venerdì 5 marzo 2010

L'energia nelle mani (I parte)

La pranoterapia esiste da secoli. Oggi la si chiama pranoterapia perchè fa sempre effetto inserire nel nome di una pratica il termine "terapia", sottintende che serve a curare qualcosa ma anticamente l'imposizione delle mani (su questo si basa questa pratica) era un rituale religioso che trasferiva "l'energia "di una persona o dei defunti o di forze sovrannaturali nel corpo del malato.
Prana è un termine sanscrito, vuol dire "energia vitale", termine vago come si vede, anche la parola o la vista sono dimostrazioni di vita e quindi "energia vitale" ma  nell'accezione utilizzata da chi fa il "pranoterapeuta" l'energia vitale diventa la fonte di tutte le guarigioni, una sorta di "flusso", mai misurato nè misurabile che scaturirebbe dal corpo di chi la possiede.

Qualcuno tra i praticanti questa tecnica fa dei distinguo: esistono pranoterapeuti "onesti" che non guariscono le malattie e si limitano ad offrire un senso di benessere ai loro assistiti e quelli "disonesti" o "ciarlatani" che asseriscono di poter guarire qualsiasi malattia fisica o psichica solo con l'imposizione delle mani.
Il pranoterapeuta è il guaritore per eccellenza, quello che solo con l'aiuto di queste non ben precisate energie riesce a guarire da tutte le malattie, che ha dei poteri sovrannaturali unici e personali e che si serve di entità non terrestri per svolgere la sua azione. Tutto quello che è venuto dopo, dall'omeopatia alle cure del cancro con qualsiasi intruglio ha la propria origine dalle teorie del prana e delle forze sovrannaturali (inspiegabili) e non a caso la maggioranza delle medicine alternative fa riferimento ad immaginari "flussi" energetici o poteri non spiegabili di qualcuno o qualcosa. La stessa omeopatia, da qualcuno considerata una medicina "seria" parla di "energie" o flussi quando si riferisce ai meccanismi di dinamizzazione o di diluizione  (che non sono scientificamente dimostrati) che la caratterizzano.

Dalle mani del pranoterapeuta si sprigionerebbe un "fluido", un'energia, un "soffio" spirituale che trasmesso al "paziente" risolverebbe i suoi problemi.
Il pranoterapeuta possiede queste energie o ha imparato a sfruttarle e le usa nelle sue sedute.
Non solo.
Il pranoterapeuta, sempre grazie alle sue capacità ed alle sue conoscenze (molti pranoterapeuti si definiscono "sensitivi", parapsicologi o amenità del genere) riesce a percepire il campo di energia che ciascun individuo emana dal suo corpo e che si chiama in gergo "parapsicologico" AURA.
C'è chi addirittura quest'aura l'ha fotografata.
L'aura che sprigionerebbe un corpo sarebbe dimostrabile e fotografabile. Ci ha provato un certo Kirlian che ha presentato delle immagini di corpi (o di mani) che in alcune foto mostravano attorno alla loro sagoma delle aree colorate, come se gli stessi emettessero un'energia visualizzabile in qualche modo. Quelle immagini si chiamano foto di Kirlian ed in realtà mostrano i gas presenti naturalmente attorno a qualsiasi cosa (noi viviamo immersi nei gas, azoto ed ossigeno soprattutto) che, ionizzandosi, mostrano anche una colorazione particolare e specifica (dipendente anche dal tipo di pellicola utilizzato per la foto e dalla tecnica).
L'idea che alcuni individui potessero avere delle capacità eccezionali di guarire le malattie, sentire l'aura e sprigionare dei fluidi energetici dalle mani, si è talmente radicata in buona parte della popolazione che esistono ambulatori di pranoterapia in strutture pubbliche (soprattutto in Toscana, ma in questa regione viene data dignità scientifica pure all'omeopatia...e nella seconda parte dell'articolo riporterò la delibera regionale che ha autorizzato la pratica) e medici che ci credono pienamente.
Tagliamo corto...
Effetti misurabili e superiori al placebo non sono mai stati registrati.
I fluidi le energie ed i campi spirituali o le aure non sono mai state dimostrate, nemmeno da chi ci crede.
Non è "guarito" mai nessuno con la pranoterapia.
E allora?

E allora siamo nel grandissimo campo delle pratiche alternative che non hanno effetti curativi ma fanno stare meglio chi ci crede. Si chiama placebo.
Ascoltando i racconti di chi (ci crede) si è sottoposto a sedute di pranoterapia, si sentono storie emozionanti, sensazioni di calore che pervadono il corpo, senso di benessere, felicità, euforia, sollievo da dolori o da disturbi. Tutto come da copione.

In fondo il pranoterapeuta scova il lato debole di molti di noi: accontentare il bisogno di sentirsi voluti bene, coccolati, al centro dell'attenzione.
Sdraiati in un lettino "l'operatore" mette le mani a pochi centimetri di distanza dalla nostra pelle, percorre tutto il corpo, pronuncia termini incomprensibili mostrandosi concentrato. Ci sta trattando bene. Se poi utilizziamo una bella musica di sottofondo ed alla fine del trattamento il pranoterapeuta si mostra stanchissimo perchè ha "utilizzato molta energia" il lavoro è fatto bene: qualcuno si è preso cura di noi.

Così certi stati di ansia o di depressione, certi piccoli problemi di postura o dei dolori articolari, delle coliche intestinali, possono far trarre beneficio e sentire meglio chi ne soffre. Lo stesso effetto che hanno molti rimedi omeopatici o i fiori di Bach (ne parlerò) o l'aromaterapia o tutte le altre pratiche che non hanno nessun effetto se non quello di farci credere di "aver fatto qualcosa". Identico effetto potrebbe avere una bella vacanza, un periodo di relax, il dedicarci a qualcosa che amiamo, solo che queste "pratiche" non vengono percepite come "medicine" o "terapie" e quindi perdono a volte il loro potenziale effetto placebo o "terapeutico" (io in realtà scambierei volentieri una vacanza al mare per 100 sedute di pranoterapia).
Fino a qui dunque nulla di male. Se abbiamo bisogno di farci cullare da un estraneo per sentirci meglio va bene pure così. Un po' come il manager iperstressato della mega azienda multinazionale che dopo una settimana di superlavoro in giro per il mondo senza un minuto di pausa per stare meglio deve farsi coccolare da qualcuno (meglio se estraneo) che dia affetto, piacere, comprensione (chi vuol capire capisca...) e se lo paga è ancora meglio, è stato acquistato un servizio.

Presupposti della pranoterapia sono il prana (termine religioso induista) che esisterebbe in tutti gli individui in uno stato di equilibrio. Quando questo equilibrio si rompe inizia il malessere o la malattia.
Il pranoterapeuta allora interviene trasferendo tramite le mani nel punto di "malattia" una parte del suo "prana" riequilibrando quello della persona malata che così guarisce.
Si entra nel campo del paranormale, nè più nè meno. Non esiste energia o aura sprigionata dalle mani, nessuno al mondo ha mai influenzato un corpo, un processo fisiologico tramite l'imposizione delle mani.
Come si vede si parte da presupposti sbagliati e si arriva a conclusioni ancora più scorrette. Se tutte le malattie fossero causate da squilibri "energetici" dovremmo capire allora il ruolo dei batteri, dei virus o dei veleni e se questi squilibri esistessero, chi li "sente" dovrebbe poterli misurare. Se per qualsiasi motivo una qualsiasi energia riesca a guarire, dovremmo poterlo dimostrare o almeno, anche qui, misurare.

Negli ultimi anni molti pranoterapeuti hanno allargato il loro campo di azione (o molti che avevano un campo di azione sono diventati pure pranoterapeuti, visto che non costa nulla...) e così ai termini "fluido energetico", "studio dell'aura" e "equilibrio spirituale" si sono unite altre parole altisonanti e mistiche come "chakra", "biofotoni"(?) e "energia pranica".
Il "salto di qualità" della pranoterapia è stato quello di unire ai concetti "primitivi" di questa pratica quelli orientaleggianti e mistici, di estendere le applicazioni di queste terapie e di trasformare il "rozzo" tocco della mano in un "esotico" trattamento rilassante e curativo: è il Reiki, in sostanza pranoterapia ma molto più "cool".

Molti pranoterapeuti, spiegano i loro "poteri" con "antiche radici di conoscenza" con poteri ereditati da altre persone o da "investiture" da parte di entità superiori, spesso religiose.
Tutto bello da pronunciare e da ascoltare...ma in fin dei conti a cosa serve la pranoterapia?


E' ben dimostrato che il rilassamento, la meditazione ed il benessere mentale specie se guidati da operatori esperti, influenzano (anche con ottimi risultati) la frequenza cardiaca, la risposta stessa agli stress, la reazione alle infiammazioni e l'attività del nervo vago (la cui influenza su tantissime nostre attività è enorme), non è quindi così improbabile che la pranoterapia agisca proprio su questi aspetti del nostro organismo. Come scrivevo prima, sentirsi "abbandonati" nelle braccia (in questo caso nelle mani) di un estraneo che utilizza tutti i mezzi possibili per ottenere un nostro rilassamento è un'ottima medicina per tutte quelle situazioni che direttamente o indirettamente ci fanno "stare male". Attenzione però, la pranoterapia NON guarisce malattie organiche ma può avere degli effetti su lievi disturbi psichici o sui relativi disturbi psicosomatici (quanta gente soffre di coliche insopportabili in periodi di particolare stress?). Non è quindi una terapia nè l'operatore è un medico che può diagnosticare o curare malattie "vere".
In realtà, in campo medico, io giustifico tutto ciò che fa stare  meglio senza far stare peggio, in poche parole se non fa male ed anzi qualcuno ne trae giovamento, ben venga qualsiasi pratica, anche la meno scientifica basta affrontarla con gli occhi aperti, coscienti che non si tratta di una "medicina", coscienti che non si è dal medico e soprattutto senza la pretesa di effetti particolari Un po' la stessa posizione che ho nei confronti dell'omeopatia.
Occhi ben aperti perchè tra quelli che si definiscono "pranoterapeuti" ci sono molti ciarlatani, improvvisati, furbetti e disonesti.
In Italia lo scenario è molto vasto. Esistono tantissimi "cartomanti" o parapsicologi che si definiscono "pranoterapeuti" e non essendo la categoria nè attendibile nè regolata in nessun modo, non è possibile fidarsi (intendo sul piano umano, non medico) o meno di chi si ha di fronte, tranne se vi è conoscenza personale. Molti "pranoterapeuti" hanno avuto a che fare con la giustizia per violenze sessuali, fisiche o psicologiche ed esiste tutto un filone di "operatori" che mischiano i "poteri delle mani" con quelli divini, che affermano di essere guidati da Dio o da santi o che dicono di essere gli intermediari di entità sovrannaturali.
In questi ambiti sono molto probabili (e se ne conoscono diversi casi) gli episodi di plagio vero e proprio soprattutto a carico di persone caratterialmente deboli (che sono quasi sempre quelle che si rivolgono a questi guaritori). A titolo di curiosità trovo molto esilarante quando leggo le cronache sui giornali su questi episodi. Espressioni come "Falso pranoterapeuta truffa decine di clienti" o "Si spacciava per pranoterapeuta" sono perfette per chiedersi: quale sarebbe la differenza tra un "falso" pranoterapeuta ed uno "vero"?

