mercoledì 24 febbraio 2010

Gli alternativi alternativi (I parte)

È bello sapere che la mente umana è ricca di spunti ed intuizioni che trasformano qualsiasi cosa in oro. È importante però distinguere se l'oro ricavato è speso per il bene dell'umanità o per quello delle proprie tasche.
Ancora è importante capire se un'intuizione è frutto dell'ingegno e dello studio o solo della fantasia senza freni.

Quanti guaritori abbiamo conosciuto in questi mesi? Quanti geni e quanti truffatori? Più vittime o più imbroglioni? Gente normale o sbarellata fuori di testa?
Devo dire che sto cercando da tempo una figura davvero bistrattata o che abbia scoperto qualcosa di veramente interessante senza essere riconosciuto scientificamente. Mi sono fatto aiutare spesso da chi queste scoperte me le ha segnalate: chiedo informazioni, documenti, qualcosa di veramente stupefacente. Capita molto spesso che mi scrivano persone realmente convinte di essere state guarite (o di guarire) per mezzo di procedure non "standard", dalle loro parole traspare una sincera convinzione e quando (ed a volte mi costa molto tempo) faccio presenti i miei dubbi con tanto di spiegazioni e ricostruzione del caso, rimangono deluse, si sentono quasi tradite e (credo per il pudore) scompaiono senza repliche.
Credo infatti che sia naturale provare un senso di smarrimento e di vergogna a scoprire di essere stati truffati o di aver ceduto ad una illusione o peggio di stupirsi per un evento che invece è normalissimo, prevedibile.

Ricevo diversi messaggi che mi segnalano una guarigione inspiegabile, questo o quel composto che è stato efficacemente utilizzato per curare malattie gravi o personaggi che sembrano possedere poteri incredibili. Finora non sono riuscito a trovarlo in nessun caso.
Mi sono obbligato comunque a seguire una regola: MAI partire prevenuto.

Certo la tentazione è fortissima: quando qualcuno ti scrive di essere la reincarnazione di un alieno e di essere diventato capace di guarire tutte le malattie oppure quando mi scrivono di possedere un gatto che con lo sguardo diagnostica i tumori e le epilessie, ma anche davanti ai casi più "particolari" cerco di mantenere freddezza e neutralità.
Lo faccio più che altro per non "assuefarmi" all'insolito, per non diventare pigro davanti a qualsiasi affermazione, per non abituarmi a ciò che non è "normale" ed anche per rispetto di chi mi scrive, tranne in caso di evidente malafede.

In genere leggo la testimonianza, chiedo più particolari e se è disponibile anche della documentazione, la studio, prendo appunti, creo una "storia clinica".

Poi chiedo conferma di come sono andate le cose, chiarisco, se ci sono, dei dubbi, delle perplessità ed infine fornisco il mio parere, diplomatico quanto si vuole ma sincero: se qualcosa non funziona o non mostra particolari spunti lo dico chiaramente, senza offendere nessuno.

Tanto per ribadire: finora non ho mai ricevuto una sola segnalazione di eventi, guarigioni o fenomeni che mi abbiano colpito per efficacia o per particolari risultati ottenuti. Scavando a fondo, ma molto più spesso studiando bene le testimonianze, tutte le segnalazioni ricevute non sono state particolarmente rilevanti. In parole povere non ho mai trovato una sola guarigione da attribuire a cure o guaritori alternativi.
Una buona percentuale delle segnalazioni inoltre si "blocca" al momento della richiesta di prove e documenti: guarigioni miracolose o inspiegabili, appena viene richiesta la documentazione, scompaiono nel nulla.

Tutta questa introduzione per parlare dei casi "eclatanti" o "particolari" che si trovano sul web di persone che affermano di aver scoperto la causa o la cura per le malattie (tutte o centinaia o tante) ma che suscitano più di qualche dubbio.

Nessuna presa in giro, nessuna messa alla berlina, chi ne ha voglia studi i casi proposti e dia una sua opinione, chi ha dubbi o domande può porle qui e chi, tra i guaritori segnalati, volesse intervenire è libero di farlo. I soggetti da studiare sono tantissimi e quindi questo articolo sarà pubblicato in più parti, si inizia con i primi quattro.


Gilberto Ruffini

Ematologo, afferma di aver scoperto e poi brevettato un rimedio per centinaia di malattie dermatologiche.
A suo dire la guarigione da queste malattie sarebbe certa e immediata tanto da poterla dimostrare "in diretta TV". Chi lo sostiene lo pubblicizza in forum "alternativi" nei quali si invita a richiedere un testo scritto da Ruffini con tutte le spiegazioni del caso. Naturalmente, come sempre succede in questi casi, non esiste alcuna pubblicazione scientifica realizzata da chi ha teorizzato questa "terapia".
Leggendo del "rimedio miracoloso", Ruffini spiega che si tratta del composto chimico Ipoclorito di sodio, con formula NaClO che Ruffini diffonde proprio per curare tantissime malattie, soprattutto della pelle.
Una dichiarazione di Ruffini in video esiste su YouTube. Esiste anche un sito relativo a questa "scoperta".

L'ematologo non fornisce prove o documentazioni particolari se non delle spiegazioni vaghe e dei disegni dove illustra la forma dei batteri che poi, sotto l'azione del suo composto si dissolvono per sempre. Una ricca analisi della scoperta di Ruffini esiste nel famoso (o famigerato) sito di G. Paolo Vanoli, qui ed il figlio partecipa attivamente ed ha uno spazio tutto suo nel forum di sciroccati AERREPICI. Già il fatto che un presunto "inventore" di una cura efficace si affidi a tali personaggi è una certificazione di evidente inattendibilità ed incompetenza. Primo punto a (forte) sfavore.

È bene notare come l'Ipoclorito di sodio (NaClO) è qualcosa di ben conosciuto ed è una sostanza che abbiamo tutti probabilmente anche a casa anche se nota con nomi molto meno altisonanti: CANDEGGINA o varechina, secondo le diluizioni. La differenza tra questi composti e quello di Ruffini sarebbe legata alla maggiore concentrazione ed all'assenza di "eccipienti".

Un utente ha effettuato una "prova" della sostanza di Ruffini per provarne gli effetti sulla sua dermatite seborroica. Ha filmato tutto (si è fatto guidare dallo stesso "inventore") ed ha tratto le sue conclusioni. Dopo aver provato i bruciori della candeggina sul suo volto, la "prova" è andata male, al testimone il suo problema non è passato per nulla, come testimonia nel forum che Ruffini utilizzava per pubblicizzare le sue pozioni. Un altro utente si è provocato ustioni alla pelle e scolorimento dei capelli, come si evince dalla sua testimonianza:




Ruffini non sembra presentarsi personalmente nella diffusione via internet della sua idea ma si fa aiutare dal figlio che ha cominciato a spammare un po' dovunque, da YouTube a forum sparsi per la rete, a Luogocomune tra un UFO ed una cura al bicarbonato fino ad arrivare, come detto prima, al grandioso Aerrepici (il forum dei "naturopati" che hanno una cura per tutte le malattie) dove naturalmente c'è sempre qualcuno disposto ad ascoltarle tutte e con questo ha siglato il suo ingresso trionfale nel mondo dei guaritori: se desiderava un minimo di considerazione ora si è bruciato (è proprio il caso di dirlo) definitivamente. C'è anche chi ha chiesto come mettere il prodotto nell'occhio per curare il calazio (l'orzaiolo) della figlia e chi si è corroso la pelle del viso per provare la candeggina come rimedio universale. Un delirio vero e proprio.
Ruffini nello stesso forum si è dissociato dallo spam del figlio, dalle sue iniziative (che lui non avrebbe autorizzato) e dall'effettuare la "cura" senza assistenza medica: sincero buon senso o lancia il sasso e...? Questo non lo posso sapere (anche se in un video Ruffini ringrazia chi sta diffondendo le sue teorie, quindi tanto scandalizzato non sembra) ma è bene notare come il figlio dell'"inventore" non sia un medico (lo sottolinea egli stesso) e nonostante questo si lancia in prescrizioni, consigli terapeutici e posologie. È una cosa che non può fare.
Contro la legge quindi ma anche contro il buon senso: immaginate cosa potrebbe succedere se uno sventurato usasse l'ipoclorito come ha fatto quella persona che si è ustionata la pelle ma in un occhio o bevendolo (Ruffini consiglia la sostanza per uso orale contro la carie) a parte le gravi conseguenze dell'utilizzatore non oso pensare alle responsabilità del "prescrittore".
L'incoscienza in questi casi è enorme. Io da medico quando prescrivo una semplice aspirina rifletto bene al bilancio rischi benefici e questo "prescrittore" improvvisato consiglia la sua pozione a destra e a manca senza nemmeno conoscere il destinatario della cura. Incredibile.

È bene notare che i derivati del cloro sono già normalmente utilizzati come disinfettanti delle acque potabili (o ad uso umano come nelle piscine) e come disinfettanti topici (locali) per esempio in alcuni prodotti anche da banco per l'igiene intima e generale per la disinfezione di ferite e strumenti medici. Non sto ad elencare l'uso quotidiano di prodotti come la candeggina e la varechina, naturalmente.
L'uso generalizzato è sconsigliato per il rischio di irritazioni non solo cutanee e sensibilizzazioni quando poi le concentrazioni sono elevate il rischio è molto elevato: per quelle più alte vi è anche il rischio di ustione
Chissà da dove è venuta fuori questa idea bizzarra che fondamentalmente davanti ad alcuni rischi non offre nessun vantaggio particolare.
Ancora più curioso l'atteggiamento dei "naturopati": evitano i disinfettanti in commercio o lo stesso ipoclorito in vendita in farmacia e nei supermercati e si buttano a capofitto sulla stessa sostanza che consiglia una persona qualsiasi su internet, andandola a comprare... in farmacia.
Come dire: molto meglio il succo d'uva fermentato piuttosto che il vino.
Ormai non ci stupiamo più di niente.
Candeggiante.

Aggiornamento: In seguito a denuncia di una persona che ha subito dei danni dall'uso dell'ipoclorito di sodio, i NAS sono intervenuti per un'ispezione a casa del dott. Ruffini. Hanno verbalizzato la presenza di prodotti scaduti ed hanno messo a disposizione i loro rinvenimenti per l'autorità giudiziaria che ora farà il suo corso. Aggiornamento: Tra i commenti, il figlio del dott. Ruffini comunica che l'ispezione dei NAS non ha prodotto alcuna conseguenza.

