La pranoterapia esiste da secoli. Oggi la si chiama pranoterapia perchè fa sempre effetto inserire nel nome di una pratica il termine "terapia", sottintende che serve a curare qualcosa ma anticamente l'imposizione delle mani (su questo si basa questa pratica) era un rituale religioso che trasferiva "l'energia "di una persona o dei defunti o di forze sovrannaturali nel corpo del malato.
Prana è un termine sanscrito, vuol dire "energia vitale", termine vago come si vede, anche la parola o la vista sono dimostrazioni di vita e quindi "energia vitale" ma nell'accezione utilizzata da chi fa il "pranoterapeuta" l'energia vitale diventa la fonte di tutte le guarigioni, una sorta di "flusso", mai misurato nè misurabile che scaturirebbe dal corpo di chi la possiede.
Qualcuno tra i praticanti questa tecnica fa dei distinguo: esistono pranoterapeuti "onesti" che non guariscono le malattie e si limitano ad offrire un senso di benessere ai loro assistiti e quelli "disonesti" o "ciarlatani" che asseriscono di poter guarire qualsiasi malattia fisica o psichica solo con l'imposizione delle mani.
Il pranoterapeuta è il guaritore per eccellenza, quello che solo con l'aiuto di queste non ben precisate energie riesce a guarire da tutte le malattie, che ha dei poteri sovrannaturali unici e personali e che si serve di entità non terrestri per svolgere la sua azione. Tutto quello che è venuto dopo, dall'omeopatia alle cure del cancro con qualsiasi intruglio ha la propria origine dalle teorie del prana e delle forze sovrannaturali (inspiegabili) e non a caso la maggioranza delle medicine alternative fa riferimento ad immaginari "flussi" energetici o poteri non spiegabili di qualcuno o qualcosa. La stessa omeopatia, da qualcuno considerata una medicina "seria" parla di "energie" o flussi quando si riferisce ai meccanismi di dinamizzazione o di diluizione (che non sono scientificamente dimostrati) che la caratterizzano.
Dalle mani del pranoterapeuta si sprigionerebbe un "fluido", un'energia, un "soffio" spirituale che trasmesso al "paziente" risolverebbe i suoi problemi.
Il pranoterapeuta possiede queste energie o ha imparato a sfruttarle e le usa nelle sue sedute.
Non solo.
Il pranoterapeuta, sempre grazie alle sue capacità ed alle sue conoscenze (molti pranoterapeuti si definiscono "sensitivi", parapsicologi o amenità del genere) riesce a percepire il campo di energia che ciascun individuo emana dal suo corpo e che si chiama in gergo "parapsicologico" AURA.
C'è chi addirittura quest'aura l'ha fotografata.
L'aura che sprigionerebbe un corpo sarebbe dimostrabile e fotografabile. Ci ha provato un certo Kirlian che ha presentato delle immagini di corpi (o di mani) che in alcune foto mostravano attorno alla loro sagoma delle aree colorate, come se gli stessi emettessero un'energia visualizzabile in qualche modo. Quelle immagini si chiamano foto di Kirlian ed in realtà mostrano i gas presenti naturalmente attorno a qualsiasi cosa (noi viviamo immersi nei gas, azoto ed ossigeno soprattutto) che, ionizzandosi, mostrano anche una colorazione particolare e specifica (dipendente anche dal tipo di pellicola utilizzato per la foto e dalla tecnica).
L'idea che alcuni individui potessero avere delle capacità eccezionali di guarire le malattie, sentire l'aura e sprigionare dei fluidi energetici dalle mani, si è talmente radicata in buona parte della popolazione che esistono ambulatori di pranoterapia in strutture pubbliche (soprattutto in Toscana, ma in questa regione viene data dignità scientifica pure all'omeopatia...e nella seconda parte dell'articolo riporterò la delibera regionale che ha autorizzato la pratica) e medici che ci credono pienamente.
Tagliamo corto...
Effetti misurabili e superiori al placebo non sono mai stati registrati.
I fluidi le energie ed i campi spirituali o le aure non sono mai state dimostrate, nemmeno da chi ci crede.
Non è "guarito" mai nessuno con la pranoterapia.
E allora?
E allora siamo nel grandissimo campo delle pratiche alternative che non hanno effetti curativi ma fanno stare meglio chi ci crede. Si chiama placebo.
