lunedì 6 marzo 2017

Chi disprezza l'omeopatia non è figlio di maria.

Se non mi piace qualcosa, posso disprezzarla?
Si disprezza anche un bellissimo fiore se, per i nostri gusti, fosse orribile. Diciamo, a volte, "i quadri di Picasso mi fanno schifo", oppure "la carne alla brace la odio!", "non sopporto la pasta alla carbonara". Dire una cosa del genere è grave? Irrispettoso perché in tanti amano Picasso o mangiare la carne?

Se qualcuno disprezzasse la medicina (e sappiamo che questo succede quotidianamente) si dovrebbero offendere i milioni di malati o i medici?
Io disprezzo il calcio, uno sport che una volta seguivo ma poi ho abbandonato per disgusto. Qualcuno si offende?

Se disprezzo l'omeopatia perché la ritengo una truffa al consumatore ed un esempio di falsa medicina, sto offendendo qualcuno?

Un po' come dire che i medici che prescrivono omeopatia offendono i milioni di colleghi che usano la scienza per fare il loro lavoro ed i milioni di pazienti che sanno cos'è l'omeopatia.
Beh, direi che stiamo perdendo tempo, si tratta di una suscettibilità infantile e stupida.

Raccontare le caratteristiche di un prodotto in vendita (ovviamente attenendosi ai fatti) non significa disprezzarlo ma spiegarlo a chi ne è vittima se questo prodotto è truffaldino e, anche se chi ne è vittima non accetta la spiegazione, il problema è suo non di chi spiega la realtà dei fatti, anche qui, ovviamente, dati in mano.
La disonestà sarebbe grave, se qualcuno, pur di disprezzare qualcosa, usasse argomenti fallaci, dati falsi o dicesse bugie, sarebbe scorretto ma, finché si usano argomenti veri, dati veri, spiegazioni scientifiche, c'è poco da lamentarsi. Quale legge fisica, quale esperimento scientifico, quale testo medico può smentire il fatto che un prodotto omeopatico (oltre la 12ma diluizione) sia semplicemente una caramella di zucchero? Questo "offende" chi lo usa?

Potremmo fare un paragone con l'astrologia: milioni di persone, ogni giorno, consultano gli oroscopi, ascoltano l'astrologo nelle TV nazionali nonostante si sappia che l'astrologia sia una pseudoscienza senza basi scientifiche né credibilità, una vera e propria superstizione.
Affermare che l'astrologia è una bufala e che bisognerebbe cancellarla dal servizio pubblico è un insulto? Significa mancare di rispetto a chi legge gli oroscopi la mattina? La seguono milioni di persone, in Italia esistono migliaia di operatori dell'occulto, che importa se si offendono? La scelta di seguire una pseudoscienza è loro e d'altronde il numero di seguaci non è il metro per decidere se e come valutare una disciplina.
In ogni caso, a prescindere dalla veridicità o meno di un'affermazione, non esiste la libertà di esprimere le proprie idee?
. Fortunatamente sì.

Se quindi io spiego che l'omeopatia è una falsa medicina derivante da riti magici ottocenteschi. Se spiego (e sono un medico, quindi anche in dovere di farlo) che dal punto di vista scientifico non ha alcuna base né plausibilità, se ricordo che anche gli studi, tanti, hanno dimostrato che non ha efficacia in nessuna malattia e che le pillole di zucchero omeopatiche funzionano esattamente come...pillole di zucchero, sto disprezzando, sto insultando o sto semplicemente dicendo le cose come stanno?
Attenersi ai fatti, difendere il consumatore, avvertire la popolazione, è un'offesa o è informazione?
Perché è proibito farlo? Perché si grida all'offesa da vendicare?

Probabilmente perché, davanti ad una pratica fideistica come l'omeopatia, la spiegazione razionale e scientifica delle sue caratteristiche si scontra con le credenze personali, con le superstizioni.
Se qualcuno dicesse che un farmaco non cura nessuna malattia io, medico, non mi offenderei, giudicherei l'opinione, ne controllerei la veridicità (e quindi potrei essere d'accordo o meno) ma non sarebbe un problema, se proprio volessi far valere le mie ragioni proverei a discutere della mia versione dei fatti ma se qualcuno si sente in grado di "disprezzare" la medicina buon per lui, io la uso se lo ritengo opportuno, la offro e basta così.

L'omeopata o l'omeoseguace invece, esattamente come qualsiasi seguace di pseudoscienze, si sente toccato nel profondo, interpreta lo "svelare" il segreto della pallina omeopatica come un attacco personale, come togliere i vestiti lasciando nudo un credo non tanto moderno.

È lo stesso fenomeno che avviene nella religione.
Chi tocca uno qualsiasi dei dogmi religiosi (o addirittura arriva a disprezzare uno dei vari dei) si macchia del peccato di blasfemia che per secoli (ed ancora oggi) prevede addirittura la pena della morte.
Le fedi non si discutono, non si criticano.
Se qualcosa ci colpisce negativamente, se ne notiamo l'assurdità o addirittura la pericolosità, perché non dovremmo criticarla o disprezzarla? In passato ho chiamato "infame" un esperimento scientifico realizzato da istituzioni pubbliche che causò decine di vittime. Ho chiamato crudele l'uso di una sostanza per le radiografie che ne causò altrettante e frode una truffa compiuta da una "seria" azienda farmaceutica.

Perché questo si può fare con la medicina ma non con l'omeopatia?
Provate a discutere (più pacatamente possibile) con un fedele dell'omeopatia o dei fiori di Bach o dell'agopuntura. Provateci.
Nonostante i vostri sforzi, noterete che prima o poi la discussione diventerà un "uno contro l'altro", si sposterà sul personale: "l'omeopatia non ha base scientifica ed è una falsa scienza" (e questo è un dato di fatto), avrà come risposta, prima o poi "significa che io ed altri due milioni di persone siamo dei cretini". La discussione diventerà uno scontro tra persone e non tra fatti e così si può usare la (falsa) carta dell'offesa personale o recitare il ruolo dell'offeso che abbandona la discussione. Che l'omeopatia sia usata da tanti (e non è vero) non è una scusa, sono tante le sciocchezze usate da tanti.

Il numero di utilizzatori o di seguaci non ha nulla a che fare con la veridicità di una pratica, altrimenti faremmo diagnosi con i tarocchi e terapia con il pendolino. Eppure se un farmaco in vendita è in realtà una frode dimostrata, nessun paziente o nessun medico si sente chiamato in causa se non come vittima.
Se poi usare granuli di zucchero per curare le malattie ti fa sentire un cretino il problema è tuo, non mio. Il mio dovere morale e professionale si ferma alla spiegazione, sei tu che decidi per te.

Sapete che c'è gente che veramente condiziona le sue giornate in base a ciò che dicono gli astri?
Sapete che qualcuno dice che l'astrologia ha, in fondo, delle basi scientifiche?
Ebbene, un po' tutti consideriamo l'oroscopo come una sciocchezza inoffensiva. Quasi un gioco: ci riconosciamo nei vari segni zodiacali, curiosiamo tra le varie "previsioni" e, se capita, leggiamo ciò che dicono i vari giornali sul nostro segno. Nessuno però si offende se dico che l'astrologia è una sciocchezza senza basi scientifiche perché tutti, prima o poi, facciamo la figura degli stupidi credendo a qualche sciocchezza. Di certo io non giudico il prossimo dal fatto che segua gli oroscopi (o meglio, posso farmi un'opinione ma lo tratto come qualsiasi essere umano, non si discrimina in nessun caso) ma ho il diritto di definire la sua credenza una superstizione.

Ovvio infatti che non devi giudicare le persone in base alle loro scelte. Se discrimini una persona in base alle sue superstizioni lo stai offendendo ("credi all'omeopatia quindi non ti curerò con la medicina") ma quante volte accade la discriminazione? Non è forse l'omeopatia liberamente in vendita? Non sono gli omeopati persino negli ospedali pubblici? Di quale offesa si sta parlando dunque?

Così, pochi giorni fa, un tweet (Twitter è un social network che permette di rilanciare brevissimi messaggi dal proprio profilo) ha causato l'offesa di milioni di persone. O forse di una.
Già, perché ho pensato bene di mettere su Twitter una foto trovata su Facebook.
Nulla di particolare, solo un foglio nel quale erano indicati alcuni servizi ambulatoriali di omeopatia. Cosa nota, che sapevo ma per me da ribadire, che il servizio sanitario nazionale (anzi, regionale perché parliamo della regione Toscana) offra delle prestazioni in una struttura pubblica che non hanno alcuna base scientifica (l'omeopatia, oltre ad essere una pseudoscienza, non ha mai dimostrato di avere efficacia in alcuna patologia). La foto l'ho commentata con la frase "Questo in Toscana. 2017, ospedale pubblico. Poi parlano di sprechi.".

La foto rilanciata su Twitter.

Uno scandalo? Una denuncia forte? Una frase offensiva? Per me questo è un esempio di spreco di denaro pubblico, sfruttamento della credulità delle persone e danno al malato. Si può pure non pensarla come me ma per me è così.

L'immagine è stata rilanciata dal prof. Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità (ISS), che ha sempre preso posizione nei confronti delle pseudomedicine.
Ma qualcuno si è scandalizzato, tanto che il fatto è finito sui quotidiani ed è iniziato un botta e risposta in altri giornali.
Sempre con toni abbastanza composti.

Ma è apparso un altro "scandalizzato", fortemente turbato, che con la bava alla bocca grida vendetta e provvedimenti severi. Fregandosene della corretta informazione e della salute delle persone che potrebbero confondere la medicina con l'omeopatia.

Guglielmo Pepe, giornalista che ha un blog su La Repubblica e che non ha mai nascosto le sue simpatie per l'omeopatia, le cure alternative come il "metodo Di Bella" e "Stamina", con un pizzico di antivaccinismo, tanto per non farsi mancare nulla. In passato ho cercato di commentare i suoi post, spesso a favore dell'una o l'altra cura alternativa ma sono stato sempre censurato, tranne una volta, quando il giornalista ebbe uno sfortunato problema di salute ed io gli augurai di risolverlo mostrandogli vicinanza. In quel caso non ci fu alcuna censura.

Pepe scrive tutto agitato che un esponente delle istituzioni (Ricciardi) non può "fare da spalla" ad un "sito privato".
In pratica la rabbia di Pepe non è tanto per il tweet o le parole di Ricciardi ma per il fatto che il presidente dell'ISS (che in ogni caso ha diffuso il tweet dal suo profilo privato) abbia dato spago ad un "privato" (chissà quale sarebbe lo scandalo) e ripete questa cosa ossessivamente. La cosa sembra dargli un'amarezza infinita.

Il "sito privato" sarebbe il mio: MedBunker. Pepe ce l'ha con me.

Il mio tweet non è quello di un "sito privato" ma è personale, mio ed io sono pure un medico (quindi, credo, titolato per dare pareri medici) ma Pepe è assolutamente arrabbiato, tanto da invocare provvedimenti da parte degli ordini dei medici e dei pazienti nei miei confronti. Fulmini e saette ma senza nemmeno avere il coraggio di nominarmi.

