sabato 10 novembre 2012

Perchè ho creduto ad una cura alternativa

Mi arrivano tantissimi messaggi di posta elettronica (e mi scuso con chi non ha ricevuto risposta ma è davvero un'impresa farlo, assicuro che comunque leggo tutto ed approfitto per ringraziare chi mi scrive) e se molti sono messaggi di segnalazione o di incoraggiamento, altri sono storie personali, casi delicati e vicende umane durissime. Non pubblico spesso le lettere che mi colpiscono di più ma (sempre dopo aver chiesto autorizzazione) qualcuna merita di essere letta.

Quella che pubblicherò oggi mi è stata inviata da una persona gentilissima, colta ed educata, con la quale è piacevole conversare e scambiare opinioni. Lei ha fatto uso (non personalmente ma per la malattia di sua madre) di una cura alternativa abbastanza nota. Non serve commentare più di tanto le parole di Maria (nome inventato) perchè fanno riflettere. Quando ci chiediamo i motivi di tanta "ingenuità" nel cadere tra le braccia (avide) di ciarlatani e guaritori, quando restiamo a bocca aperta davanti a persone apparentemente ragionevoli ma che si trasformano in sprovveduti davanti ad un'evidente cura senza utilità, possiamo avere una risposta dalle parole scritte in questo messaggio.
Il messaggio è lungo anche se ho tagliato parti non fondamentali, ma spiega tante cose.

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Buongiorno dottore,

volevo intanto ringraziarla [...].
Vorrei anche raccontarle la mia storia uguale sicuramente a tante altre che ha conosciuto [...]

Sono laureata in biologia e svolgo il mio lavoro in un'industria chimico-biologica, mi piace tutto ciò che è scienza, innovazione e cultura, non ho mai utilizzato medicine alternative, dalla popolare omeopatia a quelle più "estreme", mai fino ad 6 anni fa.

Accompagnando mia mamma ad un controllo medico per disturbi che la colpivano da qualche mese, ho avuto la notizia peggiore che potessi aspettarmi. Mia madre era stata colpita da un tumore all'utero, più precisamente da un sarcoma uterino allo stadio IIB. Come lei sicuramente saprà alla sfortuna della diagnosi si è aggiunta la sfortuna del tipo di tumore e dell'estensione (diffusa oltre l'utero), [...].
Passata la prima fase (disperata, perchè non volevo spiegare esattamente di cosa si trattasse, mia madre era un tipo apprensivo e pessimista), ci siamo affidati con tutte le nostre buone intenzioni al reparto del ginecologo che seguiva da una vita la mamma (e che mi aveva pure fatto nascere).
Ci tengo a sottolineare l'umanità, la professionalità e la passione con la quale mia mamma è stata curata dai medici, dagli infermieri e dal personale tutto dell'ospedale [...], a loro devo molto anche io perchè una buona parola la riservavano anche a me ed alle mie sorelle.
Dopo una prima chemioterapia (che aveva ridotto l'estensione a quasi la metà), mia mamma ha fatto un intervento chirurgico e poi radioterapia e nuova chemioterapia.
Devo dire che i nostri timori di effetti collaterali terribili ed ingestibili non si sono avverati, oltre a qualche disturbo facilmente sopportabile mia mamma si è ripresa subito dall'intervento e non ha sofferto particolarmente durante tutta la fase di cura.
Ero felice per due motivi: mia mamma era viva, per prima cosa e poi non soffriva. La prima paura di quando affronti un tumore è proprio quella legata al dolore ed alla sofferenza.
Tutti i controlli successivi andavano bene e mia mamma ha potuto godere della nascita di una nipotina, ha viaggiato, ha coltivato i suoi hobby e nessuno avrebbe potuto definirla "ammalata".

Poi il momento della ricaduta, esattamente un anno fa, quando il risultato di uno dei vari controlli periodici (sempre negativi fino ad allora) faceva sospettare qualcosa di poco piacevole. Così fu: una recidiva.
Per la sede della lesione e per il tipo di malattia il medico fu chiaro: c'è poco da fare, la mamma era inoperabile e l'unica speranza era una chemioterapia palliativa e forse delle sedute di radioterapia. Alla mia domanda sulla possibile sopravvivenza il medico rispose che in genere non si supera l'anno.


Me lo aspettavo ma speravo che questo momento arrivasse il più tardi possibile ma era arrivato. Accettai le cure proposte dal nostro medico (che ebbero il loro effetto, le masse crescevano molto lentamente ed inizialmente erano pure regredite) ma contemporaneamente mi misi alla disperata ricerca di altre possibilità.
Mentre cercavo su internet e leggevo delle cure più incredibili [...] in un forum fui letteralmente catturata da un gruppo di sedicenti "guariti" da una di queste cure.
Era la famigerata "cura [...]". Quelle persone erano felici, esaltate, mi ricordavano le riunioni di rappresentanti di oggetti per la casa alle quali partecipavo quando cercavo lavoro, piene di luci, suoni, urla, tutto creava un'atmosfera surreale, ti ipnotizzava, volevano a tutti i costi trascinarti nel loro gruppo, una sorta di cerchio magico che ti attirava come sirene suadenti.

Approfondii la conoscenza della cura [...] ed approfittando dei miei studi ho letto libri, studi, ho raccolto centinaia di dati di letteratura, ho letteralmente rivoltato il sito della cura, ho perso sonno e persino qualche ora di lavoro, quando mi recavo distante per parlare con qualcuno.
Mi resi conto che ero in preda ad un'isteria mai provata, quello che leggevo erano banali storie di chi deve convincerti di qualcosa che non esiste, la "famosa" cura [...] era una delle tante versioni che si trovano su internet per illudere i malati. Non c'era niente di interessante o "scientifico", mi trovavo di fronte al nulla spacciato per "scienza", [...] e non era credibile e lo stesso pensava il medico curante di mia mamma, il mio, due parenti medici (che nemmeno sapevano che esistesse acora una cura del genere). Parlai pure con alcune persone guarite grazie alla cura e due le incontrai personalmente.
Mi fecero leggere dei documenti e, anche se con un po' di difficoltà, riuscìi a capire che quella cura non aveva niente a che fare con la loro guarigione, quelle donne erano state curate completamente in ospedale esattamente come mia madre, con un intervento chirurgico ed una anche con le consuete sedute di chemio e radio ma per loro questa parte delle cure non esisteva, era stata rimossa, era stata tossica e pericolosa e doveva essere cancellata, nonostante le avesse mantenute in vita. Arrivai a tante delle conclusioni che anche lei ha scritto nel suo sito su questo metodo.
Tutto il merito del loro stato di salute era dovuto alla cura che avevano fatto, anche se questa arrivò dopo quelle effettuate in ospedale, ne erano realmente sicure e in buonafede, anche loro erano esaltate ed in preda a una specie di crisi mistica nei confronti del loro "santone" ed anche io, nonostante l'evidenza mi diceva di non avere trovato una soluzione al mio problema mi buttai in quella specie di "fede cieca" che non mi faceva notare nemmeno i migliaia di euro spesi per le medicine.

Prenotai non senza qualche difficoltà una visita dal dott. [...] e mi trovai davanti ad una persona che restava sul vago ma mi dava le speranze che i medici non mi avevano dato. Mi prometteva risultati, "in tanti anni sono tantissime le persone ancora tra noi", sorridente, suadente, anche un po' viscido, ma ipnotico, con l'aria da saggio, mi passa una ricetta stampata raccomandandomi di acquistare i farmaci in una farmacia ben precisa che era l'unica "autorizzata", mi colpì la sua espressione quasi sofferente da maschera di commedia greca, aveva una espressione che sembrava recitare una parte e sussurrava.
Dopo aver pagato mi resi conto di essere uscita da una specie di santuario, provavo la stessa cosa che si prova quando si esce da una chiesa nella quale si è pregato per ricevere una grazia o una concessione, mi sentivo libera, soddisfatta, piena di speranza e fiduciosa, ero piena di fede. Ha presente quando viene voglia di gridare con tutta la forza possibile e dopo averlo fatto ti senti libera? Ecco, io avevo quella sensazione: la realtà dell'ospedale e la speranza dell'impossibile.

Mi superai per fare quella cura in maniera perfetta, seguendo pedissequamente le indicazioni del dottore che visitò mia mamma. Orari precisi, decine di pillole, somministrazioni temporizzate, cavi, batterie e rituali di somministrazione. [...], spendevo tanti di quei soldi che la mia condizione di persona benestante passò in poche settimane a quella di una piena di debiti e senza alcuna possibilità di concedersi uno svago o un piacere extralavorativo.

Ero felice però, più di mia mamma che non sopportava tutte quelle medicine, che voleva essere lasciata in pace e mi rimproverava ma io credevo di farlo per lei, che era tutto per aiutarla.
Al controllo successivo, dopo tre mesi, la malattia era stabile, nessun miglioramento. Il medico mi disse che non era un male e sottintese che era meglio ripetere il controllo in un altro ospedale perchè spesso i medici boicottavano e falsificavano i risultati degli esami di chi era sotto cura da lui. Inoltre un risultato degli esami del sangue era diminuito di un po': ecco, mi disse il medico, visto che la cura comincia ad agire?
Io, come la fedele alla liturgia, ripetevo lo stesso esame in un altro ospedale (altri soldi, altra fatica, giorni di lavoro saltati, sacrifici...). Risultato praticamente identico.
Però mia mamma stava bene, usciva, mangiava, come se non avesse nulla e così mi catapultavo nei luoghi di ritrovo virtuali dei "fedeli" della cura e parlavo di miglioramenti, l'esame era sceso un po' e mia mamma stava benissimo, forse era tutto vero, forse quella cura serviva veramente, ero sommersa di complimenti, abbracci, cuoricini, tutti contentissimi che la cura "stava funzionando".
Il medico continuava ad essere ottimista: "non deve preoccuparsi, se fa bene la cura sua mamma avrà benefici", mi rispondeva il dottore con un sorriso e così facevo, continuavo la cura rischiando l'esaurimento per la complessità delle cose, sopportavo gli effetti collaterali (che per ironia della sorte erano più pesanti di quelli della chemio) e passavano i giorni, sicura che al prossimo controllo tutto si sarebbe risolto.
Invece no al controllo successivo era tutto peggiorato, un linfonodo però, all'altezza dell'inguine, era quasi sparito e mi aggrappavo a quello. Per il medico, per me e per tutti i miei nuovi "amici" conosciuti su internet, la cura andava alla grande, quella era la prova certa che la cura funzionava. Il medico mi disse che avrebbe presentato il caso nel suo prossimo congresso perché era soddisfatto dei risultati.
Mia mamma cominciò a stare male, giorno dopo giorno cominciò a spegnersi fino a quando fu necessario il ricovero in terapia intensiva.

Dopo solo una settimana nella quale io, come una fissata, continuavo a somministrarle di nascosto quello che potevo la riportammo a casa.
Morì esattamente quando aveva previsto il suo oncologo, dopo meno di un anno, senza nessun beneficio, senza miglioramenti, senza vantaggi. Mi sono trovata senza mamma, senza soldi e vuota nell'anima.