Paolo Pelini

Ha "scoperto" che i tumori polmonari sono causati da particolari batteri, Pseudomonas Solanacearum. Ha rivolto appelli al ministero della salute, all'OMS, a ministri e presidente del consiglio che non gli hanno risposto.
Così ha affidato le sue parole ad internet e YouTube, preparando dei video ed un sito che ne illustrano le scoperte e le conclusioni.
Secondo questa persona, il tumore polmonare è causato dai batteri Pseudomonas Solanacearum che sono conosciuti per causare l'avvizzimento di numerose specie vegetali. (soprattutto patate, peperoni, pomodori e tabacco). La teoria è illustrata nel sito del sedicente ricercatore.
Non esistono naturalmente riscontri a questa affermazione, ma Paolo Pelini non sembra aver voglia di fare il guaritore, ha solo portato avanti una sua teoria (di certo singolare e non provata né osservata da altri) ed ora sta a lui dimostrarla. Non risultano "pazienti" trattati da Pelini.
Si presenta in modo piuttosto eccentrico ha iniziato una raccolta di firme per portare all'attenzione del governo le sue idee (ha raccolto una ventina di firme in 10 anni) ed ha pure fondato un partito che per ora conta solo lui come unico componente.
Solitario.





Iginio Tartaglini

Ha un sito dove spiega le sue capacità e narra la sua storia di guaritore. Tramite variazioni dell'alimentazione, diete particolari, applicazioni energetiche e piramidi sotto le quali il "malato" deve passare il suo tempo, questo guaritore di una certa età guarisce malattie di tutti i tipi: gastrite, cellulite, crampi, diabete e molto altro.
Ha uno "studio" e di lui hanno parlato anche alcuni giornali locali.
Fa una considerazione "molto intelligent", quasi geniale:
quante volte ci siamo chiesti quanto siano sani gli "scugnizzi" di Napoli, che pur facendo il bagno in acque inquinate, non prendono mai nessuna malattia? Questo dovrebbe farci molto riflettere: non sarà mica il caso che noi abbiamo pochi anticorpi mentre loro ne hanno moltissimi? Ma se è così, dove abbiamo sbagliato? Questa ricerca è il compito del terapeuta; il suo scopo è quello di ridare gli anticorpi al malato.


Intanto sarebbe opportuno far presente a chi non abita nei dintorni di Napoli di cercare delle acque inquinate per immergervi i loro figli e rinforzarli aumentando i loro anticorpi. Se questo non fosse sufficiente, si potrebbero creare degli stagni artificiali ricchi di batteri, virus ed inquinanti, così ci riempiamo di anticorpi in caso di impossibilità basta rivolgersi al guaritore Tartaglini per rimediare.

Anche malattie come la sclerosi multipla hanno per lui una spiegazione: è un problema di "lubrificazione" di tutte le parti interessate. Ma anche i tumori, che Tartaglini non dice esplicitamente di curare, sono citati nel suo sito come destinatari delle sue cure con un risultato non meglio specificato di "miglioramento".
Ma il clou delle terapie del guaritore Tartaglini, proviene dalle piramidi che lui possiede e tiene nel suo studio (tutti i professionisti hanno uno "studio", io per avere il mio primo studio ho studiato 11 anni all'università e non era nemmeno di mia proprietà) e che effettuano il "lavaggio energetico" che non è, come potrebbe sembrare, una pulitura effettuata con forza tramite acqua e detergenti ma una sorta di purificazione che migliora e guarisce da svariate patologie. Tartaglini sottolinea che la sua piramide è di tipo professionale (mica bau bau) e che non ha controindicazioni (come qualcuno potrebbe pensare).
Tartaglini è sicuro dei suoi poteri, non ci sono a disposizione documentazioni o prove di una sola delle sue affermazioni ma lui è sicuro, alla Simoncini per capirci.




Nelle sue piramidi basta cambiare il "cappello" (una sorta di copertura sulla punta) per cambiare anche il tipo di patologia curabile. Per esempio con il cappello giallo si curano, malumori, magrezza ed anemia, con quello rosso debolezza, freddolosità e frigidità e così via. Con quello verde però si "contrastano" i tumori.

Per problemi molto più banali i risultati sono incredibili: un uomo che aveva uno scarso appetito sessuale si sottopose a sedute (anzi a "sdraiate") sotto la piramide. Pian piano la sua voglia di "rapporti fisici" aumentò ma la moglie, preoccupata forse per l'età avanzata del marito (64 anni), non accettò di buon cuore.
L'uomo si rivolse così ad altre donne. Appena la moglie scoprì quel suo eccesso vitale, si sottopose anche lei alle sdraiate piramidali ritrovando voglia sessuale, recuperando il marito e vivendo con lui delle nottate memorabili. Che bella storia eh?
Non oso pensare alle nottate di Tartaglini che ha le piramidi a casa sua...
:)
Piramidale.

Enrico Valbonesi

È un sedicente "dottore" esperto in... boh... in un po' di tutto e che si dedica a suo dire allo (copio):
[...] lo studio e delle ricerche sulle bio-energie energie cosmiche universali medicina alternativa medicina vibrazionale spiritualità misticismo psico geometria bio architettura e bio agricoltura [...]
Per quanto riguarda la salute si ritiene esperto di Reiki, pranoterapia, energie di tutti i tipi, radioestesia e via discorrendo. È anche un inventore che ha scoperto e realizzato strumenti che sfruttano l'antigravità e che producono "benessere e free energy".
Uno di questi strumenti è un "cilindro rotante che produce calore tanto per riscaldare la casa esso è un cilindro in rotazione che strappano [sic] dalle pareti degli atomi" che è costato 1500 euro. Valbonesi chiede delle donazioni (non per forza soldi ma anche pezzi meccanici, oggetti, aiuti) per continuare le sue ricerche che sembrano molto promettenti, tra le quali un "sistema di guida celebrale" (sic) o un "lanciatore molecolare al plasma assemblabile in volo" (io sinceramente non ci ho capito nulla, ma qualche esperto di fisica potrà sicuramente restare allibito più di me che non sono del campo...e meno male).
Nel campo del benessere si interessa a varie discipline orientali ed alternative come:

training autogeno come dormire in veglia, yoga posizioni che tirano i muscoli e l'anima con il respiro, zen arte di amare la natura senza preguidizi e senza giudicare
Se è curiosa l'arte di dormire in veglia, un po' più preoccupante è il suo interesse per lo shiatzu perchè con ohashiatsu si massaggia tutto. Tutto cosa? Aggiungo io.
Interessanti anche i prototipi realizzabili a casa per poter vedere le interazioni con le onde provenienti dalla costellazione del Leone. È tutto nel suo sito, leggere per credere.
Altra sua affermazione è che sospendersi a testa in giù consente a tutti noi di non invecchiare mai.
Il segreto è tutto in un liquido conservato dietro all'ugola che nella posizione normale viene consumato in addome. A testa in giù invece si riesce a conservare per poter vivere in eterno.
In vendita nel sito, l'amaca dell'eternità a soli 99 euro.
Infine la descrizione su come costruire le nuovi Torri Gemelle con un materiale leggero ed economico, l'aerogel, con un appello a tutti gli architetti italiani:
idea per tutti gli architetti italiani .. che vi fare un grandissimo successo e sopratutto una grande quantità di soldi --- e molto semplice prendete in appalto o camprate il vecchio gazometro in disuso esso ha una grande cubatura e ha una corona di metallo ora la cosa nuova e mettere tra gli spazi vuoti di metallo un isolante trasparente chiamato aerogel e chiudere la struttura con impatto ambientale zero e grande guadagno di metri cubi . per esposizoini o eventi poichè aerogel e illuminabile e removibile e riciclabile e ideale per eventi ...importanti come il WTO
Valbonesi tiene anche master e corsi gratuiti di piramidologia, fiori di Bach, radionica, radioestesia, meditazione e tutto nel suo Tempio di Roma...chi ci vuole andare?
Ok, ok, ho capito.
Plasmatico.

Alla prossima quindi (se prima non finisco disintegrato da un raggio bioplasmatico gravitazionale transanionico), a presto.

domenica 21 febbraio 2010

Desiree sta bene

Ricordate la storia di Desiree Jennings, la ragazza americana che apparve qualche mese fa in un video con gravi sintomi neuromuscolari che venivano descritti come una conseguenza della vaccinazione anti influenzale che la stessa aveva effettuato qualche settimana prima? La ragazza fu presentata come ammalata di distonia.
I dubbi sull'effettivo collegamento tra vaccino e disturbi accusati dalla ragazza furono immediati. Non essendoci nessun elemento che potesse collegare le due cose tutta la storia fu subito giudicata sospetta.

La stessa emittente televisiva statunitense che aveva per primo pubblicizzato il video (che poi fece il giro del mondo) si affrettò a chiamare in aiuto diversi neurologi.
Tutti si mostrarono concordi nel non considerare quello che si vedeva nel video come l'insieme dei disturbi tipici della distonia. Non solo: anche due associazioni statunitensi per lo studio e la cura della malattia presero le distanze dall'avvenimento affermando che non solo non vi era nessuna prova del legame tra vaccino e distonia ma anche per loro i sintomi visibili non erano quelli della distonia neurogenica.

Qualche neurologo, compreso chi visitò la ragazza per la prima volta in un pronto soccorso avanzò l'ipotesi di una forma di distonia psicogenica (che ha oltretutto guarigione spontanea).
La ragazza cioè per qualche motivo personale (stress, trauma, psicosi o altro) sviluppò quei sintomi per motivi non fisici ma psicologici.
Nessuno naturalmente si permise di avanzare l'ipotesi (mai scartata comunque) di una finzione.

A supportare i dubbi di tutti i medici il fatto che dopo qualche giorno dalla diffusione di quel video un medico alternativo ed una associazione di cure alternative per l'autismo, dichiararono pubblicamente di prendere il caso in consegna per guarire la ragazza. La giudicarono permanentemente danneggiata dal mercurio e dal virus contenuto nel vaccino ma promisero di migliorare quei terribili sintomi.
Affermazione sicuramente strana, affrettata e non corretta: un approccio medico non si fa in pochi giorni ed in tutta velocità, non conoscevano nè il caso nè la sua origine e già promettevano miglioramenti?
Nemmeno a farlo apposta, dopo pochi giorni dalle cure (non approvate ma anzi conosciute per essere inefficaci) la ragazza si definì migliorata con tanto di video sorridenti ed apparizioni in TV.
Anche se danneggiata per sempre, la storia di Desiree sembrava (secondo i guaritori) conclusa per il meglio ed i riflettori si spensero.