Una tale chiamata alla guerra santa non l'avevo mai vista nemmeno nei siti dei più odiosi e cattivi ciarlatani. Pepe si è arrabbiato probabilmente perché indispettito dal fatto che una mia opinione, con la quale lui non è d'accordo, sia stata rilanciata da altri, è questo che non gli da pace.
Il problema è ridicolo.
Secondo Pepe chi si permette di criticare o deridere l'omeopatia offenderebbe i "milioni di utilizzatori". Dicendo "l'omeopatia è una bufala" starei indirettamente disprezzando chi la usa, cosa assolutamente falsa e pretenziosa, solo che, sentirsi toccati nelle proprie convinzioni più profonde, è un motivo di frustrazione.
Esattamente come se dicessi "l'oroscopo è una truffa" starei disprezzando i milioni di utilizzatori, le riviste di astrologia, i maghi, i cartomanti e le trasmissioni TV (oltre che Paolo Fox, l'astrologo della RAI). Ma questo è un problema di chi si sente disprezzato, perché è normalissimo, permesso e comprensibile si possano manifestare le proprie perplessità su credenze e superstizioni.
L'omeopatia, esattamente come l'astrologia, non è una scienza e quindi quale sarebbe il problema?
Ma se anche criticassi o accusassi un farmaco vero e proprio contro l'ipertensione o contro l'ipercolesterolemia cosa succederebbe? Gli utilizzatori si sentirebbero "disprezzati"? O sarebbe un'occasione di discussione (ovviamente con i dati, attendibili, che lo permettono)?

Qui siamo praticamente al livello di lesa divinità, di reato di blasfemia e questo è punito con la pena di morte solo nei paesi fondamentalisti ed è (giustamente) considerato un segno di arretratezza.
I fondamentalisti si offendono (e reagiscono!) perché mentre le idee, le opinioni, le sentenze, persino le leggi, si discutono (e sono criticabilissime), le credenze, le superstizioni, le religioni no, sono dogmi inamovibili e per questo Pepe chiede il pubblico ludibrio e la fucilazione del sottoscritto, perché mi sarei permesso di offendere la sua superstizione personale del mese. Attaccami se dico falsità, accusami se scrivo dati manipolati ma non puoi attaccarmi nascondendoti dietro alle offese se offendo la tua religione.

Sentendomi chiamato in causa, mai nominato ho provato a rispondere e, come sempre faccio, ho provato ad unire ad ogni mia affermazione anche le basi sulle quali le faccio.
Ho sottolineato (perché ovviamente non lo scopro io) che l'omeopatia, non essendo una pratica scientifica è considerata pseudomedicina dovunque.
Anche istituzioni molto prestigiose come l'NHS confermano l'inconsistenza dell'omeopatia e quindi cosa ci sia di scandaloso nelle dichiarazioni (personali) di un medico non si capisce. La scienza non si cambia da un giorno all'altro e l'omeopatia non è riuscita a cambiarla in due secoli.

Ma Pepe a casa sua decide ed ha deciso di non pubblicare il mio commento, non concedendo nemmeno quel diritto di replica che andrebbe accordato per legge, per educazione e per onestà. Il diritto di replica io l'ho sempre concesso. Ho dato possibilità di replica a tutti, agli omeopati come agli agopuntori ma ognuno a casa sua agisce come vuole. Il problema è che Pepe ha insistentemente sostenuto che il mio commento fosse pieno di insultiHa detto (mi ha scritto anche in privato) che il commento sarebbe offensivo, giudicate voi, in un suo commento lo definisce "carico di ingiurie".


Pepe dice anche che questo blog sarebbe seguito da persone che "vorrebbero mettere al rogo tutti quelli che non si schierano e sputano veleno contro chi pensa diversamente".

Allora lo metto qui, non tanto per il contenuto (niente di nuovo) ma per mostrare cosa è stato rifiutato e considerato "insultante", quali sarebbero queste continue ingiurie. Può servire come metro per capire la mentalità di chi ha una credenza, di chi non si mette in discussione. Ma anche per mostrare la realtà, viste le scuse con le quali il giornalista ha censurato il mio commento.

Il mio commento (parte), in attesa di moderazione, poi non accettato
Eccolo qua:
Egregio sig. Pepe, abbia almeno il coraggio di dare un nome alle persone di cui parla. Il "sito privato" sarebbe il mio, almeno per rispondere a chi mi chiede "cosa gli hai fatto a Pepe?", il mio "blog privato" si chiama MedBunker ed io sono il dott. Salvo Di Grazia, un medico che cerca di spiegare la medicina al pubblico. Non capisco il suo rabbioso sfogo. Lei ce l'ha con me ma ha scelto l'argomento sbagliato per attaccarmi e l'uso di questi argomenti ("insulta milioni di persone") è umiliante, mi creda. Se fortunatamente esiste la libertà di opinione ed espressione, dovrà farsene una ragione quando qualcuno (se è un medico è addirittura un addetto ai lavori) ricorda al pubblico che l'omeopatia è una pseudoscienza senza alcuna base scientifica, queste non sono opinioni e lei lo sa benissimo. E non cerchi pacche sulle spalle dicendo che insulto i pazienti ed i medici, altrimenti io potrei dire che lei insulta nello stesso modo pazienti e medici (sicuramente molti di più) che non si rivolgono a questa pratica ottocentesca.
Sia maturo, per favore.
Mi pare che di fronte alla mia libertà di fare questa affermazione che ha suscitato le sue richieste di rogo pubblico e ricorso al linciaggio, c'è anche quella che consente, a chi lo vuole, di acquistare ed usare prodotti omeopatici, che consente agli omeopati di prescriverli ed alle farmacie e parafarmacie di venderli. Non si preoccupi dunque, nessuno proibisce l'uso di omeopatia, si critica la vendita di pseudomedicine ed il loro uso nel SSN. Io non dico lei sia un idiota, io dico e confermo che l'omeopatia è un'idiozia. La sua rabbia quindi è fine a se stessa. La libertà di parola è sacrosanta e lei non può impedire che si dica pubblicamente ciò che è la realtà e la libertà è di tutti, cittadini, istituzioni, consumatori, pazienti, medici. Esattamente la stessa libertà che hanno in tutte le nazioni civili, dove personaggi ed enti pubblici dicono semplicemente come stanno le cose. Come in UK dove l'omeopatia è rimborsata (ancora per poco) dal SSN: 
- La Royal Pharmaceutic Society (società inglese dei farmacisti): "Non c'è evidenza per supportare l'efficacia dei prodotti omeopatici, non vi è base scientifica per farlo".
- La British medical association (società inglese dei medici): "L'omeopatia è stregoneria, non dovrebbe essere usata come terapia".
- L'NHS (servizio sanitario nazionale inglese): "Non esiste nessuna condizione clinica per la quale l'uso dell'omeopatia abbia basi scientifiche di buona qualità".
 - Il ministero della salute spagnolo: "L'omeopatia non cura".
Stupirsi davanti al fatto che un granulo di zucchero non sia una medicina è poco credibile, cerchi di capirlo. E come vede le "istituzioni" sanitarie straniere lo sanno, dicono le cose come stanno e non ci sarà nessuno, tranne gli omeopati ovviamente, a scandalizzarsi. Non diffonda poi dati pubblicitari, le vendite dell'omeopatia sono in costante calo e rappresentano un'inezia nel mercato dei farmaci (meno dell'1% del venduto, calo costante di vendite, dati Federfarma (pag.2).  I sondaggi li lasci fare alle agenzie di marketing delle multinazionali omeopatiche, l'omeopatia sta (fortunatamente) scomparendo. Per quanto mi riguarda posso solo consigliarle di lasciare che il prossimo abbia la libertà di dire ciò che pensa, anche se questo si scontra con le sue credenze, le farebbe onore. Mi dispiace lei usi questi argomenti scorretti e volgari per affermare le sue idee e sferrare attacchi personali nei confronti di chi lei non sopporta ma non fa altro che informare correttamente i consumatori, non otterrà nulla e semina odio ed antipatie.
Un saluto.
Dott. Salvo Di Grazia (proprietario del "sito privato")
PS: Visto che in passato mi ha censurato alcuni interventi, ho già pubblicato questa mia risposta su una mia pagina social, giusto per amore di verità.
Ditemi voi. Se avete letto ingiurie, se avete visto insulti. Non ho molte spiegazioni per questo attacco e cerco di giustificarlo pensando ad un periodo di poca lucidità del giornalista sfociato nell'attacco personale (anche nelle mail private ha tenuto un tono isterico con frasi del tipo "chi si crede di essere!"), in tanti trovano negli altri un obiettivo per sfogare le proprie frustrazioni e quindi spero che almeno tutto questo lo abbia reso più sereno.
Visto che Pepe fa finta di non saperlo aggiungo, all'elenco delle istituzioni che hanno preso posizione, quella recente dell'Accademia russa delle scienze, che auspica la cancellazione dell'omeopatia dal servizio sanitario pubblico perché è una "magia pericolosa". La tendenza è proprio questa, le autorità sanitarie dei paesi più moderni stanno prendendo coscienza del problema e lentamente, molto lentamente, si sta assistendo alla scomparsa (finalmente) di questa pratica ormai desueta, antica, falsa e pericolosa e si fa proprio per proteggere i consumatori ed i malati dalle speculazioni delle aziende farmaceutiche produttrici di zucchero miracoloso.

Per me, comunque, la discussione resta chiusa qui e non replicherò ulteriormente, una discussione si fa solo se gli interlocutori hanno l'onestà di accettare anche le idee diverse dalle proprie, inoltre è un discorso poco importante e non voglio regalare ulteriore pubblicità a chi la cerca, mi ritengo anzi fortunato perché ho la possibilità di diffondere le mie opinioni anche se me lo impediscono da altre parti, cosa che non tutti possono fare e quindi la uso per difendermi quando accusato di avere usato un linguaggio "ingiurioso" e con insulti, che non è nelle mie abitudini.
Ovviamente spero che Pepe abbia il buon gusto e la signorilità di evitare commenti (qui, a casa sua faccia ciò che vuole) dopo quello che ha fatto.
Di una cosa sono però certo. Questa è l'ulteriore conferma dell'atteggiamento fideistico ed ideologizzato dei seguaci dell'omeopatia. Una religione, né più né meno. Guai a criticarla, fulmini e saette ai miscredenti.

Per questo l'omeopatia è passato e non ha futuro e per questo sta scomparendo dal mondo. Basandosi solo su credenze, fede, atteggiamento di chiusura mentale, non sopravviverà in un modo che vede compiere i suoi progressi in maniera rapidissima e senza sosta. L'omeopatia ha inoltre una (brutta) caratteristica in più: prende in giro i pazienti e questo non può essere accettato da nessuno. Il desiderio di guadagno delle multinazionali omeopatiche deve avere un limite ed informare correttamente può essere un buon modo per proteggere pazienti e consumatori.

