martedì 21 dicembre 2021

Covidiots

Il fatto che i media chiedano a filosofi cosa ne pensano delle vaccinazioni, a comici (un po' fuori dai riflettori) come giudichino la campagna vaccinale, a conduttori radiofonici cosa pensano dell'immunità umorale dovrebbe far sorgere agli amanti dei complotti e di chi dice che si sparge "cattiva informazione" qualche sospetto. Non dico sospetti di chissà cosa ma il sospetto che l'informazione, più che a...informare, punti a intrattenere, creare un intrattenimento scottante, "caldo", agitato, magari condito da urla, fatto da persone che si insultano e due schieramenti così da far riconoscere il pubblico che guarda in uno o l'altro fronte.
Quell'informazione che per tanti è "manipolata" deve insospettire quando fornisce notizie stupide (cosa ce ne frega del pensiero di un ingegnere aerospaziale sull'opportunità di vaccinare i bambini?), inutili (cosa me ne faccio dell'opinione di un allenatore di calcio sugli effetti collaterali dei vaccini?). Questa è informazione manipolata.
L'informazione utile è quella che mi fornisce un dato, se è difficile da capire (perché non tutti capiamo i dati che non abbiamo imparato a capire) spiegarlo con qualcuno (riconosciuto per la sua competenza e correttezza) che lo spiega e basta. Questo se parliamo di cose serie, ovvio che se si parla di moda sarà giusto discutere di cappelli o foulard, di nastri rosa o tacchi a spillo, anche ridendo.

Ma su cose serie no.
Sentire l'opinione del calciatore o del regista televisivo non ha importanza, non serve, è inutile. Se un programma di informazione informa male è di basso livello, non serve, è inutile e pure dannoso.
E se vuoi informazioni e non capisci questo sei parte del problema. In fondo sei parte del sistema che tanto dici di combattere. Sei ignorante se non sai, non capisci e se formi le tue idee su basi inventate.

A me questa informazione ha stancato da tempo. Vedo con dispiacere il tentativo di qualche professionista dell'informazione di mantenersi integro, onesto e corretto nel dare le notizie ma purtroppo annega nel mare dei vari opinionisti e esperti da salotto.
Certo che ci sono stati anche professionisti della salute competenti (che lo sono davvero) che hanno sbagliato tutto. Ditemi il senso del fare previsioni a sei mesi o su ciò che accadrà tra un anno su una cosa in continua evoluzione e che ha mille variabili.
Ditemi a cosa serve parlare nei talk show dell'efficacia al 95 o al 91% dei vaccini. Oppure ditemi a chi serve spiegare che "certo, con un vaccino si può pure morire" nel programma della sera, perché poi lo spettatore medio capisce che "sì, con il vaccino si muore" e il ciarlatano rilancia "certo, i vaccini uccidono, lo ha detto anche il professore in TV!".
Non è divulgazione, non è medicina (che si fa all'università, non in TV) è spettacolo. Show, di basso livello e se a questo si aggiunge un po' di voglia di fama e di diventare "opinion leader" (condizione che per un medico è molto vantaggiosa) il danno è fatto.
Perché spesso questi professionisti, bravissimi nel loro lavoro, non sanno parlare con gli altri. Lo vedo ogni giorno. Quando c'è da comunicare una diagnosi infausta spero sempre che questa cosa venga fatta dal collega che sa spiegare e sa comunicare.
C'è molta differenza tra il dire "signora lei ha un tumore e purtroppo è brutto, in genere non lascia speranza, ora vada a prenotare una visita oncologica così inizierà la chemioterapia" e "signora, ci sono delle cellule anomale, tumorali, ci mettiamo assieme a ragionare come fare per ottenere il miglior risultato possibile, intanto rifletta e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento".
Lo capite?

Io qui non mi rivolgo a chi si fida della scienza a chi pensa "io non ne capisco niente e chiedo a lui" ma a chi si beve le bufale, a chi va dietro a guru e ciarlatani convinto siano "ribelli" e "contro" un sistema rappresentato dai cattivi quando invece stanno andando dietro a poveri cristi spesso con problematiche personali che li portano a cercare seguito, autostima, apprezzamento e che si sono infilati in questo circo del Covid per farsi notare, a volte mitomani, gente in cerca di riflettori. Personaggi dimenticati da tempo, politici prossimi alle elezioni, giornalisti mandati allo sbaraglio...che si deve fare per campare...
Non a caso tanti "guru" che urlano contro i vaccini si sono vaccinati di corsa.
Ma a noi piace parteggiare, tifare, anche se il tifo è stupido, animalesco, cieco.
È "bello" però fare parte di una squadra.