La sua storia colpì moltissimo l'opinione pubblica americana tanto che diverse trasmissioni televisive si affrettarono a chiarire le singolarità di tutta la vicenda ed invitavano gli spettatori a non prendere per "certa" tutta la storia.

Ma la stessa emittente che diffuse il video originale, forse per la volontà di recuperare l'errore commesso ha preparato una piccola indagine. Come accade raramente ha voluto controllare il finale della vicenda.
Ha seguito e filmato la ragazza durante una sua giornata qualsiasi.
Ebbene la ragazza sta (naturalmente) bene, guida l'auto, cammina, parla, sorride.

Nessuna traccia della sua malattia.




Lei afferma di avere qualche ricaduta ma che sta bene, che la sua storia è tutta vera e che è contenta e lo dice sorridendo, discutendo con l'intervistatore e senza disturbi visibili. Quando però la telecamera la inquadra il suo passo ha qualche incertezza o almeno si ha questa impressione, tanto che qualcuno ha parlato di "falsificazione dei sintomi".

L'unico segno che ancora è evidente è che la ragazza (statunitense) parla con un marcato...accento...australiano (che noi non possiamo percepire in quanto non anglofoni).
Il suo linguaggio a suo dire era all'inizio della malattia balbettante poi gradualmente migliorato ma un po' "ingarbugliato" ed infine ora con un accento particolare, australiano (qualcuno dice britannico) appunto.

In alcune malattie neurologiche vi è anche una difficoltà di linguaggio che può rendere l'accento di chi parla particolare, addirittura somigliante ad un accento straniero ma naturalmente un orecchio allenato o di un professionista sa distinguere un accento straniero da un linguaggio con difficoltà di articolazione
Qualcuno giustamente chiede: ma cosa vorrebbe dire un accento diverso in tutta questa storia?
C'è chi, spero ironicamente, ha ipotizzato qualcosa di eccezionale: il ceppo virale contenuto nel vaccino era quello Brisbane, cioè australiano...vuoi vedere che il vaccino riesce a far cambiare anche l'accento?

Intanto durante l'intervista la ragazza rivela che anche il suo neurologo all'ospedale Johns Hopkins le diagnosticò una distonia psicogenica (non neurogenica) e non legò il fatto in nessun modo alla vaccinazione e che inoltre nel VAERS (il registro degli effetti avversi dei farmaci in USA) aveva nel proprio database proprio un caso di distonia psicogenica dopo vaccinazione (non causata dal vaccino, naturalmente, esiste solo la correlazione temporale), probabilmente proprio quello di Desiree.

Questo non era mai stato affermato prima, anzi, il gruppo di guaritori disse proprio il contrario.
La giornalista che cura il programma inoltre, rivela che la ragazza non è più in cura dal guaritore che la convinse del legame tra i suoi disturbi e la vaccinazione e che la stessa Desiree si è dichiarata sconvolta dalla cifra che ha dovuto pagare per le cure somministrate.
Tra le varie terapie, il guaritore le ha somministrato anche iniezioni intramuscolari di urina.
Avete capito bene.

Una bella notizia è che un'intero segmento della trasmissione (dal titolo Inside Edition) che ha rivelato la storia è stato dedicato ai blog scientifici (i MedBunker americani!) che hanno scoperto la realtà dietro questa storia e che sono stati giudicati fondamentali e preziosi per la ricostruzione corretta dei fatti. Per una volta internet è servito ad una buona causa...

Alla prossima.

sabato 20 febbraio 2010

MedBunkleanno

Autocelebrazione.

Era il 20 febbraio 2009.
Un anno fa un collega, in un momento di pausa dal lavoro mi segnala un articolo su un sito internet dal titolo: "Cura il cancro per email". Stavo sistemando i camici nell'armadietto ed eccomi seduto davanti al PC.
Una donna colpita da tumore vescicale, tramite i consigli elargiti via mail da un guaritore, si era incredibilmente curata a casa con il bicarbonato, proprio quello che si usa per cucinare e pulire. Un video pubblicato nel forum di un sito internet raccontava la sua storia.

Guarita da un cancro via mail? Non è un'affermazione da poco...

Studio il video della testimonianza e capisco che è un falso. Qualcuno potrebbe pensare: non era naturale pensare al falso? Il bicarbonato per curare il cancro, suvvia...
Beh, sono abituato a capire prima di giudicare ed anche un gioco di magia per me diventa un motivo di studio.
Analizzo così altri video del guaritore del bicarbonato autore del "miracolo" e scopro che sono anch'essi  falsi. Lo dico al proprietario del forum che pubblicizzava il guaritore e questo, dopo averlo negato, mi espelle. Ci restai male, ero convinto che smascherare un imbroglione fosse un'azione ben vista da una comunità ma mi sbagliavo.
Voglio approfondire, leggo la "letteratura" scientifica riferita dallo stesso guaritore, le sue teorie, le idee e le considerazioni: un insieme amorfo che nemmeno un profano di medicina potrebbe mettere assieme eppure questo è un ex medico. Tutto falso e manipolato ad uso e consumo del guaritore. Poi vado a studiare altre "cure miracolose", altri guaritori ed anche lì scopro che di reale c'è davvero poco. Scopro dei trucchetti nei referti e nella realizzazione dei video. Controllo altri casi ed anche in quelli trucchi, parole nascoste, finte conclusioni.
E' un'illuminazione.
E' come quando uno spettatore capisce il trucco di un illusionista: deluso inizialmente, gli si apre un nuovo orizzonte. L'impossibile gli sembra solo un gioco di abilità e velocità: elementare.

Tutte quelle cure e quei guaritori che fino a pochi giorni prima liquidavo con un "sono sciocchezze" erano una miniera di cose interessanti, di trucchi, inganni, bugie ed abili manipolazioni, tutte da studiare. Anche se l'argomento è drammatico (la truffa nella cura di gravi malattie), studiare i mezzi con i quali questa gente illude le persone, capirne i trucchi, scoprire i segreti ed approfondire la psicologia è stato un impegno decisamente stimolante.
Questa è una mia "passione" da sempre.
Quando non capisco i meccanismi di un avvenimento non lo salto a piè pari ma lo osservo, lo studio fino a capirne i segreti , certo, posso anche non riuscire ed in quel caso abbandono per stanchezza ma mi aiuta quasi sempre l'intuito, qualcosa che "sento" (peggio dei "sensitivi" eh?).

Non mi fermo mai alla prima impressione, non mi limito alle apparenze. Una volta ho sventato una mega truffa ai danni miei e di una decina di miei colleghi: nessuno di loro si era accorto di un "trucchetto" che aveva utilizzato una persona che ci aveva fatto un contratto (mi tengo sul generico...) ed avevamo speso un bel po' di soldi, tutto il gruppo una decina di migliaia di euro.
Quando il contratto l'ho avuto in mano dopo pochi secondi ho capito che qualcosa non andava ed il giorno dopo eravamo in 14 a circondare il truffatore (attirato con un tranello in ospedale) che ha restituito il malloppo a tutti, nessuno escluso e pena la denuncia immediata (poi è stato denunciato ugualmente), con tanto di registrazione audio e video assicurata. Da film poliziesco, vi giuro...
Nessuno dei miei colleghi, medici adulti e preparati, aveva sospettato qualcosa, si era messo in allarme. C'era gente che pagava quella persona da due anni. Alla domanda: "Ma come hai fatto a capirlo?" rispondevo la verità: "Guardando attentamente...non ci voleva tanto...". 
Mi succede anche per le stupidaggini, sarà una mania ma questa sorta di "curiosità" spinta al massimo mi ha aiutato nel mio lavoro. Anche quando ero studente: in sala anatomica c'erano i leggendari cadaveri da esaminare, tutti impauriti e tremanti (soprattutto le donne!) io non vedevo l'ora. Quando la lezione finiva aspettavo che l'aula si svuotasse per andare con un collega a sollevare il lenzuolo ed esaminare questo o quel muscolo che non mi era chiaro o l'esatta posizione di una ghiandola. Macabro ma efficace.

Così nel campo delle medicine alternative: ero convinto che i guaritori dicessero di guarire e basta e che qualche sprovveduto magari poco sveglio o molto ignorante cadesse nella loro tela. Invece ho scoperto che gli sprovveduti sono tanti, non per forza ignoranti e che i guaritori creano "testimonianze", prove, video che si sgretolano dopo una visione attenta. I loro trucchi non sono complicati o tecnicamente avanzati, sono banali falsificazioni, stupide manipolazioni: eppure anche persone colte e preparate non le avvertono. Il termine ciarlatano è appropriato: non si tratta di brillanti personaggi che hanno messo il loro genio a servizio del male ma di scadenti truffatori, venditori di fumo, imbonitori. Per questo è ancora più sorprendente scoprire come facciano a sedurre la gente.
Quando ho assistito ad un incontro pubblico di Tullio Simoncini mi ha colpito moltissimo il fatto di non trovarmi di fronte un furbo creatore di pozioni, un sottile genio del male ma solo in presenza di un impreparato, scontato, dimesso venditore di  nulla, per certi versi è scioccante...

L'occhio clinico mi avrà certamente aiutato ma la maggioranza delle manipolazioni, ingenue, evidenti, maldestre erano sotto gli occhi di tutti.
Mi sono anche chiesto: ma non sarebbe stato molto più "facile e sicuro" falsificare direttamente i referti (prepararne di falsi) per non rischiare di farsi scoprire?
La mia risposta è stata (opinabile) che i "testimoni" non sono altro che anch'essi vittime del guaritore che probabilmente ha fatto credere anche a loro quello che lui voleva essendo probabilmente condizionate dallo stato di salute e non certo preparate a capire un referto o una diagnosi: sono diventate inconsapevolmente complici del guaritore.

Nasceva così un anno fa MedBunker.
Dall'esigenza di spiegarmi, dalla rabbia di vedere tanta ignoranza e malafede in un tema tanto delicato quanto la medicina ma ancora più drammatico come il cancro.
Questo blog doveva servire a spiegare le mie ragioni. Illustrare le bugie di quel guaritore del bicarbonato ormai (fortunatamente) definitivamente sbugiardato e mettere in guardia il prossimo, visto che c'era qualcuno che ci credeva. Da questo punto di vista credo di aver concluso egregiamente il mio lavoro.
Dovevo fermarmi lì: il web per me era un'occasione di rilassamento non un lavoro o una fatica. Si sarebbe trattato quindi di un impegno a termine.

