tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post3286003856133925141..comments2024-02-19T21:20:24.717+01:00Comments on MedBunker - Le scomode verità: Il caso Tamiflu: la trasparenza è tutto, il silenzio è peggio.Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-86073272421921240902014-03-10T09:23:15.930+01:002014-03-10T09:23:15.930+01:00A distanza di due anni ecco un'altra bella sto...A distanza di due anni ecco un'altra bella storia targata Roche.. A quanto leggo il PM Guariniello ha aperto un'inchiesta nel 2012 dopo le segnalazioni degli oculisti della società oftalmologica italiana e il 5 marzo l'antitrust ha comminato una multa da 180 milioni di euro alla Roche e alla Novartis per il presunto cartello nella vendita dell'avastin e del lucentis.<br />Lei che ne pensa? <br />A me sembra che una multa del genere sia davvero poco. In fin dei conti questi due colossi hanno truffato il SSN e, quindi, tutti noi!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/16627147557972297653noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-80192125544300943752013-01-04T21:23:18.980+01:002013-01-04T21:23:18.980+01:00Io ho dei dubbi sull’effettiva utilità della vacci...<i>Io ho dei dubbi sull’effettiva utilità della vaccinazione contro il papilloma virus</i><br /><br />Anche io e li ho esposti qui:<br /><br />http://medbunker.blogspot.it/2011/11/il-vaccino-il-gioco-e-la-candela.html<br /><br />Da notare che li ho riportati pure al rappresentante dell'azienda produttrice che non mi ha saputo rispondere.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-90092933677028751372013-01-04T14:56:44.017+01:002013-01-04T14:56:44.017+01:00Ho apprezzato l’articolo perché credo sia giusto i...Ho apprezzato l’articolo perché credo sia giusto indagare anche e soprattutto nei confronti di chi produce farmaci tradizionali, soprattutto perché il loro costo è a carico della collettività e di questi tempi una maggiore razionalizzazione della spesa non guasta.<br />Se è difficile valutare l’efficacia di un farmaco lo è molto di più quella di un vaccino. Io ho dei dubbi sull’effettiva utilità della vaccinazione contro il papilloma virus, fatta, almeno credo, a spese della collettività. Per essere sicuri dell’effettiva utilità di questo farmaco in teoria dovremmo:<br />1) fare una sperimentazione su un gruppo consistente di bambine;<br />2) fare un monitoraggio per un periodo lungo sufficiente non solo a constatare che in quel gruppo si ha meno probabilità di contrarre il virus, ma anche di contrarre il tumore (solo una parte di papillomi virus degenerano in tumori e la vaccinazione potrebbe eliminare solo quelli meno pericolosi);<br />3) verificare anche la percentuale di morti per altre malattie o comunque di malattie degenerative al fine di meglio valutare gli eventuali effetti collaterali di lungo periodo;<br />4) verificato che effettivamente il vaccino permetta di salvare delle vite umane (al netto di eventuali incrementi di morti per altre cause) stimare le eventuali vite che si potevano salvare con un utilizzo alternativo di quelle risorse (ad esempio incrementando i posti letto adibiti a camera rianimazione o terapia intensiva coronarica, di cui molti ospedali ne sono privi);<br />5) fare una contro ricerca a spese dell’azienda produttrice per verificare la correttezza della ricerca, quanto meno nella fase iniziale.<br />Credo che forse nello specifico sia stato fatto solo quello descritto al punto 1, troppo poco per dire che quel vaccino salva vite umane. Date le sempre più limitate risorse, considerando poi che i profitti possono annebbiare la coscienza a chiunque (anche a ricercatori) credo sia opportuno una maggiore trasparenza e procedure più rigide quantomeno per quei vaccini che non presentano i caratteri di urgenza, quale appunto quello contro il papilloma virus.