comportamento del gruppo Di Bella, aspetto che inizialmente ha giocato tantissimo a favore del professore siciliano (l'aspetto mite, l'offerta libera richiesta per le visite, lo "status" di perseguitato) mentre negli ultimi anni decisamente contro il gruppo guidato dai figli che ne ha ereditato l'attività. Parlerò poi dell'aspetto forse più delicato ed importante a proposito di cure "alternative": l'efficacia. Una cura non scientifica funziona o no? Lo vedremo insieme. Intanto cerchiamo di capire cosa sia la " terapia Di Bella".

Metodo Di Bella, cos'è?

Il cosiddetto metodo Di Bella (MDB, cura Di Bella, multiterapia Di Bella, terapia biologica Di Bella, sono tutti sinonimi), è costituito da un insieme di farmaci e vitamine che, secondo le dichiarazioni di chi lo aveva inventato, era capace di curare i tumori maligni senza particolari effetti collaterali. Pochi sanno che oltre all'utilizzo come terapia anticancro il gruppo ora gestito dai figli di Di Bella afferma di poter curare anche altre malattie quali l'epatite C, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson ed il morbo di Crohn, oltre a malattie autoimmuni e neurologiche.


La composizione del MDB è spiegata nello stesso sito ufficiale curato dai figli del medico:
Il cocktail che compone questo metodo è composto da somatostatina (ormone che inibisce tra l'altro la produzione di GH, Growth Hormone ovvero ormone della crescita), inibitori della prolattina e degli estrogeni, melatonina (prolattina, estrogeni e melatonina sono ormoni), retinoidi, vitamina E, D3, vitamina C, calcio e chemioterapici.
Il razionale del MDB non è (come ho già detto) per nulla "folle" e per questo ho sempre avuto una curiosità particolare per questa storia, apparentemente diversa da quelle dei guaritori che tratto di solito; diciamo che l'intuizione di per sé ed in linea generale non è scorretta, ma sono gli effetti che fanno testo. Potremmo dire quindi che l'idea di base può avere alcune intuizioni teoricamente valide ma da questo all'applicazione sul vivente c'è davvero un abisso. Alcune delle sostanze che formano il cocktail hanno mostrato sia in via sperimentale, sia sull'uomo, una certa attività antitumorale per alcune forme di malattia. Il limite dell'idea è che non erano mai stati dimostrati effetti per "l'insieme" dei componenti e che anche per i singoli ingredienti l'effetto antitumorale è limitato, non vi era prova cioè che le sostanze assieme o singolarmente, avessero un particolare effetto contro i tumori e soprattutto contro tutti i tumori (ed altre malattie che indicava Di Bella). Una sostanza che potenzialmente possiede poteri antitumorali può non avere effetto all'atto pratico oppure può avere effetto solo in associazione ai chemioterapici, o ancora, ha un effetto molto lieve da sola e così via (e ciò è accaduto un'infinità di volte, è a questo che servono le ricerche scientifiche).

A quanto dichiarato a più riprese dai Di Bella, uno dei punti più importanti del metodo sarebbe l'inibizione dell'ormone della crescita (detto GH, Growth Hormone o somatotropina, è un ormone che stimola la crescita cellulare e quindi l'accrescimento fisico dell'organismo) tramite la somatostatina.

Tratto da: http://www.metododibella.org/it/fdb/impiegoOctreotide.do (sottolineature mie)
In vitro o in cavie, livelli elevati di questo ormone (che ha la capacità di far proliferare sia cellule normali che neoplastiche con la sua azione "mitogenica", in fondo è questa la sua funzione nell'uomo) sono stati capaci di produrre neoplasie e quindi un suo ruolo nella genesi e nella proliferazione dei tumori è stato ipotizzato da tempo, negli anni '70 si ipotizzò per esempio che questo ormone potesse avere un ruolo nella genesi di  tumori del sangue (come le leucemie), ipotesi poi smentita in studi successivi.
Studi epidemiologici e che hanno esaminato pazienti (anche pediatrici) ai quali veniva somministrato il GH a scopo terapeutico non hanno evidenziato alcun rischio di aumento dello sviluppo di tumori, nemmeno con livelli elevati di questa sostanza nel sangue. Vista la presenza di un lieve aumento di recidive in persone che erano già state affette da tumore, soprattutto di tipo intestinale, gli studi proseguono anche oggi. In ogni caso non vi è una netta evidenza che nell'uomo questo ormone possa intervenire in senso favorevole nello sviluppo dei tumori maligni. Una delle osservazioni iniziali riguardo questo "rischio" legato alla presenza di ormone GH è quella relativa agli individui affetti da acromegalia, una malattia caratterizzata proprio dall'importante aumento dei suoi livelli nel sangue: non presentano un'incidenza di tumori maligni più elevata rispetto alla popolazione generale. L'uso della somatostatina nella cura del cancro è stato prima ipotizzato e poi sperimentato negli anni passati. Sono stati osservati alcuni risultati nella cura di certe neoplasie del sistema nervoso ed in certi tipi di tumore chiamati "neuroendocrini" ma i risultati non sono mai stati eccezionali, così come altri esperimenti hanno mostrato assoluta inefficacia (sia nei riguardi della sopravvivenza che per la qualità di vita) della somatostatina nella cura di altri tipi di tumore. Non vi sono particolari evidenze di efficacia sull'uomo nemmeno per gli altri componenti del "cocktail" usati singolarmente.

Il razionale del MDB quindi non è assurdo. Alcune delle sostanze somministrate, infatti, intervengono (come abbiamo visto prima per la somatostatina) direttamente nei processi di differenziazione e crescita cellulare che è uno degli aspetti più duri da interpretare quando si parla di tumore. Gli estrogeni, la prolattina, la melatonina, hanno un ruolo nella crescita delle cellule, nelle loro divisioni e nella loro morte (detta apoptosi).
Stesso discorso per la somatostatina, che ha la capacità di regolare la crescita cellulare. Le vitamine contenute nel cocktail avrebbero invece lo scopo di rafforzare l'azione delle altre sostanze. Vi è anche la presenza di un chemioterapico (quasi sempre ciclofosfamide) già normalmente utilizzato in oncologia.
Quando per la prima volta sentii parlare di metodo Di Bella ricordo di esserne rimasto affascinato. Mi ero appena laureato e le spiegazioni che sentivo ai tempi in televisione non mi lasciavano indifferente: quella cura aveva un motivo di esistere, doveva essere sperimentata, certo, ma non si parlava di improbabili cure con il bicarbonato o con assurdi intrugli che invece ritroviamo oggi.
Ecco perché nella mia mente ho sempre conservato in un angolino il dubbio. Per questo studiare il metodo Di Bella è sempre stato un mio obiettivo e non ci sarei mai riuscito fino in fondo se non fossi stato spinto da alcuni di voi a scrivere questo articolo: approfondire e studiare un argomento dovrebbe servire proprio a questo, a portar luce sui propri dubbi.
A questo punto, visto che il metodo Di Bella prevede espressamente di non somministrare altri farmaci che non siano appartenenti a quelli previsti dal metodo stesso (chemioterapia compresa che anzi viene sconsigliata), si può capire come sia importante stabilire con certezza se affidarsi a questa presunta cura sia sicuro ed efficace e non invece un azzardato salto nel buio. 

Le statistiche

Qualsiasi ricerca, anche la più banale, deve condurre a delle conclusioni ed il modo migliore per estrarre dai numeri un risultato generale è compiere un calcolo statistico che non è un mero calcolo aritmetico ma deve analizzare diverse varianti. Nel caso della sperimentazione di un farmaco è bene valutare la sua efficacia nei vari tipi di tumore (un farmaco può essere efficacissimo nei confronti di un tipo di tumore e assolutamente inefficace in un altro), l'efficacia da solo o in associazione con altri farmaci (una sostanza può essere poco efficace da sola ma aumenta l'efficacia di un'altro), la sopravvivenza (un farmaco può rallentare il decorso della malattia di pochi mesi o di anni e bisogna confrontarlo quindi con gli altri farmaci a disposizione), la tossicità, eccetera. A questo serve la statistica. Una delle mancanze più importanti riguardo le medicine alternative (specie quelle che affermano di curare il cancro) è proprio il rilevamento statistico.

Nel caso del MDB la statistica non esiste. Non vi sono dati conservati sistematicamente e catalogati in maniera completa, non c’è puntuale presenza di eventuali cure effettuate in precedenza, il decorso ed il follow-up (cioè l’evoluzione della malattia successiva alla cura) analizzati per trarre delle conclusioni mancano, i numeri sono spesso "nudi e crudi" pertanto non è facile farsi un'idea d'insieme ma bisogna analizzare i casi singolarmente. Questa è una pecca gravissima che non può passare inosservata. Il problema si pone anche perché conservare dei dati non è un'impresa difficile. Oggi esistono i computer e basta catalogare ordinatamente tutti quei casi con i quali si è venuti a contatto per contare su una mole di numeri sufficiente a trarre delle conclusioni. L'unica statistica controllata disponibile è quella relativa alla sperimentazione nazionale.
Gli unici dati forniti dal gruppo Di Bella invece sono molto generici, spesso non fanno riferimento ad eventuali terapie effettuate prima della cura, altre volte non si conosce bene la storia del paziente. Si assiste spesso a dichiarazioni personali di ammalati non suffragate da documentazione.
Uno degli aspetti più significativi è che esistono casi definiti "risolti" o "migliorati" che non hanno nemmeno un esame istologico della neoplasia "curata" (e quindi non si ha nemmeno la certezza che un determinato paziente fosse affetto da tumore maligno).
Sulla incredibile mancanza di statistiche non è facile trovare una risposta che la giustifichi. Qualcosa ho trovato nel forum gestito dai figli del prof. Di Bella. A firma di uno di loro infatti, c'è la risposta ad un utente che chiede proprio se non sia il caso di catalogare e studiare statisticamente i presunti casi risolti:


In pratica la "raccolta dati" sarebbe impossibile perché manca il tempo per farlo e perché sarebbe inutile (testualmente "lascia il tempo che trova").
La risposta è palesemente evasiva.
Non avendo possibilità di studiare le statistiche non si ha quindi nemmeno una base sulla quale definire efficace o meritevole di approfondimento la cura del gruppo che propone il MDB. La cosa più eclatante è che senza statistiche nemmeno il gruppo Di Bella può parlare di "efficacia" o "risultati" : questi infatti non si misurano "a spanne" o per sensazioni ma in maniera precisa, più attendibile che si può.
Per avere quindi un'idea dei risultati della cura proposta dal professore Di Bella, mi sono basato sui documenti pubblici disponibili, sulla perizia effettuata da medici per il pretore di Maglie e sulle dichiarazioni degli esponenti del gruppo che propone la teoria.
Una delle fonti più abbondanti di documentazione (e più "attendibili" in quanto preparate dallo stesso staff Di Bella) è il sito dell'omonimo gruppo. Tra dichiarazioni di efficacia, attacchi alla medicina e spazio alle testimonianze, c'è anche qualche documento interessante.

Un insieme di studi ad esempio.
Troviamo elencate delle ricerche che, secondo il gruppo Di Bella, sarebbero "conferme scientifiche del potenziale antitumorale del MDB". Sono riportati alcuni studi dal 2003 al 2006.
Così vado a leggere queste ricerche per trovare queste presunte conferme che io consultando la letteratura scientifica non avevo trovato.
Devo dire che questo elenco ha poco a che fare con "il metodo Di Bella", anche qui mi sembra ci sia una forzatura, come inserire ricerche che ad esempio evidenziano il ruolo degli antiossidanti nella dieta per prevenire certi tumori (concetto ben conosciuto dalla medicina e pubblicizzato, oltretutto).
Inoltre, che bisogno avrebbe il Metodo Di Bella di una ricerca che sottolinea l'efficacia di alcune vitamine (tra le quali i carotenoidi) nella prevenzione del rischio di cancro polmonare e, soprattutto, cosa c'entra questo con le "conferme scientifiche del potenziale antitumorale del MDB"? Gli studi elencati infatti non confermano assolutamente il presunto potenziale del MDB ed in alcuni casi addirittura lo negano.