Medico novax chiede ai suoi colleghi di rinunciare a Satana. Un contributo fondamentale in una pandemia.

Io mi sento sveglio e che ho capito tutto e così non mi vaccino, insulto il ministro, disegno draghi con la faccia verde e le corna da diavolo, mi sono vendicato di anni di problemi economici, nervosismo, stress, non arrivo a fine mese, la colpa deve essere di qualcuno. Cerco quindi di stare con chi ha i miei stessi problemi così mi sentirò parte di una comunità, avere problemi da solo ti fa sentire peggio.

Così se qualcuno mi dice che il ministro mi vuole morto, i medici mi fanno un farmaco velenoso e gli infermieri mi pompano aria nelle vene per uccidermi ho finalmente qualcuno con cui prendermela. E ho pure la mia comunità. Con tanto di "guru".
Se il mio guru è violento e volgare fa quello che in fondo vorrei fare io ma tanto nessuno mi ascolterebbe quindi mi accodo alle sue parole.
Dall'altro lato c'è la squadra dei vaccinati: seri, colti, hanno capito e sono dalla parte giusta. Perché dall'altra parte c'è un piccolo gruppo di idioti, un po' rintronati, con il cappello di stagnola che credono al microchip e ai vaccini velenosi, che poi sono gli stessi che prima credevano agli UFO, alle scie chimiche e al falso sbarco sulla Luna: complottisti. Quale miglior bersaglio per la mia comunità di un gruppo di mezzi stonati che credono ai vaccini pericolosi? Mi unisco al gruppo e tifo per la mia parte.

I primi chiamano i secondi con un soprannome "covidiots" ovvero "gli idioti del Covid", sono i cretini, quelli che non hanno capito niente.
Poi hanno iniziato anche i secondi a chiamare i primi con un soprannome: "covidiots", "gli idioti del Covid", perché sono quelli stupidi, che muoiono perché non vaccinati.
Una riga in mezzo e facciamo una partita.

Ecco, le due squadre sono allettanti, gustose. Ci riuniamo in gruppo e prendiamo in giro gli altri, noi siamo nel giusto, loro sono una massa di cretini. Oggi vinco io, è morto un novax, poveraccio, non si era vaccinato perché credeva ai vaccini assassini, glielo aveva detto un medico amico. Domani vince il novax, è morto un vaccinato, quattordici dosi. Ahahahahahah!!

Perché va così. Tra i giusti ogni tanto muore qualcuno perché il vaccino non può proteggerti se qualche infetto ti sputa in faccia cento miliardi di virus. E i novax ridono. Poi tra i novax muore un altro perché è stupido pensare che il ciclamino rosa possa proteggerti da un virus, quello se ti contagia e tu lo prendi male ti invade i polmoni e ti fa morire soffocato, come con la testa infilata dentro un sacchetto di plastica. E i colti vaccinati ridono (di nascosto perché non si può fare in pubblico, non siamo bestie volgari come loro, siamo bestie discrete).
Bene, grande risultato. Hai vinto. 
Hanno vinto anche gli altri.
E come facciamo a capire chi ha ragione? Se ne sentono di tutti i colori...

E il microchip! Che sciocchezza!
Ma in Svezia hanno iniziato a mettere il microchip.

Ma il grafene? Scherzi?
Eh, c'è uno studio che ha trovato grafene in un vaccino.

E i vaccinati si contagiano come in non vaccinati. Che cretinata!
Ma c'è uno studio e poi lo ha detto Mario Trombolini, professore di sociologia dell'antartide a Vienna.

Non finirà mai. E probabilmente mai ci sarà "pace" tra i due gruppi. Perché sono normali in uno stadio fatto di caos, informazione disordinata e inconsistente e politica che cavalca le insoddisfazioni.

Poi ci sono quelli psicologicamente provati, magari cercano qualcosa da spaccare perché i vaccini con i microsensori 5G non li vogliono e spaccano computer, macchine e muri. D'altra parte la persona che si barrica a casa e mangia con un buco nella mascherina non è, pure lei, ormai psicologicamente provata?
Ce l'hanno con il ministro o il capo del governo? Macché, sono solo esauriti. Gente che va alle manifestazioni, urla "assassino" al poliziotto e quando questo lo tocca si rotola a terra urlando "mi ha aggredito io non stavo facendo niente".