<br />Corradohttps://www.blogger.com/profile/07197014309188909142noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-10907914006583685422012-12-21T16:16:38.487+01:002012-12-21T16:16:38.487+01:00OK, la prendo per buona perché sicuramente ne sai ...OK, la prendo per buona perché sicuramente ne sai più tu di me. Grazie per la spiegazione.Puce72https://www.blogger.com/profile/11373538738738065643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-6920574152930212082012-12-21T12:21:39.380+01:002012-12-21T12:21:39.380+01:00Se qualcuno deve dare il consenso alla commerciali...<i>Se qualcuno deve dare il consenso alla commercializzazione, dovrà pur basarsi su qualcosa che non sia solo uno studio che dice "funziona" ma non contiene alcun dato a dimostrazione di ciò...</i><br /><br />Se le agenzie del farmaco dovessero controllare una per una le cartelle cliniche relative alle sperimentazioni di tutti i farmaci proposti per la commercializzazione saremmo ancora all'aspirina.<br />E' una mole di lavoro impossibile da realizzare. Guardacaso uno dei problemi relativi a questa vicenda è legato anche al fatto che la FDA e l'EMA avevano richiesto questi dati (in seguito ai primi dubbi emersi sul Tamiflu) e la Roche ha inviato scatoloni pieni di fogli (non vorrei sbagliarmi, mi sembra oltre 100.000 pagine di dati). Questo è stato visto naturalmente come un ulteriore tentativo di insabbiare le cose, perché quei fogli non saranno analizzabili prima di 5-6 anni. Per capirci, a volte ci vogliono settimane per analizzare UNO studio solo dal punto di vista statistico e clinico, figurati quante ne servirebbero per studiare (ammettiamo) 800 cartelle per ognuno dei 20 studi su UN farmaco...<br />Non per niente tutto si basa sulla fiducia e sul presupporre la buona fede e l'onestà dell'azienda. Ma a quanto pare non è sempre così.<br /><br />Non è questa la strada quindi, non interessa leggersi le cartelle una per una, interessa il fatto che se avessi dubbi su un prodotto, potrei chiedere qualche dato in più, relativo ad un aspetto o all'altro del farmaco o ai soli effetti collaterali, o magari alle differenze in base all'età...sono degli esempi.<br /><br />Insomma, non è tanto una questione di legge quanto di trasparenza. Potrebbe essere impossibile studiare tutti i dati di tutti i farmaci al mondo fino ad approvarli, ma intanto, perché l'azienda non li mette a disposizione?Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-34068339461039739972012-12-21T12:10:24.636+01:002012-12-21T12:10:24.636+01:00> Le aziende (ma anche gli sperimentatori)
>...> Le aziende (ma anche gli sperimentatori) <br />> hanno un bel po' di motivi (validi o meno) <br />> per non mostrarli (privacy, segreto <br />> professionale ed aziendale)<br /><br />capisco il segreto aziendale sul principio attivo (che comunque sarebbe coperto da brevetti) ed eventualmente sul modo in cui questo principio agisce, ma sui dati della sperimentazione clinica non vedo perché debba esserci segreti. Se qualcuno deve dare il consenso alla commercializzazione, dovrà pur basarsi su qualcosa che non sia solo uno studio che dice "funziona" ma non contiene alcun dato a dimostrazione di ciò... altrimenti anche un omeopata può dire "funziona" senza dimostrare nulla.Puce72https://www.blogger.com/profile/11373538738738065643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-22360618628011562682012-12-21T09:51:02.265+01:002012-12-21T09:51:02.265+01:00per autorizzare la vendita, gli organi competenti ...<i>per autorizzare la vendita, gli organi competenti verificassero proprio i dati... le cartelle...</i><br /><br />Le aziende (ma anche gli sperimentatori) hanno un bel po' di motivi (validi o meno) per non mostrarli (privacy, segreto professionale ed aziendale) ma non dovrebbero averne se sorgono dei dubbi sull'attendibilità dei dati (anche perché ci sarebbero diversi modi per ovviare ai problemi di privacy). In ogni caso questa vicenda sta portando ad un cambiamento proprio di questo tipo di problemi.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-86755235104667893302012-12-21T09:35:22.446+01:002012-12-21T09:35:22.446+01:00> se tu dici che un farmaco funziona 9 volte &g...