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giovedì 30 aprile 2015

Ingannati

Vi siete mai chiesti come mai esistono tante persone che raccontano di effetti meravigliosi di finte medicine o di cure non reali?
Come mai in tanti dicono "su di me ha funzionato" a proposito di omeopatia o agopuntura?
Perché c'è chi racconta effetti da sedute da un pranoterapeuta o un guaritore?
Non sarà che "la scienza ancora non conosce tutto"?
La scienza sicuramente ancora non conosce tutto e sicuramente ancora è ad un livello minimo rispetto alla conoscenza "totale" ma credere che qualcuno possieda un fluido magico nelle mani (come nel caso dei pranoterapeuti) o che lo zucchero possa curare le malattie (come nel caso dell'omeopatia) è davvero ingenuo. Se le prove dicono che una "cura" non ha effetti, perché c'è sempre chi dirà che gli effetti li ha avuti personalmente?
Tra le tante spiegazioni possibili, dall'effetto placebo agli errori di valutazione, la possibilità che quella giusta sia la più complicata, ovvero che tutti gli studi e l'evidenza sbaglino, è davvero difficile.
L'effetto placebo lo conosciamo più o meno tutti. "Fare qualcosa", soprattutto "prendere una medicina" quando si sta male, è già un modo per "curarsi", anche se in realtà non si "prende una medicina" vera. In realtà, in caso di placebo, non assumiamo nulla di "funzionante", nessun principio attivo e quindi non c'è una sostanza con un effetto reale, oggettivo dal punto di vista materiale ma la sostanza scatena in noi una serie di meccanismi fisiologici, psicologici e comportamentali che possono ottenere un miglioramento, a volte reale, a volte solo percepito.
Questi miglioramenti sono talmente reali da essere addirittura misurabili!
Ma esistono altre spiegazioni. Se ad esempio studiamo una pratica non scientifica e gli esperimenti ci dicono che non funziona, questo significa che su 100 prove (sto semplificando), solo 2 hanno mostrato risultati, ovvero la cura non ha efficacia perché quei due miglioramenti potrebbero essere dovuti a qualsiasi altra cosa. Le due persone migliorate però potranno giurarci: la cura è servita. Un'altra spiegazione è che spesso si confondono avvenimenti normali e conosciuti con gli effetti di qualcosa che abbiamo fatto. Se incrociamo le dita ed un esame ha esito positivo, incrociare le dita "porterà fortuna", lo abbiamo visto con i nostri occhi ma senza riflettere che probabilmente quell'esame sarebbe andato bene facendo qualsiasi cosa o anche niente.

La cosa più affascinante è che meglio è "ingannata" la nostra mente, migliore sarà il risultato. Una puntura di acqua avrà più effetto di un bicchiere d'acqua ed uno sciroppo amaro funzionerà sul mal di testa meglio di uno sciroppo dolce, questo perché l'amaro è un sapore talmente intenso da colpire più efficacemente la nostra psiche. Qualcuno forse non sa che tra i rimedi popolari per il mal di testa vi è il caffè. Questa non è un'invenzione, la caffeina ha effettivamente un blando effetto contro le cefalee ma la "saggezza" popolare ha trovato il modo di renderla più potente. Il limone. Mettere un po' di succo di limone in una tazzina di caffè, rende questa bevanda disgustosa (volete provarci?), imbevibile. Il sapore orrendo della bevanda la rende "potentissima". In realtà non vi è alcun motivo per cui l'aggiunta del limone debba aumentare l'effetto della caffeina, è lo "shock" nel bere quell'intruglio a "convincerci" che "deve" funzionare. Per lo stesso motivo, quando la medicina non aveva tante armi, la maggioranza delle pozioni e degli intrugli da bere avevano un saporaccio. Fateci caso: tutte le medicine che si basano sull'effetto placebo, spiegano il loro meccanismo di funzionamento in maniera contorta, complicata. Se l'Aspirina funziona perché ha effetto "anti infiammatorio", il granulo omeopatico funziona perché "esso ha in sé il quadro della malattia, in quanto la può provocare nel soggetto sano" (copiato da un sito di una società di omeopatia). Come fa un granulo di zucchero ad avere "il quadro della malattia"? Non si sa e gli omeopati non lo spiegano.
Questo meccanismo però è talmente incomprensibile che chi lo legge può pensare "io non ci capisco niente ma se lo dicono loro...".

L'effetto placebo ha infatti una serie di elementi che possono potenziarlo, si chiamano "rinforzi" e servono a dare più potenza ad una "cura". Se l'omeopatia funzionasse (se quindi lo zucchero avesse reali poteri curativi), perché assumere la caramellina una volta ogni 6 ore, senza aver mangiato nulla prima o dopo, non lavarsi i denti, non usare alimenti piccanti o irritanti, non toccare con le mani e così via? Questi sono i "rituali" che consentono al "granulo" omeopatico di essere "magico", di funzionare di più.


Perché un pranoterapeuta deve "concentrarsi", creare l'atmosfera (luci, profumi, suoni...) e mostrarsi stanco alla fine della "seduta?
Se io da medico somministrassi un farmaco potentissimo dicendo "lo prenda, tanto non serve a nulla, ha pochissimi effetti", molto probabilmente otterrei risultati di parecchio inferiori a quelli che si attendono da quel farmaco.
Il nostro cervello è assolutamente "condizionabile" da questo punto di vista. Riesce persino a dare il merito di una guarigione, di un effetto a qualcosa che non lo ha. Pensate agli effetti dell'usatissimo "bicchiere d'acqua". Uno svenimento, un attacco d'ansia, una paura e..."prendi un bicchiere d'acqua, vedrai, ti passerà".
...e le carezze della mamma? Il "bacino sulla bua"?
Il nostro cervello cerca semplicemente qualcosa a cui aggrapparsi per "stare meglio" e quando sta meglio cerca qualcosa a cui aggrapparsi per darle il merito.
Ecco perché molti placebo funzionano ed ecco perché moltissime "finte cure" sembrano funzionare.