Ma continuai pubblicando dei post su altre pseudomedicine, su temi generali legati alla chirurgia, all'oncologia. Video, traduzioni, un po' di tutto, unica condizione: che mi piacesse farlo.
Molti manifestano il loro gradimento e mi incoraggiano. Mi contattano tante persone e poi giornalisti, siti stranieri, associazioni, riviste; una nota rivista nazionale mi chiede una consulenza per un caso di guarigione "miracolosa" (un'altra truffa...), una trasmissione televisiva chiede la mia collaborazione per un caso che sta trattando, arrivano proposte editoriali, richieste, anche dall'estero.
Un po' troppo forse, tanto da accusare anche un breve periodo di "crisi": il mio lavoro mi impegna tanto e sentire il "dovere" di scrivere cose corrette, evitare (per quanto possibile) le sviste e gli errori ed informare onestamente ha fatto sentire il suo peso.
Anche per questo mi sono concesso una pausa nel periodo natalizio.Non pensavo infatti che il mio passatempo diventasse un piccolo punto di riferimento e lo dico con orgoglio.

Non avrei nemmeno mai immaginato cosa volesse dire essere un "personaggio" su internet.
Dopo aver pubblicato questo blog, che è alla fine un diario personale, decine di mail, complimenti, incoraggiamento, sostegno. Ma anche insulti e gli auguri delle più terribili sofferenze Molto più interessanti le manifestazioni d'amicizia ma anche gli insulti hanno un perchè.
Un blog ed una persona che si impegnano a smascherare truffatori, ciarlatani e profittatori dovrebbe essere qualcosa di positivo, si suppone.
Ingenuamente sei portato a pensare che chiunque legga il lavoro di un professionista che spiega a chi non ha le conoscenze adatte la medicina, le malattie e le terapie non può che apprezzare quanto fatto, questo può solo essere d'aiuto a chi cerca notizie in caso di bisogno mi pare. Un impegno per quella che si chiama "una buona causa".
Perchè allora c'è chi mi invia insulti e maledizioni?
Cosa avrei fatto di male?
Smascherare un guaritore non è un'opera meritoria? Allora perchè c'è chi mi contatta per minacciare chissà quali vendette? E perchè minacciarmi: per cosa?

Anche questo è interessantissimo e dopo un iniziale periodo di disorientamento ho tratto le mie conclusioni troppo varie per essere trattate qui ma intriganti.

Ci sono stati forum che si sono occupati di me, interi thread dedicati alla mia persona per scoprire cosa fossi in realtà e quale segreto celassi dietro al nick. Gente che si impegnava anima e corpo per demolire (senza peraltro riuscirci) il mio lavoro.
Da ricco medico colluso con le multinazionali del farmaco passavo con disinvoltura ad essere un povero mentecatto ridotto a scrivere dentro una stanza polverosa e poi diventavo un informatore farmaceutico oppure un finto medico malridotto con manie di grandezza.
C'è chi mi ha scritto fingendosi malato per capire chi fossi e dove esercito.
A qualcosa servo allora. Qualche interesse lo muovo, evidentemente.

Il lavoro diventa tanto e pieno di responsabilità quindi: il blog, che per definizione è un diario personale, comincia a diventare un riferimento per molti e mi rendo conto di non potermi permettere leggerezze o errori. Qualcuno mi fa notare che MedBunker è l'unico blog di questo tipo (studio della pseudomedicina) in Italia.

Questo richiede più sforzi, più ore di documentazione e più volontà, più responsabilità.
Mi piace e lo faccio.
In questo anno di blog ho appreso tantissime cose. Mi ha sorpreso scoprire che solo così ho approfondito argomenti che in tutti gli anni di studio, di specializzazione e di lavoro non ho mai scavato fino in fondo (e non lo avrei mai fatto probabilmente). Non avrei mai approfondito come ho fatto il tema dei vaccini che nella mia specializzazione è trattato solo in linea generale. Non avrei mai consultato leggi e documenti come ho fatto in questo anno o studiare l'agopuntura che conoscevo come credo la conosca la maggioranza dei miei colleghi o la pranoterapia ed il complottismo.

Poi le mail che mi arrivano: casi da esaminare, siti strani, guaritori che vogliono essere analizzati, "prove di guarigione" improbabili...una miniera inesauribile di curiosità e pseudoscienza.
Tutto questo per me è motivo di interesse a volte anche appassionante.

Alcuni numeri

I numeri incredibili che mai avrei sospettato?
In un anno MedBunker ha raccolto più di 110.000 visitatori singoli, più di 221.000 pagine visualizzate. La media di visite al sito è di 350 al giorno in continua crescita con punte massime di 1650 e minime di 140.
Il giorno con più visite singole in assoluto è stato il 24 settembre 2009 con 1889 visite, quello con minori visite in assoluto è stato il 31 dicembre 2009 con  131.
Il 33% delle visite arrivano per digitazione diretta (dai "preferiti" o dalla barra degli indirizzi), il 50% dai motori di ricerca.
Oltre 90 articoli pubblicati sulle medicine alternative, sulla medicina in generale e su altri argomenti attinenti, più di 120 sostenitori.

E' nato e rimane un blog "amatoriale".

Tutto questo è durato un anno.

Non so quanti potrà durarne ancora e non so nemmeno se riuscirò a mantenere il ritmo attuale, il mio lavoro "reale" è molto importante e delicato e spesso sento il peso delle notti insonni o delle giornate intere passate chiuso in sala operatoria ma fino ad oggi ce l'ho fatta (escludendo gli strafalcioni ortografici).
Momenti di cedimento ne ho avuti: alcune aggressioni non mi hanno certo reso felice. Con il tempo ti abitui.  Probabilmente l'unica conseguenza di queste aggressioni è che diventi meno paziente ed indulgente, al primo accenno di "comportamento sopra le righe" non perdo tempo a chiudere ogni contatto.

Delusioni?
Anche.
Quando mi documento su una cura alternativa e le prime ricerche sembrano essere incredibilmente positive: un'idea teoricamente valida, primi esperimenti ottimistici, qualche risultato ma poi...fallimenti, fallimenti ed ancora fallimenti. Cerco le rituali "prove" di efficacia (sempre annunciate e sbandierate a centinaia) e quando le trovo provo sempre l'ennesima delusione (fino ad oggi). Fumo negli occhi.
I soliti casi senza referti, vaghi, senza diagnosi, senza niente che faccia pensare ad un reale effetto di quella cura. Un caso "risolto" ma che in realtà presenta dati manipolati, una "guarigione" che dopo 3 mesi muore di cancro, un'altra che il cancro non lo ha mai diagnosticato, sono queste le delusioni più comuni.

Momenti di felicità?
Una visita di un lettore del blog che non conoscevo e che è riuscito (e complimenti per avermi rintracciato) ad offrirmi un caffè (alla macchinetta automatica dell'ospedale) per ringraziarmi di avergli spiegato che la cura "alternativa" che voleva fare alla figlia era una truffa. Ha viaggiato sei ore solo per venirmi a trovare e ringraziarmi.
La figlia ora si è operata e sta benissimo e partorirà un bel maschietto proprio nell'ospedale dove lavoro, siamo diventati amci. Mi è bastato lo sguardo fisso di quella persona come di qualcuno che non volesse dimenticare il tuo volto, il suo sorriso e la sua mano che non voleva saperne di staccarsi dalla mia spalla per ripagarmi da tanto lavoro.
Poi tutti i messaggi che raccontano storie simili: madri e padri di famiglia che dopo aver letto un mio articolo si dichiarano "risvegliati da un sonno" "presi a schiaffi per una buona causa": ormai convinti dai soliti ciarlatani si sono rivolti in extremis (ed in tempo utile, fortunatamente) a chi davvero cura le malattie dopo aver letto un articolo in questo blog. Tanti gli "Hameriani" (i seguaci delle teorie psicotiche del guaritore Hamer) ai quali ho fatto cambiare idea, soltanto informandoli: erano convinti che quella fosse medicina, non follia.
I continui messaggi di solidarietà ed incoraggiamento...tantissimi e bellissimi.

Altri momenti di felicità sono "in corso", stiamo lavorando per voi...
;)

Per tutto questo ringrazio tutti quelli che mi hanno letto e sopportato supportato anche nei miei scatti d'ira quando non riesco a nascondere il ribrezzo per certe azioni rivoltanti di guaritori senza scrupoli. Ringrazio tutti quelli che da lettori sono diventati amici (e quanti "nuovi" amici che ho acquistato...), davanti ad una pizza (anzi a quattro pizze, due a pranzo e due a cena, che non ne potevo più), chi mi apprezza e non smette mai di farlo.
Ringrazio tutti i siti web ed i blog che diffondono i miei articoli, devo tantissimo a loro e ringrazio chi mi segue (c'è chi è iscritto al blog dal primo giorno!).
Un grazie di cuore anche a chi mi aiuta, come Giuliano e axlman, rispettivamente biologo e webmaster del blog, eccezionali.
I ringraziamenti saranno noiosi per chi legge, come i titoli di coda di un film che nessuno guarda, ma per me sono invece DOVUTI.

Se devo chiedere "scusa" per qualcosa? Per due cose: per gli errori di ortografia. Spesso scrivo di fretta, dopo una notte insonne (e spesso scrivo di notte in attesa di un parto o di un risultato di un esame), spesso mentre scrivo qualcosa di importante devo pregare mio figlio di non buttarmi le calze in faccia per farmi uno scherzo. Un po' di comprensione quindi.
Poi mi scuso se a volte sono troppo duro e taglio corto con chi non vuole capire.
Probabilmente dipende dalla stanchezza di ripetere tantissime volte le cose, di dover fronteggiare polemiche inutili e non costruttive. Quando vedo nei commenti gente che scrive solo per insultare, dileggiare e demolire mi arrabbio.

Per il resto credo di aver fatto un buon lavoro.
Sicuramente mi sono appassionato tantissimo a questo piccolo blogghetto che mi tiene compagnia.
Per tutto questo, grazie...

Ma in quest'anno cosa è successo?
Qualche curiosità?
IL MIO NICK

Ho lavorato per un periodo in Francia, durante la mia specializzazione. All'inizio del mio periodo di stage avevo grosse difficoltà a comunicare in francese (l'avevo studiato a scuola...ma non è proprio la stessa cosa) e per il timore di sbagliare la mia risposta a qualsiasi cosa mi chiedessero per settimane è stata "Oui, oui"...(Sì, sì in francese, si pronuncia UI') tanto che qualcuno mi chiamò per tutta la permanenza Dottor oui oui...
Ho semplicemente "inglesizzato" quel dottor uì uì e sono diventato WeWee.