Ascoltando i racconti di chi (ci crede) si è sottoposto a sedute di pranoterapia, si sentono storie emozionanti, sensazioni di calore che pervadono il corpo, senso di benessere, felicità, euforia, sollievo da dolori o da disturbi. Tutto come da copione.
In fondo il pranoterapeuta scova il lato debole di molti di noi: accontentare il bisogno di sentirsi voluti bene, coccolati, al centro dell'attenzione.
Sdraiati in un lettino "l'operatore" mette le mani a pochi centimetri di distanza dalla nostra pelle, percorre tutto il corpo, pronuncia termini incomprensibili mostrandosi concentrato. Ci sta trattando bene. Se poi utilizziamo una bella musica di sottofondo ed alla fine del trattamento il pranoterapeuta si mostra stanchissimo perchè ha "utilizzato molta energia" il lavoro è fatto bene: qualcuno si è preso cura di noi.
Così certi stati di ansia o di depressione, certi piccoli problemi di postura o dei dolori articolari, delle coliche intestinali, possono far trarre beneficio e sentire meglio chi ne soffre. Lo stesso effetto che hanno molti rimedi omeopatici o i fiori di Bach (ne parlerò) o l'aromaterapia o tutte le altre pratiche che non hanno nessun effetto se non quello di farci credere di "aver fatto qualcosa". Identico effetto potrebbe avere una bella vacanza, un periodo di relax, il dedicarci a qualcosa che amiamo, solo che queste "pratiche" non vengono percepite come "medicine" o "terapie" e quindi perdono a volte il loro potenziale effetto placebo o "terapeutico" (io in realtà scambierei volentieri una vacanza al mare per 100 sedute di pranoterapia).
Fino a qui dunque nulla di male. Se abbiamo bisogno di farci cullare da un estraneo per sentirci meglio va bene pure così. Un po' come il manager iperstressato della mega azienda multinazionale che dopo una settimana di superlavoro in giro per il mondo senza un minuto di pausa per stare meglio deve farsi coccolare da qualcuno (meglio se estraneo) che dia affetto, piacere, comprensione (chi vuol capire capisca...) e se lo paga è ancora meglio, è stato acquistato un servizio.
Presupposti della pranoterapia sono il prana (termine religioso induista) che esisterebbe in tutti gli individui in uno stato di equilibrio. Quando questo equilibrio si rompe inizia il malessere o la malattia.
Il pranoterapeuta allora interviene trasferendo tramite le mani nel punto di "malattia" una parte del suo "prana" riequilibrando quello della persona malata che così guarisce.
Si entra nel campo del paranormale, nè più nè meno. Non esiste energia o aura sprigionata dalle mani, nessuno al mondo ha mai influenzato un corpo, un processo fisiologico tramite l'imposizione delle mani.
Come si vede si parte da presupposti sbagliati e si arriva a conclusioni ancora più scorrette. Se tutte le malattie fossero causate da squilibri "energetici" dovremmo capire allora il ruolo dei batteri, dei virus o dei veleni e se questi squilibri esistessero, chi li "sente" dovrebbe poterli misurare. Se per qualsiasi motivo una qualsiasi energia riesca a guarire, dovremmo poterlo dimostrare o almeno, anche qui, misurare.
Negli ultimi anni molti pranoterapeuti hanno allargato il loro campo di azione (o molti che avevano un campo di azione sono diventati pure pranoterapeuti, visto che non costa nulla...) e così ai termini "fluido energetico", "studio dell'aura" e "equilibrio spirituale" si sono unite altre parole altisonanti e mistiche come "chakra", "biofotoni"(?) e "energia pranica".
Il "salto di qualità" della pranoterapia è stato quello di unire ai concetti "primitivi" di questa pratica quelli orientaleggianti e mistici, di estendere le applicazioni di queste terapie e di trasformare il "rozzo" tocco della mano in un "esotico" trattamento rilassante e curativo: è il Reiki, in sostanza pranoterapia ma molto più "cool".
Molti pranoterapeuti, spiegano i loro "poteri" con "antiche radici di conoscenza" con poteri ereditati da altre persone o da "investiture" da parte di entità superiori, spesso religiose.
Tutto bello da pronunciare e da ascoltare...ma in fin dei conti a cosa serve la pranoterapia?
