lunedì 16 giugno 2025

Come nascono i bambini spiegato ai bambini.

Articolo originariamente pubblicato il 31/05/2022

Questo articolo è stato scritto tanti anni fa (nel 2005) per il mio blog su "Le Scienze" .
Parla di educazione sessuale a scuola. Quel blog ormai non si aggiorna più (tutta la sezione blog è stata eliminata dal sito e resta solo come archivio) ma visto che non vorrei perdere questo post lo ricopio qui a futura memoria.
Qualche mese fa l'idea di scrivere un libro di educazione sessuale per bambini e adolescenti ma abbandonata perché nel percorso di documentazione e preparazione molti addetti ai lavori (psicologi, assistenti sociali, medici dell'adolescenza) mi hanno convinto che per parlare di una cosa di questo tipo su un libro devi avere delle competenze precise e maturate in anni (cosa che non ho, sono ginecologo ma non mi occupo di sessuologia dell'infanzia e dell'adolescenza). Poi un fatto di cronaca (un politico che si è detto contrario all'educazione sessuale nelle scuole elementari) mi ha fatto ricordare di questo post conservato, l'ho riletto e ho pensato potesse essere utile a capire come i tabù sul sesso, le paure e le ansie di spiegare certi argomenti ce le creiamo solo noi adulti. La mia esperienza è stata bellissima, interessante e molto utile, chissà che serva a fare capire che spiegare una cosa normale e reale come la sessualità sia un dovere e utile a formare persone consapevoli senza trasformare l'argomento in problema da risolvere. Oggi esiste internet, i telefonini, la condivisione di immagini e, qualcuno non se ne rende conto, i bambini (non solo i ragazzi più grandi) parlano, si passano immagini e storie, lo fanno per curiosità, per competizione, per confronto e per ribellione alle regole. Lo sappiamo ma non vogliamo ammetterlo e per questo, forse, mantenere nella normalità una cosa che rischia di diventare problema, può essere una soluzione. Ora vi lascio al post, sperando sia interessante.


Ciao. La scuola sta finendo, un anno se ne v...no, no, scusate.
Volevo dire che l'anno scolastico sta per finire e tra qualche settimana i bambini ed i ragazzi si divertiranno a mare, in vacanza ed a giocare all'aria aperta.

Quest'anno mio figlio è in prima media, un piccolo passo per un bambino un grande passo per dei genitori che cominciano a vedere come il loro pargolo inizi a diventare un ragazzino, le prime richieste di pantaloni di un colore che si intoni alla maglietta ed un parere sul taglio dei capelli sono, da certi punti di vista, un trauma (positivo, sto ironizzando). La scuola elementare è stata una bella esperienza per mio figlio e, non me l'aspettavo, anche per me. A metà anno le maestre di mio figlio (sanno che sono un medico, ginecologo) mi hanno proposto di collaborare con un loro progetto. Come altri anni sarebbe stata invitata a scuola una psicologa per tenere delle lezioni, adatte all'età, sull'affettività, le relazioni, l'amore, il corpo, le curiosità dei bambini sui rapporti tra persone. Mancava un argomento, la sessualità. Chi è stato il fortunato prescelto per spiegare ai bambini come nascono i bambini? Chi meglio di un ginecologo potrebbe spiegare come "si fanno" e nascono i bambini? E chi era l'unico bambino con il papà ginecologo?
Mio figlio.