Frattanto il gruppo di internet che mi aveva fatto conoscere la cura era sempre sorridente, incoraggiante, festante, dopo le condoglianze, passavano al prossimo malato: ce la fai! Siamo con te! Coraggio!...
Dove trovi decine di persone che ti dicono che sconfiggere quella malattia è possibile e semplice, che sorridono di continuo, che incoraggiano?

Ho autoanalizzato il mio comportamento e credo di aver capito che la vera malata ero io. Avevo bisogno di una spalla, di un gruppo di sostegno. Mi servivano certezze e tutte queste cose la medicina non può (ovviamente) dartele. Me le davano quelle persone, il medico, la speranza. Ero in uno stato di ipnosi tale che avrei potuto giurare che mia madre stava meglio quando invece si spegneva giorno per giorno. Mia mamma è stata curata ed è sopravvissuta grazie al lavoro di un ospedale pubblico che io ho presto dimenticato e per questo mi sento in colpa profonda. Quando faceva la cura alternativa, non ne ha ricevuto nessun beneficio se non quello di aver perso tutti i suoi risparmi, ma io raccontavo di miglioramenti, di passi da gigante che esistevano solo nella mia testa e probabilmente ho contribuito a convincere qualcun altro a seguire questa strada folle e pericolosa, ma non pensavo di raccontare un sogno e non la realtà.
Mia mamma non ha avuto nessun sollievo, nessun giovamento, nessun aiuto dalla cura alternativa: l'ho presa in giro per farmi sopportare la sofferenza, in quel modo ho aiutato me non lei. La cura alternativa è servita a me, non a lei e la cosa che più mi ha fatto soffrire è averla messa nelle mani di certe persone per mia consolazione non per suo giovamento.

Sono uscita fuori da una crisi successiva a quello che per me è stato un errore. Affidando mia mamma nelle mani degli alternativi le ho rubato salute e speranza, le ho mentito ed ho mentito a me stessa. Questo non me lo perdonerò mai, ma la cosa che più mi dispiace è che non ho reso giustizia a chi ha curato davvero la mamma con amore e professionalità, tutto il personale dell'oncologia e di ginecologia dell'ospedale [...].
Loro mi hanno chiesto notizie di mia mamma, il dottore alternativo oggi ha nel suo sito il caso elencato tra quelli "guariti" (gli ho scritto per farlo togliere ma non lo ha fatto) e mentre mia mamma moriva, lui era al congresso che raccontava una guarigione che non era mai avvenuta e non ha mai chiesto come fosse andata a finire, per lui mia mamma è ancora viva.

Il mio unico grazie va ai medici ed al personale di Milano, al dottore della cura alternativa non devo nulla e spero che di lui, per chi crede, si occuperà una giustizia molto più severa di quella terrena. Non mi resta altro da fare [...].

La ringrazio [...]

Maria

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Alla prossima.

112 commenti:

  1. Una testimonianza può davvero avere la forza di mille articoli (senza alcun riferimento negativo all'utilissimo blog del dott. Di Grazia, ovviamente).

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  2. Da questa lettera traspaiono una tristezza ed un senso di colpa che veramente stringono il cuore. Queste parole sono un anello in più che si aggiunge alla catena, già lunga, che pesa sui venditori di fumo!
    Non esistono parole di condanna abbastanza dure per coloro che si sono approfittati della disperazione di chi stava vedendo morire la propria madre.
    Alla signora "Maria" auguro di perdonarsi per essere caduta nella rete di questi truffatori e, per quanto può valere, le mando tutta la mia solidarietà.
    Grazie

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  3. ho ancora i brivi dove aver letto quello che descrive Maria, però è interessante per capire come funziona l'autoconvincimento di essere sulla strada giusta, i finti "amici" dei forum che incoraggiano, i pseudo "medici" che trattano il caso come successo....Mi rendo conto sempre di più di essere molto fortunato a vivere in un'epoca dove la scienza ha sostiuito credenze, superstizioni, magie....spero un giorno ci libereremo anche di tutte le religioni

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Io capisco benissimo. Non credo nei rimedi "omeopatici", credo nella scienza, ma se quando la mia mamma è morta fosse venuto qualcuno a dirmi che poteva farmi parlare con il suo spirito avrei pagato anche centinaia di euro per farlo. Purtroppo la disperazione ci porta ad aggrapparci a qualsiasi cosa

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  6. Mi arrivano decine di messaggi con storie simili a quella di Maria, questa l'ho pubblicata perché molto lucida, significativa e completa.
    Personalmente con l'esperienza del blog ho cambiato moltissimo l'atteggiamento nei confronti delle "vittime" dei ciarlatani, che prima era di condanna (per mia ignoranza), non capivo infatti come si potesse credere a certe sciocchezze, come non fosse evidente, visto che lo era per me, che questo o l'altro guaritore fosse interessato solo ai soldi e non certo alla salute di chi vogliamo bene.
    Mi sembrava assurdo.

    Con il tempo ho cambiato opinione. Spesso si tratta di disperazione totale, altre di rifiuto della realtà, altre di ignoranza, ho capito che non bisogna trasformare le vittime in colpevoli. Anche per questo ho pubblicato la lettera, perché spesso noto atteggiamenti "feroci" nei confronti di chi è vittima di queste cose, atteggiamenti che sarebbe bene riservare agli imbroglioni.

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    1. Posso pubblicare questo link sulla mia pagina facebook? È struggente e illuminante

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  7. Certo che storie come quella di "Maria" fanno riflettere, spesso mi sono chiesto come reagirei io se mi trovassi ad affrontare un cancro sulla mia persona o su un mio caro, fin'ora sono sempre stato più che certo che mai mi farei abbindolare da un ciarlatano, poi leggo la sua storia e vedo che "Maria" è una persona colta che lavora in ambito scientifico e con un background che evrebbo dovuto permetterle di discernere come stavano realmente le cose.
    Allora mi viene il dubbio che io, operaio illetterato e senza alcuna formazione scentifica, di fronte ad una prova così forte possa cascarci con tutt'e due i piedi.
    Ecco Salvo, a cosa serve il tuo blog, a farmi costantemente imparare riguardo ai metodi dei ciarlatani, a farmeli riconoscere e ad aiutarmi ad avere la forza e la lucidità necessaria per saper resistere a chi, per mestiere, sfrutta i momenti di disperazione della gente.
    Grazie "Maria" per aver raccontato la tua storia, mi ha aiutato a capire che non abbiamo la certezza di come reagiremmo in certe situazioni.

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  8. "di fronte ad una prova così forte possa cascarci con tutt'e due i piedi."

    Non si tratta di cascarci, perchè dubito che almeno nel modo occidentale di oggi possa davvero esistere qualcuno (al di fuori degli ospedali psichiatrici) che possa davvero credere che le diete guariscono il cancro.

    Si tratta invece di illudersi, nella ricerca di una speranza impossibile. Solo pochissime persone sono in grado di accettare completamente la propria mortalità, e credo non esista nessuno capace di accettare la mortalità di chi si ama. Da qui, appunto, la vicenda di Maria. Non "voglio" che la morte imminente sia vera, e quindi qualsiasi fandonia che mi dica il contrario è bene accetta.

    Ha quindi ragione il nostro ospite. Non è chi "ci cade" (= si auto-illude, sospendendo deliberatamente le proprie capacità razionali) da biasimare. E' chi ci specula sopra.

    Queste carogne non sono nemmeno dei truffatori, perchè i truffatori quanto meno campano sui polli (e chi è pollo, beh, si svegli). Questi sono chi picchia un bambino andicappato per rubargli i soldini della merenda.

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  9. Lettera toccante ed estremamente significativa. Se uno va a vedere la pagina facebook della cura "tal dei tali" vedrà un'esatta corrispondenza con quello che si racconta. Tuttavia, prima o poi fra questi commenti salterà fuori qualcuno che affermerà che questa testimonianza non vuol dire niente, perché è una su migliaia, insinuando che potrebbe anche non essere reale......Inoltre, il medico in questione afferma che l'efficacia della terapia "è inversamente proporzionale al numero e intensità dei cicli chemio-radioterapici
    effettuati, [.......] e direttamente proporzionale alla precocità del
    trattamento". Pertanto, questo decesso non rappresenta una sconfitta della terapia in questione, quanto della precedente medicina "tradizionale".

    Ci sono atteggiamenti che, seppur umanemente comprensibili, sfiorano l'integralismo religioso.

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  10. Mi permetto di segnalare un articolo: non saranno troppo azzardate le affermazioni della Mantovani?
    http://tinyurl.com/bgc5w5s

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  11. La testimonianza è sconvolgente tutta, ma la cosa che mi ha colpito di più è il fatto che la madre della signora risulti ancora fra i casi guariti e sia stata portata ad esempio in un convegno. Ma è lecito che un medico affermi pubblicamente di aver guarito persone in realtà decedute? Non si configura nessuna ipotesi di reato o altro?

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  12. La cosa che mi fa più incazzare, forse, sono tutte le cene in ristoranti di lusso in cui sto bastardo ha sperperato tutti i risparmi di questa signora

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  13. questo decesso non rappresenta una sconfitta della terapia in questione, quanto della precedente medicina "tradizionale"

    Questo decesso non vuole rappresentare una sconfitta della terapia in questione ma ben altro, soprattutto la storia di una persona e di sua madre. Se poi qualcuno vuole leggere altro fatti suoi.

    non saranno troppo azzardate le affermazioni della Mantovani?

    Letto.
    In questi casi, nonostante abbia una mia opinione ben definita, non commento per rispetto della sig.ra Mantovani che, se le sue dichiarazioni corrispondono al vero, mi appare perlomeno poco rispettosa delle altre persone che hanno il suo stesso problema.
    Ma ognuno sceglie come interpretare la propria vita.

    Non si configura nessuna ipotesi di reato o altro?

    Non credo ed in ogni caso non me lo sono neanche chiesto.
    Se è per questo ho pronto un articolo di una persona "notevolmente migliorata" dal suo tumore a giugno, come comunicato in un congresso pubblico e morta a settembre. Non credo siano reati quanto rispetto della vita del prossimo.

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  14. Sulla Mantovani ti scrivo in privato, diciamo che inizia ad avere contro parecchie persone nel mondo della SM

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  15. Se permettete, pochi anni fa ero dall'altra parte, conosco tutti i trucchetti e le procedure di questa gente. Potrei scrivere il corrispettivo di questo articolo, ma visto dalla parte del truffatore, se qualcuno fosse interessato. Meno male che sono uscito da quell'ambiente, era orrendo.

    Mauro, non preoccuparti. In generale sono le persone di cultura con titoli e lauree a cascare in queste truffe, mentre gli illetterati vedono subito il truffatore e lo mandano al diavolo. E'paradossale, ma funziona così. Sapeste quanti avvocati, ingegneri, commercialisti e insegnanti c'erano tra i miei "clienti"...

