sabato 19 maggio 2012

Hoxsey: il più grande ciarlatano d'America

La vicenda di Harry Hoxsey è simile a quella di tanti guaritori che periodicamente si presentano annunciando di aver trovato la cura definitiva per il cancro.
Il copione è identico a tutti gli altri: una cura trovata per caso, "autodefinita" efficace senza sperimentazione, venduta ai malati più ingenui. Seguono le accuse di complotto, l'aggressività, tanti soldi guadagnati.
Questa storia si svolge negli Stati Uniti, da noi è praticamente sconosciuta mentre nel paese americano per anni occupò lo spazio più ingombrante nelle pagine dei giornali, assieme alla "cura Gerson", fu la pozione alternativa più conosciuta ed utilizzata negli Stati Uniti, una storia che fece epoca.
Un aspetto importante di questa vicenda è quello relativo al fatto che il guaritore in questione godette per diverso tempo dell'appoggio di alcuni politici e di strati della popolazione che lo vedevano come un nuovo "salvatore".
Purtroppo anche in questo caso non vi fu alcuna guarigione dal cancro e tutta la vicenda si sgonfia come una bolla di sapone davanti alla prima verifica.



Hoxsey era un minatore anafabeta che trovò impiego in un'agenzia di assicurazioni. Disse di aver ereditato dal padre un formula che curava il cancro. Per i tumori "esterni" (della pelle per esempio) si doveva utilizzare una pasta caustica che corrodeva le lesioni, per quelli "interni" una mistura di erbe (liquirizia, trifoglio rosso, cascara ed altre) e sostanze chimiche (ioduro di potassio) unite ad una dieta con vitamine e cibi da evitare (carne di maiale, pomodoro, aceto, sale ed altri). Il papà di Harry, che aveva un cavallo malato di tumore, raccontò di aver notato che per un periodo l'animale si nutriva vicino ad un cespuglio e dopo qualche settimana guarì dalla sua malattia. Raccolse quindi le erbe che il cavallo brucava di solito e preparò una tisana con la quale cominciò a curare gli animali ed il figlio pensò di applicarla anche agli esseri umani, la "cura" del padre quindi fu utilizzata e pubblicizzata dal figlio.
Harry Hoxsey cominciò ad annunciare un tasso di guarigioni esaltante e chi non guariva aveva avuto la colpa di non aver seguito attentamente la terapia; come detto, fu aiutato da diverse persone che per scopi personali o politici lo sostenevano in maniera decisa manipolando l'opinione pubblica, illudendola e creando una credibilità che era assolutamente artefatta: spuntavano dal nulla decine di "guariti", interviste emozionanti, testimonianze apparentemente credibili, l'ex minatore colpiva per il suo comportamento aggressivo e convincente, il suo modo di porsi fu paragonato a quello degli "strilloni da circo", urlava di poter guarire il cancro ma nessuno riuscì a dimostrarlo né lui fornì alcuna prova credibile. La clinica che Hoxsey aprì in Texas nel 1936 era la più grande clinica privata per la cura del cancro nel mondo, l'uomo si trasformò da povero ignorante a magnate dell'imprenditoria.

Negli Stati Uniti il caso fu eclatante proprio perchè Hoxsey era sostenuto, tra gli altri, da parte della comunità cristiana fondamentalista e questo causò infinite polemiche pubbliche e sui giornali, manifestazioni, proteste e raccolte di firme. Per la popolazione plagiata da certi politici e da parte della stampa, Hoxey simboleggiava il "genio incompreso" schiacciato dai "poteri forti", rappresentati soprattutto dalle associazioni mediche. Da queste e dalla minoranza della stampa, l'ex minatore fu criticato, attaccato ed invitato a non illudere la gente ma questo non accadde, anzi, ad ogni intimazione Hoxsey rispondeva con un comunicato, attaccava violentemente i suoi detrattori, fu descritto come un uomo che donava le sue cure disinteressatamente e soprattutto che queste cure funzionavano, gli unici ostacoli alla sua presunzione provenivano da parte delle associazioni mediche che però risentirono delle varie correnti politiche al loro interno; per questo (la ciarlataneria muove masse e quindi voti) si arrivò anche all'analisi della documentazione rintracciabile. Siamo attorno al 1920.
Furono esaminate centinaia di cartelle cliniche e si analizzarono i casi di "guarigione" forniti dallo stesso ex minatore americano che nel frattempo aveva aperto una clinica anche in Messico. Il risultato dell'esame fu deprimente: chi aveva un cancro ed effettuò solo la cura Hoxsey moriva senza alcun sollievo, chi invece aveva fatto ricorso alle cure standard veniva giudicato guarito dalla cura alternativa, un copione comune a tutti i guaritori.

