martedì 15 giugno 2010

Gran Bretagna: lotta alle pseudoscienze

Prima o poi dovrà succedere anche da noi. Lo spero almeno.

La Gran Bretagna ha dichiarato guerra alle pratiche pseudoscientifiche. Segnalo questo articolo apparso sul sito Il Post su quanto sta succedendo oltremanica. Da quando l'omeopatia è entrata a pieno titolo nel grande gruppo delle pratiche non mediche (stregoneria, la chiamano i medici inglesi della British Medical Association, BMA) gli omeopati stanno attuando una serie di contromisure per non perdere terreno. Si organizzano così "spedizioni" nel continente africano per somministrare omeopatici per curare l'AIDS (e quindi diffondere la pratica nelle popolazioni di quel continente), si lanciano in proclami di efficacia contro le malattie più gravi come il cancro e si diffondono notizie su un riconoscimento (in realtà mai arrivato) da parte dell'OMS.
Ma quando si scava a fondo le "prove di efficacia" stentano ad arrivare e gli argomenti a favore degli omeopati sono sempre gli stessi.
Ultimamente poi, in mancanza di questi argomenti, sembra essere di moda appellarsi a quelli più sbiaditi come ha fatto unendosi ad un coro, Crystal Summer, direttore della BHA (British Homeopathyc Association, il corrispondente omeopatico della BMA), non ha senso, ha detto, tagliare i fondi per l'omeopatia quando esistono migliaia di persone che la utilizzano con soddisfazione.
C'è un detto che recita: a million flies can't be wrong.

Con questa logica prepariamoci ad una fornitura statale di oroscopi per i prossimi anni, pazienza per chi non ci crede, ci sono tantissime persone che prima di uscire da casa leggono il notiziario per il loro segno zodiacale, è un segno di democrazia, primitiva.

In Gran Bretagna è un fatto reale però, esistono ospedali omeopatici e vista l'assoluta mancanza di scientificità della pratica i medici inglesi hanno detto basta.
Basta con lo sperpero di denaro pubblico, chi vuol assumere granuli di zucchero lo faccia a sue spese, basta con le pratiche stregonesche basate su concetti inesistenti e mai dimostrati, basta con il far credere che l'omeopatia sia una medicina. Basta con le bugie sulla salute insomma o assieme all'omeopatia dovremmo passare in ospedale anche le cure contro il cancro dei vari ciarlatani sparsi per il mondo, perchè l'omeopatia sì e loro no?
Lo dice anche Edzard Ernst, professore di medicine alternative all'università di Exeter ed autore scientifico.
Egli stesso sottolinea che di fronte alle ultime smentite scientifiche l'omeopatia sta cercando disperatamente un aggancio per sopravvivere e così si assiste sempre più spesso a veri e propri abusi, a mancato rispetto dei codici etici di comportamento, a mercato sleale ed a vere e proprie truffe scientifiche. L'omeopatia non può dire di essere scientifica, c'è poco da fare e i suoi stessi rappresentanti si sono costruiti un recinto: se fosse scientifica sarebbe smentita da tempo, senza possibilità di riscatto, unico modo di sopravvivere quindi parlare di strane forze energetiche, di vibrazioni, memorie dell'acqua e dinamizzazioni. Si decidano, scienza o no?

Per non parlare anche degli scandali che in questi mesi hanno travolto il mondo omeopatico britannico. I responsabili di una fondazione omeopatica che raccoglieva fondi in nome del principe Carlo d'Inghilterra sono stati arrestati per truffa: avevano rubato buona parte dei soldi donati e li avevano utilizzati per scopi personali. L'associazione è stata chiusa.
Un altro episodio ha fatto scandalo in quel paese.

Simon Singh, scrittore scientifico autore di un blog scettico, ha criticato i chiropratici.

La chiropratica è una sorta di manipolazione ossea che si unisce a particolari diete e comportamenti senza nessuna dignità scientifica e che afferma di curare diverse malattie, in Italia non è riconosciuta come pratica medica, in Inghilterra e negli USA è molto diffusa.
Per le sue critiche Singh è stato denunciato dall'associazione dei chiropratici britannica (associazione molto potente) instaurando così una battaglia non solo scientifica ma soprattutto di libertà di parola. Se nemmeno su internet si è liberi di criticare (avendone oltretutto i titoli) chi non ha mai dimostrato di aver ragione, la libertà segnerebbe il passo.
Si porrebbe inoltre un problema molto grave: la scienza in tribunale. Che debba essere un giudice a decidere se una cura sia efficace o meno, reale o no, sarebbe una minaccia per la salvaguardia della nostra salute.
Per me i chiropratici inglesi commisero un errore madornale, ma ormai la frittata era pronta.

La vicenda di Singh appassionò molti blogger (tra i quali il sottoscritto che ha avuto un piacevole scambio di mail con il giornalista inglese e lo ha sostenuto) che con pazienza hanno setacciato centinaia di siti web, pubblicazioni, interviste e dichiarazioni di chiropratici scovando più di 600 violazioni del codice medico britannico, della deontologia ed anche di tipo comunicativo. In più molti chiropratici affermavano di guarire (!) malattie molto gravi (cancro, asma, diabete...) e questo fu probabilmente decisivo ai fini del processo a Singh che fu intanto assolto dalle accuse di "diffamazione" nei confronti della chiropratica ma ebbe la soddisfazione di veder crollare miseramente la fiducia dei chiropratici nel Regno Unito. L'associazione che aveva denunciato Singh fu persino costretta dalla figuraccia a ritirare la richiesta di appello al processo e ne uscì demolita preferendo chiudersi in un silenzio eloquente.

Un caso simile successe in Italia. Il mitico Piero Angela ("papà scientifico" di molti di noi) fu denunciato da un'associazione di omeopati per aver trasmesso nel 2001 in una puntata di Superquark (il programma televisivo da lui creato) un dossier che sottolineava l'inconsistenza scientifica e clinica della pratica omeopatica.
Angela fu assolto, dire che l'omeopatia è una pratica non medica e non seria non fu diffamazione.
Così anche l'omeopatia potrebbe "autodistruggersi" per troppo egocentrismo.

Ho sempre pensato che se gli omeopati riconoscessero onestamente i loro limiti ammettendo la mancanza di scientificità della loro pratica e sfruttando il più possibile l'effetto placebo che può avere un ruolo nella cura di alcune (e selezionate) patologie, sarei il primo a battermi per la loro esistenza.
Nel momento in cui si intestardiscono nell'apparire a tutti i costi una medicina, alzando il tiro per acquistare una dignità scientifica che non esiste firmano la loro condanna.

Non a caso sempre più omeopati sono ormai confinati per loro stessa scelta tra le fila dei ciarlatani: dicono di curare il cancro ed altre malattie gravissime, partecipano a trasmissioni di improbabile serietà, parlano esattamente come i maghi della TV.
Sono loro stessi che si confinano in un mondo di credenze e superstizioni e se non sceglieranno di uscire allo scoperto si autoelimineranno. Per colpa loro. Selezione naturale?
Probabilmente una selezione di mercato, commerciale, perchè nel momento in cui i consumatori si renderanno conto di comprare dei granuli di zucchero pagandoli come palline d'oro smetteranno di acquistarli.
Il mercato oltretutto non è esclusivo dell'omeopatia, l'effetto placebo è utilizzato da decine di pratiche molto meno pretenziose ed anche, pensando per esempio ai massaggi, più gratificanti.

Proprio in questo blog apparve qualche mese fa il rappresentante di un sito "omeopatico" che aveva le prove di aver guarito un malato di sclerosi multipla e se non bastasse questo posso parlare anche dell'altro che cura il cancro con l'omeopatia, lo dice ufficialmente.
Certo, diranno gli omeopati, quelli, gli altri, sono ciarlatani.
Mi spieghino allora la differenza tra questi e gli omeopati "seri", tra quelli che dicono di curare la rinorrea con i granuli e quelli che con gli stessi granuli curano il cancro.
Non è ironico, la vorrei conoscere seriamente.

Ed ora un aggiornamento per la serie: "Dove sono finiti".

Andrew Wakefield, l'ex medico britannico che diffuse la falsa correlazione tra i vaccini e l'autismo, dichiarato per questo disonesto ed irresponsabile dall'associazione dei medici britannici che nel frattempo lo ha radiato, ha completato il percorso del perfetto guaritore. Sembra essere un punto di arrivo per molti di questi individui.
Dopo Tullio Simoncini il guaritore del bicarbonato, che rilascia interviste agli ufologi, anche Wakefield ha fatto il "grande salto".

E' normale. Quando hai fatto la scoperta del secolo ed i colleghi non ci vogliono credere la prima cosa che pensi è farti intervistare da un ufologo nel suo programma dedicato al mostro di Loch Ness, solo così riguadagnerai la fiducia della scienza.


Dopo il tentativo di giocare sporco con il suo finto studio sull'autismo è finito a rilasciare un'intervista alla radio statunitense "Coast to Coast".
Il giorno prima era andato in onda uno speciale sui rapimenti UFO e la radio è nota per occuparsi di profezie, alieni, fenomeni paranormali e mostri ma soprattutto per ospitare il programma di Art Bell, notissimo per aver ricevuto in diretta la telefonata di Satana. In persona (aggiornamento: nei commenti qualcuno sostiene trattavasi del figlio di Satana, non indago per pudore...).

Alla prossima.

Grazie a L. per la segnalazione.

188 commenti:

  1. Che dire... se iniziate la guerra io mi arruolo volontario!
    Per fortuna non ho avuto molti rapporti con l'omeopatia, se non una "medicina" che mi diede una farmacista per curare un livido di mia mamma che era svenuta e aveva battuto uno zigomo contro la vasca da bagno. Neanche a farlo apposta, il livido è scomparso in circa 10 giorni... in pratica, se non avesse preso niente sarebbe stato uguale!

    Un inchino alla figura: rende l'idea che vuoi esprimere più di mille parole!

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  2. Quasi quasi mi trasferisco in Inghilterra. Da poco sull'Unione Sarda ho letto un articolo a difesa dell'omeopatia, scritto ovviamente da un medico-omeopata(?!). Inutile dire che sono sempre le stesse arrampicate sugli specchi, d'altro canto non è che l'omeopatia potrebbe difendersi in altro modo. Eccolo:
    http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20100612&Categ=8&Voce=1&IdArticolo=2473502

    Da notare poi il classico riferimento a Galileo Galilei che da sempre quel tocco da perseguitati in più!

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  3. Proprio oggi per la prima volta ho ascoltato la pubblicità su radioDJ dei "colliri omeopatici" contro le allergie.
    il fatto che la Boiron si metta a fare spot la dice lunga su quanto hanno paura che la gente si svegli... e sarebbe pure ora beata ignoranZa!

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  4. più che Satana, la telefonata era del figlio di satana però... direi

    bell'articolo, soprattutto la questione di Angela, di cui non ero per nulla a conoscenza.

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  5. io sarei per vietare per legge omeopatia e tutto il resto, su queste cose sono estremista.
    ''Prima o poi dovrà succedere anche da noi'': questo purtroppo mi sembra molto difficile, vista la mentalità antiscientifica degli italiani. vedo sempre più intorno a me paura e diffidenza nei confronti di scienza e tecnologia, al punto di arrivare a non vaccinare i propri figli (parlo di vaccinazioni abbligatorie!).

    riguardo alla chiropratica, non so se parliamo della stessa cosa, ma anni fa avevo un forte mal di schiena che ho risolto con delle sedute di fisioterapia e chiropratica (tutte pagate con ticket). la persona che mi faceva questa manipolazioni era una fisiatra e mi è sembrato che fosse una tecnica valida. niente di miracoloso, è ovvio.

    sono anche d'accordo che non ci sia differenza fra chi cura il cancro con l'omeopatia e chi invece ci cura solo il raffreddore, o meglio l'unica differenza è che nel primo caso ci scappa il morto. ma si tratta di truffe in entrambi i casi.

    x max1971: probabilmente quel 'collirio omeopatico' non è altro che la camomilla che ti avrebbe fatto tua nonna per alleviare gli occhi arrossati. solo che una confezione di bustine di camomilla costa meno di 1 euro, quel colirio sicuramente con uno zero in più.

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  6. "Ho sempre pensato che se gli omeopati riconoscessero onestamente i loro limiti ammettendo la mancanza di scientificità della loro pratica e sfruttando il più possibile l'effetto placebo che può avere un ruolo nella cura di alcune (e selezionate) patologie, sarei il primo a battermi per la loro esistenza."

    Una curiosità: ma se ammettessero la non scientificità non cesserebbe anche l'effetto placebo?

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  7. La pubblicità della Boiron è scandalosa! Cioè non fanno pubblicità al prodotto (cosa vietata) ma la fanno all'azienda per sfruttare la pubblicità indiretta?!?! Adesso chiamo la Marlboro è suggerisco loro di fare lo stesso:
    "Marlboro stimata azienda, fondata da un nobile inglese, da anni leader nel settore con migliaia di clienti vuole augurarvi bouna giornata".Oppure una bella pubblicità sul pizzo "Mafia la multinazionale a conduzione familiare, originaria del sud Italia ora vanto italiano nel mondo vi augura buona giornata e vi ricorda di fare attenzione che nessuna disgrazia possa succedere ai vostri familiari che in giro è pieno di malintenzionati

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  8. "Un caso simile successe in Italia. Il mitico Piero Angela ("papà scientifico" di molti di noi) fu denunciato da un'associazione di omeopati per aver trasmesso nel 2001 in una puntata di Superquark (il programma televisivo da lui creato) un dossier che sottolineava l'inconsistenza scientifica e clinica della pratica omeopatica.
    Angela fu assolto, dire che l'omeopatia è una pratica non medica e non seria non fu diffamazione."

    Doverosa precisazione. Piero Angela fu assolto perchè l'omeopatia non è una persona fisica e, in quanto tale, non può essere diffamata. I magistrati possono solo interpretare i codici, non concedere o togliere titoli di scientificità.

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  9. "Certo, diranno gli omeopati, quelli, gli altri, sono ciarlatani.
    Mi spieghino allora la differenza tra questi e gli omeopati "seri", tra quelli che dicono di curare la rinorrea con i granuli e quelli che con gli stessi granuli curano il cancro.
    Non è ironico, la vorrei conoscere seriamente."

    Capisco il tuo stupore perchè, non conoscendo la materia, ti può capitare di ascoltare di tutto senza poter effettuare uno straccio di valutazione critica. Però farà certamente parte dell'esperienza quotidiana di ognuno di noi conoscere delle "schegge impazzite" appartenenti a settori più o meno vicini alla nostra pratica professionale: sono quelli che fanno più danni perchè, sull'onda di una sciocca generalizzazione, hanno maggiore influenza sulle persone meno dotate di senso critico. E non immagini quanta fatica bisogna fare per ristabilire il giusto equilibrio.
    Ti faccio un esempio pratico, legato alla mia esperienza professionale. Ho moltissime pazienti che, per quanti sforzi faccia, non riesco ad inviare ai colleghi ginecologi ospedalieri, a causa di esperienze (a loro dire) traumatizzanti e scarsamente professionali. Non immagini la fatica che faccio per convincerle che un incontro sfortunato (che può sicuramente capitare) non può essere descrittivo di un'intera categoria! Non ci crederai, ma quelle poche che ho "redento" alla fine mi hanno anche ringraziato...

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  10. Doverosa precisazione. Piero Angela fu assolto perchè l'omeopatia non è una persona fisica e, in quanto tale, non può essere diffamata.

    Ti sbagli. Piero Angela fu assolto perchè il fatto fu commesso "in presenza di giustificazione".

    Non c'entra nulla la persona fisica.

    In particolare Angela si è espresso sull'omeopatia:

    "fotografando esso solo una realtà perfettamente corrispondente al vero.

    Ho copiato dalla sentenza.

    Capisco il tuo stupore perchè, non conoscendo la materia, ti può capitare di ascoltare di tutto senza poter effettuare uno straccio di valutazione critica.

    Emh, qui non si tratta di "conoscere la materia": se un medico cura il cancro con l'acqua benedetta io lo denuncio con tutte le mie forze (e come faccio qui) e l'ordine (come succede) prende provvedimenti e lo radia in casi estremi.

    Gli omeopati cosa fanno nei confronti di quei colleghi che curano queste malattie?
    Perchè strizzano l'occhio e li fanno agire senza muoversi?
    Perchè invece di mandarli in Siberia fanno il gioco del rimpiattino (come hai fatto tu ora) dicendo: "Eh, ma anche tra i medici ci sono quelli che imbrogliano..." e che vuol dire!??!

    Quindi "quelli" sono ciarlatani, mentre tutti gli altri no.

    E qui torna la mia domanda alla quale non ho ricevuto risposta:

    Perchè "quelli" sono ciarlatani? Quale sarebbe la differenza?
    L'omeopatia cura o non cura?
    Perchè l'allergia sì ed il cancro no?

    O se vuoi, perchè Hulda Clark (che cura il cancro con i clisteri di caffè) è una ciarlatana e l'omeopata (che cura l'asma con acqua diluita dinamizzata) no?

    Grazie.

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  11. Una curiosità: ma se ammettessero la non scientificità non cesserebbe anche l'effetto placebo?

    Si pone la questione etica se sia giusto "mentire" ai pazienti per giustificare l'utilizzo del placebo ma credo che essendo l'omeopatia svolta per legge da medici, stia alla coscienza ed alla preparazione di ognuno giudicare *quando* e *fino a che punto* mentire.

    Gli omeopati potrebbero benissimo fare quello che hanno fatto per anni, svolgere il loro lavoro senza pretendere riconoscimenti scientifici. Da quando cominciano a farlo (io credo più per spinte "commerciali") hanno toccato un campo che a loro (e ne sono coscienti, probabilmente) non compete e si scatenano le polemiche come quelle inglesi.

