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lunedì 11 maggio 2020

Il dilemma della lasagna

Articolo originariamente pubblicato sulla mia pagina Facebook il 28/07/2015, riadattato e aggiornato.

Ormai è quasi un'abitudine, periodicamente circola un nuovo allarme: non bere latte che fa male! Non mangiare caramelle che si muore! Non mangiare pizza che uccide!
Quante volte li avrete letti?
E l'immancabile appello a condividere, fare girare la terribile rivelazione.

In un attimo milioni di bambini cresciuti a pane e latte, a biberon e cioccolato, sembrano zombi, non morti e forse neanche vivi. Una volta il latte era l'alimento perfetto per bambini, convalescenti, denutriti, il latte "faceva" bene, da qualche anno no, non è più così. Schiere di "antilatte", persone informate e che hanno scoperto il segreto del malefico liquido bianco. Ma anche dello zucchero, della carne, del glutine o della farina. Esistono pagine che parlano del latte come di "veleno bianco" e altre che rispondono alla domanda: "il latte è tossico per l'uomo?".

Ma che è successo in questi anni?


Se il latte è questo veleno, se tutto ciò che mangiamo è mortale, com'è che siamo vivi e sempre più longevi?
Di cosa ci lamentiamo noi popoli occidentali che stiamo fin troppo bene rispetto al resto del mondo? Ci dovremmo lamentare dell'ignoranza, che fa più vittime della fame.
Perché come per qualsiasi cosa (anche per una potente sostanza tossica) è la dose che fa il veleno
Bere latte non fa male, fa male bere litri di latte al giorno.

Mangiare caramelle non fa male, fa male mangiare un chilo al giorno.
Mangiare pizza non fa male, fa male mangiarne tre al giorno.
Tutti i giorni.

Già, perché se, per esagerare e con un po' di fantasia, mangiassimo un chilo di caramelle al giorno per una settimana, saremmo degli sprovveduti, rischieremmo un aumento di peso eccessivo, problemi nutrizionali, problemi ai denti ed ormonali. Ma se questo lo facessimo per sopravvivere nel deserto, riprendendo a nutrirci regolarmente dopo la settimana di eccesso di zuccheri, nel nostro corpo non sarà cambiato praticamente nulla.
Molti mi chiedono: "ma allora bere latte fa male?". Risposta: NO.

Non fa male esattamente come non fa male un piatto di lasagne o una tavoletta di cioccolato. Ci sono persino degli studi che ce lo dicono, gli stessi studi che sono portati come "prova" della pericolosità del latte e che ci dicono che chi beve latte ha un rischio di frattura e di morte più elevato di chi ne bene poco o niente (meno di un bicchiere al giorno). Vero, ma il rischio è elevato per chi beve tre bicchieri e più (680 gr.) di latte al giorno.
Per quanto riguarda il rischio di osteoporosi o fratture (che nell'anziano sono un problema), il latte è solo marginalmente interessato, visto che l'elemento più importante (e decisivo, fin dall'infanzia) è l'esposizione al Sole, bere tanto o poco latte influenza pochissimo la struttura dell'osso e mai quanto esporsi o meno alla luce solare (bastano delle passeggiate all'aperto) e studi molto seri mostrano come il latte possa essere protettivo nei confronti di malattie come il cancro al colon.
Dire quindi che "il latte fa male" è una bugia senza alcuna base scientifica.
Certamente, come spesso accade, chi è portatore di un'ideologia la costruisce bene. Si fornisce di argomenti, scuse, addirittura studi scientifici ma non serve tanta scienza per capire che un po' di latte al giorno o alla settimana non fa né bene né male. Ci sono alcuni studi che mostrano come, contrariamente a ciò che è comunemente creduto, il latte favorisca (invece di prevenire) le fratture ossee.
Com'è possibile? Succede perché questi studi mostrano come le popolazioni che consumano più latte, in grandi quantità, sono più esposte a fratture ossee. Strano. Se non fosse che questi studi hanno troppi condizionamenti, troppe cose che fanno arrivare a conclusioni sbagliate. Ne dico una per tutte. Le popolazioni che consumano più latte sono anche quelle (per esempio nord Europee) che hanno meno esposizione alla luce solare, volontariamente (temperature basse quindi vita prevalentemente al chiuso) o per questioni ambientali (territori nei quali il Sole è raramente ben visibile). Sapendo che la luce solare è il primo fattore di salute per le ossa, fino a che punto possiamo dare al consumo di latte la "colpa" dell'aumento di fratture ossee?
Ecco, come si vede l'argomento non è facile da affrontare e forse con un po' di buon senso (e di ironia) si può riportare tutto alla sua dimensione.
Il latte (o lo zucchero o le farine...) non deve essere visto come un farmaco o un elemento indispensabile della dieta, è un alimento come tanti altri e come le lasagne.
È un alimento, fondamentale per i neonati ed i...lattanti, la sua utilità è nulla in età adulta. Esattamente com'è nulla l'utilità del cioccolato, della pizza o delle lasagne.
Se mangiamo pizza o lasagne non lo facciamo perché "fanno bene" ma perché ci piacciono ed anche il "piacere" è benessere, psichico e fisico e mangiarne ogni tanto ha anche un suo senso rispetto alla salute fisica e generale.

