mercoledì 9 ottobre 2019

Povero omeopata.

[articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale]

Perché bisogna occuparsi di omeopatia? Perché le pseudoscienze sono pericolose?
Perché sono un affare, una lobby, perché fra di loro si aiutano e sostengono e non vogliono ostacoli. 

È iniziato il processo all'omeopata accusato di aver causato la morte di un bambino di 7 anni, affetto da otite e che ricevette omeopatia come cura per la sua malattia.
Una brutta pagina di sofferenza e dolore. Il pensiero va subito a Francesco, il povero bambino che, troppo presto, ha lasciato la sua famiglia. Una delle cose più insopportabili per un genitore e per la comunità. Si poteva evitare? Forse. Di sicuro bisogna provarci e certo non somministrando caramelle tanto per fingere una cura.
Fino a che il processo non sarà finito non si potrà accusare nessuno di nulla, è giusto, anzi, sarebbe di cattivo gusto (oltre che scorretto), aspettiamo dunque la decisione dei giudici. Non ha aspettato invece qualcun altro.
Con un tempismo straordinario e per incredibile coincidenza, è uscita in questi giorni una pubblicazione in una rivista scientifica di medicine alternative. Secondo questo studio l'omeopatia sarebbe efficace nell'otite.
Che coincidenza, non trovate?
Un bambino, curato con omeopatia (che ricordo sono normali caramelle di zucchero che non curan nulla) muore per le conseguenze di un otite e puntuale come un orologio svizzero esce lo studio che dimostrerebbe gli effetti delle caramelle omeopatiche nell'otite. Il primo autore di questo studio è Paolo Bellavite, ex docente universitario ora in pensione, che si occupa da anni di omeopatia cercando con fatica ma senza riuscirci, di trovare spiragli o appigli per dimostrare che le caramelle curino le malattie. Vecchia conoscenza di questo blog quando spiegai uno dei tanti trucchi usati per dimostrare i poteri magici del "gelsomino omeopatico". Bellavite è lo stesso che ci restò malissimo quando la Federazione nazionale ordini dei medici ufficializzò la posizione sull'omeopatia spiegandone l'inconsistenza. Insomma, un personaggione.

Il PTS (Patto Trasversale per la Scienza), associazione che si occupa proprio di vederci chiaro nelle affermazioni non scientifiche e nelle fake news mediche, ha voluto vederci chiaro e ha analizzato questo studio. C'è da dire che nessuna linea guida o protocollo consiglia l'uso di omeopatia (che ricordo, si tratta di normali caramelle) nell'otite o in altre malattie e, studi a parte, ovvietà a parte, è totalmente fuori luogo curare un bambino con febbre e dolori con degli zuccherini. Ma allora, questo studio è attendibile? Il PTS ha notato alcune cose.

Qui un riassunto e per i più curiosi l'approfondimento direttamente nel sito del PTS (link alla fine di questo post).

Si tratta di uno studio pubblicato in una rivista "predatoria" (che cioè accetta qualsiasi cosa, anche la meno seria, pur di pubblicarla) il cui editore è incluso nella "Beall's List", la lista delle riviste "predatory". Nel 2015 lo stesso editore accettò tra gli editors (i responsabili della rivista) un cane...già, un cane, che era di uno scienziato stufo di ricevere continuamente inviti a diventare editor della rivista, registrò il suo cane.

La rivista non è nemmeno su PubMed (la banca dati delle pubblicazioni scientifiche), è stata espulsa da DOAJ- Directory of Open Access Journals (database delle riviste ad accesso pubblico) e il suo "impact factor (fattore di importanza, è un numero) è zero. (0).
Dice lo stesso autore dello studio in una delle sue pubblicazioni: "The publication of a paper in a journal cited by PubMed is not in itself a guarantee of quality, but it can be considered an important criterion of validity," ("La pubblicazione di uno studio in una rivista citata su PubMed non è di per se una garanzia di qualità ma può essere considerato un importante criterio di validità").