> se tu dici che un farmaco funziona 9 volte > su dieci perché così risulta dalle cartelle <br />> dei soggetti in sperimentazione mi sta <br />> bene, ma se quando ti chiedo "per favore mi <br />> fai vedere le cartelle sulle quali hai <br />> basato le tue conclusioni?" non me le <br />> fornisci, qualche sospetto mi sorgerebbe <br />> sicuramente...<br /><br />E' proprio questo che non mi quadra: visto che parliamo di salute pubblica, mi sarei aspettato (anzi, ne ero convinto) che per autorizzare la vendita, gli organi competenti verificassero proprio i dati... le cartelle... e non che si basassero solo su uno studio promosso dall'azienda produttrice. Cmq sia, ottimo articolo e grazie per le info. Puce72https://www.blogger.com/profile/11373538738738065643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-53928363090103256492012-12-20T18:48:45.055+01:002012-12-20T18:48:45.055+01:00è un libro estremamente più maturo di Bad Science
...<i>è un libro estremamente più maturo di Bad Science</i><br /><br />Già questo è un merito in più...<br />:)<br /><br /><i>com'è possibile che sia in commercio un farmaco di cui nessun organo indipendente conosca gli effettivi risultati degli studi che dovrebbero autorizzarne la vendita???</i><br /><br />Gli studi (o meglio LO studio) c'era e pure di buon livello (è quello di Kaiser di cui parlo nel post) ed i seguenti si basavano su questo e su altri successivi. Quindi dal punto di vista "scientifico" non ci sono state grosse falle, il problema è sorto quando uno dei "revisori" (gli studiosi cioè che rileggono gli studi su un argomento traendone conclusioni più "ampie") ha chiesto i dati, non gli studi. In pratica se tu dici che un farmaco funziona 9 volte su dieci perché così risulta dalle cartelle dei soggetti in sperimentazione mi sta bene, ma se quando ti chiedo "per favore mi fai vedere le cartelle sulle quali hai basato le tue conclusioni?" non me le fornisci, qualche sospetto mi sorgerebbe sicuramente...Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-86285292369892160892012-12-20T14:00:14.921+01:002012-12-20T14:00:14.921+01:00Mi sfugge una cosa: ero convinto che l'autoriz...Mi sfugge una cosa: ero convinto che l'autorizzazzione alla commercializzazione di un farmaco venisse concessa solo a fronte dell'evidenza della sua efficacia e la mancanza di effetti collaterali gravi (dove la "gravità" va valutata in relazione ai benefici che dovrebbe dare).<br />In definitiva, ero convinto che per poter mettere in vendita un farmaco, una commissione o un'entità "esterna" all'azienda farmaceutica dovesse, se non eseguire studi indipendenti, quantomeno verificare dei dati concreti, e non fidarsi di dati tenuti segreti dall'azienda stessa.<br /><br />In poche parole: com'è possibile che sia in commercio un farmaco di cui nessun organo indipendente conosca gli effettivi risultati degli studi che dovrebbero autorizzarne la vendita???Puce72https://www.blogger.com/profile/11373538738738065643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-92034592512367635482012-12-20T10:42:32.265+01:002012-12-20T10:42:32.265+01:00@Salvo: io ho già divorato Bad Pharma.. che dire, ...@Salvo: io ho già divorato Bad Pharma.. che dire, metti da parte un bel po' di tempo libero, è un libro estremamente più maturo di Bad Science (comunque consigliatissimo) e pure estremamente denso di informazioni. Una di quei libri da far circolare, considerato che neanche un paio di settimane fa' ho sentito una stella nascente della ricerca clinica del mio policlinico educare una platea di studenti come "se non hai conflitti di interessi con alcuna casa farmaceutica sei uno sfigato" (sic)Thhhhttps://www.blogger.com/profile/08057842692823830115noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-47990948897979903612012-12-19T21:44:51.415+01:002012-12-19T21:44:51.415+01:00@ max(L)
Mi era sorto il sospetto..