Harry Hoxsey


La FDA nel 1960 definì la "ricetta" una frode inefficace proibendone la vendita ed ordinando la distruzione di ogni scorta conservata, iniziò anche una campagna di informazione pubblica che metteva in guardia la cittadinanza sull'inefficacia e sui pericoli del cocktail di erbe, definendo quelle del guaritore "false promesse". Nonostante questo e di nuovo per la continua pressione popolare, la "cura" fu sperimentata e studiata di continuo quando le autorità americane si resero conto del numero di persone che si recava con speranza in Messico. Furono il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center prima ed a seguire il M. D. Anderson Cancer Center, l'American Cancer Society, il National Cancer Institute e l'FDA che condussero le loro ricerche su quel metodo scoprendo che non curava nessuno e che aveva procurato anche danni gravi agli utilizzatori. Le solite "incongruenze" caratterizzavano la maggioranza dei casi presentati come risolti: diagnosi mancanti o incomplete, lacune del percorso terapeutico, pazienti che erano stati operati o curati con altre terapie. Un investigatore arrivò anche a presentarsi come paziente nella clinica messicana, pur non avendo il cancro: Hoxsey gli fornì la cura registrandolo come malato di tumore. Davanti ad una smentita così secca l'ex minatore diventò aggressivo denunciando le autorità americane e vincendo un processo per diffamazione ma rifiutandosi contemporaneamente di fornire prove concrete delle sue affermazioni, infrangendo continuamente la legge con mille accorgimenti ed arrestato in continuazione, alla fine fu definito il più grande ciarlatano della storia medica americana.
Alcuni scienziati proposero di approfondire gli studi sulla "pozione" visto che alcune delle erbe contenute nella formula, in vitro (ed in cavie animali), avevano mostrato una certa attività antitumorale. Altri sottolineavano l'implausibilità della sperimentazione umana considerato anche il fatto che altre erbe erano conosciute per la loro tossicità (con casi di decesso, avvelenamento ed emorragia interna).
Nel 1990, in ogni caso, un'ulteriore e più profonda analisi, studiò 400 pazienti che Hoxsey aveva registrato nei suoi archivi come "trattati e guariti" dalla sua cura. In nessuno di loro fu rilevato un effetto curativo da parte della terapia e la quasi totalità dei pazienti si era sottoposto a cure normali. In oltre 300 soggetti non vi erano nemmeno le diagnosi di tumore o le biopsie. Persino un gruppo di medici che seguono la medicina alternativa non riuscì a trovare alcuna prova convincente di efficacia del metodo e pubblicarono la loro conclusione in una rivista di naturopatia (Journal of Naturopathic Medicine. 1994;5:74-76).
Un fallimento assoluto.

L'annuncio pubblico del Dipartimento della salute statunitense che metteva in guardia la popolazione sui pericoli del "metodo Hoxsey"


Hoxsey la sua cura non la regalava di certo ma la faceva pagare dai 3000 ai 5000 dollari per chi la seguiva nella sua clinica messicana, oggi la clinica funziona ancora ed è gestita dall'ex capoinfermiera della clinica originale.
Per ironia macabra della sorte, Hoxsey si ammalò di tumore prostatico ed utilizzò la sua cura che non ebbe, nemmeno su di lui, alcun effetto. Decise quindi di ricoverarsi in ospedale dove fu operato e sottoposto a chemioterapia sopravvivendo ulteriori sette anni (Hafner AW.: Reader's guide to alternative health methods. Milwaukee, Wisconsin: American Medical Association, 1993:128-130). Da quel momento Hoxsey non parlò più della sua cura fino alla morte.
Chissà cosa avrebbero pensato di questa "conversione" i suoi clienti alla notizia che colui che prometteva guarigioni miracolose finì per sopravvivere grazie alla medicina, anche questo un copione che si è ripetuto in altre occasioni.

