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mercoledì 23 marzo 2016

Come si scopre una bufala sulla salute? Semplice, osservando.

Nella vita ogni esperienza, positiva o negativa, ti insegna qualcosa.
È successo anche a me, vivi un'esperienza e poi ne trasferisci gli insegnamenti in tutto ciò che fai. Per questo motivo a volte racconto di episodi personali, sono serviti a me e possono servire a qualcun altro. Oggi vi racconto un episodio che apparentemente non c'entra nulla con i temi di questo blog, in realtà qualcosa c'entra, lo vedremo alla fine.

Qualche anno fa dei colleghi mi dissero che c'era un assicuratore che offriva polizze sul rischio professionale (l'assicurazione obbligatoria che devono fare tutti i medici) molto convenienti. Tenete presente che, già per un qualsiasi medico ma soprattutto per un ginecologo, l'assicurazione professionale può arrivare a costare cifre da capogiro (anche 10-15.000 euro l'anno, un vero e proprio salasso). Presi appuntamento con questo broker, persona distinta, elegante e gentile. In effetti le sue proposte erano allettanti, prezzi bassi, condizioni convenienti e disponibilità. Oltretutto l'assicurazione era un colosso mondiale, quindi a prova di "crack".
Stipulai la polizza e ne parlai con i miei colleghi i quali erano anch'essi (quasi tutti) assicurati con quella persona, alcuni anche per assicurazioni sulla vita.

Tornando a casa provai a leggere il contratto e, tra una riga e l'altra, comincia a notare come in fondo stavo leggendo delle semplici fotocopie (erano pagine stampate, unite da un raccoglitore, avete presente quelle bacchette di plastica per rilegare fotocopie? Proprio quelle).
Mi chiesi: ma in fondo qualsiasi persona avrebbe potuto stampare delle pagine, raccoglierle, mettere un paio di timbri e firme e dirmi che aveva stipulato un'assicurazione, che garanzie ho che sia tutto vero? Che ho stipulato davvero un contratto?
Voi sapete cosa significa assicurazione, vero? Per un medico poi, una grande responsabilità, anche economica.
Riflettendo ancora sul mio dubbio pensai..."ma non sarò vittima di una truffa?" ma era troppo strano, decine di colleghi assicurati da anni ed io pensavo alla truffa, forse stavo viaggiando con la fantasia...mah, nell'incertezza chiamai ad un collega.
Lui non aveva nessun dubbio, mi disse che il broker era una persona per bene e che anche altri suoi conoscenti erano assicurati, mai avuto problemi, ne conosceva decine. Feci presente il dubbio legato alla forma del contratto ed anche lui mi confermò che anche il suo fosse proprio un insieme di fotocopie rilegate con una bacchetta di plastica, cosa per lui normale, non è dalla forma che si giudica la serietà di un'assicurazione. Resto con il dubbio e lui, per tranquillizzarmi mi dice che, per sicurezza, avrebbe telefonato alla direzione centrale di quell'assicurazione.

Sorpresa...sorpresa...nessuna assicurazione a mio nome né a nome del mio collega. Quel broker non risultava nella banca dati dell'assicurazione. Io non ero assicurato, quello non era un assicuratore ed avevo firmato cartacce senza valore dando soldi per niente.
Quando il collega me lo disse non potevo crederci, avevo scoperto una truffa con il metodo più semplice: l'osservazione.
Avevo notato che in mano non avevo un contratto particolare o con carta filigranata ma dei semplici fogli stampati e raccolti, un dubbio semplicissimo, una banalità.

Allora chiesi a dei colleghi di farmi vedere i loro contratti spiegandogli il mio problema, loro erano sicuri del fatto loro, c'era chi pagava l'assicurazione sulla vita da 4 anni, nessun problema, l'altro che aveva l'assicurazione professionale da 7 anni e persino un'assicurazione sulla casa da 5-6 anni, mai nessun problema con quell'assicuratore. Quando mi incontrai con i colleghi scoprii che anche loro avevano dei semplici fogli di carta raccolti con una bacchetta di plastica. La collega che aveva stipulato l'assicurazione sulla vita aveva addirittura un semplice foglio giallo stampato al computer. Nessuno aveva avuto un dubbio, nessun minimo sospetto.
Ora veniva la parte più difficile: come risolvere il problema? Una denuncia? Quanto tempo sarebbe passato?