Voi cosa rispondereste alla domanda "le lasagne fanno bene o male?".
Cosa fare con il latte, quindi? Il latte ci piace?
Beviamolo, come se fosse (perché lo è) un piatto di pasta o un secondo. I latticini ci piacciono? Mangiamoli! Ma nei limiti (250 gr al giorno al massimo, circa), consideriamoli non "utili alla salute" ma buoni. Mangiarne poco è assolutamente permesso, mangiare troppo può essere dannoso per vari motivi e questo vale per tutto, non solo per il latte, perché qualsiasi alimento (e non solo) in eccesso può creare danni.
Qualcuno ha riflettuto sul fatto che il Sole, origine della vita, nutrimento della natura, piacere estivo, simbolo del benessere, in alte dosi può essere cancerogeno e mortale? Nessuno diffonde campagne contro l'uso del Sole? Sapete che fino agli anni '50 un metodo per abortire molto diffuso in Italia era il decotto di prezzemolo? Avete mai visto campagne contro l'uso del prezzemolo a tavola? No, come nessuno farà circolare mai la voce che le lasagne fanno male, eppure contengono molte più calorie, grassi e zuccheri di un bicchiere di latte, sapete perché? Anche in questo caso per un problema di cultura ed abitudine.

Le lasagne sono viste come "un piatto da cucina", il latte no.
Perché questa discriminazione verso uno dei nostri piatti nazionali più buoni e famosi? Perché nessuno se la prende con le lasagne?
Perché è un falso problema, nessun dilemma.
Dietro questi fondamentalismi, apparenti estremismi alimentari, spesso si nascondono o ideologie (animalismo, antivaccinismo, pratiche alternative, sette, religioni) o vere e proprie patologie psichiatriche (anoressia, ortoressia), che cercano di fare proseliti, cercano complici per le proprie convinzioni. Il concetto d'altronde è ovvio.

Non bisogna "non mangiare" ma mangiare bene, che si tratti di cioccolato, zucchero, latte o...lasagne.

Nessuno ce lo dice,
Anzi: nessuno ce lo dicie!!1!!

Per chi volesse approfondire...:

-Bressanini

Alla prossima.

16 commenti:

  1. "nessuno ce lo dicie!!1!!"

    che è la dose a fare il veleno.

    Ovvio, perché stavolta è proprio vero.


    A dirla tutta, lo si dice dall'alba dei tempi, ma lo si sa solo se si studia la Storia e ci si ricorda, ad esempio, di Epicuro che, lungi dall'abbuffarsi, propugnava un edonismo basato sulla soddisfazione delle necessità vere (e non sul piacere immediato).