Alla prossima.

28 commenti:

  1. Questo articolo mi ha fatto tornare in mente uno più vecchio in cui parlavi di una crema nera venduta ancora (illegalmente) negli USA contro i tumori cutanei, ma che finiva per bruciare e fare gravissimi danni anche al resto del corpo, ma non riesco a ricordarne il nome. Come si chiamava?

    RispondiElimina
  2. Ottimo articolo. Aggiungo che a quei tempi i pseudo medici spuntavano come funghi. Molti di loro si stabilivano in Messico appena oltre il confine con gli USA e usavano la radio per diffondere propaganda negli stati della "bible belt", noti per ignoranza, fondamentalismo, rifiuto della scienza e diffusione del cristianesimo. Un pò l'equivalente della nostra Calabria. Invece nello stesso periodo i "guaritori" europei si presentavano sotto le spoglie di santi e mistici, non di medici. Almeno Hoxsey ha avuto l'onestà di ammettere di avere sbagliato, molti suoi colleghi non lo hanno mai fatto, nemmeno davanti all'evidenza!

    RispondiElimina
  3. Più che altro almeno ha avuto il coraggio di curarsi con il proprio metodo, per poi accorgersi che non faceva nulla e quindi passare ai metodi tradizionali.

    Chissà se "L'amico" simoncini avrebbe lo stesso coraggio.

    RispondiElimina
  4. Sarà anche il più grande ciarlatano made in USA, ma ho visto che tanti siti alternativi ancora sostengono a gran voce la sua cura

    RispondiElimina
  5. Vabbè, Stefano, se è per questo ci sono ancora quelli che vanno dietro a Ehret e quelli che parlano di simoncini come se fosse una via di mezzo tra Einstein e Gandhi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ognuno deve avere la libertà di scegliere il Ciarlatano che preferisce|||

      Elimina
  6. La bottiglia sembra di quegli "elisir di lunga vita" che si vedono nei film western in vendita dai ciarlatani girovaghi del vecchio west. Una coincidenza? ;)

    RispondiElimina
  7. Antoine ma che t'ha fatto la Calabria?
    Le madonne che piangono le trovi in tutta Italia, Wanna Marchi era di Bologna e Simoncini mi sembra sia romano. Non puoi evitare commenti antipaticamente razzisti?

    RispondiElimina
  8. Anghelos: http://www.altcancercream.com/

    RispondiElimina
  9. Bera, si vede che non ci sei mai stata in Calabria, io ho parenti da quelle parti e ti posso assicurare che è come stare in Texas. Ci sono un mare di guaritori, santoni, impositori delle mani, miracolati, profeti e altra gente del genere. Da quelle parti se parli di "scienza" o di "razionalismo" rischi il linciaggio. Fatti una ricerca su "natuzza evolo" e ti farai le migliori risate!

    RispondiElimina
  10. Caro Antoine, il fatto che tu sua stato "da quelle parti" non rende la tua testimonianza corretta. Mi ricorda tanto le cronache dei primi esploratori dell'America che tornavano con resoconti mirabolanti di terre misteriose e distanti. Da come descrivi sembra che ci siano santoni ad ogni angolo di strada, con folle inferocite pronte a bruciare i libri di Darwin. Balle. Io sono calabrese e ho vissuto dieci anni fra Romagna e Veneto e ti posso assicurare che, nelle città, non c'è una grossa differenza nell'approccio alla religione. Certamente nelle zone rurali e montane ci sono fenomeni di religiosità "quasi pagana" legati alla magia che non esistono in altre parti d'Italia (e probabilmente d'Europa, potrei consigliare il libro sud e magia di de Martino). E' anche vero che c'è una eccessiva presenza delle religione nella vita pubblica, ma il paragone con il Texas non regge, anche semplicemente per il fatto che la religiosità calabrese è contadina, popolare quasi pagana (contano più i santi di Gesù, sembra). Io non sono stato in Texas, so di cosa succede in altre zone delle Bible Belt (precisamente nell'università di Oklahoma city) e niente di questo può succedere nelle università calabresiCalabria: nessuno ti inviterà mai aa letture bibliche fra studenti, nessuno dirà che gli europei andranno all'inferno, nessuno ti inviterà a pediluvi di gruppo seguiti da preghiere collettive. Non mi pare che la religiosità di questo tipo sia tipica calabrese, la vedo più in personaggi di tutt'altro tipo, come Antonio Socci (di Siena), Vigorelli (che è nato in Svizzera, non so la sua biografia) o Paolo Brosio (che è di Asti), gente "colta" (spero nessuno si offenda per le virgolette), assolutamente figli di una cultura borghese e urbana. Adesso che ci penso chi fu a mettere in dubbio la permanenza della teoria di Darwin nelle scuole elementari italiane fu Letizia Moratti, nota esponente di una famiglia di Locri...