A quel punto ci venne un'idea, convocammo il broker dicendogli che c'era un altro collega interessato a sottoscrivere una polizza.
Lui accettò con piacere. All'appuntamento si presentò con la solita simpatia e gentilezza, sempre impeccabile, eravamo io, il collega (con un microfono che registrava tutto di nascosto) e lui in una stanza. Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando ad un segnale preciso (una telefonata in un'altra stanza), apparirono tutti i colleghi truffati, eravamo una quindicina.
Lui restò allibito, imbarazzato, accennò un sorriso..."che ci fate tutti qui...". Gli dicemmo chiaramente di avere scoperto la sua truffa che ora aveva due possibilità: restituire tutti i soldi o lo avremmo denunciato immediatamente, fermo restando che l'assicurazione che lui diceva di rappresentare sapeva già tutto (e ci aveva detto che lo stava denunciando).
Lui provò a negare, pochi secondi, disse di non capire ma poi si rese conto di non avere molte possibilità. Senza fare una piega, senza segno di pentimento, chiese di chiamare la sua banca per chiedere quanti soldi avesse nel conto. Pagò alcuni soldi in contanti e poi fece 10 assegni con la condizione che li avremmo prelevati l'indomani, se fossero stati scoperti sarebbe scattata la denuncia.
Gli assegni erano coperti, tutti riuscimmo a riavere le somme spese, anche chi pagava da anni. Lui scomparve nel nulla. Riflettemmo come comportarci per un'eventuale denuncia ma fummo preceduti dalla notizia che l'assicurazione lo aveva già denunciato ed alcuni giorni prima era stato interrogato dalla guardia di finanza con denuncia finale. Fummo chiamati anche noi truffati per testimoniare.

Il successivo processo finì con una condanna per truffa.
Ora questa persona è tranquilla e libera, si è presentata pure alle elezioni della sua città (perdendole) continua a fare piccole truffe ed a vendersi come rappresentante di questo o quel marchio ed ha tanti amici.

Questa storia l'ho raccontata per fare capire alcune cose:

1) Chi è truffatore lo resta. Una brava persona non diventerà mai un truffatore, non ci riuscirebbe. Servono delle qualità precise, alcune delle quali non proprio edificanti ed etiche. Si osservi chi ci propone il "miracolo", spesso basterà questo per capire con chi abbiamo a che fare.

2) Le truffe sono spesso sotto ai nostri occhi ma noi siamo talmente abbagliati e condizionati da non notarle. I truffatori più grandi (compresi quelli della salute) non usano trucchi complicati o meccanismi complessi per convincerci ma semplicissimi giochi di parole, trucchi da baraccone, piccole furbizie che anche un bambino scoprirebbe ma noi, ammaliati dalle promesse ed accecati da ciò che ci sta più a cuore, nemmeno ce ne accorgiamo. Spesso basta un attimo di raziocinio ed un po' di osservazione per scovare l'inganno. Il truffatore ci dice ciò che vorremmo sentire: un'occasione d'oro in campo commerciale, una guarigione in campo medico, un affare in campo economico. Osservare. Quando le promesse sono troppo belle per essere vere, accendere la lampadina...

3) Per smascherare i ciarlatani non è necessario essere medico, non è importante avere cultura, spesso serve semplicemente aprire gli occhi, svegliare il cervello, essere critici, controllare, verificare. In questi anni ho capito (e ne ho parlato spesso proprio qui) che i trucchi dei ciarlatani sono talmente evidenti che forse è questo il trucco principale: mettere tutto sotto gli occhi del truffato, talmente vicino agli occhi che non riusciamo a vederlo. Si osservi bene ciò che ci propone il "genio incompreso" di turno.


