lunedì 20 agosto 2018

Complotti in soldoni.

C'è poco da fare.
Internet è stata un'invenzione eccezionale. Mette a disposizione una mole di dati incredibile e raggiungibile con una facilità e velocità impensabili fino a pochi anni fa. Per chi come me ha vissuto a cavallo del suo avvento (ricordo le pagine che si caricavano in mezz'ora degli esordi del web) si è trattato di una rivoluzione.

Come in tutte le rivoluzioni, accanto ai tanti ed insostituibili lati positivi, ci sarà sempre qualcuno che ne approfitta.
Così nel marasma della rete web si è notato che internet consente a tutti di esprimersi, cosa bellissima ma insidiosa, chiunque, competente o meno, sano di mente o meno, buono o cattivo, può esprimersi, diffondere le sue idee e creare discussioni di qualsiasi tipo. Questo può creare confusione, disordine, incertezza, può diffondere cattive notizie, a volte vere e proprie falsità, seminare sfiducia, paure, disagi. Insomma, non tutto ciò che ci permette internet è positivo.
Ma bisogna essere ottimisti. Internet è un mezzo e lo prendiamo per quello che è.
Uno degli aspetti "neri" della rete è il complottismo.

Si tratta di una corrente di pensiero che esiste da sempre per la quale ogni evento umano non è casuale ma frutto di accordi, complotti e, soprattutto gli eventi storici, quelli importanti o noti, sono sempre un falso, qualcosa creata a tavolino, un falso evento costruito per ottenere qualcosa (a danno della popolazione).
Il complottismo, lo dico a scanso di equivoci, è uno stupidaggine ed è appannaggio degli stupidi. I complotti esistono (hanno fatto la storia dell'uomo) ma che ogni evento umano diventi un complotto è un'idea da patologia psichica (ne ho parlato anni fa). I complottisti seminano false notizie, allarmi, creano confusione, caos sociale e lo fanno per puro interesse personale. Non tutti però.
Esistono complottisti per mentalità ma esistono complottisti per interesse (a volte i primi si trasformano nei secondi): soldi, guadagno. Si creano una fedele clientela (di creduloni) e vendono notizie (false) ma anche oggetti, gadget, video, conferenze.
Non ci arricchisce (in Italia) con il complottismo ma si "arrotonda".
Ora, se il complottista per mentalità è spesso ingenuo e semplicemente non sa distinguere le notizie false da quelle vere, il complottista per mestiere le notizie false le crea, il dubbio lo insinua, lo costruisce, è il suo stipendio.

In Italia, uno dei guru del complottismo, è Massimo Mazzucco. Un tempo regista di film si è poi abbandonato ai video su You Tube e alla creazione di storie misteriose e false cure mediche.
Perché parlo di lui?
Perché se leggete tutto questo e se ho fatto della divulgazione un mio secondo lavoro lo devo tutto a lui.

Questo personaggio mi è tornato in mente in occasione dei tragici fatti di Genova, l'incredibile crollo del ponte che ha causato decine di vittime. Tra cordoglio, stupore e disperazione, è apparso anche lui, Mazzucco, che con un guizzo da serpente, si è chiesto come mai non ci fossero video chiari sul crollo del ponte. Non video in generale, proprio video che mostrino il punto esatto del crollo prima del crollo.

Non so perché non ci siano ancora video chiari (non so nemmeno se ne esistano, non mi interessa) ma per lui questo è segno che c'è qualcosa che non va, che le autorità ci mentono, che c'è sicuramente qualcosa da nascondere. Sono passati (il giorno dell'articolo di Mazzucco) solo quattro giorni dalla tragedia e già il complottista si fa domande. Non aspetta lo sviluppo delle indagini, il passare del tempo, non aspetta che qualcuno scopra telecamere che abbiano ripreso dettagliatamente la scena (che potrebbero pure non esserci, non è che si sa prima il punto esatto di un crollo), non si chiede se qualcosa (le condizioni del tempo, la pioggia, le posizioni delle cose) possa aver impedito di soddisfare la sua curiosità, non aspetta le indagini. C'è qualcosa che non va. Punto.