Il primo studio dice che non ci sono evidenze di effetto dei singoli componenti (ma anzi alcuni gravi effetti collaterali dei retinoidi) ; il secondo che sembra esserci un risultato benefico della dieta con sostanze antiossidanti (carotenoidi, flavonoidi, vitamina E) nella riduzione del rischio di cancro polmonare (e cosa c'entra la riduzione del rischio con la cura del cancro?) in uomini che fumano; il terzo parla di traumi genitali in pazienti trattati per tumore prostatico ed analizza il ruolo degli alimenti nel rischio e nella prevenzione dei tumori prostatici, e così gli altri. In uno studio si evidenzia che con un basso apporto di vitamine, gli effetti collaterali della chemioterapia sono più importanti, in un altro si studiano le vampate di calore in donne con precedente diagnosi di tumore mammario... ripeto: cosa c'entra tutto questo con le ricerche che "comprovano l'attività antitumorale di ogni singolo componente del MDB"?
Sono studi che sembrano cercati a caso: inserisci cancer, retinoids, beta carotene, in un motore di ricerca e copi/incolli tutto quello che appare, anche se non ha nessuna attinenza con l'argomento che vuoi trattare.

Uno studio che "comprova il potenziale antitumorale di ogni singolo componente del MDB" che invece...lo smentisce.
C'è anche un lavoro (lo studio originale è stato pubblicato in una rivista di basso "impact factor") sull'efficacia del MDB sui tumori polmonari. Le statistiche per questo tipo di tumore ci dicono che la sopravvivenza ad un anno dalla diagnosi è di circa il 35%.
Secondo lo studio di un medico che segue il metodo di Di Bella (effettuato su pochi casi in verità, 28)  invece, la sopravvivenza con l'applicazione della loro terapia ad un anno è di circa il 51% (sopravvivenza di 9,4 mesi in media per pazienti trattati con chemioterapia contro 12,9 per quelli dello studio). Il risultato sarebbe insomma un aumento di sopravvivenza di più di tre mesi in metà dei pazienti, utilizzando comunque sempre un chemioterapico, anche se a basse dosi. Un risultato che, seppur non del tutto negativo, di certo non può essere definito "eclatante" per efficacia soprattutto se andiamo avanti con il tempo e leggiamo la sopravvivenza a 2 anni dei pazienti curati con il MDB che, secondo questo documento, è stata del 21,1%. Come riferimento, si sappia che con le cure standard, abbiamo una sopravvivenza a 5 anni del 24,2% (per la classe IIIb di tumori polmonari), risultato quindi poco "evidente" (il MDB farebbe sopravvivere di meno e meno persone rispetto alle cure standard)  ma che al limite meriterebbe approfondimento.


Questioni di forma

Per quanto riguarda gli aspetti formali del gruppo Di Bella (esiste al mondo una sola associazione che può definirsi "riconosciuta" e che è rappresentata dai figli del defunto creatore del metodo) anche qui ho molti dubbi. Nel forum gestito dallo stesso gruppo, che a quanto pare è "moderato" direttamente da uno dei figli del professore, si leggono affermazioni assolutamente imbarazzanti. Si parla di "bufala delle vaccinazioni", si attaccano violentemente "Big Pharma", l'oncologia, la medicina ufficiale: si assiste cioè al campionario di argomentazioni tipiche del peggior complottismo internettiano ed anche questo non fa per niente bene alla causa. Ciò che su quelle pagine si afferma è senz’altro fuori da ogni ragionevolezza. Si legge spesso, ad esempio, della proibizione di assumere qualsiasi farmaco (anche banale, come gli antiacidi) che non faccia parte del cocktail Di Bella. Sono posizioni estremiste, ingiustificate, pericolose per la salute e tipiche di altre cure non scientifiche.
Nella home page del sito, inoltre, vengono riportate come notizie da "rassegna stampa" pagine tratte dai peggiori siti di disinformazione presenti su internet come "disinformazione.it" (per chi non lo conoscesse è uno dei siti più estremisti in fatto di complottismo, misteri, medicine alternative), che infatti è un marchio di inattendibilità, e questo lo posso affermare senza possibilità di smentita stupendomi contemporaneamente di ritrovarli come fonti ufficialmente citate dal gruppo Di Bella.

Perché una presunta terapia antitumorale "efficace" avrebbe quindi bisogno di ricorrere a questo tipo di appoggi? Che senso ha per una terapia che vorrebbe ricevere un riconoscimento scientifico, affiancarsi a personaggi e teorie che tutto sono tranne che scientifiche?
Anche i Di Bella utilizzano l'argomentazione del complotto per spiegare il disinteresse della medicina e dell'industria nei confronti della loro "scoperta".
Può essere interessante leggere parte di una risposta data da Adolfo Di Bella ad un utente che pone una domanda semplice e diretta che, riassunta, può essere: come mai le multinazionali rifiuterebbero una scoperta del genere che frutterebbe miliardi su miliardi e, soprattutto, chi gestisce queste industrie rifiuterebbe queste cure anche per se stesso e per i propri familiari? E' una domanda che mi pongo spesso anch'io quando appare l'ennesima terapia alternativa anticancro.
La risposta di Adolfo Di Bella (compare nel forum del sito ufficiale) è questa (sintesi):
Molti anni fa ci siamo posti queste domande, che ci lasciavano confusi per la difficoltà di trovare risposte convincenti. [...]. Una volta che si sia entrati a far parte di quei ristretti consessi che oggi governano il mondo, subentra una smania di onnipotenza, una sensazione di "invulnerabilità", che confinano con forme maniacali. Si crede cioè che il potere e l'impunità difendano da qualsasi male. Quando questo arriva, ci si riduce come Don Rodrigo quando scopre il primo bubbone: da potente si trasforma in uno dei tanti anonimi colpiti dalla malattia e, per mano del Griso di turno, finisce nel lazzaretto come un pezzente qualsiasi. La congrega esala sui singoli - uomini esclusivamente sotto il mero profilo biologico - e si fa quasi essere autonomo, mostruoso Moloch senza volto. Se una guerra atomica fino ad oggi si è evitata, questo lo si deve unicamente al fatto che anche i soci della confraternita ci andrebbero di mezzo. Ma il cancro non è che una eventualità, che si spera capiti sempre e solo agli altri. Qualcuno sa comunque che ha una possibilità e anche dove andarla a trovare. [...]
Adolfo Di Bella
Questi teoremi da complottista estremo non fanno per nulla bene all'"immagine" dei Di Bella, come non fanno bene gli insulti che rivolgono ripetutamente (con epiteti anche molto offensivi) nei confronti dei medici (chiamati in senso dispregiativo "laureati in medicina" e non "medici") agli oncologi ed a politici e giornalisti. Utilizzano termini pesanti come ciarlatani, avvoltoi, leccacu** e così via.

Sempre nel forum Di Bella è riportata la solita, falsa e manipolata notizia del 2.5% di efficacia della chemioterapia nei malati di tumore (è un "must" dei complottisti, ne ho parlato diverse volte) e così entriamo assolutamente nel tunnel della disinformazione più completa.
Per quanto riguarda le "pubblicazioni scientifiche" realizzate dallo stesso gruppo Di Bella, queste riguardano due studi pubblicati sulla rivista Neuroendocrinology Letter, dal bassissimo impact factor ("fattore di impatto" che è un valore che indica la "stima" di cui gode una rivista scientifica nel suo ambiente, più è citata in letteratura, più è alto il suo "impact factor", per Neuroendocrinology Letter qui fornisce uno 0.70, qui 1,05, per avere un metro di paragone Lancet ha 30,0, Nature 30.98, la più citata di neuroscienze oltre 20)  anche se Giuseppe Di Bella la definisce [min. 1:28] "una delle massime riviste internazionali" e ciò è evidentemente falso e che vede nell'editorial board diversi scienziati anche rispettati uniti a gente di discutibile valore scientifico compresi medici hameriani. Dello stesso comitato editoriale fa parte proprio Giuseppe Di Bella. Il valore accademico di queste pubblicazioni è quindi molto discutibile e sicuramente non di rilievo nel mondo accademico.


In queste ultime settimane poi, sono apparsi dei proclami molto curiosi: il gruppo Di Bella ha rilasciato delle dichiarazioni poi riportate dalla stampa e rimbalzate su internet circa un presunto "riconoscimento mondiale" del loro metodo. Un "comitato di scienziati" in un congresso di oncologia a Singapore avrebbe approvato e messo agli atti la terapia Di Bella, un riconoscimento prestigioso quindi e decisivo.
In realtà i Di Bella hanno ecceduto con l"'entusiasmo" raccontando una storia che può impressionare chi non è un "addetto ai lavori". Un congresso internazionale di oncologia è una buona occasione, per ogni scienziato che si occupi di questi argomenti, per presentare le sue idee (e per chi è presente di ascoltarle). Non c'è nessuna "approvazione" né "riconoscimento". E' vero che se un argomento presentato in un congresso risulta assolutamente incredibile è la stessa platea spesso a farlo notare o addirittura l'argomento non arriva mai alla "presentazione" congressuale (viene respinto al momento del controllo, quando esiste, da parte degli organizzatori), ma una relazione in un grosso congresso internazionale è talmente breve (nel caso di Singapore, Di Bella ha parlato 20 minuti) e "generale" che non è possibile approfondire se non successivamente, e non sappiamo nemmeno se Di Bella sia stato salutato con applausi o con i fischi, tanto può valere una cosa del genere. Diciamo che si tratta del modo più corretto per presentare un'idea in campo scientifico, non un implicito riconoscimento di "efficacia" o "attendibilità", come invece fanno trasparire i proclami apparsi in giro. A questo punto poi ci sarebbe da discutere su come sia possibile che un'idea terapeutica ritenuta vittima di un complotto dai suoi creatori possa apparire indisturbata in un congresso internazionale di medicina.
Striderebbe in questo senso anche la presenza del presidente di una multinazionale farmaceutica (collegata ad altre note aziende farmaceutiche) come moderatore della sessione che ha visto Di Bella discutere la sua idea. 


Per quanto riguarda la "messa agli atti" dichiarata dai Di Bella, qualsiasi professionista che partecipa a congressi scientifici sa che tutte le relazioni presenti nelle giornate vengono raccolte nei volumi degli atti congressuali e questo certo non fornisce un'approvazione ufficiale o un riconoscimento superiore rispetto alle altre relazioni. Ogni congresso ha gli "atti", che sono come un diario delle varie presentazioni tenute durante le riunioni, una sorta di "verbale" del congresso. Perché quindi spacciare questa notizia assolutamente normale in ambito medico come un fatto eccezionale e unico per l'occasione? Un medico (ed uno scienziato in generale) sa che la partecipazione ad un congresso e la pubblicazione negli atti relativi, è un avvenimento che non "approva" niente e non entra nel merito di uno studio. Personalmente ho avuto decine di studi pubblicati in atti congressuali, ma non per questo mi definisco un "luminare" della medicina o pubblico la notizia in tutti i siti web del mondo. D'altronde era stato lo stesso Di Bella (padre) a lamentarsi che le sue idee erano boicottate in quanto avevano eco "solo" nei congressi:
"le mie comunicazioni scientifiche le ho potute fare solo verbalmente o con dei poster; quindi suscitare soltanto qualche piccola reazione locale a parole o il piccolo riassunto che si manda ai congressi, che pochi o nessuno legge, e che si fanno nel volume e che servono ad altre attività e non a quelle scientifiche"

In poche parole il padre si lamentava di partecipare solo ai congressi medici mentre il figlio si vanta perchè ne ha frequentato uno. E' lo stesso Giuseppe Di Bella che conferma la partecipazione del padre a decine di congressi, perchè quindi questo avrebbe rappresentato qualcosa di differente?
Inoltre, perché sottolineare la partecipazione ad un congresso scientifico per poi prendere parte, non una ma più volte e senza pubblicizzarlo, ad un congresso di guaritori organizzato da una rivista di ufologia e che tratta argomenti assolutamente ciarlataneschi?
Intendiamoci: nessuno vieta di salire sul palco di tutti i congressi ufologici nel mondo, ma chi pretende di curare la gente da malattie gravi e chiede attenzione scientifica, partecipando a questi congressi dimostra parecchia superficialità, oltre a non rispettare i criteri scientifici attuali. Come si può pretendere attenzione dal mondo scientifico se l'attenzione si cerca in quello "fantascientifico"?
E perché lasciar diffondere mezze voci "gossip" per aggrapparsi ad una pseudoattendibilità con il più classico e grezzo ricorso al principio d'autorità?