Ecco, lo stesso Bellavite ci ha confermato che già questo dimostra la scarsa validità del suo studio.

Per non parlare del livello dello studio, una scelta arbitraria, a caso, di studi che parlano bene di omeopatia, quasi tutti pubblicati da riviste (banalotte) di medicina alternativa, quasi tutti di valore pessimo.
Insomma una torta ben confezionata per dimostrare che le caramelle curano l'otite e, sempre per incredibile tempismo e coincidenza e con una fretta esagerata (in 15 giorni studio ricevuto, accettato, pubblicato), arrivata poco prima dell'inizio del processo al "povero omeopata messo in croce" accusato di omicidio.
Proprio bello.
Ah, chi scrive del "povero omeopata" è proprio l'autore dello studio, in un post poi velocemente cancellato.

Il primo autore dello studio parla del "povero omeopata messo in croce" perché accusato di aver colpa della morte di un bambino di 7 anni. "Non mi pronuncio", dice l'autore ma si pronuncia difendendo l'omeopata e scrivendo una sorta di "ricerca". Per dimostrare di avere ragione cita proprio la sua ricerca.

Ecco, a volte, quando parlo di "lobby degli omeopati", qualcuno mi chiede cosa si intende, di cosa sarebbe capace, ecco, qui c'è un indizio niente male, un tentativo maldestro di trovare giustificazioni per un fatto ingiustificabile.
Ma se questo studio pretende di trovare una prova di efficacia dell’omeopatia si dimostra invece una prova di superficialità, di mancanza di buon senso e di aderenza alla scienza di chi usa questa pratica, un brutto passo falso degli omeopati.

Sopporto creduloni e ingenui, fanno parte dell'umanità, non sopporto i furbi e i loro trucchi che ora, con il PTS, hanno un nemico in più. Ci sono due problemi da risolvere: spiegare alle persone che l'omeopatia è una falsa cura e spiegare allo stato che chiudendo un occhio accettando e sostenendo questa pratica è complice di questi fatti.

Per i particolari si riporta all’analisi completa della pubblicazione.

Alla prossima.

Aggiornamento: 11/10/19: l'omeopatia, si sa, è basata sulle diluizioni del principio attivo. 100 grammi di una sostanza, diluita, diluitissima, sparisce ma, magia, funziona sempre. Ecco, lo studio rivoluzionario sull'omeopatia si sta diluendo e solo pochi giorni dopo la sua pubblicazione perde pezzi e...autori. Uno degli autori infatti è sparito (ritirato? Espulso? Cancellato? Boh) dal gruppo iniziale. Ma è solo l'inizio, Bellavite ha un po' esagerato e i risultati li vedremo presto.
Io spero solo che l'autore sia stato diluito ma non battuto sulla Bibbia.

Aggiornamento 13/10/19: ma guarda un po' quante cose si scoprono andando a scavare nell'attività scientifica dell'ex professor Bellavite. Colui che fa la morale agli altri e li attacca violentemente poi fa una delle cose più comiche (per essere buoni) che possano accadere nel mondo della ricerca scientifica. Copia e incolla. Si chiama "plagiarismo". In pratica per anni, ripetutamente e anche in occasione di quest'ultimo studio sull'omeopatia nell'otite, il prof. Bellavite ha copiato intere parti da altri suoi studi. In pratica ha usato parti di altri studi per comporne di nuovi.
Pratica molto molto (molto) scorretta e dilettantesca. Interessante anche scoprire che in molti degli studi da lui citati come "prova" di efficacia dell'omeopatia ha tagliato le parti poco convenienti, gestendo dati e parole in modo da darsi ragione. Impressionante.
Per approfondimenti si può leggere qui.