    RispondiElimina
  11. Lo dico sempre che l'educazione religiosa è un pericoloso terreno di coltura grazie al quale prosperano ciarlatanerie di qualsiasi tipo (anche l'omeopatia)...sempre di un atto fede si tratta!

    RispondiElimina
  12. A poposito della "Bible Belt" ... mi ricordo, ed ho per un po' seguito il caso, di quella americana che per una neoplasia mammaria sui fece "curare" da S con il NaHCO3 dopodichè si fece operare (a Roma) ma sul suo blog (che non trovo più ... l'ultima volta stava bene) seguiva altre "cure alternative" tra cui il "fasting", ovvero il digiuno spinto, che affrontava con spirito "integralista" con citazioni di Salmi nei suoi post ...

    RispondiElimina
  13. @Gatonegro "Calabria: nessuno ti inviterà mai a letture bibliche fra studenti"...
    Infatti è successo a Roma, Sapienza, Facoltà di Ingegneria, poco più di 10 anni fa. Gli esaltati di un gruppo di preghiera hanno ottenuto di parlare all'apertura della lezione (Fisica 2) per portare la loro "testimonianza" e invitarci a cambiare vita e unirci al gruppo di "adorazione eucaristica". Per fortuna alle 8:30 di mattina, gli esaltati hanno avuto tutt'altra accoglienza da quella che si attendevano (forse perchè Roma non è Oklahoma City)...

    PS: condivido tutto il resto. Di "santoni" e "guaritori" è pieno anche l'Appennino Umbro-Marchigiano-Abruzzese. E la "Madonna della Cariplo" è venerata a Como.

    RispondiElimina
  14. @Gatonegro, mi permetto di insistere: quando avevo 14 anni ho rischiato il linciaggio da parte dei miei parenti della zona di Paola perchè ho osato dichiararmi ateo e dire che a messa non ci volevo andare. Avresti dovuto sentire le urla contro di me e contro mio padre colpevole (secondo loro) di avermi dato un'educazione indegna! Per il resto della vacanza sono dovuto rimanere a casa perchè girare per il paese era seriamente pericoloso per la mia salute. Non è stata una gran perdita. Comunque anche Claudio ha ragione, i fessi religiosi sono ovunque, non c'è scampo.

    RispondiElimina
  15. @Claudio, non ero a conoscenza dell'episodio della Sapienza! Spero che Roma si mantenga diversa da Oklahoma City...
    @Antoine, beh seocondo me un po' di suggestione l'hai avuta non credo che Paola fosse tutta lì a volere la tua pelle! Comunque non escudo certo che l'ateismo sia in buona parte mal visto. Io fin dalle elementari ho saltato l'ora di religione e gli sguardi sbarrati me li ricordo bene. Però, a parte l'effetto sorpresa, nessuno ha mai avuto seriamente da ridire con me. Certo che anche tu, dichiararti ateo proprio sotto gli occhi del Santo Patrono della Calabria! scherzi a parte, il mio intervento era solo un invito ad essere moolto cauti con le generalizzazioni a partire da una esperienza individuale!