L’efficacia

Per studiare l'efficacia di un nuovo farmaco bisogna analizzarne gli effetti su un numero attendibile di pazienti ed il primo passo nel caso del MDB fu quello di chiedere documentazione riguardo alle presunte guarigioni propagandate dal gruppo del medico modenese. Proprio all'inizio del clamore causato dal caso, siamo nel 1997, l'allora ministro della sanità Rosy Bindi rispondendo ad un'interrogazione parlamentare precisa di aver richiesto un adeguato numero di cartelle cliniche da studiare. Viene inviata la documentazione relativa ad un solo caso. Il 6 novembre 1997 la Bindi, partecipando ad una trasmissione televisiva (Moby Dick, condotta da Michele Santoro) precisa di aver fatto richiesta di almeno 100 cartelle da esaminare. La risposta di Di Bella, presente in collegamento è "non mi fido"[*1] e si arriva al 1998.
Un estenuante tira e molla, promesse e ritrattazioni (il professore annunciava la trasmissione delle cartelle ma poi non le inviava al ministero) con la forte pressione delle "associazioni di sostegno" a Di Bella che puntavano soprattutto alla cessione gratuita dei farmaci necessari alla cura (cosa che nel frattempo era avvenuta in molti casi dopo decisioni di varie preture). Furono tantissime ed estenuanti infine, le discussioni sulla possibilità di sperimentare la cura. Luigi Di Bella alla fine consente l'esame di tutte le cartelle cliniche presenti nel suo archivio: sono tutti i casi da lui trattati dagli anni '70 al 1997.
Vengono analizzate oltre 3000 cartelle cliniche, sono tutti i pazienti trattati, un'analisi retrospettiva.
Il risultato è scoraggiante, su 248 casi selezionati che avevano effettuato solo la cura, un solo paziente era ancora vivo dopo due anni dalla diagnosi di tumore.
La maggioranza dei casi descritti nelle cartelle erano assolutamente insignificanti (pazienti senza tumore, senza diagnosi o esami, alcuni curati con la medicina, altri che non avevano nemmeno iniziato il MDB).
Il dato fu ufficializzato dal ministero. Ma i Di Bella insistevano sul fatto che di casi guariti ne esistevano migliaia e che l'analisi era falsata.

Confronto stima di sopravvivenza con terapia standard (dal registro tumori ITACARE) e MDB per leucemia

Confronto stima sopravvivenza con terapia standard (registro tumori ITACARE) e MDB per tumori dell'età adulta (> 14 anni)

I casi pubblicati in riviste scientifiche forniti dal gruppo Di Bella sono pochissimi. Tutti gli altri presunti risultati non sono stati pubblicati in riviste, ma sono una serie di racconti e testimonianze aneddotiche o vengono pubblicati da altri medici. La quasi totalità delle ricerche, persino quelle provenienti direttamente dal gruppo Di Bella o da medici che applicano il MDB, non parla di "guarigione" o "remissione" della malattia, ma di miglioramento dei sintomi oppure di buona qualità di vita o, infine, di scarsi effetti collaterali. I dati scientifici a disposizione, insomma, vengono pubblicizzati dal gruppo Di Bella come "eclatanti" o evidenti quando in realtà sono molto confusi e non hanno assolutamente risultati brillanti che si percepiscono ascoltando le stesse dichiarazioni dei "dibelliani".

Un primo caso, ad esempio, descrive la remissione di tumore all'esofago.
Leggendo l'abstract (ossia il riassunto) dello studio relativo a questo caso, reperibile in rete, sembra capire che il MDB abbia guarito un tumore inoperabile senza l'intervento di altra terapia. Basta leggere il titolo dello studio:

Complete objective response of oesophageal squamocellular carcinoma to biological treatment.
(trad: Risposta oggettiva e completa di un carcinoma squamocellulare esofageo al trattamento biologico)

Controllando però lo studio completo, si scopre che il paziente aveva effettuato chemioterapia che già da sola aveva ridotto del 50% la massa tumorale.


Il paziente avrebbe poi sospeso la chemioterapia. Nello studio si parla di "progressione del cancro" poi di "inizio della terapia Di Bella" e quindi sono descritti una serie di lunghi esami che non mostrano alcuna presenza di masse tumorali o metastasi. Il "problema" è che mentre sono dichiarate e certificate le lesioni curate con la chemio e successivamente l'assenza di neoplasie, vi è un "buco" proprio al momento dell'inizio della cura Di Bella. E' scritto "progressione del tumore" ma non vi è descritto nessun esame che lo confermi né viene riportato alcun referto.
In poche parole in questo studio è descritto il caso di un paziente che ha effettuato chemioterapia (che ha ridotto del 50% un tumore inoperabile) e successivamente il MDB. Non si capisce quindi perché la successiva guarigione del paziente debba essere affidata alla cura Di Bella. Non solo questo non è scontato ma appare altamente probabile che gli effetti della chemioterapia si siano prolungati anche successivamente alla sua interruzione. E' un fenomeno frequente e conosciuto. Nella migliore delle ipotesi, quindi, il MDB avrebbe migliorato gli effetti della chemio, risultato che non ha nulla a che vedere con il titolo e le conclusioni dello studio. La risposta del trattamento Di Bella, non è come dice il titolo "oggettiva e completa" ma incompleta e non evidente.

Un secondo caso è un neuroblastoma in un bambino di 7 mesi che (dopo rifiuto di chemio e chirurgia) sparisce completamente. Questo caso è stato pubblicato in una rivista scientifica (anche se di bassissimo "impact factor") e sembra non avere (da quanto disponibile) particolari omissioni. Qualora venisse confermato, sarebbe una buona prova di efficacia.

Un altro caso (qui il .pdf) descritto sempre dai Di Bella (che mi risulta però non sia stato mai pubblicato in una rivista scientifica) parla di una remissione completa (scomparsa totale della malattia) di un carcinoma mammario. La paziente ha rifiutato chemioterapia ed intervento e si è sottoposta al MDB. Dopo 14 mesi viene diagnosticata la remissione della malattia. Anche in questo caso non vi è chiarezza nel decorso della malattia, nelle terapie effettuate dalla paziente e del follow-up.

In un ulteriore caso viene descritto un tumore mammario. La paziente affetta avrebbe rifiutato ogni trattamento (chirurgia, chemioterapia...) per affidarsi totalmente alle cure di Di Bella. Dopo il protocollo ogni lesione sembra scomparsa. Questo caso appare come credibile, almeno stando a quanto descritto, anche se esistono alcune incongruenze e non vi è nemmeno corrispondenza apparente tra le lesioni descritte e le immagini presentate.

Esistono poi una serie di studi che sono spesso citati come dimostrazioni di efficacia ma che in realtà descrivono un'assenza di effetti collaterali ed un buon effetto sui sintomi. Per esempio in un tumore polmonare avanzato non curato con chemioterapia, il metodo Di Bella ha migliorato in alcuni casi i sintomi e la capacità respiratoria, ma non ha guarito la malattia. La sopravvivenza inoltre non è stata superiore a quella ottenuta con i metodi standard. Anche qui, dunque, nessuna dimostrazione di particolare efficacia. Se il MDB ha ottenuto una sopravvivenza media di poco più di 3 mesi (95 giorni), i metodi tradizionali ne ottengono una di oltre 14 mesi (14,6 mesi, per l’esattezza) ma quando i sostenitori del MDB descrivono lo studio parlano di "grande successo della terapia". Stesso risultato in un altro studio: alla fine si ha una buona qualità di vita, scarsi effetti collaterali ma nessuna guarigione dalla malattia, ed anche in questo caso si tratta di un medico "dibelliano".
Questo non vuol dire che l'attuale trattamento standard del tumore polmonare avanzato sia ricco di successi, perché si tratta di una delle malattie più gravi e meno curabili, ma mentre la medicina ufficiale lo ammette, il gruppo Di Bella con gli stessi risultati (fallimento delle cure), non lo fa e parla, al contrario, di successo evidente.
Un esempio può essere un protocollo standard sperimentale con chemioterapici: farmaci ben accettati, scarsa tossicità ma nessuna guarigione nè prolungamento della sopravvivenza. In pratica gli stessi risultati di Di Bella ma conclusioni, negative, ammesse.
Vi sono poi ulteriori studi pubblicati da altri medici esterni o non collegati al gruppo Di Bella che hanno sperimentato la terapia anche in ospedali pubblici ed a loro dire con buoni risultati.
Tutti gli altri dati che ho trovato sono "racconti" che non hanno quasi mai un lieto fine. Sono centinaia le persone che hanno affermato di esperienze di loro cari che utilizzando la terapia Di Bella hanno avuto buoni effetti, tutti questi però sono purtroppo deceduti. Qualcuno ha detto che la cura "è iniziata troppo tardi" altri che "il corpo era ormai devastato dalla chemioterapia" ma delle guarigioni annunciate o dei miglioramenti evidenti dovuti esclusivamente a terapia con MDB non vi è traccia.
Tutto questo di fronte alla dichiarazione di "migliaia" di casi trattati (varie fonti dichiarano più di 20.000 pazienti trattati).
In realtà, per quello che abbiamo appena visto, siamo davanti ad un insuccesso del metodo Di Bella.
Casi pubblicati e descritti correttamente che fanno desumere un buon risultato del MDB sono rarissimi, si contano sulle dita di una mano.
Ho provato poi a studiare un lungo elenco di casi inseriti nel sito del gruppo Di Bella (ho scelto l'ultimo, del 2010, che è il primo della lista e poi ho controllato tutti gli altri; l'ultimo della lista lo riporto qui) a proposito di "rilevazioni statistiche non definitive" relative a tumori maligni mammari.
Si tratta di 76 casi. Sono un misto di tumori mammari di vario tipo, di diverso grado istologico e con decorso clinico differente. La maggioranza di questi hanno subìto trattamenti medici (intervento chirurgico, radioterapia o altro). Ho escluso quindi i casi sottoposti a questi interventi.
Nei casi rimanenti (ossia quelli che avrebbero effettuato solo il MDB) i dati sono assolutamente discordanti e confusi. Manca ad esempio un esame istologico che riveli il grado di malignità o non si hanno nemmeno notizie dei risultati o del tipo di tumore trattato.

Una schermata tratta dal sito dei Di Bella dei casi di cancro mammario trattati. Pallini rossi miei per evidenziare quelli che non avevano subìto alcun intervento
Se da quella tabella, quindi, estraiamo solo i casi trattati unicamente dal MDB (che nell'elenco sono indicati dalla lettera A), dai dati presentati (che, ripeto, sono a disposizione qui) si avrà:

4 Remissione parziale - assenza di esame istologico
2 Remissione completa - assenza di esame istologico
1 Stabilità - assenza di esame istologico

1 Remissione completa - presenza di esame istologico
1 Stabilità - presenza di esame istologico
3 Progressione - presenza di esame istologico

Questo può essere un esempio di quello che accadde durante l'analisi dell'archivio del prof. Di Bella. Su oltre tremila cartelle di pazienti trattati, ne furono selezionate solo 248 e tra questi UN solo paziente era sopravvissuto al momento del controllo.
In questo caso, su 76 pazienti solo 12 hanno effettuato il MDB e di questi solo 5 hanno un esame istologico. Di questi solo uno (ma non sappiamo per quanto tempo) presenta remissione della malattia.

Anche in questo caso, quindi, abbiamo risultati sconfortanti, l'evidenza non è quella di diverse guarigioni in 76 casi di tumore mammario ma di un insieme di dati disordinati, scorretti e fondamentalmente inutili per un'analisi accurata e non c'è nessuna evidenza di efficacia del MDB. Tra parentesi: come è possibile che un medico che si occupa di curare i tumori (e raccoglie i casi) non ha a disposizione nemmeno l'esame istologico della malattia? Anche questo dato è sconcertante.
E' fondamentale ricordare che il MDB prevede che non si effettui chemioterapia (considerata dannosa tanto da ritenerla colpevole dell'inefficacia del metodo, un motivo in più quindi per escludere dall'analisi delle sue banche dati i pazienti che l'hanno fatta), bisogna ricordarlo soprattutto quando sono inseriti dai Di Bella dei casi che invece l'hanno effettuata.