    Vabbè, andiamo sul semplice: c'aveva ragione la nonna che diceva che il gelato (una pallina sola, gusto unico, e niente praline) si poteva prendere solo di domenica. Oppure al compleanno.
    :)

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    1. Oppss... Si capirà che il "stavolta è proprio vero" è riferito al "ce lo dicie" complottaro, sì?! Mica che poi qualche avventore avventizio pensi che avanzi dubbi su altro, eh!

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  2. Io sono del partito pro-arancini. Cosa ne pensi?😁

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  3. prima una semi battuta

    i Masai, che si nutrono di latte e sangue, ci hanno il pisello lungo mezzo metro per questo?

    domanda, invece

    ho letto che non bisogna associare latticini e carne perché il calcio contenuto nei primi inibisce l'assimilazione del ferro. E' vero?

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  4. non bisogna associare latticini e carne perché il calcio contenuto nei primi inibisce l'assimilazione del ferro. E' vero?

    Sì. Ma è sempre questione di buon senso. Molte cose possono inibire l'assorbimento di ferro per questo la dieta ideale deve essere varia. Il caffè. il cioccolato, le fibre, i cereali, tendono a inibire l'assorbimento del ferro. Ma se il ferro proviene da una dieta varia, in qualche modo e in una quantità utile lo assorbiremo e non sarà certo una tazza di caffè o una mozzarella a creare problemi.
    Trucco: se nella carne spremiamo un po' di limone aiutiamo l'assorbimento del ferro.
    ;)

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    1. grazie
      sembra anche il vino rosso, nonostante l'antico detto "il vino fa buon sangue"

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  5. Ma questa polemica sul latte "assasino" non era stata montata ormai anni fa dai famosi "China files (or studies, non ricordo bene)"? Mi sembra che erano stati già sbufalati dagli studiosi. En passant, mi sembra che il lieve effetto lassativo che può avere, su chi è tollerante, è consigliata una modesta dose per gli anziani.

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  6. Se mi tolgono il latte, muorooo!
    In ospedale, dopo la nascita di mia figlia, la cosa più difficile da sopportare era fare colazione con la sbobba simil-latte che mi davano!

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  7. ohilà, grazie per il link al mio secondo blog :-)

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  8. Forse è il caso di dire...
    "in medio stat virtus"
    Ho sempre trovato equilibrata la dieta mediterranea. Non esistono alimenti cattivi o buoni. L'equilibrio è la chiave di tutto.

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  9. ma il rischio è elevato per chi beve tre bicchieri e più (680 gr.)

    Sono il solo a cui sembra tantino? 200ml + caffe'= tazza piena...

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  10. Scusami se ti faccio una domanda Salvo, ti leggo da anni ormai. Anni fa lessi, se non sbaglio, che i tuoi figli bevevano circa 500ml di latte al giorno. In questo interessante articolo tu non parli dei casi pediatrici e ti chiedo se quel quantitativo per bambini è valido o è eccessivo, i miei figli bevono dai 400 ai 500 ml di latte al giorno tra colazione e prenanna.. Hai degli articoli o dei riferimenti nutrizionisti (poi ho sempre chiesto alla pediatra, ma tanto per perderci tempo)

    Grazie
    Alessandro Cuboni

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    Risposte
    1. ecco qui il riferimento che lessi tempo fa nel post che hai lincato sopra
      https://www.facebook.com/notes/medbunker/il-dilemma-della-lasagna/1081226785239258/

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    2. Non ci sono studi sulle conseguenze ossee in bambini per vari motivi (primo tra tutti che le fratture e l'osteoporosi sono problemi dell'età avanzata e non dei bambini) ma quel quantitativo vale anche per i più piccoli, riflettendoci non ci dovrebbero essere motivi per sostenere il contrario. Fino a 500 ml al giorno non c'è nessun problema.

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