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  16. Antoine, visto che parli di "clienti", ci dici anche per grandi linee, in che campo operavi, come hai iniziato, e come hai smesso questa attività?

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  17. Personalmente mi colpisce molto il fatto che la protagonista della vicenda sia una biologa. Stiamo parlando dunque di una persona che ha affrontato per anni un percorso di formazione scientifica ampio, variegato e molto impegnativo. E sebbene l'oggetto dei sui studi non sia stata in modo specifico la sfera psicofisica umana, mi viene difficile pensare che ella non abbia avuto modo di affrontare anche temi riguardanti l'evoluzione del pensiero, dell'emozione, della razionalità e dell'irrazionalità di Homo sapiens.
    Tant'è che poi, morta la mamma, lei è stata perfettamente in grado di affrontare una introspezione della propria condizione psicologica, arrivando a conclusioni chiare e condivisibili anche da chi è stato estraneo alla vicenda.

    Per quanto mi riguarda non faccio fatica a scagliarmi contro il ciarlatano di turno. Ma non posso fare a meno di condannare la responsabilità individuale della biologa, che proprio perché tale aveva tutti gli strumenti per non cadere nell'ignobile trappola. Confesso un po' di rabbia nel momento in cui vedo persone che hanno avuto il merito ma anche la fortuna di accedere a percorsi di conoscenza così nobili, si lasciano sopraffare così apertamente da pseudoscienza e ciarlataneria.

    Spero solo che dopo aver dilapidato un piccolo-grande patrimonio non ci siano figli e/o nipoti che ne subiranno le conseguenze.

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  19. Salamandra mannara (bel nick), lavoravo nel campo della cartomanzia telefonica. Io facevo il parla-parla al telefono, facevo finta di fare le carte, consigliavo le persone riguardo ai loro problemi e raccoglievo dati su di loro in modo da facilitare il lavoro ai venditori che poi avrebbero impaccato medagliette, santini, trattamenti bio-energetici, sedute spiritiche e altre cose del genere. Ad esempio, dovevo valutare se il cliente fosse più il tipo da "trattamento bioenergetico", da santini con Padre Pio o da rituale simil-satanico. A ciascuno il suo.

    Ho iniziato rispondendo a una inserzione su un giornale locale, sono stato uno dei pochi che ha avuto il coraggio e la spregiudicatezza di continuare. Ho lasciato il campo perchè era una gabbia di iene affamate, non potevi stare fermo un secondo senza che qualcuno cercasse di fregarti. Penso che un giorno scriverò un libro sulla mia esperienza. Ora faccio un altro lavoro in un'altra nazione.


    Waterolly, si vede che non hai avuto a che fare con l'idiozia del grande pubblico! Mettiamola così: il cittadino medio non ha le capacità per difendersi da un aggressore, quindi paga la polizia e la magistratura con le sue tasse per essere difeso dai delinquenti, soprattutto se grossi e armati. Allo stesso modo, la grande maggioranza dei cittadini NON E' IN GRADO DI DIFENDERSI DAI TRUFFATORI, indipendentemente dalla scolarizzazione e dalla cultura. Polizia e magistratura dovrebbero difendere il grande pubblico (sono pagati per questo), purtroppo in questo caso proprio non lo fanno. Il truffatore medio non ha nulla da temere dalla forza pubblica. Nel resto di Europa non è così, te lo assicuro. Se Simoncini avesse fatto le sue truffe in Germania o in Francia sarebbe finito in galera a vita, mentre in Italia è uscito con l'indulto! La colpa è dello Stato che non ha fatto il proprio dovere, non dei cittadini che hanno le loro limitazioni.

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  20. Beh, grazie Antoine per aver condiviso la tua esperienza. Un po' sorprende, ma non tanto: del resto le vie della truffa sono infinite.

    Tuttavia non sono d'accordo nell'assegnare allo Stato il ruolo di "chioccia dei cittadini" anche se nel nostro paese è ormai ampiamente diffusa la concezione per cui le istituzioni statali debbano farsi tutori supremi dell'individuo (vedi sentenza de L'Aquila). Sarebbe di fatto un compito improbo oltre che culturalmente devastante (infatti si vede).

    Tu citi quello che sarebbe successo in Germania o Francia. In quest'ultimo paese non so, ma se in Germania i truffatori sarebbero certamente finiti in galera a vita, le vittime sarebbero state apertamente biasimate, perché in quella cultura la responsabilità individuale conta eccome. E francamente non vedo una logica del perché dovrebbe essere il contrario.

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  21. Benissimo. Pubblicare nome e cognome del medico sedicente e andarlo a prendere a casa perchè questi si meritano solo e soltanto calci nelle palle e poi sputtanarlo su internet una volta per tutte.

    The Rebel Ekonomist

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  22. E'stato un piacere, lolly. Potrei scrivere molto di più, se ci fosse interesse e se il padrone di casa accettasse di pubblicare un mio articolo. Comunque, proveniamo da scuole di pensiero differente: secondo la mia scuola di pensiero il cittadino medio è un idiota totale, incapace di ragionare con la propria testa. Come diceva un uomo che ammiro profondamente: "Il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare." Il fatto che tale uomo abbia vinto e rivinto le elezioni dimostra quanto avesse ragione!

    Mattia, non sai quanto hai ragione. Il truffatore non ha alcun timore della polizia, quando gli arrivano i poliziotti a casa si fa quattro risate e gli offre il caffè! L'unica paura del truffatore è che l'ex cliente truffato che gli si presenti in casa con una pistola in mano. Anche per questo i truffaldi preferiscono avere a che fare con gente educata e onesta: il manovale analfabeta è capacissimo di andare a cercare vendetta, mentre la biologa preferisce starsene a casa e aspettare la "giustizia divina".

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  24. Non dobbiamo sottovalutate la pericolosità di internet nella sua capacita di veicolare mala informazione!
    Ogni falsa speranza ogni triste agonia ogni rimorso è anche colpa della nostra pigrizia !
    Se crediamo in qualcosa la dobbiamo difendere aprire Blog ( come questo ) presidiare costantemente i forum e proporre educatamente le nostre idee , chi può aprire una pagina sul Web LO FACCIA , sia testimone!

    Se ad esempio i risultati del Link : https://www.google.it/search?hl=it&q=omeopatia

    sono questi e' perché non esistono abbastanza siti contrapposti , scriviamo pubblichiamo , dobbiamo farlo !

    Oppure facciamo cambiare le regole chiediamo che i siti che riportano informazioni o consigli medici siano solo in https (come quelli delle banche e che i contenuti pubblicati firmati (digitalmente) dagli autori !

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  25. intanto uno dei "leader" della mia stazione radiofonica preferita (so che ci sono altri fans che seguono questo blog che la ascoltano) è incappato (FINALMENTE) in qualche guaio.....
    http://www.gazzettino.it/nordest/padova/erbe_o_sciroppi_per_curare_il_tumore_falso_medico_truffa_duecento_pazienti/notizie/231141.shtml

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  26. Questa testimonianza mi ha colpito molto, proprio perché a parlare è una persona con un background scientifico. Questo è un perfetto esempio di come l' autosuggestione riesca a sopravanzare il pensiero scientifico e le evidenze concrete. Lavoro nel campo della farmacologia e l' altro giorno ho appreso con orrore che un paio di mie colleghe (biologhe e chimiche farmaceutiche, mica analfabete) sono sostenitrici dei rimedi omeopatici in gravidanza e per la cura dei bambini. E nonostante gli anni di studi, nonostante tutta la ricerca che facciamo ogni giorno, dalla loro bocca sono uscite le solite idiozie: "ma guarda che funziona, però non su tutti allo stesso modo", "la scienza ufficiale non lo può dimostrare ma è vero". Mi sono veramente cadute le braccia. Se questa "sospensione della ragione" può verificarsi ogni giorno, figuriamoci poi in casi di grave stress e angoscia... un saluto un po' sconsolato.

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  27. Signora Maria, se mi legge, vorrei esprimerle tutta la mia solidarietà e vicinanza, ha già passato dei momenti orribili mentre sua mamma si spegneva, la prego, non si colpevolizzi, ha fatto un errore, già il fatto di averlo riconosciuto le da tantissima dignità, il fatto poi di averlo raccontato, così che noi possiamo leggerlo, le da l'opportunità di rendersi utile per tante altre persone.

    un abbraccio sincero,
    Francesca

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  28. ho la pelle d'oca e le lacrime agli occhi.
    Noi, che nella sanità ci viviamo e ci soffriamo (e sì, io ci sto male da matti in certe situazioni disperate) possiamo capire la disperata ricerca di una speranza.
    La Fede, Lourdes o un santone.... chiunque possa dare una parola di speranza.
    Però quando la speranza vale assegni su assegni..... è tarocca...... (secondo me)

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  29. "Lavoravo nel campo della cartomanzia telefonica. Io facevo il parla-parla al telefono, facevo finta di fare le carte, consigliavo le persone riguardo ai loro problemi e raccoglievo dati su di loro in modo da facilitare il lavoro ai venditori che poi avrebbero impaccato medagliette, santini, trattamenti bio-energetici, sedute spiritiche e altre cose del genere. Ad esempio, dovevo valutare se il cliente fosse più il tipo da "trattamento bioenergetico", da santini con Padre Pio o da rituale simil-satanico. A ciascuno il suo."
    X Antoine:

    Ma il tuo era un campo completamente diverso da quello sanitario, io posso comprendere e compatire chi si aggrappa a un'illusione assurda, per sfuggire al dolore e alla malattia, o perché non riesce ad accettare la morte imminente di una persona cara.

    Ma chi pur essendo sanissimo, e senza problemi particolarmente gravi, telefona ai cartomanti o alle "vanna marchi" di turno, secondo me NON HA GIUSTIFICAZIONI!!

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  30. X Medbunker:
    Per quale motivo hai omesso il nome del ciarlatano in questione? paura di subire una querela per diffamazione(ma se è tutto vero, non dovresti aver nulla da temere)? oppure non hai fatto il nome del guaritore per rispettare la volontà della vittima?
    Comunque secondo me in questi casi è importante fare nomi e cognomi, queste persone anche se tramite la legislazione italiana sono difficili da condannare, meritano come minimo di essere sputtanate!

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  31. Andrea, scusa ma non hai capito niente. Molti di quelli che mi telefonavano lo facevano per problemi di salute.

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  33. "Andrea, scusa ma non hai capito niente. Molti di quelli che mi telefonavano lo facevano per problemi di salute."

    Ok, io credevo che la maggior parte di quelli che telefonano ai cartomanti, lo facessero nell'illusione di risolvere problemi molto più stupidi e banali(tipo sesso, amore, soldi, malocchio e cazzate varie), ma evidentemente mi sbagliavo!

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  34. Per quale motivo hai omesso il nome del ciarlatano in questione?

    Perchè così ha chiesto chi mi ha raccontato la storia (in ogni caso mi ha inviato tutti i dati clinici ed i documenti in suo possesso). Maria comunque legge e se desidera potrà fare lei stessa il nome, non ha inventato nulla.

