lunedì 26 ottobre 2020

Coronavirus: cosa ha causato?

I dati sono tanti e quindi possiamo già iniziare a studiarli e controllare se ci possono servire per apprendere qualcosa che ci aiuti a capire meglio questa malattia.
Esistono per la nostra nazione i dati dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità), molto interessanti, aggiornati e raccolti anche con una buona grafica nella pagina dell'istituto, quindi facilmente consultabili da tutti.

Ho pensato che potesse essere utile un semplice riassunto, senza tanti commenti perché chi volesse approfondire può tranquillamente consultare i dati originali.

I dati sono calcolati su 36806 casi di morte per Covid, da marzo a fine ottobre 2020 e sono anche riassunti in una pagina grafica di rapida consultazione.

L'età media dei pazienti deceduti, positivi al virus Sars-Cov-2 è 80 anni. La fascia di età più comune è quella 80-89. L'età media dei deceduti è rimasta sostanzialmente invariata, con piccolissime variazioni ma non importanti.

Su 4738 pazienti è stato possibile consultare le cartelle cliniche e si è visto che per il 63,6% dei casi questi presentavano 3 o più patologie esistenti al momento della positività al Covid. 168 pazienti (lo 3,5% del totale) non presentavano nessuna patologia. Le patologie più frequenti al momento del ricovero erano l'ipertensione (molto frequente, presente nel 65,6% dei casi!) seguita dalla cardiopatia ischemica (infarto) e dal diabete tipo 2 (29,3% dei casi).

Nel 91,1% dei casi, al momento del ricovero, vi era un sintomo correlabile alla malattia (polmonite, tosse, dispnea, febbre...). I sintomi più comuni sono stati febbre (73%), dispnea, tosse. Altri sintomi sono stati presenti in una percentuale molto inferiore.

La complicanza più comune è stata l'insufficienza respiratoria seguita dal danno renale.

Sono passati in media 12 giorni dall'insorgenza dei sintomi al decesso (7 dal ricovero in ospedale al decesso). Questo fa notare come quasi metà del tempo trascorso non sia stato in ospedale, dato importante per tanti motivi.

412 (1,1%) dei pazienti deceduti aveva meno di 50 anni (90 di questi avevano meno di 40 anni) di tutti questi, 14 non avevano nessuna patologia di rilievo.

Per quanti hanno ancora il dubbio della morte per Covid (ho letto di persone che sostengono che la diagnosi di Covid sarebbe superficiale e senza ragione) c'è da sapere che da febbraio la diagnosi di morte per Covid è data dopo parere dell'ISS che si fa in base alle cartelle cliniche e alle schede di morte. Non avrei quindi molti dubbi su questo aspetto.

Forse avere davanti questi numeri può consentire di farsi un'idea di realistica, tecnica. Ripulita dai tanti, troppi pareri, previsioni, numeri a caso. Un eccesso di infomazione che ha fatto e sta facendo solo male. Forse può aiutare a ragionare senza ascoltare proclami politici, finti esperti, geni incompresi e furbetti del virus.
E forse può aiutare i decisori a scegliere i mezzi più utili e non solo drastici e ciechi, per limitare questa epidemia. Leggete bene.

Spero che questo riassunto possa essere stato utile.

Alla prossima.

17 commenti:

  1. Potrebbe essere utile confrontare lo stesso periodo riferito al 2019 x patologie come l'influenza e la polmonite? Chissà se solleciterebbero interessanti considerazioni
    Paolo Coccia

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    1. Il confronto, a mio parere, non ha senso perchè nel 2019 non abbiamo fatto 4 mesi di quarantena + distanziamento e mascherine dopo.

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  2. Grazie per la sua pazienza. Potrebbe per favore spiegare i suoi lettori che l'aspettativa di vita alla nascita è diversa dalla speranza di vita, e che un 80enne italiano di oggi non ha davanti, in media, 2 anni ma quasi 10?

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  3. Avrei un'altra curiosità: tra le patologie preesistenti, ISS segnala anche malattie psichiatriche. Ma c'è davvero una correlazione con l'evoluzione della covid, o è riportato solo per completezza di analisi? Di nuovo grazie!

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    1. No, è riportato perché si riporta qualsiasi malattia preesistente a prescindere dal nesso con la Covid.

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  4. Buongiorno dottor Di Grazie. sui giornali si legge spesso di casi pazienti infettati dal Covid-19 più volte. E' possibile? Esistono studi in proposito e sulla durata della protezione garantita dagli anticorpi? Lavoro in un istituto sociale e i nostri infermieri hanno opinioni contrastanti in merito. Essendo recentemente guarito dal virus sono interessato a sapere se posso godere di qualche mese di tranquillità...grazie e compimenti per l'ottimo lavoro.

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    1. Scusi per il refuso, ovviamente intendevo scrivere Di Grazia..

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  5. Buongiorno. Cosa ne pensa dei danni permanenti che avrebbero i malati di Covid (anche i paucisintomatici a quanto si dice
    Queste famose cicatrici al cuore ai polmoni?

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  6. Gent.mo Dr Prof Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO,
    L’emergenza COVID in Italia grava sulle spalle di tutti gli Italiani, non solo sul comparto medico-sanitario ma non con lo stesso tragico peso. E’ del tutto inammissibile che il comparto medico e sanitario italiano non sia dotato, e non lo sia mai stato, non solo di un Piano di Emergenza Sanitaria aggiornato ma di Protocolli Tecnico-Scientifici di gestione sanitaria dell’emergenza e si continui con l’infame mantra di chiudere tutta l’Italia in un lockdown nefasto e incosciente piuttosto di chiedere a gran voce un Piano serio. lascia presagire, al contrario del merito che vi appellate, che un dissesto in Italia si stia profilando sinistramente per l’incapacità di voi medici di gestire la situazione. Avreste dovuto chiedere con forza Piani Sanitari adeguati per l’emergenza, piuttosto di far ricadere la “colpa” dei contagi sulle famiglie italiane, sui parrucchieri, estetisti, gestori di palestre, scule, università, ristoranti, locali, cinema, musei, teatri, sale concerti, attività produttive, negozi e financo nonni che vanno a trovare nipoti o mamme che portano i figli a scuola. Se siete corrivi a messaggi da fine del mondo, è chiaro che poi vi arrivano le folle, che pretendete? Avete mai calcolato un fattore di rischio per cui decidere con ottime probabilità quali siano i limiti entro cui intervenire? Niente. Gli Italiani vi ascoltano. Questo è un onore per voi ma, allora, per favore, fatevi un esame di coscienza.
    Salvatore Chirumblo, Verona

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    1. ma se e' una lettera al prof. Anelli, perche' la pubblica qui?

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    2. ma se e' una lettera al prof. Anelli, perche' la pubblica qui?

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  7. Risposte
    1. E io che ne so? Ma se deve scrivere a lui, mandi una lettera o una email a lui. Non capisco perché usare un blog come tramite.
      Poi per carità, se al padrone di casa va bene..

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    1. Non direi. e' lei che scrive ad una persona attraverso un blog non suo, e che questa persona potrebbe non leggere, piuttosto che scrivere a lei direttamente.
      Detto questo, non ho intenzione di far polemiche su qualcosa che, con questo blog, non ha nulla a che fare.

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