Infatti avev...@ max(L)<br /><br /><i>Mi era sorto il sospetto..</i><br /><br />Infatti avevo scritto precedentemente che era un 'sommario'.<br /><br /><i>La minimizzazione non e’ un’ipotesi, chi ha lavorato per l’industria farmaceutica sa bene che e’ un dato di fatto.</i><br /><br />Infatti (e due) parlo da profano: ho conoscenze - che ogni tanto 'rinfresco' - in scienze dell'informazione e statistica e tra le mie passioni/hobby vi sono la scienza in generale e la medicina, ma non son così addentro nel campo pubblicazioni/industria farmaceutica, per questi motivi ho impostato il discorso su un piano ipotetico, non mi sognerei mai di dare per assodati concetti dei quali non son più che sicuro.<br /><br />Grazie, in ogni caso, della discussione, è sempre piacevole imparare qualcosa.la tigre della malorahttps://www.blogger.com/profile/10908182084253537833noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-12628655334622734442012-12-19T20:10:49.247+01:002012-12-19T20:10:49.247+01:00@la tigre della malora: la mia citazione è una sin...@la tigre della malora:<i> la mia citazione è una sintesi giornalistica (praticamente quel che stava scritto in copertina della rivista)</i><br /><br />Mi era sorto il sospetto..<br /><br /><i> Goldacre spiega meglio e più diffusamente il concetto, e mi pare vada nel senso da te indicato.</i><br /><br />Il compianto prof. Liberati (http://www.cochrane.org/features/farewell-professor-alessandro-liberati) aveva ben presente, come tutti coloro che si occupano di meta-analisi, le conseguenze della mancata pubblicazione dei trials negativi: il bias di pubblicazione. A cio’ aggiungiamo anche un secondo rovescio della medaglia: se non e’ nota l’inefficacia di un trattamento perche’ chi dovrebbe pubblicare teme di rovinare la propria immagine, altri butteranno tempo e risorse per qualcosa che non avrebbe ragione d’essere indagato.<br /><br /><i> Resta il fatto - ipotizzato da G., ma con forti indizi (quasi prove, direi, ma bisognerebbe leggere il libro per intero) a sostegno - che a volte le industrie tendono 'di prassi' a minimizzare, se non nascondere, dati e risultati ritenuti 'dannosi' per le vendite dei loro prodotti</i><br /><br />La minimizzazione non e’ un’ipotesi, chi ha lavorato per l’industria farmaceutica sa bene che e’ un dato di fatto.<br />max(L)https://www.blogger.com/profile/07516114447904809158noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-90583959847849840352012-12-19T17:14:28.718+01:002012-12-19T17:14:28.718+01:00@ max(L)
Hai ragione, ma secondo me bisogna tener...@ max(L)<br /><br />Hai ragione, ma secondo me bisogna tener conto che la mia citazione è una sintesi giornalistica (praticamente quel che stava scritto in copertina della rivista). Il contenuto dell'articolo - che poi ho scoperto essere una sorta d'anticipazione dell'edizione italiana di 'Bad medicine' - di Goldacre spiega meglio e più diffusamente il concetto, e mi pare vada nel senso da te indicato.<br /><br />Resta il fatto - ipotizzato da G., ma con forti indizi (quasi prove, direi, ma bisognerebbe leggere il libro per intero) a sostegno - che a volte le industrie tendono 'di prassi' a minimizzare, se non nascondere, dati e risultati ritenuti 'dannosi' per le vendite dei loro prodotti, nell'articolo veniva analizzato il caso di un principio attivo contenuto in uno psicofarmaco, che dopo anni è stato ritenuto (in UK) non raccomandabile prescrivere ai ragazzini. Vado a memoria: G. ha anche riscontrato che la ditta non commise nulla di illegale, ma il suo comportamento fu (anche) favorito dalla possibilità di potersi 'insinuare' nei meandri delle norme e dei regolamenti. Senza violarli, ma mantenendo un atteggiamento - semplifico - poco 'etico'.<br /><br />Altra sintesi: come evidenziato pure da Salvo, vi sono tra le altre due possibili soluzioni: norme più chiare e stringenti e massima o quasi trasparenza.<br /><br />Dimenticavo una terza: maggior possibilità di controlli, ovviamente indipendenti.la tigre della malorahttps://www.blogger.com/profile/10908182084253537833noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-31772392914650056012012-12-19T14:46:18.869+01:002012-12-19T14:46:18.869+01:0020 minuti di applausi!