Ho raccontato qualche giorno fa, su Facebook, un episodio della mia gioventù, lo ripropongo:

Anni fa ero con un gruppo di amici, essendo medico si può capire come ogni occasione sia buona per chiedermi consiglio: "ho un po' di debolezza...", cosa significa un dolore qui?", "mi fa male la testa...". In una di queste discussioni, parlo con un mio caro amico, inizia a raccontarmi di un dolore comparso alla schiena, poco sotto la spalla destra, acuto, che durava da almeno una settimana. Gli faccio alcune domande, stava bene, nessun disturbo particolare, niente sintomi preoccupanti, allora gli dico che probabilmente si tratta di un dolore muscolare, un piccolo strappo, forse un dolore articolare, in genere passeggero, se non fosse passato in pochi giorni sarebbe stato meglio chiedere al suo medico. Ma il mio amico non molla (gli "amici dei medici" insistono!) e mi chiede cosa avrebbe potuto prendere, forse una pillola per farlo passare o meglio una pomata...era fastidioso...non riusciva ad alzare il braccio...e se fosse qualcosa di preoccupante? Basta, il mio amico non si tranquillizzava...gli dico allora di girarsi, che conosco una manovra che si fa solo in casi particolari, che però doveva prepararsi perché a volte è violentissima. Gli faccio alzare il braccio sopra la testa, lo tocco un paio di volte sotto la scapola, gli dico di respirare a bocca aperta e poi trattenere il respiro, sollevare la testa, gli punto un dito sotto la clavicola e poi lo invito a mettersi in punta di piedi, faccio forza con una mano e gli riabbasso il braccio fingendo di essere molto concentrato. Stupore! Il dolore era sparito, io mi mostro un po' stanco come un "guaritore" dopo una seduta spiritica, il mio amico mi guarda allibito, agita le braccia, rilassa i muscoli...non aveva più male! Io non sono né un guaritore, né un fisioterapista, non conosco manovre segrete né manipolazioni per fare passare i dolori. Ho usato l'effetto placebo. Tutte le manovre, le "cerimonie" per farle, i consigli, le richieste precise, servivano per "rinforzare" il mio "condizionamento" (è un meccanismo noto), al mio amico probabilmente il dolore era sparito davvero, questo significa che io abbia poteri speciali o che il mio amico mentisse? No, significa che siamo molto condizionabili, tutti, sempre.

Per lo stesso motivo sentiremo dire che "su di me l'omeopatia ha funzionato" oppure, "un mio amico dopo aver messo una calamita sulla testa non ha più sofferto d'insonnia".
Secondo voi la camomilla ha effetti sull'insonnia?
Blandi, molto blandi, praticamente nulli, ancora di più se si pensa che la camomilla in vendita nei supermercati non è un "estratto" concentrato ma un semplice insieme di fiori secchi che hanno poco principio attivo. Per legge inoltre, i preparati erboristici non possono avere effetto terapeutico, sarebbero farmaci e non potrebbero essere venduti in giro e dovunque. Ma noi "sappiamo" (perché ce lo dicono, no?) che la camomilla "fa calmare" e così ci calmiamo. Siamo continuamente ingannati e ci lasciamo ingannare consapevolmente. Posso raccontarvi un altro episodio?

Qualche mese fa stavo visitando una signora in gravidanza, lei dice di ricordarsi di me ma io non avevo presente chi fosse. Mi racconta di quando, una sera, usai su di lei una "manovra" per farle sparire una colica renale (dolorosissima, era venuta al pronto soccorso, le avevano dato un antidolorifico, pochi minuti prima, ma niente, dolore sempre forte). Io non conosco manovre per fare passare le coliche e quindi le chiesi di farmi ricordare meglio. Mi raccontò che le chiesi di sedersi e le diedi due colpi ben assestati sui fianchi, uno a destra ed uno a sinistra. Poi andò a sdraiarsi in reparto.
Neanche 20 minuti e quel dolore sparì. La donna, contentissima, tornò a casa (non ebbi modo nemmeno di incontrarla di nuovo), perfettamente sana. La signora quindi pensò che la mia "manovra" sui fianchi avesse avuto effetto veloce e stupefacente.
In realtà non avevo fatto nessuna manovra "guaritrice", avevo semplicemente usato una notissima manovra, anche abbastanza banale, per diagnosticare la colica al rene, si chiama "manovra di Giordano" e consiste proprio nel dare dei colpi con forza sui fianchi, all'altezza dei reni. Il "colpo" risveglia il dolore e se questa manovra evoca aumento del dolore la diagnosi di colica renale è ancora più probabile. Per lei era mio il merito della sua "guarigione".
La donna, non conoscendo le manovre mediche, fece un collegamento semplice, immediato: i miei "colpi" avevano risolto il problema. Non aveva tenuto conto né del possibile miglioramento spontaneo né del fatto che poco prima aveva fatto un antidolorifico molto potente. Non sapendolo, aveva scambiato la mia manovra diagnostica per un gesto "curativo" e senza pensare all'antidolorifico già preso, diede a questa il merito del miglioramento."
Questo spiega perché in tanti sono (realmente) convinti che un portafortuna porti...fortuna, che un oroscopo indovini il futuro e che un guaritore faccia stare meglio con l'imposizione delle mani.
Queste cose sono ingannevoli ma noi siamo ingannabili.
Se credessimo fermamente ai poteri curativi di un talismano ed in caso di malattia assumessimo un farmaco tenendo in mano quel portafortuna, al miglioramento dei sintomi, sarà per noi molto alta la possibilità che la nostra mente dia "merito" del miglioramento al talismano e non ai farmaci. Questo fenomeno si può spiegare con il fatto che diamo più "fiducia" a ciò che "comprendiamo" rispetto a ciò che non capiamo. Siamo sicuri che il talismano funzioni, giustifichiamo così il suo potere, con la nostra "fede", non sappiamo se il farmaco sarà capace di fare lo stesso, anche perché non ne conosciamo le caratteristiche, i meccanismi per cui funziona...quindi tutti i meriti non possono che essere del talismo.
Un atteggiamento del genere si può notare in un interessante esperimento pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine.

A dei pazienti con asma bronchiale è stato somministrato:
1) Il farmaco che si usa in questi casi.
2) Placebo
3) Finta agopuntura (aghi retrattili)
4) Nessun trattamento.

Secondo voi, qual è stato il trattamento realmente più efficace (misurando oggettivamente, con gli strumenti, i miglioramenti)? Eccolo:

Nell'ordine:


1) Farmaco (miglioramento sensibile della malattia).
2) Placebo, finta agopuntura (scarso miglioramento della malattia)
3) Nessun intervento (nessun miglioramento).

Non è incredibile? Se il farmaco ha funzionato, i placebo hanno funzionato più di "non fare niente" causando anche un minimo miglioramento.

Gli sperimentatori poi hanno sottoposto un questionario ai partecipanti allo studio, chiedendo con quale intervento si sono sentiti meglio, quindi una valutazione soggettiva, un'impressione personale. Sorprendente:

1) Farmaco, finta agopuntura, placebo (riferito miglioramento reale)
2) Nessun intervento (nessun miglioramento riferito).