    In Inghilterra la polemica è scoppiata proprio per la pretesa degli omeopati di "fare scienza" e la stessa cosa accade in Francia (dove l'influenza della Boiron è pesante): da quando gli omeopati hanno "preteso" di fare terapie scientifiche è stato dato un segnale importante, tantissimi preparati prima passati dal servizio sanitario nazionale ora sono a pagamento.

    Come dire: ognuno faccia il proprio lavoro, non approfittiamo troppo dell'ignoranza del prossimo.

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  12. g.santini:
    Doverosa precisazione. Piero Angela fu assolto perchè l'omeopatia non è una persona fisica e, in quanto tale, non può essere diffamata. I magistrati possono solo interpretare i codici, non concedere o togliere titoli di scientificità.


    Se anche fosse cosi, non cambia il fatto che omeopati avessero cercato di censurare critiche usando mezzi legali.

    Non hanno fatto altro che mostrare che non possono ribattere alle critiche con argomentazioni scientifiche, preferendo invece attaccare le persone che pubblicano critiche. E' il tipico atteggiamento di pseudo-scienziati e cospirazionisti: attaccare il messaggero invece che il messaggio.

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  13. "Non hanno fatto altro che mostrare che non possono ribattere alle critiche con argomentazioni scientifiche, preferendo invece attaccare le persone che pubblicano critiche. E' il tipico atteggiamento di pseudo-scienziati e cospirazionisti: attaccare il messaggero invece che il messaggio."

    Beh, forse mi è sfuggito qualcosa, ma potrebbe anche darsi che si possa criticare entrambi, no? Altrimenti verso chi si dirige la contro-critica?
    Da pseudo-scienziato conclamato (ma sto preparando anche i documenti da cospirazionista) posso dirti che di Piero Angela mi ha molto infastidito un utilizzo poco giornalistico di un mezzo pubblico, costruendo un servizio che doveva approfondire in modo obiettivo un fenomeno molto diffuso. Invece ha solo sparso terrorismo e disinformazione, riuscendo a raccogliere in un quarto d'ora un mare di strafalcioni e di affermazioni totalmente false sull'omeopatia, qualcuna anche clamorosa, come quella di Aiuti che diceva di aver trovato del cortisone in alcuni prodotti omeopatici!
    Certo, mi avrebbe infastidito anche se fosse stato su Mediaset, ma almeno lì la questione è apertamente commerciale...
    E, mi chiedo, se gli hanno permesso di fare questo in un campo dove, incidentalmente, mi sono potuto rendere conto del cumulo di strafalcioni che il servizio conteneva, chissà cosa può avermi fatto credere in altri campi dove purtroppo sono totalmente a digiuno di qualunque nozione (penso alla fusione fredda, alle cause del buco dell'ozono, etc.).

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  14. E, mi chiedo, se gli hanno permesso di fare questo in un campo dove, incidentalmente, mi sono potuto rendere conto del cumulo di strafalcioni che il servizio conteneva, chissà cosa può avermi fatto credere in altri campi

    Occhio che questo è il primo passo del credo complottista...

    Diceva Garattini all'incontro con Boiron: siamo proprio di due pianeti diversi.
    Comunque io la voglia di capire ce l'ho da sempre, quindi sono sempre pronto a capire i misteri dell'omeopatia.

    Posso contattarti privatamente per preparare un'intervista (via mail?)?
    Così avremo modo di conoscere le risposte alle domande più frequenti sull'omeopatia.
    Nell'eventualità, l'indirizzo mail dove lo trovo?

    Grazie.

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  15. "L'omeopatia cura o non cura?
    Perchè l'allergia sì ed il cancro no?"

    Ammesso (e non concesso :-)) che l'omeopatia cura solo mediante effetto placebo, potrei risponderti che, purtroppo, non ho dati per un utilizzo dell'effetto placebo sul cancro (se si eccettua qualche sperimentazione in vitro), per cui non tenterei strade omeopatiche in questo senso; anche perchè sarebbe assurdo far correre un rischio del genere al paziente.
    Al contrario, per l'allergia ho parecchi dati a supporto, legati anche alla mia piccola esperienza personale di "somministratore di placebo". Del resto è oggettivamente verificabile quando in un paziente si attua la risoluzione di una problematica allergica, non ti pare? :-)

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  16. "Occhio che questo è il primo passo del credo complottista..."

    Abbi pazienza, sono un cospirazionista neofita. Ma ci sto lavorando... :-)

    "Diceva Garattini all'incontro con Boiron: siamo proprio di due pianeti diversi."

    Purtroppo il primo passo di un confronto parte da un linguaggio condivisibile. Personalmente se fossi stato in Christian Boiron, avrei utilizzato argomenti diversi...

    "Comunque io la voglia di capire ce l'ho da sempre, quindi sono sempre pronto a capire i misteri dell'omeopatia."

    Questo è prerogativa di una mente aperta e l'atteggiamento giusto che vorrei trovare in ogni interlocutore in confronti di questo tipo. Ma, attento a non avvicinarti troppo: la medicina integrata crea dipendenza! :-)

    "Posso contattarti privatamente per preparare un'intervista (via mail?)?
    Così avremo modo di conoscere le risposte alle domande più frequenti sull'omeopatia.
    Nell'eventualità, l'indirizzo mail dove lo trovo?"

    Il mio è g.santini@siomi.it, non ho problemi a postarlo. La tua mi sembra una buona idea, così evito di saturare con la mia naturale logorrea gli spazi del blog. Anzi, mi scuso con gli altri utenti se in qualche momento mi sono accaparrato anche troppo spazio... ;-)

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  17. g.santini:
    Beh, forse mi è sfuggito qualcosa, ma potrebbe anche darsi che si possa criticare entrambi, no? Altrimenti verso chi si dirige la contro-critica?

    Se pensi che una critica sia infondata, puoi dimostrare che e' effettivamente infondata o puoi richiedere che la persona che critica dimostri la fondatezza della critica. Questo e' attaccare il messaggio.

    Se la critica e' infondata, non c'e' bisogno di attaccare la credibilita' o cercare di infangare il nome della persona che critica.

    Dire "ti sbagli" non e' lo stesso di dire "mi hai insultato" o "sei un idiota".



    g.santini:
    Da pseudo-scienziato conclamato (ma sto preparando anche i documenti da cospirazionista) posso dirti che di Piero Angela mi ha molto infastidito un utilizzo poco giornalistico di un mezzo pubblico, costruendo un servizio che doveva approfondire in modo obiettivo un fenomeno molto diffuso.

    Obiettivamente l'omeopatia e' indistinguibile dall'effetto placebo. Cosa c'e' da approfondire?

    Se i fatti non piacciono agli omeopati, non vedo perche' indorare la pillola.



    g.santini:
    Invece ha solo sparso terrorismo e disinformazione, riuscendo a raccogliere in un quarto d'ora un mare di strafalcioni e di affermazioni totalmente false sull'omeopatia, qualcuna anche clamorosa, come quella di Aiuti che diceva di aver trovato del cortisone in alcuni prodotti omeopatici!

    E dove sono state pubblicate le prove che l'informazione fornita da Piero Angela e' errata?



    g.santini:
    Certo, mi avrebbe infastidito anche se fosse stato su Mediaset, ma almeno lì la questione è apertamente commerciale...

    E io mi aspetterei che il serivizio pubblico non dia spazio a baggianate come l'astrologia.



    g.santini:
    E, mi chiedo, se gli hanno permesso di fare questo in un campo dove, incidentalmente, mi sono potuto rendere conto del cumulo di strafalcioni che il servizio conteneva, chissà cosa può avermi fatto credere in altri campi dove purtroppo sono totalmente a digiuno di qualunque nozione (penso alla fusione fredda, alle cause del buco dell'ozono, etc.).

    Dove sono le prove di questi strafalcioni?
    Finora ho visto omeopati offesi.

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  18. "E dove sono state pubblicate le prove che l'informazione fornita da Piero Angela e' errata?"

    Provo a spiegarmi meglio. Chi si occupa di divulgazione scientifica ha dei precisi doveri verso gli spettatori, a maggior ragione se sei in ambito pubblico.
    Se parli di omeopatia, puoi anche criticarla, ma hai il dovere di spiegare con esattezza di cosa sta parlando. E in quella trasmissione Piero Angela ha detto, in modo molto scorretto perchè fatto intenzionalmente, una serie infinita di inesattezze sull'omeopatia. E questo lo puoi verificare leggendo un qualunque testo sull'argomento.

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  19. g.santini:
    Provo a spiegarmi meglio. Chi si occupa di divulgazione scientifica ha dei precisi doveri verso gli spettatori, a maggior ragione se sei in ambito pubblico.

    E chi somministra trattamenti medici ha pure dei precisi doveri, come il dovere di dimostrare che un certo trattamento sia davvero efficace.



    g.santini:
    Se parli di omeopatia, puoi anche criticarla, ma hai il dovere di spiegare con esattezza di cosa sta parlando. E in quella trasmissione Piero Angela ha detto, in modo molto scorretto perchè fatto intenzionalmente, una serie infinita di inesattezze sull'omeopatia. E questo lo puoi verificare leggendo un qualunque testo sull'argomento.

    Stai dicendo che chi ha citato in giudizio Piero Angela non ha pubblicato prove che Angela ha fornito intenzionalmente informazioni errate? E come hanno determinato l'intenzione?

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  20. "E io mi aspetterei che il serivizio pubblico non dia spazio a baggianate come l'astrologia."

    Vedi, mi sembra normale non essere sempre d'accordo con i nostri interlocutori, ma non vedo positivamente qualcuno che decida di cosa si debba parlare e di cosa no. Neanche io sono un appassionato di astrologia, ma vorrei sempre e comunque essere messo nella possibilità di ragionare con la mia testa.
    Ti faccio un esempio pratico. Supponi che una testata di informazione voglia dedicare dedicare un servizio all'astrologia: chiama un giornalista e glielo affida. Il giornalista prima deve definire di cosa stiamo parlando, che cosa è e come funziona e poi, ma solo dopo, può anche esprimere una leggittima critica. E siamo sempre liberi di cambiare canale o di voltare pagina se la cosa non ci interessa.
    Se il giornalista è bravo a svolgere il suo lavoro in modo corretto, chi vede il servizio si fa una sua opinione sull'argomento. Questo con Piero Angela non è successo, perchè è stata trasmessa solo e unicamente una sua idea preconfezionata sull'argomento. Tutto qui.

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  21. "E chi somministra trattamenti medici ha pure dei precisi doveri, come il dovere di dimostrare che un certo trattamento sia davvero efficace."

    Esatto. Il medico ha verso i suoi pazienti quella che si chiama responsabilità professionale: io rispondo sempre e comunque nei riguardi di quel paziente della terapia che prescrivo, in scienza e coscienza. Tanto è vero che se da questo deriva un danno, il giudice mi chiama a rispondere del mio operato.
    Scendendo più nel concreto, se il paziente non risolvesse il suo problema con quello che gli prescrivo, non verrebbe più da me. E il problema "omeopatia" si risolverebbe da solo, te lo garantisco...

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  22. "Stai dicendo che chi ha citato in giudizio Piero Angela non ha pubblicato prove che Angela ha fornito intenzionalmente informazioni errate? E come hanno determinato l'intenzione?"

    Sto dicendo che Piero Angela ha intenzionalmente mostrato in quel servizio solo quello che era "contro" l'omeopatia, scartando a monte tutto quello che invece poteva essere interpretato a favore. Questo ha detto il giornalista Giangi Poli, curatore del servizio, in un aula di tribunale, dietro una precisa domanda del magistrato.

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  24. @g.santini:
    se il paziente non risolvesse il suo problema con quello che gli prescrivo, non verrebbe più da me. E il problema "omeopatia" si risolverebbe da solo

    ..ho un paio di amici in analisi da 10 anni e piu'; mi dicono che la psicoanalisi li ha aiutati a risolvere i loro problemi.
    Pero' non riescono a fare a meno dello psicoanalista...

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  25. Questo ha detto il giornalista Giangi Poli, curatore del servizio, in un aula di tribunale, dietro una precisa domanda del magistrato.

    Ti sbagli ancora.
    Giangi Poli era l'autore dell'intero programma, musiche e filmati compresi, Angela ha condotto il programma documentandosi prima ma senza affermare nulla di suo nè ha scelto documenti o filmati. Tanto che il giudice ha avuto il dubbio (scritto in sentenza) se il reato fosse davvero da ascrivere ad Angela o piuttosto a Poli, ma visto che reato non c'era, il dubbio si era rivelato superfluo.

    In ogni caso lo stesso giudice conclude che (copio dalla sentenza):

    la medicina omeopatica era allo stato priva di riconoscimento scientifico
    certo e che l’abbandono delle medicine tradizionali per far ricorso a rimedi privi di alcuna efficacia terapeutica comprovata poteva portare a degli inevitabili rischi.
    Tale messaggio, a prescindere dalle immagini usate recepite come offensive dagli omeopati,
    ma utilizzate da ANGELA al solo fine di “ catturare l’attenzione dello spettatore” non può in alcun modo dirsi offensivo o diffamatorio, fotografando esso solo una realtà perfettamente corrispondente al vero.


    Non c'era quindi nulla da nascondere o scegliere, quello che ha detto Angela in trasmissione è vero.

    Io comunque (e l'ho detto) sono un forte detrattore delle discussioni scientifiche nei tribunali e sono convinto che anche questa storia di Piero Angela sia stata un autogol clamoroso per l'omeopatia, anche solo dal punto di vista della "libertà di parola".

    Chissà perchè poi gli omeopati invece di denunciare "quelli lì" (gli omeopati che curano il cancro) denunciano chi dice la sua senza uccidere nessuno. Potrei fare il complottista anche io in questo momento, ma non ce la faccio...

    D'altra parte anche se il processo si svolgesse oggi le cose non cambierebbero visto che nel frattempo non è emerso nulla di nuovo a favore dell'omeopatia...anzi...

    Per questo ribadisco il mio pensiero: il successo o meno delle pratiche omeopatiche oggi è totalmente in mano agli omeopati stessi: o ridimensionano le loro pretese o dureranno molto poco.
    Ci manca solo una partecipazione a Misteri con Raz Degan e la frittata è completa.

    Questo secondo me.

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  26. "Ti sbagli ancora.
    Giangi Poli era l'autore dell'intero programma, musiche e filmati compresi, Angela ha condotto il programma documentandosi prima ma senza affermare nulla di suo nè ha scelto documenti o filmati."

    Errore. Mi spiace contraddirti, ma quello che ti dico lo affermo con stretta cognizione di causa, essendo stato materialmente presente all'udienza in cui Giangi Poli ha deposto. Tutto il materiale di quella puntata è stato rigorosamente coordinato, supervisionato e controllato da Piero Angela: il tutto confermato anche da una chiacchierata informale con il Poli, che è una persona squisita ed è stato un semplice "esecutore" di quel servizio.

    "Io comunque (e l'ho detto) sono un forte detrattore delle discussioni scientifiche nei tribunali"

    Assolutamente d'accordo. Io stavo infatti solo sottolineando il comportamento poco ortodosso (a dire poco) di Piero Angela come giornalista e divulgatore scientifico (almeno in quella occasione).

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  27. "Chissà perchè poi gli omeopati invece di denunciare "quelli lì" (gli omeopati che curano il cancro) denunciano chi dice la sua senza uccidere nessuno."

    Non credo. Una delle "mission" della mia società scientifica di riferimento (la SIOMI) è proprio quella di prendere le distanze da questi personaggi; l'ho postato in altra parte che i maggiori danni all'omeopatia li procurano gli stessi omeopati.
    Quanto al resto, non capisco perchè è così difficile, per qualche personaggio che dovrebbe essere di esempio per una classe professionale (credo che il mio riferimento sia comune con il tuo), utilizzare i mezzi di cui dispone in modo così poco ortodosso. Che abbia il timore di scoprire veramente qualcosa di "destabilizzante"? :-)

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  28. E' tutto molto interessante. Dico davvero. Ma mi manca la ciliegina sulla torta: cosa è contenuto ed in quali quantità in Gelsemium? (Lo riporto qui perché nell'altro articolo nessuno ha risposto.)

    Graaazie :)

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  29. Errore. Mi spiace contraddirti, ma quello che ti dico lo affermo con stretta cognizione di causa, essendo stato materialmente presente all'udienza in cui Giangi Poli ha deposto.

    Come sicuramente capirai, preferisco attenermi a quando scritto dal giudice nella sentenza di assoluzione (copio):

    Si è appreso in corso di processo che l’unico e reale autore del servizio era stato GIANGI POLI. Era stato chi ne aveva scritto il testo, era stato chi aveva scelto le immagini da mandare in onda e le musiche che avrebbero fatto da colonna sonora del servizio, era stato chi si era documentato e che aveva presentato tutto il servizio minuziosamente già confezionato al presentatore della trasmissione con cui collaborava da tempo in qualità di esperto in genetica.

    Non lo affermo io ma il giudice, ripeto.
    Questo proprio per precisione e per chiudere l'OT.

    RispondiElimina
  30. "Non lo affermo io ma il giudice, ripeto."

    Grazie per la fiducia! :-)

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  31. "E' tutto molto interessante. Dico davvero. Ma mi manca la ciliegina sulla torta: cosa è contenuto ed in quali quantità in Gelsemium? (Lo riporto qui perché nell'altro articolo nessuno ha risposto.)"