Perchè mi firmo con un nick? Perchè tutto è iniziato per caso, non ero certo abituato a presentarmi con il mio nome nei forum o nei siti, mai stato un "personaggio pubblico". Nessun mistero e nessun segreto, uso il nick perchè sono un "nick" su internet: nella vita privata ho nome e cognome.
Non è nemmeno un modo di sfuggire alle critiche, chi ha qualcosa da ridire lo può fare pubblicamente (c'è chi mi ha dedicato una "risposta pubblica") o privatamente: ha il mio indirizzo mail.
Qualcuno ha scritto che "non ho coraggio di metterci la faccia": perchè, quando esprimi il tuo pensiero la tua credibilità dipende dalla tua faccia?

Esiste pure un contatto per eventuali rimostranze legali. Più "esposto" di così...
Ho iniziato con un nick quindi ed ho continuato a farlo.
All'inizio poi sono stato intimorito da certi messaggi (non mi vergogno ad ammetterlo): ora ho l'abitudine ed una risposta pronta che copio-incollo quando serve.
Non comprendo in ogni caso lo scalpore che possa scatenare la mia scelta di firmarmi con un nick: quanti grandi giornalisti e scrittori si identificavano con uno pseudonimo? Perchè non potrei farlo io che non sono grande e nemmeno giornalista?
E' anche chiaro che firmarsi con un nick su internet non vuol dire essere "anonimi" (non lo è nessuno sul web).

Probabilmente però prima o poi mi vedrete in carne ed ossa e nome...così anche questa leggenda del blogger misterioso, per quanto sia di nessuna importanza sarà svelata.
E' anche vero che tanti lettori di questo blog sanno chi sono, dove lavoro, come mi chiamo e mi conoscono di persona.
Nessun motivo strano quindi. Sono un medico come tanti con una famiglia come tanti e vivo come tanti. Ora ho anche questa passione del blog. Quindi?

TERMINI DI RICERCA

Tra i termini di ricerca che hanno condotto dei visitatori in questo blog, ne spuntano alcuni davvero curiosi, dal nanoverme che non so cosa sia (un piccolo verme, presumo) alla ricerca delle nazioni dove pubblicano penthouse nozione sicuramente utile in caso di viaggio all'estero in solitaria. Sorprende chi cerca video di punture ai testicoli youtube e meno male che qui non ne trova.

Attenzione, tutti i termini riportati sono assolutamente (ed incredibilmente) reali!

Parliamo di medicine alternative e siamo stati abituati ad ogni sorta di sostanza usata a scopo terapeutico, alcune però mi sfuggono come la ricerca di integratore intestino paraflu, mi immagino il poveretto costretto a bersi l'antigelo per migliorare la funzionalità intestinale. Resterà intossicato, ma probabilmente sarà di intestino regolare: occhio ai freni.

I guaritori guariscono di tutto, ma dico io, dobbiamo cercarli anche per le cose più banali? Allora è testa dura! Come chi cerca guaritori di porri o i rimedi naturali per topi grossi.

Nell'"eterno scontro" tra complottisti e debunkers, si arriva a tecnicismi esagerati. Per trovare una risposta ai tanti dubbi paranoici di chi vede un complotto in ogni aspetto umano a volte si estremizza, aggrappandosi ai particolari insignificanti. Come chi cerca la descrizione principio di conservazione di massa di un'aspirina. Sarà curioso ma non mi sembra il caso di esagerare con le piccolezze.

Diverso invece il caso di chi ha cercato un argomento un po' troppo complesso per essere trattato in questo blog:

avevi bisogno di qlcosa che non c'è e che sparita la speranza l'hai cercato dentro me...ma purtroppo al mio intero hai visto che c'era il vuoto ma non posso più aspettarti guardando la tua foto...non posso piu sbagliare ne commettere e...rrori e non credo nel destino e nemmeno negli amori

Non ho molti dubbi invece su quello che cercava chi ha digitato: "donne over 53,xtutto".

Mi dispiace per il pessimismo di chi ha inviato le parole di ricerca:
Mi ammalerò di mieloma multiplo.

Condanno come sempre invece i soliti allarmisti antivaccinazione, anche se a volte sono talmente esagerati che si discreditano da soli: non vaccinatevi é la più grande boiata che l'uomo poteva concepire...è pericoloso...ti iniettano un virus instabile che può mutare nel tempo e causare gravissimi danni..magari tra un paio di anni....mi raccomando mi sono veramente informato..ed è una truffa paurosa per non dir peggio..credetemi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Beh, rifacciamoci con i pruriti di chi cercava racconti erotici ingravidare e con chi ha cercato viagra sottobanco a roma.

Facciamo una classifica dei termini di ricerca che hanno portato a questo blog:

- Il più pornografico: Ananas effetti sullo sperma
- Il più sfigato: Avere tutte le malattie
- Il più coraggioso: Ben vengano i brufoli Hamer
- Il più vizioso: Clistere di urina
- Il più debole: Disfunzione erettile dopo rapporto
- Il più curioso: Foto vagina aperta
- Ancora più curioso: Vagina più larga del mondo
- Quello di prima è tornato: Leggenda sull'ananas sessualmente
- Il più indeciso: Ci si prende malattie toccando una prostituta?
- Il più disperato: Mi doli a panza vai te costanza costanza non c'è qualcuno mi sa dire tutta com'e'?

Ma i termini curiosi sono troppi da elencare, chiudo con nanomungo (questo è per pochi eletti) e ombelico esterno femminile.

Tutto ciò è fantastico.

Per finire ecco la dimostrazione che la lobby dei videogiochi (non so se per il mio articolo su Babbo Natale) in combutta sicuramente con la lobby delle aziende produttrici di bicarbonato sta lanciando una campagna subliminale (e mica tanto) per eliminarmi fisicamente.
Non ci credete? Ecco la prova:


"WeeWee ucciso, fai rapporto" il riferimento è chiaro no?
Appare nel gioco Borderlands (grazie a F. per l'immagine).
Maledetta lobby dei videogiochi...
Non mi avrete mai, sporchi disinformatori prezzolati!
:)
Come sempre, alla prossima, almeno per un altro anno insieme.

martedì 16 febbraio 2010

L'uomo arancione

Una medicina alternativa non efficace può essere anche dannosa per due motivi ben precisi. Primo: distoglie da cure sperimentate che, se non portano sicuramente a guarigione, possono almeno prolungare la sopravvivenza del paziente permettendogli di vivere accanto ai propri cari per qualche anno. Secondo: molte cure alternative hanno un rischio (quasi sempre non elevato) di tossicità che può accelerare il decorso della malattia o talvolta provocare complicazioni anche letali.
Lo abbiamo visto nel caso del bicarbonato, cura del cancro venduta da Tullio Simoncini: il bicarbonato a basse dosi, generalmente, non fa male ma in alcuni casi ed in certi soggetti (ed i malati di cancro sono certamente soggetti a rischio) può provocare disturbi gravi ed anche letali.
Per questo propongo la traduzione di un articolo che racconta la storia, a tratti cruda, di un paziente con un tumore intestinale che preferisce rivolgersi alle medicine alternative sbagliando quindi totalmente strada e rimanendone vittima, in tutti i sensi.
Si pone anche il punto sulla plausibilità di certe terapia: basterebbe già chiedersi (da parte dei potenziali pazienti) ma se questa "terapia" non è stata mai sperimentata e nemmeno il suo inventore ha una casistica seria di guarigioni, perchè dovrei crederci?
Se davvero una terapia alternativa è efficace, dove sono le persone guarite?

L'articolo è firmato da David Gorski, tra gli autori del sito Science Based Medicine. L'originale in inglese lo trovate qui. Spiegherò con delle note (tra parentesi quadre) i termini più complicati ed avverto che trattandosi di un caso reale e drammatico, possono esservi dei passi piuttosto pesanti e difficili da leggere ma è una storia di sofferenza che equivale spesso a dolore, indorare la pillola quindi è assolutamente fuori luogo, anche per capire a cosa va incontro chi soffre di questa terribile malattia.

L'uomo arancione 

di David Gorski

La prima cosa che mi ha colpito di lui era il suo colore arancione.

Non era un arancione che avevo già visto in un paziente. Era un colore giallo-arancio, quasi una colorazione artificiale. In un primo momento mi chiesi se fosse affetto da insufficienza epatica con ittero [colorazione giallastra della cute dovuta a disturbi del fegato] ma questo arancione non aveva la tonalità di giallo tipica dell'itterizia e non erano gialle nemmeno le sclere [parte dell'occhio che nell'ittero appare gialla]. Ho pensato quindi ad una insufficienza renale ma quell'arancione non somigliava al giallo rame di alcuni pazienti con grave insufficienza renale prolungata che necessitano di dialisi.

Ero perplesso. La sua cartella diceva che era stato ricoverato per un intervento chirurgico per cancro al retto. Così ho mandato la tirocinante a raccogliere l'anamnesi, la storia clinica, l'esame obiettivo e prepararlo per la pulizia dell'intestino richiesta per l'intervento. Che ci crediate o no c'è stato un periodo in cui non era raro che i pazienti venissero in ospedale la sera prima dell'intervento di chirurgia addominale per sottoporsi a preparazione intestinale preoperatoria piuttosto che essere costretti dalle loro compagnie di assicurazione [negli USA le compagnie di assicurazione sanitaria prevedono precisi protocolli e comportamenti per rimborsare le spese mediche] alla tortura di bere quattro litri di purgante Go Lytely, [Vai Leggero, il nome del purgante] nome improprio, se mai ne esistesse uno, e trascorrere a casa le prossime ore a correre periodicamente in bagno aspettando invano che il liquido che fuoriesce dal posteriore diventi finalmente limpido.
Oltre dodici anni fa ero nel mio periodo di specializzazione in chirurgia generale. Stavo facendo un turno come capo di uno dei servizi di chirurgia generale tornato nel principale ospedale dell'università. Questo servizio è stato la sede di diversi chirurghi del colon-retto [la parte finale dell'intestino] come pure del primario di chirurgia generale. Per questo motivo ho visto un bel po' di buona e seria chirurgia generale che coinvolge uno degli organi che i chirurghi generali operano di più [il colon]. Naturalmente una buona parte di questi interventi interessavano il colon-retto, data la diffusione di questo tipo di tumore.