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  35. chi pur essendo sanissimo, e senza problemi particolarmente gravi, telefona ai cartomanti o alle "vanna marchi" di turno, secondo me NON HA GIUSTIFICAZIONI

    Per finire ostaggio dei maghi, è sufficiente che sia la testa, a non essere sanissima.

    Marcoz

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  36. "Per finire ostaggio dei maghi, è sufficiente che sia la testa, a non essere sanissima.

    Marcoz"

    Mah, secondo me non è solo quello, esiste anche tanta gente che di testa non sta per niente bene, ma nonostante tutto non spenderebbe un centesimo per i cartomanti.
    Secondo me è anche una questione di abissale ignoranza, ma se la bisnonna analfabeta che credeva nel malocchio era giustificabile, oggi che tutti hanno i mezzi per uscire dall'ignoranza bestiale, per farsi almeno un minimo di cultura logico-scientifica, credere nei tarocchi è un'ignoranza COLPEVOLE!

    Per questo posso comprendere chi diventa vittima dei ciarlatani, a causa di problemi gravissimi(come malattie e morte di persone care), che portano alla disperazione esistenziale più totale, e fanno perdere la ragione anche alle persone più colte e intelligenti.
    Ma per chi pur non avendo problemi gravi, crede nel malocchio, nelle maledizioni, nei portafortuna, e altre cazzate simili, non ho nessuna comprensione.
    Insomma le vittime di Vanna Marchi, se lo sono meritato di essere fregati e finire in miseria!

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  37. Infatti, Andrea, io ho suggerito che un eventuale pensiero sbandante è sufficiente, non necessario.
    L'ignoranza, poi, che è certo un fattore di rischio, non giustifica da sola l'esistenza di tutte quelle persone, con elevato titolo di studio, in odore di pensiero magico.
    È la stessa cosa che afferma lei, quando dice di comprendere coloro che cadono "vittim[e] dei ciarlatani" nonostante siano "persone colte e intelligenti".
    L'errore suo, a mio avviso, è quello di concentrarsi troppo su di una plateale sofferenza - una grave malattia o la perdita di una persona cara -, sottovalutando altre situazioni meno "eccezionali" ma altrettanto pericolose (inoltre, bisognerebbe andare a vedere se la sofferenza che dice lei è poi davvero una valida "attenuante": basterebbe contare quante persone - soggette a sofferenze analoghe - non si rivolgono a ciarlatani vari, e fare un raffronto).

    Marcoz

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  38. ho letto anche se non con attenzione perchè non condivido il tuo modo, personalmente posso solo dire che cure allopatiche mi hanno fatto male mentre ho avuto e sto avendo risultati straordinari con cure di medicina complementare come la fitoterapia e l'omeopatia, questi articoli non servono a nessuno perchè sparano a zero su cose che non conosci

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    1. Ok quindi quello che hai appena letto non ti ha insegnato nulla. Sei, probabilmente, nella medesima situazione della povera Maria, e mi dispiace molto. Spero che starai bene a lungo, auguri. Ne hai bisogno.

      Ah comunque quelli che sparano a zero sono i fautori delle medicine alternative: dicono che la medicina non serve e fa solo male quando non hanno nemmeno un briciolo di idea di come funzioni la biologia. Ma purtroppo questo non riuscite a capirlo.

      Elimina
  39. ho letto anche se non con attenzione
    Come premessa non è male.

    perchè non condivido il tuo modo,
    Molti "modi" non sono condivisibili. Ma che ci vogliamo fare? ognuno ha i propri.

    personalmente posso solo dire che cure allopatiche mi hanno fatto male mentre ho avuto e sto avendo risultati straordinari con cure di medicina complementare come la fitoterapia e l'omeopatia,
    Di questo, non possiamo che esserne lieti.

    questi articoli non servono a nessuno perchè sparano a zero
    Non sparano a zero. Sono mirati con precisione.

    su cose che non conosci
    Affermazione rischiosa, per chi dice di aver letto con scarsa attenzione.

    (scusate l'intrusione: oggi mi sento particolarmente polemico)

    Marcoz

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  40. ho letto anche se non con attenzione perchè non condivido il tuo modo

    Non posso che consigliarti di leggere meglio, perché non so cosa ci sarebbe da "condividere" o meno in una storia. Un po' come se dicessi "non condivido la tua giornata di oggi".

    Saluti.

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  41. @Salvo Di Grazia: ho lasciato sotto questo post il mio messaggio perchè era l'ultimo post del blog ma con quello che ho scritto non mi riferivo solo a questa storia che Lei riporta. Alcuni post precedenti li ho letti bene eccome e trovo il modo di affrontare questi temi assolutamente approssimativo e fazioso. Solo a mò di esempio...la cura di Bella. Personalmente non conosco nessuna persona che con la chemio sia guarita. Ho perso una carissima amica un anno fa a 41 e si curava con la chemio. mentre conosco diverse persone che sono uscite dell'incubo cancro grazie al protocollo DI Bella, seguendo alla lettera le prescrizioni del metodo. Siccome hai sparato a zero pure su Di Bella così a caso e gratuitamente senza conoscere niente di questo approccio...non so quale utilità possa avere leggerti e pensi di fare informazione così? mah :(

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  42. Personalmente non conosco nessuna persona che con la chemio sia guarita.

    Io sì, ma questo conta molto poco.

    conosco diverse persone che sono uscite dell'incubo cancro grazie al protocollo DI Bella

    Io no, neanche una. Ma anche questo conta molto poco.

    non so quale utilità possa avere leggerti e pensi di fare informazione così?

    Sì, penso di fare informazione. Se comunque non ritieni utile leggermi non mi leggere. Facile.

    Arrivederci.
    :)

    RispondiElimina
  43. non so, ora come ora, anche grazie a blog come questo, non so proprio come avrei reagito 4 anni fa, quando anche la mia di mamma s'e' n'e' andata a causa di un brutto, brutto male che le aveva divorato la gola ed il palato, se avessi incontrato anche solo sul web uno di questi pezzenti sciacalli ladri
    non lo so proprio
    certo e' che dopo aver letto questo post ho pianto.
    signora maria, non e' sola, come vede di persone decenti ce ne sono tante. un abbraccio da parte mia, anche se non leggera' e 'maria' non e' il suo vero nome...ma sopratutto io sono un emerito sconosciuto.

    ora si X( so cosa farei
    grazie Dott. Di Grazia

    in un paese civile NON ci sarebbe spazio per questi criminali e i loro 'contatti' e chi gestisce loro i siti e raccatta vittime (un nome a caso :( ? )
    di nuovo grazie medbunker

    RispondiElimina
  44. Maria come ho detto ci legge ma preferisce non intervenire.
    Grazie a te max.

    RispondiElimina
  45. @Floriterapia di Luce (nomen omen)
    Io conosco una persona guarita grazie alla chemio e alla chirurgia: MIA MADRE!
    Anni fa ad un controllo scoprì di avere un tumore allo stomaco, fu operata e, ad un successivo controllo, gli esami ne scoprirono un altro (non da metastasi, proprio diverso, più aggressivo ma anche molto molto piccolo) in un'altra zona. Fu operata anche per quello, fece i suoi cicli di chemio e adesso è guarita. Sono passati molti anni dagli interventi, quindi è veramente clinicamente guarita! Molte altre pazienti ricoverate con mia madre adesso portano a spasso i nipoti, grazie alle "cure allopatiche"...
    Dirà lei che la mia storia non ha peso statistico? Forse, ma non lo ha nemmeno la sua.

    RispondiElimina
  46. Curioso come le testimonianze dei sopravvissuti a tumori con cure alternative arrivino sempre da semplici conoscenti, amici di amici e non meglio determinati cuGGini, mentre negli altri casi si parla quasi esclusivamente di esperienze personali e famigliari.

    Evito di parlare delle mie esperienze personali, che tanto non fanno statistica, ringrazio sentitamente Maria per la commovente testimonianza (m'è venuta la pelle d'oca a leggerla, giuro) e sollevo un dubbio a proposito dell'ultimo intervento di "Floriterapia di Luce": ricordo male o la terapia Di Bella prevede anche l'utilizzo di chemioterapici? Di che stiamo parlando, quindi?

    Dal basso della mia ignoranza dichiarata in materia, ho come la vaghissima impressione che i sostenitori delle medicine alternative abbiano l'abitudine di demonizzare la chemioterapia, salvo poi citare sempre il protocollo Di Bella quando sono a corto di argomenti.

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  47. Grazie per questo articolo, è davvero bellissimo. Dimostra alla perfezione come la disperazione possa fare letteralmente "impazzire" gente che fino a quel momento è stata colta, sana, equilibrata. Penso che lo citerò spessissimo, perché è davvero significativo, oltre che commovente.

    Per quanto riguarda la mia personalissima esperienza, quattro anni fa ho perso la mia cara nonna per un tumore al seno metastatizzato al fegato. Ha fatto sia chemio che radioterapia, ma non c'è stato nulla da fare; anzi, l'ultima chemio è stata quella che l'ha definitivamente indebolita, tanto che una settimana dopo era morta. Vi giuro che in quel momento, se avessi potuto fare un patto col diavolo per uccidere qualcuno in cambio della vita della mia nonna, l'avrei fatto: tanto per dire quanto ero fuori di testa.
    Ma, contemporaneamente, a qualche metro di distanza, la chemioterapia stava salvando la vita a mia zia, che ha superato con successo lo stesso tipo di tumore e adesso è stata dichiarata ufficialmente GUARITA. Questo per dire solo due cose:
    1) non è assolutamente vero che la chemio non guarisce nessuno
    2) soltanto perché un vostro caro non ha avuto beneficio dalla chemio, non cominciate a pensare che sia inutile, perché in quello stesso momento c'è qualcuno, da qualche parte, che sta guarendo proprio grazie alla chemio.

    RispondiElimina
  48. ***
    sto avendo risultati straordinari con cure di medicina complementare
    ***

    avete notato come da qualche tempo i diretti interessati hanno trasformato la definizione di "medicina alternativa" in "medicina complementare"?

    peccato però che in italiano "complementare" sia riferito a qualcosa che completa a vicenda qualcos'altro, mentre qui lo usano con un significato del tutto personale quale sinonimo di... alternativo.

    anche su questo fanno i giochetti...


    (PS: anche mia zia è guarita dal tumore al seno dopo chirurgia e chemioterapia e finalmente è uscita dal protocollo di controllo oncologico. ma evidentemente per i "complementari" è sopravvissuta *nonstante* la chemioterapia. o se "complementari" di estrazione hameriana è guarita perchè ha risolto un suo conflitto interiore... mah...)

    RispondiElimina
  49. Beh, per vedere con occhi propri gli effetti curativi della chemioterapia basterebbe controllare i sopravvissuti da neoplasie del sangue (leucemie per esempio) che naturalmente non possono essere curati con la chirurgia ma fondamentalmente SOLO con la chemioterapia. Prima morivano nel 99,999% dei casi, oggi più della metà si salvano (soprattutto i bambini...).