Il giornalista dunque se ne faccia una ragione, se vuole difendere l'industria e le multinazionali faccia pubblicità, non punti ad attaccare chi ne denuncia le furbizie. Perché a fermare la verità con la censura si ottiene proprio l'effetto opposto.
Ti piace l'omeopatia? Usala!
Sai cos'è e la usi lo stesso? Pazienza, fatti tuoi.

A prescindere dalle credenze personali quindi, che ognuno coltiva come preferisce, finché qualcuno continuerà ad andare contro gli interessi di consumatori, cittadini e pazienti pur di diffondere superstizioni e vecchie usanze, esisterà qualcun altro che lo farà presente.

Questo è anche un esempio di cosa un giornalista non dovrebbe fare, c'è sempre la consolazione che la correttezza non sarà cosa di tutti ma almeno è cosa dei migliori.

Alla prossima.

92 commenti:

  1. Il problema è che in queste discussioni basta un "applauso del pubblico" ben piazzato per apparire come Santi che hanno a cuore il bene dell'umanità... Smentirli diventa quindi sempre più difficile per la teoria della montagna di pupù. Io, come molti, sto provando a rompere il muro del silenzio e sto prendendo sonore testate.
    Questo in estrema sintesi: vado di fretta perché ho un ambulatorio di scorreggioterapia da mandare avanti ;)

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  2. Condivido pienamente le argomentazioni che smontano l'omeopatia. Non capisco la posizione di Pepe. Forse può convivere su Repubblica con posizioni come quella di Garattini o della Senatrice Cattaneo per una mal interpretata par condicio...In generale, dopo anni di politically correct, di cui non se ne può più, non si può argomentare razionalmente senza essere tacciati di presunte prevaricazioni o offese. Allora: l'omeopatia è solo placebo, l'astrologia è un gioco per bambinoni e le divinità sono proiezioni della mente umana come ci ha svelato così bene Freud. Amen.

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  3. Poche settimane fa Gerard Baker, direttore del Wall Street Journal, ha affermato che alcune affermazioni false di Donald Reagan sono effettivamente "criticabili", ma non le avrebbe qualificate come "bugie". Secondo Baker il termine bugia implica di più che la semplice constatazione della falsità di un argomento: implicherebbe la volontà di ingannare.
    http://www.huffingtonpost.com/entry/wall-street-journal-lies-donald-trump_us_586934b8e4b0eb586489df43
    Probabilmente anche Pepe ha un atteggiamento psicologico simile. Che può essere interpretato come quello di un'anima candida, ma anche come quello di chi non vuole sentire ragione, perché questa ragione è troppo dolorosa.

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  4. Bravissimo!In un momento storico in cui la scienza è sotto assedio di una moderna stregoneria, grazie per l'ottimo lavoro che fai per provare a riaccendere una luce.
    Buon lavoro

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  5. Probabilmente anche Pepe ha un atteggiamento psicologico simile. Che può essere interpretato come quello di un'anima candida, ma anche come quello di chi non vuole sentire ragione, perché questa ragione è troppo dolorosa.

    Anche io sono convinto della fondamentale bontà di Pepe, probabilmente si tratta di una persona veramente mite ed un po' ingenua (per ciò che scrive e per come lo scrive). Credo anche sia estremamente chiuso nelle sue convinzioni che probabilmente usa come armatura, non ha alcun interesse negli altri, nelle idee altrui. Ma non è questo il problema, quanto il fatto che ha falsamente descritto il mio commento come ingiurioso (tutto mi si può dire tranne di essere insultante) e che mi ha attaccato senza avere il coraggio di fare il mio nome, non sopporto i vigliacchi.
    Il mio commento è qui, ognuno potrà giudicare se è volgare o insultante.

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  6. blog seguito da persone che "vorrebbero mettere al rogo tutti quelli che non si schierano e sputano veleno contro chi pensa diversamente"

    Per quanto mi riguarda, non vedo la ragione per cui dovrei detestare o eliminare persone che, occasionalmente, allietano le mie giornate.

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  7. Dottor Di Grazia penso che lei sia fin troppo tenero con gli utilizzatori delle cosidette medicine alternative, in definitiva se uno è ignorante e ci crede può anche essere scusato, ma chiunque abbia una cultura minima e continua a credere in queste stupidaggini sesquipedali pur di fronte all'evidenza e alle spiegazioni denota gravi deficit cognitivi.

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  8. Ho 71 e uso prodotti omeopatici da sempre, eccetto che per un intervento chirurgico e vaccini. Oltre me anche i miei genitori e mio figlio. Non condannate un innocente solo per opposizione. Sono migliori alcuni importanti farmaci prodotti in Cina o in Corea o in vietnam, per conto di casa farmaceutiche europee? Importare a scatola chiusa?

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    1. Lei può usare (e non sono certo io a darle il permesso) tutti i prodotti omeopatici che vuole. Sono fatti suoi e soldi suoi (e pure la salute è la sua). Questo non impedisce a me (o a chi vuole) di chiamare ciarlataneria l'omeopatia o dire di che imbroglio si tratta.
      Esattamente come lei può sostenere che un antiipertensivo sia una truffa o che un antibiotico sia velenoso (dati alla mano).
      immagini se le impedissi di dire una di queste cose dicendo in giro che lei sarebbe un incivile che insulta la gente e forse capirà il motivo del mio post.

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  9. Leggendo il suo articolo mi sono ricordato di una discussione che ebbi quattro anni fa con il Sig. Pepe. Commentai un suo articolo sul suo blog di Repubblica (http://pepe.blogautore.repubblica.it/2013/04/10/dallomeopatia-alla-medicina-integrata/). Al mio secondo commento, in cui tra l'altro chiedevo la ragione per cui alzasse il tono della discussione sentendosi offeso, ricevetti un'email da parte sua in cui mi accusava ulteriormente di essere offensivo e mi invitava a non commentare più. Da lì iniziò un lungo scambio di e-mail in cui entrambi esponevamo i nostri argomenti (lui restava evasivo su alcuni punti). Avremmo potuto avere la stessa discussione in pubblico, nello spazio dei commenti sul blog, ma non è mia abitudine imporre la mia presenza dove non sono gradito.

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    1. Ha scritto anche a me privatamente (abitudine che non mi piace, se qualcuno ha qualcosa da dirmi in una discussione pubblica me lo dica pubblicamente) ed ha mantenuto lo stesso tono accusatorio, collerico ed offeso. Fatti suoi ma non vada a dire in giro di miei commenti ingiuriosi, che è solo una scusa per non pubblicare il mio commento. A Pepe non va giù che qualcuno si permetta di mettere in discussione una delle sue religioni, semplicemente.

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  10. Grazie per questo suo articolo dott. Salvo. Anch'io ho avuto alcuni scambi con Pepe, sempre per lo stesso problema: accuse di essere offensivo. Egli ritiene lecito comportarsi come i fedele religioso. Ovvero possedere una specie di proprietà transitiva per cui se critico una certa pratica automaticamente offendo quanti ne usano. Infatti trovo centratissima la sua similitudine con la religione e la blasfemia. Peccato per Pepe che pochi anni fa proprio il tentativo della religione islamica di ottenere dalla legge britannica il diritto di offesa alla religione sia stato respinto in quanto non possa esistere un diritto ad offendersi per interposta persona!
    Da oggi lei, dott. Salvo è il mio eroe. Cordiali saluti e casa avanti così

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  11. Grazie per questo suo articolo dott. Salvo. Anch'io ho avuto alcuni scambi con Pepe, sempre per lo stesso problema: accuse di essere offensivo. Egli ritiene lecito comportarsi come i fedele religioso. Ovvero possedere una specie di proprietà transitiva per cui se critico una certa pratica automaticamente offendo quanti ne usano. Infatti trovo centratissima la sua similitudine con la religione e la blasfemia. Peccato per Pepe che pochi anni fa proprio il tentativo della religione islamica di ottenere dalla legge britannica il diritto di offesa alla religione sia stato respinto in quanto non possa esistere un diritto ad offendersi per interposta persona!
    Da oggi lei, dott. Salvo è il mio eroe. Cordiali saluti e casa avanti così

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  12. Bisogna aver rispetto per le convinzioni degli altri. Quindi anche "Chi dice che la Befana non esiste offende milioni di bambini sotto i sei anni".

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  13. offenderebbe i "milioni di utilizzatori".
    Se milioni di mosche mangiano m...a

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Posso sottoscrivere in pieno quanto scritto da SGD. La mia (brevissima) esperienza nel blog di Pepe è stata del tutto analoga, con Pepe che non pubblicava i miei interventi (si parlava di quanto potesse essere pericoloso perché fonte di danni diretti il cosiddetto “metodo stamina”), se non assieme alla sua replica, fino a che non è arrivata la “censura”. Ovviamente, a casa propria ciascuno si comporta come crede. Tuttavia, qla vicenda descritta nel post non è un bell’esempio di giornalismo (anche se il blog è un diario personale e non un articolo di giornale): le prime informazioni quando si riportano le notizie dovrebbero essere Chi? Quando? Cosa? Dove? E lasciare al lettore l'opinione sui fatti. Il post di Pepe è molto discutibile perché non nomina mai l’autore del tweet (SDG) limitandosi a criticare Ricciardi perché gli ha risposto. Raccontiamo prima cosa è successo e non usiamo espressioni tipo “sito privato”. Un link non costa nulla!
    In modo analogo, nella vicenda del “congresso Metodo di Bella presso l’università di Bologna” (poi cancellato, per fortuna), nella quale ho avuto solo il “merito” di avvisare l’ateneo per email di una discutibile iniziativa che con ogni probabilità era semplicemente sfuggita all’amministrazione, la giornalista Gioia Locati mi ha definito “cittadino”.
    http://blog.ilgiornale.it/locati/2016/06/17/vietata-laula-universitaria-a-di-bella/?repeat=w3t
    Vuoi mettere la differenza tra essere un “cittadino” e il "Professor Luigi Di Bella"?

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  16. Sono (anche la Locati, strenua fan del "metodo Di Bella", antivaccinista, pro omeopatia, pro Stamina, come si nota, quando si crede ad una bufala, si crede a tutte...) persone fondamentalmente fragili, da comprendere. Si appoggiano a una o all'altra "magia" (omeopatia, Stamina, Di Bella...) perché sono fughe dalla realtà, speranze illusorie, miracoli in Terra. Aiutano ad evadere, sono il sogno diventato realtà.

    Pepe sostiene l'omeopatia, immagino non tocchi un ospedale o un farmaco (eh, li usa, come tutti). Così la Locati, con il metodo Di Bella, figuriamoci se ha bisogno di cure o interventi (li ha fatti invece, come tutti).
    Per questo ci tengono tanto alla loro superstizione personale, è la coperta di Linus, la speranza ultima a morire.
    A me questo non riguarda, non mi interessa e, se davvero li fa stare bene, può pure farmi piacere, figuriamoci se io voglio l'infelicità del prossimo, se avessi la bacchetta magica renderei tutti felici...