Allora ci deve essere qualcosa che rimetta tutto a posto. Impossibile. Questa linea divisoria è l'unico modo per fare diventare l'argomento interessante. Interessante per chi vende notizie ovviamente, come potremmo tenere il pubblico attaccato alla TV?
Dedichiamo una puntata alla gestione degli hub vaccinali e vediamo come va? Spieghiamo il paradosso di Simpson o la scala logaritmica dei contagi? Che dite?

Perché in fondo stiamo vivendo una cosa normalissima, inutile girarci.
Siamo un'umanità, miliardi in questo pianeta.
Una volta c'era la peste, poi l'influenza, in America persino il vaiolo. E ora è arrivato il Covid.
Con la peste, l'influenza e il vaiolo morivano tutti o quasi ma morivano a milioni. Con il Covid anche ma (nelle parti del mondo che possono permetterselo) tra terapie e vaccinazioni ne salviamo tanti. È successo e succederà.
Fine.

Hanno creato il vaccino, bene, ne vuoi approfittare? Vai, sei fortunato in fondo a essere nato in questo chilometro quadrato e in questo secolo.
Vai e fallo. Ti presenti, ti vaccini e molto probabilmente sei protetto. Sì sì, qualcuno ha febbre, io ho avuto una stanchezza immane per due giorni, sembra che qualcuno sia pure morto per colpa del vaccino (in Italia probabilmente circa venti persone ma saranno di più) se però contiamo le dosi fatte (104 milioni in Italia, quasi 5 miliardi nel mondo) è davvero un rischio assolutamente minimo. Pochi sanno che nei primi anni della vaccinazione antipolio centinaia di bambini si ammalavano di poliomielite e tanti morivano perché quel vaccino aveva questo effetto collaterale, causava la malattia che doveva prevenire ma davanti agli 8000 casi di paralisi da poliomielite in un anno si accettava quel dolore, quel sacrificio. Era talmente evidente il dramma delle nostre famiglie che i genitori, con la paura nel cuore, portavano i bambini alla vaccinazione, era una speranza, una protezione. Dopo due anni i casi di polio in Italia furono 500, dopo venti anni la poliomielite scomparve dal nostro paese.
Non ti vuoi vaccinare?
Temi il 5G, hai sentito Montesano e "due domande me le faccio"? E non ti vaccinare. Secondo me rischi grosso e non ne vale la pena ma va bene, fai tamponi di controllo e così puoi uscire, andare al mercato, mangiare la pizza e lavorare. Che te ne frega? Non è la prima volta.

C'era anche allora, ai tempi della polio, chi non voleva fare il vaccino e anche allora c'erano i gruppi novax e le manifestazioni. C'erano i gruppi contro l'elettricità, i pali del telegrafo e contro gli aerei. Nei congressi medici dell'ottocento c'era chi non voleva le donne in sala operatoria perché "deboli e isteriche". Ci sono sempre stati quelli dalla parte giusta e gli altri da quella sbagliata.
C'erano i buoni e i cattivi.
I giusti e gli stupidi.

Non è cambiato nemmeno il fatto che qualcuno manipolava i due gruppi (i "giusti" erano per ovvi motivi più numerosi, molti di più). Servivano. Per motivi politivi, sociali, perché distraevano l'opinione pubblica da temi più difficili. Ciarlatani, personaggi strani e saltimbanchi hanno sempre fatto parte dell'umanità varia.
Oggi riempiono giornali e palinsesti, oggi facciamo parlare Pippi Franchi e Montesani di malattie infettive e li ascoltiamo in prima serata. Se non succedesse si parlerebbe del gol della Salernitana o del colore della tuta di Madonna che faceva jogging. Serve davvero sapere cosa pensa Heather Parisi (ex soubrette e ballerina della TV italiana) della proteina S?
Invece c'è un'intera filiera che vive di notizie e noi siamo avidi di news. Ma cosa cambia per noi sapere se il virus è a mRNA o a DNA? Per noi cittadini, dico.
Perché certo interesserà scienziati e medici, biologi e bioingegneri ma alla signora Alda pasticcera da Cremona o a Nunzio imbianchino di Avola, cosa interesserà? Niente.
Di questa notizia non se ne farà nulla. Niente. Perché quello che sta succedendo, una malattia infettiva che contagia e uccide, è sempre successo. Una civiltà seria dovrebbe prendere le giuste contromisure, ci sono anche i vaccini, usiamoli, attenzione, pazienza e ne usciremo fuori. Speriamo.