Così la scelta è caduta su di me ed io non mi sono tirato indietro, spiegare un argomento così importante alla classe di mio figlio, oltre ad un dovere, sarebbe stato anche un gesto importante e poi i compagnetti di mio figlio conoscono il mio mestiere, io sono per loro "il dottore", non si sfugge, sarò io a spiegare quello che "nessuno vuole spiegare". I bambini partecipanti sono stati quelli i cui genitori hanno acconsentito firmando un consenso (non firmato da tutti i genitori). Il mio entusiasmo iniziale si è trasformato lentamente in timore di essere inadeguati e pure in un po' di imbarazzo. Sono abituato a parlare con gli adulti, spiegare come avere "rapporti mirati" per aumentare le possibilità di concepimento, spiegare cosa succede in sala parto, leggere gli esami e tutto il resto ma come si fa a spiegare a bambini di 10 anni cosa succede dal concepimento (e prima) alla nascita? Una decisione andava presa, non esiste il "modo migliore" e così, dopo aver riflettuto, ho scelto quello più naturale: spiegare le cose esattamente come sono.
Non avrei parlato di "patatine" e "fiorellini", non avrei mostrato api e fiori né cicogne o cavoli. Avrei parlato di utero, vagina, pene, testicoli, spermatozoi ed ovociti.
Le figure mi avrebbero aiutato, qualche animazione pure ed avrei guidato i bambini in un viaggio che li ha entusiasmati.
Ho iniziato parlando di come si riproducono i vari esseri viventi, dai batteri agli animali, tutti si riproducono, i batteri dividendosi, gli insetti ed i pesci unendo il seme maschile a quello femminile. Ho spiegato che il seme maschile si chiama "spermatozoo" e quello femminile "ovocita" e per ottenere l'incontro tra i due semi bisogna unire maschio e femmina. Per mostrare le due parti maschili e femminili che si uniscono ho mostrato un disegno di pene e testicoli, mentre per la parte femminile un addome "trasparente" che lasciava vedere utero ed ovaie. Questa unione avviene in tutti gli animali, nei cani, nei gatti, nelle scimmie, nei leoni e naturalmente anche nell'essere umano. C'è una condizione da rispettare, prima di potersi riprodurre, sia l'uomo che la donna devono raggiungere la maturità, così ho fatto vedere le varie fasi delle crescita di un uomo (da bambino ad adolescente ad adulto ad anziano) e di una donna.
Per mostrare la "fisicità" differente ho usato due immagini, una statua per l'uomo ed un quadro per la donna, così da avere una base schematica dalla quale partire per descrivere le varie parti del corpo umano.
Con un'animazione ho mostrato gli spermatozoi che percorrevano l'utero arrivando fino alle tube nelle quali si incontravano con gli ovociti, mi sono dilungato sull'aspetto degli spermatozoi (qualcosa simile a piccoli vermi) e degli ovociti (come le uova delle galline, solo molto più piccoli) e lì, dopo l'unione, ecco che si forma l'embrione. Ho fatto vedere le immagini di un embrione nelle varie fasi dell'accrescimento, poi il feto, la pancia di una donna in gravidanza ed infine il parto. Probabilmente molti bambini avranno capito per la prima volta che si nasce "dal basso" o non dalla pancia o sotto i cavoli. Se la gravidanza non inizia, la donna perderà la "membrana" che ricopre la parte interna dell'utero, si chiama endometrio e tutti le chiamano "mestruazioni" (ed alcune bambine hanno preso appunti).
Ho spiegato anche cos'è il taglio cesareo e a cosa serve l'allattamento. Tutto, dall'inizio alla fine, usando i nomi che hanno tutte le parti coinvolte in questi processi, mettendoli su un piano assolutamente normale, senza tabù né "censure". 

La cosa che mi ha stupito di più è che la persona più imbarazzata da tutto ero io. I bambini hanno ascoltato con profonda attenzione, nessuna risatina, sguardo stupito o timidezza, prendevano appunti, chiedevano di rispiegare un particolare ed hanno fatto un sacco di domande. Ho avuto anche un attimo di esitazione (sono umano anche io eh?). Una bambina mi ha chiesto: "non ho capito però come fanno gli spermatozoi ad arrivare dal pene alla vagina" incalzata da un bambino che chiede: "ma è vero che per avere un bambino bisogna avere un rapporto sessuato?".
Ecco, era giunto il momento di spiegare l'atto sessuale, quel momento che nessun genitore vorrebbe vivere, la spiegazione che tutti i papà e le mamme vorrebbero evitare ma io ero lì e dovevo darla e l'ho data come ho fatto per le altre cose, ho detto quello che succede. Ho spiegato che il pene entra nella vagina e deposita gli spermatozoi che, muovendosi, risalgono da soli vagina, utero e tube per incontrarsi con l'ovocita (anche qui un'animazione che ho realizzato io). Anche qui nessuno stupore e la sorpresa era tutta mia quando notavo come i bambini hanno non solo una curiosità enorme ma che, essendo ancora poco condizionati dagli schemi sociali, dalle regole e da binari di pensiero, hanno trovato del tutto normale tutto ciò che avevo detto.

Sapete cosa li ha lasciati più stupiti?

Che il neonato alla nascita fosse tutto sporco. "Ma perché è così sporco?!!". Niente altro. Alla fine del discorso le domande sono state tante, alcune incredibilmente pertinenti, altre "da bambini" ed ho risposto a tutte. "Cosa sono le zigole?" ed ho spiegato che gli zigoti sono gli stadi iniziali di ovocita e spermatozoo, "a cosa serve il dottore quando si partorisce?" ed ho spiegato che il dottore sorveglia solo che tutto vada bene, perché il parto è un evento completamente normale..."è vero che partorire è molto doloroso?" ho detto che i dolori ci sono ma sono sopportabili, altrimenti le donne non partorirebbero più. Ho notato una cosa molto interessante e che forse risponde a molti dei nostri tabù da adulti: i bambini non hanno mostrato nessuna emozione particolare quando ho spiegato come e "da dove" nasciamo ma qualcuno si è impressionato quando ho spiegato che in certi casi si fanno nascere "dalla pancia" con un intervento chirurgico. Per loro è assolutamente normale la...normalità, le uniche "smorfie" le ho notate quando ho mostrato un disegno che mostrava cos'è un cesareo, forse questo, noi adulti, dobbiamo ancora capirlo. I bambini alla fine si sono dimostrati molto interessati soprattutto al parto, alla nascita, probabilmente perchè è una cosa oggettiva e che vedono o immaginano, la parte "fisiologica" (il rapporto sessuale, lo sviluppo, l'adolescenza, il concepimento) lo hanno seguito ma con un po' di distacco. Per quanto mi riguarda è stata un'esperienza molto bella e che mi ha fatto crescere. Da questa giornata ho imparato molto anche io, ho sfatato un tabù personale, spiegare da "professionista" e non da "papà" questi argomenti ha reso tutto più facile. Mio figlio non ha fatto una domanda, probabilmente intimidito e a casa, quando gli ho chiesto perché non avesse chiesto nulla mi ha risposto "perché io sono figlio di ginecologo e queste cose le so" (sì, sì, bravo figlio mio a trovare scuse...).
Abbiamo fatto una riunione finale tra tutti gli operatori coinvolti nel progetto (io, la psicologa, le maestre) ed il bilancio è stato positivo, bambini soddisfatti, cosa che hanno scritto anche il giorno dopo nel compito in classe che riguardava l'argomento, si sono mostrati curiosi e quasi esaltati nel capire certi meccanismi che nessuno spiegava chiaramente. Poi tutto è continuato come sempre. Credo queste cose siano molto utili. Quando andavo a scuola di questi argomenti non si parlava, tutto era lasciato alla responsabilità dei genitori che però, come sappiamo, hanno grande difficoltà ad affrontare questi temi ed alla fine succede che non se ne parli mai. Si "capiva" parlando con gli amici ed i compagni di classe che spesso in realtà ne sapevano meno di te ma spiegavano solo per mostrarsi "adulti" ed informati inventando grandi teorie e spiegazioni completamente sballate.