    E' triste vedere come il fatto che l'uomo sia capace di stravolgere un evento naturale (il cancro, è naturalissimo...) con le proprie invenzioni, sia disprezzato così, in fondo è anche uno schiaffo a tutti quei bambini che grazie alla chemio sono diventati adulti e vivono felici.
    Alla faccia di chi crede ai ciarlatani.

    RispondiElimina
  50. Gli alternativi sono veramente arrabbiati con gli oncologi, con le big pharma, ecc. Eppure il cancro NON è la principale causa di morte in Italia (è al secondo posto). Al primo ci sono i problemi cardiocircolatori (infarti, embolie, ecc).Ma NESSUN alternativo si arrabbia con i cardiologi.
    Non capisco....

    RispondiElimina
  51. Gli alternativi sono veramente arrabbiati con gli oncologi, con le big pharma, ecc.

    Agli alternativi degli oncologi non importa nulla, loro sono arrabbiati con il loro portafogli.

    RispondiElimina
  52. @boboviz: se ci pensi, la risposta è abbastanza logica, almeno secondo me. Il cancro è forse la cosa che fa più paura al mondo, almeno alla maggior parte della gente (e nel mondo industrializzato, ovviamente). La gente lo sa benissimo che si muore anche di infarto, ma lo prende sottogamba, perché l'infarto è una cosa molto definitiva: o guarisci o ci resti secco in un attimo, punto. Invece il cancro è una malattia lenta, divorante, e le terapie che la medicina offre sono (bisogna ammetterlo) molto più sgradevoli della semplice pastiglietta per la pressione. Questo, secondo me, è il motivo per cui la gente ha tanta paura del cancro, ed è lo stesso motivo per cui i sedicenti "guaritori" si concentrano quasi invariabilmente sul cancro.

    PS: poi, se uno studia un minimo di medicina, a parer mio ci sono molte altre cose di cui aver paura... Io, per esempio, ho un sacro terrore della sindrome locked-in! Ma non è frequente quanto il cancro o le malattie cardiovascolari, lo ammetto.

    RispondiElimina
  53. Vediamo un pò
    In questo blog c'è una folta schiera di persone pronte a NON credere a tutte le testimonianze positive sui riscontri del metodo di bella perchè tali testimonianze non sono supportate dall'evidenza delle cartelle cliniche, ma sono pronte A CREDERE ad un articolo firmato "maria" che per quanto mi riguarda il dottor Di Grazia potrebbe aver inventato e scritto di sana pianta.

    Facciamo così: questo articolo ai miei occhi diverrà minimamente attendibile quando verrà supportato da foto, codice fiscale e documento d'identità di Maria.

    Problems?

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    Risposte
    1. FabrizioVR, si, tutti e solo problemi tuoi. ;)
      Come fai allora a prendere per buone le cartelle cliniche?
      Possono essere inventate di sana pianta anche quelle.

      Elimina
  54. @Fabrizio VR: non mi sembra che nessuno ti stia chiedendo di credere a nulla. La testimonianza di Maria è appunto solo questo, una testimonianza. Se sei un frequentatore di siti "alternativi" (o "complementari", che dir si voglia), sarai abituato a considerare le testimonianze dei malati come Vangelo: dopotutto, non avendo nessuno straccio di studio a cui attaccarsi, è solo ed esclusivamente con le loro testimonianze (perlopiù false) che questi "guaritori" sostengono l'efficacia della loro "cura".
    Ma ti do una notizia: in medicina (quella vera) non funziona così. In medicina tu credi ad una cura perché multipli studi scientifici hanno dimostrato che è efficace, non perché mio cugggino l'ha provata e adesso è sano come un pesce.
    Il dottor Di Grazia non ti sta chiedendo di credere a un bel niente, solo perché "Maria" ha detto che è così; devi crederci perché un mare di studi scientifici dicono che funziona, mentre non esiste uno straccio di studio che dimostri il contrario. Punto.

    RispondiElimina
  55. testimonianze positive sui riscontri del metodo di bella

    Io so solo che se scrivessi un articolo sulla migrazione dei cormorani grigi, qualcuno in un commento parlerebe del "metodo Di Bella". Questo post non è sul "metodo Di Bella", non è dedicato ad una cura alternativa ma ad una storia, è un messaggio che ho ricevuto da parte di una persona perbene, che chiedo di rispettare per la sua scelta di raccontare un dolore mai cancellato.

    per quanto mi riguarda il dottor Di Grazia potrebbe aver inventato e scritto di sana pianta.

    Pensalo pure se può esserti utile.

    Saluti.

    RispondiElimina
  56. Chiedo scusa ma questa lettera strappalacrime non mi convince. Cosa si dice in essa, che la medicina s'è arresa al cancro e ha dato un anno alla madre di Maria proponendo chemio palliative (più inutili di un placebo). Il medico dibellista, perchè fra le righe si capisce benissimo di quale cura si tratta, ha applicato il protocollo MDB e la povera signora è morta ugualmente allo scadere dell'anno previsto. Ma c'è un MA maiuscolo: la signora ha vissuto i suoi ultimi giorni in modo dignitoso come spiega la lettera di Maria. Purtroppo questo aspetto, la qualità di vita, è trascurato dagli oncologi, non ne vogliono proprio parlare, neanche lo conoscono il termine "qualità di vita". Dunque la signora è morta ma secondo gli scriventi dei post qui sopra, la colpa è del ciarlatano, però laureato in medicina e chirurgia, che ha somministrato la terapia alternativa. Ottimo ragionamento non c'è che dire. Non è che il medico alternativo ha dato speranza e forza, no, ha illuso. Invece l'oncologo l'ha condannata a morte e gliel'ha pure detto, evviva il consenso informato! La signora Maria, e capisco il suo stato psichico, non s’incavola coi medici oncologi che anche quelli l’avevano illusa, s’incappera col dibellista. La signora Maria ha bisogno di un sostegno psicologico.
    Infine, caro dottor Di Grazia lei che di certi rgomenti ne sa sicuramente più di me, spieghi come mai i ricercatori dell'Università di Firenze sono giunti alla conclusione che l'associazione di melatonina, somatostatina e acido trans retinoico funziona e hanno pubblicato i loro risultati su European Journal of Pharmacology con il titolo “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”. In seguito anche l'IEO di Veronesi, non dell’ultimo arrivato, di Veronesi, ha preso posizione a favore del metodo Di Bella rimangiandosi tutto quanto affermato in precedenza. Forse questo blog è rimasto fermo ai risultati della falsa sperimentazione eseguita a Careggi anni orsono con farmaci scaduti, malconservati ed eseguita su pazienti terminali (praticamente spacciati) come risulta dalle indagini del NAS e sulla quale è ancora aperta un'indagine a Torino da parte del PM Guariniello. Forse è per questo che il post è così prudente e non fa nomi? Perchè ora è dimostrato che la MDB qualcosa fa e a far nomi partirebbero le querele? Mi spieghino per favore, mi spieghino.

    RispondiElimina
  57. Questo è il link all'articolo citato nel precedente post. Significativa la chiusura dell'abstract che recita: "Taken together our results indicate that co-administration of melatonin with all-trans retinoic acid and somatostatin may be of significant therapeutic benefit in breast cancer"

    ecco l'indirizzo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22532966

    RispondiElimina
  58. "Pensalo pure se può esserti utile.

    Saluti."


    Tutta la sua fine dialettica e le sue solide argomentazioni l'hanno portata a una risposta complessa come quelle che mi fornisce mio nipote, seconda elementare, per spiegarmi come si gioca con i lego... chiusa da questa conclusione incredibilmente patetica.

    Complimenti, lei è un blogger degno di tale nome.

    Attendo il "Dossier Chemioterapia", appena la sua infaticabile penna troverà ristoro dagli affannosi compiti.

    Saluti.

    RispondiElimina
  59. Mi spieghino per favore, mi spieghino.

    Le spiego senza problemi.

    questa lettera strappalacrime non mi convince.

    Non è lo scopo della lettera, l'ha interpretata evidentemente molto male.

    fra le righe si capisce benissimo di quale cura si tratta

    Se lei, fra le righe, ha capito solo questo, mi permetta di dirle che non ha capito nulla.

    Non è che il medico alternativo ha dato speranza e forza, no, ha illuso. Invece l'oncologo l'ha condannata a morte e gliel'ha pure detto, evviva il consenso informato!

    Sì, ora sono sicuro, non ha capito nulla.
    Il medico ha detto alla paziente la verità, l'alternativo l'ha illusa.
    Questa è la storia umana della paziente, ma poi ci sono altri risvolti e mi dispiace lei non li abbia colti. Però le sue parole sono la prova palese di come il cervello umano sia contorto.

    La signora Maria ha bisogno di un sostegno psicologico.

    Tutti ne avremmo bisogno in certi momenti.

    i ricercatori dell'Università di Firenze sono giunti alla conclusione che l'associazione di melatonina, somatostatina e acido trans retinoico funziona

    In vitro. Significa "in provetta", come tantissime sostanze di uso comune e farmaci. Persino il succo di agrumi, l'alcol, la benzina o come fanno i chemioterapici in maniera sistematica. Ha molte lacune in campo scientifico signora, non giunga a conclusioni così affrettate.

    In seguito anche l'IEO di Veronesi, non dell’ultimo arrivato, di Veronesi, ha preso posizione a favore del metodo Di Bella rimangiandosi tutto quanto affermato in precedenza.

    Si sbaglia.
    E' un falso, una bufala, quello che vuole insomma, non è vero, semplicemente.

    questo blog è rimasto fermo ai risultati della falsa sperimentazione eseguita a Careggi

    Si sbaglia.
    "A Careggi", non è stata eseguita nessuna sperimentazione.
    Quella più nota è multicentrica, effettuata in vari ospedali di tutta Italia. Ora sa una cosa in più, è contenta?

    con farmaci scaduti, malconservati ed eseguita su pazienti terminali (praticamente spacciati) come risulta dalle indagini del NAS e sulla quale è ancora aperta un'indagine a Torino da parte del PM Guariniello.

    Si sbaglia.
    Guariniello non ha fatto alcuna indagine. Non vi è "aperta" nessuna indagine.
    Quella che partì dopo la sperimentazione fu archiviata perchè fu riscontrato che non vi fu nessuna irregolarità. E' male informata, signora.

    Perchè ora è dimostrato che la MDB qualcosa fa e a far nomi partirebbero le querele?

    Si sbaglia.
    Non è "dimostrato nulla" e se ha ancora dubbi posso riconfermaglielo apertamente: il cosiddetto "metodo Di Bella", è una cura bufala, illusoria, inefficace ed inutile.

    Le è sufficientemente chiara la posizione della medicina?
    Non deve essere necessariamente la sua, ma se accetta il mio consiglio, si informi meglio su certi temi così delicati.
    Ecco, le ho spiegato alcune cose, vede quante false convinzioni aveva?
    Ora può scegliere a chi affidarsi un po' più serenamente.