    Non ti ho risposto perchè non lo so, non essendo un farmaceutico. Ti posso solo dire che per preparare il Gelsemium omeopatico, come qualunque altro medicinale omeopatico, esiste una specifica farmacopea (esattamente come avviene per i medicinali "convenzionali") che stabilisce con molta esattezza tutti i passi che l'azienda farmaceutica deve effettuare e tutti i controlli da eseguire ad ogni passaggio. Più nello specifico, la preparazione della Tintura Madre di partenza è quella che subisce, ovviamente, il maggior numero di controlli (spettrofotometria, HPLC, etc.).

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  32. Santini, purtroppo gli omeopati vanno sempre a sbattere sullo stesso ostacolo: non sapete spiegarci perchè per un tumore voi omeopati coscienziosi "non consigliereste mai l'omeopatia" mentre invece la utilizzate per raffreddore e allergie.
    Voi direte, "semplice, perchè sappiamo che l'omeopatia non funziona contro i tumori, lì anche noi cediamo il passo all'oncologia".
    Ma in base a quale principio medico/chimico/farmacologico, domando io?
    Voglio dire, se vado da WeWee e gli chiedo l'Actigrip per curare la SARS, lui mi dirà che l'Actigrip non va bene e per la SARS ci vogliono ben altri medicinali: questo perchè i loro principi attivi funzionano contro la SARS nel modo x secondo la posologia y, cosa che l'actigrip non può fare.

    Perchè gli omeopati a questo punto della spiegazione "cascano" sempre?
    Io credo di sapere perchè: perchè SANNO che effettivamente il loro è un placebo, acqua e zucchero che stimolano beneficamente la risposta immunitaria del paziente e ovviamente SOLO per piccoli malanni passeggeri, quelli che probabilmente se il paziente non fosse troppo ansioso, passerebbero da soli.
    Gli omeopati sono quasi sempre anche medici, dunque SANNO che al tumore il prodotto omeopatico gli fa un baffo, e - almeno quelli "coscienzosi" - si guardano bene dal prescriverlo.
    Questo da un lato è un bene (se l'omeopata è anche medico, almeno saprà distinguere un raffreddore da un carcinoma e l'uso dell'omeopatico non provocherà grossi danni), dall'altro lato però "accresce" il raggiro e abbassa il livello generale di cultura medico/scientifica, creando le premesse per le azioni criminali di Hamer, Wakefield, Simoncini e tutti i vari naturopati da strapazzo.

    Voi abituate la gente a diffidare dalla vera scienza, poi non stupitevi se i malati iniziano a curarsi i tumori col bicarbonato o l'aloe...

    RispondiElimina
  33. "Santini, purtroppo gli omeopati vanno sempre a sbattere sullo stesso ostacolo: non sapete spiegarci perchè per un tumore voi omeopati coscienziosi "non consigliereste mai l'omeopatia" mentre invece la utilizzate per raffreddore e allergie.
    Voi direte, "semplice, perchè sappiamo che l'omeopatia non funziona contro i tumori, lì anche noi cediamo il passo all'oncologia".
    Ma in base a quale principio medico/chimico/farmacologico, domando io?"

    Potrei risponderti perchè la medicina omeopatica (come quella tradizionale, del resto) non può curare tutto. Io invece ti rispondo che, molto semplicemente, non lo so. Ad oggi nessuno sa che cosa funziona nell'omeopatia. Voi dite nulla, ma per me non è così. FAre medicina integrata vuole dire utilizzare lo strumento giusto al momento giusto e nel modo migliore, senza limitazioni (dal granulo all'antibiotico, quando serve).
    Non vorrei ripetermi, perchè già l'ho scritto da un'altra parte, ma so che utilizzata in maniera metodologicamente corretta la terapia omeopatica mi da una risposta significativa. A questo punto, almeno per quelle che sono le mie capacità e le mie pretese, questo basta.
    Ma è lo stesso pensiero di colleghi oncologi (Istituto Nazionale dei Tumori, Ospedale di Rimini, solo due esempi) che utilizzano questa strada per diminuire in modo significativo gli effetti avversi da chemio. A loro non importa sapere come funziona. Lo fanno e basta. Così come i chirurghi e gli odontoiatri hanno imparato ad utilizzare l'Arnica a dosaggi (omeopaticamente) altissimi. A loro non interessa sapere come funziona: la utilizzano e basta. E potrei continuare.
    Io, per esempio, mi diverto a "raggirare" i miei pazienti con una profilassi antinfluenzale (esclusivamente omeopatica) da diversi anni, e loro si divertono a non prendere l'influenza Negli ultimi tre anni la risposta è migliorata fino all'82%. Statistiche limitate, ridicole, chiamatele come volete voi, ma ai miei pazienti conta il fatto che non perdono giorni di lavoro, mentre prima era una rovina. E questo è solo il lato meno divertente, perchè routinario: in realtà dietro quelle pillole di acqua e zucchero, davanti alle quali si fermano tutti i critici "narrowminded", c'è tutto un approccio al paziente "cronico" che non è altro che un ritorno alla medicina come me l'hanno insegnata Giunchi e Sciacca. E scusate se è poco... :-)

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  34. "Voi abituate la gente a diffidare dalla vera scienza, poi non stupitevi se i malati iniziano a curarsi i tumori col bicarbonato o l'aloe..."

    Vorrei tranquillizzarti e provare a svicolare da questa ennesima generalizzazione: io non so che omeopati conosci e forse quello che dici avverrà con qualche esaltato, ma con i miei pazienti (e con quelli di un altro migliaio buono di colleghi sul territorio nazionale) questo credo che possa capitare molto difficilmente... :-)

    RispondiElimina
  35. g.santini,

    "Non ti ho risposto perchè non lo so, non essendo un farmaceutico."

    Perfetto, e dove potrei trovare ciò che ho chiesto? Voglio dire: se, ad esempio, volessi trovare quelle informazioni reali sul Geffer le troverei facilmente. E' anche il caso di Gelsemium (o altri prodotti omeopatici)? :)

    RispondiElimina
  36. "Potrei risponderti perchè la medicina omeopatica (come quella tradizionale, del resto) non può curare tutto. Io invece ti rispondo che, molto semplicemente, non lo so."

    Perfetto, proprio quello che immaginavo. Per me il dibattito può anche finire qui.

    RispondiElimina
  37. OT
    @ g.santini:
    Non pubblicare MAI il tuo indirizzo e-mail in chiaro. Rischi (anzi hai la sicurezza) di essere infestato da ogni genere di spam.

    RispondiElimina
  38. Sono sconvolto !
    Seguendo quanto detto da g.santini sono andato a verificare se e come l'istituto nazionale dei tumori di Milano utilizzasse le medicine(?) complementari.
    Ho trovato questa pagina:
    http://www.istitutotumori.mi.it/istituto/attivita/MeTeCO.asp.
    Qui non si parla solo di omeopatia e agopuntura, addirittura
    tra le varie terapie complementari utilizzate c'è anche la tecnica reiki.
    E perché non chiamano anche qualche sciamano ?
    Leggete anche gli atti del convegno http://www.studiolaffranchi.it/doc/050422_Atti.pdf
    soprattutto quando parla di medicina tradizionale cinese.

    Preso dal panico sono andato a controllare sul sito dell'IEO. Ho inserito le parole agopuntura, omeopatia e "medicine complementari" e, per fortuna, non è venuto fuori niente.

    RispondiElimina
  39. "Perfetto, proprio quello che immaginavo. Per me il dibattito può anche finire qui."

    L'idea mi piace. Te l'appoggio... :-)

    RispondiElimina
  40. "Sono sconvolto! ... Qui non si parla solo di omeopatia e agopuntura, addirittura
    tra le varie terapie complementari utilizzate c'è anche la tecnica reiki."

    Questa domanda dovresti farla al Direttore Sanitario oppure al Primario del reparto. Anzi, prima ancora sarebbe da chiedere loro chi o che cosa li ha "costretti" a tali scelte scellerate...

    "E perché non chiamano anche qualche sciamano?"

    Proposta interessante. Hai visto mai... :-)

    RispondiElimina
  41. "Non pubblicare MAI il tuo indirizzo e-mail in chiaro. Rischi (anzi hai la sicurezza) di essere infestato da ogni genere di spam."

    Giusta osservazione e grazie del consiglio, ma questo è una mail "da combattimento" che ha già superato ogni limite fisiologico di spam.
    E poi utilizzo un filtro anti-spam non omeopatico! :-)

    RispondiElimina
  42. g.santini:
    Vedi, mi sembra normale non essere sempre d'accordo con i nostri interlocutori, ma non vedo positivamente qualcuno che decida di cosa si debba parlare e di cosa no. Neanche io sono un appassionato di astrologia, ma vorrei sempre e comunque essere messo nella possibilità di ragionare con la mia testa.
    Ti faccio un esempio pratico. Supponi che una testata di informazione voglia dedicare dedicare un servizio all'astrologia:...
    [le forbici fanno snip!]


    Io mi riferivo agli oroscopi in TV.

    Comunque, se non vedi positivamente qualcuno che decida di cosa si debba parlare e di cosa no, qual'e' la tua opinione di quelli che citano in giudizio per diffamazione persone che pubblicano critiche (vedi, per esempio, i casi di Piero Angela e Simon Singh)?
    Non ti sembra una cattiva idea cercare di censurare argomentazioni scientifiche ricorrendo ai tribunali?



    g.santini:
    Questo con Piero Angela non è successo, perchè è stata trasmessa solo e unicamente una sua idea preconfezionata sull'argomento. Tutto qui.

    E dove e' stato dimostrato questo?



    g.santini:
    Esatto. Il medico ha verso i suoi pazienti quella che si chiama responsabilità professionale: io rispondo sempre e comunque nei riguardi di quel paziente della terapia che prescrivo, in scienza e coscienza. Tanto è vero che se da questo deriva un danno, il giudice mi chiama a rispondere del mio operato.
    Scendendo più nel concreto, se il paziente non risolvesse il suo problema con quello che gli prescrivo, non verrebbe più da me. E il problema "omeopatia" si risolverebbe da solo, te lo garantisco...


    Non si e' risolto in duecento anni, e l'astrologia e' molto piu' vecchia.
    Se tu avessi ragione, Wakefield non avrebbe una banda di seguaci.



    g.santini:
    Sto dicendo che Piero Angela ha intenzionalmente mostrato in quel servizio solo quello che era "contro" l'omeopatia, scartando a monte tutto quello che invece poteva essere interpretato a favore. Questo ha detto il giornalista Giangi Poli, curatore del servizio, in un aula di tribunale, dietro una precisa domanda del magistrato.

    Questo non risponde alla mia domanda (che ho gia' posto diverse volte): chi ha citato Piero Angela in giudizio, ha pubblicato prove che Angela ha fornito informazioni errate? Si' o no?
    Se si', dove sono state pubblicate queste prove e a quale scrutinio sono state sottoposte?

    RispondiElimina
  43. x Bestia Bugblatta:

    Ho visto la pagina che hai citato, essa dice: "Il Gruppo Me.Te.C.O., Medicine e Terapie Complementari in Oncologia, si occupa della valutazione della trasferibilità di esperienze di Medicina Complementare dalla Pratica Clinica alla Ricerca Scientifica e Viceversa, nel miglioramento della qualità di vita del malato Oncologico."

    Anche io sono perplesso, ma per fortuna almeno viene detto chiaramente che si tratta di una "valutazione di ttrasferibilità" esclusivamente ai fini del "miglioramento della qualità di vita del malato Oncologico". Insomma, quantomeno, si stabilisce chiaramente che si tratta di palliativi...del resto io non sono a priori contro le terapie alternative quando possono funzionare da palliativi.
    L'importante però è separare la scienza dal resto. Chissà WeWee cosa ne pensa.

    RispondiElimina
  44. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  45. Ottimo post.
    Piccola nota: "veder crollare miseramente la fiducia dei chiropratici nel Regno Unito."
    Penso tu intendessi: "veder crollare miseramente la fiducia del Regno Unito nei chiropratici."

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  46. @g.santini:
    Potrei risponderti perchè la medicina omeopatica (come quella tradizionale, del resto) non può curare tutto. Io invece ti rispondo che, molto semplicemente, non lo so

    Mi pare che questa sia una facile generalizzazione che nasconde un vizio di fondo: in base a quali conoscenze un’omeopata (serio) sa che non e’ possibile curare un cancro con l’omeopatia ?

    Fare medicina integrata vuole dire utilizzare lo strumento giusto al momento giusto e nel modo migliore, senza limitazioni (dal granulo all'antibiotico, quando serve).

    Si, ma qui si sta discutendo di omeopatia, non di tutto cio’ che viene aggiunto all’omeopatia perche’ ..funzioni … 

    Io, per esempio, mi diverto a "raggirare" i miei pazienti con una profilassi antinfluenzale (esclusivamente omeopatica) da diversi anni, e loro si divertono a non prendere l'influenza

    E' dunque possibile che alcuni pazienti dopo aver letto questo ricominceranno ad ammalarsi di influenza.

    in realtà dietro quelle pillole di acqua e zucchero, davanti alle quali si fermano tutti i critici "narrowminded", c'è tutto un approccio al paziente "cronico

    In realta’ dunque non stiamo parlando di omeopatia, ma di uno stretto e duraturo rapporto medico paziente. Mi pare un’ottima cosa, ma non proprio omeopatia in senso stretto.

    RispondiElimina
  47. "Io, per esempio, mi diverto a "raggirare" i miei pazienti con una profilassi antinfluenzale (esclusivamente omeopatica) da diversi anni, e loro si divertono a non prendere l'influenza Negli ultimi tre anni la risposta è migliorata fino all'82%."

    Ma COME FA? Io mi domando e dico, ma che fa, va a caso? Per tentativi?
    Come è possibile elaborare una terapia o una profilassi senza nemmeno capire il principio che la supporta...

    A me sembra davvero assurdo

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  48. "Ma COME FA? Io mi domando e dico, ma che fa, va a caso? Per tentativi?"

    Molto pittoresco! :-) Hmmm... No, direi di no. Non si va a caso. L'approccio omeopatico è ben codificato. Chi non conosce l'omeopatia, come spesso capita con molti interlocutori, tende a soffermarsi sulla questione delle ultradiluizioni come unico elemento costitutivo. In realtà dietro c'è un modello ben preciso e con un razionale scientifico molto solido (almeno dal mio punto di vista).

    "Come è possibile elaborare una terapia o una profilassi senza nemmeno capire il principio che la supporta..."

    Ma io il principio l'ho capito, l'ho ben chiaro in mente e lo seguo: garantito! Qui stiamo discutendo se poi l'atto terapeutico che ne consegue è efficace oppure no.

    "A me sembra davvero assurdo"

    Può capitare, soprattutto quando non si conosce l'oggetto della propria critica. Meglio, quando di tale oggetto si fa di tutto per mostrarlo come non è (SuperQuark docet).

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  49. "Ma COME FA?"

    Se poi la domanda viene posta relativamente all'azione del medicinale omeopatico, soprattutto nel campo delle ultradiluizioni, piacerebbe anche a me trovare una risposta a questa Sua domanda. Per ora mi limito a utilizzare questi strumenti con ampia soddisfazione...

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  50. "E' dunque possibile che alcuni pazienti dopo aver letto questo ricominceranno ad ammalarsi di influenza."

    Possibile, ma poco probabile: tutti i miei pazienti, fin dalla prima volta che li incontro, sono chiaramente informati che attualmente non esiste una valida spiegazione scientifica per giustificare gli effetti della terapia che propongo loro. Se poi tornano e i problemi che si volevano risolvere sono spariti, vuol dire che il mio effetto placebo... ha fatto effetto! :-)

    RispondiElimina
  51. "Mi pare che questa sia una facile generalizzazione che nasconde un vizio di fondo: in base a quali conoscenze un’omeopata (serio) sa che non e’ possibile curare un cancro con l’omeopatia?"

    Molto semplicemente perchè le mie fonti di aggiornamento (pubblicazioni scientifiche, convegni, mailing list di colleghi, etc.) non mi hanno dato finora modo di pensarlo. Mentre, sempre con questi mezzi (che poi sono gli stessi che utilizzo anche per il mio aggiornamento "convenzionale"), trovo progressivamente nuovi campi applicativi.

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  52. Vista la disponibilità del dott. Santini vorrei porre una domanda: come commenta il video in cui James Randi ingoia una dose fatale di sonnifero omeopatico (il Calms Forte) senza che succeda nulla? Nel foglio illustrativo è scritto a chiare lettere che in caso di sovradosaggio bisogna contattare immediatamente l'ospedale.

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  53. Io direi che invece di subissare di domande il collega omeopata diluendo le sue risposte che così potrebbero essere inefficaci (lol) cerchiamo di concentrarle in un unico post.

    Scherzi a parte: sto preparando l'intervista (che non sarà certo un interrogatorio, 10 domande alle quali rispondere con tranquillità e senza "fari puntati addosso") quindi se qualcuno ha una domanda precisa da porre, la scriva qui che cercherò di inserirla tra le altre.

    Mi sembra più corretto, meno dispersivo e più costruttivo.

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  54. OK, come preferite. :-)

    Se è possibile allora mi piacerebbe ci fosse una domanda come la mia o simile.

    RispondiElimina
  55. x Luigi

    Anche io sono perplesso, ma per fortuna almeno viene detto chiaramente che si tratta di una "valutazione di ttrasferibilità" esclusivamente ai fini del "miglioramento della qualità di vita del malato Oncologico". Insomma, quantomeno, si stabilisce chiaramente che si tratta di palliativi...del resto io non sono a priori contro le terapie alternative quando possono funzionare da palliativi.