    Il problema (è quello che ho cercato di dire) è quando, pur di darsi ragione, non esitano ad attaccare ferocemente (e vigliaccamente) gli altri, quelli che queste coperte di Linus le "disfanno". Sono fatti loro ma devono capire che anche gli altri hanno "fatti loro" e che il mondo non gira attorno alle paranoie ed alle isterie dei singoli.
    Se Pepe dice "io credo che l'omeopatia sia reale e funzioni" a me non interessa, posso dire la mia ma non mi riguardano le SUE credenze. Se però Pepe dice che io ho insultato ed ingiuriato (e nemmeno mi nomina, chissà perché), ecco, lì commette un gesto grave, dice una bugia, si giustifica con un falsità.
    Ecco cosa ho voluto dire.

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  17. Buonasera, non ho mai commentato anche se la seguo da un paio d'anni .. LE volevo solo esprimere tutta la mia vicinanza nella sua donchisciottesca battaglia. Dico donchisciottesca perchè qui i mulini a vento sono , purtroppo, tanti e sempre aggressivi e , sempre purtroppo, sostenuti da persone che hanno sempre voce nei vari blog, articoli, giornali. Non passa giorno senza che non si legga qualche cretinata a favore di queste magie da stregone. E magie seguite anche da persone ... acculturate. LE faccio un esempio lampante ... 5 anni fa mi sono trovato a combattere con mia moglie che aveva messo un braccialetto d'ambra a mio figlio perchè "aiutava con la crescita dei denti" . Mia moglie è un cardiologo, lavora in ospedale , si basa su discipline scientifiche ma poi dice "certo male non fa". Io sono solo diplomato, ma sono anche uno a cui "il cartello messicano al cervello" sale in fretta ... si immagini i litigi. Alla fine ho buttato io nella spazzatura quella stregoneria.
    Sono convintissimo che DOBBIAMO sempre combattere contro maghi, stregoni, dementi . Per cui le faccio i miei complimenti, continui così. E' sempre un piacere leggerla e ... NOI vinceremo. Abbiamo la ragione e la scienza dalla nostra.

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  18. Apriamo un club : bannati da pepe. Non manca mai però, anzi è molto presente il commento dell' " associazione risarcimento salute" , avvocati in cerca di clienti con nome cliccabile che rimanda al sito. Loro possono dire ciò che vogliono. Io ho qualche commento rifiutato solo per aver nominato Medbunker, con tanto di email per spiegarmi chi è e che fa Medbunker. Ma la locati è assai più veloce con chi non la pensa come lei. Un solo commento e BANNNNN ! E via andare. Scrissi all' allora direttore di repubblica per significargli il mio sdegno per quel blog e l' altro della d' amico, animalara anti s.a. che quando parla di ricerca scientifica, levati. Non ho mai ricevuto risposta. Però posso liberamente dire che repubblica mi fa pena se per 2 clic in più affida i suoi spazi a tali personaggini. E ho deciso che i miei 2 clic glieli tolgo.
    N.B. : le minuscole non sono un refuso.

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    1. "Un blog ha attaccato la Regione Toscana - che riconosce le Mnc - e il presidente dell'Iss ha fatto da spalla a questo blog rilanciando l'attacco alla Regione con un tweet."



      Dimenticavo di dire che da toscana non mi sento affatto attaccata, anzi, era l' ora che qualcuno sollevasse la questione. GRANDE Medbunker ! Mi sento assai più offesa che nella mia città, che dette i natali a Galilei , Fibonacci, e Pacinotti, sede di una antica università che li vide insegnare, università in cui si laurearono Fermi e Rubbia ( solo per rimanere nell' ambito delle scienze ), sede di un' ottima azienda ospedaliera universitaria , mi sia stata proposta da alcuni tirocinanti studenti di medicina l' agopuntura come alternativa agli antidolorifici dopo un intervento. Studiavano medicina qui. E , si, questo mi offende parecchio.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Un blog ha attaccato la Regione Toscana - che riconosce le Mnc - e il presidente dell'Iss ha fatto da spalla a questo blog rilanciando l'attacco alla Regione con un tweet

      Ma io più che altro vorrei far notare l'assoluto frigido distacco di quest'uomo che non ha nemmeno il coraggio di identificarmi come essere umano ma solo come "blog". Il tweet era mio, con la mia faccia ed il mio nome ma lui, pur di non nominare il blasfemo peccatore mi trasforma in "blog", che assume vita propria e che solo per aver detto che la regione Toscana "spreca" soldi (grande attacco eh? Ai limiti della violenza fisica) diventa "un blog attacca la regione Toscana". Qui siamo oltre la tifoseria e la religione.
      :)

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    4. Altro che due clic in piu': Pepe e' stato per anni - credo quindici - il direttore del supplemento salute di Repubblica. No comment. Discordo poi che si tratti di una persona "buona": troppo arrogante per esserlo, a mio modo di vedere.

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    5. Infatti il supplemento salute di Repubblica era a dir poco ILLEGGIBILE per le scemenze che scriveva...

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  19. Ma infatti è evidente che l' attacco lo sente lui come personale per il suo credo e non di certo la regione toscana. Non ti nomina perchè sei blasfemo. E perchè un link al tuo blog potrebbe convertire qialche suo adepto indeciso al ragionamento . :)

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  20. Perché c'è necessità dell'impegno gratuito (più o meno) di un professionista per valorizzare le conquiste del genere umano?

    Soldi con Ad sense
    Soldi per la pubblicità (che è la stessa cosa)
    Soldi per i libri (divulgazione scientifica a lavavetri)

    Dott Di Grazia,
    Chi viene da lei?

    Gente che ha problemi della quale Lei potrebbe essere la soluzione?
    Oppure gente che non ha un cazzo da fare.
    Gente che non sa di avere un problema, forse?
    Oppure gente che pensa di avere un problema?

    La diagnosi signori, la diagnosi.
    Siate cristallini nella diagnosi
    Siate banali nel comunicare che la vita finirà.
    Siate bastardi nel comunicare che al netto della conoscenze odierne la nostra vita finirà.

    Lo accetterò.

    Quando tutta la scienza e pure La Scienza mi darà il meglio che posso comprare.

    Fino ad allora...
    Ben vengano le superstizioni.

    La Scienza è appannaggio dell'umanità.



    Davvero?

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    1. Sig./Sig.ra Allison,
      potrebbe cortesemente tradurre il contenuto del suo commento in una prosa - come dire - più asciutta? Perché, vede, l'attuale forma mi suggerisce, tra le ipotesi che posso fare, che si tratti dell'elucubrazione di un fesso*, e desidero profondamente escludere questa evenienza.
      Grazie.

      *scusi il termine rozzo, ma è per farmi capire (non ho solo difficoltà a comprendere, ma pure a spiegarmi, a volte)

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    2. A costo di sembrare ignorante dico: eh? O.o

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    3. @Allison

      Sembra emergere dai nuovi commenti tutta la cogenza di una parafrasi piana, lineare del suo intervento.
      Ho la presunzione di interpretare il sentire di tutti, nel confidarle che attendo fiducioso.

      Saluti.

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    4. Chi viene da lei?

      Gente che ha problemi della quale Lei potrebbe essere la soluzione?


      In effetti...

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    5. Allison, da quello che posso capire, lei con le superstizioni ci fa SOLDI altrimenti il suo intervento NON HA SENSO

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    6. Caro Sig Allison (o Signora?...) lodevole la sua piece teatrale alla Ronconi. Mi stavo immaginando la grandissima Melato con Di Grazia in prima fila mentre gli urla addosso nella posa drammaturgica alla Euripide:-Chi viene da Teee? Gente che non ha un (bip!) da faree?-
      Mah...
      Io so che se vado in farmacia e nella mia libertà democratica compro una scatola di Oscillococcinum, mi costa 34 euro. Ora, è chiaro che, illuminato dal sorriso della commessa e dalla sua voce giovanile e leggiadra, soprattutto se è un sabato mattina di marzo e io, malgrado i miei mali di fine stagione, sono già stato dal barbiere e c'è un sole tiepido e d'infinita tenerezza, continuo a soffiarmi il naso e avere un certo fastidioso mal di testa, ma i ciliegi sono in fiore, spendo felicemente i miei 34 euri, pensando che il mondo civile ed educato è una bella cosa.
      Ma un neurone rompiscatole, mentre leggo a casa annoiato l'etichetta, mi sbofonchia in un antro tra gli astrociti e le meningi, prossimi alle orecchie:- Non sarà che hai comprato na sola?-

      Guarito dall'influenza, il nostro Ronconi, con l'immancabile lupetto grigio fumo di Londra e la posa virtuosa, fa un giro di boa intorno alla ragione e crea questa "mirabilia" di pensieri acrobatici e dice, tra sè:(da leggere con l'accento alla Vittorio Gassman) -Ma se io un giorno, preso da insana follia, comprassi un'anatra e portatala a casa la sventrassi, in preda a delirio e poi mettessi il fegato nel frullatore e dopo, ridendo a squarciagola come il pazzo furibondo, guardassi il mio omogenato e ne prendessi, con la lentezza dell'assassino, una goccia, una singola, elementare gocciolina, stupida, insignificante e (sempre ridendo e urlando...) la mettessi in una boccettina di vetro con un tocco di acqua e poi, in preda a parossistica ira la agitassi ballando di qua e di là, fortemente violentemente, furiosamente e,,,poi...MA SSIII...buttassi tutto nel lavandino e dopo (ah...delizia!) ci versassi ancora delicatamente e con cura un toco de aqua e dopo...AAAHHH!! ancora il mostro di Mr Hyde!!! Mi agito e fremo! Ma dopo....butto via tutto, in preda a sconforto...piango...riempio ancora la boccettina di acqua...e poi mi agito nervoso e agito la boccettina...e poi...la butto ancora...E ancora la riempio e...faccio questo duecento volte e...

      e se io la vendessi come farmaco?

      Già.
      Sembra una boutade.
      Si accendono le luci, applausi. Era tutto un gioco.

      No, no...La Boiron è così che produce Oscillococcinum...l'unica cosa e che coloro che agitano le provette delle diluizioni korsakoviane non stanno facendo teatro. Ma una medicina.
      Consiglio: rileggetevi la fiaba Keiserens Nye Klæder (I vestiti nuovi dell'Imperatore) di H C Andersen...del 1837, vetritre anni dopo Avogadro e la Materia Medica Pura di Hahnemann, fiaba dove tutti noi sappiamo cosa grida, incautamente, quel bambino!!!

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  21. Allison, ho riletto 4 volte il tuo commento e ho capito che se a quel tizio è mancato il coraggio di fare il nome del soggetto, a te manca anche verbo e complemento oggetto. Riprova, sarai più fortunato.