Studiando gli altri "casi clinici" si hanno le stesse incongruenze: nell'ultimo della lista, ad esempio, vengono analizzati 20 pazienti con linfoma non-hodgkin, escludendo quelli che avevano ricevuto altri trattamenti e quindi mantenendo solo quelli che hanno effettuato soltanto il MDB restano 4 pazienti e tutti hanno avuto una risposta parziale, valutata per un massimo di 3 mesi dall'inizio del MDB. Il numero di 4 pazienti non è naturalmente meritevole di attenzione e 3 mesi di follow-up (cioè di controlli al paziente successivi alla terapia) non sono per nulla attendibili.
Eppure le conclusioni dello studio recitano (sottolineatura mia):
L'associazione di ciclofosfamide, somatostatina, bromocriptina, retinoidi, melatonina e ACTH è ben tollerata ed efficace nel trattamento del NHL di basso grado ad uno stadio avanzato.
Lo chiedo a chi legge: una terapia che procura una risposta parziale in quattro casi su venti valutata dopo 3 mesi di cura, merita di essere definita "efficace"? Oggi la sopravvivenza a 5 anni da linfoma non-Hodgkin curato con chemio e radioterapia è del 55% circa.

Se davvero su migliaia di pazienti trattati si fosse ottenuto un successo solo su pochi pazienti e le loro storie sono (perché lo sono) oltretutto descritte male, a decorso incerto e poco chiare, quanta fiducia si potrebbe dare a questo metodo? Sperimentarlo sarebbe stato corretto o no?
Persino ferventi sostenitori del metodo che avevano fondato associazioni per pubblicizzare la cura non ce l'hanno fatta.

Un primo esame di questi dati farebbe quindi concludere che il MDB, da quello che è disponibile all'analisi clinica, non ha particolare efficacia nella cura dei tumori, almeno in senso generale.
Oltre all'analisi dei dati bene o male archiviati, ho provato a cercare riscontri nelle tante testimonianze aneddotiche (per quello che possono valere).
Ebbene, anche "giornalisticamente" non ho trovato nessuna evidenza di efficacia del MDB: morire "serenamente" a casa non vuol dire che una cura sia efficace, ma che, al massimo, non procura nessun effetto collaterale spiacevole, e la stragrande maggioranza delle persone che ho contattato in quanto riferivano effetti positivi del MDB su loro conoscenti, non hanno ottenuto nessuna guarigione, ma dalle loro parole si evince una morte serena dei loro cari.
Persino nel sito del gruppo Di Bella, dove esiste una pagina di testimonianze, non si hanno dati utili a capire l'andamento di una malattia, ma si legge un elenco di lettere, saluti, racconti più o meno completi ma sempre aneddotici. Non vi è follow-up: sono pubblicati addirittura messaggi di persone che dicono di stare meglio dopo qualche mese di cura (Di Bella) e la storia si ferma a questo. La stessa particolarità avevano ed hanno articoli di giornale dai toni entusiastici: "Di Bella mi ha salvato la vita" oppure "Sono guarito grazie alla cura Di Bella". Parole forti che possono dare la speranza (reale o illusoria) a chi soffre per una grave malattia. Ma andando ad analizzare i casi descritti come "successi eclatanti" non pare esserci nulla di così singolare. Ho richiesto tramite vari canali di ricevere casi migliorati o guariti avendo effettuato solo il MDB. Ne accennerò alla fine.
Fece molto scalpore il caso di un paziente che fu dichiarato guarito da medici "dibelliani" e finì con la sua storia sulle pagine di parecchi quotidiani. A gennaio 2006, giudicato inguaribile, si rivolge ad un medico che prescrive il MDB. Viene dichiarato guarito a lettere cubitali in diverse testate giornalistiche ma all'inizio del 2007 muore per la malattia.
Eppure anche questo caso viene descritto come "successo" della cura. Aneddoti e "gossip" sono l'opposto di ciò che dovrebbe essere fatto per diffondere una terapia scientifica e questo nel caso che stiamo esaminando non è un aspetto secondario, come in un convegno dei Di Bella quando una testimone sussurra che persino il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi è "guarito con questa cura" e da Di Bella un ammiccante "io non so niente" sembra più uno sketch con colpo di scena finale che altro.

Questo tipo di "testimonianze di efficacia" lo abbiamo già conosciuto nel caso di altri alternativi (alcuni con testimonianze video che rafforzano il messaggio) ma come si è visto non è un video o un messaggio in un blog che può cambiare il corso della scienza.
Da quanto finora osservato non sembra quindi esserci particolare evidenza di efficacia di questo metodo alternativo di cura. Emergono altresì diverse imprecisioni e molti punti oscuri che aggiungono dubbi a quelli già emersi dall'analisi dei dati a disposizione in maniera "disordinata" in rete.
Ma all'inizio del 1998 fu deciso di sperimentare la cura e questo è il passo più importante (ma anche discutibile) della vicenda. Una prova sotto controllo di efficacia: questo serviva secondo i Di Bella e sicuramente a tutti noi.
Nella prossima parte del dossier parlerò proprio di questo, poi delle obiezioni che ebbe Di Bella riguardo la sperimentazione fallita (che fu definita "boicottata") e delle risposte fornite dalle autorità.

Alla prossima.


[*1] E. Altomare: Medicine & Miracoli (Avverbi edizioni)


Le altre parti degli articoli dedicati al "metodo Di Bella sono qui:

1) La cronaca: Storia di una cura alternativa
2) Forma e sostanza: l'atteggiamento e la scientificità (è l'articolo in questa pagina)
3) La sperimentazione: come fu sperimentato
4) Perizie e risultati: le conclusioni.



68 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Grazie Ilario, detto da te è un onore.

    Per tutti: evitiamo per favore di inserire commenti fuori tema.
    Per ivabellini: per le segnalazioni c'è uno spazio apposito, usa quello, grazie.

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  3. Segnalo una svista:

    su 76 casi di tumore mammario trattati esclusivamente con il MDB per i quali esiste un esame istologico...

    I casi trattati solo con il MDB (da te riportati in tabella e rilevabili dalla fonte da te citata, tolti i 3 casi incompleti in cui mancano i dati sullo stato attuale di salute) sono 12, non 76.
    Anche se ciò parrebbe andare a favore dell'efficacia del metodo (meglio 1 su 12 che 1 su 76...) in realtà ne diminuisce pesantemente la rilevanza statistica. Un campione di 12 casi, considerando poi tutte le incertezze di contorno, è davvero scarso.

    Per quanto riguarda poi l'insistenza dei vari sostenitori del MDB sulle curve di sopravvivenza a breve durata (pochi mesi) che sembrano deporre a favore del metodo, è davvero incredibile come ciò denoti o malafede o gravi carenze di metodo inaccettabili da uno scienziato.

    Vorrei dire che quando venne fuori il caso Di Bella, io ero ancora studente di fisica. Non mi diede mai l'impressione che fosse un ciarlatano o comunque in malafede. Ricordo in un servizio televisivo che diceva che per mettere a punto il suo metodo bisognava studiare molto e conoscere molti campi scientifici anche non prettamente medici tra cui la cinetica chimica. Mi si allargò il cuore a sentirlo... E questa sensazione, in parte, mi rimane addosso ancora oggi, forse ingiustamente. A leggere il tuo post, mi viene da chiedermi se Luigi Di Bella, se fosse ancora in vita, avrebbe assunto gli stessi atteggiamenti assurdi che assume oggi suo figlio sul suo forum.

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  4. I casi trattati solo con il MDB (da te riportati in tabella e rilevabili dalla fonte da te citata, tolti i 3 casi incompleti in cui mancano i dati sullo stato attuale di salute) sono 12, non 76

    Hai ragione, ho corretto.
    Bisogna leggere questi dati anche nell'ottica che sono quelli inseriti nel sito "ufficiale" dei Di Bella, si presume quindi siano per loro quelli che dimostrerebbero efficacia del metodo.
    Hanno preparato anche una "discussione" della tabella che, "naturalmente", tesse le lodi alla cura in base a quel caso "risolto" su 12 (e 76 totali).

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  5. Grazie anche per questa parte, che aspettavo!

    Come giustamente fai notare nel testo, rispetto ad altre cure palesemente basate sul nulla, il MDB ha alla base una idea che, in prima approssimazione, non sembra tanto balzana.
    Un'altra differenza rispetto all'alternativo classico è che, se non erro, non è mai stata sbandierata un'efficacia del 90%, ma "solamente" una migliore efficacia rispetto alle cure tradizionali, e senza effetti collaterali.

    Come OcirnE, mi domando se Luigi Di Bella avrebbe approvato la deriva presa dai sostenitori della cura, senza dimenticare però la sua significativa ritrosia a fornire le cartelle al Ministero.
    Vedremo cosa verrà fuori nella prossima puntata!

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  6. mi domando se Luigi Di Bella avrebbe approvato la deriva presa dai sostenitori della cura,

    Non dimenticare che fu lui a gridare al complotto prima ancora che la sperimentazione fosse finita.

    ign

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  7. Ho mandato il link a Riccardo Iacona. Mi risponderà tra qualche giorno. Lui sa riconoscere un vero giornalista, se ne intende. Dossier Hamer e Medbunker sono la nostra speranza. Vedremo....

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  8. La giustificazione dell'inesistenza delle statistiche di efficacia è fantastica: siccome altri ne hanno fatto un uso errato o improprio allora noi non le facciamo. E' una barzelletta ? Mi sembra una variante di quell'avviso che ogni tanto si legge nei bar << per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno >>

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  9. Un paio di dati che possono essere indice di quanto è seguita la MDB.
    La Fondazione dei figli di Bella riceve il 5x100

    I dati sono disponibili sul sito dell'agenzia delle entrate.
    Nel 2007 ne avevano ricevute 669 (per circa 18.000 euro)
    Nel 2008 hanno ricevuto 1045 scelte (circa 30.000 euro)
    Nel 2009 hanno ricevuto 1185 scelte (circa 34.000 euro)

    Da notare che la Fondazione non compare tra gli "enti di ricerca scientifica" o sanitaria ma tra le organizzazioni di volontariato
    Inoltre, in tema di trasparenza, mi pare utile sottolineare che sul sito non mi pare esserci un bilancio.

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  10. Lavoro immenso WeWee, leggerlo tutto d'un fiato era un obbligo, rileggerlo per bene soffermandosi sui dettagli poi è stato un piacere. Aspetto trepidante il seguito.

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  11. ignis, informazione molto interessante, la aggiungo al prossimo articolo, ti ringrazio.
    :)

    E grazie anche a Grezzo.

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  12. Eh si, notizia davvero interessante e che non conoscevo, incredibile. Grazie a Ignis :-)

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  13. Interessantissimo, come previsto.
    Hai già avuto reazioni dai vari dibelliani presenti in rete, WeWee?
    Cos'hanno da dire?

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  14. Osservando le immagini delle TAC relative al caso della guarigione
    del carcinoma esofageo, si nota che la data di nascita nelle TAC dopo la guarigione è diversa da quella nelle TAC prima della guarigione.
    Il 2 settembre diventa il 2 aprile, che poi torna ad essere il 2 settembre in tutte le altre TAC degli anni successivi. Credo si tratti solo di un errore di digitazione dell'operatore, tuttavia sembra strano confondere un 4 con un 9 (i tasti sono distanti) o un "aprile" con un "settembre" vista la molto differente pronuncia, e poi, considerando che i due esami sembrano fatti nella stessa struttura sanitaria (vedi formato delle scritte) è strano che vengano di nuovo richiesti i dati anagrafici: non sono inseriti già nel database?. Comunque credo si tratti sicuramente di un semplice errore, anche perché, visto che nelle TAC degli anni successivi la data è corretta e non ci sono segni della malattia, se fosse un falso si sarebbe dovuto alterare l'immagine, il che mi pare davvero troppo. WeWee, magari vale la pena guardare bene quelle immagini e controllare se è possibile che si riferiscano alla stessa persona (forma della gabbia toracica ecc...) tanto per escludere ogni possibilità.

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  15. @WeWee
    In poche parole in questo studio è descritto il caso di un paziente che ha effettuato chemioterapia (che ha ridotto del 50% un tumore inoperabile) e successivamente il MDB. Non si capisce quindi perché la successiva guarigione del paziente debba essere affidata alla cura Di Bella.

    Un ulteriore motivo per cui non si capisce perché il merito debba essere attribuito al MDB, è che loro dicono che il metodo non funziona se il paziente è stato già trattato con la chemio, mentre, guarda caso, proprio in uno dei pochissimi casi in cui sembra esserci stata una guarigione totale il paziente risulta pretrattato con chemio ed anche radioterapia. Veramente strano.

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  16. Hai già avuto reazioni dai vari dibelliani presenti in rete, WeWee?