Poi c'erano i mezzi più "oscuri", i giornali porno, i film per adulti ed altro ancora, cose che è inutile sottolineare possano essere inutili ed in certi casi dannose. Per questo motivo e non trovando altro modo costruttivo per creare informazione corretta e consapevolezza, credo che coltivare la sana curiosità nei bambini sia il modo migliore per aumentare la loro cultura anche in questo campo. Il sesso è vissuto come qualcosa da nascondere (a volte addirittura come qualcosa di "sporco") perché gli adulti ne hanno una visione molto distante dalla sua funzione biologica, diventa merce, hobby, scandalo, quando invece si tratta dell'istinto umano più naturale e primordiale, identico a quello del nutrirsi e della protezione dei figli. Proprio per proteggere i nostri figli da false informazioni e percezioni distorte può essere quindi utile inquadrare la sessualità in ciò che è realmente. Una parte della nostra vita che ci consente di permettere alla nostra specie ed al singolo di proseguire la sua esistenza in questo pianeta.

Tutto questo può servire anche a far distinguere, già dall'infanzia, l'affetto ed il contatto sani da quelli non normali: l'informazione è sempre più utile e costruttiva della paura e dalla diffidenza.

Alla prossima.

giovedì 24 aprile 2025

La bottiglia del "contra"

Vi racconto una storia molto carina che fa capire come l'uomo abbia limiti culturali e naturali che lo rendono ingenuo e credulone. La nostra "banalità" di ragionamento è evidente, oggi e da sempre.

Questo è il racconto in breve di cosa successe in passato in occasione di due episodi storici, due malattie. Una il colera e una l'influenza spagnola. Fecero tantissime vittime, una strage di persone che fondamentalmente non avevano alcuna difesa.
Si trova tanta documentazione su queste vicende ma poca riguarda cosa succedeva attorno, le idee, le parole, le opinioni della gente. Nella vita di tutti i giorni.

E saperlo può fare riflettere su quanto siamo evoluti, su quanto sia importante la cultura o la nostra natura di animali istintivi, perché davanti a eventi enormi (e recentemente ne abbiamo avuto esperienza) ci comportiamo in maniera poco controllata e spesso totalmente irrazionale. Una volta come oggi.

L'epidemia di colera che colpì l'Italia nella metà del 1800 fu terribile.

L'ignoranza e l'analfabetismo non aiutavano a risolvere i troppi problemi di quegli anni e anche fronteggiare le malattie diventava problematico. La popolazione non accettava di fare sacrifici, comprare lenzuola pulite, carbone per preparare l'acqua bollita e disinfettare gli oggetti e sapone, non voleva fare la fila per le medicine e non si fidava del governo.

Quando si vide l'enorme numero di morti causate da quella malattia si sparse gradualmente la voce che quei "miasmi" fossero diffusi dal governo. La convinzione si fece più forte attorno al 1918, quando arrivò l'influenza "spagnola" che causò milioni di morti. C'è chi arrivò a dire (ed era creduto) che la malattia serviva a completare il ruolo di "depopolamento" iniziato dalla guerra che però era finita troppo presto.

Quando la popolazione si accorse che anche tra i potenti qualcuno moriva, successe a molti politici ma anche a qualche sindaco e diversi esponenti delle forze militari, l'ossessione del complotto si fece completa.
I potenti (gli stessi che avevano diffuso la malattia) erano morti perché "avevano sbagliato la bottiglia", ovvero invece di prendere l'antidoto (non esisteva a quei tempi il vaccino) avevano preso "l'anti antidoto", il medicinale falso (chiamato popolarmente "contro" o "contra"), quello che davano alla gente comune.
Queste convinzioni erano talmente diffuse che ormai si erano sparse anche tra chi governava e chi doveva mantenere l'ordine, vista la quantità di proteste e scontri che ormai si susseguivano per protesta contro la malattia diffusa dal governo.
E cosa faceva il governo?