    RispondiElimina
  16. Sarà vero questo articolo, ma rimane il fatto anche la medicina ortodossa con le cure della santa trinità ovvero chirurgia, radioterapia e chemioterapia, usate da quasi 100 anni a questa parte hanno prodotto solo modesti risultati.
    Forse pochi di voi sanno che le multi nazionali più potenti al mondo sono quelle farmaceutiche che di fatto si auto regolano e auto controllano, e difficilmente lasceranno che qualcuno curi il cancro privandoli dei grandi guadagni che genera.
    Chi come me ha subito di lutti in famiglia per via del cancro ha capito fuori da ogni ragionevole dubbio, che affidarsi solo alla medicina ortodossia porta alla sofferenza e conseguente morte del malato, le percentualidi successo sono a una cifra a essere buoni.
    Quindi di fronte a queste mancanze provare altro è obbligatorio.

    RispondiElimina
  17. le percentualidi successo sono a una cifra a essere buoni.

    Anche quelle della medicina "alternativa" sono a una cifra: 0.

    RispondiElimina
  18. usate da quasi 100 anni a questa parte hanno prodotto solo modesti risultati.

    Dipende cosa intendi per "modesti" o cosa ti aspetti dalle cure. Il cancro è una brutta malattia (io la vedo con i miei occhi, spessissimo, è davvero cattiva) e nessuno ha mai detto che la medicina possa curare sempre e tutti i cancri.
    Se invece consideri una vittoria (ed incoraggiante) che la medicina riesca a curare molti tipi di cancro e salvare milioni di vite umane ogni anno, sono d'accordo con te. Ah, ti ricordo che da un tumore, senza cure, si muore nel 99,9999% dei casi.

    difficilmente lasceranno che qualcuno curi il cancro privandoli dei grandi guadagni che genera.

    Quindi se una casa farmaceutica scoprisse una pillola che cura il cancro, efficace nel 100% dei casi e questa pillola costasse 100.000 euro, nessuno la comprerebbe. Perché credere ai complotti va bene, ma credere che chi complotta sia nello stesso tempo furbo ed idiota ce ne vuole...

    le percentualidi successo sono a una cifra a essere buoni.

    Non è vero. Ma se hai le tue convinzioni e non vuoi cambiarle, tienitele pure.

    Quindi di fronte a queste mancanze provare altro è obbligatorio.

    Quindi ammettendo la presunta inefficacia della medicina, per fargli dispetto sarebbe giusto buttarsi nelle braccia del primo ciarlatano che, chissà perché, dovrebbe essere per forza più onesto di tutte le case farmaceutiche, i ricercatori, i medici, gli scienziati di tutto il mondo.
    Logico.

    RispondiElimina
  19. "Dipende cosa intendi per "modesti" o cosa ti aspetti dalle cure. Il cancro è una brutta malattia (io la vedo con i miei occhi, spessissimo, è davvero cattiva) e nessuno ha mai detto che la medicina possa curare sempre e tutti i cancri.
    Se invece consideri una vittoria (ed incoraggiante) che la medicina riesca a curare molti tipi di cancro e salvare milioni di vite umane ogni anno, sono d'accordo con te. Ah, ti ricordo che da un tumore, senza cure, si muore nel 99,9999% dei casi."

    Considero molto molto modesti i risultati, considerato il fatto che il cancro viene definito il male del secolo, le altre scienze hanno "velocità" più sostenute in confronto alla medicina, e se prendiamo nello specifico il cancro, sembra che stia nelle sabbie mobili.

    "Quindi se una casa farmaceutica scoprisse una pillola che cura il cancro, efficace nel 100% dei casi e questa pillola costasse 100.000 euro, nessuno la comprerebbe. Perché credere ai complotti va bene, ma credere che chi complotta sia nello stesso tempo furbo ed idiota ce ne vuole..."

    Le multi nazionali più potenti al mondo sono quelle farmaceutiche che di fatto si auto regolano e auto controllano, e se ritengono che commercializzare la pillola a 100.000 € sia cosa gradita lo faranno, se vogliono continuare con le cure attuali possono farlo tranquillamente, nessuno può dirgli nulla, e eventualmente se dovesse uscire una cura alternativa, hanno la forza e il potere per seppellirla, non sto dicendo che c'è un complotto come lei ha voluto estrarre forzatamente dal mio commento, sto dicendo che è ragionevole pensare che se pure ci fosse una cura che le ditte farmaceutiche non possono controllare per guadagnarci, questa possa avere vita difficile per affermarsi.