37 commenti:

  1. Verrebbe da dire "sciacalli!" ma 1) offenderei un nobile animale che non ha nulla a che vedere con certa gente, e 2) già Montanelli chiamo così Tina Merlin e i suoi colleghi dopo la catastrofe del Vajont, ma quella volta avevano ragione gli "sciacalli", e non vorrei che gli omeopati se ne facessero vanto...

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    1. E se la "lobby omeopatica" (mi vien da ridere pensando a Big Pharma") è composta da sciacalli, questi che animali sono?
      http://www.farmacista33.it/omeopatia-siomi-e-fiamo-nascoste-prove-incoraggianti-d-efficacia-di-studio-australiano/politica-e-sanita/news--49731.html

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    2. Se ti riferisci agli autori dell'articolo, fanno affermazioni non supportate da prove per negare validità ad uno studio che dà loro torto.
      E' difficile fare considerazioni su di un documento di cui non si danno link. Ma supponiamo, per discutere, che una prima rassegna avesse trovato che ci sono alcuni studi che trovano una debole evidenza pro-omeopatia. Si indaga meglio, e dopo 5 anni l'insieme degli studi, per quelle patologie, non trova nulla. Non citare il primo rapporto sarebbe "nascondere le prove"?

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  2. Sempre lui...
    Ma perché non si gode la pensione dando il becchime ai piccioni al parco, o tritando le balle agli operai dei cantieri, o anche giocando a bocce (che di "palle" se ne intende) come tutti i vecchi, invece di continuare ad ammorbarci con la sua spazzatura omeopatica? Cos'è, la boiron lo paga un tanto a carattere?

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  3. Bellissimo articolo. Come sempre, d'altronde.
    Sembra pero' che gli omeopati abbiano suonato la carica. Ha visto l'ultima fatica della Locati?
    http://blog.ilgiornale.it/locati/2019/10/07/lomeopatia-non-funziona-ma-lo-studio-era-artefatto/

    La Locati afferma che lo studio australiano era mal condotto. E' interessante leggere le motivazioni per cui ritiene tale studio mal condotto. Segue poi intervista ad un importante esperto "super partes". Da notare anche che manca il link all'articolo originale, ci sono solo link ad un sito di omeopatia dove spiegano con parole loro cosa conteneva l'articolo australiano.

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    1. La Locati, che continua a non saper distinguere uno studio scientifico dalla pagina della posta di "cioè"...

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    2. La Locati fa un pessimo giornalismo, credendo a tutte le bufale e selezionando le fonti che le convengono. Confermo per esperienza diretta che non è interessata a rivedere le sue convinzioni ne I suoi metodi. Smetta di leggerla ed eviti quel blog pieno di gente arrabbiata, é il mio consiglio.

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    3. La Locati fa un pessimo giornalismo, credendo a tutte le bufale e selezionando le fonti che le convengono. Confermo per esperienza diretta che non è interessata a rivedere le sue convinzioni ne I suoi metodi. Smetta di leggerla ed eviti quel blog pieno di gente arrabbiata, é il mio consiglio.

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    4. L ho letto pure io.
      Lasciamola sbavare, poverina. Io non ricordavo neanche il nome.
      Qualcosa dovrà pure scrivere per essere sulla cresta dell onda

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  4. In realtà ha semplicemente riportato le tesi contorte e fantasiose di un’omeopata inglese, sono tentativi disperati per mantenere a galla una pratica ormai in via di estinzione.
    La Locati, dopo aver parlato e sostenuto la cura Di Bella, gli antivax, Stamina, ora appoggia l’omeopatia. Non perde l’occasione per diffondere balle.
    Però per la sua malattia é corsa in ospedale.
    C’è altro da dire?

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    1. A dimostrazione che quella degli omeopati è una lobby https://www.nextquotidiano.it/m5s-porta-omeopatia-in-senato-con-la-partecipazione-del-viceministro-della-salute/

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Dott. Di Grazia, lei può smentire che Il 26 agosto 2019, Anne Kelso, Ceo del NHMRC australiano, ha ammesso che, con riferimento allo studio, «contrariamente ad alcune affermazioni, la revisione non ha concluso che l'omeopatia era inefficace»?