Per eliminare ogni sospetto sul proprio operato scaricava le responsabilità su altri. I primi casi in Europa si diffusero in Francia, nel 1832 il colera arrivò a Parigi, pochi anni dopo a Marsiglia e Nizza, era alle porte dell'Italia dove arrivò definitivamente nel 1837. Si succedettero sei epidemie e quasi 250.000 morti (probabilmente di più). Nulla si sapeva di quella malattia. Erano dei germi volanti o forse la sporcizia, era la povertà o la malnutrizione ma era una malattia talmente grave e contagiosa che ci doveva essere per forza qualcosa di strano. Oltretutto non esisteva medicina davvero efficace.

Per il colera furono gli stessi politici al governo che iniziarono a parlare di cittadini francesi che spargevano volontariamente i "semi" della malattia e ci furono addirittura degli impiccati sospettati di aver "diffuso il morbo", alcuni dei quali avevano confessato sotto tortura (confessioni che facevano comodo certamente a chi governava che così aveva con chi prendersela).

La comunità medica non era ascoltata con interesse, molto più credito avevano gli intellettuali dell'epoca e certi religiosi, si discuteva come fosse possibile creare in laboratorio quel maleficio e spargerlo tra la popolazione, ognuno aveva la sua teoria e qualcuno diceva "non so se lo hanno fatto ma certo si può fare".

Qui parliamo del 1800 e inizio 1900.

Ma...non vi ricorda qualcosa?

Alla prossima.

venerdì 29 novembre 2024

Se.

È quasi un tormentone, un noioso ritornello, la continua, assillante, invadente retorica novax.

Quella che dipingerebbe i vaccini come il male assoluto, il Covid come una barzelletta e chi lo studia come un assassino spietato.

Sarebbero deliri di una mente malata o balle di una bocca ignorante ma nella giungla dei social tutto ha una dignità, da chi vede gli alieni a chi beve la propria urina per stare in salute, qualsiasi cosa, anche la più stupida, diventa meritevole di interesse.

Eppure il Covid, nella vita reale fuori dai social, ha ucciso migliaia di persone, ha devastato vite, tempi, famiglie e anime. I vaccini già dal giorno dopo la loro comparsa (letteralmente!) hanno stroncato questa malattia, hanno visibilmente, dati alla mano, statisticamente, ridonato la vita a tantissimi di noi e alla nostra società. Nei congressi medici, nei tavoli scientifici non si parla di cretinate da social, il Covid resta una malattia pericolosa, i vaccini un farmaco che ci ha salvato. In ospedale si vedono ancora dolore e morte da Covid, i medici, chi lavora con loro, li vedono. Ma nei social no, risate, battute, rutti.

Questo viene spesso dimenticato e così si leggono puntualmente ogni giorno, le rime deliranti e ignoranti (rima voluta) di chi ha una fobia nei confronti di una puntura.
Grafene, siero genico, trisierato, brodaglia, covidioti: da non poterne più di questa insulsa ignoranza. Ma se l'ignoranza volgare da bar è conosciuta da sempre, avevamo un'idea diversa di "istituzioni" e politica. Almeno il linguaggio, la serietà, la competenza, almeno quello.

E invece no, in questi anni e ultimamente sempre di più, sembra che anche certe istituzioni si siano messe a cavallo di quel bufalo (ignorante) che rincorre false notizie, false scienze e persino false cure. Bufale per il popolo, bufale per la politica, bufale che diventano "istituzionali".

In queste settimane stiamo assistendo ai lavori di una "commissione Covid", ovvero un gruppo di politici che ascoltano le testimonianze di varie persone (di varia estrazione) per "fare luce sugli aspetti meno chiari della pandemia".

Non sto qui a discutere la validità di questa commissione (che ha scopi ed evidente peso politico), non si tratta di un gruppo di scienziati o medici e quindi il valore di qualsiasi cosa uscirà da quelle stanze sarà fondamentalmente politico e non scientifico ma appare subito chiaro come si stia solleticando il desiderio di colpire la vecchia maggioranza politica, quella che governava proprio durante la pandemia.
Per ottenere questo scopo si è scelta (secondo me) la maniera peggiore.
Quella più pericolosa perché diffonde dubbi, paure, incertezze, ovviamente ponendo l'accento su presunti pericoli delle vaccinazioni, su mezze parole, su presunti punti oscuri.

Dal punto di vista scientifico non ci sono molte discussioni. È dimostrato, sono dati e numeri a dirlo, che la vaccinazione per il Covid è stata non solo efficace ma fondamentale per frenare la pandemia che ha mietuto milioni di vittime nel mondo. Qualcuno ha dimenticato, altri tendono a farlo perché è umano, altri ancora fanno finta di dimenticare quel periodo. Buio, pesante, incerto, nel quale abbiamo affrontato tutti, come generazione, una malattia nuova, terribile e potenzialmente mortale. Tanti nostri cari e amici non ce l'hanno fatta. Discutere si può e si deve ma macchiare la memoria di chi non c'è più e lo sforzo (a vario titolo) di chi c'era è crudele e scorretto.
Ma pazienza, la politica ci ha abituato a questo e altro e molto spesso fa l'opposto di quello che dovrebbe fare: agisce per tutelarsi, non per tutelare il cittadino.