    Direttamente no, non nuove almeno. Sono in contatto con alcuni dibelliani ma brave persone, quindi nessun problema. Da qualche giorno invece c'è un picco di messaggi di "guariti" che mi contattano e che non rispondono più appena chiedo un referto.
    In rete invece cominciano a spuntare i primi articoli ben distribuiti nei vari forum dedicati ai tumori o alla salute di dibelliani scandalizzati perchè mi chiamo wewee o perchè MedBunker ha sicuramente un significato nascosto e criptico e l'immancabile sicurezza della mia collusione con le più potenti e ricche organizzazioni sanitarie che mi riempiono d'oro per parlare male ora di uno e poi dell'altro, però nello stesso tempo non sono nessuno e faccio tutto questo per diventare famoso, tutto condito dei soliti insulti e maledizioni.

    Nessuno finora, come sempre, ha confutato i fatti.

    Anche questo è un comportamento che osservo con occhio clinico, molto interessante.

    WeWee, magari vale la pena guardare bene quelle immagini e controllare se è possibile che si riferiscano alla stessa persona

    Praticamente impossibile, sarei presuntuoso se dicessi di poterlo fare. Comunque quello della data sembra un banale errore di battitura anche a me, non è questo il punto dello studio quanto quello che ho scritto e che tu riproponi nel tuo commento. Quella persona ha fatto chemio e radio che ha dimezzato un grave tumore inoperabile (ma Di Bella non dice che la chemio è inutile?) poi compare un peggioramento non descritto nè refertato ed infine la persona guarisce.
    Il titolo invece dice che la persona è guarita completamente grazie al MDB. Anche a credere alle stesse affermazioni di Di Bella ciò non è vero ed è scritto nero su bianco.

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  17. Da sostenitore della validità del MDB, quale io sono, devo convenire di avere apprezzato questa seconda parte del dossier di Wewee e di condividerne buona parte dei contenuti. In attesa della terza parte riguardante la controversa e discutibile sperimentazione del ’98, mi permetterei di correggere quelle che a mio parere sono un paio di imprecisioni.

    [Un altro caso (qui il .pdf) descritto sempre dai Di Bella (che mi risulta però non sia stato mai pubblicato in una rivista scientifica)...]

    Sì, l’articolo è stato pubblicato e l’abstract è visibile qui: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19112416

    [...parla di una remissione completa (scomparsa totale della malattia) di un carcinoma mammario. La paziente ha rifiutato chemioterapia ed intervento e si è sottoposta al MDB. Dopo 14 mesi viene diagnosticata la remissione della malattia...]

    Ed il caso a me sembra davvero interessante.

    [...Anche in questo caso non vi è chiarezza nel decorso della malattia, nelle terapie effettuate dalla paziente e del follow-up.]

    E’ descritto nell’articolo la comparsa di primi sintomi a gennaio 2006, la diagnosi di tumore mammario a febbraio 2006, a marzo 2006 invece di eseguire l’operazione chirurgica la paziente si affida al Dott. Giuseppe Di Bella, poi vari esami che mostrano progressivi miglioramenti della situazione fino alla PET dell’ottobre 2007 in cui non sono presenti lesioni ad alta attività metabolica, a marzo 2008 l’ultimo esame mostrato con conferma della guarigione, a dicembre 2008 la pubblicazione on line dell’articolo. Consegnando credito a quanto riportato nell’articolo, cosa non sarebbe chiaro?


    Per quanto riguarda gli studi del Dott. Norsa sui carcinomi del polmone non a piccole cellule è stato riportato da Wewee un confronto tra i risultati del primo articolo di Norsa (www.metododibella.org/upload/pdf/2006628131056.pdf) e quelli delle cure standard: [Come riferimento, si sappia che con le cure standard, abbiamo una sopravvivenza a 5 anni del 24,2% (per la classe IIIb di tumori polmonari),]

    Ora, semplificando, la classificazione dei carcinomi del polmone non a piccole cellule prevede: lo stadio I quando sono assenti sia metastasi a distanza che linfonodi coinvolti nel processo tumorale, lo stadio IV quando sono presenti metastasi a distanza, e gli stadi II e III quando sono presenti linfonodi coinvolti nel processo tumorale, questi ultimi suddivisi in IIa, IIb, IIIa e IIIb in relazione alle caratteristiche dimensionali ed alla posizione del tumore originario, e la posizione dei linfonodi coinvolti.

    Il 24,2% sopra riportato e visibile a http://seer.cancer.gov/statfacts/html/lungb.html#survival fa riferimento a “Regional (spread to regional lymphnodes)” ovvero agli stadi II e III, e perciò non esclusivamente IIIb. Avere riportato questa percentuale confrontandola con l’articolo di Norsa a mio parere è ulteriormente scorretto in quanto i pazienti coinvolti nel proprio studio erano prevalentemente al IV stadio: [Gli stadi TNM erano come segue: 6 pazienti stadio IIIB (21.4%) e 22 pazienti stadio IV (78.6%).] Perciò mostrare affiancato il 24,2% dei 5 anni delle cure standard al 21,1% dei 2 anni di MDB non è mio parere valido.

    Quando a una persona a me cara fu diagnosticato un adenocarcinoma polmonare allo stadio IIIa, l’oncologo disse che se le tutte le cure seguite avessero manifestato la propria buona attività allora si sarebbe potuti sperare di giungere a nemmeno un anno di sopravvivenza. Ecco perciò che riflettevo sul fatto che l’oncologo stesso, che è del settore, oltre alle statistiche, probabilmente conoscesse in realtà anche la realtà dei fatti...

    --- segue ---

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  18. In relazione invece al secondo articolo del Dott. Norsa (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17627413) viene scritto da Wewee: [Per esempio in un tumore polmonare avanzato non curato con chemioterapia, il metodo Di Bella ha migliorato in alcuni casi i sintomi e la capacità respiratoria, ma non ha guarito la malattia...]

    L’articolo fa invece riferimento, anche nel titolo, a [chemotherapy-pretreated patients with advanced lung adenocarcinoma]. La sopravvivenza media di poco più di 3 mesi di trattamento con MDB in casi pretrattati con chemio riportata da Norsa viene confrontata ai 14 mesi dei metodi tradizionali, ma questi 14 mesi a cosa fanno riferimento?


    Ho trovato invece davvero opportuno il riferimento di Wewee al fatto che a detta dei sostenitori del MDB, questa cura non riguarderebbe esclusivamente i tumori, quanto invece varie altre malattie purtroppo, ancora, segnate da limitati successi terapeutici.

    Ecco perciò che ripropongo il mio ok all’eventuale pubblicazione del caso di guarigione dal morbo di Crohn di una mia cara amica.

    Sempre che ciò non sia di interesse ai lettori di questo interessantissimo blog...

    Un saluto a tutti.

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  19. Il MDB io l'ho indirettamente conosciuto tramite una mia cara amica che ha fatto curare il padre da Di Bella nella seconda metà degli anni '90.
    Il padre della mia amica purtroppo è morto (cancro al pancreas) ma era stato dato per spacciato sia dalla medicina ufficiale sia da Di Bella, a dire il vero.
    La mia amica ha sempre parlato molto bene di Di Bella soprattutto dal punto di vista umano, mentre ha avuto una pessima esperienza in ospedale "normale" sempre dal punto di vista umano. Da Di Bella ha conosciuto pazienti che stavano migliorando, altri che malgrado avessero ricevuto sentenze di morte anni prima erano riusciti ad arrestare la malattia. Dubito che costoro fossero figuranti o attori pagati per attirare clienti anche perché la mia amica mi conferma che Di Bella non ha mai voluto una lira.

    Premetto che quando sento la parola "alternativo" o "complotto" mi viene l'orticaria, ma al MDB ho sempre dato il beneficio del dubbio. E per l'esperienza della mia amica, e perché a parole sembra avere un senso.
    Sono ansioso di leggere anche gli altri articoli della serie e vedere se riesco a farmi un'idea più precisa.
    Grande lavoro wewee, grazie!

    RispondiElimina
  20. @Dodi
    In relazione invece al secondo articolo del Dott. Norsa [...] viene scritto da Wewee: "Per esempio in un tumore polmonare avanzato non curato con chemioterapia..."
    L’articolo fa invece riferimento, anche nel titolo, a [chemotherapy-pretreated patients ...


    Hai ragione. Tuttavia, questa tua precisazione credo che deponga a sfavore dell'efficacia del MDB poiché in questo caso il miglioramento dei sintomi e in generale della qualità della vita potrebbe essere attribuito alla cessazione della chemioterapia (e quindi dei suoi effetti nocivi) e non già ai benefici del MDB. Nelle conclusioni dell'abstract, si legge che i pazienti erano stati "pesantemente" pretrattati con chemio, per cui non possiamo trascurare gli effetti positivi della cessazione della chemio. Nell'abstract si legge anche che i sintomi che sono migliorati sono quelli "disease-related". Bisognerebbe valutare, a questo punto, (cosa che non sono in grado di fare) se una scarsa capacità respiratoria si possa considerare un sintomo solo della malattia del paziente od anche un effetto collaterale della chemio.

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  21. Anche questo è un comportamento che osservo con occhio clinico, molto interessante.

    E chissà perché non mi stupisce affatto.

    parlato molto bene di Di Bella soprattutto dal punto di vista umano, mentre ha avuto una pessima esperienza in ospedale "normale" sempre dal punto di vista umano.

    Questa è la vera "forza" dei metodi alternativi.
    Tutti coloro che hanno avuto a che fare con medici e ospedali sanno bene quanto sia carente l'aspetto della relazione col paziente e, ancor più, con i familiari.

    Capisco bene le problematiche in termini di tempo a disposizione ed anche la necessaria cautela in certe affermazioni che si prestano ad essere travisate, nel bene e nel male, ma resto del parere che sarebbe buona norma cercare un rapporto più colloquiale ed umano, almeno nei confronti di pazienti/famiglie evidentemente collaborativi.

    RispondiElimina
  22. @OcirnE

    > Hai ragione. Tuttavia, questa tua
    > precisazione credo che deponga a sfavore
    > dell'efficacia del MDB poiché in questo
    > caso il miglioramento dei sintomi e in
    > generale della qualità della vita potrebbe
    > essere attribuito alla cessazione della
    > chemioterapia (e quindi dei suoi effetti
    > nocivi) e non già ai benefici del MDB.

    Sono d’accordo anche io che da questo secondo studio del Dott. Norsa possano essere estratte poche considerazione interessanti, in quanto il MDB sarebbe stato seguìto in séguito a chemio.

    A proposito invece del primo articolo, Norsa riporta una sopravvivenza con MDB a 1 anno del 51,2% e a 2 anni del 21,1%, per pazienti affetti da carcinoma del polmone non a piccole cellule in stadi IIIb e IV.

    Cercando di proporre un confronto con i risultati di sopravvivenza a 1 e 2 anni delle cure standard si può riferirsi a quanto riportato a http://seer.cancer.gov/publications/survival/surv_lung.pdf

    Si tratta di statistiche di sopravvivenza condotte tra pazienti statunitensi nel periodo 1988-2001, e perciò maggiormente coerenti rispetto ai dati ufficiali mostrati dalle statistiche nell’articolo di Wewee, più recenti, in quanto lo studio di Norsa era stato condotto tra [maggio 1995 e febbraio 2002].

    Nella tabella 9.3 è riportato il 42,6% di sopravvivenza ad 1 anno ed il 25,9% a 2 anni. Questi dati sono generali e riferiti a tutti gli istotipi di carcinoma polmonare, senza distinzione in merito alla stadiazione.

    Il microcitoma, che incide per un 16% rispetto al numero complessivo, è considerato all’interno di questi dati e perciò riferendosi unicamente ai carcinomi non a piccole cellule si può attendersi un innalzamento delle cifre precedenti, a causa della marcata peggior prognosi del microcitoma rispetto agli altri.

    Al contrario, gli stessi dati 42,6% e 25,9% andrebbero ampiamente ridimensionati se ricalcolati in relazione ai soli stadi IIIb e IV.

    Sono consapevole che ottenere dati confrontabili con queste improvvisate considerazioni sia velleitario, in quanto, per primo, la ricerca di Norsa è condotta su un numero davvero limitato di casi, per secondo, si tratta di pazienti italiani da una parte e statunitensi dall’altro.

    Considerando però come validabili entrambi i riferimenti, ecco che quei 51,2% e 21,1% di Norsa, a mio parere, sono da considerarsi con viva attenzione.