E' stato mentre facevo questo turno a rotazione che incontrai l'uomo arancione, come lo avevo soprannominato nei miei pensieri (anche se non lo dissi mai a nessuno, nemmeno ai tirocinanti che lo avrebbero trovato divertente). Durante il mio interessamento per questo caso appresi dal chirurgo che doveva operare l'uomo arancione e che lo aveva ricoverato per l'intervento del giorno dopo, la sua triste storia. Era un uomo all'esordio dei 50 anni che aveva già avuto un mio intervento l'anno prima. Aveva sofferto di BRBPR (che per i non medici è una sigla che significa bright red blood per rectum [sangue rosso vivo dal retto]) ; un gastroenterologo lo aveva visitato, gli aveva prescritto giustamente una colonscopia che aveva diagnosticato un tumore del retto con una localizzazione piuttosto bassa.

Passa quindi alla mia osservazione e valutandolo ho scoperto che non c'erano metastasi al fegato o altrove nelle TAC ed era raccomandata la chirurgia. Anche se il tumore era relativamente basso in posizione nel retto, l'intera equipe concluse che vi era una buona possibilità di risparmiare lo sfintere anale dalla rimozione chirurgica (si chiama resezione anteriore bassa), possibilmente con una anastomosi molto bassa o coloanale [vari tipi di soluzioni chirurgiche che si applicano in questi casi].
Tuttavia il paziente doveva prepararsi alla piccola possibilità che sarebbe stata richiesta la resezione addomino perineale (APR) per rimuovere il tumore che in genere cerchiamo di evitare per quanto possibile perchè questa prevede non solo la rimozione del retto ma anche quella dell'ano.

In questi casi si occlude lo sfintere anale e quindi per il paziente è necessaria una colostomia permanente [le funzioni anali sono sostituite da uno sbocco nella parete intestinale]. Questo tipo di interventi sono a volte necessari per tumori molto bassi che non possono essere rimossi con un adeguato margine di tessuto sano tra il tumore e l'ano o in tumori talmente bassi che invadono direttamente l'ano. Brutte notizie in ogni caso quindi.
Posso solo immaginare la reazione dell'uomo arancione appena appresa la notizia. Probabilmente era terrorizzato. Certo, se si trattasse di me avrei paura anche io; non vorrei di certo una colostomia permanente se non fosse possibile rimuovere il tumore con un buon margine sano e vorrei pure salvare il mio ano. Nessuno e sottolineo NESSUNO non avrebbe paura ma, se fosse stato per me mi sarei sottoposto a chirurgia perchè so che sarebbe stata la mia arma migliore in termini di sopravvivenza a lungo termine. Sopporterei la piccola probabilità della necessità di una colostomia permanente. A questo avrebbe contribuito sapere che sarei stato nelle mani di un ottimo chirurgo ed avrei avuto fiducia in lui per il necessario giudizio chirurgico per conoscere la cosa più giusta da fare.
L'uomo Orange, purtroppo, ha fatto una scelta diversa. Convinto che avrebbe potuto trovare un altro modo per evitare la "cattiva" medicina allopatica, con la sua enfasi sul "tagliare e bruciare" ha cercato trattamenti medici alternativi.
Nella sua ricerca ha in qualche modo trovato la sua strada a New York dove ha scoperto un professionista che raccomanda clisteri di caffè e megadosi di succo di carota. E' tornato periodicamente da lui per circa un anno ed in tutto questo tempo si propinava i clisteri di caffè e le dosi massicce di succo di carota, vitamine, integratori e vari altri metodi alternativi per guarire un tumore potenzialmente curabile (e penso che ignorasse che la tinta arancione della sua pelle cominciava a delinearsi).

Clisteri di caffè? Non ci potevo credere. Non ne avevo mai sentito parlare prima. Ricordo che questo è successo 12 anni fa: ero aiuto primario in chirurgia generale ed il mio interesse per la medicina non scientifica era lontana anni, nel futuro.
Al momento mi chiesi: a cosa potrebbero servire dei clisteri di caffè per il cancro? L'unico uso che potevo immaginare fu che poteva essere un mezzo economico e rapido (ed altamente disgustoso) per portare la caffeina direttamente nel flusso sanguigno.
Non ne sapevo nulla al momento ma ora posso ipotizzare che la "terapia" che l'uomo arancione aveva scelto era probabilmente una variazione della Kelley/Gonzales ispirata da quella di Max Gerson.

Tra il 1940 ed il 1950, Gerson "inventò" questa cura ed una variante della "disintossicazione" fu sviluppata da William Kelley attorno al 1960 ed è ancora oggi praticata da Nicholas Gonzales
Per loro vi è la convinzione che tutti i tumori provengono da una carenza di enzimi pancreatici che permette alle cellule tumorali di crescere. Secondo questo concetto, il tumore cresce e metastatizza perchè vi è carenza degli enzimi che "digeriscono" il cancro. La soluzione quindi sarebbe quella di ottenere gli enzimi pancreatici nelle zone tumorali in concentrazione abbastanza alta per distruggere il cancro ma non troppo alta perchè si produrrebbero delle tossine conseguenti alla distruzione del tumore che favorirebbero una intossicazione dell'organismo. Di conseguenza il trattamento consiste della "disintossicazione" con clisteri di caffè che "pulirebbero" il corpo dalle tossine prodotte dal disfacimento del tumore. Cambiamenti dietetici, enzimi pancreatici, megadosi di vitamine ed integratori  e di succhi di frutta come il succo di carota. La dieta Gerson originale richiede più di un gallone al giorno (più di quattro litri, ndt.) di succhi di frutta e poi verdura e fegato di vitello crudo ma, come appresi in seguito, esistono diverse varianti a questa dieta e nessuna di loro ha alcun fondamento plausibile in biologica, fisiologia o farmacologia.
Ripensandoci mi sono chiesto se l'uomo arancione sia stato trattato dal dottor Gonzales in persona in quanto esisteva un suo ambulatorio proprio a New York.

L'uomo arancione è stato infine costretto a tornare da me quando gli è apparso chiaro che i clisteri di caffè e la terapia con il succo e le megadosi di carota non funzionavano. Il suo tumore rettale aveva continuato a sanguinare in modo intermittente e con sempre maggiore frequenza.
Aveva continuato a crescere lentamente e cominciava anche ad interferire con la sua capacità di andare di corpo. Era però iniziato il "tenesmo" che è la sensazione intrattabile di dover andare in bagno e che colpisce spesso proprio i pazienti con il cancro rettale e che può essere a volte davvero insopportabile. Finalmente insomma, l'uomo arancione ne aveva avuto abbastanza.

Purtroppo però il cancro non ne aveva avuto abbastanza dell'uomo arancione.

Nel periodo passato a tornare alla medicina "convenzionale" il tumore era cresciuto notevolmente. Era a tratti sporgente dall'ano e sembrava coinvolgere lo sfintere. Esaminandolo rimasi sorpreso dalle dimensioni e dalla consistenza di questa massa, ormai facilmente raggiungibile con l'esame rettale. Fortunatamente la TAC mostrava che il tumore non aveva apparentemente procurato metastasi al fegato o altrove. Sempre fortunatamente, il tumore sembrava anche abbastanza mobile ma sarebbero stati richiesti una resezione molto estesa ed una colostomia permanente.
Era così in basso e così grande che non vi era alcuna possibilità di risparmiare lo sfintere anale e nessuna di evitare la colostomia. Vi era anche un'alta possibilità di procurare una impotenza sessuale permanente.
L'uomo arancione è stata la prima persona che mi ha insegnato che la medicina alternativa inefficace non è innocua.

Me lo ricordo bene. E' stato uno degli ultimi casi prima di cambiare reparto. L'uomo arancione aveva un tumore rettale molto ingombrante e difficile da rimuovere, bisognava arrivare fino alla fine dell'aorta per rimuovere assieme al tumore anche numerosi linfonodi sospetti disseminati nell'intestino. Aveva chiaramente una positività ai linfonodi, fattore prognostico negativo. Inquietante è stata pure l'osservazione che il tumore aveva invaso tutta la parete del retto, portandosi all'esterno dell'intestino quindi altro fattore prognostico negativo.

Ciò che posso ricordare è che pensai: come mai questa persona ha scelto di non sottoporsi ad un intervento l'anno precedente quando ancora il suo tumore sarebbe stato molto più semplice da rimuovere con buone possibilità di risparmiare buona parte dell'intestino (e quindi la colostomia) per non parlare di una prognosi molto più positiva in termini di sopravvivenza? Perchè? Cosa ha fatto il professionista "alternativo" per convincere l'uomo arancione e fargli abbandonare la terapia che è più efficace in maniera provata?
Gli ha promesso di curarlo senza chirurgia, radioterapia, senza dolore? Lo ha terrorizzato con storie dell'orrore sulle complicanze di tali terapie? Gli ha descritto le terapie standard come "tagliare, bruciare, avvelenare" come tanti alternativi usano fare? Gli ha detto un po' di tutto questo?

Non so cosa sia successo davvero con l'uomo arancione ma mi sentivo molto triste per lui. Era chiaramente caduto nelle mani di un ciarlatano per non pagare con la sofferenza la sua malattia finendo per pagare un prezzo molto più alto e lo aveva pure capito.

Pochi giorni dopo, prima della dimissione dell'uomo arancione, mi sono trasferito
Non ho quindi mai più rivisto l'uomo arancione di nuovo. Data l'entità della sua malattia probabilmente ha meno del 50% delle possibilità che sia ancora vivo e se lo fosse nel 100% dei casi ha una colostomia permanente che non sarebbe stata necessaria se si fosse affidato semplicemente alla medicina con trattamenti noti ed efficaci ed elaborati secondo la medicina scientifica.
La medicina alternativa che non è efficace, NON E' innocua.
Quando sento i sostenitori delle terapie alternative affermare che le loro terapie sono innocue penso all'uomo arancione. Quando sento questi sostenitori sottolineare all'innocuità delle loro terapie, penso anche a donne come quella di cui discussi circa un mese fa o come Patti Davis che subì una biopsia al seno con diagnosi di tumore mammario. Il suo cancro avrebbe avuto un'alta probabilità di guarigione (oncologi, odio usare questa parola ma in questo caso non è del tutto inappropriato) con la terapia convenzionale. Tuttavia lei, come l'uomo arancione, ha optato per una variante della terapia di Gerson, recatasi in una clinica di Tijuana (Messico, ndt), in disintossicazione e mangiando 7-8 kg, di carote a settimana.
Sua madre aveva avuto il cancro al seno all'età di 47 anni ed era sopravvissuta 22 anni dopo l'intervento, la radioterapia, la chemio ed esortava la figlia ad operarsi ed a fare almeno un ciclo di terapia standard ma senza risultato. La signora Davis ha fatto ricorso alla terapia convenzionale quando cominciò a sentire una massa sotto il braccio, mentre era in fase di terapia di Gerson e finalmente realizzò il suo errore.
A quel punto era troppo tardi. Morì all'età di 39 anni. Ed è in compagnia.
Debbie Benson. Ha evitato terapie convenzionali per trattare un tumore curabile; Lucille Craven, si spinse a nascondere la diagnosi persino al marito per molti mesi mentre cercava trattamenti da vari alternativi. E molti altri ancora.