Il truffatore che ho incontrato io, mi proponeva delle condizioni "troppo belle per essere vere", esattamente come il truffatore della salute propone miglioramenti "troppo belli per essere veri". Questo esalta il cliente, esattamente come sono stato esaltato io e lo rende più fragile, facile vittima di inganno.
Nel mio caso il truffatore non era una persona poco curata o dall'aria sospetta ma era elegante, gentile, simpatico. Il truffatore della salute non si presenta come un "barbone", è sicuro di se, convinto e convincente, si circonda di oggetti, ambienti e termini che non fanno dubitare della sua "scientificità". Nel mio caso il truffatore non aveva usato timbri falsi o carta intestata falsa: delle semplici fotocopie, il timbro con il suo nome e la sua firma, tutto semplice ed evidente, è stato proprio l'osservare il fatto che chiunque avrebbe potuto preparare quei fogli in quel modo a farmi "accendere la lampadina", quei fogli non valevano nulla ed era evidente, è stato difficile capirlo ma l'ho capito appena ho guardato cosa avevo in mano: cartaccia.
Il truffatore della salute non usa testimoni falsi, effetti speciali o falsi video, è tutto vero ma dietro c'è un trucco: video, testimoni e pagine internet non valgono nulla, quello che "ha in mano" il paziente che si rivolge al ciarlatano è, dal punto di vista medico, cartaccia. Basterebbe osservare questo.
Ora, nel mio caso tutto è finito bene ed anche se fosse finito male ci avrei rimesso dei soldi. Nel caso dei truffatori della salute non finisce sempre bene e, se finisse male, ci si rimette la salute o la vita.
Per questo i due casi, nella similitudine, sono molto diversi.
Se nella vita "reale" molti di noi avranno avuto a che fare con truffatori ed imbroglioni, su internet la situazione è caotica. Si passa dal grande truffatore (guaritori che si propongono per malattie gravi, presunti esperti di finanza che invitano le persone ad investire con loro somme ingenti di denaro ed altro) a piccoli furbetti: venditori di oggetti miracolosi, molestatori, commercianti di paccottiglia.

La maggioranza dei truffatori della salute si presenta proprio come qualsiasi truffatore: credibile, geniale, affidabile. Promette quello che vogliamo e vende.
Allora il consiglio finale: quando qualcosa vi sembra troppo "semplice", quando qualcuno vi propone un metodo di cura che "i medici non conoscono" o "la scienza non usa perché porta fastidio", diffidate subito, non fatevi fregare.
Se proprio volete vederci chiaro fate l'avvocato del diavolo: sfidate chi vi fa queste promesse, chiedete prove oggettive, non "chiacchiere". Scommettiamo che anche voi smaschererete una truffa?
Non è difficile, richiede solo un po' d'impegno ma può salvare da solenni imbrogli o terribili sofferenze.

Attenzione ai truffatori, aprite gli occhi per capire chi avete di fronte.
Osservate.

Alla prossima.

33 commenti:

  1. HO un dubbio: avendo anch'io a che fare (non direttamente) con le assicurazioni professionali obbligatorie, l'Ordine dei Medici non richiede poi un attestato che comprovi che il suo iscritto abbia effettivamente stipulato detta polizza?

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    1. No.
      Oltretutto ai tempi lavoravo in una clinica privata quindi l'assicurazione era totalmente un mio interesse.
      A pensarci a posteriori mi sono venuti i brividi: ho immaginato un caso di errore professionale da risarcire. Avrei dovuto pagarlo interamente io, cosa impossibile (nella mia specializzazione gli eventuali danni sono nell'ordine dei milioni di euro) e quindi io mi sarei rovinato per sempre ma anche l'eventuale danneggiato non avrebbe mai avuto i suoi soldi. Da suicidio.

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  2. le truffe funzionano perche' uno pensa sempre "a me non accade" e che il truffatore debba essere diverso dalle altre persone... Purtroppo se ti metti a fare verifiche approfondite rischi di passare per paranoico. Comunque vi e' andata parecchio bene... meno male :)

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  3. Proprio perché seguo da tempo questo blog e ammiro il lavoro del Dr Di Grazia, mi permetto una piccola osservazione: per favore, per favore non usare espressioni del tipo "aprire gli occhi" e "svegliare il cervello"... sono, come dire, contaminate dall'uso che ne fanno proprio cazzari, mentecatti e truffatori assortiti...

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    1. Grazie dell'osservazione.
      Ritengo però che queste espressioni siano adatte allo scopo. I complottisti o quelli che le usano (con tanto di punti esclamativi) lo fanno proprio perché sono espressioni che trasmettono "ovvietà" (aprire gli occhi? Perché, li abbiamo chiusi? Sveglia? Perché, stiamo dormendo?). Io lo uso per lo stesso motivo ma per altri scopi. La truffa colpisce tutti, persino i razionali (e gli osservatori, io lo sono, eppure...) e quindi non servono grandi capacità o impegno ma gesti ordinari, normali, basterebbe usare il buon senso che usiamo nel 90% dei casi ma che in certi momenti sembra abbandonarci.