Eppure in TV invitano un critico televisivo, esperto di programmi di intrattenimento, che dice che "lui conosce persone che hanno avuto conseguenze negative dal vaccino" e lo dice così, come se dicesse di aver visto Babbo Natale ma più grave. "Lui" li conosce (io per esempio no, pur essendo medico ma questo non lo direi mai in pubblico) e quindi dobbiamo discutere con lui se esistono le conseguenze negative del vaccino. Immaginate quanta esperienza medica possa avere questo personaggio. Quanti malati curati, quanti farmaci somministrati, terapie endovena, interventi chirurgici, intubazioni o dosaggi avrà curato per poter dire la sua agli italiani, in pubblico, in televisione, sulle conseguenze negative dei vaccini. Immaginate a cosa possa servire questa sua importante opinione.

Questa persona conosce chi "ha avuto conseguenze negative dal vaccino".

Se quindi un critico televisivo conosce persone che hanno avuto conseguenze negative, non un immunologo, un patologo clinico, un internista, uno pneumologo, non l'istituto superiore di sanità o l'agenzia del farmaco ma un critico televisivo, esperienza fondamentale e decisiva nell'ambito della lotta alla pandemia di Covid, ecco che possiamo riprendere a discuterne, animatamente, da ora.
Pronti? Vai!
Giusti e stupidi ascoltano e iniziano a scannarsi. Sul nulla.
SUL NULLA.

Covidiots.

Tutti.

Alla prossima.

7 commenti:

  1. Sono perfettamente d'accordo che spettacolarizzare la contrapposizione si-novax sia solo deleterio. Una buona comunicazione dovrebbe evitare di abbassarsi a questo piano, pena solo confondere il prossimo.
    Poi è evidente che questa vicenda ci coinvolge tutti sul piano emotivo, economico, stravolgendo le nostre vite, non può essere ignorata e i media in qualche maniera inevitabilmente devono raccontarla.
    Rispetto a 100 anni fa la platea di chi tutto sommato è interessato ed è in grado di comprendere almeno qualche elemento si è allargata molto. Il guaio è che molti fanno un passo di troppo, dal capire qualcosa per cultura personale (cosa sia grossomodo il dna o l'rna non è un mistero riservato a pochi eletti) al ritenersi esperti in grado di dialogare al pari di un ricercatore in materia. A mio avviso non si può pretendere che non se ne parli, anche degli aspetti scientifici, forse se ne dovrebbe parlare meglio.
    Una cosa veramente mi infastidisce della comunicazione, al di la della spettacolarizzazione dello scontro con i novax: non distinguere le OPINIONI anche di scienziati seri e accreditati, che malgrado tutto restano delle opinioni con una forte aleatorietà, dalle affermazioni comprovate da dati e letteratura. Questo è già difficile per uno che mastica scienza, figuriamoci per gli altri.
    Un'altra cosa che comincia a stufarmi sono le percentuali date a casaccio. Troppe volte leggo e sento di percentuali (ad esempio sull'efficacia dei vaccini) senza che si capisca di cosa e rispetto a cosa. Furlong alla settimana ? Già in media la sensibilità matematica anche di persone di buona cultura è davvero scarsa, se poi vengono lanciati numeri non circostanziati, si mette solo confusione.
    Detto questo, in generale concordo in pieno con quanto scritto con l'articolo.

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  2. Salve , dopo la canzoncina dei soliti virologi ormai da salotto, penso si sia toccato il fondo dello schifo. Ho visto un film stupendo al cinema dal titolo " Don't look up " che parla più o meno del fenomeno odierno del Covid e della follia generale. Spoiler ... finisce molto male. Uscito dalla sala mi sono fatto pena da essere umano. Saluti a tutti

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    1. Di quel siparietto si poteva fare davvero a meno. Mi domando come mai persone intelligenti non arrivino a comprendere quanto sia controproducente la propria sovraesposizione. Posso sollo concludere che ormai siano notorietà-dipendenti.
      Però dai, non farti pena da essere umano! Buon Natale a tutto il blog.