Questo esperimento, non spiega i "miglioramenti" impossibili di tante false cure?

I pazienti, interrogati, avevano percepito un miglioramento con qualsiasi "terapia", da quella vera e quelle finte, tranne nel caso di nessun intervento. I trattamenti finti quindi, non li hanno fatti stare meglio ma loro lo hanno percepito lo stesso.
Questo esperimento dimostra perché spesso il "fare qualcosa" (qualsiasi cosa che somigli ad un trattamento) riesca già ad ottenere dei risultati ma mentre i risultati "veri" sono quelli dei farmaci, molti trattamenti non farmacologici (come l'omeopatia o certi tipi di medicine alternative) sembrano funzionare ma non lo fanno.
Se da un lato allora può essere utile assumere un "farmaco" inattivo, risparmiandosi così effetti collaterali, danni o intossicazioni, dall'altro è bene sapere che una cosa che non ha effetti negativi...non ne ha neanche di positivi ed ognuno sappia cosa conviene fare nel suo caso.

Alla prossima.

56 commenti:

  1. fuori tema ma non troppo segnalo per l'archivio, se fosse sfuggito, questo articolo sul Corriere online di una settimana fa, ogni tanto i nodi vengono al pettine da soli

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  2. Buongiorno. Domanda: esistono persone più "resistenti" all'effetto placebo?
    Un saluto.
    Francesco

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    1. L'effetto placebo colpisce tutti, bambini, adulti, persino animali. Il suo "limite" è che è incostante, poco controllabile, varia nel tempo e quindi sicuramente alcuni saranno meno "condizionabili" di altri ma non sappiamo quando (possono esserlo per un periodo o per esempio per un tipo di placebo ma non per l'altro) non sappiamo bene neanche perché. Un esempio può essere il fatto che nei bambini e nei giovani sembra che il placebo sia più funzionante ed il motivo potrebbe essere che loro hanno meno "barriere" di noi adulti, meno pregiudizi, si affidano di più a chi deve "curare", ne consegue che il placebo può avere effetti diversi anche negli adulti che dipendono da caratteristiche personali o semplici momenti della vita in cui si è più "deboli" psicologicamente.

      Non per niente una delle caratteristiche del placebo (l'aspettativa) colpisce moltissimo chi si aspetta un miglioramento da una malattia, persone che magari sono "razionali" e poco ingenue normalmente ma che in momenti di difficoltà sono disposte a credere a tutto. Quindi, all'opposto, potremmo essere più resistenti quando non abbiamo particolari esigenze o aspettative, insomma, quando "non ci serve" credere a qualcosa.
      :)

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    2. Presente.
      Ho notato che con me l'effetto placebo funziona "al contrario", nel senso che più è invadente la cura più io pretendo risultati. Anzi, a volte farmaci che hanno principi attivi magari non "funzionano abbastanza" per me (purtroppo :( )

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  3. Mi è stata segnalato da un operatore di una medicina alternativa la seguente notizia:
    http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/04/22/agopuntura-omeopatia-e-fitoterapia-la-mappa-italiana-delle-medicine-alternative/ .
    Lui fa leva sul fatto che c'è una correlazione fra grado di istruzione elevato e utilizzo più frequente delle pratiche alternative. In pratica questo sembrerebbe giustificare l'efficacia di queste ultime. Quelli "colti" mica si lasciano infinocchiare dai medici, no? A me sa più di effetto Dunning-Kruger.

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    1. È proprio così, il meno colto tende ad affidarsi all'"autorità" perché sa di non sapere, chi ha studiato ha la falsa convinzione (e capita a tutti) di essere consapevole, di "non farsi fregare" e cerca alternative, soluzioni che ha trovato per caso e che a lui sono sembrate logiche, evidenti. Il "piccolo" particolare è che la medicina è un campo complesso, delicato e molto vasto che nemmeno un medico conosce completamente. Ho notato la cosa anche "sul campo": quando spiego a qualcuno (con un titolo di studio) che nel granulo omeopatico c'è solo zucchero e quindi ogni miglioramento è spiegabile in mille modi ma certo non nell'effetto "medico" del rimedio, spesso mi risponde "non è possibile sia solo zucchero, non lo venderebbero". Quando io ribatto "lo so che sembra strano ma si sfrutta l'ignoranza della gente" la prima risposta è "grazie per l'ignorante, eppure ho anche la laurea". Non so se mi spiego...
      :)

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    2. Se mi posso permettere e non ti offendi, perché non provi un approccio diverso.
      Anziché un "si sfrutta l'ignoranza della gente" che mette il prossimo sulla difensiva perché non provi un "spesso non leggiamo l'etichetta dei prodotti (dove è indicato che c'è zucchero ". Ti metti in gioco anche tu e magari si mette meno sulla difensiva.

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    3. Se mi posso permettere e non ti offendi, perché non provi un approccio diverso.

      Io per carattere non amo le formalità, se a me dicessero "tu che sei ignorante di ingegneria..." io non mi offenderei certo né mi metterei sulla difensiva, semplicemente perché è vero. Oggi però, chissà perché (forse perché in fondo siamo dei provinciali), dare dell'ignorante a qualcuno che è davvero (e comprensibilmente) ignorante in un campo diventa un insulto.
      Sembra quasi che il fruttivendolo non possa essere ignorante in medicina ed il medico non possa esserlo in astronomia, eppure è così scontato che vi sia un'altissima probabilità che sia tutto vero.
      E poi, se una persona ignora una cosa (in questo caso la mancanza di principio attivo negli omeopatici) cos'è se non un ignorante?
      :)