    Si va bene il palliativo, ma come si fa a far entrare in ospedale uno che afferma di
    essere in grado di attingere coscientemente all’Energia o Forza Vitale (conosciuta anche come Prana o Bioenergia) e di trasmetterla e incanalarla attraverso le proprie mani su se stesso e sugli altri promuovendo, così, lo scioglimento dei blocchi e delle congestioni energetiche.

    x Biolca

    Vista la disponibilità del dott. Santini vorrei porre una domanda: come commenta il video in cui James Randi ingoia una dose fatale di sonnifero omeopatico (il Calms Forte) senza che succeda nulla? Nel foglio illustrativo è scritto a chiare lettere che in caso di sovradosaggio bisogna contattare immediatamente l'ospedale.


    ti risponderà che
    1) non conosci l'omeopatia
    2) i farmaci omeopatici non hanno controindicazioni, l'acqua (o l'alcol in alcuni casi) ricorda solo le cose belle..
    3) big pharma impone di inserire le controindicazioni nelle confezioni di farmaci omeopatici in modo da screditarli a vantaggio dei farmaci allopatici
    4) anche James Randi non conosce l'omeopatia e quindi su di lui i sonniferi omeopatici non fanno effetto

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  56. addendum

    intendevo come si far entrare in ospedale in qualità di terapeuta e non come paziente psichiatrico, nel qual caso si capisce benissimo

    RispondiElimina
  57. mazzucco ha un altro amichetto per giocare al dottore, un tizio, Alberto Morandini, a suo dire perseguitato da una lobby plutogiudomassonica del farmaco, che cura il cancro con la vitamina c. C'è tutta la fuffa possibile.
    www.aerrepici.org/index.htm
    www.cgi/http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3559

    RispondiElimina
  58. Alberto Morandini

    Si chiama Alberto Mondini ma lo chiamano Dott. Mondini (pur non essendo laureato).
    Lancia proclami contro la medicina, consiglia terapie, fa il "naturopata" ma non ha nessuna competenza nè titolo per fare quello che fa.

    E' suo il tristemente "famoso" consiglio di mettere della ricotta in un tumore mammario nella tragica storia di Aysha.
    E' un tipo pericoloso. Molto.

    RispondiElimina
  59. Mondini, mi scuso. Avevo letto male. Leggendo meglio quella "intervista" su luogocomune, il tale sostiene che la vitamina c "..Funziona anche come antidoto universale, ad esempio contro i pesticidi, oppure contro i morsi di serpente." Lo invito ad una pubblica dimostrazione.
    Ciao e grazie

    RispondiElimina
  60. Si va bene il palliativo, ma come si fa a far entrare in ospedale uno che afferma di
    essere in grado di attingere coscientemente all’Energia o Forza Vitale (conosciuta anche come Prana o Bioenergia) e di trasmetterla e incanalarla attraverso le proprie mani su se stesso e sugli altri promuovendo, così, lo scioglimento dei blocchi e delle congestioni energetiche.


    Prima avevo scritto un commento irritato sulle medicine alternative impiegate all'Istituto Tumori di Milano, ma poi l'ho cancellato quando ho letto che si trattava di cure palliative.

    Ripensandoci, sono davvero irritato all'idea che i già pochi e sempre più tagliuzzati fondi della Sanità Pubblica possano essere impiegati per rimpinguare le casse di sciamani che evocano il grande spirito nudi e con indosso sole pece e piume.
    E nel caso prestassero la loro opera pro bono, resta l'irritazione per il credito indiretto del quale queste pratiche possono godere, essendo associate alle pratiche mediche convenzionali.

    RispondiElimina
  61. Ripensandoci, sono davvero irritato all'idea che i già pochi e sempre più tagliuzzati fondi della Sanità Pubblica possano essere impiegati per rimpinguare le casse di sciamani

    Quando finiranno di mettere i politici a gestire le aziende ospedaliere (che fanno più danni degli sciamani) le cose andranno meglio.
    Per un voto c'è gente disposta a vendersi la famiglia.

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  62. "Vista la disponibilità del dott. Santini vorrei porre una domanda: come commenta il video in cui James Randi ingoia una dose fatale di sonnifero omeopatico (il Calms Forte) senza che succeda nulla? Nel foglio illustrativo è scritto a chiare lettere che in caso di sovradosaggio bisogna contattare immediatamente l'ospedale."

    Confesso di non conoscere l'ennesima impresa mediatica di James Randi, che non perde occasione di rimediare il solito contributo di pubblicità gratuita sfruttando ogni volta che può il filone anti-omeopatia.
    Comunque mi sono andato ad informare e ho visto che la composizione di questo "Calm Forté" è la seguente:

    Passiflora 1X, Avena Sativa 1X, Humulus Lupulus 1X, Chamomilla 2X, Calcarea Phosphorica 3X, Ferrum Phosphoricum 3X, Kali Phosphoricum 3X, Natrum Phosphoricum 3X, Magnesia Phosphoricum 3X

    Il che mi fa pensare che il buon Randi godrà di ottima salute ancora per parecchio tempo.
    Si tratta di un "complesso" omeo-fitoterapico, dove, fra l'altro, tutti i rimedi omeopatici sono in decimali: ne consegue che, almeno in questo caso, l'unione di concetti come "dose fatale", "sonnifero" e "omeopatico" costituiscono un insieme totalmente privo di significato. Del resto, James Randi è tutto meno che uno sprovveduto. :-)

    RispondiElimina
  63. "ti risponderà che
    1) non conosci l'omeopatia
    2) i farmaci omeopatici non hanno controindicazioni, l'acqua (o l'alcol in alcuni casi) ricorda solo le cose belle..
    3) big pharma impone di inserire le controindicazioni nelle confezioni di farmaci omeopatici in modo da screditarli a vantaggio dei farmaci allopatici
    4) anche James Randi non conosce l'omeopatia e quindi su di lui i sonniferi omeopatici non fanno effetto"

    Ne avessi azzeccata una! Comunque una vis comica di tutto rispetto. Hai mai pensato di diventare autore per Zelig? Hai un futuro... :-)

    RispondiElimina
  64. sono chiaramente informati che attualmente non esiste una valida spiegazione scientifica per giustificare gli effetti della terapia che propongo loro.

    purtroppo il tempo mi è poco, per cui intervengo solo per correggere la piccola svista del dottore.
    Non è (solo) che manchi una spiegazione scientifica per l'effetto [non sarebbe certo l'unico farmaco], quello che manca è una dimostrazione scientifica che l'effetto ci sia ;) -e con ciò si intende non basata sul suo dire che i suoi pazienti migliorino. Io l'influenza non ce l'ho da 8 anni, sarà la nutella!

    è una lieve differenza..

    RispondiElimina
  65. @ g.santini
    Capisco il tuo stupore perchè, non conoscendo la materia, ti può capitare di leggere di tutto senza poter effettuare uno straccio di valutazione critica. (cit.)

    RispondiElimina
  66. Ah, dimenticavo.
    La materia cui alludevo si chiama sarcasmo.

    RispondiElimina
  67. Capisco il tuo stupore perchè, non conoscendo la materia, ti può capitare di leggere di tutto senza poter effettuare uno straccio di valutazione critica. (cit.)

    Se la citi così, sembra anche un filo arrogante. Se la inserisci nel contesto da cui l'hai estratta ha tutto un altro senso. Prova a rileggerla in questo modo:

    "Capisco il tuo stupore perchè, non conoscendo la materia, ti può capitare di leggere di tutto [sull'omeopatia] senza poter effettuare uno straccio di valutazione critica."

    RispondiElimina
  68. Ah, dimenticavo.
    La materia cui alludevo si chiama sarcasmo.

    Saggia precisazione. Ma vale lo stesso discorso: quando è esagerata potrebbe infastidire...

    RispondiElimina
  69. Non è (solo) che manchi una spiegazione scientifica per l'effetto [non sarebbe certo l'unico farmaco], quello che manca è una dimostrazione scientifica che l'effetto ci sia ;) -e con ciò si intende non basata sul suo dire che i suoi pazienti migliorino. Io l'influenza non ce l'ho da 8 anni, sarà la nutella!

    Senza nulla togliere alla Nutella, della quale (purtroppo!) sono un fervente estimatore, ammetterai però che è onestamente difficile migliorare da uno stato di salute che non ha problemi, come nel tuo caso. Io mi riferivo a pazienti che prima si ammalavano e che poi non hanno più avuto questo problema. Mi sembra una cosa leggermente diversa...

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  70. L'omeopatia.
    Dal greco: ὅμοιος, simile, e πάθος, sofferenza.
    Il principio del simile cura il simile.

    Quindi: Calms Forté dovrebbe contenere caffeina, non camomilla.
    Calms Forté è un estratto di piante con effetto calmante, niente di più di una tisana in pasticche.
    Calms Forté non dovrebbe essere catalogato come prodotto omeopatico e non dovrebbe avere diluizioni infinitesimali di principi attivi, perché contiene sostanze piuttosto blande.
    Calms Forté è tutto sbagliato, ed una intera confezione non provoca manco uno sbadiglio ad un vecchio di 82 anni.

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  71. Sono per la libertà di cura e per la trasparenza. Per questo voglio che sia possibile curarsi con ogni cura (anche omeopatica) e si debba rendere obbligatori i risultati per valutare l'efficacia. Esempio si verifica la percentuale di ammalati d'influenza dopo avere preso un vaccino antinfluenzale e la si compara con quelli che hanno preso il vaccino omeopatico. VOGLIO CHE QUESTI RISULTATI SIANO OBBLIGATORIAMENTE DIVULGATI DAL MINISTERO DELLA SANITA', poi ognuno sceglie quel che vuole (cosa che possiamo fare, solo che il vaccino classico, con più effetti collaterali, è a spese della collettività, quello omeopatico a spese del contribuente).
    Non credo ci sia da scandalizzarsi se un'ospedale provi delle terapie complementari; con tanti sprechi nella sanità questo può essere un importante esperimento. L'aloe arborescens l'ho usato anche su mia madre, assieme alla melatonina e a fronte di un'aspettativa di vita di due anni (secondo una dottoressa dell'istituto del tumori di Milano che ringrazio per la sua schiettezza perché mi ha permesso di fare paragoni) a distanza di 10 anni e mezzo a tanti problemi di salute ha i "marker" perfettamente a norma. Non so se è stato l'aloe, la melatonina, la cartilagine di squalo o la sua fede, però tutte queste cose non avevano gli effetti collaterali della chemio. E' bene che si facciano studi comparati (come si fanno anche in Svizzera) per poter valutare se effettivamente questi prodotti, assieme ad un protocollo standard, possono aumentare la qualità di vita, la sua durata, nonché ridurre la quantità dei farmaci tradizionali (con un risparmio complessivo sui costi). Tra l'altro, secondo il chirurgo che l'ha operata (che ha apprezzato la melatonina) mia madre avrebbe fatto ben quattro cicli di terapia in meno rispetto a quello consigliato. Quindi l'oncologo della Ausl locale ha fatto risparmiare parecchio allo Stato e non lo condanno certo per questo perché col senno di poi la sua scelta è stata vincente. Solo che dovrebbero rimborsarmi quanto ho speso in Aloe e integratori vari, visto che hanno un costo molto inferiore a quello che ho fatto risparmiare alla AUSL.
    Concludendo ci andrei cauto a cercare di rendere illegale la naturopatia (che non si avvale solo delle omeopatia, ma di tutto un insieme di soluzioni atte a migliorare la capacità di autoguarigione, già presenti nel nostro corpo anche per malattie gravissime, quali il cancro), perché secondo me il futuro è quello, se non vogliamo dipendere per tutta la vita da farmaci e vaccini. Concludo dicendo che i creduloni Italiani vivono più a lungo, nonostante ecomafia e difficoltà varie, dei pragmatici e amanti della ricerca scientifica Inglesi e Statunitensi. Sarà mica che la nostra creduloneria cura più dei loro farmaci (dati anche ai piccoli per renderli più "svegli" e meno disattenti, follia che stiamo imitando, ovviamente a spese della collettività) e dei loro divieti di terapie non ortodosse?

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  72. Vorrei anche aggiungere che aver usato l'omeopatia un paio di volte con scarsi successi non cambia di una virgola la mia opinione:
    1) libertà di cura;
    2) trasparenza, ovvero risultati di efficacia con più dettagli possibili, accessibili a tutti e con facilità;
    3) possibilità di rinunciare alla terapia standard ricevendo in cambio una somma equivalente a quella che si fa risparmiare allo Stato per poter optare per altre cure o, eventualmente, godersi i soldi (il divertimento può aiutare la guarigione anche meglio dei farmaci).

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  73. "E' bene che si facciano studi comparati (come si fanno anche in Svizzera)": se li hanno già fatti in Svizzera, si può iniziare con il leggere quelli. Sai dove sono disponibili?

    Ciao
    VB

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  74. "Calms Forté è un estratto di piante con effetto calmante, niente di più di una tisana in pasticche.
    Calms Forté non dovrebbe essere catalogato come prodotto omeopatico e non dovrebbe avere diluizioni infinitesimali di principi attivi, perché contiene sostanze piuttosto blande.
    Calms Forté è tutto sbagliato, ed una intera confezione non provoca manco uno sbadiglio ad un vecchio di 82 anni."

    Ecco, appunto... :-)

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  75. @Santini
    ma io prima di questi otto anni mi sono preso l'influenza ogni sacrosanto anno della mia vita.
    Non è che sia un individuo supersano, semplicemente... si cambia anche da soli.
    ...e indovina qual'è un buon metodo per verificare che il cambiamento non sia quello completamente casuale naturale, senza bias? -cos'è un bias? per esempio tutti quelli che la tua omeopatia l'han provata, ma non avendo avuto "oscillazioni positive" non hai più visto ;)

    @Corrado:
    veramente i "pragmatici inglesi e statunitensi" praticano stregonerie varie molto più di noi, guarda un po'. non pensare alle università americane, c'è una buona fetta di popolazione ignorante.
    e in UK gli ospedali omeopatici esistono da molto tempo!
    immagino che però adesso il tuo discorso sulla longevità non valga revertendolo, esatto?

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  76. Calms Forté non dovrebbe essere catalogato come prodotto omeopatico e non dovrebbe avere diluizioni infinitesimali di principi attivi, perché contiene sostanze piuttosto blande.
    Calms Forté è tutto sbagliato, ed una intera confezione non provoca manco uno sbadiglio ad un vecchio di 82 anni.

    Concordo soltanto sull'ultima parte dell'affermazione: calms forté è tutto sbagliato.

    Tuttavia calms forté è un farmaco omeopatico.
    La casa produttrice nel suo sito web afferma:

    Hyland's Homeopathic Medicines are manufactured according to the standards set forth in the Homeopathic Pharmacopoeia of the United States. We offer unique formulations and use only the highest quality materials in the preparation of our products.

    Inoltre nella descrizione di calms forte sono riportate le diluizioni omeopatiche dei vari ingredienti secondo la Homeopathic Pharmacopoeia of the United States (HPUS).

    Il fatto che siano poco diluite non importa: a parità di diluizione il prodotto omeopatico differisce da quello tradizionale per come è stata ottenuta la diluizione (succussione).
    Infatti nell'omeopatia un prodotto diluito n CH (diluizione centesimale ripetuta n volte) è differente dallo stesso prodotto diluito 2n D (diluizione decimale ripetuta 2n volte) anche se chimicamente sono indistinguibili.
    Quindi se un prodotto è 1X HPUS, significa che è stato diluito 10 volte seguendo i criteri di diluizione omeopatica della HPUS e deve essere considerato omeopatico.

    Inoltre mi aspetto anche che i componenti siano stati sottoposti a "drug proving" (qui un esempio http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00809263) omeopatico e che quindi provocano nei pazienti sani sintomi contrari a quelli per cui saranno utilizzati.

    Forse la Hylands è un'azienda poco seria, non rispetta l'ortodossia omeopatica?
    Io non lo so, ma se qualcuno lo pensa sarei contento se fornisse un elenco dei produttori di farmaci omeopatici affidabili.

    Infine un'ultima considerazione: il vecchietto di 82 anni è ancora molto arzillo e se ha scelto quel farmaco per la dimostrazione lo ha fatto perché sa che quello è considerato un farmaco omeopatico a tutti gli effetti,

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  77. "Tuttavia calms forté è un farmaco omeopatico."

    Cerchiamo di fare chiarezza. Una cosa è l'aspetto legislativo, altro è quello metodologico.
    I complessi (ovvero l'unione di più rimedi singoli) sono considerati "omeopatici" anche dalla legge italiana, ma solo perchè vanno soggetti ad una procedura di registrazione "semplificata" (non so quale sia la procedura negli USA, ma presumo sia analoga), che viene ammessa solo se i singoli elementi vengono preparati con procedura "omeopatica".
    Le cose cambiano sul piano della metodologia prescrittiva, perchè lo scopo dei "complessi" è quello di trattare una patologia oppure una sindrome specifica, senza pensare alla individualizzazione; in ultima analisi, si potrebbe definire un'omeopatia "da prontuario", anche se la generalizzazione forse è eccessiva. Nello specifico del "Calm Forté", è anche un'omeopatia molto poco omeopatica, considerando le diluizioni effettuate!
    Ben diverso è quello che viene effettuato con i cosidetti "rimedi unitari" (Gelsemium, Arnica, etc.) di solito prescritti singolarmente, per i quali è invece prevista una individualizzazione prescrittiva, che ovviamente diventa più o meno accentuata a seconda se devo trattare una patologia acuta oppure cronica.
    Ecco perchè ho considerato il "Calm Forté" molto poco omeopatico... :-)

    RispondiElimina
  78. "Forse la Hylands è un'azienda poco seria, non rispetta l'ortodossia omeopatica?
    Io non lo so, ma se qualcuno lo pensa sarei contento se fornisse un elenco dei produttori di farmaci omeopatici affidabili."