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    2. Ciao Francesco , io non penso che non siano intelligenti , c'e' una questione di notorietà e di interessi immensa dietro e totale disprezzo verso il lavoro di altri colleghi che dietro le quinte si stanno facendo un " mazzo tanto ". Ma mica solo loro ? Ce ne stanno altri 3 o 4 in TV che ormai per me hanno la stessa credibilità del " medico " che fa i tamponi ai kiwi. Da vaccinato già 3a dose più antinfluenzale mi hanno fatto venire la voglia di svaccinarmi guarda un po'. Tu mi dirai quali interessi ? Futuri libri magari , future ospitate al Grande Fratello , magari una bella candidatura in politica alle prossime elezioni, la notorietà e la ricchezza insomma che fino ad ora non hanno mai avuto. Per loro il Covid e' stato la manna dal cielo e fosse per loro farebbero durare l' emergenza in eterno, come tanti giornalisti anche che pur di fare audience li invitano per fare le risse con i no Vax . Detto ciò le consiglio la visione del film , penso le farà le lascierà la stessa sensazione che ha lasciato a me ( Oscar per miglior film dell' anno secondo il mio punto di vista. Lo trova già su una piattaforma molto famosa che si chiama N... x . Buon Natale a lei e famiglia e a tutto il blog

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  3. In Italia, e nel mondo, meriterebbe venisse divulgato di più il metodo della meritocrazia delle idee di Ray Dalio. Consiglio vivamente la lettura del suo libro "Principles".
    Ovviamente formarsi un'opinione é difficile ed ognuno si "rifornisce" alle fonti che riconosce più veritiere. Il problema è proprio questo: si è smarrito il senso della verità e si ha fiducia in chi si crede manipoli meno le informazioni. Avere una massa di analfabeti funzionali non aiuta. In televisione andranno sempre persone che sanno come gestire la comunicazione e parleranno a chi non ha strumenti per decifrare le loro manipolazioni. Forse é davvero il caso di ripensare la scuola e realizzare un corso in "problem solving" o teoria delle decisioni. Ho pochi amici novax ma rimango sempre sbalordito da come questo atteggiamento non derivi da un ragionamento razionale o da una mancanza di cultura. Deriva essenzialmente da una paura non gestita e da una fuga dalla realtà come rimedio principale. Concordo sul fatto che é molto meglio non costruire un campo di battaglia ma denunciare la mancanza di un metodo valido per la gestione della paura. Se vince la paura del COVID probabilmente ci si vaccina. Se vince la paura del vaccino probabilmente si cercheranno prove a sostegno di questa tesi dando credito ad altri leader orizzontali impauriti. Una volta si diceva: non hai l'intelligenza per capire quanta intelligenza ti manca. Oggi dovremmo dire forse: ti stai facendo consigliare dalle tue paure. Non ci sono battaglie da vincere se non quella contro l'ignoranza anche di come funzionano i nostri tre cervelli. Se partiamo da questo e approdiamo alla trasparenza radicale la nostra società migliorerà in fretta. La Verità deve essere sempre cercata e questo articolo può accendere una luce per cancellare il buio di chi vive nella sua bolla informativa.

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  4. Non credo alle teorie darwiniane ma penso che a breve assisteremo ad una selezione naturale accelerata

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  5. Sembra che chi non ha fiducia nei vaccini sia anche, necessariamente, un terrapiattista che gira con la stagnola in testa.

    Ci sono anche scettici che in breve tempo sentono:

    Un vaccino e siamo protetti per sempre, no, due vaccini. Anzi, ne servono tre e quello per la Omicron sarà pronto a marzo. Forse dovremo pensare a richiami periodici costanti.

    Il vaccino dura per sempre. No, dura 12 mesi. No, dura 9 mesi, anzi, 6.

    Vacciniamo il 60‰ è siamo fuori. No, serve il 70%. Meglio l'80%, anzi, il 90%, cioè: serve il 100%.

    Il vaccino ti protegge dalla malattia. Cioè, ti puoi ammalare ma non la trasmetti. Però la puoi anche trasmettere. Anzi, se non fai il richiamo rischi di essere più esposto...

    E può leggersi sul foglietto della Pfizer che "non si conoscono effetti sulla fertilità, sulla cancerogeni e non si conoscono effetti a lungo termine" e che ê un "farmaco soggetto a prescrizione medica"

    I casi sono due:
    O non si sa niente, e uno ha il diritto di rimanere in "vigile attesa" oppure sono menzogne vere e proprie, e uno ha ancor più ragioni per essere prudente.

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