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  4. Ho letto il libro del prof.Di Grazia e contraddico il 90 perc. di ciò che dice--Da 30 anni oltre a libri della scienza ufficiale conosco fortunatamente la ricerca indipendente--dove luminari di statura mondiale-mai in TV--smentiscono sulla base di fatti inoppugnabili--le menzogne della scienza materialista-imperante.--Molti di questi studiosi hanno decine di brevetti-all'attivo- e carriere ai massimi livelli--vedi Gregg-Bradden--Fabio Marchesi--David.Bhom..Karl Pribram. ecc.-----Di Bella- ha salvato migliaia di persone-che infatti scesero in piazza a suo sostegno-mentre l'unico detrattore fu invitato in studio da Bruno Vespa !--Inoltre Di Bella per il famoso test--- gia da prima dichiarò ufficialmente che gli avrebbero dato solo poveretti moribondi irrecuperabili- e così fu.--Ma la ciliegina è questa ascoltate : in quella memorabile serata da B.Vespa--era presente la più importante personalità accademica per la ric. sul cancro--era un francese coi capelli come maradona--Questo burocrate parlò per 10 minuti della somatostatina convinto di usare l'argomento contro Di Bella--Finchè il figlio di di Bella presente in studio chiese al burocrate : dott. ma lo sa lei chi è stato il primo al mondo ad inventare la cura da lei descritta ?--il burocrate non rispondeva-non lo sapeva.....che era stato proprio Di Bella !.--E infine proprio in questi giorni l'Europ.Journ.of Pharmacology ha pubblicato un articolo dove si conferma la validità del metodo Di Bella--sottoscritto dal prof. Veronesi.--Ma non hanno avuto il permesso ( da chi ? chiedetevelo ) di pubblicare anche il nome di Di Bella- .--Le conclusioni di di Grazia lasciano stupefatti-dice:vi pare che se esistesse una cura valida ed economica per il cancro i medici non la userebbero ? --Capite ? lui dà per scontato che milgiaia di medici che guadagnano 2000 euro al giorno--all'improvviso dovrebbero mandare tutto a monte-schierandosi contro l'establishment farmaceutico-facendosi espellere dall'ordine dei medici-!-- .-Lo stesso vale per l'Omeopatia-che validissima- ancora di più la Chiropratica (da non conf. con la pranoterapia)--LO stesso vale per il Guro Sai Baba---Su di lui sapete solo Balle a tamburo battente.--Sono stato dalui dal 96 ogni anno.--Ha fatto cosa da pazzi- ha resuscitato 3 morti--ha dato l'acqua a milioni di persone ..gli ha indicato dove scavare- e 100 volte su 100- quelli hanno trovato l'acqua dopo secoli di siccità.-dimenticatevi di tutte le notizie su di lui diffuse- Dai media.-State lontani da Wikipedia- che è il giornale ufficiale delle lobby oscurantiste-sataniste materialiste.-TV-Girornali-radio- e istruzione scolastica sono direttamente controllati da queste lobby.non le chiamo massoni di moriah- altrimenti vi spaventate e mi mettete sullo stesso scaffale deglle cose strambe.Eppure vi garantisco che non esiste nulla più strambo e falso della cultura materialista che vi è stata instillata dalla nascita.-e' arrivato il momento di usare l'intelligenza vera-l'intuito superiore--state alla larga da professori materialisti.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ma che bel delirio. Però ti devi aggiornare:
      "proprio in questi giorni l'Europ.Journ.of Pharmacology ha pubblicato un articolo dove si conferma la validità del metodo Di Bella--sottoscritto dal prof. Veronesi"
      Guarda che Veronesi viene dichiarato sottoscrivere lo stesso articolo sdoganante il metodo di Bella tutti gli anni da parecchi anni, mica solo "in questi giorni".
      Ora non ti resta che aspettare che Veronesi (prima o poi) confermi e sei a posto.

      :D

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    3. Anchio come te diffido dal cieco materialismo imperante, in favore di un più inteligente sacrificio posizionale, con convergenza di pezzi sull'ala di re.

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    4. Molti di questi studiosi hanno decine di brevetti-all'attivo- e carriere ai massimi livelli--vedi Gregg-Bradden--Fabio Marchesi--David.Bhom..Karl Pribram- [...] Di Bella- ha salvato migliaia di persone- -LO stesso vale per il Guro Sai Baba

      Se sei un troll--giuro-sei-geniale.
      :D

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    5. 2000 euro al giorno?
      Salvo, conferma e io domani mi iscrivo a medicina

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    6. Con l'assegno della sezione Big Pharma di Vergate sul Membro ed i Ticket Restaurant della ditta "Truffaldi & C." arrivo anche a 6000.

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    7. La reazione alla mia battuta scacchistica.

      https://www.youtube.com/watch?v=xyRB6tSYU7c

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    8. È che abbiamo arroccato mentre la facevi, vanificando la tua strategia posizional-sardonica...
      ;)

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    9. giù il carico da undici:
      "ha resuscitato 3 morti".

      e qui si vince la partita.

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    10. Anche perché, tre, manco il nazareno...

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  5. Una curiosità: ho notato un comportamento diffuso che secondo me assomiglia un po' all'effetto placebo: più le persone investono su qualcosa (tempo, denaro etc) più quel qualcosa è meglio.

    Un ristorante che costa di più ha il cibo più buono, una marca di computer più costosa è migliore (molto più costosa, molto migliore), un corso che ti prende tutto il weekend e ti costa mezzo stipendio da sicuramente risultati etc

    Sono legate le due cose?

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  6. Non si tratta in questo caso di effetto placebo (perché un corso "impegnativo" potrebbe essere veramente valido...), l'effetto placebo è causato da qualcosa che NON PUO' avere quell'effetto (lo zucchero che cura le malattie, la puntura di acqua che fa passare il dolore...) però si è notato che gli effetti di molti farmaci sono legati al loro prezzo, più è costoso un farmaco più DEVE funzionare, almeno questo è quello che percepiamo quasi tutti.

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  7. @Reiuky Ricordo di uno studio che diceva che pagare di più il vino lo rende più buono. Lo stesso vino viene percepito come migliore da chi lo paga di più. L'aspetto interessante è che il "viene percepito" è misurato con un eeg che mostra come il cervello sia stimolato, cioè non si tratta di una auto-convinzione.

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    1. Questo meccanismo ha un nome?
      Una volta un amico mi ha raccontato di un corso per aprire i chakra, e che questo corso costa uno sproposito perché pagando tanto si ha un chakra positivo quando si inizia il corso. Facendo una prova è stato visto che più si faceva pagare il corso più persone alla fine dello stesso hanno avuto dei risultati positivi riuscendo ad aprire questi chakra.

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    2. > Questo meccanismo ha un nome?

      http://en.wikipedia.org/wiki/Post-purchase_rationalization

      Io lo chiamerei "sindrome del consumatore Apple"

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    3. Il costo elevato pari a maggior efficacia c' è anche nella psicoanalisi

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  8. Fabrizio Benedetti e' un esperto dell'effetto placebo.
    In rete troverete numerose lezioni sull'argomento.

    Interessante la parte che riguarda l'effetto nocebo.