    "Non è vero. Ma se hai le tue convinzioni e non vuoi cambiarle, tienitele pure."

    Le stesse percentuali sono sempre diffuse da studi finanziate delle ditte farmaceutiche, mi scusi come si dice, ognuno tira l'acqua al suo mulino.

    "Quindi ammettendo la presunta inefficacia della medicina, per fargli dispetto sarebbe giusto buttarsi nelle braccia del primo ciarlatano che, chissà perché, dovrebbe essere per forza più onesto di tutte le case farmaceutiche, i ricercatori, i medici, gli scienziati di tutto il mondo."

    Quello che penso è anche peggio, ritengo che nella medicina ortodossa, ci sia la stessa quantità di cialtroni che puoi trovare altrove, faccio un esempio, per un tumore ai polmoni se la chirurgia è inapplicabile si fanno spendere migliaia di euro per chemio e radio che poi non servono a nulla! Non è ugualmente cialtrona?
    Vede è una necessità guadare altrove, e non lo si fa solo perché i medici cialtroni molto spesso dicono menzogne.

    P.s: apprezzo molti dei sui articoli.

    RispondiElimina
  20. le altre scienze hanno "velocità" più sostenute in confronto alla medicina

    No, cambia solo la percezione personale di ciò che ci aspettiamo. Se l'uomo non è andato su Marte nessuno ne fa una tragedia, ci andremo, forse, ci proviamo da almeno 60 anni ma non si sa se e quando ci riusciremo. Se l'uomo non riesce a curare tutte le malattie abbiamo paura, abbiamo fretta, perché temiamo per noi stessi e per i nostri cari e quindi non farlo subito, adesso, ci rende vulnerabili.

    è ragionevole pensare che se pure ci fosse una cura che le ditte farmaceutiche non possono controllare per guadagnarci

    Primo: ti ho già detto che la casa farmaceutica che scoprisse la pillola che cura nel 100% dei casi diventerebbe ricca e benemerita, perché non dovrebbe "guadagnarci" in questo caso?
    Secondo: non esistono solo le case farmaceutiche, ricercatori, scienziati, medici, tecnici, è questo il complotto che tu dici di non voler affermare ma in realtà immagini, se 1.000.000 di ricercatori in tutto il mondo vedono che una sostanza cura il cancro, non basterebbe l'unione di tutte le case farmaceutiche a fermarne la scoperta.

    Le stesse percentuali sono sempre diffuse da studi finanziate delle ditte farmaceutiche

    Ma le percentuali mica le fanno le aziende...
    E poi, scusa, statistiche false (non è un complotto?) e nessuna delle persone che vivono accanto ai malati per lavoro se ne accorgerebbe?
    Guarda che la realtà è ben diversa da quella descritta su internet. Le statistiche sono numeri, freddi ma essenziali perché "ripuliti" da parole di convenienza e metafore, se si sopravvive nel 50% dei casi è così, senza fronzoli, ottimismi o pessimismi...
    E guarda un po', le statistiche parlano di sopravvivenza, non di guarigioni, l'esatto opposto dei ciarlatani...sta a te decidere a chi credere.

    ritengo che nella medicina ortodossa, ci sia la stessa quantità di cialtroni che puoi trovare altrove

    Certo che ci sono i cialtroni, mica la medicina ha la protezione anti cialtroni (e d'altronde moltissimi ciarlatani sono medici...), ma ti assicuro che fa molto più rumore un ciarlatano che imbroglia il prossimo di un medico che passa una vita a curare i pazienti seriamente ed io di fronte a certi cialtroni ho conosciuto veri e propri angeli (sconosciuti) che hanno donato la propria vita per il prossimo.

    per un tumore ai polmoni se la chirurgia è inapplicabile si fanno spendere migliaia di euro per chemio e radio che poi non servono a nulla!

    Troppo semplice così.
    Servono, poi possiamo discutere (e ne ho discusso) se serve a qualcosa vivere 1 mese in più o vivere con meno dolori o guarire in uno stadio I...ripeto, troppo semplice ed il tumore non è una malattia semplice. Stai parlando oltretutto di uno dei tumori più difficili da curare, pensa alle leucemie, che si curano SOLO con la chemioterapia e poi decidi se davvero non ne valga la pena.