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  22. Io mi ponevo una questione. Se io mi apro un mio blog su blogspot (mai fatto, non ho un granché di interessante da dire), ok, quella è casa mia, posso bloccare, impedire i commenti etc ...
    Ma se lo apro su Reubblica, invitato dalla testata e magari evidenziato ogni tanto in homepage, è davvero solo un blog ?
    Questa non è lana caprina, perché se se su Repubblica qualcuno parla di me o di SDG, esiste IL DIRITTO DI REPLICA. Non stiamo parlando di chi mette un commento non in linea e viene respinto, ma di una persona coinvolta che risponde a tono !!
    In questo caso a mio avviso vi è una diretta responsabilità della testata giornalistica, in quanto, ripeto, secondo me non è solo casa sua, ma deve rispettare, che piaccia o meno, le regole del giornalismo.
    SDG oltretutto, pubblicando libri, facendo qualche conferenza, avendo un rating non indifferente in rete è un personaggio semipubblico e quindi nessuno a mio avviso può OFFENDERLO impunemente senza che il diritto di replica venga concesso. Del resto credo che lui senza dubbio lui concederebbe a Pepe gli spazi dei commenti per la replica, a prescindere dalla simpatia che prova per le sue tesi.
    Invece, su una cosa ho qualche dubbio, io evito di solito di parlare in chiaro di cose che riguardano le mie attività lavorative sui social, anche se sono "personali". Anche se lo condivido nei contenuti, il retweet di Ricciardi è discutibile.

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    1. Questa non è lana caprina, perché se se su Repubblica qualcuno parla di me o di SDG, esiste IL DIRITTO DI REPLICA.

      A prescindere dal fatto che un blog sia più o meno "personale" il diritto di replica è una LEGGE (http://www.odg.it/content/diritto-di-replica), potrei benissimo denunciare Pepe per non avermelo concesso ma, come ribadisco, lui il diritto di replica non me lo ha concesso perché così mi ha fatto un dispetto. Ora, il fatto è poco importante e fondamentalmente non cambia la mia vita, però a me interessava sottolineare come un giornalista che si autodefinisce paladino dei deboli e difensore dei diritti, non solo va contro un diritto (il mio) ma usa la menzogna e la falsità (il fatto che lui mi avrebbe censurato per ingiurie o volgarità) per giustificarsi.
      Insomma, neanche i bambini all'asilo.

      Anche se lo condivido nei contenuti, il retweet di Ricciardi è discutibile.

      Perché?

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    2. Perché se tu una cosa la fai per lavoro (pubblico, sia chiaro), allora non la estendi nelle tue attività private. Personalmente, da funzionario pubblico, sui social non parlo mai di cose attinenti al mio lavoro. Parlo d'altro, magari anche in modo convinto e militante.
      Per agire in quel campo, a mio modestissimo avviso, lui dovrebbe usare i suoi strumenti istituzionali.

      Un po' come se tu parlassi dei tuoi pazienti, al di la della privacy, sia chiaro.
      Poi ammetto, questa è una impressione superficiale in quanto non so come si configuri con esattezza la sua attività. Inoltre è tipicamente una scelta influenzata dalla sensibilità personale.
      Questo, ripeto, pur condividendone in pieno i contenuti.

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    3. Un po' come se tu parlassi dei tuoi pazienti, al di la della privacy, sia chiaro.

      Non proprio, quello sarebbe un reato (violazione della privacy e del segreto professionale), io non parlo della mia attività "privata" ma posso parlare di medicina (e sono un funzionario pubblico), ovviamente prendendomi le responsabilità di quello che dico (se dicessi cose che rappresentassero un pericolo pubblico dovrei risponderne), così Ricciardi, è un medico, un docente universitario, presidente di un'istituzione sanitaria, perché non dovrebbe esprimere la sua posizione (peraltro dal suo profilo privato) su un fatto pubblico?
      Perché il presidente del senato Grasso si è esposto contro la proiezione del documentario antivaccini al senato? Perché un medico dovrebbe segnalare all'ordine di appartenenza un collega che cura il cancro con l'aloe? Insomma, un funzionario pubblico può e deve prendere posizione, ovviamente rispondendone personalmente, anzi, è una cosa che io apprezzo tantissimo, non apprezzo chi invece per "comodo" o per non scontentare nessuno sta a metà, non prende posizione e fa finta di niente.

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  23. Gentile Dott. Di Grazia,
    Le faccio i complimenti e la ringrazio per il suo prezioso commento. Personalmente considero l'omeopatia non una pseudoscienza ma una scienza vera e propria per le sue capacità di condizionamento/persuasione dell'individuo. Dell'omeopatia posso eventualmente condividere l'ipotesi dell'effetto placebo e null'altro. Da non sottovalutare inoltre l'aspetto relativo ai costi elevati della terapia per la quale, come lei afferma e sottoscrivo, non esistono esperienze cliniche. Poi ci si indigna per il costo dei farmaci per i quali, almeno, abbiamo una scheda tecnica e, attraverso la farmacovigilanza la tutela del paziente, anche se, ad onor del vero, spesso molti di questi sono impiegati male (vedasi le resistenze batteriche ecc..) Di fatto, esiste una realtà che non si può non condividere, quella che ci porta a conoscenza di episodi di disumanizzazione della medicina ufficiale, per questo, si ripiega a pratiche che possiamo, a grandi linee, definire esoteriche. Certo è che, oggi, la medicina ufficiale non può, come spesso accade, occuparsi esclusivamente della cura dell'organo ma anche e soprattutto dell'intero individuo. In quest'epoca si tende a medicalizzare a tutti i costi le patologie tra le più banali, basterebbe un po di pazienza e nel giro di ore o pochi giorni questi disturbi si risolvono spontaneamente. E' anche vero che si vive in un'epoca frenetica e non si dedica alla propria persona l'attenzione che merita. Per questo, anche l'eccessiva pubblicità sui farmaci ha ragione di esistere. Per il giornalista, per quanto riguarda la mia attività di Informatore Scientifico del farmaco e quindi la mia categoria, ho potuto prendere atto della sua faziosità ma, per questo, non ne ho fatto una malattia.
    Antonio
    tscano@gmail.com

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    1. Gentilissimo Sig. Antonio,
      un suo (presumo) collega omeopata mi ha fatto tempo fa il suo stesso, identico discorso, ovvero faziosità nella farmacologia ufficiale, economicità delle medicine alternative e approccio olistico dei queste ultime. Tutto bello. Ma, non curano. E' evidente che, perdoni se banalizzo, se io vado da un paziente con un pendolino (5 euro al mercatino del sabato) e faccio allo stesso un'anamnesi che è quella di uno psicoanalista in borghese al bancone del bar, non costo niente, faccio felice il paziente che si sente ascoltato e non curo niente, se non le pippe del paziente sulla sua salute.
      Un ospedale così è una figata per il mio portafogli.
      Non credo si possa dire lo stesso per quelli che pagherebbero...
      Perdoni il mio ardire.
      Buona fortuna
      Dr Salvatore Chirumbolo

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  24. Scusate ma Guglielmo Pepe è parente del senatore Bartolomeo (il quale ha "saggiamente"consigliato di mettere un bambino malato di morbillo in una classe di 29 bambini invece di vaccinarli)...???

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  25. Me ne sono accorta... sconvolgente...
    grazie per la risposta, Salvo

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  26. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  27. Da qualche tempo ho aperto un blog, all'indirizzo La Falena, in cui sostanzialmente cerco nel mio piccolo di esporre la mia esperienza con la depressione, cercando tra l'altro di sfatare alcuni miti sui farmaci antidepressivi.
    Nel post che si occupa della mia esperienza con lo Zoloft mi sono azzardata a dire che gli antidepressivi e gli ansiolitici omeopatici NON funzionano per niente, e che se lo psichiatra a cui il depresso si rivolge li prescrive da soli e non insieme a qualcos'altro, i casi sono due:
    1) In realtà il "depresso" non ha niente - cioè sta semplicemente attraversando un periodaccio, ma non è un depresso clinico - oppure è un ipocondriaco;
    2) Lo psichiatra è un pericoloso masnadiere che mette a rischio l'integrità psicofisica del paziente e va cambiato.
    Benché non abbia ricevuto alcun commento sul blog, neonato, via mail e su fb mi sono arrivati una squadernata di commenti e insulti di squinternati che mi danno della pazza.
    Ora, dal momento che magari sono un po' giù ma non sono pazza, mi chiedo cosa ho mai fatto di male. Bah!

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    1. Lei non è pazza ma una persona dotata di buonsenso e delicatezza. Qualora non lo abbia già fatto, giusto per amore di cronaca, cerchi nel web "suicidio omeopatico"; troverà alcuni spunti interessanti utili a comprendere quanto assurdi, criminali e super cialtroni possano essere coloro che cercano di avallare l'efficacia di antidepressivi e ansiolitici omeopatici. Se la depressione non fosse una malattia grave e devastante, ci sarebbe da ridere fino a strozzarsi.

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    2. Grazie per il complimento. Da quando ho scritto questo post la faccenda dei fan dell'omeopatia, per così dire, "critici" nei confronti del mio blog ha raggiunto una dimensione ancor più strana (ne ho parlato nel mio ultimo post), nel senso che il principale squinternato ha tentato di forzare la mia mail da Pescara, causandone il blocco da parte di google. Siccome il blog è su piattaforma google, per un mese ho avuto un grosso problema ad accedere e infatti non ho scritto niente.
      Nella mia ignoranza, non conoscevo il fenomeno del "suicidio omeopatico": c'è di buono che un aspirante suicida con prodotti omeopatici non riesce a portare a termine il suo intento, ma è anche vero che i prodotti omeopatici non riescono di sicuro ad aiutarlo.
      Quindi prima o poi ritenterà di sicuro con qualche altro mezzo più funzionale, riuscendo nell'intento.
      L'approccio omeopatico alla depressione è una cosa da criminali, e di fronte a fenomeni come questo mi sorge il dubbio che mi sa che non sono io ad aver bisogno dello psichiatra, ma una serie di altri soggetti purtroppo a piede libero.

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  28. Molti omeopati o ricercatori nel campo dell'omeopatia ricorrono ad avvocati e tribunali per trasformare un doveroso e legittimo dibattito scientifico in un attacco personale. Ora: è chiaro che un, che so, Professore di Patologia Generale che scrive su riviste indicizzate che il p<0.05 circa l'effetto sull'espressione genica di una soluzione che chimicamente presenta solo acqua ed alcool ci dimostra che la soluzione ha avuto efficacia grazie ai sesquiterpeni lattoni estremamente diluiti (quando questi sono spariti oltre l'"orizzonte degli eventi" di Avogadro..e lo dice lui stesso...), suscita le perplessità delle menti anche meno illuminate e comunque "sveglie".
    Nel lavoro su PlOSOne (citato in soli 2 lavori...tra l'altro..) il gruppo del Prof Paolo Bellavite ha a disposizione delle diluizioni di Arnica (fornite dalla Boiron) in etanolo 30%. L'etanolo serve per dissolvere molecole lipofile contenute negli estratti erboristici ma anche, secondo gli omeopati, a catalizzare la formazione di nanobolle e "nanosized structures" nell'acqua, soprattutto dopo succussione, e anche a stabilizzare, secondo Elia, le proprietà isteretiche e dissipative dell'acqua. Questa proprietà si verifica con quantità di etanolo di almeno il 20% su volume o con masse molari che si aggirino intorno alle 3-5 moli/L. In parole povere, se vuoi assicurare che una diluizione omeopatica di Arnica funzioni grazie ai nanoclatrati, nanobolle e nanostrutture acquose, l'etanolo non può essere inferiore al 20%.
    Quello che è molto curioso è che il Bellavite usa diluizioni test con una massa molare di etanolo ridotta di cento volte.
    Il motivo?
    Se vuoi interpretare che una 15c che fornisce un effetto con p<0.05 funziona a causa delle nanostrutturalità nell'acqua liquida catalizzate dall'alcool, questa 15c dovrebbe essere costruita dalla diluizione seriale in 30% etanolo 1/100 di tutta la serie, ovvero che la 5c, ad esempio, è la diluizione 1/100 in alcool 30% della 4c e anche che la 14c è la diluizione 1:100 della 13c in etanolo 30% e che dunque la 15c è la diluizione 1;100 in etanolo 30% della 14c.
    No, non fa così.
    Perchè l'etanolo è una molecola tossica per la cellula Bellavite fa la 15c diluendo 1:100 la 14c in acqua distillata (!!!!), diluendo così l'etanolo allo 0.3%. E' chiaro che le "proprietà omeopatiche" della 15c sono andate perse.
    Tuttavia, uno si salva il fondoschiena dall'effetto "chimico" dell'etanolo.
    Allora, mi chiedo:
    Ma la verità dove sta? Nella chimica o nell'omeopatia?
    Sta dove mi pare a me (direbbe il Nostro...)
    Perchè se voglio essere zelante con Hahnemann devo fare tutte le diluizioni in 30% etanolo.
    Ma se voglio salvare le cellule diluisco il mio etanolo.