    In Italia e nella CEE per legge le aziende che producono prodotti omeopatici sono soggette agli stessi controlli delle aziende "convenzionali". Credo che da questo punto di vista si può stare tranquilli."

    Infine un'ultima considerazione: il vecchietto di 82 anni è ancora molto arzillo e se ha scelto quel farmaco per la dimostrazione lo ha fatto perché sa che quello è considerato un farmaco omeopatico a tutti gli effetti"

    Se così fosse, dimostrerebbe di conoscere molto poco l'omeopatia. Ma non credo. Te l'ho detto che è un gran furbacchione! :-)

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  79. @Bestia Bugblatta di Traal e altri

    Ho avuto molto a che fare con l'Istituto dei tumori (familiare in cura). La professionalità è elevata (invece ho una pessima esperianze all'IEO, ma vabbe penso possa capitare).Quella pagina ha lo scopo opposto di quello da voi temuto, serve proprio ad impedire che la gente si getti nelle mani di ciarlatani che promettono cure inutili, visto che nella mente dei complottisti (e della gente disperata) la "scienza ufficiale" boicotta le cure alternative al cancro qui il paziente ha la dimostrazione che non è così ed i parenti possono chiedere a dei VERI medici la verità su questi ritrovati invece di andare a chiederlo a chi ha solo interesse a venderli.
    PS
    Nel reparto radiologia ho comunque trovato un deficiente di radiologo che sosteneva che "in India hanno la cure del cancro da secoli"

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  80. x Bera:immagino che sia il cosiddetto approccio della "riduzione del danno", che poi è il medesimo principio che ispira la norma secondo la quale, se non erro, la professione di omeopata può essere svolta solo da un medico iscritto all'albo.
    Come dire, almeno è medico e sa di che parla: riduzione del danno, appunto e limitaziona al minimo della ciarlataneria al 100%.

    E' un approccio che mi lascia perplesso, anche se riconosco che forse è un inevitabile "amaro calice" che la scienza è costretta a trangugiare per impedire che le persone + sprovvedute si gettino mani e piedi nelle braccia di truffatori della peggior specie.
    Anche se questo mi piacerebeb sapere cosa ne pensa WeWee....

    RispondiElimina
  81. E' un approccio che mi lascia perplesso, anche se riconosco che forse è un inevitabile "amaro calice" che la scienza è costretta a trangugiare per impedire che le persone + sprovvedute si gettino mani e piedi nelle braccia di truffatori della peggior specie.

    La ricerca del metafisico e del miracolo medico è ìnsita nell'animo umano. Il medico (parlo di medicina standard) usa moltissimo l'approccio mentale, il placebo, il condizionamento, quotidianamente e molti dei suoi risultati sono dovuti anche a questo. Il medico competentissimo ma incapace di comunicare con il paziente limita di tanto la sua efficacia, al contrario quello meno preparato ma abilissimo a "vendere" le sue cure raggiunge ottimi risultati.
    L'omeopatia è un modo per soddisfare legalmente ed in maniera controllata la voglia di guaritore che c'è in noi.
    Ho tante pazienti, medici, che svolgono l'attività di omeopata e tutte mi dicono che su di loro non possono raggiungere i risultati che raggiungono sui loro pazienti (se ci fai caso è la stessa cosa che dicono i "maghi", i "poteri" non funzionano su di essi...) e questo è comprensibile: tu sai quello che stai prescrivendo e l'effetto che puoi avere su chi non lo sa scompare.

    Il problema non è l'omeopatia come pratica ma gli omeopati che vogliono farla passare come scienza perchè questo vuol dire mentire.

    Poi ci sono quelli che vanno oltre e vendono assieme all'arnica ultradiluita anche il talismano orgonico antimagnetico, ma questa è un'altra storia che a quanto pare sta bene anche agli omeopati.

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  82. Mi immagino Randi quando è andato a prendere Calms Forte:

    Mi dia un sonnifero omeopatico secondo la legislazione, ma che non sia omeopatico secondo la metodologia della omeopatia, che abbia scritto sull'etichetta "In caso di sovradosaggio andare all'ospedale" ma che in realtà non faccia nulla. :)

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  83. "Mi dia un sonnifero omeopatico secondo la legislazione, ma che non sia omeopatico secondo la metodologia della omeopatia, che abbia scritto sull'etichetta "In caso di sovradosaggio andare all'ospedale" ma che in realtà non faccia nulla."

    Vero. Secondo me il farmacista è uscito di testa!... :-)

    RispondiElimina
  84. "Il problema non è l'omeopatia come pratica ma gli omeopati che vogliono farla passare come scienza perchè questo vuol dire mentire."

    Presente! Se vuoi mi qualifico come pseudoscienziato (aspirante cospirazionista)!
    Ma se io ti dico che sono un mentitore, puoi fidarti di quello che ti dico? :-)

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  85. "Poi ci sono quelli che vanno oltre e vendono assieme all'arnica ultradiluita anche il talismano orgonico antimagnetico, ma questa è un'altra storia che a quanto pare sta bene anche agli omeopati."

    Io utilizzo il pendolino ma solo durante la luna nuova. Che faccio, mi considero del gruppo anche io oppure posso tirarmi fuori? :-)

    RispondiElimina
  86. Io utilizzo il pendolino ma solo durante la luna nuova. Che faccio, mi considero del gruppo anche io oppure posso tirarmi fuori?

    Se utilizzi il pendolino per curare i tuoi pazienti non posso che sperare di non essere mai un tuo paziente.

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  87. "L'omeopatia è un modo per soddisfare legalmente ed in maniera controllata la voglia di guaritore che c'è in noi."

    Bella definizione: me la segno... Ma toglimi una curiosità: immagino che valga anche per gli psicologi...

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  88. Può anche essere accaduto che Randi abbia chiesto un sonnifero omeopatico, ed il farmacista gli abbia dato un farmaco omeopatico :)

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  89. ValterVB
    E' bene che si facciano studi comparati (come si fanno anche in Svizzera)": se li hanno già fatti in Svizzera, si può iniziare con il leggere quelli. Sai dove sono disponibili?

    Questa dovrebbe essere la fondazione:
    http://www.fondazioneraphael.ch/sheet.php?cat=0&lang=it&open=0
    Pare che i risultati siano incoraggianti (Fonte Roberto Romiti "Indagine sull'Aloe"). Magari qualcuno "del mestiere" potrebbe approfondire.

    Thhh
    @Corrado:
    veramente i "pragmatici inglesi e statunitensi" praticano stregonerie varie molto più di noi, guarda un po'. non pensare alle università americane, c'è una buona fetta di popolazione ignorante.
    e in UK gli ospedali omeopatici esistono da molto tempo!
    immagino che però adesso il tuo discorso sulla longevità non valga revertendolo, esatto?

    Però onestamente bisognerebbe considerare che il consumo di farmaci nei paesi anglosassoni è ben superiore al nostro (è da lì che è partito il ritalin prescritto ai piccoli per renderli "più svegli"). Quindi seriamente occorrono indagini comparative. Qui non parliamo solo di medicina alternativa ma anche e sopratutto complementare e prima di perdere certe opportunità meglio vagliarle a fondo.

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  90. "Se utilizzi il pendolino per curare i tuoi pazienti non posso che sperare di non essere mai un tuo paziente."

    Leggo tra le righe che il terreno dell' ironia non e' proprio quello che ti e' più congeniale. :-)

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  91. Ma toglimi una curiosità: immagino che valga anche per gli psicologi

    Già, perché tutti sanno che lo psicologo è uno stregone che interpreta i sogni e sonda i misteri inesplorati della mente, inaccessibile a chiunque altro, senza considerare alcun razionale scientifico
    Mi chiedo cosa studino per 10 anni (5 di laurea più 5 di specializzazione) gli psicoterapeuti... forse astrologia...

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  92. @ Santini

    Si tratta di un "complesso" omeo-fitoterapico, dove, fra l'altro, tutti i rimedi omeopatici sono in decimali: ne consegue che, almeno in questo caso, l'unione di concetti come "dose fatale", "sonnifero" e "omeopatico" costituiscono un insieme totalmente privo di significato. Del resto, James Randi è tutto meno che uno sprovveduto.

    Ros ha giustamente commentato:
    Mi immagino Randi quando è andato a prendere Calms Forte:

    Mi dia un sonnifero omeopatico secondo la legislazione, ma che non sia omeopatico secondo la metodologia della omeopatia, che abbia scritto sull'etichetta "In caso di sovradosaggio andare all'ospedale" ma che in realtà non faccia nulla.


    Quindi anche le centinaia di persone che hanno partecipato al 10:23 overdose event hanno appositamente ingerito "medicinali omeopatici secondo la legislazione, ma non omeopatico secondo la metodologia della omeopatia"?

    Inoltre lei dice:
    per i quali è invece prevista una individualizzazione prescrittiva, che ovviamente diventa più o meno accentuata a seconda se devo trattare una patologia acuta oppure cronica.
    Ecco perchè ho considerato il "Calm Forté" molto poco omeopatico...


    quando nel tread precedente affermava:
    "La personalizzazione è il cavallo di battaglia ma scompare quando diamo l'omeopatico ai topolini"

    Sbagliato. Estremizzare i concetti non aiuta nessuno, neanche se lo si vuole fare appositamente. Anche qui ho detto che alcuni aspetti di verifica dell'approccio omeopatico possono essere attuati mantenendo un basso livello di individualizzazione utile a dimostrare l'efficacia di un modello sperimentale. E' una pratica usuale nel campo della ricerca clinica.


    Quindi non capisco proprio perché il Calms Forte non vada bene. Si può o no fare a meno della personalizzazione per avere qualche effetto, magari anche solo blando? Perché se non se ne può fare a meno, come fanno a esistere ancora le grandi multinazionali dell'omeopatia?

    RispondiElimina
  93. Leggo tra le righe che il terreno dell' ironia non e' proprio quello che ti e' più congeniale.

    Lo era prima di ieri ed in altre discussioni. Ora non più.
    Mi dispiace.

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  94. Quindi non capisco proprio perché il Calms Forte non vada bene. Si può o no fare a meno della personalizzazione per avere qualche effetto, magari anche solo blando?

    Stiamo incrociando gli argomenti. L'omeopatia per sua natura è sicuramente caratterizzata da un certo grado di individualizzazione. E questo fa parte del "metodo". Poi occorre vedere cosa si vuole trattare. Il discorso sarebbe lungo, ma provo a sintetizzarlo: se devo gestire una patologia cronica (per esempio, un'allergia), allora il grado di individualizzazione aumenta e allargo la scelta a più medicinali. Se invece devo gestire un fatto acuto, posso limitarmi a tenere molto basso questo criterio: ad esempio, Arnica per tutti i traumi, Nux vomica per tutte le dispepsie, etc. Quindi, dipende da cosa voglio trattare.
    Per medicinali intendo "rimedi unitari", non "complessi", ovvero insieme di più rimedi unitari, solitamente diretti a problematiche ben definite e per i quali il livello di individualizzazione è praticamente inesistente. Come il Calm Forté per l'insonnia, a prescindere da chi e da come si presenta il problema.
    Le aziende, non potendo mettere in commercio nuovi unitari (che, incidentalmente, non sono legati in modo specifico ad un'azienda piuttosto che ad un'altra), mettono in commercio miscugli dove si trova di tutto e di più, approfittando di una legislazione molto permissiva. E si esce ancora di più dai canoni omeopatici propriamente detti.
    Nello specifico del Calm Forté, a parte i dubbi di una omeopatia "decimale", bisogna vedere se l'azienda che lo ha prodotto aveva dati o alro riguardo al problema che il complesso vuole risolvere. E chissà, magari l'effetto c'è pure stato e James Randi da quel momento in poi e per qualche giorno non ha più sofferto d'insonnia. Ma non mi sbilancio mai sulla reale efficacia di un complesso solamente a partire dalla sua composizione.

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  95. "Lo era prima di ieri ed in altre discussioni. Ora non più.
    Mi dispiace."

    Peccato. Un po' di ironia, anche nelle discussioni più accanite, aiuta a non prenderci troppo sul serio...

    RispondiElimina
  96. Concludo dicendo che i creduloni Italiani vivono più a lungo, nonostante ecomafia e difficoltà varie, dei pragmatici e amanti della ricerca scientifica Inglesi e Statunitensi.

    Non credo che la longevità sia solamente legata al pragmatismo della popolazione, le cose sono un po' più complicate di così. (cit.)

    Concludendo ci andrei cauto a cercare di rendere illegale la naturopatia
    che, leggo su wikipedia, nasce proprio negli USA.

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  97. "Quindi anche le centinaia di persone che hanno partecipato al 10:23 overdose event hanno appositamente ingerito "medicinali omeopatici secondo la legislazione, ma non omeopatico secondo la metodologia della omeopatia"?

    No, quello era un medicinale omeopatico, un vero e proprio "rimedio unitario", rispettoso della legislazione e del metodo. Il problema però è un altro: questa straordinaria esercitazione pubblica (e mediatica) è servita a dimostrare soltanto che l’omeopatia non è tossica. Ma questo lo sapevamo già. I medicinali omeopatici, dice la legge, possono essere messi in commercio solo a concentrazioni di principio attivo riconosciute come non tossiche. Ben più interessante sarebbe stato il raccogliere una "sfida" organizzata in modo magari meno spettacolare ma più concreto, nella quale fossero stati gli omeopati a scegliere il rimedio da utilizzare, la tipologia di paziente e i parametri da tenere sotto controllo...

    RispondiElimina
  98. "Perché se non se ne può fare a meno, come fanno a esistere ancora le grandi multinazionali dell'omeopatia?"

    Chiedo venia, ma non ho proprio compreso i termini della questione...

    RispondiElimina
  99. "Io utilizzo il pendolino ma solo durante la luna nuova. Che faccio, mi considero del gruppo anche io oppure posso tirarmi fuori?"

    "Se utilizzi il pendolino per curare i tuoi pazienti non posso che sperare di non essere mai un tuo paziente."

    Per evitare altre incomprensioni, ci tengo a precisare che la mia era soltanto una battuta. Io con i miei pazienti non uso pendolini o altri strani marchingegni, né durante la luna nuova, né in altri periodi dell'anno. Non so se servirà come precisazione per tirarmi fuori dal gruppo di coloro che assieme all'Arnica utilizzano anche il "talismano orgonico antimagnetico", ma comunque ci'ho provato... :-)

    RispondiElimina
  100. @ Santini

    Il problema però è un altro: questa straordinaria esercitazione pubblica (e mediatica) è servita a dimostrare soltanto che l’omeopatia non è tossica.

    Però io sono abbastanza "meravigliato" che non abbiamo avuto nessun effetto di nessun genere. Tutto quello che il nostro corpo ingurgita ha un effetto, partendo dal medicinale "classico"(ci cura o può avere effetti collaterali se assunto in modo sbagliato), passando per l'acqua (abbiamo l'effetto dissetante) e finendo alla fagiolata! Com'è possibile che i medicinali omeopatici lascino il segno nel nostro corpo solo se siamo ammalati?

    Per quanto riguarda le multinazionali omeopatiche, le mi dice che la personalizzazione del prodotto è importate per avere una cura efficace: una multinazionale, con la sua bella "catena di montaggio", come può quindi tenerne conto? Non produce medicinali omeopatici di scarsa qualità o addirittura inutili?

    P.S.: avevo capito, dal contesto, che il pendolino era una battuta.

    RispondiElimina
  101. E vorrei aggiungere: qualcuno nell'evento immagino abbia ingurgitato sonnifero omeopatico, perché non è stramazzato al suolo?

    Infine lei dice:

    E chissà, magari l'effetto c'è pure stato e James Randi da quel momento in poi e per qualche giorno non ha più sofferto d'insonnia.

    Ma quindi un sonnifero omeopatico può agire nel momento in cui dobbiamo dormire per qualche giorno? Per quel che ne so, se prendo un sonnifero "classico", quello mi fa dormire appena entra in circolo. Forse non ho ben capito io comunque.

    RispondiElimina
  102. le ultime righe del mio commento fanno un po' pena. Scusate e riscrivo.

    Un sonnifero omeopatico può far dormire alle 10 di sera per tre giorni consecutivi, assumendolo solo il primo giorno? Ovviamente è un esempio, mi va bene anche se un giorno dormo alle 10, quello dopo alle 1 e il terzo alle 9.30.

    RispondiElimina
  103. Concludendo ci andrei cauto a cercare di rendere illegale la naturopatia

    Cautissimi.

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  104. "Com'è possibile che i medicinali omeopatici lascino il segno nel nostro corpo solo se siamo ammalati?"

    Non è proprio così ed è un "nocciolo" della questione che dimostra come l'approccio omeopatico debba forzatamente essere interdisciplinare. Avevo steso una risposta che però richiedeva uno spazio del blog probabilmente eccessivo e del quale non mi voglio approfittare, avendo percepito qualche segnale (fisiologico) di fastidio che non vorrei fosse legato alla mia logorrea. Poichè mi era sembrato che si stavano raccogliendo delle obiezioni alle quali rispondere con calma (e spazio), forse si potrebbe inserire questo quesito in quella famosa lista.

    RispondiElimina
  105. Poichè mi era sembrato che si stavano raccogliendo delle obiezioni alle quali rispondere con calma (e spazio), forse si potrebbe inserire questo quesito in quella famosa lista.

    Non c'è problema, aspetto di leggere l'intervista allora.

    RispondiElimina
  106. Ben più interessante sarebbe stato il raccogliere una "sfida" organizzata in modo magari meno spettacolare ma più concreto, nella quale fossero stati gli omeopati a scegliere il rimedio da utilizzare, la tipologia di paziente e i parametri da tenere sotto controllo...

    presente.
    Lei organizzi con i suoi colleghi -non è bello delegare, ma Lei ha di sicuro più conoscenze nel gruppo di omeopatia di me- io mi offro da cavia.
    ovvio, io non faccio statistica e potrei anche non interessarle come cavia (non è intento polemico, è proprio che come ha detto Lei dovete scegliere la tipologia di paziente) ma posso adoperarmi a trovarLe un numero abbastanza cospicuo di volontari tra cui farle scegliere, così da avere un campione decente.
    Che ne dice?