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  9. La bravura del dietologo è direttamente proporzionale al suo costo: più è caro, più possibilità ci sono che gli dia retta per più di 2 mesi (con tutto quello che ho speso... )

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  10. In più di un'occasione mi è stato raccontato di bambini piccoli o molto piccoli che sarebbero stati curati da tosse, allergie o asma con sostanze omeopatiche. Anche in questi casi il miglioramento può essere dovuto all'effetto placebo? C'è chi sostiene che il piccolo, inconsapevole, non può autosuggestionarsi. Cosa ne pensate?

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    1. In genere nei bambini i casi sono due, l'effetto placebo (assolutamente presente anche nei bambini e persino nei lattanti) "doppio" (nel bambino e nel genitore, con il fenomeno dell'"aspettativa", speri in un miglioramento, dai i granuli e quando il bambino migliora è merito dei granuli...ma anche se non migliora..."non sta un po' meglio?) e poi il normale decorso della malattia. La tosse non ha rimedi nemmeno farmacologici ma passa da sola. Un vecchio detto recita. "da sola l'influenza passa in 7 giorni, con l'omeopatia soltanto in una settimana".
      ;)
      Se sei interessata ne parlo qui:
      http://medbunker.blogspot.it/2012/01/omeopatia-animali-e-bambini.html

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    2. Forse no, ma suggestioni la madre. Il cambiamento dell'atteggiamento di questa nei confronti della "malattia " del figlio ha effetto sul bambino. E lo fa in modo inconscio.

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    3. I genitori, se si parla di salute dei bambini o del loro stato generale sono le persone più suggestionabili del mondo e serve una razionalità fermissima per non farsi guidare da false impressioni, persino su Lancet (notissima rivista medica), un medico raccontò un episodio interessante e proposito della tonsillectomia (asportazione delle tonsille, tipico intervento che si fa in età pediatrica), lo riporto (è la traduzione):

      "Fried (Lancet, 9 settembre, p 714 ) suggerisce che le informazioni fornite da un genitore sull'esito positivo di una tonsillectomia su un membro della famiglia devono contribuire alla decisione di intraprendere questa procedura in un altro bambino. Sono fortemente in disaccordo. I genitori vogliono la tonsillectomia. Nelle loro menti l' operazione funziona sempre, risolvendo una miriade di difficoltà.
      A questo proposito racconto il seguente aneddoto. Nel corso di una visita clinica di routine, ho notato che un bambino di 6 anni aveva avuto una tonsillectomia un anno fa. La madre dichiarava che aveva avuto frequenti mal di gola con conseguenti problemi della crescita. Ha aggiunto, con disprezzo, che un pediatra (che poi scoprìi essere il sottoscritto) aveva inizialmente negato l'operazione. Tuttavia lei insistette e alla fine ottenne l'intervento da un altro pediatra. Dopo l'intervento chirurgico, il bambino non ebbe più mal di gola e la sua crescita fu spettacolare. Controllando i suoi dati feci notare alla madre che il figlio fu visitato ancora per il mal di gola e che le sue tabelle mostravano che il suo tasso di crescita era esattamente lo stesso, prima e dopo la tonsillectomia.
      Lei mi guardò con rabbia lasciando la clinica con il figlio, senza aggiungere altro."

      Chester M Edelmann
      Albert Einstein College of Medicine, Yeshiva University, Jack e Pearl Resnick Campus, Bronx, NY 10461, USA

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  11. Buongiorno.
    Tre giorni fa, sollecitato da mia moglie (alla quale a sua volta era stato consigliato), ho acquistato in farmacia il collirio Euphralia.
    La confezione riporta: Euphrasia officinalis 3DH - Chamomilla vulgaris 3DH.
    Chiedo: anche la diluizione decimale (oltre alla centesimale e alla korsakoviana) fa sì che un rimedio sia considerato omeopatico?
    Quando ho letto "medicinale omeopatico" sulla confezione, avrei voluto restituirla alla farmcista, se non fosse che avevo già pagato (la modica cifra di € 9,30) e non mi andava di fare storie.

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    1. Un composto omeopatico propriamente detto non contiene principi attivi, li ha solo "visti passare" verso lo scarico dell'acqua. Un collirio alla camomilla non è un prodotto omeopatico, ma si fregia dell'etichetta perchè. ...si vende meglio (!) al grande pubblico - un po' come quando si diceva che il latte farebbe dimagrire pur di venderlo a chi vuole apparire filiforme in un mondo dove le modelle erano più magre di Beyoncé

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    2. In realtà la cosa è un po' più "complicata". In quel collirio, viste le diluizioni, probabilmente c'è qualche traccia infinitesima dei principi attivi. Si chiama omeopatico perché dal punto di vista commerciale si può definire "omeopatico" qualsiasi prodotto che contenga 1/100 (un centesimo) del principio attivo usato in medicina (che quindi è quello terapeutico), in poche parole, se 100 milligrammi di camomilla ottengono miglioramento del fastidio agli occhi con i prodotti "normali", basta venderne uno che ne contenga 1 mg per poterlo definire "omeopatico". Naturalmente, vista la dose, è praticamente impossibile che quel principio attivo abbia effetto...ed ecco il trucco: assieme ai principi attivi omeopatici ci sono gli eccipienti (soluzione fisiologica, ac. borico, dipende dai prodotti) ed è questo che ha un'azione reale. La stessa cosa accade con i "gel" omeopatici per i dolori articolari, non è il principio attivo omeopatico a fare effetto ma l'alcol usato come eccipiente. Sono trucchi delle aziende farmaceutiche, normalissimi e permessi, furbizie commerciali.
      ;)

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    3. Grazie. Avevo avuto il sospetto del trucco degli eccipienti.
      Praticamente vendono della "soluzione fisiologica sterile (cloruro di sodio 0,9%) con acqua purificata" (questo sul suo sito la Boiron dice ci sia nelle 10 fialette da 0,5 ml, oltre a euphrasia e camomilla) a 1.860 € al litro?

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    4. Eh sì.
      I lavaggi sono soluzione fisiologica sterile per gli occhi sono un rimedio classico però se la compri "normale" cosa 1 euro al litro, se omeopatica quasi 2000...

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  12. Buongiorno e complimenti per il blog. Vorrei un suo parere sulla fisica quantistica. Grazie, Saluti

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    1. Di fisica quantistica non ne capisco niente. Di sicuro si usa il termine "quantistico" quando si vuole giustificare l'azione (inesistente) di una falsa medicina, è un termine usato da molti ciarlatani (assieme ad "energetico" e "vibrazionale"). Quando senti dire "questa cura funziona in base alle conoscenze di fisica quantistica" o "l'azione di questa cura dipende dalla quantistica", ecco, puoi essere sicura al 100% che si tratta di una truffa. Oltretutto, anche in fisica, si tratta di un campo ancora in parte inesplorato.
      Una cura funziona quando puoi dimostrarlo, con prove, dati, statistiche, non quando dici "funziona perché ho un fantasma nell'armadio"...