    Questo sconcertante "casino" la dice lunga su come gli studiiosi dell'omeopatia concepiscono il setting sperimentale.
    Un ricercatore avveduto avrebbe fatto diluizioni tutte in 30% etanolo e avrebbe messo nelle colture un millesimo della diluizione test (0.03% EtOH).
    Su PlOSOne leggete che:
    a) la 15c è fatta diluendo la 14c 1:100 in acqua distillata;
    b) che un decimo di volume della 15c così fatta viene messa nelle cellule (cioè 110 microlitri in 1 ml di terreno).

    Ma, scusate....se aggiungete un decimo di acqua, non diluite i milliequivalenti del sodio del terreno da un valore "normale, fisiologico" (145 mEq) ad uno "patologico" (132 mEq)?

    Sta di fatto che la 2c, 3c, 5c. 9c e 15c hanno proprietà "omeopatiche" diverse dalla 1c, 2c (di partenza), 4c, 8c e 14c, non essendo affatto legate da serialità logica con le diluizioni precedenti...
    Insomma: Bellavite è stato attento alla chimica annullando l'omeopatia per poi affermare l'omeopatia (che era annullata) come principio laddove la chimica (massa chimica) non c'era più o era molto trascurabile....


    Non so perchè ma somiglia moltissimo al gioco delle tre carte....

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    1. Ma la verità dove sta? Nella chimica o nell'omeopatia?

      Se Bellavite o chi per lui avesse scoperto una sola delle proprietà dell'acqua o delle sostanze diluite che dice di vedere, sarebbe il nuovo Galileo. Invece resta colui che fa gli esperimenti sovvenzionati dalla multinazionale Boiron, marketing ben preciso.
      Lo ripeto e lo ribadisco: se dico di aver scoperto gli elefanti rosa, invece di disquisire sulla loro altezza, pubblicare studi sulla loro alimentazione e discutere del loro peso, farei prima a farne vedere uno, vero, vivo, reale. Altrimenti parliamo di bufale.
      BUFALE.
      :)

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  29. Non mi sorprende: gli omeopati riescono a sostenere contemporaneamente che i loro preparati sono efficaci ma che non hanno nessun effetto collaterale.

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    1. Come potrebbe il NULLA avere un effetto collaterale?

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  30. Leggo qui sotto "I tuoi commenti sono benvenuti, ricorda però che discutere significa evitare le polemiche, usare toni civili ed educati". Prendo atto che il dr Di Grazia nel parlare del sottoscritto abbia trascurato le sue stesse regole. Complimenti!

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    1. Non conoscendo nessun signor PB (e non vedo commenti firmati PB) non ho idea di cosa stia parlando e quindi il suo commento è assolutamente inutile o probabilmente ha sbagliato blog.
      Saluti!

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  31. Dottore tra le regole del blog aggiungerei "gradita la firma ... Molto meno i nick "

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  32. PB = Paolo Bellavite, per chi non lo avesse capito (non so perché mi compare solo PB). Quello dei topolini ubriachi, elefanti rosa e corrotto dalla Boiron.

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  33. Quello dei topolini ubriachi, elefanti rosa e corrotto dalla Boiron.

    Ah ecco. Nessun tono incivile o poco educato, non li uso con nessuno, sta commettendo lo stesso errore infantile e religioso di Pepe, offendersi quando non c'è nulla di offensivo ma tutto di oggettivo. La chiesa omeopatica è suscettibile, lo so, però non è un problema mio ma vostro, io sono ateo, siete voi i fondamentalisti.
    Mi dica d'altronde dove avrei detto qualcosa di offensivo o falso che lo ritiro immediatamente e chiederò scusa. Ma fatti, non ideologie, mi raccomando.
    Sul fatto sia corrotto, fatti suoi e della sua coscienza, io invece non ho nessun conflitto di interesse e mi ritengo incorruttibile, il mio lavoro d'altronde non dipende dalle sovvenzioni di una multinazionale farmaceutica (che non è un reato eh? Ma un dato di fatto), provi a dichiarare la stessa cosa lei.

    Saluti.

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  34. Vabbé, mi esprimerò quindi con le sue stesse parole, tanto per far un esempio alle care lettrici e gentili lettori del blog. Lei si vanta di essere un ateo, tanto ateo che crede ciecamente nel Suo ateismo. Una vera e propria fede, più fissa delle mia (che almeno si basa su qualche evidenza, seppur piccola). Comunque, se Salvo Di Grazia avesse detto una singola cosa scientificamente fondata sull'omeopatia, al di la delle solite fregnacce da osteria sugli elefanti rosa e l'acqua fresca, sarebbe il nuovo Galileo. Per fortuna non lo è, altrimenti il vero Galileo si rivolterebbe nella tomba. Salvo di Grazia è e resta un ginecologo diventato famoso non per meriti scientifici o medici, ma solo grazie alla sua mordente penna. Un bravo giornalista, che infatti se la prende con altri giornalisti, ma di omeopatia non sa nulla di nulla, come io non so nulla di ginecologia (e non mi azzarderei a criticare un ginecologo se parlasse di ciò che sa). Quanto alla sua presunta incorruttibilità, certo il medico-giornalista rifiuta i gadget delle case farmaceutiche, ma scrive qua e là sui blog che gestisce ciò che fa MOLTO comodo alle case farmaceutiche stesse. Non ha alcuna imporanza che non prenda il dollaro, certa gente ad un certo livello disprezza il vile denaro, perché non ne ha più bisogno, viaggia ad altri livelli del potere e del narcisismo. Salvo poi fare i moralisti da strapazzo che ignorano persino le più elementari regole della editoria medico-scientifica sui conflitti di interesse. Sempre a beneficio delle gentili lettrici del blog: è noto che non ha senso accusare un ricercatore di fare ricerche finanziate da case farmaceutiche, se egli lo ha dichiarato esplicitamente e se tutti i costi vanno alla ricerca e non alla persona. Ma ad un ateo incallito certe cose che riguardano l'etica professionale evidentemente non interessano e non se ne cura. "Lo ripeto e lo ribadisco": se dico di aver scoperto degli errori dell'omeopatia o di pubblicazioni che ne trattano, ma non ho la capacità di pubblicare studi scientifici su alcunché, "farei prima a starmene zitto". Altrimenti parliamo di bufale. BUFALE. Come quella dell'acqua fresca e del placebo o degli elefanti rosa, bufale buone solo a farsi applaudire dagli scettici, che non sanno cosa sia la fatica della ricerca scientifica in medicina. Con ciò ho chiuso definitivamente, pur sapendo che ogni parola sarà replicata: questo è il noto trucco del gestore del blog che ha tempo da impiegare per i suoi incorruttibili scopi. PB

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    1. Non mi è chiaro cosa c'entri l'ateismo - e pure la fede - con la prassi del metodo scientifico.
      Sig. PB, potrebbe spendere due parole al riguardo? Grazie.

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    2. Come non detto. Non avevo afferrato che trattasi di similitudine (cosa che mi delude più di quanto potessi immaginare prima di comprendere di essere di fronte a uno strumento retorico).

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    3. Un bravo giornalista, che infatti se la prende con altri giornalisti, ma di omeopatia non sa nulla di nulla

      Si sbaglia. Non sono un giornalista sono un medico. E sono pure omeopata certificato Boiron.

      scrive qua e là sui blog che gestisce ciò che fa MOLTO comodo alle case farmaceutiche stesse.

      Le ricordo che la Boiron è una casa farmaceutica. Le ribadisco, inoltre, che io non ho alcun conflitto di interessi, quindi io sì che posso parlare di libertà e indipendenza, lei no. Mi dispiace e vedo che la cosa la imbarazza molto. Pazienza.
      Se poi vuole leggere qualcosa "contro" le case farmaceutiche da parte mia, scorra gli articoli del blog e cerchi "bad medicine" o legga il mio ultimo libro. Non ho padroni caro Bellavite e mi dispiace che la cosa la agiti particolarmente.

      perché non ne ha più bisogno

      Ahahah! Ora sarei diventato Rockerduck. :)
      È fantastica la sua teoria. Io non sarei corruttibile perché talmente ricco da non aver bisogno di essere corrotto, qui siamo a livello di rettiliani, altro che. Le giuro che questo è la prima volta che me lo dicono.

      è noto che non ha senso accusare un ricercatore di fare ricerche finanziate da case farmaceutiche, se egli lo ha dichiarato esplicitamente e se tutti i costi vanno alla ricerca e non alla persona.

      Dove l'avrei "accusata"? Cosa avrei detto di strano o falso? I suoi studi, sull'omeopatia, sono finanziati per la quasi totalità dalla più grande industria farmaceutica omeopatica. Punto.
      Questo ovviamente è un dato di fatto.
      Se la cosa per lei è imbarazzante o fastidiosa non sono fatti miei, rinunci a quei soldi, rinunci alla sponsorizzazione. Non è un reato un conflitto di interessi (dichiarato ovviamente), l'ho detto, è semplicemente un dato di fatto. Io dichiaro di non aver alcun conflitto di interessi, rinuncio a tanti vantaggi per evitarlo, lei non riesce? Pazienza.

      Con ciò ho chiuso definitivamente

      Lo aveva già detto cinque anni fa, non si preoccupi a me non disturba però qui non è tra omeopati, io l'omeopatia la considero una truffa e mi dispiace vedere intelligenze sprecate in cose del genere (nel 2017...), cosa pretende che le faccia un applauso? Se vuole discutere è benvenuto, altrimenti eviti. Semplice.

      ogni parola sarà replicata: questo è il noto trucco del gestore del blog

      Le replico anche ogni sillaba. Io non censuro come Pepe, però ribatto, parola per parola, se ha qualcosa da dire la dica, altrimenti taccia, si chiama "dialogo", non "monologo".