C'è da dire che la "moda" ha avuto un picco enorme negli anni 90 per poi calare con il tempo e stabilizzarsi in piccoli centri concentrati soprattutto al nord Italia. Oggi si tende a trasformare quello che negli anni 90 era classificato come pranoterapia nel gruppo delle discipline orientali e nel Reiki (altra pratica non scientifica) molto più di tendenza e che attirano tutta una serie di individui più portati alla meditazione che all'osservazione della realtà.

Ma nonostante questo i pranoterapeuti sono ancora convinti (o fingono di essere convinti) di avere delle capacità che non tutti possono spiegare (in realtà non le spiegano bene nemmeno loro) e che hanno la possibilità di guarire le malattie (che in realtà non sanno fare).
Da parte mia posso dirvi che per un periodo di stress o per diminuire un fastidio muscolare la pranoterapia, come i massaggi o un periodo di rilassamento possono dare qualche sollievo ma per cose più serie è bene rivolgersi a professionisti della salute.
Nel prossimo articolo alcune curiosità ed esempi di "sperimentazione" della pranoterapia, prossimamente invece un'analisi dell'"evoluzione" della pranoterapia, il Reiki pratica alternativa utilizzata con scopi simili a quelli della pranoterapia e con la quale condivide alcuni concetti ma che estremizzando quelli di "energie" e flussi positivi ci farà scoprire per esempio che se un cuoco ha litigato prima di mettersi al lavoro cucinerà una bistecca caricata negativamente che potrebbe rovinarci la serata, come al solito non esagero, è tutto, come sempre, scritto nero su bianco.

OomM (che vuol dire alla prossima in pranosanscrito).

lunedì 1 marzo 2010

Lettere: perchè non è guarito?

Propongo un messaggio di un lettore che oltre a comunicarci il suo dolore per la perdita del papà si pone quesiti ed ha dei dubbi che in questi casi assalgono tutti.
Oltre a chiedere rispetto (atteggiamento che sicuramente i lettori di questo blog conoscono) per il pensiero del lettore, la discussione può servire a capire cosa vuol dire oggi avere un tumore maligno: si guarisce più di prima ma si muore ancora.
E' accettabile? E' "normale"?
Anche vivere la morte di una persona cara è un dolore difficile da comprendere per chi non l'ha (fortunatamente) provato. Il dramma non è solo per chi non ce la fa ma anche per chi lo circonda.

La lettera è pubblicata con il permesso dell'autore ed ho accettato di renderla pubblica perchè evidenzia alcuni dei dubbi che ha chi si imbatte in un evento duro quale la malattia o la morte. Ho censurato i nomi dei medici nominati nella lettera e quella degli ospedali nei quali lavorano per privacy.
In breve il padre del lettore, colpito da tumore si affida ad un medico che dopo un iniziale tentativo di cura con farmaci preferisce farlo seguire da un altro medico che unisce ai farmaci una terapia di recente utilizzo, conosciuta ma non utilizzata da tutti poiché con risultati discordanti. Per alcuni inoltre questa terapia (si chiama "ipertermia") sarebbe scarsamente efficace ed al limite della medicina scientifica.
Nonostante le cure la malattia ha il sopravvento.
Seguono delle considerazioni sui progressi della medicina, sulle "promesse" di chi sostiene la ricerca e gli studi e sull'ambiente medico generale.
Aggiungo alla fine le mie considerazioni che ho già fatto in parte a Marco (si chiama così chi scrive).
La pubblicazione di questa lettera non vuole essere nè un'accusa a qualcuno nè la messa in piazza di un sentimento così personale come il dolore per aver perso una persona cara ma solo uno spunto di riflessione per tre parti coinvolte nel processo di una malattia grave:
1) Il malato
2) Il medico
3) Gli affetti

Spero possa nascere un dibattito costruttivo.

Ci scrive Marco:


Mi chiamo Marco e da pochi mesi ho perso mio padre per un colangiocarcinoma delle vie biliari.

Vorrei fare, se non le dispiace, delle considerazioni sull’oncologia attuale e sull’ufficialità della medicina.
Egli è stato in cura dal Dott.(rimosso), all’ospedale di (rimosso), il quale ha praticato tre cicli di chemio con gemcitabina;
Accortosi dell’alta resistenza del cancro, ha preferito dirottarlo a (rimosso), dal Prof. (rimosso), esperto oncologo delle vie biliari.
Costui ha effettuato (in tre mesi) tre cicli di chemioterapia combinata loco-regionale e sistemica, associata ad ipertermia esterna (due sedute: una prima ed una immediatamente dopo il trattamento), mediante angiografia con accesso femorale dx. e con microcatetere per incannulare l’arteria epatica con i seguenti farmaci: cisplatino 100 mg.,epirubicina 90 mg.,seguiti da somministrazione orale di (nome farmaco rimosso) 500 mg. (8 capsule totali die per 14 gg.,per ben tre mesi).

Premesso che il Dott.(rimosso) non crede all’ipertermia e giudica mistificatori coloro che la propugnano; allora come si dovrebbe definire il Prof.(rimosso)? Questo dimostra che i nostri cari oncologi non comunicano fra loro, o molto peggio, curano solo il proprio orto! Questo in estrema sintesi quello successo al mio papà.
Ma risalta (a mente fredda però) allo sprovveduto sottoscritto come una simile terapia possa ridurre il sistema immunitario della persona malata, gia’deficitario di per sè ad un colabrodo. Poi i farmaci usati non mi sembrano di ultimissima generazione! Capecitabina recentemente approvata dal ministero della sanità riduce l’aspettativa di vita e fatto ancor più sconvolgente si trasforma in 5-fluoruracile, principio attivo anch’esso vecchio di vent’anni!!!
Allora è questa la moderna chemioterapia? Quali sono le percentuali di guarigione per i tumori delle vie biliari? E per tanti altri tipi?
Difficilmente, in futuro, si spererà in positivo, se la genesi del cancro ancora non è molto chiara. Mi pare si brancoli nel buio piu’ totale. L’A.I.R.C. lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di ricerca, che ha portato dove? Ad autoreferenziarsi con i loro baroni e con i nostri soldi purtroppo (miliardi di lire prima e milioni di euro adesso); manca all’appello l’esimio Prof. (rimosso), che prospetta in un futuro molto prossimo (10 anni almeno) farmaci biomolecolari per la cura in toto del malato! Ma scherziamo? La gente intanto muore di cancro!!! Per finire, la conoscenza del genoma umano (di diversi anni fa) avrebbe dovuto supportare le scoperte piu’ strabilianti in campo medico. La tecnologia s’è affinata e di molto (vedi chirurgia), non la farmacologia, i principi attivi son sempre gli stessi. Non e’fuorviante tutto questo? Spero,come rappresentante dell’ufficialità quale Lei è, possa pubblicare, in tutta onestà intellettuale, nel suo sito (fatto bene per altro) la mia e-mail frutto amarissimo dell’esperienza personale.
E’ giusto che tutti sappiano la mia sfortunatissima vicenda di figlio che ha perduto per cancro il papà che adorava.
Distinti saluti e buon lavoro.
Marco

Caro Marco,
ti ho già scritto qualche parola in privato ma come ti ho detto, vista la tua volontà di far conoscere a tutti la tua storia aggiungerò qualcosa qui.
Prima di tutto grazie.

Chissà quanti tra noi hanno una storia simile alla tua.
Quando ci manca una persona che amiamo la prima reazione è cercare un colpevole. CHI ci ha tolto quella voce, quel volto e quei gesti. COSA ci ha privato di quell'affetto.
Allora si "scarica" la colpa all'inquinamento, alle sigarette, al medico, alla scienza, agli interessi economici.
A volte un colpevole esiste (ed il colpevole può anche avere un volto umano ed essere reale), tante altre volte, nella maggioranza dei casi, no, il colpevole non esiste, non è reale.
La sigaretta ha colpa? Lo ha fatto apposta?
La scienza ha colpa se tuo padre è stato colpito da una malattia? Ed ha colpa se per quella malattia non ha ancora trovato una cura?
Io credo di no.

La medicina cura con quello che ha e che nel corso dei secoli si è dimostrato più efficace. Se poi questa efficacia è totale o minima non condiziona l'impegno innegabile che la scienza ed i medici mettono a disposizione di tutti e di loro stessi, il medico cura con ciò che ha a disposizione non con invenzioni dell'ultima ora non dimostratesi valide.
Esistono medici incapaci, ci mancherebbe, non vedo il motivo per cui la classe medica debba essere esente dalla presenza di idioti, ma anche questi non possono agire contro le conoscenze attuali, non devono farlo e per questo esistono i protocolli: elenchi freddi e rigidi di svolgimento di una diagnosi o di una cura. Dai protocolli puoi spostarti pochissimo, puoi adattarli, interpretarli ma quello che è scritto in quei documenti è quello che si deve fare.

Nel caso di tuo padre si è trattato di una malattia inesorabile: il cancro.
Fa paura la sola parola vero?
Ne esistono diversi tipi e fortunatamente non tutti sono aggressivi ma sono tutti mortali. Di cancro si muore.

Se pensi che la medicina ha uno scopo, curare l'uomo viene da pensare che con il cancro pur compiendo veri e propri miracoli non è ancora riuscita a farcela: malattia incurabile, si chiama ancora così.
E' un fallimento quindi?
No. Il fallimento si realizzerebbe se la medicina non fosse capace di guarire una sola persona dal cancro, invece ci riesce e ne salva più di una. Questo è un successo proprio perchè va contro il decorso naturale di questa malattia.
Il progresso tecnico umano è fallito perchè ancora non sappiamo viaggiare alla velocità della luce?
No, ci arriveremo (forse) chissà quando, ma per ora non lo sappiamo fare. Questo non vuol dire che tutto il resto non valga nulla o che chi viaggia alla velocità del suono (elevata ma mai quanto quella della luce) non sia un esempio di progresso.