Emerge, come dicevo, una chiara deriva "complottista". Molti degli auditi sono noti novax, certi addirittura di bassissima valenza pubblica ma con chiara prevenzione nei confronti delle vaccinazioni, del passato governo e dei suoi provvedimenti.

Perché ascoltare per esempio un sindacato di minoranza delle forze dell'ordine che critica il green pass (il "certificato" che serviva a partecipare alla vita pubblica se vaccinati come era obbligo)? Perché prendere come consulenti il prof. Giovanni Frajese e Donzelli, due medici (il primo addirittura endocrinologo, quindi incompetente in fatto di vaccini o epidemiologia e pure sospeso dall'ordine dei medici) che hanno sempre criticato ciò che è successo in pandemia con argomenti risibili, senza pubblicare nulla di scientifico, senza un dato che appoggiasse le loro opinioni? Perché sentire addirittura un avvocato che aveva creato un'associazione di "cure domiciliari" fatta da medici volontari che visitavano a distanza, prescrivevano farmaci a caso che non avevano riscontri nelle raccomandazioni e nelle ricerche dei tempi?
C'è qualcosa che non va?
Questa commissione e le azioni dei politici di questo governo sono semplicemente "vendette" per contrapporsi allo scorso governo (del quale, non dimentichiamo, faceva parte anche uno degli attuali partiti di maggioranza, la Lega)?

Insomma, la commissione Covid e questo continuo richiamare a temi e argomenti ormai vecchi, tenerli sempre vivi, sono reale volontà di chiarezza a difesa del cittadino o semplicemente una mossa politica per calamitare qualche voto e far finta di "vendicare" le presunte colpe del vecchio governo?
Ci sono vari indizi che fanno pensare si tratti di quest'ultima soluzione.
Ma non bisogna essere prevenuti, anzi, bisogna ragionare in maniera onesta, bilanciata, altrimenti nella vita non si cambierà mai idea e non si progredirà.

Quindi perché pensare per forza a una commissione "novax" e alla ricerca di voti e non di verità?

Apriamo la mente.

Magari come dicono tanti degli auditi i vaccini erano e sono pericolosi. Hanno ucciso e uccidono diverse persone. Potrebbe essere anche vero che si tratta di una mossa delle case farmaceutiche e che vaccinare la popolazione è stata una furbata inutile e pericolosa.

Potrebbe, no?
Il neo nominato prof. Frajese diceva:

"vedo riacutizzazioni di infiammazioni alla tiroide, irregolarità nel ciclo mestruale, sindrome di Guillain-Barré, parestesie, trombosi e disturbi coagulativi. La correlazione col vaccino è nei fatti e nelle tempistiche"

Addirittura. Dalle infiammazioni alle trombosi!


Ma è terribile! Il prof. Frajese ha conosciuto addirirttura un sacco di danneggiati da vaccino (che in realtà in Italia sono pochissimi, basta controllare le richieste di indennizzo per danni da vaccinazione Covid), tanti!

"Conosciuto? Di più, li sto curando. Sono entrato in contatto con loro, da tre anni stanno andando avanti con disturbi di tutti i tipi e che non sono trattati."

Li sta curando, lui. Non si sa come (ma se è un endocrinologo cosa curerebbe? Boh...) ma li cura, tanti e da anni. Addirittura parla di aumento di tumori che poi sarebbero anche velocissimi nel loro decorso (ma questo dato dove l'ha preso? Mah...). Frajese parla di "morti improvvise tra i bambini" (ma è terribile!) Ma parla, non ha pubblicato un dato. Parla.

E Donzelli?

Parla di effetti collaterali gravi, di vaccinati che si ammalano più dei non vaccinati di segreti, punti oscuri e dati non chiari. 
Insomma, un quadro desolante.
Dice il leghista Borghi: "C'è un disegno per occultare le reazioni avverse dei vaccini". Ma è incredibile, ci stanno ammazzando di nascosto!! Qualcuno trama nel buio per nascondere le reazioni avverse? Ma sarebbe assurdo! E chi trama? E perché? E dove sono questi "omicidi" o "danneggiati"? Ma ci sono?

Potrebbe essere? Tutto potrebbe essere ma c'è da dire che questi personaggi le loro dichiarazioni allarmanti e del terrore le hanno fatte ai giornali (di bassa lega), non hanno pubblicato un dato, non hanno scritto uno studio serio. Non mostrano statistiche di rilievo, non si sono confrontati con scienziati che si occupano del tema.
Hanno lanciato un "secondo me" a quattro siti web ed è finita lì. Parole. Sui social.
Invece lì fuori, dove si studiano queste cose e si ascoltano poco le discussioni tra comari, l'efficacia e la sicurezza dei vaccini è confermata. Il loro valore è evidente, il pericolo delle malattie respiratorie è ovvio. Non ci sono tante discussioni sul "grafene" che fa diventare magnetici né si pensa che la candeggina possa curare il Covid, queste sono balle da social. E a chi dovrebbe rivolgersi una commissione governativa o una nazione civile per conoscere fatti di scienza?

Ma allora?

Se la commissione Covid chiama, ascolta e addirittura nomina "consulenti" dei personaggi che hanno sparso allarmi senza UN dato pubblicato o un serio approccio scientifico, c'è qualcosa che non va.