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    2. Salve Assunta e salve a tutti (e già che ci sono, avrei da lasciare al check-in una valigia di complimenti al dottor Di Grazia per il blog e la meritoria attività d'informazione)

      Non so se sono al 100% un "fisico vero" come auspicava ebonsi, ma provo a mettere il mio contributo.

      Sulla "fisica quantistica" (più correttamente, diceva giustamente ebonsi, "meccanica quantistica") credo sia improprio e improduttivo parlare di "pareri". È molto semplicemente una branca della fisica, ben studiata e ben conosciuta (nasce all'inizio del Novecento) che descrive una serie di fenomeni e meccanismi per lo più appartenenti alla scala atomica e subatomica (anche se hanno implicazioni, e non da poco, a livello macroscopico).

      Il "problema" della meccanica quantistica è che i fenomeni che descrive sono spesso parecchio controintuitivi, e quando se ne parla sinteticamente, in linguaggio semplificato o giornalistico, sembrano astrusi e mirabolanti. Questo dà l'impressione che si tratti di fenomeni ancora "misteriosi", che "la scienza non sa spiegare". Il che è un magnifico controsenso, perché se parliamo di meccanica quantistica parliamo proprio di spiegazioni che la scienza dà di determinati fenomeni. Per quanto apparentemente "strana", è scienza quanto può esserlo il moto del pendolo o l'acqua che bolle più in fretta in alta montagna; è scienza fatta di osservazioni e misurazioni, ripetute e ripetibili, calcolabili e calcolate, di fenomeni che vanno dall'incomprensibile e apparentemente inutile al non-sperimentatore-di-fisica medio ("la matrice di trasmittanza del brematurato di antanio FCC è asimmetrica levogira") al molto più macroscopico ("il sole è giallo"); è scienza con più di mezzo secolo di applicazioni pratiche su ogni scala (l'esempio classico è quello dei microprocessori - "se discutiamo di quantistica su Internet è grazie alle applicazioni della quantistica" - ma già la radiolina a transistor del nonno e le fotocellule dell'ascensore funzionavano per effetti quantistici). Certo, è una branca della fisica che può riservarci ancora delle belle sorprese, anche perché è una "branca" enorme (abbraccia fisica dei materiali, alte energie, tutta la chimica...) - ma questo è vero della fisica in generale. Non va mai dimenticato che la scienza è un modello umano che spiega o cerca di spiegare in termini comprensibili agli esseri umani i fenomeni misurabili dagli esseri umani. "Se cercate la Verità, l'aula di filosofia è in fondo al corridoio", diceva quello.

      Poi l'uso che ne fanno gli pseudoscienziati, gli alternativi e i (purtroppo frequenti) truffatori è un altro, e qui torniamo alla difficoltà nel descrivere "in poche parole" i fenomeni quantistici. Si finisce a parlare di frequenze, risonanze, funzioni d'onda - tutti termini tecnici e specifici se presi nel contesto della meccanica quantistica o della fisica in generale, ma che si prestano molto a quel meccanismo di pensiero magico per cui la parola è la cosa e la cosa è la parola; questo, assieme al fatto che i fenomeni subatomici a cui fanno riferimento sono comunque, di fatto, invisibili senza le strumentazioni per rilevarli, porta alcuni a straparlare di frequenze e campi e onde come se fossero argomenti che si piegano alla retorica e alla similitudine. Il risultato finale ha la sfortuna di essere quasi convincente per chi non è "addetto ai lavori", ma alla fine è analogo a dire che sulle isole di Langerhans crescono minuscole palme o che se nei reni ci sono le capsule di Bowman ci dev'essere anche tutta la Discovery con tanto di HAL 9000.

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  13. Per la precisione: AFAIK non esiste una "fisica" quantistica (che in base all'aggettivo, dovrebbe essere in opposizione alla fisica tout court). Esiste invece una "meccanica" quantistica, che ha delle implicazioni parecchio curiose ma che di per sé non ha la minima pretesa di stabilire, o anche solo di delineare, una fisica "diversa".

    A parte i deliri dei cazzari, una certo margine per possibili ribaltoni nei concetti fisici di base è fornito dal fatto che la relatività generale e la meccanica quantistica non possono essere ambedue vere sul piano delle teorie - eppure sono ambedue non solo ripetutamente dimostrate e verificate da esperimenti di ogni tipo, ma anche normalmente utilizzate per applicazioni pratiche. Da qui la percezione - anzi, la certezza - che qualcosa di davvero fondamentale ci sfugge ancora, e i vari tentativi di arrivare a formulare una "teoria del tutto" che superi l'apparente contraddizione.

    Detto da uno con formazione umanistica, e in attesa che un fisico vero passi da queste parti.

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  14. Buongiorno dott. Di Grazia.
    Avrei una domanda da farle, anche se non propriamente pertinente a questo post.
    I genitori della mia fidanzata hanno iniziato a frequentare un Ayurveda che gli ha consigliato una dieta e li sottopone a dei massaggi.
    Hanno insistito finché anche la mia fidanzata lo ha incontrato.
    Le ha fatto alcune considerazioni che la hanno molto colpita. Specialmente due: che non si scarica regolarmente e che, dal punto di vista psicologico, è molto arrabbiata e ipercritica con sé stessa.
    Questo durante il loro primo incontro, semplicemente sentendole il polso e senza che i genitori abbiano parlato a lui della figlia.
    Io continuo a non credere a queste cose e ad essere scettico, ma quando mi è stato chiesto "ok, allora come ha fatto a capire queste cose?" sinceramente non ho saputo trovare argomentazioni valide.
    Per questo motivo le chiedo, sulla base delle sue conoscenze e della sua esperienza, cosa potrei rispondere?
    Grazie,
    Luca

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    1. Per questo motivo le chiedo, sulla base delle sue conoscenze e della sua esperienza, cosa potrei rispondere?

      Una volta ho finto di essere un chiromante (per fare colpo su una ragazza) ed ho descritto perfettamente il suo carattere, anzi, per dirla più correttamente, ho descritto quello che LEI voleva fosse il suo carattere. Si chiama "cold reading", è semplice e basta un po' di allenamento. Ma non è medicina, è banale ciarlataneria.