    Se non le bastasse e visto che qui non si parla di cure alternative, qualsiasi altro messaggio che parlasse di "metodo Di Bella", bicarbonati o cretinate varie che illudono i pazienti, sarà rimosso senza alcun preavviso.
    Almeno per rispetto di chi mi ha scritto, sentimento che evidentemente non è di tutti.

    Saluti.

    RispondiElimina
  60. chiusa da questa conclusione incredibilmente patetica.

    Mi dispiace sia patetica per lei, ma è sincera, serissima e positiva.

    Saluti.

    RispondiElimina
  61. Questo è il link all'articolo citato nel precedente post.

    E questo è l'indirizzo dell'abstract che mostra l'effetto distruttivo del succo di limone (del lime, per la precisione) sulle cellule del cancro pancreatico.

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19919125

    Se non comprendesse perché una "scoperta" del genere non cambia la storia della medicina, sono disposto a spiegarglielo, basta non discutere di cure non scientifiche.

    Saluti.

    RispondiElimina
  62. "Mi dispiace sia patetica per lei, ma è sincera, serissima e positiva.

    Saluti."

    Tuttavia in ogni caso piuttosto patetica. Ancora non mi ha risposto, e le domande sono due:

    1. può provare che questa lettera è vera?
    2. ha intenzione di realizzare un dossier chemioterapia in cui illustrerà con dovizia di particolari

    a. azioni farmacologiche
    b. tossicità e controindicazioni
    c. statistiche di sopravvivenza e (badi bene) metodi utilizzati per la compilazione delle statistiche

    per quanto mi riguarda, chi muore a casa, come mio suocero, mio nonno, mia zia, o chi si riammala dopo 5 anni dalla diagnosi andrebbe conteggiato come un "non guarito", le pare?

    Mi illumini, dottor di Grazia. Chi più in grado di lei?

    RispondiElimina
  63. Per FavrizioVR:

    Qui c'è tutto ciò che cerchi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=chemotherapy

    Se non dovessi capire qualche termine, qualche meccanismo o avessi dubbi puoi documentarti così:

    http://www.unipv.eu/site/home/didattica/facolta/medicina-e-chirurgia.html

    RispondiElimina
  64. 1. può provare che questa lettera è vera?

    Assolutamente no e non ne ho alcuna intenzione.

    2. ha intenzione di realizzare un dossier chemioterapia in cui illustrerà con dovizia di particolari

    Di articoli sulla chemioterapia ne ho realizzati diversi, li cerchi tranquillamente. Lì ho parlato di effetti, meccanismi d'azione, limiti, successi, eccetera, tutto documentato e con ampi riferimenti. Per esempio potrebbe cominciare da qui, qui e qui ma questo solo per quanto riguarda il mio blog, in giro c'è tanto altro. Le consiglio comunque di documentarsi solo su siti seri, scientifici e controllati. Se poi avesse dubbi specifici chieda pure (ma prima legga quello che ho scritto o mi ripeterei). Sto preparando da mesi (ormai) una pagina "riassuntiva" sulle cure disponibili in oncologia, ma visto il ritmo non ho idea di quando sarà pronta.

    per quanto mi riguarda, chi muore a casa, come mio suocero, mio nonno, mia zia, o chi si riammala dopo 5 anni dalla diagnosi andrebbe conteggiato come un "non guarito", le pare?

    Chiaro.
    Infatti le statistiche oncologiche non parlano mai di guarigione ma di sopravvivenza (ad 1, 2, 5, 10 anni), esistono casi definiti guariti perché in assenza di malattia da oltre i 10 anni. Le statistiche non dicono quanti guariscono ma quanti, dopo un certo periodo di tempo, sono ancora vivi, sembrano numeri freddi ma è l'unico modo per non "barare" e non dare false illusioni. Altrimenti potrei dire che oggi guariscono il 60% dei malati di cancro.
    Come messaggio ottimistico è perfetto ma scientificamente non significa nulla.

    Il cancro per definizione è una malattia incurabile ma grazie alla medicina qualche madre di famiglia e tanti bambini li tiriamo fuori dai guai ed accade sempre più spesso.
    Se lei ha un odio inconsulto ed incontrollabile nei confronti della chemioterapia non posso farci nulla ed è inutile prendersela con me, anche se la invito a cercare di capire e, se ci fosse bisogno, farsi aiutare a capire meglio.

    Mi illumini, dottor di Grazia. Chi più in grado di lei?

    Qualsiasi medico con normali conoscenze scientifiche, sarò pure bravo a divulgare la medicina ma ci sono colleghi bravi quanto e più di me.
    A volta basta solo non partire prevenuti e capire che chi fa medicina studia e lavora per darci salute.

    Arrivederci.

    RispondiElimina
  65. Vede dottore, ci sono i giudici che sentenziano e non a caso. Se un paziente dimostra, carte alla mano (il giudice le esige) perizie e controperizie di parte e d'ufficio, che una lesione tumorale a seguito di una terapia qualsiasi ma non riconosciuta dalla farmacopea è regredita da T2 a T1, ordina all'ASL competente il rimborso e partita chiusa. Per questo anche esiste la magistratura, per metterci al riparo dai falsi scienziati, dagli speculatori e dai ciarlatani d'alto bordo.
    Lei è libero di considerare una bufala l'intero pianeta e tutto ciò che esula dalla sua comprensione, siamo in democrazia e ne ha pieno diritto, ma allo stesso tempo gli altri godono di diritti identici ai suoi e metterli a tacere con minacce configura uno scarso senso della democrazia che mi ricorda quei personaggi storici per fortuna estinti, che urlavano proclami dai balconi.
    Quanto ai suoi punti di risposta potrei confutarli uno per uno trattandosi delle sue opinioni non suffragate dalla minima prova se non vere e proprie bugie (al Careggi c'è stata la sperimentazione, glielo garantisco come posso garantirle che Guariniello non ha archiviato) ma non importa, lascio ai sempre più rari curiosi la facoltà di eseguire ricerche per proprio conto.
    Quanto al lime che ammazza le cellule pancreatiche (il lime è un agrume ma non equivale al limone come lei sostiene, provi a bere un mojito fatto col limone e capirà :-)) lo so che sono scoperte che non cambiano la storia come la storia non cambierà davanti alla scoperta dell'università dell'Arizona che linko qui di seguito http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19276390
    Mi sarei aspettata una riga anche sul problema della qualità di vita ma vedo che anche lei preferisce ignorare l'argomento.
    Una domanda, perchè nessun ricercatore si preoccupa di capire come mai nei tumori il ciclo di Krebs è alterato e le cellule metabolizzano il glucosio come gli organismi procarioti?

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    Risposte
    1. Sentenze? Come quelle che autorizzavano il metodo Stamina che poi si è rivelato essere una truffa?

      Elimina
  66. gli altri godono di diritti identici ai suoi e metterli a tacere con minacce configura uno scarso senso della democrazia che mi ricorda quei personaggi storici per fortuna estinti, che urlavano proclami dai balconi.

    Eh?
    Minacce?
    Personaggi che urlavano dai balconi?
    Vabbè signora, lei sta farneticando.
    Buonanotte.

    Medbunker-vincere-e-vinceremo.

    RispondiElimina
  67. Siii, ora fa lo sdegnato ma rilegga quanto ha scritto, anzi glielo riscrivo io:

    "Se non le bastasse e visto che qui non si parla di cure alternative, qualsiasi altro messaggio che parlasse di "metodo Di Bella", bicarbonati o cretinate varie che illudono i pazienti, sarà rimosso senza alcun preavviso."

    Se non è una minaccia cos'é?

    RispondiElimina
  68. Se non è una minaccia cos'é?

    Un modo per evitare chi manca di rispetto nei confronti del padrone di casa e dei suoi ospiti.
    Si chiama educazione.

    Comunque non sono sdegnato signora, non si preoccupi, buonanotte.

    RispondiElimina
  69. Ricapitolando:

    - SDG pubblica una testimonianza secondo me illuminante, trattasi di una persona che - sintetizzando al massimo - di buona/ottima cultura (scientifica e 'del ramo' oltretutto) per ragioni irrazionali (scusate il gioco di parole) dato che un'altra persona a lei carissima rischia 'concretamente' e a breve la pelle, si affida alla qualsiasi

    - Maria si fa anche intortare da lorodicenti 'alternativi', internet ecc. Ma lo ritengo comprensibile, in certe situazioni altro che Lourdes (senza alcuna offesa per i credenti, sia chiaro)...

    - La sua testimonianza, che appare sincera e verosimile, e supportata dalla parola (non è Dio in terra, sia chiaro: ma sono state dimostrate decine di volte onestà intellettuale, buonafede, assenza di conflitti d'interesse, rigore ecc.) di SDG - che afferma, oltretutto, d'avere in mano 'le carte', e non c'è alcuna ragione per non credergli - viene messa in dubbio da certi seguaci (sempre lororodicenti) cd. complementari aka alternativi.

    Ora: mi piacerebbe che lo stesso zelo venisse mostrato nel richiedere 'prove' e quant'altro e nel mettere in dubbio le 'corrispondenti 'testimonianze' proposte da certi guru. Solo questo. Io vedo solamente messaggi anonimi su forum, filmati su iutiùb di tre minuti, carte letteralmente false, soldi spillati a gente moribonda ecc.

    Concludo:

    - bella testimonianza, mi auguro che faccia riflettere più persone possibile

    - non esiste una medicina alternativa, esiste una medicina che funziona

    - altro augurio: che testimonianze e post come questi aiutino a sviluppare il senso critico che penso sia in tutti noi, la cui intensità purtroppo diminuisce in concomitanza di eventi dolorosi

    - che diminuisca di conseguenza esponenzialmente il numero delle persone che si rivolgano ai ciarlatani (e, quindi, anche i ciarlatani stessi. Il famoso 'mercato', no?)

    - un caro saluto al buon troniter, da nadiavittoria.

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  70. afferma, oltretutto, d'avere in mano 'le carte', e non c'è alcuna ragione per non credergli

    Come faccio per qualsiasi "testimonianza" anche in questo caso ho chiesto riferimenti che Maria mi ha fornito senza problemi e che naturalmente non mostro a nessuno (qualcuno dimentica che esiste anche il segreto professionale, se non autorizzato altrimenti quello che ricevo lo leggo SOLO io). Dalla storia di Maria, oltre al nome, sono stati omessi i vari ospedali che hanno ricoverato la madre, il tipo di medicina alternativa ed alcuni particolari complicati o non importanti. In particolare Maria ha chiesto esplicitamente di non parlare del tipo di cura alternativa effettuato.
    Sono stato io a consigliarle di non intervenire anche se era già sua intenzione farlo, ci siamo sentiti e ringrazia tutti del sostegno.
    In ogni caso non è certo il primo che passa (con quale tono poi...) la persona alla quale dovrei dimostrare qualcosa. La testimonianza è molto sofferta, anche se è una delle tante che ricevo di questo tipo (ed una delle centinaia di storie di fallimenti di medicine alternative, dove sarebbe lo "stupore"?). La storia di Maria mi è stata raccontata spontaneamente e senza alcuna intenzione iniziale di pubblicazione, l'anonimato e l'attenzione alla privacy sono stati, naturalmente, da me curati in maniera attentissima e non saranno certo delle provocazioni infantili a farmi cambiare atteggiamento, anzi, ci siamo già dilungati abbastanza su una cosa ridicola.