    In ogni caso, come spesso accade, si parla di medicina per giustificare l'esistenza dei ciarlatani, anche questo è un controsenso, sarebbe come dire che, visto che lo zucchero fa male, tanto vale farci di eroina.
    Su questo tema ho già espresso diverse volte il mio parere: fermo restando che ognuno può curarsi (o non curarsi) come meglio crede, personalmente penso sia triste donare la propria vita ad una persona (il ciarlatano) a cui di noi interessa solo il portafogli. La dignità è un valore anche se si sta male.

    RispondiElimina
  21. Riprendendo il suo discorso sui viaggi spaziali, di oggettivo c'è che dai primi velivoli di legno e stoffa dei primi anni del secolo scorso a oggi è cambiato tutto, in un secolo abbiamo la possibilità di andare su Marte anche domani, se si decidesse che sia cosa buona per l'umanità. Per il cancro invece siamo ancora legati a metodi raffinati nel tempo di chirurgia, radioterapia e chemioterapia degli inizi del secolo scorso, mi scusi ma ai miei occhi questo è paradossale.
    Amo le scienze in tutte le sue forme, sostenitore del metodo scientifico senza ma e pero, di certo è da qualche parte c'è un freno, sono certo che questo sistema medico è più vincolato al fattore economico che a quello del metodo scientifico.
    Oggi si trovano tutte le informazioni su tutto, quindi, il punto è che lei è "costretto" a segnalare una cura di 50 fa che ancora viene applicata in Messico oggi, e ci sono tuttora gente che la sostiene. In 50 anni la medicina non è stata neanche capace di migliorarsi affinché queste cure alternative sparissero, qualcosa non va. Non solo pure sulla prevenzione stiamo in alto mare visto che oggi siamo arrivati a 1 persona su 3 si ammala di cancro.
    Qualcuno a monte del sistema sta rendendo parte dei medici ciarlatani.
    Lei è in buona fede e questo lo capisco, ma parliamo davvero dei collosi economici più potenti al mondo che gestiscono il sistema medico, la sua buona fede è ben riposta?
    Lei sostiene che quello che dico è complottistico, ma può benissimo non esserlo, è un sistema che a più livelli viene sabotato (non è dato sapere se intenzionalmente o meno) a favore di interessi economici, la finanza non sta facendo danni solo nella medicina, senza bisogno di complotti.
    Le informazioni ci sono, ma noto nei medici la mancanza di volontà nel mettere i gioco le proprie certezze.
    Dopo aver perso dei familiari e amici per via del cancro sono giunto alla disperata consapevolezza che la medicina "moderna" non può essere la sola a essere presa in considerazione, devo necessariamente rischiare altrove, ed è drammatico che questa consapevolezza sia costata delle vite umane, ecco il punto focale sul quale lei si sente in dovere di denunciare false cure, e per me importate farle capire che qualcosa NON VA!!! Se come dice lei tutto funziona come un orologio i progressi in campo medico sarebbero al livello delle altre scienze.

    RispondiElimina
  22. dai primi velivoli di legno e stoffa dei primi anni del secolo scorso a oggi è cambiato tutto, in un secolo abbiamo la possibilità di andare su Marte anche domani

    No, su Marte ancora non ci possiamo andare (gli esseri umani, intendo), non siamo neanche vicini a farlo. Nello stesso arco di tempo siamo passati dalla cauterizzazione (sai cos'è? La "bruciatura" superficiale con un ferro arroventato o con l'arsenico, 1850) da svegli di un tumore alla sua rimozione completa in anestesia.
    Oppure, per essere più netti facciamo un confronto.

    1) IERI: "Nessuna cura risulta efficace per la cura del cancro. Tutti i tumori portano infatti a morte." (Annali universali di medicina - 1854)

    2) OGGI: Esistono diverse cure che guariscono completamente un tumore, la sopravvivenza per alcuni tumori è praticamente invariata da 30 anni, per altri è raddoppiata, quando non triplicata. Per la leucemia (LLA):
    1966: 10%
    2010: 85%

    (Sai che la leucemia si cura praticamente con la sola cattiva e tossica chemioterapia?)