Esiste una possibilità per ora: che tra tutte le armi che abbiamo a disposizione si possa dare una speranza di vita. Quando questo non è possibile si cerca allora di offrire qualche anno in più a chi ha voglia di farcela.
Però come detto, non tutti i tumori sono uguali: quello che ha colpito tuo padre è tra i più duri, la percentuale delle persone colpite ancora vive dopo 5 anni è minore del 15%. Bassa quindi.
Questo vuol dire che le armi di cui disponiamo non sono efficaci al massimo. Aiutano, spesso consentono qualche anno di serenità ma non vincono.
Non sei solo quindi e nemmeno sfortunato, sei un essere umano, come lo era il tuo caro papà.
Ma la medicina ha compiuto conquiste impensabili: per una malattia incurabile come il tumore maligno, riesce a salvare tantissime persone. Milioni.
Milioni di papà di mamme, di figli. Moltissimi nostri amici, spesso a prezzi altissimi, con sofferenza, ma li salva.
Solo qualche anno fa il carcinoma mammario era morte quasi sicura, terribile oltretutto e devastante. Oggi è salvezza in una buona percentuale. Stessa cosa per il cancro al colon, le cui percentuali di guarigione aumentano di anno in anno. Per non parlare dei tumori più "curabili", come quello testicolare o i melanomi. Anche i tumori pediatrici hanno quasi sempre una buona percentuale di guarigione.
Un medico giovane certi tumori che erano all'ordine del giorno 40 anni fa li ha visti solo nei libri universitari e mai dal vivo talmente sono rari, come il tumore del collo dell'utero che era una diagnosi di morte, il caso più frequente nei reparti di ginecologia ed oggi raro, almeno in stadio avanzato, tanto da vederne pochi e quasi tutti in donne molto anziane o che non si sono mai sottoposte a controlli. Stessa cosa per altri tumori, praticamente scomparsi dai reparti ospedalieri di oggi.
I medici più anziani raccontano i casi di cancro dei loro inizi come qualcosa di totalmente diverso da quello che vediamo oggi, come casi da "museo" tanto era diversa la diagnosi e la terapia e soprattutto l'esito.

Vuol dire che la medicina ha indovinato, non del tutto ma sta compiendo il suo dovere: salvare vite umane.
Vogliamo privarci di queste conquiste?
E' chiaro: chi ha perso una persona cara non si consola con le statistiche o con il progresso, non gli importa dei successi negli altri o dei miracoli in qualche caso e questo è un sentimento umano e comprensibile ma non per questo bisogna proiettare la propria amarezza e delusione in tutto ciò che invece vince la malattia.

La genetica? Non è facile ricostruire o ricombinare un gene o dei cromosomi, anzi a dirla tutta è per ora , nella pratica clinica, impossibile. Sono speranze per il futuro.
La chemioterapia? A volte è potente, distruttiva, demolitiva per la malattia ma sapessi quante persone ho visto vivere grazie alla chemioterapia...
Altre volte è inutile, non fa nemmeno un graffio al male che ci si porta addosso.
Nel caso di tuo papà non ha fatto nulla.
Non si doveva tentare? Che alternativa c'è? E se avesse funzionato? Se avesse anche solo prolungato la vita di altri 4-5 anni? Non l'avresti fatta fare?

La chirurgia invece ha limiti umani. Il suo obiettivo è togliere quello che si può e questo vuol dire che non puoi "togliere tutto" e che verrà tolto solo quello che l'occhio umano (anche tramite gli esami diagnostici) vede e l'esperienza insegna.
Questo abbiamo e questo facciamo.
Che progressi sono stati fatti?
Parecchi, soprattutto nella comprensione di questa malattia.
Perchè ci colpisce, come ci colpisce e come si diffonde. Esistono ancora dei punti oscuri ma la maggioranza delle cose l'abbiamo capita.
Siamo riusciti pure a vedere come cambiano i geni di chi è colpito dal cancro, abbiamo scoperto i geni di una cellula cancerosa, sappiamo come si comporta e che differenze ha con una normale.
Le terapie sono meno invasive, la chirurgia più precisa, la diagnostica avanzatissima (fino a pochi decenni fa avevi solo i "raggi X" che facevano vedere poco o niente di quello che interessava e quasi sempre l'estensione della malattia la si scopriva sul tavolo operatorio).
Con un'ecografia (esame semplice, indolore ed alla portata di tutti) spesso diagnostichiamo un tumore nelle sue fasi iniziali quando negli anni 50 lo si scopriva quando ormai aveva invaso tutto il corpo.
E' poco? Me lo chiedo anche io.

Ma quando non c'era neppure questo si moriva soffocati dai liquidi marcescenti, o perchè ti si staccava un polmone ormai fradicio, si moriva per l'infezione delle ferite di noduli ulcerati che spuntavano in tutte le parti del corpo dopo che per chiuderteli ti arrostivano con un ferro reso incandescente sui carboni.
Si moriva come dei cani, in un angolo di una stanza lasciati a morire perchè non c'era altro da fare, non sapevamo nemmeno come attenuare i dolori e tutto ciò era la norma, accettata consapevolmente. Il malato di tumore lo si abbandonava in attesa della morte e tanto era normale che il malato stesso accettava la sua condizione di moribondo.
Questo era e questo è.
Oggi invece (giustamente) vogliamo vivere e se possibile farlo bene.
Cosa facciamo allora con le persone malate di cancro?
Le lasciamo nel loro angolo? O ci proviamo?
Se poi con le terapie disponibili ci sono tumori che guariscono quasi sempre ed altri che hanno buone possibilità di guarigione, cosa facciamo?

Sono tutte domande che un medico si pone ogni giorno ed io credo che se lo si chiedesse al paziente la risposta sarebbe sicuramente: "Fate il possibile".
La medicina fa il possibile.

Ti chiedi il perchè dei medici la pensino in maniera diversa...per lo stesso motivo per il quale tu scegli una strada per andare a lavoro ed il tuo collega un'altra, pur abitando nello stesso palazzo.
Ci sono delle regole, dei canoni da seguire (le strade) ma ognuno si basa sulla sua esperienza, sull'intuito ma anche su ciò in cui si sente più sicuro o di rischiare meno.
Sai quante volte ho dovuto scegliere nella mia professione?
Sai quante volte sono tornato a casa a ripensare ad una paziente o ad un caso clinico?
A volte mi accade che in casi molto gravi e delicati ho dei dubbi riguardo alla strategia. Mi capita di pensarci anche la notte o se mi lascio andare ai pensieri di lavoro, è umano e scegliere spesso non è un atto leggero o superficiale.
Come fai allora a scegliere?
Esattamente come tu scegli le tue cose della vita.
Il dovere di un medico è quello di curare la gente, alleviandogli un dolore o salvandogli la vita.
Quando vedo una mamma con un cancro accanto al suo bambino di cinque anni tu pensi che non mi si spezzi il cuore?
Non darei l'anima per salvarla?
Posso dare solo quello che ho, il mio lavoro basato sulla scienza.

Sai qual'è stato uno dei periodi più duri dei miei studi in medicina?
Quando ho frequentato il reparto di oncologia pediatrica. All'inizio mi è sembrato di entrare all'inferno. Bambini colpiti da tumori (quasi sempre ematologici) in condizioni gravi ma che conservavano negli occhi il loro essere dei cuccioli d'uomo. Tragedie familiari insopportabili. Sguardi insostenibili. Avresti pagato per guarire con una magia uno solo di quei bimbi.
Inizialmente non riuscivo ad affrontare quei drammi. Mi comportavo freddamente perchè non sapevo cosa dire nè a loro nè ai loro genitori. Passavo dai letti o dalle camere sterili e controllavo le cartelle, i farmaci, le condizioni.
Poi andavo via. Quel mio essere di ghiaccio era lontanissimo da quello che pensavo e che avrei voluto urlare in quei momenti ma non sapevo quale altro comportamento si potesse tenere durante l'incontro con un bambino malato.
Poi un giorno uno di loro mi salutò con un "ciao!" come solo i bambini sanno fare, mostrandomi il disegno che aveva fatto di notte: il dottore (io) con le ali di un angelo che portava il bambino in braccio per salvargli la vita.
Da quel giorno persi tutta la "freddezza" che aveva irrigidito la mia corazza.
Lo andai a trovare ogni mattina, anche fuori turno. Fino alla sua guarigione.
Quel bambino veniva trattato con cortisonici e chemioterapici e con molto amore da tutti, come tutti i bambini ricoverati in quel reparto.
Le stanze erano tutte piene dei disegni e delle foto dei bambini che erano passati da lì. Molti di loro erano guariti ed alcuni erano pure diventati padri. Alcuni purtroppo erano volati via.
Quel bambino oggi ha 23 anni (se non ricordo male) e studia medicina, vuole fare il pediatra oncologo e fino ad un paio di anni addietro incontravo ancora sua mamma che aveva ancora nel volto le rughe solcate da quei giorni.
Come puoi immaginare sua mamma ha una vera e propria ammirazione per la medicina ed i medici, anche dirompente (ogni volta che mi incontrava mi abbracciava come una madre), stessa cosa lui l'ex bambino, che mi confessò che il suo desiderio era quello di salvare almeno un bambino dalla malattia, per poter così chiudere il cerchio e "ripagare" il mondo dalla fortuna che gli aveva riservato: la guarigione dal cancro.

Lo ha salvato la medicina e per ironia della sorte questa persona è stata salvata dalla malvagia, tossica ed orrenda chemioterapia, proprio quella lì che "odiamo tutti" e che "non fa nulla", proprio lei e credo lui la ami come nulla al mondo.
Quando lui dovrà curare da medico un altro bambino avrà tra le altre quest'arma, brutta e cattiva ma potente e dovrà scegliere: usarla o no?
Tu cosa faresti al posto suo?

La medicina inoltre non è "l'ufficiale", non esiste l'ufficiale e l'alternativo quando si utilizzano questi termini è solo per comprendere di cosa stiamo discutendo ma non esiste una "medicina alternativa" perchè manca il presupposto dell'efficacia che deve avere una medicina e che quelle "alternative" non hanno, mai.