    Se qualcuno ha la testa tanto dura da non capire che questo non è un post su una cura alternativa o sul fallimento di questa ma una storia personale e molto significativa sono fatti suoi ed è lui che deve risolvere i suoi problemi, non io a snodargli i nodi mentali.
    Mi dispiace.

    RispondiElimina
  71. ho chiesto riferimenti che Maria mi ha fornito senza problemi e che naturalmente non mostro a nessuno (qualcuno dimentica che esiste anche il segreto professionale, se non autorizzato altrimenti quello che ricevo lo leggo SOLO io).

    E ci mancherebbe. Ed è per questo - e anche quel che ho scritto sopra su onestà intellettuale ecc. - che certe persone prima di parlare dovrebbero tacere.

    Sono stato io a consigliarle di non intervenire anche se era già sua intenzione farlo, ci siamo sentiti e ringrazia tutti del sostegno.

    E viceversa (mi riferisco al sostegno e ai ringraziamenti).

    La storia di Maria mi è stata raccontata spontaneamente e senza alcuna intenzione iniziale di pubblicazione, l'anonimato e l'attenzione alla privacy sono stati, naturalmente, da me curati in maniera attentissima e non saranno certo delle provocazioni infantili a farmi cambiare atteggiamento, anzi, ci siamo già dilungati abbastanza su una cosa ridicola.

    Vedi sopra.

    Se qualcuno ha la testa tanto dura da non capire che questo non è un post su una cura alternativa o sul fallimento di questa ma una storia personale e molto significativa sono fatti suoi ed è lui che deve risolvere i suoi problemi, non io a snodargli i nodi mentali.

    L'unica soluzione, per 'snodare', ritengo sia quella mitica/leggendaria/fate voi (ma efficacissima) utilizzata col nodo di Gordio :)

    RispondiElimina
  72. Mi sembra evidente che, anche se si può intuire di che metodo si tratta, questa storia vuol fornire una testimonianza di come si sviluppino certi meccanismi anche in persone di cultura scientifica più elevata e quindi, in teoria, maggiormente in grado di "difendersi", indipendentemente da questo o quel metodo. Non credo che il dr. Di Grazia volesse dimostrare l'inefficiacia di alcunché, visto che quando lo fa, lo fa non per sentito dire ma con dati e fatti alla mano. Comunqe, fra i primi commenti a questo articolo avevo detto una cosa che riporto: "prima o poi fra questi commenti salterà fuori qualcuno che affermerà che questa testimonianza non vuol dire niente, perché è una su migliaia, insinuando che potrebbe anche non essere reale......[......]Pertanto, questo decesso non rappresenta una sconfitta della terapia in questione, quanto della precedente medicina 'tradizionale'".

    Certi modi di pensare sono estremamente prevedibili.

    RispondiElimina
  73. Ma c'è un MA maiuscolo: la signora ha vissuto i suoi ultimi giorni in modo dignitoso come spiega la lettera di Maria. Purtroppo questo aspetto, la qualità di vita, è trascurato dagli oncologi, non ne vogliono proprio parlare, neanche lo conoscono il termine "qualità di vita".
    Ma chi te l'ha detto? Non è affatto vero ciò che affermi e se ti è capitato in prima persona, parla per te. Mio padre è morto dopo 4 anni dall'insorgere del primo tumore, ed ha avuto una qualità della vita ottima, senza rinunciare neanche a viaggi e/o teatro e/o serate danzanti fino alla fine, nonostante le chemio.

    RispondiElimina
  74. "A volta basta solo non partire prevenuti e capire che chi fa medicina studia e lavora per darci salute."

    Non potrei essere più d'accordo.
    Rifletta.

    Saluti.

    RispondiElimina
  75. "Se non dovessi capire qualche termine, qualche meccanismo o avessi dubbi puoi documentarti così:

    http://www.unipv.eu/site/home/didattica/facolta/medicina-e-chirurgia.html"

    Risposta miserrima, non vale la pena perderci neanche un secondo.

    Lei è un povero.

    Saluti.

    RispondiElimina
  76. "Risposta miserrima, non vale la pena perderci neanche un secondo.

    Lei è un povero."

    Ed ecco signore e signori la carta preferita dai sostenitori delle pseudoscienze e delle teorie del complotto: l'apologia dell'ignoranza! Con l'aggiunta di un simpatico attacco ad hominem. Eh già, infatti per l'alternativista chi ha studiato (medici, biologi, scienziati in genere) è sicuramente parte di un complotto oppure è corrotto/plagiato da qualche grande industria, a meno che, ovviamente, non faccia parte di quei pochi illuminati che sostengono la "sua" teoria. L'alternativista invece non sa assolutamente nulla di ciò di cui parla e ne va fiero, ama insultare coloro che, poveri sciocchi, hanno passato anni e anni della loro vita a studiare quello di cui parlano senza rendersi conto che i loro manuali di fisiologia erano in realtà stati scritti personalmente dal CEO di una multinazionale farmaceutica asservita al NWO e ai rettiliani.

    P.S. i dati (reali) sulla sopravvivenza degli ammalati di cancro (almeno per quanto riguarda l'Europa) si trovano qui: http://www.eurocare.it/
    Ci si trovano i tassi di sopravvivenza a 5 e 10 anni e i tassi di guarigione (cioè quei pazienti che sono stati seguiti fino alla fine della vita e sono morti per cause naturali diverse dal cancro). Nessuna esaltazione, nessuna retorica, per alcuni tipi di cancro i tassi di sopravvivenza/guarigione sono sorprendentemente alti, per altri sono sconfortantemente bassi (il che non significa che la terapia non possa allungare significativamente la vita del paziente magari di qualche mese o di uno/due anni). C'è qualcuno in grado di mostrare qualcosa di analogo per le "terapie alternative"?

    RispondiElimina
  77. Continuo col dire che qui (almeno qui!) non si discute se la terapia A è una truffa o è meglio della terapia B. Si parte dal racconto di una persona e delle sue reazioni di fronte ad una malattia. Perché la si deve sempre buttare sulla rissa con le offese personali?

    RispondiElimina
  78. ''Ma c'è un MA maiuscolo: la signora ha vissuto i suoi ultimi giorni in modo dignitoso come spiega la lettera di Maria. Purtroppo questo aspetto, la qualità di vita, è trascurato dagli oncologi, non ne vogliono proprio parlare, neanche lo conoscono il termine "qualità di vita"''

    Au contraire: la terapia proposta dagli oncologi era appunto una terapia palliativa (significa che ha l'obiettivo principale di ridurre il più possibile le sofferenze fisiche e psicologiche del paziente). Cura che a quanto si evince dalla lettera non è stata seguita per andare dietro alla falsa speranza offerta dall'alternativo. A me sembra che a preoccuparsi della qualità della vita della signora fossero gli oncologi (oltre alla figlia, ovviamente) mentre che agli altri importasse solo aggiungerla ad un (falso) registro di guarigioni miracolose.

    RispondiElimina
  79. "Risposta miserrima, non vale la pena perderci neanche un secondo.

    Lei è un povero.

    Saluti."

    Io le consigliavo solamente di documentarsi prima di parlare; se non altro, per avere almeno una vaga idea di un argomento che a quanto pare le sta così particolarmente a cuore.
    Di solito quando una persona percepisce come necessità la comprensione di una serie di fenomeni, li studia.

    Se poi, studiando e frequentando quotidianamente gli ospedali, con cognizione di causa, scoprirà che tutti i medici del mondo complottano per il male comune, avrà sicuramente una posizione privilegiata ed autorevole per denunciare tale barbarie ed ergersi a difesa degli innocenti, baluardo della verità che medici, farmacisti, infermieri e massoni tentano così strenuamente di occultare.

    Sicuramente sarebbe più costruttivo, che intervenire in una discussione riguardante una storia di vita che lei ritiene patetica.

    Eviterebbe di sprecare il suo prezioso tempo con dei "poveri" che evidentemente non sono alla sua altezza.

    RispondiElimina
  80. "Lei è un povero."

    Caduta di stile che mi è dispiaciuto vedere in una persona in grado di sfoggiare una buona tecnica sarcastica (anche se, malauguratamente, al servizio di una causa persa).

    Marcoz

    RispondiElimina
  81. Scusate l'OT, ma segnalo che gli avvoltoi su aerrepici hanno trovato una nuova vittima sacrificale:
    http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4698

    Il caso assomiglia terribilmente a quello della povera Aysha, cosa si potrebbe fare?

    RispondiElimina
  82. Lasciare che la legge di Darwin faccia il suo corso. So per esperienza che è inutile cercare di ricondurre questa gente alla ragione. Tra una triste verità e una balla piacevole vince sempre la seconda. Sicuramente ci saranno state tante persone che avranno cercato di far ragionare Maria, e lei li avrà sicuramente mandati via in malo modo. Maria, che fai, confermi o smentisci?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Darvi ha sbagliato. L'essere umano e divino e non una evoluzione della scimmia

      Elimina
  83. alla fine la medicina tradizionale cosa gli aveva dato?
    sofferenza...almeno con quella speranza anche se vana ha vissuto del tempo in maniera dignitosa...
    probabilmente se fosse partita subito con quella cura magari le cose sarebbero state diverse...chi lo sa...l'unica cosa è che almeno ha vissuo qualche momento di tranquillità

    RispondiElimina
  84. Roberto G, leggi meglio, la medicina "tradizionale" (l'unica medicina esistente) le aveva allungato la vita e le aveva proposto una cura palliativa, quindi una sensibile riduzione delle sue sofferenze.

    È proprio scegliendo (a sua insaputa per giunta) invece la cura "alternativa" che quella donna è stata sottoposta a ulteriori sofferenze e privata della dignità (con tutto il rispetto per la figlia che è vittima quanto la madre).

    E dimmi, quanta dignità c'è nel vedere la propria tragedia strumentalizzata dal ciarlatano di turno che sfrutta il caso per aggiungere un altro nome alla (falsa) lista dei "miracolati"? Questo ti sembra avere a cuore la dignità di qualcuno? State zitti che è meglio

    RispondiElimina
  85. intanto anche qui viene strumentalizzata...tutta questa dignità dov'è?


    "Però mia mamma stava bene, usciva, mangiava, come se non avesse nulla e così mi catapultavo nei luoghi di ritrovo virtuali dei "fedeli" della cura e parlavo di miglioramenti, l'esame era sceso un po' e mia mamma stava benissimo, forse era tutto vero, forse quella cura serviva veramente, ero sommersa di complimenti, abbracci, cuoricini, tutti contentissimi che la cura "stava funzionando"."