      Come ho scritto in questo post, la prova della sconfitta dell'omeopatia sta nel fatto che oltre all'insulto personale non sapete fare, nessun altro argomento. Lo dimostra anche lei.
      Questo non mi rende felice, glielo assicuro, perché invece è molto triste.

      Arrivederci.

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    4. Comunque questa dell'"altro livello di potere" del medico giornalista che ormai è diventato incorruttibile per quanto è ricco e potente me la doveva dire prima che la mettevo nel libro. Sinceramente, una cosa così comica me la rivenderò ai convegni, la citerò.
      Grazie!
      :)

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    5. Leggo che "Comunque, se Salvo Di Grazia avesse detto una singola cosa scientificamente fondata sull'omeopatia, al di la delle solite fregnacce da osteria sugli elefanti rosa e l'acqua fresca, sarebbe il nuovo Galileo."
      Scientificamente fondata? Il Dr. di Grazia è un medico e a quanto mi risulta dotato di minima dignità; proprio per ciò non accosterebbe MAI il termine scienza a omeopatia. Perchè non prova lei a riferirci qualcosa di SCIENTIFICAMENTE PROVATO sull'omeopatia? Ognuno può dire ciò che crede circa l'omeopatia. Non c'è nessun bisogno però di essere qualificati per scrivere qualche affermazione a caso sul nulla. Il nulla. Perchè l'omeopatia è solo il nulla assoluto, sotto ogni punto di vista. Quindi chiunque quando e come crede, è abilitato ad affermare ciò che vuole e crede su una delle bufale più clamorose degli ultimi 1000 anni.

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    6. Omeopatia scientificamente provata? Carina come barzelletta... anche se detta da un medico fa accaponare la pelle.

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    7. Omeopatia scientificamente provata? Carina come barzelletta... anche se detta da un medico fa accaponare la pelle.

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    8. Lungi da me intromettermi nell'appassionata arringa del signor PB, ma lo informo che l'onere della prova spetta a chi vuole dimostrare l'efficacia o la verità di un'asserzione, in questo caso scientifica.
      Quindi non dovrebbe essere il dott. Di Grazia a fornire prove scientifiche sull'omeopatia - che comunque non esistono - bensì chi mira a comprovarne l'efficacia.
      Non dico che il discorso di PB non sia ben scritto e appassionante, ma dal momento che alla base è privo della più elementare logica basata sul buonsenso, mi pare caratterizzato da una grossa magagna.
      Inoltre non vedo che accidenti centri il credo del dottor Di Grazia in tutta la faccenda: per dire, io sono cattolica praticante, ma so distinguere da ciò che si crede per fede da ciò che è dimostrato o dimostrabile.
      Evidentemente questo passaggio manca al signor PB.

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    9. "se dico di aver scoperto degli errori dell'omeopatia o di pubblicazioni che ne trattano, ma non ho la capacità di pubblicare studi scientifici su alcunché, "farei prima a starmene zitto". Altrimenti parliamo di bufale. BUFALE". Credo che il PB si riferisca implicitamente al sottoscritto, dato che questo contesto lo ha perfino pubblicato (Bellavite P, Marzotto M, Conforti A. Scientific criticism in homoeopathy: need to test more than disputes. Int J Clin Pract. 2014 Mar;68(3):403-4). Il problema è però sempre lo stesso. PB gira tutta la frittata del dibattito scientifico a offesa personale e del suo "gruppo". Cioè, se uno avanza perplessità d'interpretazione sperimentale, legittime se parliamo di cose complesse e fini, e legittime perchè giudicate da Editor e Reviewer che sono colleghi espertissimi e oon pedigree sperimentale sul campo, secondo questa vulgata offende chi le scrive. L'offesa è una cosa ben precisa, però. Ed è normata dai codici giuridici che sappiamo. E' se tu te l prendi DIRETTAMENTE con la persona lanciandogli degli epiteti diretti che ne danneggiano la reputazione o tocchino oggettivamente la sua sensibilità. Quindi, quando PB definisce il mio collega medico, presidente del CONEM, in Norvegia e autore di oltre 100 pubblicazioni su Pubmed, "free lance journalist" e "science medical writer" su lettere private indirizzate ai vertici dell'Università e su pubblicazioni scientifiche, già...che starà facendo? Dibattito scientifico? Non starà mica apostrofando persone fisiche con definizioni non concordi ma anzi distanti dalla reputazione acquisita dalle medesime in ambito scientifico?
      E poi. Se io sono ad un congresso ed ascolto un collega che presenta un lavoro sperimentale usando l'UHPLC ed io non ho mai fatto UHPLC, e dalla mia esperienza e capacità razionale e logica, essendo un bochimico, mi accorgo di qualcosa che non mi quadra nel discorso, cosa faccio? Vado a casa, faccio l'esperimento e poi faccio la domanda?
      E se è così, perche PB si è cimentato a discutere di vaccini, criticando i vaccini obbligatori con tanto di dovzia scientifica, scrivendo pdf e partecipando a congressi, quando NON HA MAI FATTO ALCUN ESPERIMENTO NE' ALcUNA PUBBLICAZIONE sui vaccini? Non dovrebbe, come scrive lui qui in questo blog, "starsene zitto"?

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  35. Nicola Gaia, l'omeopatia è una pratica di inizio 1800. È quindi solo da 200 anni circa che cerca di convincerci della sua efficacia. Non che mi faccia piacere correggerti ma rientra tra gli obblighi di ogni cerusico a libro paga NWO ;)

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  36. Chi crede nell'omeopatia o è semplicemente IGNORANTE, nel senso che ignora le fondamenta di quello in cui crede, oppure è un povero STOLTO, nel senso che conosce i principi dell'omeopatia senza comprenderli.

    C'è una terza categoria, quella dei medici che la praticano: ecco loro non hanno scuse, sono dei veri truffatori e delunquenti.

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  37. Ho lavorato diversi anni con il PB e oggi, che il PB è sulla soglia della pensione e non è mai stato gratificato di diventare Ordinario (mentre i suoi allievi di medicina si), ha speso venti anni per trovare la prova dei fondamenti scientifici dell’omeopatia, è stato criticato e si è sempre rimesso in piedi, la sua figura apparirebbe titanica ed eroica come il Cristo Risorto del Piero della Francesca….se avesse ragione. Ma...sapete com'è...
    Immaginate cosa accadrebbe se fosse vero che diluendo una molecola qualsiasi in acqua (o meglio acqua ed alcool), questa diluizione acquisirebbe un potere farmacologico ben più alto e senza effetti avversi sull’organismo. Vincerebbe il Nobel. Quando, dopo una pausa di riflessione, sono tornato a lavorare con il PB, nel 2010, mi ero imbattuto nei lavori di Elia, ero perfino andato a Napoli da lui, mi sembrava che l’acqua liquida, ed il suo studio, fosse un argomento di primario interesse, avevo anche scritto un libro nel 2012 ma mi ero accorto di alcune cose che con la scienza non ci azzeccavano nulla. Per cui mollai sbattendo la porta. E promettendomi di far luce sulla questione.
    Gli scienziati come PB sono fortemente legati a quattro sconcertanti catene, due ai polsi e due alle caviglie.
    La prima è che devono ciecamente osservare e rispettare la tradizione hahnemanniana, che come tutti voi sapranno risale, mai aggiornata, al 1814;
    La seconda è che non può, diciamo così, urtare la “sensibilità” della Boiron.
    La terza è che, non essendo titolare di una Cattedra di Omeopatia, deve fare i conti con l’establishment medico universitario.
    La quarta è il cosiddetto amor proprio.
    Gli effetti della prima catena sono tremendi: creare una scienza nuova, all’avanguardia, tenendo conto e rispettando fedelmente idee e metodi vecchi di duecentotre anni. Ad esempio nel suo capolavoro, la pubblicazione su PlOSOne, usa diluizioni in 30% etanolo. Le diluizioni devono assolutamente essere fatte in etanolo, se no, non funzionano omeopaticamente. Già…ma le cellule muoiono di orgia alcoolica…beh…allora diluisco l’etanolo….sì, ma allora non sono più diluizioni omeopatiche…solo diluizioni chimiche …boh…
    La seconda catena si vede, non solo nel testo su Oscillococcinum, ma sul fatto che il PB (che non è lo struzzo di Will Coyote…anche se suona così…) ha solo pubblicato risultati positivi, giocando con la statistica in modo da avere solo p<0.05.
    La terza è che è costretto a pubblicare i suoi lavori su giornali appetibili al livello di riviste su cui pubblicano i suoi colleghi. E basta leggersi il mio commento (Chirumbolo S. Peer reviewing and Editor's decision should never be a personal conflicting matter. Eur J Intern Med. 2017 Jan 24. pii: S0953-6205(17)30038-9.doi: 10.1016/j.ejim.2017.01.018)

    La quarta….beh…non è evidente dai suoi commenti?

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    1. Io direi di non parlare più di PB (o prof. Paolo Bellavite), non è questo l'argomento del post, lui è entrato a gamba tesa perché, come tutti gli omeopati, non avendo argomenti di scienza per sostenere la bufala dell'omeopatia basano tutto su attacco personale, suscettibilità, offesa e finta offesa. A me di PB non interessa più nulla dal momento in cui ho provato a pubblicare una mia risposta ad un suo studio (banalotto) sui topi. Non solo il suo amico editor non l'ha pubblicata ma lui ha avuto il coraggio di scrivermi non per spiegarmi i motivi della non pubblicazione o le risposte alle mie osservazioni ma per dirmi "l'omeopatia non è un placebo". Insomma, risposta perfetta. :)
      Quindi basta, chiudiamola qui.
      Quando (e se) scriverò un post su di lui ne riparleremo.
      Grazie!

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  38. ... ed è potenzialmente pericolosa!
    https://www.statnews.com/2017/04/13/homeopathy-tablets-recall/

    (Complimenti per il lavoro di Informazione che stai svolgendo!)

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    1. Se in questo prodotto il principio attivo non è a basse diluizioni (e quindi il preparato è assimilabile a un prodotto da erboristeria), questa è una buona notizia per chi sostiene l'efficacia dell'omeopatia, perchè ciò significherebbe che i prodotti omeopatici qualcosa fanno, anche a diluizioni elevate.
      Tuttavia, ammesso che i casi registrati siano davero dovuti all'assunzione di queste pastiglie, sono portato a supporre che la questione sta tutta nel fatto che gli eccipienti non si possono… diluire.

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    2. EDIT ((e quindi il preparato NON è assimilabile a un prodotto da erboristeria)

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    3. ... quello che è successo dice che un principio attivo ha effetto solo quando è presente in quantità superiori ad una certa soglia. Sotto questa soglia (soprattutto se assente) è inefficace, sopra la soglia diventa efficace. Poi, se questo prodotto più o meno diluito può provocare convulsioni negli infanti, per me vuol dire che le leggi sulla "messa in commercio" di tali prodotti non tutelano abbastanza il cittadino.