Ecco, questo è il complottismo.
Il fatto che non ci siano video chiari sul crollo del ponte (che non sappiamo se è vero, magari ce ne sono ma non sono stati mostrati al pubblico, la realtà non è fatta solo di telegiornali e Facebook) significa mille cose ma non per forza che si nasconda qualcosa, d'altronde ci sono pure testimoni oculari, tanti ma "non ci sono i video". Ecco come Mazzucco, complottista per eccellenza, ha trovato il mistero da vendere. E infatti i suoi lettori gongolano.
"Ora ti riconosco!", gli dice uno dei suoi.
Per Mazzucco il crollo del ponte di Genova è un "nuovo Pentagono" (riferimento ai fatti dell'11 settembre, ovviamente anch'essi un complotto). Non è una tragedia italiana, terribile, non è dolore e spavento, è un nuovo Pentagono (ma con il punto interrogativo, così può dire che lui si fa le domande ma lascia comodamente le conclusioni ai boccaloni).
Questo personaggio l'ho dimenticato da tempo ma rivederlo a parlare di "misteri" inseguendo il dolore e la morte mi ha fatto ricordare i fatti di tanti anni fa.

Mazzucco mi fece entrare nel mondo del complottismo quando iniziò a pubblicizzare le attività di un guaritore, un ex medico che diceva che tutti i tumori fossero causati dalla candida (un fungo comune) e che la cura fosse il bicarbonato di sodio (già, il bicarbonato di sodio). L'ex regista gestiva il sito "statunitense" del guaritore e ne curava i contatti. Questo ex medico, Tullio Simoncini, pregiudicato, pluricondannato, radiato dall'ordine dei medici, arriva a chiedere anche 30.000 euro per una "cura" con il bicarbonato miracoloso.

Per "provare" queste incredibili guarigioni Mazzucco realizzò dei video ed uno di questi (forse il primo ma non ricordo bene) lo pubblicò nel suo sito, dando un titolo altisonante: "guarisce dal tumore alla vescica via email con il bicarbonato di sodio".
In questo video una signora australiana, Lorna, diceva di avere avuto un tumore alla vescica, di aver chiesto a Simoncini dei consigli via email e che questo le avesse consigliato dei lavaggi con acqua e bicarbonato. Così facendo, in poco tempo, il tumore sarebbe sparito. Tutto certificato da referti che venivano mostrati nel video, con le sottolineature e gli "zoom" che certificavano "assenza di malattia", "guarigione".
Mazzucco, alle richieste incredule dei suoi lettori rispondeva sottolineando ed insistendo sul fatto che la signora, oltre al bicarbonato magico, non aveva fatto altre cure: "la signora non ha subito nessun trattamento", solo il bicarbonato.


Incredibile ma vero, eppure i suoi non ci credevano ma niente: "la signora ha rifiutato qualsiasi cura e ha fatto solo il bicarbonato". Più chiaro di così (anzi Mazzucco si chiedeva "cosa c'è di difficile da capire?").


Ora, potete comprendere che riuscire a curare via posta elettronica con il bicarbonato di sodio un tumore sarebbe qualcosa che nemmeno il più stupido dei boccaloni potrebbe credere, ci troveremmo davanti ad un miracolo, invece nel suo sito molti erano entusiasti. Compreso un mio collega, intelligente ma pigro, che mi segnalò il fatto.
Io andai a guardare questo video e, come farebbe qualsiasi medico di normale preparazione, cerca di leggere i referti che "certificavano" l'incredibile guarigione. Feci insomma la cosa più normale e semplice da fare: controllare.

Con pazienza guardai i video e, al momento dei referti, feci un fermo immagine per leggerli meglio, senza la distrazione di "zoom" ed inquadrature da Hollywood.

Nei referti c'era scritta la realtà, quella che va oltre i sogni, le invenzioni, le bugie, le bufale.

Lorna aveva subito degli interventi chirurgici (in gergo tecnico TURBT, l'intervento di routine in questi casi) che le hanno tolto ogni traccia del tumore.

il referto del medico che appariva nel video, c'è scritto: "ho rivisto Lorna oggi, dopo la sua TURBT della scorsa settimana..."

Nessun miracolo, nessun bicarbonato, Lorna si era curata come si sarebbe curata qualsiasi persona al mondo con questa malattia, in ospedale, con un'operazione.
Era una bufala ben confezionata, con un trucco nel filmato che potesse colpire gli ingenui spettatori. Semplice.
Così come erano bufale anche altri video su guarigioni miracolose del guaritore romano, un ritocco, un trucco, un falso referto ed ecco che si crea il "caso".
Molti dei "guariti" da Simoncini" dei video creati da Mazzucco, oggi sono morti. Restano guariti solo su internet.