Non è che questi vaccini sono davvero dei veleni?
Non è che uccidono veramente, che i vaccinati muoiono in numero preoccupante, che vaccinarsi sarebbe pericoloso?
È vero?
La commissione, istituzione del governo, invece di perdere tempo in chiacchiere, perché sta permettendo la vendita e la somministrazione di farmaci dannosi, velenosi e che causano malattie?
Se fosse tutto vero, che stanno facendo per difendere noi cittadini?
Se fosse realtà, perché permettono una strage del genere?
Se veramente la vaccinazione fosse un business di Big Pharma sulle spalle dei cittadini, perché il governo non interviene?

Se questi vaccini causano tumori e uccidono i bambini, perché il ministero ne permette l'uso? Ma state ancora a guardare? Cosa stanno facendo le istituzioni per difenderci? Che analisi, che indagini, quali provvedimenti!? Quante possibilità vedete in questa storia?
Se i vaccini come dicono gli esperti sono (e sono stati) utili, sicuri e protettivi dal Covid usiamoli e consigliamoli, senza dare spazio alle cretinate.

Se (sempre SE eh?) invece fossero pericolosi, causa di malattie, tumori, sterilizzazione delle donne (un genocidio!), inutili, proibiamoli.
Giusto? Quali altre possibilità ci sono?

Se i vaccini Covid causano malattie gravi perché Aifa e istituzioni non li hanno ritirati? Chi pensa a noi? Ci stanno uccidendo! Se i vaccini uccidessero come dicono alcuni.
Se...

E se invece fosse tutto falso?

Cioè qui si dibatte non su una sciocchezza ma sul fatto che ci sarebbero in giro farmaci diffusi e consigliati alla popolazione che causerebbero malattie, tumori, morte e sofferenza. O no? O sono tutte sciocchezze?

Se invece queste teorie allarmanti fossero tutte bufale senza alcun valore e il governo sta semplicemente buttando al vento tempo e soldi della gente?

Se questi "esperti" stanno semplicemente raccontando balle (gravi) e vengono pure ascoltati invece di essere lasciati a blaterare al vento, non state prendendo in giro i cittadini?
Che dite? Sarebbe grave, no? Forse ancora più grave della prima ipotesi, perché nella vita puoi sbagliare ma dire bugie per interesse personale no, non va bene.

Se, dico eh?
Se.

Chi lo sa.

Alla prossima.

venerdì 2 agosto 2024

Presa a pugni

“Trans”, “uomo”, “parodia”. Hanno definito una pugile algerina, Imane Khelif, in modi non solo sbagliati ma spesso palesemente usati per offendere. Senza sapere nulla, per partito preso. Lo hanno fatto cinicamente spettatori, politici, ministri, giornalisti, in tutto il mondo. Hanno colpito durissimo la pugile che letteralmente non ha fatto nulla di male e ha vinto contro un’italiana per ritiro di quest’ultima. Il comitato olimpico ha ammesso alle gare l’atleta perché soddisfa tutti i requisiti richiesti, é in regola. Perché quindi questa polemica? Non ci sono documenti ufficiali o referti medici pubblici (e meno male) quindi tutte le notizie che abbiamo derivano dalla stampa o da un comunicato della IBA, una federazione di pugilato esclusa e non riconosciuta dal Comitato Olimpico già dal 2019. Questa federazione parla di squalifica della Khelif perché non soddisfava i criteri richiesti per partecipare. Al contrario il Comitato Olimpico Internazionale ha accettato l’atleta perché i suoi criteri sono stati soddisfatti e lo ha confermato. Discorso chiuso quindi? No.

La polemica é stata feroce, cinica, aggressiva. Alla fine sembra diffondersi una notizia. L’atleta avrebbe una condizione di iperandrogensimo (aumento di ormoni maschili) per uno stato di “intersessualità”. Questo l’avrebbe resa tecnicamente“superiore” in maniera sleale. Nessuno di noi sa se questo é vero e d’altronde l’atleta non ha una corporatura eccessivamente prorompente o una superiorità tecnica sospetta (carriera normale con diverse sconfitte). La polemica quindi é su un’ipotesi. Cerchiamo di capire: cosa significa “intersessualità”? Per intersessualità si intende uno stato nel quale i caratteri sessuali primari (le gonadi) e secondari (genitali, peluria, mammelle, voce, muscolatura…) non sono attribuibili a un sesso unico. Sono condizioni rare e ne esistono diverse. Alcune diagnosticabili da adulti. L’individuo intersessuale può avere cromosomi maschili (XY) ma aspetto femminile, come accade nelle sindromi di Swyer e di Morris o avere genitali non completi. Anomalie di numero dei cromosomi sessuali o ormonali di vario tipo possono causare stati di intersessualità. Da non confondere intersessualità con omosessualità che riguarda l’attrazione sessuale. L’assegnazione del sesso avviene alla nascita, dall’aspetto dei genitali e questo é indipendente dal genere che si avrà da adulto. Dalla cronaca l’algerina sarebbe femmina alla nascita. 