    RispondiElimina
  107. "Per quanto riguarda le multinazionali omeopatiche, le mi dice che la personalizzazione del prodotto è importate per avere una cura efficace: una multinazionale, con la sua bella "catena di montaggio", come può quindi tenerne conto? Non produce medicinali omeopatici di scarsa qualità o addirittura inutili?"

    I rimedi unitari omeopatici prodotti da una qualunque multinazionale devono essere sempre gli stessi perchè devono seguire una farmacopea molto dettagliata e molto precisa. L'Arnica 5CH prodotta in Italia, in Francia, in America oppure in India viene preparata seguendo sempre le stesse norme di fabbricazione. Sarà poi il medico omeopatico a modulare la terapia, individualizzandola sul paziente e sul suo problema e scegliendo i rimedi unitari più adatti alla dinamizzazione omeopatica più idonea. Questa modulazione, ovviamente, non può essere effettuata (sempre nel senso omeopatico di cui sopra) quando ho un "complesso" formato da più rimedi: lì posso solo variare la posologia di somministrazione. Solo che il complesso ha "nome & cognome" e "quel" complesso" può essere prodotto solo dall'azienda che lo ha registrato. Il rimedio unitario no, poichè può essere prodotto da una qualunque azienda farmaceutica che, però, è obbligata a seguire le norme vigenti di farmacopea per quel medicinale.

    RispondiElimina
  108. "presente. Lei organizzi con i suoi colleghi -non è bello delegare, ma Lei ha di sicuro più conoscenze nel gruppo di omeopatia di me- io mi offro da cavia."

    :-)
    Se devo essere sincero, lo scarso tempo libero che mi lascia la professione e l'insegnamento (per non parlare della famiglia) lo sto già dedicando alla stesura di protocolli clinici osservazionali e di valutazione di efficacia. Lei ha visto quanto tempo ci vuole per arrivare a pubblicare un lavoro scientifico che, anche quando sembra ben fatto, come ha letto qui e altrove non arriva mai a convincere in larga scala. Secondo me la strada giusta non è questa che Lei propone, anche se su mio indiretto suggerimento: la mia risposta era diretta a quello che avrebbe dovuto fare il gruppone degli scettici se avesse voluto raggiungere un risultato più utile per noi e per loro. Comunque, come si dice, mai dire mai... :-)

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  109. @g.santini:
    se devo gestire una patologia cronica (per esempio, un'allergia), allora il grado di individualizzazione aumenta e allargo la scelta a più medicinali. Se invece devo gestire un fatto acuto, posso limitarmi a tenere molto basso questo criterio

    Dunque siamo di fronte ad un criterio decisionale la cui affidabilita’ mi pare diminuisca al crescere della personalizzazione poiche’ al cresecere della personalizzazione diminuisce la quantita’ di informazioni utilizzabili, ovvero diminuisce la conoscenza della relazione esistente tra le variabili che via via vengono aggiunte perche’ considerate necessarie nell’approccio personalizzato.

    RispondiElimina
  110. Avevo steso una risposta che però richiedeva uno spazio del blog probabilmente eccessivo e del quale non mi voglio approfittare, avendo percepito qualche segnale (fisiologico) di fastidio che non vorrei fosse legato alla mia logorrea.

    Lo spazio lo avrei (come ho fatto finora d'altronde) concesso volentieri e senza limiti, non sono certo obbligato ad ospitare "l'altra campana", ma lo faccio per mia cultura e come gesto di correttezza in quanto per primo ritengo che l'informazione sulla salute debba essere prima di tutto corretta e poi completa. La gente perbene poi è molto gradita a casa mia.

    Il "fastidio", caro collega, sai benissimo da dove proviene e se ho teso una mano di apertura, disponibilità e dibattito ora questa mano la ritiro. Come ho già detto.

    Sono molto infastidito.
    Certe posizioni non sono state prese nemmeno dai più biechi ciarlatani (che in quel caso avrei mandato sonoramente a quel paese) e sentirle provenire da chi si presume dotato di cultura e professionalità è stata una delusione che mi ha riempito di amarezza.

    E quindi interviste e tutto il resto per quanto mi riguarda non sono più previste, annullate, ognuno si informi e dibatta in altre sedi, se vuole.

    Sei naturalmente libero di scrivere le tue opinioni, brevi o lunghe che siano, il rispetto da parte mia (per chi si comporta da persona civile) viene prima di tutto e nei limiti delle regole del blog (che al primo punto prevedono proprio l'educazione) ognuno è libero di esprimere le sue idee.

    Se hai quindi dossier, documenti, risposte o ipotesi puoi benissimo postarle (ricordando che per ogni affermazione citata come scientifica bisogna citarne anche la fonte, considerata scientifica).

    Questo per chiarezza.

    RispondiElimina
  111. per Corrado: ci ho perso un oretta, ma in effetti di studi comparativi non ne ho trovati. Ci sono alcune affermazioni, ma senza la possibilità di verificarle, o per lo meno io non ne ho trovate.

    Ciao
    VB

    RispondiElimina
  112. Anch'io sono prontissimo a fare da cavia, basta che il prodotto omeopatico non debba pagarlo io :)

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  113. @Ubik 15.
    Il tuo link sarà pure interessante ma un singolo caso non basta certo a farmi cambiare idea. Il naturopata è una figura non ben disciplinata che viene svolta sia da medici (per solito molto bravi) che da "improvvisatori". Ma d'altra parte abbiamo innumerovoli casi di malasanità, test diagnostici errati, morti per effetti collaterali di farmaci tossici e così via. Lo scopo non è scoprire chi ne ammazza di più ma trovare una cura migliore, che può anche essere un mix di protocolli standard e naturopatia.


    @ValterVB
    per Corrado: ci ho perso un oretta, ma in effetti di studi comparativi non ne ho trovati. Ci sono alcune affermazioni, ma senza la possibilità di verificarle, o per lo meno io non ne ho trovate.

    Ti comunico che ho inviato una e-mail alla fondazione per saperne di più e magari riesco pure ad ottenere una risposta. Sul libro che ti ho già segnalato si parlava di trattamenti in 99 casi di ammalati in fase terminale con miglioramenti sia nell'aspettativa di vita che nella qualità. Anche lì mancano però quei dettagli che tu cerchi. Dettagli però che io sto cercando da molto tempo per i farmaci chemioterapici, per la cura di AIDS e per i vaccini anti influenzali. Mai ottenuti nemmeno dal Ministero della Salute. Per questo auspico quella trasparenza, non solo nella naturopatia, ma anche nella medicina classica.

    RispondiElimina
  114. @WeWee
    La ricerca del metafisico e del miracolo medico è ìnsita nell'animo umano. Il medico (parlo di medicina standard) usa moltissimo l'approccio mentale, il placebo, il condizionamento, quotidianamente e molti dei suoi risultati sono dovuti anche a questo. Il medico competentissimo ma incapace di comunicare con il paziente limita di tanto la sua efficacia, al contrario quello meno preparato ma abilissimo a "vendere" le sue cure raggiunge ottimi risultati.

    Finalmente qualcuno si sta accorgendo di questo. Ci cominciamo ad accorgere che se ci trattano come un cumulo di cellule difettose ci sentiamo talmente male che le probabilità di guarigione diminuiscono drasticamente. Viceversa se trattati con più umanità aumentiamo le possibilità di guarire. Checché ne di dica Giuliano anche i medici dovrebbero studiare psicologia. Non solo, ma ci dovrebbe essere un ramo delle psicologia che studi tutte quelle tecniche mentali che aiutano la guarigione.

    @Ubik 15
    Non credo che la longevità sia solamente legata al pragmatismo della popolazione, le cose sono un po' più complicate di così. (cit.)

    Assolutamente d'accordo. La cosa si potrebbe approfondire. Però è innegabile che la diversa alimentazione a l'abuso di farmaci, tipico degli Statunitensi ed in parte anche dei Britannici, potrebbero dare un contributo, giacché il clima non è così diverso. Poi ci sono altri fattori quali l'inquinamento e così via. Comunque ribadisco che la questione è complessa, ma visto che tendiamo a considerare gli Statunitensi come un modello di perfezione, forse è il caso di cominciare ad approfondire quali potrebbero essere la cause.

    RispondiElimina
  115. WeWee,

    "La ricerca del metafisico e del miracolo medico è ìnsita nell'animo umano."

    direi in quello dell'uomo moderno, perché in passato non era così, avevano altro a cui pensare :)

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  116. direi in quello dell'uomo moderno, perché in passato non era così, avevano altro a cui pensare

    Non ne sono convinto. Vi era però un rapporto molto differente con la malattia e con la morte.
    Erano ambedue quotidiane, abituali, domestiche.

    Oggi ai bambini vengono proibite le immagini di morte perchè potrebbero traumatizzarli, ieri i morti li vedevi in mezzo alla strada. I malati, "gli storpi", erano a casa e potevamo essere noi stessi, il giorno dopo a prendere il loro posto.
    Oggi no.

    E non accettiamo possa accadere comunque.

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  117. Sì, ma una cosa "innata" nell'animo umano dovremmo trovarla da quando esiste l'uomo. Invece non è così: con il nomadismo (fino a 40 mila anni fa circa) l'uomo non aveva modo di poter fantasticare sulla "metafisica".

    RispondiElimina
  118. ah già, le religioni infatti sono invenzioni dell'ultimo secolo :D
    molto più probabilmente lo pensavano, ne parlavano, ma a far arrivare fino a noi le loro idee, hai voglia!

    RispondiElimina
  119. Thhh,

    "ah già, le religioni infatti sono invenzioni dell'ultimo secolo :D"

    No, infatti si sviluppano dopo il totemismo, quindi dopo che l'uomo smette di essere nomade :P

    RispondiElimina
  120. ok, premetto che vado a tentoni ma...
    noi abbiamo solo prove che la "metafisicità" s'è sviluppata dal totemismo in poi o, piuttosto, non sappiamo che cosa ne pensassero i nostri antenati nomadi?

    puoi dirmi che non ci sono prove a favore del loro pensiero metafisico, ma la vedo dura che esistano prove della sua assenza, una tavoletta "noi uomini nomadi testè dichiariamo di non avere alcun pensiero metafisico" :D

    RispondiElimina
  121. Thhh,

    giustissima obiezione. La prova è data dal fatto che non esistono testimonianze di quel tipo, ovunque, prima di una certa epoca.

    C'è una prova in più: sappiamo che il modo di pensare dell'uomo è diverso per ogni epoca storica. Le idee cambiano col mutare della società, indi per cui se un essere umano vive in un sistema sociale in cui per tutta la sua esistenza (giornaliera e vitalizia) non ha tempo materiale di occuparsi di filosofia (perché deve cacciare, raccogliere frutti, stare attendo ai predatori, spostarsi, dormire...), non avrà determinati pensieri.

    E' quando l'uomo comincia a condurre una vita più sedentaria che allora inizia ad avere tempo per guardarsi attorno con più calma e quindi a ragionare di più su alcuni aspetti.

    Non poteva esistere la filosofia, ad esempio, 50 mila anni fa perché lo sviluppo delle forze produttive era pressoché rasente lo zero: passavano tutto il giorno a cercare cibo e a scappare da animali ed intemperie.

    Solo con la Rivoluzione agricola e con la divisione in classi del lavoro è stato possibile avere uomini (pochissimi, rispetto alla totalità) che guardassero per aria :)

    RispondiElimina
  122. "Checché ne di dica Giuliano anche i medici dovrebbero studiare psicologia."

    Sono d'accordo. E' innegabile che l'uomo sia un sistema complesso, non studiabile esclusivamente in ambito meccanicistico. Per questo motivo trovo molto limitante esaminare un individuo solo ed esclusivamente nel contesto della sua patologia. Molte volte siamo costretti a farlo quando ci troviamo di fronte ad una patologia acuta, ma questo diventa molto limitante nel caso delle patologie croniche, le quali vanno inesorabilmente a modificare anche l'ambito psicologico del paziente.

    "Poi ci sono altri fattori quali l'inquinamento e così via."

    Non essendo un sistema isolato, noi riceviamo in continuazione stimoli dall'ambiente esterno e, rispondendo, ci modifichiamo in conseguenza di questo. E' da qui che nascono molte patologie: non ci si ammala di una patologia cronica perchè veniamo modificati, ma perchè si risponde ad uno stimolo innescante che va a slatentizzare una predisposizione costituzionale.
    L'interazione uomo-ambiente richiede uno sforzo supplementare alla quale la medicina non sempre è preparata. Diceva bene Cushing: "“Un medico è tenuto a prendere in considerazione non tanto un organo ammalato e neppure l’intero individuo, bensì l’uomo nel mondo in cui vive”. E la cito non a caso: il modello omeopatico parte proprio da qui.

    RispondiElimina
  123. Checché ne dica Giuliano

    Sarcasmo questo sconosciuto

    RispondiElimina
  124. E' da qui che nascono molte patologie: non ci si ammala di una patologia cronica perchè veniamo modificati, ma perchè si risponde ad uno stimolo innescante che va a slatentizzare una predisposizione costituzionale.
    L'interazione uomo-ambiente richiede uno sforzo supplementare alla quale la medicina non sempre è preparata.


    non me ne voglia, ma questi sono sempre discorsi che si sente ripetere dall'ennesimo esponente di medicina alternativa, che fa' vedere come la medicina sia miope etcetcetc.
    Peccato che questi stessi concetti la medicina li conosca benissimo, ma nessuno trova grande utilità nel raccontare a uno schizofrenico "sa, il fatto che nel suo cervello vi sia una diminuizione del volume senza una gliosi compensativa fa' ascrivere questo processo a uno stadio molto precoce della neurogenesi, ovvero Lei è nato già con questo potenziale. D'altra parte l'80% della popolazione ha un 'potenziale psicotico', quindi un qualche evento come ripetuti stress e traumi avranno verosimilmente inibito la sua neurogenesi soprattutto a livello ippocampale... [cut per noia sopraggiunta]", o a un diabetico la fisiopatologia della sua malattia.
    Sa meglio di me che una patologia cronica è riconosciuta spesso quando è "andata avanti", e che agire su quegli stessi meccanismi che l'hanno causata può essere inutile. Sarebbe come mettere un cartello "divieto di passaggio: neve fresca" quando la valanga sta arrivando a fondo valle.

    Beh, ma agiamo di prevenzione allora!
    Ah già, le campagne sul "fate attività fisica o rischiate diabete/malattie cardiache" "non fumate" "alimentazione sana" "non esporsi al sole alle ore più calde" infatti non le ho mai viste :)

    RispondiElimina
  125. @Yari
    bah, ti dirò che vedendo gli animali allo stato brado (discovery channel, ovviamente :D), di tempo a far nulla ne hanno anche loro.
    Ovvio, in natura l'agguato è sempre dietro l'angolo, ma se l'uomo ne avesse avuto le capacità, un dieci minuti di pensiero a riguardo di quel fulmine o qualsivoglia altro evento naturale prodigioso penso sarebbe riuscito a dedicarglieli.

    RispondiElimina
  126. Thhh,

    stai confrontando però un cervello progredito con uno non ancora sviluppato. E il pensiero ha i suoi tempi di sviluppo, così come l'utensileria o il linguaggio ;)

    RispondiElimina
  127. Sviluppo che non può esserci se non ci sono determinate condizioni oggettive. Nel nostro caso la sedentarietà è condizione principale :)

    RispondiElimina
  128. "non me ne voglia, ma questi sono sempre discorsi che si sente ripetere dall'ennesimo esponente di medicina alternativa, che fa' vedere come la medicina sia miope etcetcetc."

    Non ci siamo. Il modello di patologia cronica alla base di patologie quali, ad esempio, la pelvispondilite anchilosante, prevede la presenza nel paziente di un HLA B27 come condizione necessaria (ma non sufficiente) allo scatenarsi della malattia, presenza che può essere considerata come predisponente. La patologia parte quando l'individuo incontra una Salmonella oppure una Clamidia (oppure altri ben determinati microrganismi): da quel momento parte un meccanismo che, in tempi più o meno lunghi (dipende dalla costituzione del paziente), porterà allo svilupparsi della malattia, verso la quale l'unica terapia conosciuta è esclusivamente sintomatica. Se si interviene prima dello sviluppo della sintomatologia clinica, il problema può essere enormemente limitato: in medicina accademica non esistono armi per una strategia simile, in omeopatia si. Ma potrei fare altri esempi, tutti molto poco alternativi.

    "Sa meglio di me che una patologia cronica è riconosciuta spesso quando è "andata avanti", e che agire su quegli stessi meccanismi che l'hanno causata può essere inutile. Sarebbe come mettere un cartello "divieto di passaggio: neve fresca" quando la valanga sta arrivando a fondo valle."

    Concorderà con me, quindi, che bisogna agire prima. E non è prevenzione questa? :-)

    RispondiElimina
  129. "Beh, ma agiamo di prevenzione allora!
    Ah già, le campagne sul "fate attività fisica o rischiate diabete/malattie cardiache" "non fumate" "alimentazione sana" "non esporsi al sole alle ore più calde" infatti non le ho mai viste"

    Neanche io. Però le assicuro che, nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo. :-)

    RispondiElimina
  130. g.santini,

    quando pensi di rispondere alle mie domande?