    Per il tumore mammario, sopravvivenza a 10 anni:
    1971: 42%
    2000: 72%

    Io questo totale "fallimento" delle cure non lo vedo. Questa medicina "ferma" e nelle sabbie mobili non la vedo, vedo passi avanti (non solo tecnologici), ma anche la consapevolezza che cominciano a servire troppi soldi e soldi in giro non ce ne sono. Un giorno (quando? Boh!) queste cure saranno considerate antiche, antiquate, è normale, ma per ora è così e fortunatamente oggi si può dire "dal tumore si può guarire".

    Inoltre: chissà perché non dovremmo fidarci di statistiche e numeri (che non fanno le case farmaceutiche, ripeto) mentre dovremmo fidarci dei ciarlatani che quei numeri non li danno o li sparano a casaccio su You Tube. Questa è un'altra cosa stupefacente. Molti si fidano più del 90% mai dimostrato del ciarlatano su Facebook che del 60% controllato dai migliaia di centri di cura nel mondo. Che fenomeno strano, in effetti.

    Visto che segui il mio blog, rileggi questo:

    http://medbunker.blogspot.it/2009/06/la-cura-del-cancro.html

    Vedi tu.

    questo sistema medico è più vincolato al fattore economico che a quello del metodo scientifico.

    Posso essere pure d'accordo con te, ma prima di lanciare un'accusa sarebbe bene dimostrarla e poi dimentichi che questo può essere relativo ad un farmaco, un prodotto, ma la ricerca, la "scoperta", lo "studio" precedono (di tanto) la produzione di un farmaco, quindi questo "catenaccio economico" non coinvolgerebbe 10 aziende ma 1.000.0000 di ricercatori e nessuno riuscirebbe a scoprirlo. Quindi per non sbagliarci ci rivolgiamo al ciarlatano?

    la sua buona fede è ben riposta?

    Io mi fido fino a prova contraria. Quando vedo che una persona che ha una malattia mortale come il cancro, si opera, prende una medicina, fa una terapia e dopo 10 anni è ancora lì io mi fido.

    Dopo aver perso dei familiari e amici per via del cancro sono giunto alla disperata consapevolezza che la medicina "moderna" non può essere la sola a essere presa in considerazione

    Pensi di essere l'unico che ha perso persone care per malattia?
    Se ti racconto due cose personali ci facciamo un pianto assieme, vuoi?
    Bene, nonostante tutto io faccio il medico, curo con metodi scientifici e condanno senza appello i ciarlatani, perché se oltre alla malattia aggiungi la frode sei da mandare al rogo. Tu sei arrabbiato con la medicina perché non è stata capace di guarire chi volevi TU, non perché non guarisce nessuno, è un atteggiamento comprensibile ma poco razionale e non costruttivo. Io invece credo che sostenere il metodo scientifico sia l'unico modo di procedere, il resto sono truffe.

    Se come dice lei tutto funziona come un orologio

    Mai detto e mai lo dirò, questo è quello che molti credono, ma un medico sa benissimo che se funzionasse tutto come un orologio io avrei meno capelli bianchi e mi godrei le mie giornate con molta più serenità.

    RispondiElimina
  23. ..e anche se fossero tutti sani, i medici non farebbero tutti soldi.

    RispondiElimina
  24. Il link alla parola in rossa "operato" porta a una pagina che non parla dell'operazione a Hoxsey. Qual è quella corretta?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho eliminato il link, era scaduto, il riferimento è tra parentesi, dopo la descrizione dell'episodio.

      Elimina

I tuoi commenti sono benvenuti, ricorda però che discutere significa evitare le polemiche, usare toni civili ed educati, rispettare gli altri commentatori ed il proprietario del blog. Ti invito, prima di commentare, a leggere le regole del blog (qui) in modo da partecipare in maniera costruttiva ed utile. Ricorda inoltre che è proibito inserire link o indicare siti che non hanno base scientifica o consigliare cure mediche. Chi non rispetta queste semplici regole non potrà commentare.
I commenti che non rispettano le regole potranno essere cancellati, anche senza preavviso. Gli utenti che violassero ripetutamente le regole potranno essere esclusi definitivamente dal blog.

Grazie per la comprensione e...buona lettura!