Imane Khelif non è un maschio né un trans ma sarebbe una femmina con cromosomi maschili come da intersessualità. Questo la avvantaggerebbe nello sport perché più forte e potente alla media femminile per iperproduzione di testosterone (iperandrogenismo). Fatto non scontato. L’iperandrogenismo in più, oltre a non essere per forza un vantaggio sportivo (non è dimostrato dia vantaggi) può essere diminuito fino a rientrare nei limiti con farmaci appositi. Il Comitato Olimpico accetta la possibilità ed é ipotizzabile sia successo proprio questo. Non si tratta quindi di doping o vantaggio ottenuto artificialmente. Cosa si dovrebbe dire allora degli sportivi altissimi per acromegalia?



I casi di iperandrogenismo non sono nuovi nello sport. Uno su tutti Dutee Chand sprinter indiana plurititolata.  

Certamente il caso é interessante. Una persona con uno stato fisico non abituale dal quale potrebbe ricevere vantaggi sportivi, è ammissibile in una gara? Una persona intersex deve dimenticare lo sport agonistico? Senza aggredire le persone si può discutere di questa cosa?  

Una differenza biologica come tante e che sicuramente molti di noi abbiamo almeno in parte (si chiama “mosaicismo”). É da punire? E pochi hanno pensato alle conseguenze sulle ragazze coinvolte. Diventate in un attimo una cattiva e sleale, l’altra perdente e piagnona.


Storie volgari, alimentate da persone senza scrupoli che usano gli altri per i propri interessi e che poi condizionano l’opinione pubblica. La pugile algerina (ambasciatrice Unicef e con una bella storia personale) sta comunque ottenendo sostegno e incoraggiamento da tanti.


Alla prossima.


lunedì 20 maggio 2024

Morto Tullio Simoncini

È morto pochi giorni fa (sembra per infarto) l'ex medico Tullio Simoncini, la notizia inizialmente riservata, si è diffusa nei siti di seguaci e di complottismo ed è quindi diventata di dominio pubblico.

Tullio Simoncini è un ex medico (radiato per ripetute condanne penali) specializzato in oncologia salito ai disonori della cronaca perché da anni teorizzava che la causa di tutti i tipi di cancro fosse la candida (un fungo molto comune) e che per curare i tumori bastasse usare (in diversi modi, dalle flebo alle irrigazioni) bicarbonato di sodio. La sua teoria non ha fondamento e le sue "prove" non hanno nulla di scientifico ma sono un insieme disordinato di video, testimonianze disordinate ed evidenti manipolazioni dei dati e false conclusioni.

Di lui mi sono occupato diverse volte, soprattutto all'inizio di questa mia avventura di divulgazione scientifica. Più di 15 anni fa fu proprio quando riuscii a scoprire un trucco di questo guaritore che decisi di mettere tutto qui, in questo sito e il resto è "storia".

Simoncini iniziò in sordina, erano anni nei quali internet era agli albori, non esistevano i social, i collegamenti erano lenti e difficoltosi e tutto, come nella vita reale, si spargeva con il passaparola. Simoncini aveva alcuni seguaci e qualche amico che lo aiutava a diffondere le sue bufale nel web. Uno dei più noti era Giampaolo Vanoli, altro strano personaggio storico di internet degli albori. Pubblicizzava l'urinoterapia, ovvero curarsi bevendo le proprie urine. Una pratica chiaramente delirante ma che, come tutte le pseudomedicine, attirava curiosità e sostenitori. Vanoli sosteneva anche Simoncini che però continuava il suo normale lavoro di medico INPS, pur tentando di farsi conoscere in giro.
Trovò altri complici, sempre nell'ambiente del complottismo e delle pseudocure. Arrivò anche in siti e forum molto frequentati e in uno di questi (gestito da un ex regista poi riciclatosi al complottismo) furono pubblicati video e presunte testimonianze che vantavano le imprese, ovviamente gloriose, del "guaritore del bicarbonato".

Così ecco donne guarite dal tumore mammario, persino un medico che diceva di essere guarito da un tumore al colon e una donna che sosteneva di essere guarita da un tumore vescicale seguendo le indicazioni via mail di Simoncini. Molte di queste persone sono purtroppo morte (di tumore), altre erano state curare in realtà in ospedale e stavano semplicemente recitando, di altri ancora non si hanno notizie. Il classico copione dei guaritori, marketing, nessun dato che faccia pensare alla bontà della teoria. Nessun referto e, quando ne spuntava qualcuno, era un insieme di correzioni, manipolazioni e trucchi da baraccone.

Guardando proprio uno di questi video trovai il "trucco" della presunta guarigione che la testimone diceva fosse dovuta all'uso di bicarbonato.
Una donna, australiana, sosteneva di essere affetta da tumore vescicale, di aver fatto irrigazioni di bicarbonato e poi di essere guarita, tutto certificato da una visita medica.

Il problema è che proprio la visita medica che "certificava" questa guarigione era in realtà la prova che si trattava di una bufala. La donna si era operata (con un intervento che si usa in quei casi, si chiama "turbt"), il tumore le era quindi stato asportato in ospedale e il controllo diceva proprio questo "non c'è traccia di tumore dopo la turbt eseguita". Fine.