    (Per rinfrescarti la memoria:
    Chi ha citato Piero Angela in giudizio, ha pubblicato prove che Angela ha fornito informazioni errate? Si' o no?
    Se si', dove sono state pubblicate queste prove e a quale scrutinio sono state sottoposte?)

    RispondiElimina
  131. "Chi ha citato Piero Angela in giudizio, ha pubblicato prove che Angela ha fornito informazioni errate? Si' o no?"

    Se rileggi quello che ho scritto a proposito di SuperQuark ho detto che Piero Angela ha esposto una descrizione dell'omeopatia che non corrisponde al vero. Probabilmente perchè non la conosce e, per un giornalista che si occupa di divulgazione scientifica, non informarsi adeguatamente sull'oggetto di un servizio (anche se esclusivamente per criticarlo, altro indice di scarsa etica professionale) non è un bell'esempio di giornalismo. Spero sia stata l'unica caduta di stile della sua brillante carriera...
    Se poi ti riferisci alle sperimentazioni portate in trasmissione, sono perfettamente d'accordo che un antibiotico diluito non uccide più i batteri. Cosa c'è da controbattere?

    RispondiElimina
  132. g.santini:
    Se rileggi quello che ho scritto a proposito di SuperQuark ho detto che Piero Angela ha esposto una descrizione dell'omeopatia che non corrisponde al vero.

    Smettila di cercare di svicolare: rispondi alla mia domanda con un si' o con un no.



    g.santini:
    Probabilmente perchè non la conosce e, per un giornalista che si occupa di divulgazione scientifica, non informarsi adeguatamente sull'oggetto di un servizio (anche se esclusivamente per criticarlo, altro indice di scarsa etica professionale) non è un bell'esempio di giornalismo. Spero sia stata l'unica caduta di stile della sua brillante carriera...

    Rispondi alla mia domanda: dove sono le prove che Piero Angela ha presentato informazioni incorrette?

    Prove, non chiacchiere.



    g.santini:
    Se poi ti riferisci alle sperimentazioni portate in trasmissione, sono perfettamente d'accordo che un antibiotico diluito non uccide più i batteri. Cosa c'è da controbattere?

    Non far finta di non aver capito la domanda.

    E' pateticamente ovvio che stai cercando evitare di dare una risposta chiara. Altrimenti diventerebbe palese che gli omeopati che citarono Angela in giudizio non erano interessati a fornire una corretta informazione, ma piuttosto a zittire critiche alle loro pratiche.

    Il fatto che abbiate fatto ricorso ai tribunali dimostra che non potete basare la difesa delle vostre pratiche su argomentazioni scientifiche. Non siete meglio di Scientology e di altre sette religiose.

    RispondiElimina
  133. "Non far finta di non aver capito la domanda. E' pateticamente ovvio che stai cercando evitare di dare una risposta chiara. Altrimenti diventerebbe palese che gli omeopati che citarono Angela in giudizio non erano interessati a fornire una corretta informazione, ma piuttosto a zittire critiche alle loro pratiche.

    Il fatto che abbiate fatto ricorso ai tribunali dimostra che non potete basare la difesa delle vostre pratiche su argomentazioni scientifiche. Non siete meglio di Scientology e di altre sette religiose."

    Bravo! Questo è parlare. Mi piacciono le persone con le idee chiare. Hai ragione. Va bene così? O forse è troppo patetico?

    RispondiElimina
  134. g.santini:
    Hai ragione. Va bene così? O forse è troppo patetico?

    Quod erat demonstrandum: tutto fumo e niente arrosto.

    RispondiElimina
  135. "Il fatto che abbiate fatto ricorso ai tribunali dimostra che non potete basare la difesa delle vostre pratiche su argomentazioni scientifiche."

    Vedo che hai studiato a fondo la questione, ma evidentemente ti manca qualche pagina. Oppure chi te l'ha riferita non ti ha detto proprio tutto.
    Perdonami la metafora, ma mi serve un esempio di fantasia. Supponiamo che tu faccia il poliziotto. Un giornalista produce un servizio televisivo su come lavorano i poliziotti e lo fa parlandone in maniera nolto personale, senza andare a informarsi su quello che fa giornalmente un poliziotto, ma solo sulle sue impressioni oppure sui sentito dire. Tu guardi questo servizio e scopri che in Italia i poliziotti non sanno fare altro che picchiare tutti quelli che incontrano, rubare le refurtive, sparare alla prima occasione, insomma tutto quanto di peggio si vede fare nei telefilm americani quando si parla di poliziotti corrotti. In sintesi, un quadro totalmente negativo. E già credo che qualche reazione potresti cominciare ad averla. In aggiunta a questo, passano un paio di sequenze in cui si vede la tua bella faccia mentre stai facendo il poliziotto durante la tua normale attività giornaliera, mentre sei di servizio. A questo punto le cose sono due: o sei veramente come si dice nel servizio e vai a casa del giornalista e ti fai giustizia da solo; oppure, come normalmente accade in un paese civile, il giornalista si prende una querela da te (alla quale molto probabilmente si unirà il corpo di polizia alla quale appartieni), perchè ha passato una tua immagine senza chiederti il permesso, oltretutto in un servizio visto da 5-6 milioni di persone in cui la tua attività professionale è stata completamente ridisegnata, in peggio ovviamente.
    Ecco, facendo le dovute proporzioni, questo è quello che è successo con SuperQuark.
    Anche questa versione dei fatti è patetica?

    RispondiElimina
  136. "Quod erat demonstrandum: tutto fumo e niente arrosto."

    Hai visto? Era così facile...

    RispondiElimina
  137. "Se utilizzi il pendolino per curare i tuoi pazienti non posso che sperare di non essere mai un tuo paziente."

    Leggo tra le righe che il terreno dell'
    ironia non e' proprio quello che ti e' più congeniale.


    "Beh, ma agiamo di prevenzione allora!
    Ah già, le campagne sul "fate attività fisica o rischiate diabete/malattie cardiache" "non fumate" "alimentazione sana" "non esporsi al sole alle ore più calde" infatti non le ho mai viste"

    Neanche io. Però le assicuro che, nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo.


    Non ci posso credere. Dicci che lo fai apposta!

    RispondiElimina
  138. "Non ci posso credere. Dicci che lo fai apposta!"

    Hai ragione. Senza la faccina non sembra una battuta. Pardon! :-)

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  139. Ah, era una battuta..
    quindi non è vero che


    ... nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo.

    RispondiElimina
  140. "Ah, era una battuta..
    quindi non è vero che

    ... nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo."

    No, la battuta era "Neanche io". :-)

    RispondiElimina
  141. g.santini:
    Vedo che hai studiato a fondo la questione, ma evidentemente ti manca qualche pagina. Oppure chi te l'ha riferita non ti ha detto proprio tutto.

    Nonostante le tue ripetute lamentele, tu non hai dimostrato affatto che le informazioni pubblicate in Superquark fossero errate.

    Il fatto che tu abbia accuratamente evitato di fornire fonti a sostegno delle tue lamentele, dopo ripetute richieste, indica fortemente che tali fonti non esistano.

    Quindi, gli omeopati avevano citato in giudizio per diffamazione Piero Angelo, senza aver prima dimostrato che diffamazione ci fosse stata.
    Insomma, gli omeopati hanno cercato di imbavagliare critiche di natura scientifica ricorrendo ai tribunali.



    g.santini:
    Perdonami la metafora, ma mi serve un esempio di fantasia.

    No, no. Parliamo di esempi reali.



    g.santini:
    Ecco, facendo le dovute proporzioni, questo è quello che è successo con SuperQuark.
    Anche questa versione dei fatti è patetica?


    Molto patetica, perche' sono solo chiacchiere.

    Dimostralo coi fatti.

    RispondiElimina
  142. Adesso faccio un disegno.

    Questa è una battuta:

    Ah, era una battuta..
    quindi non è vero che

    ... nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo.


    Questa non è una battuta:

    Neanche io. Però le assicuro che, nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo.


    Per esserlo avrebbe dovuto suonare più o meno così (si può fare di meglio, lo so):
    Neanche io. Scusatemi, ci sentiamo più tardi, devo fare due ore di jogging con i miei pazienti.

    RispondiElimina
  143. "Per esserlo avrebbe dovuto suonare più o meno così (si può fare di meglio, lo so):
    Neanche io. Scusatemi, ci sentiamo più tardi, devo fare due ore di jogging con i miei pazienti."

    Beh, comunque non è male neanche questa...

    RispondiElimina
  144. "Quindi, gli omeopati avevano citato in giudizio per diffamazione Piero Angelo, senza aver prima dimostrato che diffamazione ci fosse stata."

    Continuo a non capire, ma deve essere sicuramente un mio limite. Devo dimostrare che in quellaq trasmissione Piero Angela ha descritto come "omeopatia" un qualcosa che con l'omeopatia c'entra come i cavoli a merenda? Per il resto, che diffamazione ci fosse stata non l'ho detto io, ma il GIP che lo ha rinviato a giudizio...

    "Insomma, gli omeopati hanno cercato di imbavagliare critiche di natura scientifica ricorrendo ai tribunali."

    Personalmente trovo molto anomalo utilizzare i tribunali come punti di riferimento per assegnare o meno scientificità a qualcosa. Ai magistrati si ricorre per altri motivi, per esempio quando il danno di immagine è a carico di persone fisiche: ti ho già detto che l'omeopatia, in quanto elemento immateriale, non può subire diffamazioni. C'è una sentenza molto precisa in proposito.

    RispondiElimina
  145. "Molto patetica, perche' sono solo chiacchiere."

    Opinione legittima, ma che lascia il tempo che trova. Per il magistrato che ha rinviato Piero Angela a giudizio (con un dispositivo che, sottolineo, non ha fatto alcun riferimento ad alcun tipo di questioni scientifiche o meno) le cose non stavano proprio così.

    RispondiElimina
  146. "Questa non è una battuta:
    ...le assicuro che, nonostante questo, fanno parte integrante del mio bagaglio prescrittivo."

    Infatti, non lo è: ma è così strano che un medico ricordi (e prescriva) fra le altre cose anche queste regole di comportamento ai propri pazienti?

    RispondiElimina
  147. Per il resto, che diffamazione ci fosse stata non l'ho detto io, ma il GIP che lo ha rinviato a giudizio...

    Ma il giudice ha deciso che non c'è stata nessuna diffamazione e che dire che "l'omeopatia non è una cosa seria" e "l'omeopatia non ha nessuna base scientifica" non è diffamazione ma sono affermazioni giustificate e che si basano su dati reali.


    ti ho già detto che l'omeopatia, in quanto elemento immateriale, non può subire diffamazioni. C'è una sentenza molto precisa
    in proposito.


    Ti ho già detto che questa tua affermazione non c'entra nulla con la sentenza del processo al quale ci riferiamo. Angela non è stato condannato perchè quello che ha detto è vero: l'omeopatia non è una cosa seria. La sentenza ce l'ho tutta, tu? Se vuoi la leggiamo assieme.


    Per il magistrato che ha rinviato Piero Angela a giudizio (con un dispositivo che, sottolineo, non ha fatto alcun riferimento ad alcun tipo di questioni scientifiche o meno) le cose non stavano proprio così.

    Aridaje.
    Ora conta pure quello che dice il GIP. Sai che stai commettendo una grossa scorrettezza vero?
    Un processo si chiude con una sentenza, altrimenti che li teniamo a fare.
    Quel processo (se proprio vogliamo affidarci ai processi per confermare l'antiscientificità dell'omeopatia) ha parlato chiaro: l'omeopatia non è una cosa seria è un'affermazione giustificata e basata sulla realtà dei fatti.

    Poi puoi girarla come vuoi, puoi dire pure che il cugino del GIP ha detto alla moglie che suo zio ha visto Piero Angela che ingurgitava interi flaconi di Gelsemium ma la sentenza è chiara.

    Quello che dico sempre è che un'altra brutta abitudine degli omeopati è rigirare la frittata per cercare ragioni alla loro filosofia, tipico di chi ragioni reali non ne ha.

    RispondiElimina

  148. Opinione legittima, ma che lascia il tempo che trova. Per il magistrato che ha rinviato Piero Angela a giudizio (con un dispositivo che, sottolineo, non ha fatto alcun riferimento ad alcun tipo di questioni scientifiche o meno) le cose non stavano proprio così.

    Anche quella dal GIP si è mostrata essere solo un'opinione non suffragata da fatti.

    Nel caso specifico la procura della repubblica aveva addirittura chiesto l'archiviazione:
    "In esito all’ attività di indagine espletata, la locale Procura della Repubblica decideva di formulare al GIP richiesta di archiviazione del procedimento penale ascritto a carico di ANGELA per il reato di cui all’articolo 595 c. p., non ritenendo che il contenuto delle affermazioni espresse nel corso della trasmissione televisiva potesse integrare gli estremi della fattispecie contestata all’imputato."

    L'opinione del GIP non era proprio condivisa.

    Inoltre in Italia ci sono stati diversi casi di rinvii a giudizio senza valide motivazioni; ne cito uno a caso: Enzo Tortora.

    Quindi utilizzare il fatto che il GIP ritenesse di avere elementi per rinviare a giudizio Piero Angela per avallare la fondatezza delle accuse è anch'essa un'OPINIONE.

    L'unico FATTO è la sentenza di assoluzione.

    RispondiElimina
  149. L'unico FATTO è la sentenza di assoluzione.

    Ma anche le motivazioni della sentenza non scherzano.

    E comunque una scusante per gli omeopati: non sono abituati a ragionare con i fatti ma con le vibrazioni e le pseudoverità. Diamogliene atto, non riescono proprio ad attenersi ai dati oggettivi.
    ;)

    RispondiElimina
  150. Ma anche le motivazioni della sentenza non scherzano.

    Ovviamente le motivazioni fanno parte della sentenza.

    RispondiElimina
  151. A questo punto mi piacerebbe conoscere l'opinione di g.santini: secondo lei
    l'accusa era fondata ? E la sentenza
    giusta o sbagliata ? Ovviamente esistono
    anche le alternative "non so" e "preferisco
    non rispondere" :-)

    RispondiElimina
  152. "A questo punto mi piacerebbe conoscere l'opinione di g.santini: secondo lei
    l'accusa era fondata ? E la sentenza
    giusta o sbagliata ? Ovviamente esistono
    anche le alternative "non so" e "preferisco
    non rispondere"

    Direi di no, preferisco sempre rispondere. E' ovvio che non si può contestare la sentenza di un tribunale che, almeno penalmente, non ha rilevato diffamazione. Ma rimane il fatto che chi, seguendo quel servizio, avesse voluto farsi un'idea esatta dell'omeopatia sicuramente non lo ha potuto fare ma ha dovuto accettare un'interpretazione "ad hoc" finalizata esclusivamente ad una visione critica.

    RispondiElimina
  153. "Ti ho già detto che questa tua affermazione non c'entra nulla con la sentenza del processo al quale ci riferiamo. Angela non è stato condannato perchè quello che ha detto è vero: l'omeopatia non è una cosa seria. La sentenza ce l'ho tutta, tu? Se vuoi la leggiamo assieme."

    Parli della sentanza di Catania o di quella di Roma?

    RispondiElimina
  154. g.santini:
    Continuo a non capire, ma deve essere sicuramente un mio limite. Devo dimostrare che in quella trasmissione Piero Angela ha descritto come "omeopatia" un qualcosa che con l'omeopatia c'entra come i cavoli a merenda?

    Sei stato tu a denunciare Piero Angela per diffamazione? O fai di nuovo finta di non capire?
    Perche' continui a non rispondere alla mia domanda?



    g.santini:
    Per il resto, che diffamazione ci fosse stata non l'ho detto io, ma il GIP che lo ha rinviato a giudizio...

    E dove e' stato dimostrato che il programma avesse fornito informazioni incorrette?



    g.santini:
    Personalmente trovo molto anomalo utilizzare i tribunali come punti di riferimento per assegnare o meno scientificità a qualcosa.

    E infatti gli scienziati non lo fanno. Sono gli pseudo-scienziati che ricorrono ai tribunali per imbavagliare i critici.



    g.santini:
    Ai magistrati si ricorre per altri motivi, per esempio quando il danno di immagine è a carico di persone fisiche: ti ho già detto che l'omeopatia, in quanto elemento immateriale, non può subire diffamazioni. C'è una sentenza molto precisa in proposito.

    La sentenza descrive tre medici omeopati (persone fisiche) che si costituirono parte civile in qualita' di danneggiati, e spiega che la categoria dei "medici" omeopati non venne diffamata.
    Nella sentenza si legge anche che le informazioni fornite dagli autori della trasmissione non erano incorrette. In particolare chiarisce che gli autori offesero gli omeopati "non tanto con le singole accuse inserite nelle frasi contestatagli rivelatisi o inesistenti o interpretate erroneamente ed in ogni modo MAI FALSE, quanto col messaggio dalle stesse trasmesso, percepito ed indotto nella mente dello spettatore, che è parso essere quello diretto a sostenere che l’omeopatia è un rimedio rischioso, che i rimedi utilizzati possono provocare reazioni allergiche e dannose, sia
    direttamente al momento della loro somministrazione sia indirettamente con l’abbandono della medicina tradizionale." [grassetto e maiuscolo miei]

    Allora, g.santini, dove sono le prove degli "strafalcioni" di Piero Angela?



    g.santini:
    Per il magistrato che ha rinviato Piero Angela a giudizio (con un dispositivo che, sottolineo, non ha fatto alcun riferimento ad alcun tipo di questioni scientifiche o meno) le cose non stavano proprio così.

    Ah... presunzione di colpevolezza: Piero Angela deve essere colpevole perche' e' stato rinviato a giudizio. Che la sentenza l'abbia assolto non conta, vero?



    g.santini:
    Ma rimane il fatto che chi, seguendo quel servizio, avesse voluto farsi un'idea esatta dell'omeopatia sicuramente non lo ha potuto fare ma ha dovuto accettare un'interpretazione "ad hoc" finalizata esclusivamente ad una visione critica.