Ottimo lavoro e proposta ch...20 minuti di applausi!<br />Ottimo lavoro e proposta che condivido.<br />Altro comportamento sospetto si è creato attorno all'Aulin.<br />Fino a qualche tempo fa veniva infatti prescritto come panacea di tutti i mali. Adesso è diventato tabù e il motivo preciso a me non è ancora ben chiaro.<br />Sai qualcosa di più preciso? Hai qualche lavoro in mente?<br />Boicotaggio assolutamente condiviso.Rabzahttps://www.blogger.com/profile/14063870462294232326noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-57110516538722009062012-12-19T13:45:25.330+01:002012-12-19T13:45:25.330+01:00@la tigre della malora:Quando prescrivono un farma...@la tigre della malora:<i>Quando prescrivono un farmaco, spesso i medici non sanno esattamente che effetto avrà sui pazienti. Perché la legge consente alle case farmaceutiche di pubblicare solo i risultati positivi dei test condotti sui medicinali</i><br /><br />Mi pare che ci sia qualcosa che non torna...quando si dice che le case farmaceutiche pubblicano solo i risultati positivi e’ da intedersi in genere in altro senso e cioe’ che non vengono pubblicati i risultati dei trials negativi cioe’ quelli che portano a concludere per l’inefficacia (o tossicita’) di un trattamento non che vengono sistematicamente nascosti gli effetti negativi di un trattamento se efficace. <br /><br />@Salvo Di Grazia:<i>sia alcune riviste scientifiche (BMJ su tutte), sia alcune autorità (EMA su tutte) stanno muovendosi in questo senso: vuoi un'approvazione? Devi fornire tutti i dati richiesti, non solo quelli che vuoi tu.</i><br /><br />Mi risulta che l’FDA richieda i dati grezzi e che prima dell’approvazione rifacciano le analisi statistiche i cui risultati (e conclusioni) vengono poi confrontati con quelli delle case farmaceutiche. Mi sembra pero’ inverosimile, se non da intendersi in altro senso, che le riviste scientifiche chiedano la stessa cosa, per ragioni di tempo e risorse. <br /><br />@Grezzo:<i>esiste qualche statistica "sul campo", ovvero su un campione di pazienti che hanno assunto il farmaco che possa sopperire al rifiuto di Roche di fornire tutta la documentazione e fugare dunque i dubbi?</i><br /><br />Non so per lo specifico caso, ma solitamente questi studi di popolazione si chiamano studi di Fase IV o studi di sorveglianza post-marketing. <br />max(L)https://www.blogger.com/profile/07516114447904809158noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-42808178427708451582012-12-19T12:30:50.453+01:002012-12-19T12:30:50.453+01:00l'acido acetilsalicilico non si trova in natur...<i>l'acido acetilsalicilico non si trova in natura</i><br /><br />Giusta precisazione, è chiaro che i prodotti farmaceutici fanno uso di molecole naturali "processate". Nemmeno il bicarbonato si trova in natura (o meglio, se ne trovano quantità minime) ed è necessario produrlo in fabbrica (e per farlo si usa il mercurio...).<br />;)Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-79279319543611605972012-12-19T11:09:21.728+01:002012-12-19T11:09:21.728+01:00Solo per fare una precisazione: l'acido acetil...Solo per fare una precisazione: l'acido acetilsalicilico non si trova in natura. Nel genere Salix sp. (Specialmente nel salice bianco) e Spiraea sp. si trova l'acido salicilico. Poi effettivamente una molecola naturale può essere brevettata, purchè sia sintetizzata o purificata con procedimenti "umani"; quindi, oltre al brevetto dell'acido acetilsalicilico, esiste pure un brevetto per la produzione industriale di acido salicilico ma non può esistere un brevetto per l'infuso di corteccia di salice.<br /><br />passo e chiudo su questa breve precisazione sulla parte introduttiva dell'articolo.