      Chi, con normali capacità intellettive, comprerebbe una pallina di zucchero che si dice abbia poteri magici per curare una malattia?
      Eppure l'omeopatia...
      Quindi...basta aprire gli occhi.
      ;)

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  4. Tempo fa c'era una serie TV inglese molto carina: "Hustle" e il motto dei truffatori era:
    Find somebody who wants something for nothing, then give him nothing for something.

    Che riassume bene perchè le truffe funzionino.
    Ottima testimonianza, tante truffe si potrebbero evitare se la gente mettesse da parte l'orgoglio di "mi sono fatto fregare" e ne parlasse per evitarle agli altri.
    In fondo, può capitare a tutti.

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  5. Mah! Trovo stupido il vostro comportamento, un individuo del genere andava comunque denunciato alle autorità, chi Vi dice che non avrebbe riprovato a truffare altre persone? :(

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    1. Non hai letto forse una parte del post:

      "fummo preceduti dalla notizia che l'assicurazione lo aveva già denunciato ed alcuni giorni prima era stato interrogato dalla guardia di finanza con denuncia finale. Fummo chiamati anche noi truffati per testimoniare.

      Il successivo processo finì con una condanna per truffa."

      Denunciato e condannato.

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    2. e libero di continuare purtroppo :)

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  6. Io ho "sventato" una truffa nel mio paese.
    Due ragazze di bell'aspetto, eleganti, che si spacciavano per rappresentanti Enel. Si presentano a casa mia e sento che parlano con mia nonna (residente al piano di sotto) di offerte, conti, bollette, etcetc.
    Scendo e inizio anche io a discuterci, sembrano preparate, affidabili.

    Dopo qualche minuto che discutiamo mi sorge il dubbio, un po' come il caso della tua cartaccia: non hanno mostrato, durante tutto il tempo in cui abbiamo parlato, un documento che attesti chi siano veramente, un cartellino, qualcosa.

    Chiedo e subito vedo che cambiano faccia. Capisco la mal parata e le caccio fuori dal cancello minacciandole di denuncia. Da persone eleganti quali erano, ecco che iniziano a rispondere male mentre si allontanano.

    Non contente noto che girato l'angolo vanno a citofonare a un altro palazzo. E insieme a loro arrivano altre due persone, un signore e una signora. Chiamo un mio parente che abita in quel palazzo e gli dico di chiedere subito il cartellino di riconoscimento. Nel frattempo chiamiamo la polizia municipale che arriva al palazzo.

    Esito: solo uno dei 4 mostra un cartellino (vecchissimo e rovinato), le altre tre persone non si fanno riconoscere. La polizia contatta l'enel che non riconosce nessuna delle 4 persone.

    La semplice richiesta di mostrare un documento di riconoscimento ha "salvato" qualche poveretto da una truffa bella e buona

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  7. Mi sembra importante saper riconoscere le truffe, specie se in campo medico. Tuttavia non credo sia giusto che a persone senza conoscenze particolari in campo medico o lauree scientifiche (e un paziente ha il diritto di essere ignorante in medicina, non per nulla si rivolge al medico ) sia delegato il compito di controllare e sbufalare truffe che può subire da un medico laureato e abilitato alla professione. A questo dovrebbe pensare il ministero della salute e l' ordine dei medici. Mi risulta che il medico omeopata che voleva curare la malattia genetica di mio figlio trattandola come una allergia stia ancora lavorando alla grande. Nonostante la morte di un piccolo a cui ha propinato la stessa cura che io ho rifiutato, nonostante la denuncia dei medici contro i genitori del poveretto, nonostante all' ospedale vicino continuino ad arrivare pazienti del medico omeopata in condizioni disastrose.
    Ma i pazienti e i genitori di questi non lo denunciano. In alcuni casi per non ammettere il proprio sbaglio nel rivolgersi a quella persona, in altri casi perchè intortati bene bene dalle dottrine olistiche credono di aver preso il rimedio in controluce su un piede solo ma non sul destro come consigliato dal luminare o credono che quei 2 decilitri di latte bevuti , abbiano mandato in malora l' astrusa terapia prescritta dal medico omeopata. E non serve neanche metterli in guardia . Ogni volta che ne ho avuto l' occasione l' ho fatto. Ma per molti non è sufficiente : è un medico prima che omeopata. Ha studiato tanto . Perchè mai dovrebbe curare con la stregoneria ?
    P.s.: occhio Guido, è delle tu' parti, in quel " vituperio delle genti " . Purtroppo anche le mi' parti...