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  86. in ogni caso su questo blog appena si scrive qualcosa di reale indicando come le case farmaceutiche taroccano la lettura dei grafici...ti cancellano il post...
    probabilmente altrimenti viene meno il finanaziamento delle stesse....

    guardate i grafici della mortalità da difterite e tubercolosi...le case farmaceutiche fanno solo vedere la discesa dopo l'invezione del vaccino...mentre se guardate i grafici corretti il tutto era già in discesa grazie al migliorare della vita quotidiana...di conseguenza i vaccini non servono....guaradate per credere!!

    RispondiElimina
  87. in ogni caso su questo blog appena si scrive qualcosa di reale indicando come le case farmaceutiche taroccano la lettura dei grafici...ti cancellano il post...

    hai provato a portare delle prove? Voglio dire, il tipo che diceva che il vino faceva bene l'hanno sbugiardato con prove, non con commenti ad un post, eh...

    RispondiElimina
  88. scrivi su internet "roberto gava" e leggi tutti i suoi studi scientifici sui vaccini...

    guarda per esempio qui
    http://www.informasalus.it/it/articoli/danni-vaccino.php

    RispondiElimina
  89. 1) di questa roba ne abbiamo parlato per mesi, cerca nel blog
    2) prevedo che quei commenti verranno cancellati, certi link non si possono mettere

    RispondiElimina
  90. Rberto G:

    i tuoi commenti sono stati eliminati perché contenenti link a siti non scientifici. Rileggi per favore il regolamento prima di tornare a commentare.
    Grazie.

    RispondiElimina
  91. non copio nessun link..ma Salvo vuoi spiegarmi come mai le case farmaceutiche quando osannano i meriti dei vaccini come la difterite e tubercolosi non fanno vedere che la quantità di malati era già in forte calo e che quindi non c'è nessun merito dei vaccini?

    oppure per non spiegarlo cancelli subito il messaggio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse perché è proprio merito dei vaccini il calo delle malattie. Le notizie dei bambini che muoiono di difterite (e a quanto ho letto è una cosa atroce) perché non vaccinati quando era stata di fatto debellata non le hai mai lette?

      Io sinceramente mi chiedo come si possano fare dei "ragionamenti" del genere.

      Elimina


  92. http://it.salute.narkive.com/w7ydeE4x/chi-c-e-dietro-wewee

    RispondiElimina
  93. Prima di tutto, in questo post non si parlava di vaccini, ma ogni occasione è buona....

    Secondo, mi pare che su questo blog gli approfondimenti sui vaccini si sprechino, per cui ti invito ad andarteli a rileggere e troverai le risposte che cerchi.

    Per quanto riguarda l'ultimo link, leggendolo scopro con orrore che all'inizio Di Grazia non si firmava se non con il suo pseudonimo wewee (ma ora ci mette nome e faccia) e che collabora con il cicap, cosa talmente misteriosa che il link al cicap è riportato anche fra i siti amici. Tutto ciò è di una gravità inaudita e mi stupisco di come sia ancora a piede libero....

    RispondiElimina
  94. Io ho vissuto un dramma simile con la mia mamma, che si ammalò di cancro proprio quando la cura Di bella stava imperversando su tutte le televisioni. Abbiamo vissuto veramente momenti difficili, nell'indecisione e nella incapacità di saper scegliere. La mia povera mamma era indecisa e non sapeva che fare. Non so nemmeno come ho fatto convincerla a non fidarsi, all'epoca anch'io ero giovane, e non avevo le basi culturali per affrontare un problema così grande. Probabilmente La mia innata razionalità mi aveva indotto a non fidarmi. E poi ricordo atteggiamento dei farmacisti, tutti pronti a Venderti a prezzo speciale la cura Di bella. Fu questo probabilmente che mi accese qualche campanello d'allarme.

    RispondiElimina
  95. per certi versi i sentimenti provati li ho e li sto provando anch'io, anche se in maniera differente!3 anni fa mio padre scopriva avere un cancro ai polmoni, ottobre 2011 moriva. A distanza di un anno ho mia madre affetta da un epatocarcinoma! Come Maria e sulla base dell'esperienza appena vissuta con mio padre, mi son detto: che faccio, mi limito ad ascoltare gli oncologi e la loro casistica oppure mi rimbocco le maniche? Mi sono armato di voglia di non limitarmi a sentirmi propinare verdetti, nel mio blog http://ermorosblog.blogspot.it/ potrete trovare le diverse fasi che mi stanno accompagnando!

    RispondiElimina
  96. mi spiace Mauro Battello ma credo che ti elimineranno il post...in quanto qui si scrive solo per elogiare la medicina "tradizionale".
    Mi auguro che tua madre stia meglio che voi abbiate trovato una cura adatta a lei e che possa migliorare la qualità di vita.

    RispondiElimina
  97. A Mauro Battello tutta la mia comprensione e vicinanza, unitamente all’augurio che qualunque cura o rimedio alternativo voglia provare sua madre sia sempre in parallelo alla chemioterapia o alle altre cure mediche prescritte.
    Non sto elogiando la medicina “tradizionale”, come scrive ROBERTO G, ne sto solo riconoscendo l’utilità e l’unicità nel contrastare la malattia;
    scrivo a ragion veduta: sono trascorsi poco più di sette anni da un intervento importante e profondo al colon; ho passato, in due riprese, circa 160 giorni nelle salette flebo di un Polo oncologico, anche per risolvere seri problemi collaterali - non lo nego, sono stato veramente male, i possibili problemi erano previsti e ci sono stati, ma sono anche stati pienamente risolti -, non è stata una passeggiata ma ora sono qui, sono vivo e combatto con voi.
    Devo riconoscere, lo voglio ricordare, che un grande aiuto mi è stato dato dall’ambulatorio di psico-oncologia - che, nel Polo che ho frequentato, era previsto e presente in parallelo agli ambulatori medici, a sostegno dei pazienti, dei loro familiari e del personale medico.
    Mi chiedo quanto sia diffuso questo aiuto medico.
    Per personale esperienza, come già scritto, ha avuto una importantissima funzione di sostegno, anche morale se così si può definire.
    Credo possa avere nei confronti di chiunque una funzione determinante nell’impedire sciagurate e distruttive derive irrazionali.

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  98. @Roberto G
    spiace abbia lasciato credere che il mio fosse un commento negativo rivolto alla medicina tradizionale,
    piuttosto si tratta di una critica a buona parte di chi e cosa circonda il mondo della medicina tradizionale:
    fatta di statistiche, di protocolli, di persone che purtroppo sono vittime di un sistema malato e che fanno un percorso di studi che li vede sacrificarsi per anni per raggiungere un "posto fisso" una certezza! Non ce l'ho con loro, purtroppo vittime e malamente adattate ad un sistema sanitario di un sistema Italia malato, marcio!
    Ce l'ho con l'assenza di supporto informativo che spazi fuopri dai protocolli, di cui esistono testimonianze e studi a doppio cieco affermanti la valenza ma che non verranno mai pubblicizzati perchè contro il sistema, ormai a regime, di ricerca finanziato dalle case farmaceutiche stesse, che mai daranno visibilità e spazio a tutto ciò.

    Chemioterapia, ipertermia, chemioembolizzazione etc..
    Tutte terapie che stanno testando per affiancare o scongiurare la sola chemioterapia, tutte terapie immerse nel mondo della ricerca, delle case farmaceutiche.. Piuttosto che avvalorare uno stile di vita sano, un'alimentazione corretta etc.. Ci vengono propinati protocolli atti ad arrichire il sistema: siamo cavie!

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  99. Cura alternativa, gruppo su Facebook et similia.

    Uhm, immagino di cosa (e di chi) si stia parlando (...non è che poi occorra tutta questa immaginazione!).

    Fuori nomi e cognomi, altrimenti è la solita aria fritta.

    "Quelli" della cura alternativa, del gruppo su FB (se è chi immagino non ne faccio parte quindi non posso essere tacciato nemmeno di chissà cosa) etc hanno tutti nome e cognome comprese le testimonianze. Tutto alla luce del sole compreso i medici curanti quindi si segua l'esempio.

    Si dica alla Sig.ra Maria di uscire allo scoperto né più né nemmeno come fanno tutti quelli della "cura alternativa", naturalmente sempre e solo con cartelle cliniche alla mano.

    ...inizia ad essere paradossale questa inversione di tendenza!

    RispondiElimina
  100. diciamolo però che nelle statistiche i morti in casa non vengono contati....motivo per cui, soprattutto i grandi centri, sovvenzionati in base ai successi...tendono a dimenticare la PERSONA ammalata e a farla diventare un fardello di cui sbarazzarsi

    RispondiElimina
  101. La mia opinione è che, sino a quando la Sig.ra in questione non riterrà di fare il NOME del metodo di cura alternativo e fallimentare di cui parla nella sua lettera, l'intera sua vicenda :

    - perde qualsiasi eventuale valenza o significato
    - non aiuta in alcun modo i lettori a farsi un'opinione
    - protegge colpevolmente e omertosamente qualcuno che, a detta sua, si prende gioco della buona fede delle persone più deboli, i malati, e dei loro familiari
    - è quindi responsabile in prima persona se, pur avendo potuto mettere sull'avviso altri malati del mancato funzionamento della cura di cui parla, non lo ha fatto
    - in definitiva, è esattamente come se non avesse MAI scritto la lettera che ha scritto, lettera che, mancando dell'informazione primaria, il NOME DELLA CURA "INCRIMINATA", è assolutamente inutile.

    cordialmente,

    Gabriele Salemme, Palermo

    p.s. in Sicilia conosciamo bene, e a nostre spese, il significato della parola "omertà".

    RispondiElimina
  102. La mia opinione è che, sino a quando la Sig.ra in questione non riterrà di fare il NOME del metodo di cura alternativo e fallimentare di cui parla nella sua lettera...

    La mia è invece che lei non ha ben capito lo scopo della lettera ed il perché mi è stato chiesto di pubblicarla, succede, pazienza.

    RispondiElimina
  103. Grazie mille a lei e a Maria per la pubblicazione di questa lettera, anche alla luce di recenti 'cure' miracolose ritengo che testimonianze come questa vadano fatte conoscere. Sembra facile, quando tutto va bene, dire 'io non ci cascherei mai' (lo pensavo anche io) ma purtroppo il dolore porta a percorrere strade che non si sarebbero mai percorse altrimenti. La legge deve proteggere i malati e le loro famiglie da questi santoni.

    RispondiElimina
  104. Grazie a lei e a Maria per aver condiviso questa lettera; anche pensando a recenti casi di 'cure' miracolose penso sia necessario che testimonianze come questa vengano diffuse. È facile dire 'io non ci cascherei mai' ma purtroppo il dolore fa fare cose che normalmente non faremmo; auguro la signora di riuscire a perdonarsi, il vero colpevole è il santone che si è approfittato del suo dolore.

    RispondiElimina

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