<br />salamandra mannarahttps://www.blogger.com/profile/12112293628356799542noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-60788874726711844322012-12-19T10:28:14.163+01:002012-12-19T10:28:14.163+01:00Incredibile che i complottardi non abbiano afferra...Incredibile che i complottardi non abbiano afferrato la palla al balzo per l'ennesimo assalto a big-pharma. In ogni caso, visto che è stato ampiamente usato, oltre ai dati preliminare che indicano una scarsa efficacia, esiste qualche statistica "sul campo", ovvero su un campione di pazienti che hanno assunto il farmaco che possa sopperire al rifiuto di Roche di fornire tutta la documentazione e fugare dunque i dubbi? D'altronde mi pare di capire che non è stato affatto ritirato e che è regolarmente consumato...Grezzohttps://www.blogger.com/profile/13202014325981843783noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-29591150499767504012012-12-19T10:28:09.432+01:002012-12-19T10:28:09.432+01:00Bellissimo articolo, che dimostra come nel mondo d...Bellissimo articolo, che dimostra come nel mondo della Scienza quando qualcosa non va, non c'è "Big Pharma" che tenga. Niente ricercatori e accademici "indottrinati" o pagati per tacere, anzi. Ennesima dimostrazione che il complottismo è una marea di vaccate.<br />Grazie, questo blog è sempre meraviglioso.Gugahttps://www.blogger.com/profile/06073758278390153948noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-73769248860395409722012-12-18T21:14:57.071+01:002012-12-18T21:14:57.071+01:00ma la FDA o l'OMS o altri organi di controllo,...<i>ma la FDA o l'OMS o altri organi di controllo, non hanno facoltà di ritirare il farmaco in mancanza di dati seri?</i><br /><br />E' proprio questo il problema, i "dati seri" sembravano esserci ma solo dopo la commercializzazione qualcuno si è accorto che la Roche non vuole fornirli (ma continua a dire che esistono). Le autorità hanno basato l'autorizzazione sui dati di UNO studio che è ancora valido. Non possono quindi ritirare un farmaco per "sospetti" o "scorrettezza" o "poca trasparenza" dell'azienda, non è un caso contemplato, ma anche qui stanno cercando di mettere ordine alle regole, sia alcune riviste scientifiche (BMJ su tutte), sia alcune autorità (EMA su tutte) stanno muovendosi in questo senso: vuoi un'approvazione? Devi fornire tutti i dati richiesti, non solo quelli che vuoi tu.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-72215573568607421032012-12-18T18:25:22.697+01:002012-12-18T18:25:22.697+01:00Non ho capito una cosa, ma la FDA o l'OMS o al...Non ho capito una cosa, ma la FDA o l'OMS o altri organi di controllo, non hanno facoltà di ritirare il farmaco in mancanza di dati seri?oui, c'est moihttps://www.blogger.com/profile/10437429572527752748noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-87661699016074819382012-12-18T09:32:54.969+01:002012-12-18T09:32:54.969+01:00Ti segnalo solo un refuso
Corretto, grazie.
&quo...<i>Ti segnalo solo un refuso</i><br /><br />Corretto, grazie.<br /><br /><i>"inguaribile" e "incurabile"</i><br /><br />Sono due termini usati anche come sinonimi, ma mentre inguaribile significa che non vi è alcun rimedio che guarisca una malattia ma possono essercene altri che ne migliorano i sintomi o la "stabilizzano" (esempio il diabete, è inguaribile ma si riesce a controllarne i sintomi e gli effetti), incurabile vuol dire che non vi è alcun modo per migliorare o "controllare" la malattia. Un esempio possono essere alcuni tipi di tumore. Quindi, per esempio, il diabete è inguaribile ma curabile. Siamo comunque nel campo dell'etimologia, non della medicina e tutto risiede nel significato dei termini "cura" e "guarigione", l'influenza è curabile ma inguaribile da parte dell'uomo.<br /><br /><i>allego link della trasmissione "Falò" andata in onda sulla RSI</i><br /><br />Interessante, grazie.Salvo Di Graziahttps://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-55099324845213923422012-12-18T09:08:28.264+01:002012-12-18T09:08:28.264+01:00Gentilissimo Dottor Salvo,
a ulteriore supporto di...Gentilissimo Dottor Salvo,<br />a ulteriore supporto di quanto scrive, allego link della trasmissione "Falò" andata in onda sulla RSI. Un sincero grazie per la Sua preziosa opera di divulgazione.<br />http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg=0&ids=0&idc=41488giulianohttps://www.blogger.com/profile/02145096772004455739noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-28419594266113144872012-12-17T20:17:14.679+01:002012-12-17T20:17:14.679+01:00Vero, Goldacre è un grande, ogni tanto lo leggo su...Vero, Goldacre è un grande, ogni tanto lo leggo sul suo badscience.net, per chi mastica l'inglese ed è interessato alla medicina & affini lo ritengo un sito fondamentale.la tigre della malorahttps://www.blogger.com/profile/10908182084253537833noreply@blogger.com