Sarei il primo a buttarmi su un rimedio che funzioni e non credo ci voglia tanto a capirlo, nemmeno il più venale e cinico essere umano andrebbe contro se stesso ed i suoi cari per chissà quale interesse. Il primo istinto dell'uomo è la sopravvivenza ed io ho visto miei colleghi con il terrore negli occhi quando scoprivano che la moglie o la figlia avevano un tumore. Barcollavano dalla paura!
Pensi che anche loro se esistesse un rimedio "non ufficiale" funzionante lo rifiuterebbero? Se fosse così tutti i medici del mondo sarebbero degli idioti o dei suicidi.
Credi che se io notassi (o solo sospettassi) che uno dei centinaia di "rimedi alternativi" avesse un solo effetto curativo non sarei il primo ad utilizzarlo ed a consigliarlo?
Se tutti i pazienti con il cancro che curassi io guarissero per merito del mio "rimedio curativo non ufficiale" avrei la gratitudine di tutti loro e diventerei il medico più famoso al mondo e nel frattempo avrei trovato pure la soluzione per i miei cari.
Se non ho mai visto un solo essere umano guarito da una alternativa mentre ne ho visti tanti guariti dalla medicina, cosa dovrei scegliere per me, i miei cari ed i miei pazienti?
Il mio lavoro si fa secondo scienza e coscienza e seguendo queste due vie si giunge ad un unico traguardo: la medicina.
Un giorno, sconfitto il cancro, ci sarà un'altra malattia terribile pronta a prenderne il posto: non siamo immortali (e chi ha detto che questo sia un male?).
L'altra alternativa sarebbe abbandonarsi attendendo la propria fine e purtroppo in questi casi sarebbe pure molto dolorosa.
I medici in tutto questo sono il punto intermedio. Il contatto tra uomo e scienza. La congiunzione tra malato e guarigione e quando la guarigione non avviene il medico ha perso.

Ulteriore alternativa è rivolgersi ad un guaritore.
Tu non lo hai fatto (mi pare di aver capito) ma se l'avessi fatto posso assicurarti che non solo tuo papà non avrebbe avuto benefici ma si sarebbe reso conto di essere diventato la vittima di un mitomane, di un imbroglio ed anche tu probabilmente questo non te lo saresti perdonato mai.
La medicina ufficiale non ti promette nulla, non può dire bugie, non garantisce niente già nelle cose più banali, perchè non esistono malattie "banali" in medicina, figurati in cose come queste.
Hai avuto perlomeno la sicurezza di aver affidato tuo papà nelle mani migliori. In chi aveva il tuo stesso interesse a salvarlo ma non ha potuto farlo.
E quando vedi un medico che ti sembra insensibile o che ti comunica una notizia terribile con freddezza, l'ultima cosa che devi pensare è che sia "cinico" o cattivo. E' un essere umano come te e tu come ti sentiresti a comunicare una sentenza di morte o una speranza impossibile?
Non è freddezza è una corazza necessaria.

Non prendertela con nessuno quindi, te lo dico con il cuore in mano. E non credere ci sia in giro gente capace di guarire più di quanto fa la medicina. La tua storia è finita male, prendila come un evento della vita, duro, beffardo ma possibile, proprio perchè vivi ed i tuoi dubbi sono legittimi e giustificati te lo assicuro, ma non hanno una spiegazione che riguardi misteri o strani complotti alle spalle dei malati è tutto maledettamente umano e normale: non siamo immortali e ci curiamo con quello che abbiamo che è tantissimo ma non può curare tutto.
Per questo sento di dirti che quello che è successo a tuo papà è quello che succede continuamente in questo mondo e che è talmente banale che spesso lo dimentichiamo: siamo mortali.
La colpa non è di nessuno ed il resto è vita che continua.
La medicina è sempre lì con lo stesso scopo da sempre: aiutare tutti a vivere meglio, non ad essere immortali.

Spero che un po' sia servito confrontarti con me e con chi vorrà risponderti.
Ti ringrazio di nuovo e ti saluto affettuosamente.
Ciao.

mercoledì 24 febbraio 2010

Gli alternativi alternativi (I parte)

È bello sapere che la mente umana è ricca di spunti ed intuizioni che trasformano qualsiasi cosa in oro. È importante però distinguere se l'oro ricavato è speso per il bene dell'umanità o per quello delle proprie tasche.
Ancora è importante capire se un'intuizione è frutto dell'ingegno e dello studio o solo della fantasia senza freni.

Quanti guaritori abbiamo conosciuto in questi mesi? Quanti geni e quanti truffatori? Più vittime o più imbroglioni? Gente normale o sbarellata fuori di testa?
Devo dire che sto cercando da tempo una figura davvero bistrattata o che abbia scoperto qualcosa di veramente interessante senza essere riconosciuto scientificamente. Mi sono fatto aiutare spesso da chi queste scoperte me le ha segnalate: chiedo informazioni, documenti, qualcosa di veramente stupefacente. Capita molto spesso che mi scrivano persone realmente convinte di essere state guarite (o di guarire) per mezzo di procedure non "standard", dalle loro parole traspare una sincera convinzione e quando (ed a volte mi costa molto tempo) faccio presenti i miei dubbi con tanto di spiegazioni e ricostruzione del caso, rimangono deluse, si sentono quasi tradite e (credo per il pudore) scompaiono senza repliche.
Credo infatti che sia naturale provare un senso di smarrimento e di vergogna a scoprire di essere stati truffati o di aver ceduto ad una illusione o peggio di stupirsi per un evento che invece è normalissimo, prevedibile.

Ricevo diversi messaggi che mi segnalano una guarigione inspiegabile, questo o quel composto che è stato efficacemente utilizzato per curare malattie gravi o personaggi che sembrano possedere poteri incredibili. Finora non sono riuscito a trovarlo in nessun caso.
Mi sono obbligato comunque a seguire una regola: MAI partire prevenuto.

Certo la tentazione è fortissima: quando qualcuno ti scrive di essere la reincarnazione di un alieno e di essere diventato capace di guarire tutte le malattie oppure quando mi scrivono di possedere un gatto che con lo sguardo diagnostica i tumori e le epilessie, ma anche davanti ai casi più "particolari" cerco di mantenere freddezza e neutralità.
Lo faccio più che altro per non "assuefarmi" all'insolito, per non diventare pigro davanti a qualsiasi affermazione, per non abituarmi a ciò che non è "normale" ed anche per rispetto di chi mi scrive, tranne in caso di evidente malafede.

In genere leggo la testimonianza, chiedo più particolari e se è disponibile anche della documentazione, la studio, prendo appunti, creo una "storia clinica".

Poi chiedo conferma di come sono andate le cose, chiarisco, se ci sono, dei dubbi, delle perplessità ed infine fornisco il mio parere, diplomatico quanto si vuole ma sincero: se qualcosa non funziona o non mostra particolari spunti lo dico chiaramente, senza offendere nessuno.

Tanto per ribadire: finora non ho mai ricevuto una sola segnalazione di eventi, guarigioni o fenomeni che mi abbiano colpito per efficacia o per particolari risultati ottenuti. Scavando a fondo, ma molto più spesso studiando bene le testimonianze, tutte le segnalazioni ricevute non sono state particolarmente rilevanti. In parole povere non ho mai trovato una sola guarigione da attribuire a cure o guaritori alternativi.
Una buona percentuale delle segnalazioni inoltre si "blocca" al momento della richiesta di prove e documenti: guarigioni miracolose o inspiegabili, appena viene richiesta la documentazione, scompaiono nel nulla.

Tutta questa introduzione per parlare dei casi "eclatanti" o "particolari" che si trovano sul web di persone che affermano di aver scoperto la causa o la cura per le malattie (tutte o centinaia o tante) ma che suscitano più di qualche dubbio.

Nessuna presa in giro, nessuna messa alla berlina, chi ne ha voglia studi i casi proposti e dia una sua opinione, chi ha dubbi o domande può porle qui e chi, tra i guaritori segnalati, volesse intervenire è libero di farlo. I soggetti da studiare sono tantissimi e quindi questo articolo sarà pubblicato in più parti, si inizia con i primi quattro.


Gilberto Ruffini

Ematologo, afferma di aver scoperto e poi brevettato un rimedio per centinaia di malattie dermatologiche.
A suo dire la guarigione da queste malattie sarebbe certa e immediata tanto da poterla dimostrare "in diretta TV". Chi lo sostiene lo pubblicizza in forum "alternativi" nei quali si invita a richiedere un testo scritto da Ruffini con tutte le spiegazioni del caso. Naturalmente, come sempre succede in questi casi, non esiste alcuna pubblicazione scientifica realizzata da chi ha teorizzato questa "terapia".
Leggendo del "rimedio miracoloso", Ruffini spiega che si tratta del composto chimico Ipoclorito di sodio, con formula NaClO che Ruffini diffonde proprio per curare tantissime malattie, soprattutto della pelle.
Una dichiarazione di Ruffini in video esiste su YouTube. Esiste anche un sito relativo a questa "scoperta".

L'ematologo non fornisce prove o documentazioni particolari se non delle spiegazioni vaghe e dei disegni dove illustra la forma dei batteri che poi, sotto l'azione del suo composto si dissolvono per sempre. Una ricca analisi della scoperta di Ruffini esiste nel famoso (o famigerato) sito di G. Paolo Vanoli, qui ed il figlio partecipa attivamente ed ha uno spazio tutto suo nel forum di sciroccati AERREPICI. Già il fatto che un presunto "inventore" di una cura efficace si affidi a tali personaggi è una certificazione di evidente inattendibilità ed incompetenza. Primo punto a (forte) sfavore.

È bene notare come l'Ipoclorito di sodio (NaClO) è qualcosa di ben conosciuto ed è una sostanza che abbiamo tutti probabilmente anche a casa anche se nota con nomi molto meno altisonanti: CANDEGGINA o varechina, secondo le diluizioni. La differenza tra questi composti e quello di Ruffini sarebbe legata alla maggiore concentrazione ed all'assenza di "eccipienti".