Nessun miracolo né guarigione incredibile: malattia, intervento, guarigione. Ma ovviamente l'oncologo dei miracoli diceva che fosse tutto merito suo.

Il compare di Simoncini, l'ex regista che gestisce il sito complottista e ha realizzato molti video di testimonianze false ribadì che la donna (Lorna) non avesse subito nessun intervento se non il bicarbonato.


Il referto mostrato nel video diceva invece che "ho rivisitato Lorna oggi, dopo la sua TURBT della settimana scorsa".


Nel sito si è quindi raccontata una balla. E il "bello della balla" è che quel referto era stato mostrato dal regista nel video a testimonianza della guarigione, dimostrando che o c'è stato un falso consapevole o, semplicemente, l'ignoranza è pericolosa.

Un trucco banale, stupido. Sotto gli occhi di tutti. Tanto evidente che nessuno ci aveva fatto caso. Il video era stato pubblicato nel sito dell'ex regista (che parlava anche di UFO, cerchi nel grano, viaggi sulla Luna e Terra Cava), italiano che viveva negli Stati Uniti e che nel frattempo aveva creato un sito in inglese sulle attività del guaritore proponendosi come contatto americano.

Il problema era che quando in quel sito svelai il trucco successe un pandemonio. Il gestore del sito fu preda di una sorta di crisi isterica, chiuse il sito per qualche giorno, bisticciò con i suoi utenti, non ammise il trucco, finendo per espellermi dal sito. Un'ammissione involontaria (e nervosa) di aver combinato un pasticcio (perché se un buonafede poteva benissimo ammettere un errore).


Iniziai quindi a studiare altre presunte "guarigioni" di Simoncini e in tutte lo stesso procedimento. Referti falsi, immagini manipolate, storie false e procedure sistemate. Un grande bluff.

Certamente in tanti continuarono a cascare nelle grinfie di questa persone (la paura e la disperazione non aiutano a essere lucidi) pur essendo le sue idee totalmente fuori da ogni conoscenza scientifica e non avendo nessun riscontro ma nello stesso tempo si ebbe l'ufficialità della sua inattendibilità e molti aprirono gli occhi. E forse pure qualche vita è stata risparmiata. Certamente il fatto che io smontassi le sue teorie, rivelassi i trucchi e probabilmente rovinassi gli affari di qualcuno mi creava nemici e in quegli anni non mancavano (poi mi abituai) minacce, anche gravi e aggressioni serie. Iniziai a capire che il mondo delle pseudoscienze era una lobby, un gruppo di interesse soprattutto economico. Io ero il primo, inaspettato, a mettere qualche bastone tra le ruote.

Simoncini nel frattempo continuava a collezionare pazienti che morivano e condanne. 

Raccontai tutta la sua storia in una pagina che conservo qui.

Per chiudere racconto l'episodio che forse più mi coinvolse in questa vicenda e che per me, che nel tempo sono diventato una sorta di "archivio della memoria" sulle false cure e ciarlatanerie mediche, è stata eclatante, mi ha aperto gli occhi e insegnato tanto.

Un giorno mi accorsi di alcuni manifesti che pubblicizzavano un convegno di Simoncini nella mia città. Non lo avevo visto ma quella persona sarebbe venuta proprio a pochi passi da casa mia. Incredibile. Ero poco conosciuto e la tentazione di vedere la vicino il mio "nemico" era troppo forte, così andai.

Le impressioni furono chiare, da un lato fortissime, dall'altro deludenti. Non mi trovavo di fronte a un furbo ingannatore o un abile affabulatore. Simoncini era un personaggio grezzo, a tratti pure volgare nel senso di popolare. Le sue "prove di efficacia" erano sempre le stesse, banali, stupide, basate su "ipotesi", il nulla. Cose del tipo "i tumori sono bianchi, la candida è bianca, quindi i tumori sono causati dalla candida". Un sillogismo elementare, stupido ma, proprio per questo, di facile presa sulle menti più ingenue (o più disperate).

Forte accento romano, parole in dialetto, atteggiamento spocchioso e superficiale. Le sue teorie spiegate come tra amici davanti una birra. A uno spettatore che gli rinfacciava la mancata guarigione di un parente rispose "e 'cche vole, mica semo immortali!", non era medicina ma un circo. I seguaci volevano quello spettacolo folkloristico esattamente come al chitarrista famoso si chiede un assolo, era un'esibizione, non medicina. 

Da un lato restai deluso, uno si immagina questi personaggi come intelligenti e scaltri ma mi trovai di fronte un mercante di illusioni. E così mi interessai a quel mondo fatto di dolore, disperazione e furbizia. Senza nessun ritegno.

Ora Simoncini non c'è più. Come non c'è più Vannoni o Di Bella. Se ne vanno come qualsiasi essere umano e, come per tutti, di loro resterà la memoria. Che per questi personaggi non è certo edificante né radiosa ed è scolpita per sempre nella pietra. Che hanno fatto? Cosa hanno rappresentato? Ne vale la pena? Arricchirsi o diffondere falsità (anche fosse solo per vanità o voglia di fama) ha un senso nella vita?

Chissà se incontreranno in un altro mondo quelli che hanno illuso, lo chiederanno a loro.

Alla prossima.