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    1. non credo sia giusto che a persone senza conoscenze particolari in campo medico o lauree scientifiche (e un paziente ha il diritto di essere ignorante in medicina, non per nulla si rivolge al medico ) sia delegato il compito di controllare e sbufalare truffe

      Ovvio, infatti non ho scritto che debbano essere gli "utenti" a scovare le truffe, ho solo spiegato qualche trucco per capirle. Neanche io ho il compito di svelare gli assicuratori truffatori ma sono riuscito a farlo (e non ho competente "assicurative") così l'ho raccontato per trasmettere l'esperienza.

      Quando tu avverti quei genitori dell'assurdità delle cure di quell'omeopata non stai facendo il giustiziere della notte, provi solo a comunicare la tua esperienza. Non vogliono ascoltarti? Pazienza, ognuno ha giustamente diritto alla libertà di scelta.

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    2. Si, ho capito quale era l' intento del racconto, infatti ho scritto che è importante saper riconoscere le truffe, e anzi, grazie perchè con il tuo blog ce ne dai il mezzo. In campo medico occorrono buone competenze per poter farsi venire dubbi e scegliere, specie quando l' assicuratore del caso veste un camice bianco e magari lavora in ospedale con stipendio statale e tesserino non falsificato al collo. Finchè la scelta del malato non sarà pienamente consapevole, non mi riesce proprio di pensare " pazienza " . Mi viene da pensare che chi fa lavorare quell' omeopata ha la responsabilità del suo fare, e non che un paziente ignorante abbia l' obbligo di erudirsi per non lasciarci le penne.
      Sbaglierò, ma la penso così.

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  8. Se una cosa è troppo bella per essere vera, non è vera.

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  9. Si deve essere consapevoli che il nostro cervello è incline a considerare vero ciò che piace che sia vero.

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  10. Non è possibile conoscere il nome del truffatore? Dato che è stato riconosciuto colpevole, c'è qualche problema nel farne il nome? O potresti essere denunciato?

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    1. c'è qualche problema nel farne il nome? O potresti essere denunciato?

      Non c'entra la possibilità di una denuncia ma farne il nome non è utile ai fini di quello che ho scritto. E non ritengo opportuno farlo.

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  11. OT: segnalo questa vergognosa marchetta pro omeopatia apparsa oggi sul sito dell'ANSA

    http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/04/03/omeopatia-italia-terzo-mercato-in-ue-toscana-in-testa_ebe3111b-bef1-45ee-8518-c1ac33eb3aab.html

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  12. "si è presentata alle elezioni della sua città".... ecco visto che siete medici, quel capogiro che ho provato leggendo sta cosa è grave?
    come diavolo è possibile che un truffatore "conclamato" si possa presentare a delle elezioni?

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    1. Scusa per la franchezza, ma se guardi quanti membri del nostro Parlamento sono stati condannati in via definitiva per una serie impressionante di reati, come fai a stupirti? Peraltro, poi la gente li vota! Capisco l'indignazione, ma lo stupore no...

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  13. come diavolo è possibile che un truffatore "conclamato" si possa presentare a delle elezioni?

    È una cosa che non mi stupisce per niente.

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  14. Che poi, un certo peso nel mettere le fetre di salame sugli occhi ce l'ganno proprio i primi truffati, che ti propongono l'affarone col signore distinto a cui consegnano soldi da anni senza che ci sia alcun problema...

    E a quanto pare non gli è servito alcun vero complice, gli è bastato qualche "incantato" dei primi anni di attività.

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  15. @salvodigrazia I taping, quei grossi cerotti colorati utilizzati per ridurre il dolore e accelerare il processo di guarigione dei tessuti, funzionano davvero? È stato dimostrato?

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    1. No.
      Non hanno motivo per funzionare e gli studi dicono che non funzionano, sono un business nel quale (purtroppo) cascano anche dei fisioterapisti seri ma poco informati.

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    2. Io li ho provati e su di me hanno funzionato e bene (per facilitare il riassorbimento di liquidi in ginocchio gonfio post operazione e migliorare la mobilità del ginocchio).
      Lei li ha mai provati?
      Certo, bisogna trovare il fisioterapista che sappia come applicarli correttamente.

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    3. "per facilitare il riassorbimento di liquidi in ginocchio gonfio post operazione e migliorare la mobilità del ginocchio"

      Senza polemiche, AleD: come fai a dire che hanno aiutato? Hai subito due operazioni e in una li hai usati e nell'altra no?