Un utente ha effettuato una "prova" della sostanza di Ruffini per provarne gli effetti sulla sua dermatite seborroica. Ha filmato tutto (si è fatto guidare dallo stesso "inventore") ed ha tratto le sue conclusioni. Dopo aver provato i bruciori della candeggina sul suo volto, la "prova" è andata male, al testimone il suo problema non è passato per nulla, come testimonia nel forum che Ruffini utilizzava per pubblicizzare le sue pozioni. Un altro utente si è provocato ustioni alla pelle e scolorimento dei capelli, come si evince dalla sua testimonianza:




Ruffini non sembra presentarsi personalmente nella diffusione via internet della sua idea ma si fa aiutare dal figlio che ha cominciato a spammare un po' dovunque, da YouTube a forum sparsi per la rete, a Luogocomune tra un UFO ed una cura al bicarbonato fino ad arrivare, come detto prima, al grandioso Aerrepici (il forum dei "naturopati" che hanno una cura per tutte le malattie) dove naturalmente c'è sempre qualcuno disposto ad ascoltarle tutte e con questo ha siglato il suo ingresso trionfale nel mondo dei guaritori: se desiderava un minimo di considerazione ora si è bruciato (è proprio il caso di dirlo) definitivamente. C'è anche chi ha chiesto come mettere il prodotto nell'occhio per curare il calazio (l'orzaiolo) della figlia e chi si è corroso la pelle del viso per provare la candeggina come rimedio universale. Un delirio vero e proprio.
Ruffini nello stesso forum si è dissociato dallo spam del figlio, dalle sue iniziative (che lui non avrebbe autorizzato) e dall'effettuare la "cura" senza assistenza medica: sincero buon senso o lancia il sasso e...? Questo non lo posso sapere (anche se in un video Ruffini ringrazia chi sta diffondendo le sue teorie, quindi tanto scandalizzato non sembra) ma è bene notare come il figlio dell'"inventore" non sia un medico (lo sottolinea egli stesso) e nonostante questo si lancia in prescrizioni, consigli terapeutici e posologie. È una cosa che non può fare.
Contro la legge quindi ma anche contro il buon senso: immaginate cosa potrebbe succedere se uno sventurato usasse l'ipoclorito come ha fatto quella persona che si è ustionata la pelle ma in un occhio o bevendolo (Ruffini consiglia la sostanza per uso orale contro la carie) a parte le gravi conseguenze dell'utilizzatore non oso pensare alle responsabilità del "prescrittore".
L'incoscienza in questi casi è enorme. Io da medico quando prescrivo una semplice aspirina rifletto bene al bilancio rischi benefici e questo "prescrittore" improvvisato consiglia la sua pozione a destra e a manca senza nemmeno conoscere il destinatario della cura. Incredibile.

È bene notare che i derivati del cloro sono già normalmente utilizzati come disinfettanti delle acque potabili (o ad uso umano come nelle piscine) e come disinfettanti topici (locali) per esempio in alcuni prodotti anche da banco per l'igiene intima e generale per la disinfezione di ferite e strumenti medici. Non sto ad elencare l'uso quotidiano di prodotti come la candeggina e la varechina, naturalmente.
L'uso generalizzato è sconsigliato per il rischio di irritazioni non solo cutanee e sensibilizzazioni quando poi le concentrazioni sono elevate il rischio è molto elevato: per quelle più alte vi è anche il rischio di ustione
Chissà da dove è venuta fuori questa idea bizzarra che fondamentalmente davanti ad alcuni rischi non offre nessun vantaggio particolare.
Ancora più curioso l'atteggiamento dei "naturopati": evitano i disinfettanti in commercio o lo stesso ipoclorito in vendita in farmacia e nei supermercati e si buttano a capofitto sulla stessa sostanza che consiglia una persona qualsiasi su internet, andandola a comprare... in farmacia.
Come dire: molto meglio il succo d'uva fermentato piuttosto che il vino.
Ormai non ci stupiamo più di niente.
Candeggiante.

Aggiornamento: In seguito a denuncia di una persona che ha subito dei danni dall'uso dell'ipoclorito di sodio, i NAS sono intervenuti per un'ispezione a casa del dott. Ruffini. Hanno verbalizzato la presenza di prodotti scaduti ed hanno messo a disposizione i loro rinvenimenti per l'autorità giudiziaria che ora farà il suo corso. Aggiornamento: Tra i commenti, il figlio del dott. Ruffini comunica che l'ispezione dei NAS non ha prodotto alcuna conseguenza.

Paolo Pelini

Ha "scoperto" che i tumori polmonari sono causati da particolari batteri, Pseudomonas Solanacearum. Ha rivolto appelli al ministero della salute, all'OMS, a ministri e presidente del consiglio che non gli hanno risposto.
Così ha affidato le sue parole ad internet e YouTube, preparando dei video ed un sito che ne illustrano le scoperte e le conclusioni.
Secondo questa persona, il tumore polmonare è causato dai batteri Pseudomonas Solanacearum che sono conosciuti per causare l'avvizzimento di numerose specie vegetali. (soprattutto patate, peperoni, pomodori e tabacco). La teoria è illustrata nel sito del sedicente ricercatore.
Non esistono naturalmente riscontri a questa affermazione, ma Paolo Pelini non sembra aver voglia di fare il guaritore, ha solo portato avanti una sua teoria (di certo singolare e non provata né osservata da altri) ed ora sta a lui dimostrarla. Non risultano "pazienti" trattati da Pelini.
Si presenta in modo piuttosto eccentrico ha iniziato una raccolta di firme per portare all'attenzione del governo le sue idee (ha raccolto una ventina di firme in 10 anni) ed ha pure fondato un partito che per ora conta solo lui come unico componente.
Solitario.





Iginio Tartaglini

Ha un sito dove spiega le sue capacità e narra la sua storia di guaritore. Tramite variazioni dell'alimentazione, diete particolari, applicazioni energetiche e piramidi sotto le quali il "malato" deve passare il suo tempo, questo guaritore di una certa età guarisce malattie di tutti i tipi: gastrite, cellulite, crampi, diabete e molto altro.
Ha uno "studio" e di lui hanno parlato anche alcuni giornali locali.
Fa una considerazione "molto intelligent", quasi geniale:
quante volte ci siamo chiesti quanto siano sani gli "scugnizzi" di Napoli, che pur facendo il bagno in acque inquinate, non prendono mai nessuna malattia? Questo dovrebbe farci molto riflettere: non sarà mica il caso che noi abbiamo pochi anticorpi mentre loro ne hanno moltissimi? Ma se è così, dove abbiamo sbagliato? Questa ricerca è il compito del terapeuta; il suo scopo è quello di ridare gli anticorpi al malato.


Intanto sarebbe opportuno far presente a chi non abita nei dintorni di Napoli di cercare delle acque inquinate per immergervi i loro figli e rinforzarli aumentando i loro anticorpi. Se questo non fosse sufficiente, si potrebbero creare degli stagni artificiali ricchi di batteri, virus ed inquinanti, così ci riempiamo di anticorpi in caso di impossibilità basta rivolgersi al guaritore Tartaglini per rimediare.

Anche malattie come la sclerosi multipla hanno per lui una spiegazione: è un problema di "lubrificazione" di tutte le parti interessate. Ma anche i tumori, che Tartaglini non dice esplicitamente di curare, sono citati nel suo sito come destinatari delle sue cure con un risultato non meglio specificato di "miglioramento".
Ma il clou delle terapie del guaritore Tartaglini, proviene dalle piramidi che lui possiede e tiene nel suo studio (tutti i professionisti hanno uno "studio", io per avere il mio primo studio ho studiato 11 anni all'università e non era nemmeno di mia proprietà) e che effettuano il "lavaggio energetico" che non è, come potrebbe sembrare, una pulitura effettuata con forza tramite acqua e detergenti ma una sorta di purificazione che migliora e guarisce da svariate patologie. Tartaglini sottolinea che la sua piramide è di tipo professionale (mica bau bau) e che non ha controindicazioni (come qualcuno potrebbe pensare).
Tartaglini è sicuro dei suoi poteri, non ci sono a disposizione documentazioni o prove di una sola delle sue affermazioni ma lui è sicuro, alla Simoncini per capirci.




Nelle sue piramidi basta cambiare il "cappello" (una sorta di copertura sulla punta) per cambiare anche il tipo di patologia curabile. Per esempio con il cappello giallo si curano, malumori, magrezza ed anemia, con quello rosso debolezza, freddolosità e frigidità e così via. Con quello verde però si "contrastano" i tumori.

Per problemi molto più banali i risultati sono incredibili: un uomo che aveva uno scarso appetito sessuale si sottopose a sedute (anzi a "sdraiate") sotto la piramide. Pian piano la sua voglia di "rapporti fisici" aumentò ma la moglie, preoccupata forse per l'età avanzata del marito (64 anni), non accettò di buon cuore.
L'uomo si rivolse così ad altre donne. Appena la moglie scoprì quel suo eccesso vitale, si sottopose anche lei alle sdraiate piramidali ritrovando voglia sessuale, recuperando il marito e vivendo con lui delle nottate memorabili. Che bella storia eh?
Non oso pensare alle nottate di Tartaglini che ha le piramidi a casa sua...
:)
Piramidale.

Enrico Valbonesi

È un sedicente "dottore" esperto in... boh... in un po' di tutto e che si dedica a suo dire allo (copio):
[...] lo studio e delle ricerche sulle bio-energie energie cosmiche universali medicina alternativa medicina vibrazionale spiritualità misticismo psico geometria bio architettura e bio agricoltura [...]
Per quanto riguarda la salute si ritiene esperto di Reiki, pranoterapia, energie di tutti i tipi, radioestesia e via discorrendo. È anche un inventore che ha scoperto e realizzato strumenti che sfruttano l'antigravità e che producono "benessere e free energy".
Uno di questi strumenti è un "cilindro rotante che produce calore tanto per riscaldare la casa esso è un cilindro in rotazione che strappano [sic] dalle pareti degli atomi" che è costato 1500 euro. Valbonesi chiede delle donazioni (non per forza soldi ma anche pezzi meccanici, oggetti, aiuti) per continuare le sue ricerche che sembrano molto promettenti, tra le quali un "sistema di guida celebrale" (sic) o un "lanciatore molecolare al plasma assemblabile in volo" (io sinceramente non ci ho capito nulla, ma qualche esperto di fisica potrà sicuramente restare allibito più di me che non sono del campo...e meno male).
Nel campo del benessere si interessa a varie discipline orientali ed alternative come:

training autogeno come dormire in veglia, yoga posizioni che tirano i muscoli e l'anima con il respiro, zen arte di amare la natura senza preguidizi e senza giudicare
Se è curiosa l'arte di dormire in veglia, un po' più preoccupante è il suo interesse per lo shiatzu perchè con ohashiatsu si massaggia tutto. Tutto cosa? Aggiungo io.
Interessanti anche i prototipi realizzabili a casa per poter vedere le interazioni con le onde provenienti dalla costellazione del Leone. È tutto nel suo sito, leggere per credere.
Altra sua affermazione è che sospendersi a testa in giù consente a tutti noi di non invecchiare mai.
Il segreto è tutto in un liquido conservato dietro all'ugola che nella posizione normale viene consumato in addome. A testa in giù invece si riesce a conservare per poter vivere in eterno.
In vendita nel sito, l'amaca dell'eternità a soli 99 euro.
Infine la descrizione su come costruire le nuovi Torri Gemelle con un materiale leggero ed economico, l'aerogel, con un appello a tutti gli architetti italiani:
idea per tutti gli architetti italiani .. che vi fare un grandissimo successo e sopratutto una grande quantità di soldi --- e molto semplice prendete in appalto o camprate il vecchio gazometro in disuso esso ha una grande cubatura e ha una corona di metallo ora la cosa nuova e mettere tra gli spazi vuoti di metallo un isolante trasparente chiamato aerogel e chiudere la struttura con impatto ambientale zero e grande guadagno di metri cubi . per esposizoini o eventi poichè aerogel e illuminabile e removibile e riciclabile e ideale per eventi ...importanti come il WTO
Valbonesi tiene anche master e corsi gratuiti di piramidologia, fiori di Bach, radionica, radioestesia, meditazione e tutto nel suo Tempio di Roma...chi ci vuole andare?
Ok, ok, ho capito.
Plasmatico.