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  23. Non essendo medico posso solo fare notare un paio di cose sullo studio di Norsa:
    -Pubmed classifica alcune pubblicazioni come peer review altre no (non so su che base ciò avvenga ma forse un indizio c'è in http://www.nlm.nih.gov/pubs/factsheets/jsel.html). L'articolo di Norsa non viene classificato come peer review
    -L'impact factor della rivista è 1.443 (http://www.liebertpub.com/products/product.aspx?pid=8)
    Al di là quindi della significatività statistica dei 23 casi, mi pare che lo studio in sè non abbia passato un vaglio di peso

    ign

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  24. Bellissimo articolo WeWee, complimenti!
    Io personalmente sono venuto a conoscenza del MDB qualche anno fa, ed ho notato che intorno al MDB si schiera un'intera area politica (l'estrema destra), quasi come fosse un credo.

    Di seguito una canzone dedicata proprio al professor Di Bella, da parte di un cantautore di quell'area politica, che si sottopose alle cure di Di Bella.
    http://tinyurl.com/MDBsong

    Ancora complimenti, per l'articolo e per il Blog.

    RispondiElimina
  25. L'accusa di Bighpharma-complotto sul MDB è risibile.... se non ho capito male il MDB è un coctail di farmaci già in commercio da anni e anni con un costo giornaliero d 500/600 euro.
    Facciamo i conti su un ciclo terapico di 3 mesi, 90 giorni per comodità e stiamo bassi... 500 x 90 = 45'000 € di fatturato per un singolo paziente in 3 mesi scarsi. Contiamo, tendoci di manica stretta, un utile netto del 5%, quindi 2250 €.
    Il tutto senza dover spendere in ricerca e sviluppo, senza dover cambiare macchinari o aggiungere personale....
    Bigh pharma aveva TUTTO l'interesse a vedere il MDB approvato, guadagno senza fatica e senza neanche farsi sbattoni di marketing.

    Però, però..... gli esperti di Marketing di Bighpharma fanno veramente cagare, potevano darla una bustarellina alla Bindi! Sai che affaroni dopo!

    RispondiElimina
  26. @Dodi:Sono consapevole che ottenere dati confrontabili con queste improvvisate considerazioni sia velleitario, in quanto, per primo, la ricerca di Norsa è condotta su un numero davvero limitato di casi, per secondo, si tratta di pazienti italiani da una parte e statunitensi dall’altro.

    Considerando però come validabili entrambi i riferimenti, ecco che quei 51,2% e 21,1% di Norsa, a mio parere, sono da considerarsi con viva attenzione.


    Troppi se e troppe variabili rendono più verosimile l'ipotesi che il confronto non sia pertinente e non potendo a posteriori aggiustare per tutti i possibili confondenti, qualunque conclusione lascia il tempo che trova.
    Non ho ancora letto con attenzione tutto l'articolo di Norsa ma vorrei sottolineare un aspetto che non è del tutto evidente. Se ad un anno la sopravvivenza era del 51.2% significa che dai 12 mesi in poi le stime sono state fatte su un campione ridotto a 14 pazienti e dunque ancora più inaffidabili (o come si dice tecnicamente, instabili) di quelle fatte sul campione originale di 28 pazienti. A pagina 21 coerentemente si legge che la mediana di sopravvivenza (il tempo necessario a dimezzare il numero di pazienti a rischio) era di 12.9 mesi ma tale valore è una stima compatible con una valore qualsiasi compreso tra 1.5 e 33.5 mesi. In parole povere se è vero che la mediana di sopravvivenza potrebbe essere vicina a 33.5 mesi è altrettanto vero che il valore vero potrebbe, con ugual probabilità, essere un valore prossimo a 1.5 mesi.

    @Ignis: L'impact factor della rivista è 1.443
    Pesa di più il fatto che una rivista sia peer-reviewed, l'IF non è sempre un buon criterio, esistono di fatto riviste di settore di altissimo livello con impact fatcor relativamente ridicoli.

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  27. @ Dodi:

    Guarda, lo studio sul tumore esofageo è "leggero", lasciamelo dire. Non puoi mettere un titolo come quello e poi scrivere che la chemio ha ridotto del 50% un tumore inoperabile...certo, poi arriva la somatostatina e risolve tutto, chissà perchè arrivano sempre tutti a lavoro compiuto, (e disprezzato) questo è un manifesto di efficacia della chemio, altro che MDB...

    Consegnando credito a quanto riportato nell’articolo, cosa non sarebbe chiaro?

    Il "caso non fila", per dirla volgarmente. In termini più seri i dati sono poco coerenti e presentano alcune anomalie.

    Come mai all'inizio parlano di mastopatia fibrocistica (una condizione benigna) poi improvvisamente compare un esame istologico che fa diagnosi di carcinoma? Perchè un esame istologico per una mastopatia fibrocistica?

    Perchè nella presunta diagnosi di carcinoma si parla di neoplasia "ad ore nove" (cioè del tutto a sinistra) mentre a dicembre 2006 di parla di "ore 11,30" (sic) cioè in alto a sinistra? Uno spostamento poco frequente.

    (Che poi una chicca: 11,30?? Ma chi ha scritto quel referto...ed aggiungono anche a.m.?? Ma chi è che ha refertato?? Usa le radiosveglie per indicare la localizzazione?)

    Perchè è riportato un referto di "ecografia mammaria" che fa diagnosi anche di (15/02/06) alterazioni cerebrali? Chi è questo ecografista che in un referto di eco mammaria fa questa diagnosi? E come le ha viste le anomalie cerebrali durante un'eco mammaria?

    Perchè Di Bella utilizza un chemioterapico di uso comune ai dosaggi di uso comune (1 grammo al giorno) e reputa sia stato il resto del protocollo a fare effetto (ricordando sempre che Di Bella afferma che con la chemio il suo protocollo non funziona...)?

    Poi, Di Bella critica tanto le statistiche di sopravvivenza a 5 anni dell'oncologia perchè a suo dire sarebbero "bugiarde" perchè limitate nel tempo e poi definisce "guarito" un caso osservato per due anni?

    Ecco, questi sono alcuni dei dubbi che ho.
    Non sono nemmeno convinto dell'immagine ecografica del presunto carcinoma a dire il vero ma questo è relativo, l'ecografia non puoi giudicarla certo da un paio di immagini...

    Sul primo lavoro di Norsa, se proprio vogliamo considerare attendibile quel campione, accetto la tua osservazione sulla stadiazione più "grave", capirai però che è un particolare molto relativo con quei numeri.

    La sopravvivenza media di poco più di 3 mesi di trattamento con MDB in casi pretrattati con chemio riportata da Norsa viene confrontata ai 14 mesi dei metodi tradizionali, ma questi 14 mesi a cosa fanno riferimento?

    Non ho capito la tua domanda.
    In quel lavoro Norsa misura il PS (il performance status) analizzando i sintomi dei pazienti già trattati con la chemio e che lui tratta con il MDB. La conclusione è che i farmaci sono ben accettati, con miglioramento dei sintomi e senza grossi effetti collaterali, i pazienti muoiono lo stesso.
    Io ho scritto questo.

    RispondiElimina
  28. @ ortnec:

    La mia amica ha sempre parlato molto bene di Di Bella soprattutto dal punto di vista umano, mentre ha avuto una pessima esperienza in ospedale "normale" sempre dal punto di vista umano.

    Non mi pare di aver scritto che Di Bella fosse un pazzo assassino o un cattivo mangiauomini, purtroppo non sempre un'idea o un'intuizione corrisponde alla realtà e non per forza deve essere sbagliata in teoria, può essere teoricamente corretta ma praticamente inutile ed un gesto di correttezza ed umanità può essere anche quello di saper tornare indietro sui propri passi ed ammettere di aver visto male. Può succedere a tutti eh? L'importante è riconoscerlo.

    Dubito che costoro fossero figuranti o attori pagati per attirare clienti

    Guarda, io sono sicuro che nemmeno i "testimoni" di Simoncini siano attori, è questo è uno degli elementi più "affascinanti" (in maniera un po' macabra, ammetto) degli alternativi. Ricordo sempre con stupore uno degli ultimi pazienti di Simoncini (morto) la cui moglie nonostante suo marito non abbia guadagnato un giorno di vita ed abbia speso decine di migliaia di euro, ringrazia Simoncini "per tutto ciò che ha fatto". Spesso donare speranza (anche falsa) è più gradito del lasciare disperati, me ne rendo conto.

    RispondiElimina
  29. Interessante articolo ma ancora più interessanti sono i dibattiti in qusto sito.Molti dei partecipanti alle discussioni hanno una discutibile e cieca fiducia nella medicina efficiale e nelle aziende farmaceutiche tanto da accusare di complottismo quelle persone che vanno contro le loro idee ipotizzando che le multinazinali ,che si occupano della produzione di farmaci chemioterapici, abbiamo tutto l'interesse a ostaggiare le terapie alternative le strade che si discostano da quelle della ricerca ufficiale.Prima di difendere a spada tratta queste aziende vi inviterei a considerare le priorità che hanno questi colossi farmaceutici che difendete.La prima priorità è quasi certamente il profitto poichè devono rendere conto del loro operato non alla medicina ma agli azionisti di maggioranza.
    Qui trovate un interessante articolo:
    http://www.governo.it/bioetica/testi/Conflitti_interessi.pdf

    Quelli che ,a prima vista,potreste considerare "complottisti" e che hanno scritto tale articolo appartengono al comitato di bioetica e sono tutti specialisti di una certa levatura.Il sunto del fascicolo è in fondo.Direi che i complottisti tradizionali non le sparano poi così grosse se in via ufficiale siamo arrivati a leggere questo tipo di documenti.Il conflitto di interessi ,direi ,è piuttosto palese in campo medico...Sarebbe bello avere una lista di cure ufficiali che sono risultate poi valide quanto un placebo ma che sono costate alla collettività miliardi...Ma sarebbe un pò lunghino da scrivere,a mio parere.

    RispondiElimina
  30. Congettura di WeWee
    Postulato della legge di Godwin "In un dibattito sull'efficacia di una medicina alternativa la discussione verterà sugli effetti della chemioterapia".


    Congettura di WeWee N°2
    Postulato alla congettura di WeWee "In un dibattito sull'efficacia di una medicina alternativa la discussione verterà sulla vs difesa a di Bigpharma".

    RispondiElimina
  31. Se parliamo poi di costi della terapia...Certo,i 30 mila che,in teoria ,dovrebbe costare la terapia di Bella sono tanti...Ma i 50 o 60 mila che dovrebbe costare la terapia con il famoso avastin...Secondo l'FDA,tale farmaco, " non produrrebbe benefici sufficienti a giustificarne l'utilizzo nella terapia dei tumori al seno con metastasi in pazienti sottoposte a trattamento chemioterapico."

    Qualcuno ha una pallida idea di quanti miliardi sono stati spesi per poi arrivare a questa triste conclusione?
    Altro che protocollo Di Bella,qui ci sono farmaci ben più costosi e redditizi che sembra abbiano fallito.

    E questo rappresenta solo uno dei tanti casi che si potrebbero analizzare.



    http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2010/07/21/news/quel_farmaco_tumorale_non_abbastanza_fda_toglietelo_dal_mercato-5730803/

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  32. Prima di difendere a spada tratta queste aziende

    Trovami un solo articolo o una sola frase nella quale io "DIFENDO QUESTE AZIENDE", io non "difendo nessuna azienda" e non ti permetto di dirlo. Non ho detto nemmeno che i dibelliani difendono l'azienda produttrice della somatostatina, chissà perchè in questo caso l'elemento di distrazione non si applica.

    Se c'è una cosa che difendo a spada tratta è la ragione e la scienza che sono i mezzi con i quali io curo i miei pazienti, me stesso ed i miei famigliari.
    Hai qualcosa da dire sui fatti?
    Hai commenti sul caso?
    Bene, falli, ma non cominciamo con gli argomenti da bimbominkia sulle case farmaceutiche perchè qui non passano.

    Oltretutto ti invito a moderare i termini perchè visto che non ho alcun collegamento con le aziende farmaceutiche ci terrei ad evitare che qualcuno mi accusasse del contrario in maniera falsa e calunniosa, ci tengo proprio.

    Grazie.

    vi inviterei a considerare le priorità che hanno questi colossi farmaceutici che difendete.