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    4. Io li ho provati e su di me hanno funzionato e bene

      Fortunatamente in medicina non funziona con il "su di me ha funzionato", altrimenti ci cureremmo con i filtri d'amore. I cerotti del taping sono semplici nastri adesivi che non hanno nessuna funzione e che anche gli studi hanno mostrato non avere nessuna funzione. Non servono a nulla (anzi, servono a chi li vende).

      Lei li ha mai provati?

      Non ci penso nemmeno. :)

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    5. Il loro funzionamento è questione meccanica e anatomica, non possono non funzionare... Mi son perso i link agli studi sul taping, dove li trovo?

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    6. Il loro funzionamento è questione meccanica e anatomica, non possono non funzionare

      È per questo che probabilmente su di te funzionano, perché sei assolutamente convinto che "non possono non funzionare". Eppure, accanto ad un meccanismo d'azione che non esiste, dei principi anatomici e fisiologici inesistenti e ad un'azione meccanica inconsistente, l'evidenza ci dice l'esatto contrario "non possono funzionare". Ma la scienza è testarda ed ha voluto vederci chiaro, così li hanno studiati e si è visto che non funzionano, in nessuna condizione fisica (forse un po' nella percezione del dolore).
      Per esempio:
      - Per i traumi muscolo-scheletrici: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23306413
      - In generale nei problemi muscolo scheletrici: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1836955314000095
      - Fratture vertebrali: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27147384

      Questo (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1356689X13001550) è interessante: il taping non migliora il tono muscolare ma nel breve tempo sembra migliorare la forza, sembra per stimolo del sistema nervoso centrale (lo stesso meccanismo del placebo), bello, vero?
      Qui (in inglese) un bel riassunto della bufala. L'autore la chiama "whisful thinking", più o meno "ricerca del miracolo" e sono d'accordo, si tratta di un bell'affare ma purtroppo inutile per la salute.
      Troverai decine di studi che invece dicono che il taping ha qualche effetto ma si tratta quasi sempre di piccoli studi ricchi di bias (e spesso riviste di basso livello).
      Intendiamoci, non voglio distruggere i tuoi "desideri", se pensi ti siano serviti usali.
      :)

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    7. No no, su di me hanno funzionato 1 volta, la volta che ne ho avuto bisogno e il placebo c'entrava nulla. Nel senso che ho chiesto lumi *dopo* averlo provato partendo decisamente scettico (complice la domanda del fisioterapista sul colore che preferivo...).
      Ginocchio gonfio per liquido in riassorbimento per un'operazione al menisco invasiva: 10 giorni senza taping, 3 giorni con taping, altri 7 giorni senza, la mobilità articolare e il fastidio/pesantezza sono diminuiti nettamente durante i giorni con il taping attaccato.
      Altro che placebo.

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    8. il fastidio/pesantezza sono diminuiti nettamente durante i giorni con il taping attaccato. Altro che placebo.

      Nella maggioranza delle medicine alternative, i miglioramente sono "soggettivi", riferiti (i pazienti dicono "su di me ha funzionato") ma non oggettivi, reali (gli strumenti ed i controlli dicono che non ha funzionato), è un classico, non è solo effetto placebo è l'incapacità di noi uomini di ammettere di essere creduloni.
      :)
      Ma ribadisco, nessun problema, ci credo che su di te abbiano funzionato, se ti servono usali, mica devi convincermi.
      Ciao!

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    9. Non è questione di convincere, è che come per tanti altri problemi di salute l'indagine clinica e non strumentale rileva l'efficacia o meno di un approccio.
      Per dire che il mio caso non è soggettivo ma oggettivo, l'ho riportato per quello.
      Nel contesto che ho descritto il taping funziona, e non ha funzionato solo per me, è una pratica che il fisioterapista che mi ha seguito usa regolarmente e anche per altre casistiche di cui però non so nulla. Io mi sono limitato a stressargli l'anima per il mio problema, dopo aver appunto notato l'efficacia direi ben poco interpretabile.

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  16. Hanno messo anche a me i taping per un problema di ernia discale. Per fortuna senza che io abbia pagato nulla visto che si è rivelata (come sospettavo) una scemenza unica e totalmente inutile. Eppure chi me li mise asseriva che gli anziani ospiti di una casa di cura ne traevano grandi benefici...

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