Alla prossima quindi (se prima non finisco disintegrato da un raggio bioplasmatico gravitazionale transanionico), a presto.

domenica 21 febbraio 2010

Desiree sta bene

Ricordate la storia di Desiree Jennings, la ragazza americana che apparve qualche mese fa in un video con gravi sintomi neuromuscolari che venivano descritti come una conseguenza della vaccinazione anti influenzale che la stessa aveva effettuato qualche settimana prima? La ragazza fu presentata come ammalata di distonia.
I dubbi sull'effettivo collegamento tra vaccino e disturbi accusati dalla ragazza furono immediati. Non essendoci nessun elemento che potesse collegare le due cose tutta la storia fu subito giudicata sospetta.

La stessa emittente televisiva statunitense che aveva per primo pubblicizzato il video (che poi fece il giro del mondo) si affrettò a chiamare in aiuto diversi neurologi.
Tutti si mostrarono concordi nel non considerare quello che si vedeva nel video come l'insieme dei disturbi tipici della distonia. Non solo: anche due associazioni statunitensi per lo studio e la cura della malattia presero le distanze dall'avvenimento affermando che non solo non vi era nessuna prova del legame tra vaccino e distonia ma anche per loro i sintomi visibili non erano quelli della distonia neurogenica.

Qualche neurologo, compreso chi visitò la ragazza per la prima volta in un pronto soccorso avanzò l'ipotesi di una forma di distonia psicogenica (che ha oltretutto guarigione spontanea).
La ragazza cioè per qualche motivo personale (stress, trauma, psicosi o altro) sviluppò quei sintomi per motivi non fisici ma psicologici.
Nessuno naturalmente si permise di avanzare l'ipotesi (mai scartata comunque) di una finzione.

A supportare i dubbi di tutti i medici il fatto che dopo qualche giorno dalla diffusione di quel video un medico alternativo ed una associazione di cure alternative per l'autismo, dichiararono pubblicamente di prendere il caso in consegna per guarire la ragazza. La giudicarono permanentemente danneggiata dal mercurio e dal virus contenuto nel vaccino ma promisero di migliorare quei terribili sintomi.
Affermazione sicuramente strana, affrettata e non corretta: un approccio medico non si fa in pochi giorni ed in tutta velocità, non conoscevano nè il caso nè la sua origine e già promettevano miglioramenti?
Nemmeno a farlo apposta, dopo pochi giorni dalle cure (non approvate ma anzi conosciute per essere inefficaci) la ragazza si definì migliorata con tanto di video sorridenti ed apparizioni in TV.
Anche se danneggiata per sempre, la storia di Desiree sembrava (secondo i guaritori) conclusa per il meglio ed i riflettori si spensero.

La sua storia colpì moltissimo l'opinione pubblica americana tanto che diverse trasmissioni televisive si affrettarono a chiarire le singolarità di tutta la vicenda ed invitavano gli spettatori a non prendere per "certa" tutta la storia.

Ma la stessa emittente che diffuse il video originale, forse per la volontà di recuperare l'errore commesso ha preparato una piccola indagine. Come accade raramente ha voluto controllare il finale della vicenda.
Ha seguito e filmato la ragazza durante una sua giornata qualsiasi.
Ebbene la ragazza sta (naturalmente) bene, guida l'auto, cammina, parla, sorride.

Nessuna traccia della sua malattia.




Lei afferma di avere qualche ricaduta ma che sta bene, che la sua storia è tutta vera e che è contenta e lo dice sorridendo, discutendo con l'intervistatore e senza disturbi visibili. Quando però la telecamera la inquadra il suo passo ha qualche incertezza o almeno si ha questa impressione, tanto che qualcuno ha parlato di "falsificazione dei sintomi".

L'unico segno che ancora è evidente è che la ragazza (statunitense) parla con un marcato...accento...australiano (che noi non possiamo percepire in quanto non anglofoni).
Il suo linguaggio a suo dire era all'inizio della malattia balbettante poi gradualmente migliorato ma un po' "ingarbugliato" ed infine ora con un accento particolare, australiano (qualcuno dice britannico) appunto.

In alcune malattie neurologiche vi è anche una difficoltà di linguaggio che può rendere l'accento di chi parla particolare, addirittura somigliante ad un accento straniero ma naturalmente un orecchio allenato o di un professionista sa distinguere un accento straniero da un linguaggio con difficoltà di articolazione
Qualcuno giustamente chiede: ma cosa vorrebbe dire un accento diverso in tutta questa storia?
C'è chi, spero ironicamente, ha ipotizzato qualcosa di eccezionale: il ceppo virale contenuto nel vaccino era quello Brisbane, cioè australiano...vuoi vedere che il vaccino riesce a far cambiare anche l'accento?

Intanto durante l'intervista la ragazza rivela che anche il suo neurologo all'ospedale Johns Hopkins le diagnosticò una distonia psicogenica (non neurogenica) e non legò il fatto in nessun modo alla vaccinazione e che inoltre nel VAERS (il registro degli effetti avversi dei farmaci in USA) aveva nel proprio database proprio un caso di distonia psicogenica dopo vaccinazione (non causata dal vaccino, naturalmente, esiste solo la correlazione temporale), probabilmente proprio quello di Desiree.

Questo non era mai stato affermato prima, anzi, il gruppo di guaritori disse proprio il contrario.
La giornalista che cura il programma inoltre, rivela che la ragazza non è più in cura dal guaritore che la convinse del legame tra i suoi disturbi e la vaccinazione e che la stessa Desiree si è dichiarata sconvolta dalla cifra che ha dovuto pagare per le cure somministrate.
Tra le varie terapie, il guaritore le ha somministrato anche iniezioni intramuscolari di urina.
Avete capito bene.

Una bella notizia è che un'intero segmento della trasmissione (dal titolo Inside Edition) che ha rivelato la storia è stato dedicato ai blog scientifici (i MedBunker americani!) che hanno scoperto la realtà dietro questa storia e che sono stati giudicati fondamentali e preziosi per la ricostruzione corretta dei fatti. Per una volta internet è servito ad una buona causa...

Alla prossima.

sabato 20 febbraio 2010

MedBunkleanno

Autocelebrazione.

Era il 20 febbraio 2009.
Un anno fa un collega, in un momento di pausa dal lavoro mi segnala un articolo su un sito internet dal titolo: "Cura il cancro per email". Stavo sistemando i camici nell'armadietto ed eccomi seduto davanti al PC.
Una donna colpita da tumore vescicale, tramite i consigli elargiti via mail da un guaritore, si era incredibilmente curata a casa con il bicarbonato, proprio quello che si usa per cucinare e pulire. Un video pubblicato nel forum di un sito internet raccontava la sua storia.

Guarita da un cancro via mail? Non è un'affermazione da poco...

Studio il video della testimonianza e capisco che è un falso. Qualcuno potrebbe pensare: non era naturale pensare al falso? Il bicarbonato per curare il cancro, suvvia...
Beh, sono abituato a capire prima di giudicare ed anche un gioco di magia per me diventa un motivo di studio.
Analizzo così altri video del guaritore del bicarbonato autore del "miracolo" e scopro che sono anch'essi  falsi. Lo dico al proprietario del forum che pubblicizzava il guaritore e questo, dopo averlo negato, mi espelle. Ci restai male, ero convinto che smascherare un imbroglione fosse un'azione ben vista da una comunità ma mi sbagliavo.
Voglio approfondire, leggo la "letteratura" scientifica riferita dallo stesso guaritore, le sue teorie, le idee e le considerazioni: un insieme amorfo che nemmeno un profano di medicina potrebbe mettere assieme eppure questo è un ex medico. Tutto falso e manipolato ad uso e consumo del guaritore. Poi vado a studiare altre "cure miracolose", altri guaritori ed anche lì scopro che di reale c'è davvero poco. Scopro dei trucchetti nei referti e nella realizzazione dei video. Controllo altri casi ed anche in quelli trucchi, parole nascoste, finte conclusioni.
E' un'illuminazione.
E' come quando uno spettatore capisce il trucco di un illusionista: deluso inizialmente, gli si apre un nuovo orizzonte. L'impossibile gli sembra solo un gioco di abilità e velocità: elementare.

Tutte quelle cure e quei guaritori che fino a pochi giorni prima liquidavo con un "sono sciocchezze" erano una miniera di cose interessanti, di trucchi, inganni, bugie ed abili manipolazioni, tutte da studiare. Anche se l'argomento è drammatico (la truffa nella cura di gravi malattie), studiare i mezzi con i quali questa gente illude le persone, capirne i trucchi, scoprire i segreti ed approfondire la psicologia è stato un impegno decisamente stimolante.
Questa è una mia "passione" da sempre.
Quando non capisco i meccanismi di un avvenimento non lo salto a piè pari ma lo osservo, lo studio fino a capirne i segreti , certo, posso anche non riuscire ed in quel caso abbandono per stanchezza ma mi aiuta quasi sempre l'intuito, qualcosa che "sento" (peggio dei "sensitivi" eh?).