    Opere di bene?
    Gare di solidarietà?
    L'estrazione di un peluche per i bambini poveri?

    Ma davvero, sei serio?
    Gli argomenti idioti lasciamoli agli idioti, questo è un blog serio.

    Avanti il prossimo.

    RispondiElimina
  33. @giulio
    guarda è di una semplicità disarmante: se esiste una cura efficace basta portarne le prove. Questo ad oggi non è mai avvenuto. Non è avvenuto per Di Bella, nè per Simoncini, nè per Hamer e tutti gli altri guaritori (ma anche per i cartomanti, i rabdomanti ecc..).
    Ad oggi, non c'è differenza, in termini di plausibilità scientifica tra questi metodi e la psicocinesi.

    Ovvio che c'è il complotto di bigfarma, ma credere che migliaia di medici e scienziati siano parte del complotto ha la stessa plausibilità e probabilità di risultare due volte vincitore al superenalotto.

    Vedi la semplicità di cui ti parlavo sopra sopra cozza con almeno tre assiomi che tu postuli:
    - le cure alternative funzionano
    - c'è però un complotto delle bigfarma
    - tutti coloro che contestano l'efficacia delle terapie alternative sono parte del complotto
    In pratica non solo non dimostri il primo, ma per non dimostrare il primo assioma ne postuli ulteriori due

    Buona vita
    ign

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  34. Max(L): tale valore è una stima compatible con una valore qualsiasi compreso tra 1.5 e 33.5 mesi.

    Stavo pensando a fare un commento molto simile al tuo.
    Non ho letto neanche io lo studio in questione, ma pensavo di farlo e rivedere un po' i numeri (sia di Norsa che quelli postai da WeWee).

    RispondiElimina
  35. @ Giulio, a parte le discutibili conclusioni dell'articolista di Repubblica (a proposito, visto che è passato un anno da quando quell'articolo è stato scritto, come si è risolta la faccenda?) resta il fatto indiscutibile che l'Avastin, pur procurando effetti collaterali molto importanti (la chemioterapia non è una passeggiata, questo purtroppo è risaputo) ha effetti su tumori certificati in studi appropriati. il MDB avrà anche pochi effetti collaterali, ma se non ha effetti apprezzabili sul cancro c'è poco da fare. Inoltre, i chemioterapici continuano a cambiare, se hai letto l'articolo l'Avastin è commercializzato dal 2008. Il MDB è fermo sulle sue posizioni da decine di anni e non ha mai presentato risultati apprezzabili. Il motivo per cui non li ha ancora presentati mi pare lampante: se una terapia non funzionava 20 anni fa, è inutile usare la stessa oggi. Non funziona uguale.

    RispondiElimina
  36. @Terenzio il Troll:
    Anche io pensavo di fare qualche conto per-conto-mio, ma dubito che riuscirò a trovare il tempo. Qualora lo facessi tu facci sapere che (almeno io) ti leggo volentieri (il primo a cui ho pensato era il calcolo dell' intervallo di confidenza della mediana di sopravvivenza, visto che è abbastanza insolito l'impiego del range. Anche se credo di aver intuito la ragione)

    RispondiElimina
  37. @Dodi
    A proposito invece del primo articolo, Norsa riporta una sopravvivenza con MDB a 1 anno del 51,2% e a 2 anni del 21,1%, [...]
    Cercando di proporre un confronto con i risultati di sopravvivenza a 1 e 2 anni delle cure standard si può riferirsi [...] al 42,6% di sopravvivenza ad 1 anno ed il 25,9% a 2 anni...[tali ultimi dati] ...andrebbero ampiamente ridimensionati ...


    Premetto che non sono un addetto ai lavori, tuttavia il buon senso mi suggerisce, come ho già osservato, che tali confronti andrebbero fatti su periodi molto più lunghi di pochi mesi o un paio di anni. Per "lunghi" intendo "sufficientemente lunghi" per poter distinguere tra chi è guarito (cioè, non morirà più a causa di quel tumore in studio) e chi semplicemente morirà più tardi. Non è un concetto difficile da capire. Poiché questa delle curve di sopravvivenza "troppo corte" è una questione ricorrente, ho disegnato un grafico qualitativo per illustrare la situazione. I pesanti effetti collaterali della chemio possono falsare le statistiche a breve. Nel breve periodo, persino nessuna cura dà risultati di sopravvivenza migliori di quelli dati dalla chemioterapia. Tuttavia, detto brutalmente, quello che conta è chi "la spunta" alla lunga. Correggetemi se sbaglio, per favore.

    @WeWee
    Se non ricordo male, sull'onda della pressione popolare, la sperimentazione del MDB iniziò subito sugli esseri umani, saltando la fase della sperimentazione animale. E' stata fatta successivamente? Visto che è molto difficile avere a disposizione un numero adeguato di pazienti, divisi per gruppi omogenei (visti anche i problemi etici) che permetta di fare studi significativi, perché non si fa sugli animali? Credo che sulle cavie sia possibile indurre alcuni tipi di tumore in modo che siano pressoché tutti uguali, con indubbi vantaggi per la significatività dello studio (un po' meno per le povere cavie...).

    RispondiElimina
  38. @wewee
    Intendevo dire che al contrario di Simoncini o altri che la fanno facile e garantiscono una guarigione (che poi non avviene) Di Bella fu chiaro sul fatto che non c'era molto da fare, questo dimostra una certa onestà intellettuale, merce rara tra gli alternativi.

    Se poi il MDB non dimostra di funzionare allora be' è un'altra storia... La scienza è piena di intuizioni interessanti che alla prova sperimentale si dimostrano sbagliate, anche lì serve onestà intellettuale.

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  39. Sono tra le persone che hanno votato "non conosco" al sondaggio, per il semplice fatto che ho appena compiuto 29 anni e all'epoca ero ancora "monella" per interessarmi in maniera specifica al caso... Però mi ricordo molto bene che se ne parlava davvero tanto, e non si conosceva nessuno in famiglia che non citasse in qualche conversazione il MDB.
    Questo per dire che magari chi ha votato come me "non conosco" forse lo ha fatto per non sbilanciarsi in opinioni tecniche che non ha potuto maturare sulle notizie del tempo, ma credo che nessuno possa dire in assoluto "non so cosa sia il metodo Di Bella"

    Tra l'altro sono della provincia di Modena, e quindi in zona la cosa aveva ancora più eco...

    RispondiElimina
  40. Tuttavia, detto brutalmente, quello che conta è chi "la spunta" alla lunga

    Questo se prendi in esame i tumori che non rispondono alla chemio, altrimenti le curve della chemioterapia hanno tutt'altre caratteristiche.

    La differenza sostanziale pare essere quella che le cure per il cancro salvano vite umane, in certi casi tantissime, il MDB non mostra di salvare vite. Fino a prova contraria, che io finora non ho mai ricevuto.

    Visto che è molto difficile avere a disposizione un numero adeguato di pazienti, divisi per gruppi omogenei (visti anche i problemi etici) che permetta di fare studi significativi, perché non si fa sugli animali?

    Ah, non lo so, chiedi a Di Bella perchè lui dovrebbe avere il diritto di sperimentare direttamente sull'uomo, diritto che a quanto pare non ha nemmeno la più potente casa farmaceutica. Ma lui è perseguitato, dice.

    Credo che sulle cavie sia possibile indurre alcuni tipi di tumore in modo che siano pressoché tutti uguali

    Guarda, oggi le cavie con tumori di tutti i tipi, le compri su internet a 10 dollari l'una.
    Vedi tu...

    RispondiElimina
  41. @WeWee
    Guarda, oggi le cavie con tumori di tutti i tipi, le compri su internet a 10 dollari l'una.

    Caspita!... Ma allora non fare sperimentazione sulle cavie mi sembra quasi un segno di malafede. Capisco che tutto il protocollo andrebbe ricalibrato sulla fisiologia delle cavie ma, se uno ha chiari i meccanismi di azione, non dovrebbe essere un'impresa impraticabile. In 13 anni, credo si sarebbero ottenuti risultati più concreti, in un senso o nell'altro.

    RispondiElimina
  42. @giulio: il famoso avastin...Secondo l'FDA,tale farmaco, " non produrrebbe benefici sufficienti a giustificarne l'utilizzo nella terapia dei tumori al seno con metastasi in pazienti sottoposte a trattamento chemioterapico."
    Come è possibile? La potentissima BigPharma, che è capace di:
    *nascondere le cure efficaci contro il cancro;
    *costringere al silenzio tutti i medici ed i ricercatori del mondo;
    *commercializzare farmaci inefficaci e/o dannosi per puro profitto;
    *ottenere facilmente autorizzazioni all'immissione in commercio.
    Non riesce a corrompere quelli dell'FDA (che ricordiamo, è in combutta con BigPharma)?
    Nonostante tutte le macchinazioni non è capace di produrre uno studio falso sull'efficacia di quel farmaco?
    Non riesce ad avere oncologi-testimonial pronti a giurare che il farmaco è efficace?
    Mi sembra che la messa in discussione di quel farmaco sia la prova che BigPharma è molto meno potente di quello che i complottisti credono.

    Il tutto senza entrare nel merito del farmaco.
    Se non ricordo male si tratta del primo anticorpo monoclonale contro VEGF ad essere approvato. Il suo meccanismo d'azione è plausibile (VEGF è tra i più noti fattori che regolano la neo-angiogenesi, bloccandolo si potrebbe impedire al tumore di formare i vasi che servono al suo sostentamento).
    Ovviamente VEGF non è espresso solo dalle cellule tumorali e quindi gli effetti collaterali possono essere pesanti. Non è nemmeno l'unico fattore per la neo-angiogenesi.
    I primi studi lo davano efficace anche contro quel tipo di tumore ma studi più approfonditi hanno mostrato che non lo è (resta però efficace con altri tipi di tumore).

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  43. Nell'articolo sul caso di tumore esofageo curato col MDB si specifica che il paziente ha fatto 8 cicli di chemioterapia con 5FU+ Mitomicina C e Radioterapia concomitante ... tutto ciò è quanto di massimale si possa fare in questi casi. La frase "non fu considerato possibile ripetere la chemioterapia" NON HA SENSO poiché comunque non ne avrebbe fatta altra (NON se ne fanno mai più di 8 cicli, anzi di solito 6...). Alla fine del paragrafo viene buttata lì un'altra frase:"Cancer progression." Ma chi l'ha detto?
    Chiunque abbia seguito un paziente come questo (70 anni) sa che alla fine di un trattamento come questo il recupero dopo la cura può essere difficile e lungo. Chi può dire che il paziente non sia guarito anche in questo caso per la chemioradioterapia a cui è stato sottoposto? La risposta a un trattamento come questo non si valuta mai, con EGDS e TC, prima di 3-4 o anche 6 mesi.

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  44. Alla fine del paragrafo viene buttata lì un'altra frase:"Cancer progression." Ma chi l'ha detto?

    Non solo l'hanno detto ma non hanno nemmeno documentato questo passo.

    Chi può dire che il paziente non sia guarito anche in questo caso per la chemioradioterapia a cui è stato sottoposto?

    Che oltretutto aveva già ridotto della metà il tumore inoperabile. Come ho scritto a me sembra più una manifesta dimostrazione di efficacia della chemio che altro...
    Poi in base a questi dati andiamo a leggere il titolo del lavoro...e lì il merito della guarigione (obiettiva e completa, nientedimeno) è tutto del MDB.

    Questo è uno degli studi che i Di Bella propongono continuamente quando devono sostenere la loro "scientificità".
    Un occhio profano potrebbe pure crederci ma chi queste cose le vede ogni giorno...beh...

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  45. Questo articolo mi fa proprio ridere...ma non avete altro da fare nella vita?? prima di sparare a zero sul MDB per cortesia informatevi...Vi ricordo che ci sono ben DUE congressi modiali (Cina e Singapore) dove il MDB è stato presentato a livello mondiale con tanto di studi e documentazioni inconfutabili.E chi scrive è un testimone diretto di questa terapia che mia madre sta seguendo da un anno (dopo che gli oncologi degli ospedali le avevano SBAGLIATO diagnosi e le avevano dato pochi mesi di vita) e per di più sta migliorando e stiamo sperando nella remissione...Per cortesia informatevi BENE e poi magari SCRIVETE...se volete documentazione sul decorso oncologico di mia madre ben lieto di fornirlo....
    Come sono deluso leggendo certi commenti e certi articoli FALSIFICATI e fasulli...andate su Medline e leggete i VERI DOCUMENTI!!!!Grazie e buona vita a tutti. Io sostengo DI BELLA oggi e per sempre. E non son un dibelliano.