    E una visione critica dell'omeopatia non e' assolutamente accettabile, vero?
    Parlar male della sanita', della medicina "convenzionale" e delle case farmaceutiche, va benissimo, ma che non si tocchi la povero omeopatia, giusto?

    RispondiElimina
  155. @g.santini:
    E' ovvio che non si può contestare la sentenza di un tribunale che

    No, non e' ovvio. Mi pare un modo maldestro di schivare la domanda: non ho chiesto se si possa in generale contestare o meno una sentenza, ma la sua opinione circa la fondatezza delle motivazioni che hanno condotto al processo.
    E la domanda che chiedeva la sua opinione sulla sentenza altrettanto semplice.

    RispondiElimina
  156. Parli della sentanza di Catania o di quella di Roma?

    Quella di Catania.

    Piero Angela è stato assolto perchè le informazioni che ha fornito nella sua trasmissione non sono diffamazione in quanto giustificate. In particolare (copio dalla sentenza):

    -l’omeopatia non è una cura seria;
    - il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale è molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive;
    - i benefici presunti dell’omeopatia sono dovuti all’effetto placebo, cioè a sostanze che non contengono alcun principio attivo, definite anche ”acqua fresca”;
    - spesso il beneficio è del tutto psicologico e ipotetico;
    - vi è il rischio che vengano somministrati pseudo farmaci dei quali non si conosce il
    contenuto e che gli stesi possano provocare anche reazioni allergiche.

    Queste erano le accuse poi ritenute giustificate

    Detto in soldoni, per la sentenza se io dico che l'omeopatia è "acqua fresca" non c'entra la persona fisica, lo posso dire semplicemente perchè è vero.

    Come la mettiamo?
    Anche per la tua presunta giustificazione dell'assoluzione che non riguardava "persone fisiche", Angela era imputato per aver "offeso la reputazione del Dott. Ciro D’ARPA, anche in qualità di Presidente della Società Italiana di Medicina Omeopatica" quindi il reato sarebbe stato contro una persona fisica.

    Hai detto quindi cose inesatte e non rispettose nei riguardi di Piero Angela che non è stato assolto per un "vizio di formula" ma perchè non ha commesso nessun reato.

    Mi pare che possiamo passare alla prossima bufala omeopatica ora, visto che anche la giustizia omeopatica è stata diluita senza avere effetti.

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  157. "Sei stato tu a denunciare Piero Angela per diffamazione? O fai di nuovo finta di non capire?"

    Direi che è buona la prima...

    RispondiElimina
  158. In particolare (copio dalla sentenza):
    [...]
    "vi è il rischio che vengano somministrati pseudo farmaci dei quali non si conosce il
    contenuto e che gli stesi possano provocare anche reazioni allergiche."

    Beh, ammetterai anche tu che qui si potrebbe leggere tra le righe una leggera incongruenza, visto che poco sopra si parla di "acqua fresca". Ma questo potrebbe essere normale che accada, quando queste questioni si dibattono in un contesto totalmente fuori luogo per un dibattito scientifico e senza avere le idee chiare sull'oggetto della critica...

    RispondiElimina
  159. "Angela era imputato per aver "offeso la reputazione del Dott. Ciro D’ARPA"

    E infatti, non avendolo fatto, trovo perfettamente logico che il tribunale lo abbia assolto. Non mi sembra che nel servizio di SuperQuark ci fosse una sola parola contro Ciro D'Arpa...

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  160. p.: "Sei stato tu a denunciare Piero Angela per diffamazione? O fai di nuovo finta di non capire?"

    g.santini: Direi che è buona la prima...

    Allora, dove sono le prove degli strafalcioni nel servizio di Superquark?

    O pensi di non dover portare prove a sostegno delle tue accuse: "Invece ha solo sparso terrorismo e disinformazione, riuscendo a raccogliere in un quarto d'ora un mare di strafalcioni e di affermazioni totalmente false sull'omeopatia, qualcuna anche clamorosa..." (16 giugno 2010 14.50) ?

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  161. ammetterai anche tu che qui si potrebbe leggere tra le righe una leggera incongruenza

    No, ti sbagli ancora e dimostri di non conoscere nè i fatti del processo nè la sentenza.
    I fenomeni allergici e i contenuti "non conosciuti" erano riferiti a prodotti spacciati per omeopatici ma che contenevano qualcosa che ha provocato dei problemi e ne esistono diversi esempi.

    senza avere le idee chiare sull'oggetto della critica...

    Beh, non è che quando gli omeopati discutono con chi ha le "idee chiare" cambi molto.

    Poi la frase "idee chiare sull'argomento" non è proprio la più adatta quando è detta da un medico che non sa perchè la propria medicina funziona, non sa cosa contiene, non sa cosa provoca e non sa dimostrarne gli effetti. In pratica usa qualcosa che nemmeno lui sa perchè si dovrebbe usare.

    Ecco, potremmo chiamare l'omeopatia "la medicina dagli argomenti non molto chiari", ti piace? Devo farne un articolo, interessante...
    ;)

    E infatti, non avendolo fatto, trovo perfettamente logico che il tribunale lo abbia assolto.

    Ehh, furbetto, come tutti gli omeopati.
    Ora lo trovi "perfettamente logico", prima non sembravi così convinto della "logicità" della sentenza.

    Tra parentesi D'Arpa ha denunciato anche come presidente dell'associazione di omeopati oltre che come singolo (anche questo è scritto, non lo dico io).

    Bene, almeno siamo giunti alla prima conclusione, abbiamo confermato la verità che conoscevamo. E' logico che non ci fu nessuna diffamazione nel dire quello che è stato detto in trasmissione. Senza se e senza ma. Lo dice anche un omeopata.
    ;)

    RispondiElimina
  162. Invece ha solo sparso terrorismo e disinformazione, riuscendo a raccogliere in un quarto d'ora un mare di strafalcioni e di affermazioni totalmente false sull'omeopatia, qualcuna anche clamorosa...

    Il finale più clamoroso sarebbe quello di una richiesta di scuse da parte di Piero Angela (magari la posto io a nome suo), così il cerchio si chiuderebbe.
    Ma Piero è troppo un signore.
    ;)

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  163. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  164. "Ehh, furbetto, come tutti gli omeopati."

    Vedo che il vizietto della generalizzazione è sempre presente... :-)

    "Ora lo trovi "perfettamente logico", prima non sembravi così convinto della "logicità" della sentenza."

    Non esattamente. Il mio pensiero (che è poi anche quello di molti altri colleghi) dell'epoca era che una causa intentata contro Piero Angela in quel modo avrebbe avuto pochissime possibilità di successo. Non erano sicuramente le aule di un tribunale il modo migliore di rispondere. Ma ognuno è libero di fare le scelte che vuole...
    La mia illogicità era riferita, come ho già detto, all'avere descritto in SuperQuark l'omeopatia come non è, in un modo deontologicamente scorretto dal punto di vista giornalistico: nessun omeopata cerca di combattere un'infezione con un antibiotico diluito; nessun rimedio omeopatico unitario è in grado di scatenare un allergia (avremmo già risolto parte del problema, se così fosse); in nessun medicinale omeopatico, prodotto secondo regole da farmacopea, è contenuto del cortisone.
    Ma queste sono obiezioni che potrebbe sollevare anche chi conosce solo un minimo di omeopatia: può anche darsi che la legge ti permetta di criticare l'omeopatia, ma è un dato di fatto che ne è stata stravolta (ad arte?) la metodologia.

    RispondiElimina
  165. "Il finale più clamoroso sarebbe quello di una richiesta di scuse da parte di Piero Angela (magari la posto io a nome suo), così il cerchio si chiuderebbe.
    Ma Piero è troppo un signore."

    Come si dice: forse l'omeopatia sì, ma la classe non è acqua! :-)

    RispondiElimina
  166. "Tra parentesi D'Arpa ha denunciato anche come presidente dell'associazione di omeopati oltre che come singolo (anche questo è scritto, non lo dico io)."

    Tranquillo, mi sarei fidato comunque. :-)
    Ma, per i motivi che ho giò esposto, questo non ha cambiato l'esito del processo. E non vedo, onestamente, perchè avrebbe dovuto farlo.

    RispondiElimina
  167. "Ecco, potremmo chiamare l'omeopatia "la medicina dagli argomenti non molto chiari", ti piace? Devo farne un articolo, interessante..."

    Ti prometto che lo leggerò con vero interesse. E non scherzo.

    RispondiElimina
  168. "I fenomeni allergici e i contenuti "non conosciuti" erano riferiti a prodotti spacciati per omeopatici ma che contenevano qualcosa che ha provocato dei problemi e ne esistono diversi esempi."

    Non lo discuto, ma allora se non erano omeopatici, perchè tirarli in ballo e fare credere che lo fossero?

    RispondiElimina
  169. g.santini:
    La mia illogicità era riferita, come ho già detto, all'avere descritto in SuperQuark l'omeopatia come non è, in un modo deontologicamente scorretto dal punto di vista giornalistico: nessun omeopata cerca di combattere un'infezione con un antibiotico diluito; nessun rimedio omeopatico unitario è in grado di scatenare un allergia (avremmo già risolto parte del problema, se così fosse); in nessun medicinale omeopatico, prodotto secondo regole da farmacopea, è contenuto del cortisone.

    Continui ad asserire che Superquark ha fornito un'immagine falsata dell'omeopatia, ma non hai ancora fornito prove.

    RispondiElimina
  170. "Bene, almeno siamo giunti alla prima conclusione, abbiamo confermato la verità che conoscevamo. E' logico che non ci fu nessuna diffamazione nel dire quello che è stato detto in trasmissione. Senza se e senza ma."

    Per quanto riguarda l'omeopatia, direi di si: forse scarsa deontologia professionale e ancora meno conoscenza della materia oggetto del servizio, ma chiamarla diffamazione, in effetti, mi sembra esagerato. Su questo siamo pienamente d'accordo.

    "Lo dice anche un omeopata."

    E che omeopata! :-)
    Ma questa volta ho come la sensazione che la solita generalizzazione faticherà a manifestarsi... :-)

    RispondiElimina
  171. "Continui ad asserire che Superquark ha fornito un'immagine falsata dell'omeopatia, ma non hai ancora fornito prove."

    Toglimi una curiosità: ma tu pensi che l'omeopatia sia fatta solo da soluzioni ultradiluite e che le prescrizioni vengano fatte come dice Piero Angela?

    RispondiElimina
  172. g.santini:
    Toglimi una curiosità: ma tu pensi che l'omeopatia sia fatta solo da soluzioni ultradiluite e che le prescrizioni vengano fatte come dice Piero Angela?

    Non cercare di rigirare la frittata.
    Hai detto a chiare lettere che Piero Angela "ha solo sparso terrorismo e disinformazione, riuscendo a raccogliere in un quarto d'ora un mare di strafalcioni e di affermazioni totalmente false sull'omeopatia".

    Ora, porta le prove che Piero Angela ha pubblicato affermazioni totalmente false sull'omeopatia.

    Nota bene che la sentenza che assolve Piero Angela dice chiaramante che le affermazioni non sono false.

    RispondiElimina
  173. "Ora, porta le prove che Piero Angela ha pubblicato affermazioni totalmente false sull'omeopatia."

    Ti ho fatto tre esempi molto chiari tratti da quel servizio. Se ti leggi un qualunque testo di medicina omeopatica, uno qualunque, non trovi nulla di tutto questo.

    Nota bene che la sentenza che assolve Piero Angela dice chiaramante che le affermazioni non sono false.

    Quindi se ho un dubbio su un medicinale omeopatico, posso tranquillamente rivolgermi a Piero Angela oppure ad un magistrato?

    RispondiElimina
  174. p: "Ora, porta le prove che Piero Angela ha pubblicato affermazioni totalmente false sull'omeopatia."

    g.santini:
    Ti ho fatto tre esempi molto chiari tratti da quel servizio. Se ti leggi un qualunque testo di medicina omeopatica, uno qualunque, non trovi nulla di tutto questo.

    Io tuoi esempi sono una rappresentazione falsata di quello che e' stato presentato nella trasmissione.

    Tu non hai portato prove che in quella trasmissione le affermazioni di Piero Angela sull'omeopatia sono "totalmente false".



    p: "Nota bene che la sentenza che assolve Piero Angela dice chiaramante che le affermazioni non sono false."

    g.santini:
    Quindi se ho un dubbio su un medicinale omeopatico, posso tranquillamente rivolgermi a Piero Angela oppure ad un magistrato?

    Non cercare di cambiare discorso.
    Il fatto rimane che la tua accusa contro Piero Angela e' totalmente infondata.

    RispondiElimina
  175. "Io tuoi esempi sono una rappresentazione falsata di quello che e' stato presentato nella trasmissione."

    Falsata?!? Mi spiace per te, ma quelle cose sono state dette molto chiaramente. E non si parlava di arte barocca o di cucina orientale...

    "Tu non hai portato prove che in quella trasmissione le affermazioni di Piero Angela sull'omeopatia sono "totalmente false".

    Quelli che ho riportato sono le affermazioni più macroscopicamente errate, ma ci sono altre "perle" disseminate qua e là. Forse mi sono espresso in maniera poco chiara e ci riprovo: la metodologia omeopatica non funziona così! Prendi un testo di omeopatia (uno a caso, sceglilo tu) e controlla. Non so che altro dirti...

    RispondiElimina
  176. g.santini:
    Falsata?!? Mi spiace per te, ma quelle cose sono state dette molto chiaramente. E non si parlava di arte barocca o di cucina orientale...

    Asserire non e' sinonimo di provare.

    Esperti omeopatici hanno avuto l'occasione di dimostrare durante il processo la falsita' delle affermazioni di Angela. Hanno fallito, come si puo' leggere nella sentenza.



    g.santini:
    Quelli che ho riportato sono le affermazioni più macroscopicamente errate, ma ci sono altre "perle" disseminate qua e là. Forse mi sono espresso in maniera poco chiara e ci riprovo: la metodologia omeopatica non funziona così! Prendi un testo di omeopatia (uno a caso, sceglilo tu) e controlla. Non so che altro dirti...

    Basta chiacchiere. Porta le prove a sostegno delle tue accuse.

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  177. "Non cercare di cambiare discorso."

    E chi cambia discorso. Volevo solo capire se consideravi Piero Angela anche un esperto in omeopatia. E, in caso contrario, chi potevamo chiamare come "esperto della materia" per dirimere la questione...

    P.S. Tu non ci crederai, ma qualche volta il tribunale mi ha chiamato in qualità di esperto sull'argomento. Pensa in che mani siamo... :-)

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  178. "Basta chiacchiere. Porta le prove a sostegno delle tue accuse."

    Hai ragione: sono un omeopata tutto chiacchiere e distintivo! :-)
    Senti, facciamo così: procurati una registrazione di SuperQuark, te la vedi e ascolti bene quello che dice, e poi ne riparliamo...

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  179. Basta chiacchiere. Porta le prove a sostegno delle tue accuse.

    Papageno, non è che dobbiamo rifare qui il processo. Hai posto la tua domanda, santini non ti risponde, chiusa qui. Ognuno si faccia la sua idea, ma niente atteggiamenti aggressivi gentilmente.
    Grazie.

    RispondiElimina
  180. g.santini:
    Senti, facciamo così: procurati una registrazione di SuperQuark, te la vedi e ascolti bene quello che dice, e poi ne riparliamo...

    L'accusa e' tua, quindi l'onere della prova e' tuo.

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  181. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  182. Segnalo agli amici della lista la scomparsa del prof. Giovanni Federspil, clinico medico all’Università di Padova, uno dei critici dell'omeopatia più intelligenti che abbia mai conosciuto.

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  183. Segnalo agli amici della lista la scomparsa del prof. Giovanni Federspil, clinico medico all’Università di Padova, uno dei critici dell'omeopatia più intelligenti che abbia mai conosciuto.

    Ed un uomo dalla cultura immensa.
    RIP.

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  184. lasci perdere dott Santini, li lasci divertire con le molecole!

    RispondiElimina
  185. "lasci perdere dott Santini, li lasci divertire con le molecole!"

    Servono anche quelle! Il problema è che, per molti, servono solo quelle! :-)

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  186. Una piccola correzione a quanto esposto nell'articolo va fatta: la chiropratica è stata riconosciuta come disciplina sanitaria primaria in Italia alla fine del 2008, ciò che manca ancora (causa lungaggini burocratiche e probabilmente di comodo) è soltanto l'albo cui i chiropratici possano ufficialmente iscriversi.
    Infatti, come risultato di questo riconoscimento, oggi è possibile trovare molti ospedali e a.s.l. che hanno già integrato questa figura professionale all'interno del proprio organico.
    Quindi, non si tratta più di medicina alternativa, ma di disciplina ufficialmente riconosciuta anche nel nostro paese.

    Aggiungo anche che, pur essendo vero un frequente delirio di onnipotenza da parte di molti chiropratici, nelle vesti di testimone disinteressata e prevenuta ho potuto riscontrare un'ottima percentuale di successi nel campo. E per successi intendo: gente che a malapena riusciva a camminare e che dopo i trattamenti procedeva spedita; gente che aveva provato tutte le vie possibili per risolvere emicranie quotidiane e otteneva una riduzione quasi completa del problema; gente che non poteva più praticare sport e che dopo qualche mese riprendeva tranquillamente le proprie attività fisiche.

    Miracoli, o forse qualcosa di buono c'é? E se non ci fosse, il riconoscimento del 2008 a cosa sarebbe stato dovuto?...

    RispondiElimina

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