      Visto che non è possibile riconoscere il carattere delle persone "sentendo" il polso e che in ogni caso un medico (ma è un medico?) non fa diagnosi così né prescrive terapie in base al carattere dei pazienti, io le direi di stare lontano da questa gente.
      Poi se la sua ragazza o i suoi genitori hanno piacere di andare da un indovino per curare le malattie non c'è ragionamento che tenga. Se la sua ragazza sta male davvero la faccia andare da un medico vero, se è solo in un periodo di stanchezza fate una bella vacanza o pensate a divertirvi e rilassarvi, senza bisogno di farvi spillare i soldi dai chiromanti.

      PS: ho cancellato il commento con il nome perché qui non è permesso fare pubblicità a ciarlatani.

      Saluti!

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    2. Non era mia intenzione fare pubblicità, tranquillo.
      Grazie per la risposta e per l'indicazione del "cold reading". Immaginavo si trattasse di qualcosa del genere, ma mi mancava la "definizione precisa".

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    3. per spassosa istruzione su cold reading e dintorni si consiglia il telefilm The Mentalist ;)

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  15. Ho descritto qui http://frrfrc.blogspot.it/2015/05/cerotto.html un'esperienza personale che credo possa essere utile. Si tratta di una vicenda commerciale-pseudomedica attualmente attiva e potrebbe essere utile renderla pubblica per tentare di fermarla.
    @Di Grazia: se il riferimento al mio blog o in generale alla vicenda non dovesse essere considerato pertinente a questo blog non mi sentirò offeso se verrà cancellato questo mio messaggio. :)

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  16. Salve, sono capitato su questo blog per caso alla ricerca di notizie più precise riguardo alla pericolosità dei vaccini e ho trovato le risposte molto interessanti e ben argomentate. Ho fatto una ricerca simile sulle scie chimiche, andando a guardarmi per quanto possibile, tutte le prove che sarebbero fornite dai sostenitori della teoria. Forse per il contesto sociale in cui mi ritrovo, circondato da persone che come me non si fidano più delle notizie ufficiose della televisione e dei giornali, ho spesso avuto discussioni al riguardo di queste credenze, ed è difficile argomentare con il buon senso e qualche nozione laddove c'è una fede e una mole di informazioni notevole.

    In questo caso le scrivo per proporle una riflessione sulla questione delle medicine alternative. C'è un modo sistemico di vedere l'uomo che mi pare sia ignorato nella medicina così detta occidentale che tratta i sintomi senza curarsi delle cause. Ogni sintomo è trattato con il suo principio attivo, il quale magari diventa meno efficace a lungo termine(ho amici che usano l'ibuprofene con cui prendono il caffè).
    L'omeopatia o l'ayurveda hanno il pregio di trattare il corpo come un organismo intero e non come un terreno di coltura, e non hanno effetti collaterali. Non è cosa da poco se si pensa ad esempio alla dipendenza da antidolorifici e all'uso indiscriminato di antibiotici.
    E' un concetto che per me è ben chiaro se mi fa passare il parallelo nel campo dell' agricoltura. Si cura il sintomo senza preoccuparsi degli effetti collaterali che a volte sono peggio della cura (fa più male mangiare un vermetto in una mela o il veleno che dovrebbe ucciderlo?). La concimazione sconsiderata di azoto è la stessa che fa diventare la piana suscettibile all'attacco di parassiti ed è quella che innesca la necessità di utilizzare pesticidi, uccidendo soprattutto la microbiologia del suolo che aiuterebbe la pianta a rimanere sana(se a qualcuno interessa questo lo ha scoperto Francis Chaboussou più di venti anni fa). Curando il terreno, aiutandolo a vivere, anche le piante che ci crescono sopra sono in grado di difendersi meglio, produrre di più e migliorare la loro resilienza.
    Tutto questo solo per invitarla ad aprire leggermente lo sguardo sulla complessità di quelle che vorrebbero essere soluzioni, in un ambiente così variegato come è il corpo umano, senza cadere nelle stesse trappole del pregiudizio che riesce con tanta professionalità a smentire(ad esempio è riconoscuta l'efficacia di terapie di agopuntura per alcune trattazioni specifiche anche dall'oms http://apps.who.int/medicinedocs/pdf/s4926e/s4926e.pdf).
    Saluti

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    1. nella medicina così detta occidentale che tratta i sintomi senza curarsi delle cause.

      Non è proprio così, anzi, questa è un'errata percezione che, curiosamente, è suggerita proprio dai venditori di cure non scientifiche, un po' un modo per dire "noi facciamo quello che i medici non fanno". Un esempio per tutti: gli antibiotici. Curano la causa di un'infezione (uccidono i batteri) non i sintomi. Naturalmente non di tutte le malattie conosciamo le cause o, se le conosciamo, non per tutte abbiamo la cura definitiva e ci accontentiamo di sollevare il sintomo. Se poi qualcuno esagera o abusa delle medicine (che sono sostanze molto potenti) per ignoranza o superficialità (e ci metto in mezzo pure qualche medico), questo non è "medicina" ma, appunto, superficialità. Potrei fare mille esempi di persone che, da me avvertite che un certo farmaco andava preso solo saltuariamente e non come fosse una caramella, non hanno ascoltato il consiglio.

      L'omeopatia o l'ayurveda hanno il pregio di trattare il corpo come un organismo intero e non come un terreno di coltura, e non hanno effetti collaterali.

      Omeopatia e Ayurveda sono due cose diverse. Non so se sa che in un granulo omeopatico non esiste nessun principio attivo, solo zucchero puro. Ora, credere che lo zucchero possa curare una malattia è proprio da coraggiosi (o sognatori) ed è chiaro che non ci siano effetti collaterali, anzi, la mancanza assoluta di effetti collaterali, è il segno che non si sta assumendo niente. L'ayurveda invece è un'altra cosa, un po' una filosofia di vita, usa spesso erbe che quindi un'azione possono averla. Putroppo (soprattutto da noi occidentali) è stata mescolata a veri e propri riti magici, a truffe e falsa medicina e da "filosofia di vita" è diventata merce in vendita, il che non è proprio onorevole.

      Tutto questo solo per invitarla ad aprire leggermente lo sguardo sulla complessità di quelle che vorrebbero essere soluzioni, in un ambiente così variegato come è il corpo umano

      Sa perché ho iniziato a fare quello che faccio qui e da altre parti (la divulgazione, intendo)? Proprio per curiosità, per scoprire cosa ci fosse dietro a certe "cure miracolose" o a certe "guarigioni inspiegabili". Non ho trovato mai nulla di inspiegabile, anzi, quasi sempre semplici inganni. Come ha detto qualcuno, bisogna avere la mente aperta ma non tanto da fare cadere il cervello.
      ;)
      Saluti!