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    4. Credevo di aver detto proprio questo (anche se il controllo sulla "messa in commercio" non era esplicito).

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    5. Se in questo prodotto il principio attivo non è a basse diluizioni

      Conosco il caso. Si tratta di compresse omeopatiche alla belladonna per i disturbi da dentizione dei bambini. Il prodotto non è a bassa diluizione, quindi lì dentro non c'è principio attivo. Il problema, a quanto pare, è nella preparazione. Già qualche anno fa l'azienda era stata avvertita dalla FDA perché era successa una cosa simile, prodotti fatti male che, invece di non contenere nulla contenevano dosi misurabili di atropina (il derivato dalla pianta di belladonna). Passato l'allarme la cosa si è ripetuta, nuovo problema e decine di bambini sono rimasti intossicati (sembra anche qualche decesso). Nuovo richiamo della FDA con richiesta di ritirare il prodotto ed indagini in corso. Non è il primo caso di prodotto omeopatico confezionato male e quindi contenente sostanze tossiche.

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    6. Quindi non è un problema di eccipienti, ma del fatto che un principio attivo c'era effettivamente, nel prodotto.

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  39. Leggo solo ora della sua esperienza con il sig. Guglielmo Pepe e, dai commenti, delle esperienze di numerosi altri lettori con il medesimo signore, anche io per commenti analoghi sono stato oggetto di trattamento analogo. Resta misterioso come mai il suo blog sia ospitato su repubblica.it, ma vista la presenza di oroscopi anche su servizi pubblici come quelli della rai forse non ci si dovrebbe stupire più di tanto. La cosa che mi deprime è che se tanto astio e tanta violenza verbale si scatena, da parte di persone che dovrebbero avere un certo titolo di studio e una qualche esperienza di vita (non si tratta di adolescenti in tempesta ormonale) evidentemente dovremo abituarci a considerare il terrorismo, religioso o ideologico, come fisiologico nelle società umane.

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  40. Buongiorno dott. Di Grazia, cosa ne pensa del fatto che in Italia i rimedi omeopatici diventeranno entro il 2019 farmaci per legge (con tanto di AIC dell’AIFA) ed entreranno a pieno titolo nel prontuario farmaceutico nazionale, con tutte le conseguenze che ciò comporta? Non posso nasconderle di essere un pò preoccupato, in particolare per il probabile incremento di uso degli omeopatici anche in ambito ospedaliero, oltre che nel privato, con aggravio di spesa per il SSN, e per la conquista di una rispettabilità da parte dell'omeopatia che la metterà maggiormente al riparo dalle critiche.

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    1. In realtà tutta questa vicenda, del tutto "burocratica" è stata usata, come sempre, per pubblicità, proprio dagli omeopati.
      Non cambia nulla. I prodotti omeopatici per essere venduti, da ora in poi, dovranno essere approvati in funzione della loro sicurezza e qualità. Fino ad ora vi era una approvazione "semplificata" che non richiedeva particolare documentazione.

      Da ora in poi non sarà più così. Questo comporterà che i prodotti omeopatici faranno parte dei prontuari, come un integratore o una vitamina. Non cambia praticamente nulla, anzi, le aziende dovranno pagare una tassa per l'approvazione e quindi molte di esse rinunceranno a proporre i loro prodotti. Questo ha causato molto malumore, con aziende che hanno protestato, hanno parlato di "cure omeopatiche a rischio" (http://www.dottnet.it/articolo/12966/Cure-omeopatiche-a-rischio-per-gli-elevati-costi-di-registrazione) poi, quando non sono riusciti ad ottenere sconti e proroghe, ecco che il "danno", il "rischio", lo "scandalo", è diventato "gli omeopatici come i farmaci", "finalmente l'omeopatia è accettata" e così via (http://www.informasalus.it/it/articoli/rimedi-omeopatici-farmaci-legge.php).
      Insomma, solito giramento dei fatti pur di ottenere visibilità. Nei fatti non cambierà nulla per le persone, per le farmacie, per la medicina: l'omeopatia resta una truffa.

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  41. Non voglio alimentare una polemica inutile (Salvo cancella pure il mio commento se non lo ritieni opportuno) ma volevo condividere la mia ultima esperienza nel blog di Pepe perché secondo me è significativa e conferma molte delle cose scritte nel post di SDG. Sono un po’ perplesso. Il post di Pepe era “Bastava un vaccino in più, l'anti morbillo per tutti” e conteneva questa affermazione:
    “…Un mio amico omeopata (a dispetto degli ignoranti e dei provocatori che considerano questi medici contrari alle vaccinazioni), definisce l'anti-morbillo un vaccino irrinunciabile….”
    ------------------
    Commento postato sul blog di Pepe e censurato:
    Sicuramente, non tutti gli omeopati sono antivax, ma tra i medici “critici sui vaccini”, chiamiamoli così, c’è una concentrazione inusualmente alta di omeopati. Se prendiamo i medici (e medici ora radiati) firmatari (circa 150) di una ben nota lettera con alcune critiche alle vaccinazioni, nessuno di questi ha firmato come “omeopata”. Non metto un link alla lettera perché rispetto la richiesta di Pepe di non mettere collegamenti a siti “di parte” e soprattutto perché si trova facilmente on-line. Basta una ricerchina su google sui nomi dei firmatari per vedere che almeno il 60% si definisce in rete “omeopata” e molti altri praticano “medicine alternative”. Il 60% di omeopati tra i “medici scettici sui vaccini” è tantissimo. Gli omeopati in Italia sono qualche migliaia (dipende da come definiamo i “medici omeopati”), più o meno 4.000 dei circa 350.000 medici italiani, circa l’1%. Non sto facendo alcuna considerazione sugli omeopati. Mi limito ad enunciare numeri che possono essere facilmente verificati. Poi ciascuno ne tragga le conclusioni che crede.
    Per quanto riguarda il “vaccino singolo” è argomento già affrontato più volte. Semplicemente, non lo produce praticamente nessuno perché non c’è alcuna ragione scientifica per produrlo. Quindi, mi sembra inutile parlare di qualcosa che non è disponibile. D’altronde Pepe vuole credere all’omeopatia. Mi sembra che sia refrattario a qualsiasi tentativo di dialogo da parte di chi cerca di spiegare che si tratti semplicemente di acqua e zucchero. Liberissimo: il blog è casa sua e può scriverci quello che vuole. Come penso sia di fatto impossibile (e anche inutile) convincere Pepe, nello stesso modo ai genitori dubbiosi sui vaccini cambierebbe molto poco avere il vaccino singolo. Sempre dubbiosi rimarrebbero.

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  42. Sta per uscire su una celeberrima rivista scientifica di omeopatia (quindi in casa "loro") un mio studio sull'etanolo nei prodotti omeopatici (in inglese). Lo pubblico lì così gli omeopati leggono in casa loro le loro assurdità...Gli omeopati sono convinti, sulla base di diversi studi pressochè teorici, che l'etanolo serva a creare nell'acqua nanostrutture come le nanobubbles che, sempre secondo gli omeopati, dovrebbero condurre un'informazione "meta"-molecolare...cioè da solvente e senza masse chimiche di soluto...questo è quello che credono gli omeopati cosiddetti "sperimentali"...sarà...Ma nel lavoro io pongo una interessante questione. Poniamo che un ricercatore TIZIO voglia studiare su linee cellulari con metodiche throughput di altisima tecnologia (come la genomica NGS etc...) una diluizione omeopatica 30cH di un estratto vegetale, tipo Arnica o Gelsemium, ad esempio, diluizione che è fatta rigorosamente in etanolo 30%. E' sufficiente etanolo 20% per fare le nanobubbles. L'effetto omeopatico c'è a partire da 20% etanolo in su. Cioè ad esemio a etanolo 19% o anche a etanolo 0.3% non c'è effetto omeopatico. Quindi, che so, Arnica 29cH in etanolo 30% ha le nanobolle diciamo così..."attive" ed ha effetto omeopatico. Per fare la 30cH diluiamo la 29cH di cento volte. Già...ma in cosa? Oh bella, ma in acqua no? Eh, si ma così facendo si diluisce di 100 volte anche l'etanolo (arriva da 30% a 0.3%). E quindi SPARIREBBE l'effetto omeopatico. Se prepariamo una 30cH così stiamo testando una diluizione chimica. Che non avendo molecole di principio attivo è solo acqua ed etanolo. Ok. allora diluiamo la 29cH in acqua e alcool 30%. Perfetto. Adesso avremo una 30cH omeopaticamente funzionante. Si....ma appena la testiamo sulle cellule queste muoiono per l'effetto chimico (tossico) dell'etanolo...Oh bella, e allora? Che fare?.......Che ci si trovi di fronte ad un gatto di Schroedinger dell'omeopatia? No. E' solo che l'omeopatia è una chiara (e mica tanto chiara) buffonata...


    PS Ah guardate che qualcuno ha fatto proprio così....sperimentalmente....

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    1. E glielo fanno pubblicare? Forse non l'hanno letto o capito :-)

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    2. Si. Ed è Robert T Mathie che ha revisionato il manoscritto.

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  43. Semberebbe proprio che, dopo anni di battalie, l'Università di Verona ha finalmente chiuso il file pro-omeopatia e pro-medicine complementari, organizzando, per il martedi 27 febbraio 2018 alle ore 17.30 un Seminario per gli studenti della locale Scuola di Medicina intitolato "Le medicine complementari; ruolo terapeutico e responsabilità del prescrittore", i cui relatori, il Prof Guido Fumagalli (Ordinario di Farmacologia) e il Prof Domenico De Leo (Ordinario di Medicina Legale), non credo abbiano un feeling con "l'acqua fresca" di garattininana memoria e neanche siano seguaci del medico di Meissen che inventò l'omeopatia due secoli fa. Il Seminario a parte di un ciclo di lezioni volte a dare il 2la" sui princpali temi caldi della medicina attuale agli studenti che si accingono alla carriera di studio. Quello che mi stupisce e mi sconcerta un pò è che l'unica autorità in materia in quell'Ateneo,che ha insegnato e studiato per anni tali discipline nella stessa Università, il cui nome è conosciutissimo tra gli omeopati mondiali e ha fondato nel lontano 2006 l'Osservatoro per le Medicine Complementari, non è stato nè invitato, nè informato del Seminario.Oh, caspita! Brutto segno. Il che mi fa credere che l'argomento che sarà trattato in quella sede sarà tutto tranne che un'"apologetica" della fede nell'acqua diluita e semmai una messa in guardia sulla legittimità dei rimedi omeopatici e delle medicine complementari. L'esclusione dell'esperto in questione mi lascia il dubbio che l'Accademia lo abbia fatto fuori quattro a zero, nell'esigenza di una "purificatio" da tanta confusione. Sono molto curioso, perciò.

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  44. Pepe... Uno dei motivi per cui ho smesso di leggere Repubblica.

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  45. Mio suocero consigliato da un omeopata per curare una patologia prostatica , è stato ricoverato è operato d'urgenza perché in fin di vita grazie alle "cure" Omeopatiche a suon di centoni

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