La medicina alternativa inefficace non è innocua.
Quando sento i difensori delle medicine alternative penso all'uomo arancione ed a Patti Davis ed al fatto che la terapia di Gonzales (derivata dalla Gerson, ndt)  fu sperimentata in uno studio finanziato dal governo americano. Quello che i sostenitori dell'alternativo non raccontano mai sono le storie come quelle di cui ho parlato e del fatto che i risultati di quello studio non furono mai pubblicati (come racconta il Dott. Atwood).

Anche se è bene sostenere prove rigorose nel caso di terapie alternative alla medicina, in studi clinici che ne determinano l'efficacia, il denaro è sprecato quando è utilizzato per testare affermazioni mediche senza evidenza o una buona dose di studi preclinici che le sostengano.
Un primo esempio: la terapia Gonzales/Gerson è stata finanziata sulla base di un singolo paziente non controllato. Lo studio è stato progettato male specie nella selezione dei 12 pazienti con cancro al pancreas su cui effettuare lo studio clinico. Il dott. Atwood ha abilmente descritto le numerose carenze di questo studio la peggiore delle quali è stata la natura non consecutiva dei casi di malattia elemento che faceva sospettare una selezione "non neutrale" dei casi selezionati.
Le domande di sovvenzione di solito richiedono notevoli dati preliminari e spesso sperimentazioni cliniche precedenti se si vuole avere la possibilità di ricevere finanziamenti pubblici. Dove sono gli studi in vitro che supportano il protocollo di Gonzales e che mostrano attività anticancro contro le cellule neoplastiche del pancreas? Dove sono gli studi preclinici su animali che presentano attività anticancro in modelli selezionati con carcinoma pancreatico (o qualsiasi altra forma di cancro)?
E quali studi su animali mostrano di supportare almeno in teoria il meccanismo di funzionamento di queste terapie? Non esistono nè in letteratura nè nella domanda di sovvenzione.
Se dovessi presentare una domanda di sovvenzione per una sperimentazione clinica sulla base di dati così poco convincenti, la commissione avrebbe fatto circolare la mia domanda in giro come esempio di ridicolo e sicuramente non passerei nemmeno le prime fasi delle procedure di sovvenzione.

I pazienti che scelgono i trattamenti non scientifici al posto delle cure provate soffrono, ma non sono gli unici che soffrono, le conseguenze della loro scelta. Ci sono anche le loro famiglie, i loro cari, gli amici che li vedono morire per malattie potenzialmente curabili (e troppo spesso perdendo per strada i risparmi di una vita). Sono bambini che perdono i genitori, uomini e donne che perdono i propri compagni. Siamo tutti noi anzi che soffriamo e che finanziamo questi trattamenti inefficaci finendo per pagarli attraverso le tasse o le assicurazioni quando un paziente che avrebbe potuto essere curato in maniera più convincente ed efficace finisce per pagare di più cure mediche più costose e complicate a causa di un ritardo causato dall'inseguire terapie inefficaci e false speranze.
La medicina alternativa inefficace, non è innocua.

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Alla prossima.

sabato 13 febbraio 2010

Sclerosi multipla: scoperta la cura? Purtroppo no, non ancora

Articolo aggiornato rispetto alla stesura iniziale.

Questa è una storia esemplare per dimostrare la differenza tra un imbonitore da quattro soldi ed uno scienziato che ha un'idea.
Da qualche settimana la notizia gira in molti siti, forum e social network (l'immancabile Facebook).
È stata trovata la cura per la sclerosi multipla?
Parto subito con la risposta: No (purtroppo).

Immaginate come sarebbe bello? Un sogno ad occhi aperti. Migliaia di persone nel mondo, fortemente condizionate da questa malattia inesorabile ritroverebbero la gioia di vivere.
Non disperiamo: chissà non sia solo un piccolo anticipo della scoperta che ridarebbe la felicità a tutti i malati di sclerosi.

Ma analizziamo i fatti. Vista la complessità dell'argomento cercherò di spiegarlo con semplicità e schematicamente.
Partiamo dalla malattia: la sclerosi multipla.

È una patologia neurologica (qui su Wikipedia) nella quale i segnali trasmessi dal sistema nervoso centrale non giungono correttamente al sistema muscolare. I muscoli controllano praticamente la totalità delle nostre funzioni motorie, volontarie ed involontarie.
Chi soffre di sclerosi multipla quindi perde progressivamente la capacità di controllare la muscolatura. Se all'inizio si tratta di sintomi lievi ed aspecifici (perdita di sensibilità, di capacità di movimenti fini, di mancata coordinazione, debolezza) successivamente i problemi si fanno più importanti: difficoltà a deambulare, difficoltà di equilibrio, di movimento, di visione, di parola, per arrivare ad episodi di paralisi fino agli epiloghi più drammatici dei sintomi a carico del sistema cardiorespiratorio.
La SM non è una malattia mortale (tranne nei rarissimi casi di forme a rapida progressione) ma altamente invalidante e le conseguenze (immobilità, infezioni, incidenti) possono essere anche molto gravi e pericolose per la vita.
Esistono diverse forme e gradi di gravità della malattia che decorre tipicamente a poussèes, cioè a "picchi" di aggravamento seguiti da relativi miglioramenti seguiti da nuovi aggravamenti e così via.
Il problema che sta alla base della patologia risiede nella guaina che ricopre le strutture del nostro sistema nervoso centrale (midollo spinale e cervello), costituita da una sostanza chiamata mielina. Questa guaina non solo protegge i neuroni ma aiuta la conduzione degli stimoli e li fa arrivare correttamente nel loro punto di azione finale.
Un danno a questa guaina causa i sintomi.
Le cause della sclerosi multipla (SM) sono considerate di tipo autoimmune. Il nostro sistema immunitario attaccherebbe (come "impazzito") la mielina causando il danno che principalmente è infiammatorio: le aree di mielina distrutte vengono chiamate "placche" (da qui il nome "sclerosi a placche") visibili anche con alcuni esami diagnostici. La mielina distrutta non si ripara più.
L'autoimmunità è un meccanismo conosciuto e che causa diverse altre patologie. Nel caso della SM è stata ipotizzata anche la predisposizione genetica e la genesi virale (non diretta ma che in ogni caso scatenerebbe una risposta autoimmunitaria) poiché esistono anche fattori ambientali che condizionano la diffusione della malattia. In certe zone del mondo per esempio (in Italia la Sardegna) la SM ha un'incidenza superiore rispetto ad altri luoghi.
La cura delle sclerosi multipla è fondamentalmente sintomatica: tutto ciò che riesce a ridurre questa "autoimmunità" (come il cortisone) può migliorare i sintomi soprattutto nelle forme lievi. Riabilitazione ed altri farmaci possono migliorare i sintomi della malattia.
E uno.

Due: la CCSVI (Insufficienza Venosa Cronica Cerebro Spinale) è una patologia del sistema venoso (qui su Wikipedia) nella quale dei restringimenti (stènosi) delle vene (la giugulare e la azygos) a livello del collo e del torace, esterne al cranio (extracraniche) quindi, causano un deflusso irregolare del sangue che dal cervello (e quindi dal sistema nervoso centrale) va verso il cuore.
In pratica avverrebbe una sorta di "ristagno" di questo sangue (un po' quello che accade con le varici alle gambe o il varicocele) una "turbolenza" del flusso ematico che causerebbe il deposito di sostanze dannose a livello nervoso.
La minore ossigenazione del sangue che non riesce a tornare come deve al cuore e poi ai polmoni ed il deposito di queste sostanze (ferro soprattutto, è contenuto in abbondanza nel sangue) causerebbero un danno al sistema nervoso centrale.

Ecco le due entità coinvolte in questa storia.
Ci siamo? Benissimo.
Tutto questo è avvenuto meno di un anno fa, nel 2009. E' una storia molto affascinante.

Un medico ferrarese, Paolo Zamboni, chirurgo,  ha avuto un'intuizione molto interessante.  Ma se questi restringimenti venosi che causano questo "ristagno" dannoso avessero un ruolo nella SM? Quei depositi di ferro tipici della SM, non potrebbero essere stati causati dal ristagno venoso?
In realtà l'idea che poi Zamboni ha sviluppato e testato era stata anche ipotizzata da altri ma mai approfondita.
Lo studioso italiano in collaborazione con il collega Francesco Salvi, neurologo, ha quindi voluto provare la sua idea.
Ha sottoposto dei malati di SM ad un semplice esame diagnostico, l'eco doppler venoso (una sorta di ecografia che si fa al collo) e poi con un'angiografia (una sorta di radiografia delle vene) che visualizzano la struttura ed il decorso delle vene ed il risultato è stato stupefacente. Anche se in un campione molto limitato, tutti gli ammalati esaminati dal medico ferrarese presentavano la CCSVI. Immagino il colpo al cuore che deve aver avuto questo medico.
Ecco: questo è il primo passo da fare quando si ha un'idea in campo scientifico, provarla.

Secondo passo: raccogliere i dati e preparare una statistica da sottoporre all'esame della comunità scientifica internazionale.
Zamboni lo fa. Prepara i dati, li controlla e li pubblica.
Ha pubblicato ad esempio di aver trovato che pazienti con la SM hanno delle stènosi alle vene extracraniche e che questi restringimenti (qui l'articolo originale completo) cambiano l'emodinamica (le caratteristiche fisiche del flusso di sangue) di quel distretto anatomico, osservazione pubblicata anche in un altro studio, oppure che i depositi di ferro tipici della SM (e di altre malattie neurologiche) che finora avevano cause solo teoriche, potevano essere spiegati proprio con questa anormalità di emodinamica provocata da quei restringimenti. Gli articoli sono lì, pubblicamente disponibili. Altro che complotto delle lobby e servizi segreti, chi ha sale nella zucca non ha bisogno di scuse infantili per giustificare le proprie idee.

da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19060024


Il Prof. Zamboni ha pubblicato in tutto il mondo le sue teorie, sicuramente dirompenti, innovative e da un certo punto di vista rivoluzionarie.
La notizia è sorprendente ma non cantiamo vittoria, l'eccitazione per una cosa del genere non deve mettere nè fretta nè ostacoli, calma.