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    4. Ci inserisce il Link allo studio a cui fa cenno e magari la dichiarazione per intero della dottoressa (presumo, non la conosco), così le possiamo rispondere?

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    5. No, non lo smentisco perché lo ha scritto veramente.
      Però lei deve scrivere TUTTA la frase della CEO, altrimenti si potrebbe pensare lei sia caduto nella trappola dei ciarlatani che cercano di darsi ragione con scappatoie e trucchi banalotti. Faccia le sue verifiche, controlli, scoprirà come spesso questa geste usa trucchi furbi per prendere in giro le persone.

      Sono sottigliezze scientifiche e bene ha fatto la dott.ssa Kelso a specificare.
      Alla frase che lei ha riportato, infatti, aggiunga anche il resto:

      “based on the assessment of the evidence of effectiveness of homeopathy, NHMRC concludes that there are no health conditions for which there is reliable evidence that homeopathy is effective.”

      Glielo traduco per comodità:
      “In base alla valutazione dell’evidenza sull’efficacia dell’omeopatia, NHMRC conclude che non ci sono malattie per le quali vi sia efficacia certa dell’omeopatia”.

      :)
      Che può tradurla come preferisce ma significa “L’ omeopatia non funziona su nulla”.

      Capisce i furbetti come gliela volevano girare?
      Ora sa che l’hanno trattata da credulone.

      Trova tutto il comunicato ufficiale qui: https://www.nhmrc.gov.au/sites/default/files/documents/attachments/CEO%20statement%20%28signed%29.pdf
      Saluti!

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    6. Si, direi che c'e'. Afferma che lo studio australiano e' artefatto perche'
      - ha preso in considerazione studi che coinvolgessero almeno 150 pazienti;
      - il presidente del comitato che ha condotto lo studio si chiama Peter Brooks e sembra faccia parte di una associazione dichiaratamente contro l'omeopatia. Tanto basta per urlare al conflitto di interessi (ed e' per questo che poi lei intervista un omeopata, per avere una certa equidistanza);

      Questi sono i motivi che - secondo l'autrice - invaliderebbero lo studio. E la cosa e' molto interessante.
      La cosa bella e' leggere i commenti o semplicemente contarli: attualmente sono ben oltre 200!! Direi che l'autrice vende un prodotto che piace, no? E' quello che la gente vuole: si danno entrambe le versioni e la gente puo' scegliere a chi o cosa credere e non credera' certo ai baroni che impestano le universita' o alla mitica bigpharma.

      Sempre a proposito di pseudoscienze: a parte il nuovo tentativo di portare l'omeopatia nelle aulee del Senato (gia' segnalato), a Modena si terra' la fiera "ModenaBenessere" dove i nostri campioni presenteranno le nuove terapie "alternative": parlera' anche Di Bella, e Montanari dal suo blog ha appena dichiarato di parteciparvi. Non mancheranno i corsi di rabdomanzia (pardon, radioestesia altrimenti si capisce).

      Come sempre c'e' il patrocinio di qualche ente pubblico, in tal caso spicca la provincia ed il comune di Modena, almeno secondo il sito della manifestazione ( https://www.modenabenessere.it ) . Immagino che la motivazione sara' relativa a "pluralita', democrazia" e via dicendo...

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    7. Infatti...perché non s è curata con l omeopatia??

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  5. "caso in cui l'omeopatia pur ben prescritta..."
    Sono inorridito

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    1. L'omeopatia, per essere ben prescritta, richiede una ricetta compilata usando una dose infinitesimale d'inchiostro.