Non mi fermo mai alla prima impressione, non mi limito alle apparenze. Una volta ho sventato una mega truffa ai danni miei e di una decina di miei colleghi: nessuno di loro si era accorto di un "trucchetto" che aveva utilizzato una persona che ci aveva fatto un contratto (mi tengo sul generico...) ed avevamo speso un bel po' di soldi, tutto il gruppo una decina di migliaia di euro.
Quando il contratto l'ho avuto in mano dopo pochi secondi ho capito che qualcosa non andava ed il giorno dopo eravamo in 14 a circondare il truffatore (attirato con un tranello in ospedale) che ha restituito il malloppo a tutti, nessuno escluso e pena la denuncia immediata (poi è stato denunciato ugualmente), con tanto di registrazione audio e video assicurata. Da film poliziesco, vi giuro...
Nessuno dei miei colleghi, medici adulti e preparati, aveva sospettato qualcosa, si era messo in allarme. C'era gente che pagava quella persona da due anni. Alla domanda: "Ma come hai fatto a capirlo?" rispondevo la verità: "Guardando attentamente...non ci voleva tanto...". 
Mi succede anche per le stupidaggini, sarà una mania ma questa sorta di "curiosità" spinta al massimo mi ha aiutato nel mio lavoro. Anche quando ero studente: in sala anatomica c'erano i leggendari cadaveri da esaminare, tutti impauriti e tremanti (soprattutto le donne!) io non vedevo l'ora. Quando la lezione finiva aspettavo che l'aula si svuotasse per andare con un collega a sollevare il lenzuolo ed esaminare questo o quel muscolo che non mi era chiaro o l'esatta posizione di una ghiandola. Macabro ma efficace.

Così nel campo delle medicine alternative: ero convinto che i guaritori dicessero di guarire e basta e che qualche sprovveduto magari poco sveglio o molto ignorante cadesse nella loro tela. Invece ho scoperto che gli sprovveduti sono tanti, non per forza ignoranti e che i guaritori creano "testimonianze", prove, video che si sgretolano dopo una visione attenta. I loro trucchi non sono complicati o tecnicamente avanzati, sono banali falsificazioni, stupide manipolazioni: eppure anche persone colte e preparate non le avvertono. Il termine ciarlatano è appropriato: non si tratta di brillanti personaggi che hanno messo il loro genio a servizio del male ma di scadenti truffatori, venditori di fumo, imbonitori. Per questo è ancora più sorprendente scoprire come facciano a sedurre la gente.
Quando ho assistito ad un incontro pubblico di Tullio Simoncini mi ha colpito moltissimo il fatto di non trovarmi di fronte un furbo creatore di pozioni, un sottile genio del male ma solo in presenza di un impreparato, scontato, dimesso venditore di  nulla, per certi versi è scioccante...

L'occhio clinico mi avrà certamente aiutato ma la maggioranza delle manipolazioni, ingenue, evidenti, maldestre erano sotto gli occhi di tutti.
Mi sono anche chiesto: ma non sarebbe stato molto più "facile e sicuro" falsificare direttamente i referti (prepararne di falsi) per non rischiare di farsi scoprire?
La mia risposta è stata (opinabile) che i "testimoni" non sono altro che anch'essi vittime del guaritore che probabilmente ha fatto credere anche a loro quello che lui voleva essendo probabilmente condizionate dallo stato di salute e non certo preparate a capire un referto o una diagnosi: sono diventate inconsapevolmente complici del guaritore.

Nasceva così un anno fa MedBunker.
Dall'esigenza di spiegarmi, dalla rabbia di vedere tanta ignoranza e malafede in un tema tanto delicato quanto la medicina ma ancora più drammatico come il cancro.
Questo blog doveva servire a spiegare le mie ragioni. Illustrare le bugie di quel guaritore del bicarbonato ormai (fortunatamente) definitivamente sbugiardato e mettere in guardia il prossimo, visto che c'era qualcuno che ci credeva. Da questo punto di vista credo di aver concluso egregiamente il mio lavoro.
Dovevo fermarmi lì: il web per me era un'occasione di rilassamento non un lavoro o una fatica. Si sarebbe trattato quindi di un impegno a termine.

Ma continuai pubblicando dei post su altre pseudomedicine, su temi generali legati alla chirurgia, all'oncologia. Video, traduzioni, un po' di tutto, unica condizione: che mi piacesse farlo.
Molti manifestano il loro gradimento e mi incoraggiano. Mi contattano tante persone e poi giornalisti, siti stranieri, associazioni, riviste; una nota rivista nazionale mi chiede una consulenza per un caso di guarigione "miracolosa" (un'altra truffa...), una trasmissione televisiva chiede la mia collaborazione per un caso che sta trattando, arrivano proposte editoriali, richieste, anche dall'estero.
Un po' troppo forse, tanto da accusare anche un breve periodo di "crisi": il mio lavoro mi impegna tanto e sentire il "dovere" di scrivere cose corrette, evitare (per quanto possibile) le sviste e gli errori ed informare onestamente ha fatto sentire il suo peso.
Anche per questo mi sono concesso una pausa nel periodo natalizio.Non pensavo infatti che il mio passatempo diventasse un piccolo punto di riferimento e lo dico con orgoglio.

Non avrei nemmeno mai immaginato cosa volesse dire essere un "personaggio" su internet.
Dopo aver pubblicato questo blog, che è alla fine un diario personale, decine di mail, complimenti, incoraggiamento, sostegno. Ma anche insulti e gli auguri delle più terribili sofferenze Molto più interessanti le manifestazioni d'amicizia ma anche gli insulti hanno un perchè.
Un blog ed una persona che si impegnano a smascherare truffatori, ciarlatani e profittatori dovrebbe essere qualcosa di positivo, si suppone.
Ingenuamente sei portato a pensare che chiunque legga il lavoro di un professionista che spiega a chi non ha le conoscenze adatte la medicina, le malattie e le terapie non può che apprezzare quanto fatto, questo può solo essere d'aiuto a chi cerca notizie in caso di bisogno mi pare. Un impegno per quella che si chiama "una buona causa".
Perchè allora c'è chi mi invia insulti e maledizioni?
Cosa avrei fatto di male?
Smascherare un guaritore non è un'opera meritoria? Allora perchè c'è chi mi contatta per minacciare chissà quali vendette? E perchè minacciarmi: per cosa?

Anche questo è interessantissimo e dopo un iniziale periodo di disorientamento ho tratto le mie conclusioni troppo varie per essere trattate qui ma intriganti.

Ci sono stati forum che si sono occupati di me, interi thread dedicati alla mia persona per scoprire cosa fossi in realtà e quale segreto celassi dietro al nick. Gente che si impegnava anima e corpo per demolire (senza peraltro riuscirci) il mio lavoro.
Da ricco medico colluso con le multinazionali del farmaco passavo con disinvoltura ad essere un povero mentecatto ridotto a scrivere dentro una stanza polverosa e poi diventavo un informatore farmaceutico oppure un finto medico malridotto con manie di grandezza.
C'è chi mi ha scritto fingendosi malato per capire chi fossi e dove esercito.
A qualcosa servo allora. Qualche interesse lo muovo, evidentemente.

Il lavoro diventa tanto e pieno di responsabilità quindi: il blog, che per definizione è un diario personale, comincia a diventare un riferimento per molti e mi rendo conto di non potermi permettere leggerezze o errori. Qualcuno mi fa notare che MedBunker è l'unico blog di questo tipo (studio della pseudomedicina) in Italia.

Questo richiede più sforzi, più ore di documentazione e più volontà, più responsabilità.
Mi piace e lo faccio.
In questo anno di blog ho appreso tantissime cose. Mi ha sorpreso scoprire che solo così ho approfondito argomenti che in tutti gli anni di studio, di specializzazione e di lavoro non ho mai scavato fino in fondo (e non lo avrei mai fatto probabilmente). Non avrei mai approfondito come ho fatto il tema dei vaccini che nella mia specializzazione è trattato solo in linea generale. Non avrei mai consultato leggi e documenti come ho fatto in questo anno o studiare l'agopuntura che conoscevo come credo la conosca la maggioranza dei miei colleghi o la pranoterapia ed il complottismo.

Poi le mail che mi arrivano: casi da esaminare, siti strani, guaritori che vogliono essere analizzati, "prove di guarigione" improbabili...una miniera inesauribile di curiosità e pseudoscienza.
Tutto questo per me è motivo di interesse a volte anche appassionante.

Alcuni numeri

I numeri incredibili che mai avrei sospettato?
In un anno MedBunker ha raccolto più di 110.000 visitatori singoli, più di 221.000 pagine visualizzate. La media di visite al sito è di 350 al giorno in continua crescita con punte massime di 1650 e minime di 140.
Il giorno con più visite singole in assoluto è stato il 24 settembre 2009 con 1889 visite, quello con minori visite in assoluto è stato il 31 dicembre 2009 con  131.
Il 33% delle visite arrivano per digitazione diretta (dai "preferiti" o dalla barra degli indirizzi), il 50% dai motori di ricerca.
Oltre 90 articoli pubblicati sulle medicine alternative, sulla medicina in generale e su altri argomenti attinenti, più di 120 sostenitori.

E' nato e rimane un blog "amatoriale".

Tutto questo è durato un anno.

Non so quanti potrà durarne ancora e non so nemmeno se riuscirò a mantenere il ritmo attuale, il mio lavoro "reale" è molto importante e delicato e spesso sento il peso delle notti insonni o delle giornate intere passate chiuso in sala operatoria ma fino ad oggi ce l'ho fatta (escludendo gli strafalcioni ortografici).
Momenti di cedimento ne ho avuti: alcune aggressioni non mi hanno certo reso felice. Con il tempo ti abitui.  Probabilmente l'unica conseguenza di queste aggressioni è che diventi meno paziente ed indulgente, al primo accenno di "comportamento sopra le righe" non perdo tempo a chiudere ogni contatto.

Delusioni?
Anche.
Quando mi documento su una cura alternativa e le prime ricerche sembrano essere incredibilmente positive: un'idea teoricamente valida, primi esperimenti ottimistici, qualche risultato ma poi...fallimenti, fallimenti ed ancora fallimenti. Cerco le rituali "prove" di efficacia (sempre annunciate e sbandierate a centinaia) e quando le trovo provo sempre l'ennesima delusione (fino ad oggi). Fumo negli occhi.
I soliti casi senza referti, vaghi, senza diagnosi, senza niente che faccia pensare ad un reale effetto di quella cura. Un caso "risolto" ma che in realtà presenta dati manipolati, una "guarigione" che dopo 3 mesi muore di cancro, un'altra che il cancro non lo ha mai diagnosticato, sono queste le delusioni più comuni.