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  46. Per finire magari consiglio ai lettori di questo "articolo" da spiaggia, di leggere un VERO libro non di parte che: "Un pò di verità sulla terapia Di Bella" di Vincenzo Brancatisano.

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  47. ma non avete altro da fare nella vita??

    No, il mio lavoro è proprio fare il medico.

    Vi ricordo che ci sono ben DUE congressi modiali (Cina e Singapore) dove il MDB è stato presentato a livello mondiale con tanto di studi e documentazioni inconfutabili

    Mhh, non hai letto l'articolo, gli "studi inconfutabili" li ho confutati, discutiamo di quelli se vuoi, magari mi sono sbagliato, fammi capire dove.

    se volete documentazione sul decorso oncologico di mia madre ben lieto di fornirlo

    Questo è il mio indirizzo mail:

    wewee1@hotmail.it

    Ben lieto di leggere tutto, metto anche il to commento tra i "proclami di guarigione", così aggiungiamo casistica. A presto.

    RispondiElimina
  48. bene bene...il tempo di scanerizzare i documenti e ti farò avere la documentazione sul cancro di mia madre...che PER CHIAREZZA è una recidiva da tumore al seno infiltrante di quarto stadio con diffuse metastasi ossee...e che i medici dell'ospedale di Udine avevano SCAMBIATO per un piccolo linfonodo ascellare programmando un intervento di svuotamento ascellare mutilante...che per fortuna e per un soffio abbiamo EVITATO!!!
    in ogni caso leggi medline e acculturati sul MDB con tutte le documentazioni inconfutabili (lo ripeto)....in cui tumori mammari NON OPERATI sono GUARITI con il MDB.A presto.

    RispondiElimina
  49. in ogni caso leggi medline e acculturati sul MDB con tutte le documentazioni inconfutabili (lo ripeto)

    Invece di ripeterlo, ti dispiacerebbe farmi notare le inesattezze nelle mie analisi alle documentazioni "inconfutabili"? Perchè io queste documentazioni "inconfutabili" le ho confutate, fammi notare dove ho sbagliato, se non lo fai o sei timido o ho ragione io.
    Discuti i fatti, altrimenti urli (inutilmente) al vento.

    Aspetto con fiducia i documenti, ciao.

    RispondiElimina
  50. Non voglio gridare al vento...non mi interessa.
    Se tu sei un medico appassionato di terapie alternative ben venga....ma visto che di terapie alternative non si può parlare perchè la chemio e la radio non sono terapie ma "veleni" allora cerchiamo di ragionare e aggiornare il tuo articolo da spiaggia...magari raccogliendo testimonianze di chi si è curato con MDB...forse questo è l'unico modo per capire di più...o sbaglio?
    in ogni caso un ciclo di chemio hai idea di quanto costa, o meglio, quanto ci guadagnano le industrie farmaceutiche? e per raffronto hai idea di quanto costa UN MESE di cura MDB? te lo dico io....un mese di cura MDB costa al massimo 1500,00 euro....che purtroppo è a totale carico del MALATO!!!!in quanto il SSN non rimborsa nemmeno un centesimo...in quanto FEDELE al giuramento d'ippocrate (che è un tutto dire)...ma dico io...se il MDB funziona per MOLTI allora pechè continuare a bannarlo e a non riconoscerlo??? Che i malati siano liberi di curarsi anche con MDB con il sostegno del SSN!!! Questo è!!!Grazie dell'attenzione

    RispondiElimina
  51. Non voglio gridare al vento...non mi interessa.

    Eh, ma lo stai facendo, calmati e smettila di urlare ed insultare, così forse possiamo ragionare.

    magari raccogliendo testimonianze di chi si è curato con MDB...forse questo è l'unico modo per capire di più...o sbaglio?

    Non è l'unico modo ma può servire, infatti da un anno a tutti quelli che mi scrivono di essere guariti con il MDB chiedo qualche documento da leggere, solo che non me li mandano. Ora tocca a te: hai in mano un caso clamoroso che smentisce le evidenze scientifiche? Fammi vedere, hai la possibilità di difendere con i fatti una cura dichiarata inefficace, cosa vuoi di più?

    in ogni caso un ciclo di chemio hai idea di quanto costa, o meglio, quanto ci guadagnano le industrie farmaceutiche?

    Un sacco di soldi, ma questo non c'entra nulla e non condiziona di un centimetro l'eventuale efficacia di una cura alternativa.
    In ogni caso sono d'accordo con te sul fatto che le aziende farmaceutiche pensano ai soldi ma a questo punto dovremmo dire a Di Bella di stare attento perchè il suo moderatore del congresso a Singapore è proprietario di un'azienda multinazionale farmaceutica.

    per raffronto hai idea di quanto costa UN MESE di cura MDB? te lo dico io....un mese di cura MDB costa al massimo 1500,00 euro....che purtroppo è a totale carico del MALATO!!

    Vedi sopra. Non è il costo di un farmaco che ne sancisce l'efficacia, ci sono cure alternative ancora più "economiche" del MDB eppure sono bufale vere e proprie.

    se il MDB funziona per MOLTI allora pechè continuare a bannarlo e a non riconoscerlo???

    Perchè non ha mai mostrato di funzionare per "molti" ed a quanto pare nemmeno per "pochi". Non lo dico io ma gli studi e le sperimentazioni, da parte mia comunque non ho trovato nemmeno una persona guarita con il MDB e di effetti chiari e lampanti nemmeno l'ombra.
    Ma sicuramente tu per essere così appassionato avrai altre esperienze, per cominciare la tua, per questo ribadisco che sono molto curioso di leggere le tue carte.
    Grazie.

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  52. I documenti, le carte, i referti, quello voglio...
    Non arrivano mai...

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  53. Forse Maurizio ha uno scanner mooolto lento e una connessione a 18800 baud.
    Oppure i sicari di BigPharma l'hanno fatto fuori.

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  54. bene bene...il tempo di scanerizzare i documenti e ti farò avere la documentazione sul cancro di mia madre...

    Maurizio, io non ho ancora ricevuto nulla, se dovessi aver bisogno di aiuto per preparare i documenti contattami pure...

    RispondiElimina
  55. bene bene...il tempo di scanerizzare i documenti e ti farò avere la documentazione sul cancro di mia madre...

    Ad oggi non ho ricevuto nessuna comunicazione.

    Questa discussione serva da esempio i ciò che racconto quando dico che la maggioranza dei "testimoni", al momento di dimostrare quello che dicono scappano velocemente e definitivamente.
    Succede proprio così, prima spavaldi e sicuri poi...chi li vede più...

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  56. interessante we we.....

    RispondiElimina
  57. Censuriamo We We? Ma come, non si chiama "le verità scomode?" E allora perchè nasconderle?
    Mamma mia.

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  58. E allora perchè nasconderle?

    Perchè Blogger ha un servizio automatico che non pubblica i messaggi che LUI considera spam. Io posso controllare il messaggio ed eventualmente approvarlo per la pubblicazione, ma visto che appena arrivato, senza salutare, lei già si è lanciato in affemazioni assolutamente infondate ed oltretutto fuori tema, la invito a riformulare il suo messaggio (rendendolo leggibile, in tema e non polemico).

    La invito inoltre a leggere attentamente il regolamento del blog.

    Grazie!

    PS: Come vede, immaginare che qualcuno abbia censurato il suo messaggio, quando invece si tratta di un fatto tecnico conosciuto e non dipendente da me, dovrebbe farla riflettere sul quanto ognuno di noi sia esente dalla patologia complottistica.
    ;)

    RispondiElimina
  59. Buona sera signori...complimenti per l'ottimo articolo. Va bene così?
    Il tono era quello di chi si sente preso in giro perchè conoscendo il sistema dall'interno, non può NON EVIDENZIARE alcune cose che lei omette nelle sue tra l'altro dettagliate e precise analisi.
    Il sistema, seppur automatico è comunque una forma di censura. Mi dica dottore, se dico i dibelliani sono dei CRETINI, vengo censurato?
    Grazie. V.

    RispondiElimina
  60. Comunque vedrò di riformulare il mio commento, in modo da renderlo pubblicabile, appena possibile.

    RispondiElimina
  61. Buongiorno,

    dovrebbe contattare la seguente signora guarita con la Terapia del Di Bella:
    +http://www.ilgiornale.it/news/salute/linfoma-non-pi-problema-giustizia-s-838288.html

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  62. @maria kovinsky:dovrebbe contattare la seguente signora guarita con la Terapia del Di Bella

    Scusi signora Kovinsky, Lei per caso lo ha fatto ? Nel caso si e' convinta di qualche cosa di cui non era gia' convinta prima ?

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  63. è dal 24 settembre 2012 che seguo la Multiterapia di Bella.
    diagnosi iniziale(luglio 2012), carcinoma infiltrante con componente intraduttale di tipo solido con necrosi (grado citologico sec. herveit G2, grado nucleare sec black G2), Positiva la determinazione immunocitochimica dei recettori per estrogeni 95% delle cellule neoplastiche, negativa quella dei ricettori per progesterone. La frazione proliferante Ki-67 è pari al 25%.
    Avevo 2 tumori nel seno sx.
    un anno preciso dopo la cura, il più piccolo dei tumori di 10 mm non è più rilevabile alla RMN di controllo, il secondo tumore di 2,8 cm si è ridotto dell'80%.
    L'unica cura che ho seguito è l'MDB.
    Continuo a controllarmi anche all'IEO dove l'oncologa ha riscontrato con gioia i risultati, ho anche la sua relazione ( non le ho detto che faccio MDB, ma le ho fatto scrivere sulla relazione le medicine che prendo dicendole che lo faccio di propria iniziativa dopo essermi documentata).
    Non so se per me si rivelerà la cura definitiva, ma per adesso funziona benissimo. Se qualcosa dovesse andare storto sono sempre disponibile all'intervento, MAI a chemio o radio.
    Saluti

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  64. @maria kovinsky
    È chiaro che ognuno è padrone del proprio destino, però - a mio parere - stai giocando con il fuoco.
    Spero che non accada, ma se poi ti scottassi, un ripensamento potrebbe essere troppo tardi.
    La terapia Di Bella è stregoneria.
    Non ci sono incertezze su ciò.
    Vuoi davvero affidarti alla stregoneria? Ho conosciuto casi di remissione spontanea di tumori maligni.
    Ma sono una gran minoranza. E in gioco c'è la vita. La tua vita. Sei sicura che valga la pena di giocarsela per una cura che si fa solo in pochissimi casi in Italia.
    Occhio: se fosse efficace si farebbe in tutto il mondo!!
    Davvero pensi di aver fatto la scelta giusta, quando tutto il mondo (TUTTO IL MONDO!!!!) non prende minimamente in considerazione la cosiddetta Terapia Di Bella?
    Ciao, LC
    Conflitto di interessi: nessuno. Solo la sincera preoccupazione per un essere umano a me sconosciuto.

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  65. @maria kovinsky:L'unica cura che ho seguito è l'MDB.Continuo a controllarmi anche all'IEO dove l'oncologa ha riscontrato con gioia i risultati, ho anche la sua relazione ( non le ho detto che faccio MDB, ma le ho fatto scrivere sulla relazione le medicine che prendo dicendole che lo faccio di propria iniziativa dopo essermi documentata).

    Dunque l'oncologa che la segue sa che cosa prende perche' glielo ha fatto scrivere ma non ha capito che si tratta della MDB ?
    Curioso.

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  66. Se qualcosa dovesse andare storto sono sempre disponibile all'intervento, MAI a chemio o radio.

    Io, oltre ad augurarti che nulla "vada storto", posso solo aggiungere che se hai scelto con consapevolezza ed informandoti hai fatto la cosa migliore, siamo individui liberi e pensanti ed ognuno decide della sua vita (anche se considero libertà solo quella correttamente informata).
    Mi dispiace però che in tema di cancro si dica ancora "se qualcosa dovesse andare storto", come se stessimo parlando di un'influenza o di un giro di roulette russa, oggi di tumore mammario si guarisce, ma chissà perché si cerca il miracolo semplice e veloce. Pazienza, evidentemente c'è ancora tanto lavoro da fare per informare bene in tema di salute.

    Un sincero in bocca al lupo.

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