Secondo passo: la ripetibilità. Se una scoperta o un'idea funziona il risultato deve ripetersi, chiunque sia colui che ripete lo studio.
Nel caso dieci scienziati ripetessero i miei esperimenti e nessuno di loro ottenesse il mio risultato le cose sono due: ho visto male o ho barato (o un insieme di coincidenze mi hanno condotto ad una falsa conclusione).

Beh, l'università di Buffalo ha ripetuto gli esperimenti in un campione più elevato ed anche loro sono giunti allo stesso risultato: i restringimenti esistono e provocano effettivamente delle modificazioni emodinamiche significative. Su 280 malati di SM (il più grande campione finora analizzato) il 56.4% aveva la CCSVI. Poco più della metà. Non è un risultato totale (nel senso che non tutti i malati hanno la CCSVI) ma è più di una piccola scoperta.
In più lo studio dell'università americana ha ipotizzato che la presenza di CCSVI fosse correlata alla progressione della malattia più che alla presenza della stessa. Altri interventi e studi sono stati compiuti in Polonia e Francia.
Da questo si potrebbe pensare che la SM abbia sì l'origine autoimmune che finora conosciamo ma che in presenza dei restringimenti venosi si possa assistere ad una progressione (drammatica) della sintomatologia.
Chi corregge il problema venoso infatti NON GUARISCE ma sta meglio.
Cosa vuol dire questo? Che non tutti i malati di SM hanno quelle stènosi, come non tutti hanno dei depositi anormali di ferro.
Zamboni quindi non avrebbe trovato LA CAUSA della sclerosi multipla e quindi nemmeno LA CURA, ma ha scovato un particolare molto interessante che rappresenterebbe per tante persone una bella speranza di vita serena.
La causa della sclerosi multipla probabilmente resterà ancora per un po' sconosciuta (vista la complessità della genetica) così come la cura ma il passo di Zamboni potrebbe migliorare tantissimo la qualità di vita di molte persone.
Il prof. Zamboni infatti è stato (onestamente) molto chiaro: non ha mai parlato di guarigione nè di cura della sclerosi multipla.
Non ha mai detto di aver raggiunto una conclusione definitiva dei suoi studi.

Ma ha compiuto un altro passo: "se correggo questi restringimenti che per me possono essere la causa di quei sintomi, gli stessi sintomi migliorano?". Sarebbe un doppio successo: il miglioramento per primo e la conferma che quelle stènosi abbiano un ruolo nei sintomi della malattia per secondo.

Utilizzando l'angioplastica (un catetere con un "palloncino" che gonfiato allarga le porzioni di vena ristrette) o in alternativa (lo hanno fatto nello studio americano) degli stent (una sorta di manicotto cilindrico che allarga e mantiene la forma corretta delle porzioni di vena ristrette, si utilizzano in malattie come la stènosi delle coronarie) ha così allargato le vene ristrette e ristabilito il giusto flusso che dal cervello torna al cuore.
Inizialmente i miglioramenti non sono eclatanti e sono pure segnalati alcuni fastìdi derivanti dal piccolo cilindretto metallico inserito nella vena.
Dopo qualche mese però (3-5 mesi) qualcosa migliora (altre testimonianze parlano di miglioramenti immediati).
Non in maniera esplosiva, si tratta quasi sempre di piccoli miglioramenti, apprezzabili passi avanti.
Per esempio un'incontinenza urinaria totale migliora notevolmente. La deambulazione totalmente inefficiente diventa accettabile, piccoli passi (letteralmente) che però per chi ha voglia di correre sono più che incoraggianti.
I pazienti che si sono sottoposti all'intervento chirurgico si sono dichiarati (quasi tutti) soddisfatti, stanno meglio e sono felici.
Pareri negativi?
Sì. Qualche studioso ha ritenuto troppo premature le conclusioni alle quali è arrivato Zamboni ed ha criticato soprattutto degli errori di metodo, i campioni troppo ridotti e lo stesso studio dell'università di Buffalo che, seppur incoraggiante non svelerebbe sostanzialmente nessuna novità nella ricerca delle cause e delle cure della malattia a dispetto del clamore sollevato dalla notizia.
Qualcuno si chiede ad esempio quale possa essere il senso di queste alterazioni venose in relazione al tipico andamento "intermittente" della malattia, se i restringimenti ci sono i sintomi dovrebbero essere costanti. Altri si sono chiesti se non fosse il caso di controllare le variabili individuali nel circolo venoso e se questi restringimenti sono esclusivi dei malati di SM o della normale popolazione.
Anche il medical board dell'associazione sclerosi multipla britannica si è dichiarato "poco convinto" dei risultati degli studi del Prof. Zamboni. Leggendo tra le righe i responsabili scientifici dell'associazione puntano sul fatto che non vi sono risultati positivi su pazienti con forme progressive di SM.
Un altro punto a sfavore di Zamboni riguarda i trattamenti ricevuti dai partecipanti allo studio americano dell'università di Buffalo: tutti ricevevano i trattamenti abituali che non hanno abbandonato mai, i miglioramenti quindi sono dovuti esclusivamente all'intervento di Zamboni?

Qualcuno si è spinto addirittura fino all'effetto placebo (Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla).
In effetti dopo la teoria, anche le critiche hanno un fondamento e nascerà sicuramente una bella discussione ma nessuna sollevazione popolare, nè in un senso nè nell'altro esiste un'accesa disputa ed è bene così. Se son rose fioriranno (eccome se fioriranno) in quanto Zamboni sta facendo esattamente quello che deve fare uno studioso.

Eccoci giunti ad oggi.

Gli studi, le sperimentazioni e le prove continuano, si potrà dare una bella notizia a tutto il mondo o dovremo rassegnarci ad un caso? Ad una terribile coincidenza? Ad un errore pesantissimo?
Non possiamo saperlo in questo momento ma le premesse sono ottime.
Fa anche piacere che nel mondo oltre ai guaritori come Simoncini esportiamo anche persone in gamba, come Zamboni.
Lo ripeto per evitare fraintendimenti: non tutti i malati di SM presentano quelle stènosi, non tutti hanno beneficio dalla cura chirurgica, chi ha beneficio non è guarito ma migliorato sintomatologicamente. E' importante sottolinearlo e sia ben chiaro quindi, non è stata trovata LA CURA per la sclerosi multipla nè la CAUSA, si sta percorrendo una strada nuova e promettente e non del tutto chiarita e sperimentata, per ora siamo a questo punto.
Perchè ho scritto questo articolo?
Per due motivi:
1) Mi sembra una notizia molto interessante ed ottimistica da divulgare.
2) Gli avvoltoi hanno depredato una possibile conquista della scienza ridicolizzandola per i loro fini.

Ho ricevuto infatti molte segnalazioni su questo argomento che riguardavano una pagina su Facebook.
Qualcuno ha aperto un "gruppo" che si chiama pomposamente "Sclerosi Multipla trovata la "CURA" dal dott. Paolo Zamboni".

La fotografia che campeggia in questa pagina ritrae il Prof. Zamboni con la sua èquipe ed il simbolo di una lista politica in corsa per le elezioni in Lazio.
Che vergogna però...
Non solo.
Il fondatore del gruppo, guardacaso, è una persona che si candida per le elezioni e vista la visibilità mediatica ottenuta da Zamboni, si può pensare che esista gente che sfrutti la sua immagine per raccattare voti. Non è indegno? Una cosa del genere può fare capire come ci siano persone senza ritegno, disposte a sfruttare la malattia ed i malati per i propri scopi.
Ma questa storia ci insegna un'altra cosa: la differenza tra i miseri imbonitori (i guaritori) ed uno studioso.

Non è detto che l'intuizione di Zamboni sia decisiva o porterà risultati eccezionali, naturalmente si spera di sì ma ci vuole tempo, pazienza e coraggio.
Zamboni ed i suoi collaboratori potrebbero aver tratto conclusioni errate, potrebbe essere tutto frutto di errate valutazioni, del caso, di coincidenze, di errori di metodo (è la critica più comune).
Io ho letto i lavori disponibili interamente e sono rimasto sufficientemente colpito da poter dire che questa scoperta è davvero interessante. In effetti esiste un ampia possibilità di errore (il campione è ancora davvero molto esiguo e non è chiaro se la CCSVI sia esclusiva dei malati di SM) ma non mi sento di bocciare interamente le osservazioni del chirurgo ferrarese.
Ma potrei aver preso un abbaglio anche io, ci mancherebbe.
Come gestire una notizia che cambierebbe la vita di migliaia di esseri umani? Come accogliere un'idea che se confermata segna un passo decisivo nella storia della medicina?
Non lo so nemmeno io.
Guardiamo questo video:


È più chiara la storia adesso?
Sicuramente però, ancora una volta, se non bastassero tutte le altre dimostrazioni, abbiamo visto come si fa scienza, a cosa può portare l'ingegno e la determinazione e come si cammina (a piccoli passi) quando si ha un'idea che potrebbe sconvolgere il mondo della medicina.
Non come fanno i poveri venditori di bicarbonato ed erbe magiche, accattoni che hanno sempre tutto il mondo contro che pur di boicottarli andrebbe contro il proprio interesse, quella è imbecillità, non genio.

Speriamo bene comunque, buon lavoro Prof. Zamboni, che la scienza e la coscienza la accompagnino.
Alla faccia della pseudoscienza.

Aggiornamento:

Sono usciti due studi.
Il primo su Lancet, di ricercatori americani, che evidenzia come non vi sia correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla, eccolo.
Il secondo è uno studio finanziato dall'associazione italiana sclerosi multipla, anch'esso evidenzia mancanza di correlazione tra le due cose. Eccolo.

Aggiornamento 19/11/17:

Un nuovo studio, a firma dello stesso Zamboni, evidenzia che, di fronte ad una buona sicurezza della procedura da lui ideata, non vi è nessun miglioramento dei sintomi né alcuna efficacia della metodica ideata dallo scienziato ferrarese.
Il finale di questa storia è quindi triste ma dimostra il valore del prof. Zamboni, che, nonostante la sua idea, nonostante il suo iniziale entusiasmo, ha saputo ammettere l'errore. Questo fa di lui uno scienziato vero, onesto, leale. Come era apparso fin dall'inizio.