E' ben dimostrato che il rilassamento, la meditazione ed il benessere mentale specie se guidati da operatori esperti, influenzano (anche con ottimi risultati) la frequenza cardiaca, la risposta stessa agli stress, la reazione alle infiammazioni e l'attività del nervo vago (la cui influenza su tantissime nostre attività è enorme), non è quindi così improbabile che la pranoterapia agisca proprio su questi aspetti del nostro organismo. Come scrivevo prima, sentirsi "abbandonati" nelle braccia (in questo caso nelle mani) di un estraneo che utilizza tutti i mezzi possibili per ottenere un nostro rilassamento è un'ottima medicina per tutte quelle situazioni che direttamente o indirettamente ci fanno "stare male". Attenzione però, la pranoterapia NON guarisce malattie organiche ma può avere degli effetti su lievi disturbi psichici o sui relativi disturbi psicosomatici (quanta gente soffre di coliche insopportabili in periodi di particolare stress?). Non è quindi una terapia nè l'operatore è un medico che può diagnosticare o curare malattie "vere".
In realtà, in campo medico, io giustifico tutto ciò che fa stare meglio senza far stare peggio, in poche parole se non fa male ed anzi qualcuno ne trae giovamento, ben venga qualsiasi pratica, anche la meno scientifica basta affrontarla con gli occhi aperti, coscienti che non si tratta di una "medicina", coscienti che non si è dal medico e soprattutto senza la pretesa di effetti particolari Un po' la stessa posizione che ho nei confronti dell'omeopatia.
Occhi ben aperti perchè tra quelli che si definiscono "pranoterapeuti" ci sono molti ciarlatani, improvvisati, furbetti e disonesti.
In Italia lo scenario è molto vasto. Esistono tantissimi "cartomanti" o parapsicologi che si definiscono "pranoterapeuti" e non essendo la categoria nè attendibile nè regolata in nessun modo, non è possibile fidarsi (intendo sul piano umano, non medico) o meno di chi si ha di fronte, tranne se vi è conoscenza personale. Molti "pranoterapeuti" hanno avuto a che fare con la giustizia per violenze sessuali, fisiche o psicologiche ed esiste tutto un filone di "operatori" che mischiano i "poteri delle mani" con quelli divini, che affermano di essere guidati da Dio o da santi o che dicono di essere gli intermediari di entità sovrannaturali.
In questi ambiti sono molto probabili (e se ne conoscono diversi casi) gli episodi di plagio vero e proprio soprattutto a carico di persone caratterialmente deboli (che sono quasi sempre quelle che si rivolgono a questi guaritori). A titolo di curiosità trovo molto esilarante quando leggo le cronache sui giornali su questi episodi. Espressioni come "Falso pranoterapeuta truffa decine di clienti" o "Si spacciava per pranoterapeuta" sono perfette per chiedersi: quale sarebbe la differenza tra un "falso" pranoterapeuta ed uno "vero"?
C'è da dire che la "moda" ha avuto un picco enorme negli anni 90 per poi calare con il tempo e stabilizzarsi in piccoli centri concentrati soprattutto al nord Italia. Oggi si tende a trasformare quello che negli anni 90 era classificato come pranoterapia nel gruppo delle discipline orientali e nel Reiki (altra pratica non scientifica) molto più di tendenza e che attirano tutta una serie di individui più portati alla meditazione che all'osservazione della realtà.
Ma nonostante questo i pranoterapeuti sono ancora convinti (o fingono di essere convinti) di avere delle capacità che non tutti possono spiegare (in realtà non le spiegano bene nemmeno loro) e che hanno la possibilità di guarire le malattie (che in realtà non sanno fare).
Da parte mia posso dirvi che per un periodo di stress o per diminuire un fastidio muscolare la pranoterapia, come i massaggi o un periodo di rilassamento possono dare qualche sollievo ma per cose più serie è bene rivolgersi a professionisti della salute.
Nel prossimo articolo alcune curiosità ed esempi di "sperimentazione" della pranoterapia, prossimamente invece un'analisi dell'"evoluzione" della pranoterapia, il Reiki pratica alternativa utilizzata con scopi simili a quelli della pranoterapia e con la quale condivide alcuni concetti ma che estremizzando quelli di "energie" e flussi positivi ci farà scoprire per esempio che se un cuoco ha litigato prima di mettersi al lavoro cucinerà una bistecca caricata negativamente che potrebbe rovinarci la serata, come al solito non esagero, è tutto, come sempre, scritto nero su bianco.OomM (che vuol dire alla prossima in pranosanscrito).