Momenti di felicità?
Una visita di un lettore del blog che non conoscevo e che è riuscito (e complimenti per avermi rintracciato) ad offrirmi un caffè (alla macchinetta automatica dell'ospedale) per ringraziarmi di avergli spiegato che la cura "alternativa" che voleva fare alla figlia era una truffa. Ha viaggiato sei ore solo per venirmi a trovare e ringraziarmi.
La figlia ora si è operata e sta benissimo e partorirà un bel maschietto proprio nell'ospedale dove lavoro, siamo diventati amci. Mi è bastato lo sguardo fisso di quella persona come di qualcuno che non volesse dimenticare il tuo volto, il suo sorriso e la sua mano che non voleva saperne di staccarsi dalla mia spalla per ripagarmi da tanto lavoro.
Poi tutti i messaggi che raccontano storie simili: madri e padri di famiglia che dopo aver letto un mio articolo si dichiarano "risvegliati da un sonno" "presi a schiaffi per una buona causa": ormai convinti dai soliti ciarlatani si sono rivolti in extremis (ed in tempo utile, fortunatamente) a chi davvero cura le malattie dopo aver letto un articolo in questo blog. Tanti gli "Hameriani" (i seguaci delle teorie psicotiche del guaritore Hamer) ai quali ho fatto cambiare idea, soltanto informandoli: erano convinti che quella fosse medicina, non follia.
I continui messaggi di solidarietà ed incoraggiamento...tantissimi e bellissimi.

Altri momenti di felicità sono "in corso", stiamo lavorando per voi...
;)

Per tutto questo ringrazio tutti quelli che mi hanno letto e sopportato supportato anche nei miei scatti d'ira quando non riesco a nascondere il ribrezzo per certe azioni rivoltanti di guaritori senza scrupoli. Ringrazio tutti quelli che da lettori sono diventati amici (e quanti "nuovi" amici che ho acquistato...), davanti ad una pizza (anzi a quattro pizze, due a pranzo e due a cena, che non ne potevo più), chi mi apprezza e non smette mai di farlo.
Ringrazio tutti i siti web ed i blog che diffondono i miei articoli, devo tantissimo a loro e ringrazio chi mi segue (c'è chi è iscritto al blog dal primo giorno!).
Un grazie di cuore anche a chi mi aiuta, come Giuliano e axlman, rispettivamente biologo e webmaster del blog, eccezionali.
I ringraziamenti saranno noiosi per chi legge, come i titoli di coda di un film che nessuno guarda, ma per me sono invece DOVUTI.

Se devo chiedere "scusa" per qualcosa? Per due cose: per gli errori di ortografia. Spesso scrivo di fretta, dopo una notte insonne (e spesso scrivo di notte in attesa di un parto o di un risultato di un esame), spesso mentre scrivo qualcosa di importante devo pregare mio figlio di non buttarmi le calze in faccia per farmi uno scherzo. Un po' di comprensione quindi.
Poi mi scuso se a volte sono troppo duro e taglio corto con chi non vuole capire.
Probabilmente dipende dalla stanchezza di ripetere tantissime volte le cose, di dover fronteggiare polemiche inutili e non costruttive. Quando vedo nei commenti gente che scrive solo per insultare, dileggiare e demolire mi arrabbio.

Per il resto credo di aver fatto un buon lavoro.
Sicuramente mi sono appassionato tantissimo a questo piccolo blogghetto che mi tiene compagnia.
Per tutto questo, grazie...

Ma in quest'anno cosa è successo?
Qualche curiosità?
IL MIO NICK

Ho lavorato per un periodo in Francia, durante la mia specializzazione. All'inizio del mio periodo di stage avevo grosse difficoltà a comunicare in francese (l'avevo studiato a scuola...ma non è proprio la stessa cosa) e per il timore di sbagliare la mia risposta a qualsiasi cosa mi chiedessero per settimane è stata "Oui, oui"...(Sì, sì in francese, si pronuncia UI') tanto che qualcuno mi chiamò per tutta la permanenza Dottor oui oui...
Ho semplicemente "inglesizzato" quel dottor uì uì e sono diventato WeWee.

Perchè mi firmo con un nick? Perchè tutto è iniziato per caso, non ero certo abituato a presentarmi con il mio nome nei forum o nei siti, mai stato un "personaggio pubblico". Nessun mistero e nessun segreto, uso il nick perchè sono un "nick" su internet: nella vita privata ho nome e cognome.
Non è nemmeno un modo di sfuggire alle critiche, chi ha qualcosa da ridire lo può fare pubblicamente (c'è chi mi ha dedicato una "risposta pubblica") o privatamente: ha il mio indirizzo mail.
Qualcuno ha scritto che "non ho coraggio di metterci la faccia": perchè, quando esprimi il tuo pensiero la tua credibilità dipende dalla tua faccia?

Esiste pure un contatto per eventuali rimostranze legali. Più "esposto" di così...
Ho iniziato con un nick quindi ed ho continuato a farlo.
All'inizio poi sono stato intimorito da certi messaggi (non mi vergogno ad ammetterlo): ora ho l'abitudine ed una risposta pronta che copio-incollo quando serve.
Non comprendo in ogni caso lo scalpore che possa scatenare la mia scelta di firmarmi con un nick: quanti grandi giornalisti e scrittori si identificavano con uno pseudonimo? Perchè non potrei farlo io che non sono grande e nemmeno giornalista?
E' anche chiaro che firmarsi con un nick su internet non vuol dire essere "anonimi" (non lo è nessuno sul web).

Probabilmente però prima o poi mi vedrete in carne ed ossa e nome...così anche questa leggenda del blogger misterioso, per quanto sia di nessuna importanza sarà svelata.
E' anche vero che tanti lettori di questo blog sanno chi sono, dove lavoro, come mi chiamo e mi conoscono di persona.
Nessun motivo strano quindi. Sono un medico come tanti con una famiglia come tanti e vivo come tanti. Ora ho anche questa passione del blog. Quindi?

TERMINI DI RICERCA

Tra i termini di ricerca che hanno condotto dei visitatori in questo blog, ne spuntano alcuni davvero curiosi, dal nanoverme che non so cosa sia (un piccolo verme, presumo) alla ricerca delle nazioni dove pubblicano penthouse nozione sicuramente utile in caso di viaggio all'estero in solitaria. Sorprende chi cerca video di punture ai testicoli youtube e meno male che qui non ne trova.

Attenzione, tutti i termini riportati sono assolutamente (ed incredibilmente) reali!

Parliamo di medicine alternative e siamo stati abituati ad ogni sorta di sostanza usata a scopo terapeutico, alcune però mi sfuggono come la ricerca di integratore intestino paraflu, mi immagino il poveretto costretto a bersi l'antigelo per migliorare la funzionalità intestinale. Resterà intossicato, ma probabilmente sarà di intestino regolare: occhio ai freni.

I guaritori guariscono di tutto, ma dico io, dobbiamo cercarli anche per le cose più banali? Allora è testa dura! Come chi cerca guaritori di porri o i rimedi naturali per topi grossi.

Nell'"eterno scontro" tra complottisti e debunkers, si arriva a tecnicismi esagerati. Per trovare una risposta ai tanti dubbi paranoici di chi vede un complotto in ogni aspetto umano a volte si estremizza, aggrappandosi ai particolari insignificanti. Come chi cerca la descrizione principio di conservazione di massa di un'aspirina. Sarà curioso ma non mi sembra il caso di esagerare con le piccolezze.

Diverso invece il caso di chi ha cercato un argomento un po' troppo complesso per essere trattato in questo blog:

avevi bisogno di qlcosa che non c'è e che sparita la speranza l'hai cercato dentro me...ma purtroppo al mio intero hai visto che c'era il vuoto ma non posso più aspettarti guardando la tua foto...non posso piu sbagliare ne commettere e...rrori e non credo nel destino e nemmeno negli amori

Non ho molti dubbi invece su quello che cercava chi ha digitato: "donne over 53,xtutto".

Mi dispiace per il pessimismo di chi ha inviato le parole di ricerca:
Mi ammalerò di mieloma multiplo.

Condanno come sempre invece i soliti allarmisti antivaccinazione, anche se a volte sono talmente esagerati che si discreditano da soli: non vaccinatevi é la più grande boiata che l'uomo poteva concepire...è pericoloso...ti iniettano un virus instabile che può mutare nel tempo e causare gravissimi danni..magari tra un paio di anni....mi raccomando mi sono veramente informato..ed è una truffa paurosa per non dir peggio..credetemi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Beh, rifacciamoci con i pruriti di chi cercava racconti erotici ingravidare e con chi ha cercato viagra sottobanco a roma.

Facciamo una classifica dei termini di ricerca che hanno portato a questo blog:

- Il più pornografico: Ananas effetti sullo sperma
- Il più sfigato: Avere tutte le malattie
- Il più coraggioso: Ben vengano i brufoli Hamer
- Il più vizioso: Clistere di urina
- Il più debole: Disfunzione erettile dopo rapporto
- Il più curioso: Foto vagina aperta
- Ancora più curioso: Vagina più larga del mondo
- Quello di prima è tornato: Leggenda sull'ananas sessualmente
- Il più indeciso: Ci si prende malattie toccando una prostituta?
- Il più disperato: Mi doli a panza vai te costanza costanza non c'è qualcuno mi sa dire tutta com'e'?

Ma i termini curiosi sono troppi da elencare, chiudo con nanomungo (questo è per pochi eletti) e ombelico esterno femminile.

Tutto ciò è fantastico.

Per finire ecco la dimostrazione che la lobby dei videogiochi (non so se per il mio articolo su Babbo Natale) in combutta sicuramente con la lobby delle aziende produttrici di bicarbonato sta lanciando una campagna subliminale (e mica tanto) per eliminarmi fisicamente.
Non ci credete? Ecco la prova:


"WeeWee ucciso, fai rapporto" il riferimento è chiaro no?
Appare nel gioco Borderlands (grazie a F. per l'immagine).
Maledetta lobby dei videogiochi...
Non mi avrete mai, sporchi disinformatori prezzolati!
:)
Come sempre, alla prossima, almeno per un altro anno insieme.