Non vi racconto cosa successe dopo. Iniziai a controllare altre presunte guarigioni miracolose di Simoncini scoprendo che in tutte c'era qualche trucco, delle manipolazioni, referti falsi e Mazzucco, nel caos più totale (arrivò a chiudere il sito non sapendo che pesci prendere) mi mandò via, espellendomi con la scusa di aver "offeso", diffamato il guaritore del bicarbonato. Una realtà virtuale. Nel mondo normale una persona che svela una truffa verrebbe ringraziata, premiata, nel web del complottismo rompe un gioco, un ingranaggio e deve scomparire.

Svelare che un guaritore ha utilizzato trucchi per imbrogliare è "diffamare". La realtà parallela del complottismo.

In quel momento iniziò l'avventura di MedBunker. Non volendo perdere l'insegnamento di quell'esperienza iniziai a scrivere qui, il resto è storia.
Ho anche ringraziato Mazzucco per aver contribuito alla nascita della mia nuova passione ma non mi sembrò così entusiasta della mia gratitudine.

Pazienza.

Ecco, questo per dire come dietro al complottismo non c'è normale "voglia di capire" o sano sospetto.  Non vedrete mai un complottista indagare o scoprire segreti dietro i disastri ambientali o l'inquinamento. Li vedrete discutere di UFO, di cerchi nel grano o strane esperienze paranormali. Le cure "alternative" non sono interessanti o da sperimentare, sono il bicarbonato, la pranoterapia, il decotto di erbe. Sciocchezze, banalità. Mazzucco, alla sua veneranda età, è ancora lì che parla del "falso" sbarco sulla Luna, del "falso" attentato alle torri gemelle, degli extraterrestri che fanno i cerchi nel grano ed è sempre lì che crea video su corpi di alieni ritrovati in America. Argomenti risibili, che non hanno nessuna importanza per la vita che viviamo, banali.
Perché devono essere cose semplici, comprensibili, devono arrivare alla parte del cervello più stupida, quella che si accontenta. Per Mazzucco nel crollo del ponte (tre giorni dopo) il "mistero" è la mancanza di filmati. Lancia l'amo con un dubbio, semina incertezza e ansia e qualcuno abboccherà. Complottismo.

Perché lo fanno?
Spesso ci sono interessi economici, altre volte semplice mitomania o voglia di farsi notare. Mille motivi. Il problema è che questa gente semina dubbi e paure che possono essere pericolose. Simoncini, negli anni, dopo essere diventato ricco, ha seminato morte e dolore, le sue vittime ormai non si contano più e Mazzucco ne parlava (e ne parla) come se parlasse di un benefattore.

Rivedere Mazzucco, una persona adulta, matura, che blatera ancora di telecamere e complotti anche in occasione di questa tragedia, mi ha riportato in mente quei giorni di tanti anni fa, quando, ancora inesperto, cercavo di capire come avesse fatto il bicarbonato a curare un tumore, visto che all'università mi avevano insegnato cose diverse e visto che, conoscendo i tumori, non credevo possibile che del bicarbonato potesse curarli. Scoprire che esistono persone che si inventano sciocchezze anche in cose gravissime e delicate, mi sconvolse ma mi aprì anche un mondo, una realtà che non conoscevo.

Il ponte che è crollato è una tragedia ma è ancora più tragico che ci siano persone che usano le tragedie per creare una storia parallela che non serve a nessuno se non a loro stesse. Facendolo non mancano di rispetto solo a chi legge, a chi potrebbe crederci (se racconti bugie non stai rispettando chi ti ascolta) a chi potrebbe trovarsi in un momento di bisogno e cadere nelle mani di un ciarlatano, non rispetti nemmeno chi sta soffrendo, chi ha avuto morti in famiglia e nemmeno le vittime. Non stai rispettando nessuno, nemmeno te stesso che hai trasformato in un bufalaro.

Forse è questo che dovremmo insegnare ai nostri figli, il rispetto.
A prescindere.

Alla prossima.

"Le teorie di complotto sono popolari perché, non importa di cosa trattano, sono tutte realtà confortevoli, perché sono tutte modelli di semplicità totale". (William Gibson)