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  17. Mi chiedo, posto che è chiaro che appunto lo zucchero non cura di per sè nulla e quindi è sbagliato attribuirgli poteri curativi, a quanto pare si ammette che il placebo, cioè la percezione di aver invece usufruito di una cura, darebbe risultati sia percepiti che misurabili, seppure minori di quelli del farmaco vero e proprio.
    Sembra un po' in contraddizione col dire che "Quindi, all'opposto, potremmo essere più resistenti quando non abbiamo particolari esigenze o aspettative, insomma, quando "non ci serve" credere a qualcosa.", sembra invece che dobbiamo crederci e che credere, abbandonarsi a qualcosa senza avere le basi per credervi dia benefici.
    Notare che proprio perchè non sono un esoterista o un credente in medicine e pensieri magici, devo ammettere che quest'idea mi infastidisce molto. Quello che cercavo di capire del placebo è proprio se desse risultati concreti e l'idea che possa darne, rasenta il soprannaturale.
    Nell'artico e un questa sezione commenti si è ribadito che il meccanismo con cui agirebbe sarebbe sconosciuto e che comunque tale guarigione non è attribuibile alla medicina ma probabilmente dovuta a tutt'altra cosa, che però non detrae dal fatto che pur essendo pacifico che non dipenda dalla cura in sè, che non è stata eseguita e dal principio attivo, che non c'è, ci sarebbero risultati legati alla somministrazione di questo placebo piuttosto che al non prenderlo.
    Ora mi chiedo quale possa essere la portata materiale di questi effetti benefici, perchè evidentemente ci sono dei limiti.
    Mi pare appunto che il placebo non curi tumori in nessun caso.
    Addirittura, per parlare di problemi più faceti, relativamente parlando, nei test doppio cieco per le cure della calvizie, dei risultati, pure in forma minore, sarebbero stati riscontrati nei placebo, in fatto di ricrescita.
    E' incredibile che si "accetti il mistero" (per citare il film Serious Man, dei Coen ^_^*) su cosa innescherebbe dei risultati persino specifici pur non avendo preso nulla.
    Mi pare una forma di omeopatia.
    *https://www.youtube.com/watch?v=s8xpfhcwpDA
    Grazie e a presto :).

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  18. Devo ammettere di essere, fortunatamente poco vulnerabile al placebo da prezzo e penso che se si imparasse a non essere suggestionabili da prezzi alti, la società ne beneficierebbe, poichè non è davvero un bel modo di rendere omaggio alle nostre, ben presenti, capacità intellettive. Dove vivo io ci sono vini di cantin asociale che si vendono a poco, e, almeno alcuni di essi, li trovo molto più apprezzabili e genuini di certi imbottigliati e venduti a caro prezzo, per non parlare di tanti altri alimenti che uniscono convenienza e qualità.
    Tendo anche, per scetticismo e talvolta ipocondria ad aspettarmi poco da molti farmaci, temere complicazioni, eppure funzionano lo stesso, anche se ammetto che il fidarmi dell'aspirina può avere una certa influenza :).

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  19. @salvodigrazia è possibile che troppa caffeina possa mandare in coma una persona? Ad esempio bevendo quotidianamente una bevanda "ricca" di questa sostanza?

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  20. È possibile (ed è successo), la caffeina stimola il sistema nervoso e quindi quello cardiocircolatorio. Ma non per le quantità che dici, le bevande in commercio ne contengono quantità molto limitate (per esempio una di queste, molto nota, ne contiene quanta ce n'è in una tazzina di caffè); ovvio che, se invece di una si bevono 10 lattine al giorno, è diverso.

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  21. Questo per ora è il mio post preferito in assoluto! :) Grazie per avere condiviso la mia stessa opinione(anche se è senza una connessione causale che noi si condivida un'opinione ma grazie fa sempre piacere ricevelo no ;)? ) Ora faccio la solita domandina maliziosa... Non sarebbe eticamente possibile(ed è curiosità non è una polemica o altro) e di aiuto aiutare i pazienti con 1) i farmaci quando ovviamente necessari 2) effetto placebo anche umano? visto che condividiamo l'idea che le medicine quando si oppongono a una situazione che è noto che risolvono risolvono, ma anche il corpo e la mente fanno del loro per fare sentire più a proprio agio e potenzialmente " meglio" il paziente? e non intendo (lo ri sottolineo che la ridondanza sembra eviti gli errori) sostituire le cure scientificamente provate con il placebo...ma la spinta in più di conforto che ci "tranquillizza" e riassesta emotivamente magari un modo dolce? una frase rassicurante? ..oddio forse rileggendo, mi rendo conto che il placebo dopo l'informazione cruda non è detto che funzioni...anzi spesso la gente preferisce il placebo ...però :) forse alla signora avrebbe fatto bene sapere un " signora è stata la medicina" o all'amico " guarda come ti avevo detto non era nulla"...però...capisco che la gente forse non vuole sentire questo vero? Magari dovremmo tutti imparare che il vero potere è nella calma (se così si può chiamare) e forse dovremmo puntare più su questo(sempre come "corollario") tanto...che il panico non serve è provato

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    1. non intendo (lo ri sottolineo che la ridondanza sembra eviti gli errori) sostituire le cure scientificamente provate con il placebo...ma la spinta in più di conforto che ci "tranquillizza" e riassesta emotivamente magari un modo dolce?

      Se ne parla da anni, il problema è che il placebo non ha un effetto costante, controllabile, inevitabile. Funziona con me ma non con te. Con me funziona 10 con te 2, con un altro non funziona. E poi chi ne decide i limiti? Fino a che punto lo usiamo? E se un ciarlatano cura il cancro con il rosmarino e poi per difendersi dice "io volevo usare l'effetto placebo".
      E chi decide a chi e fino a quando mentire (sostenendo che un placebo è invece un farmaco vero)?
      Insomma, troppi problemi. Il principale, nell'uso del placebo è proprio quello etico, è giusto usare un finto farmaco per curare vere malattie? Io direi di no.

      Sull'effetto placebo di carezze, parole, atteggiamento ed empatia, quello non ha bisogno di studi o altro, quello un medico ce l'ha o no, è soprattutto questione di carattere e, se ce l'hai, lo usi tantissimo (e funziona).
      :)

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