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  6. Bellavite ha, da bravo omeopata, l'interesse a dire che l'omeopatia funziona. Ma quando scrive che "gli antibiotici non sono sempre indicati nell'otite mentre l'omeopatia é spesso efficace" mi fa passare qualsiasi voglia di esprimere comprensione nei suoi confronti. Vero, a volte gli antibiotici non sono indicati ma in quel caso specifico c'era I'indicazione e come. L'omeopatia non è "spesso efficace": la maggior parte delle otiti si risolve spontaneamente, prendere o meno lo zucchero non cambia nulla. Come quando spieghiamo ai pazienti che il raffreddore passa in sette giorni con la terapia, in una settimana senza.
    E pensare che sarebbe un medico..

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    1. Non tutte le donne apprezzano Colin Farrel, ma molte apprezzano me.
      Sono dunque meglio io di Colin Farrel!?

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  7. Mi pare che ci voglia davvero molto pelo sullo stomaco per diventare omeopati dopo una laurea in medicina e difendere pubblicamente la "disciplina". Tra l'altro un problema importante dell'omeopatia somministrata ai bambini è che in questo modo gli adulti scelgono per loro di non alleviare il dolore quando sarebbe opportuno, semplice e banale farlo. Non sono un medico ma immagino che anche questo confligga con l'etica della professione, sbaglio?
    È vero che moltissime otiti nei bambini passano da sole, ma sono molto dolorose! Vogliamo darglielo un po' di sollievo nel frattempo? Se la situazione non dovesse migliorare nel giro di un paio di giorni, si fa valutare dal medico. Il caso relativo a questo processo mi fa rabbrividire non solo per l'imperizia dell'omeopata che ha portato alla morte del bimbo, ma anche la sua insistenza a negare anche il paracetamolo ad un piccolo paziente che evidentemente sentiva molto dolore. Da madre faccio davvero fatica a trattenere gli improperi nei confronti di questo essere ignorante e sadico (e dei genitori che non l'hanno mandato a quel paese prima che fosse troppo tardi).

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  8. L’ex Professore di Patologia Generale ha scritto il suo articolo su una rivista non indicizzata e non peer reviewed, praticamente se avesse attaccato un volantino sudicio, come quello di qualche cingalese in lingua indi sui lampioni di una via trafficata di Milano, sarebbe stata la stessa cosa. Inutile scaldarsi. E’ che Paolino ha lo zelo etico di tappare i buchi. Ci voleva la review sull’omeopatia nelle patologie infiammatorie del cavo orale, così come ci voleva la risposta ai giudici di PlOS One su un giornale schierato ed amico (Bellavite P, Marzotto M. Comments on the Retraction by PLoS ONE of a Laboratory Study on Arnica montana. Homeopathy. 2019 Aug 5. doi: 10.1055/s-0039-1693969). L’ex Professore “deve” dire la verità al mondo. Ma scherziamo? E’ il compito per cui è nato. Così come oggi si “deve” dedicare alla difesa dei bambini che rischiano l’autismo a causa dei vaccini. Oh! Ma quale Gino Strada? L’eroe vero è lui! Volete mettere salvare un bambino dall’autismo e poi farlo crepare a causa di un’otite curata con acqua succussa di lavandino? E caspita! A quando il Nobel? Lo hanno dato ad un (dicono le malelingue) fedelissimo di Milosevic…che aspettano a darlo ad un benefattore dell’umanità?
    Il mondo è ingiusto, Paolino. Non sei diventato Ordinario, hai dovuto ripiegare sull’antivaccinismo, ti hanno trombato su PlOSOne, hai dovuto ripiegare su rivistucole senza impact factor, sei criticatissimo e soprattutto non è vero che l’acqua ha una memoria. L’unica memoria è quella incisa sulle lapidi di chi ha pensato alla libertà di cura, tema a te tanto caro.
    Bellavite! Che faccia tosta.
    Vuoi un consiglio?
    Siccome ti annoi a fare il pensionato e hai preso sul serio le pippe antivax di un tuo collega, che al massimo di danno qualche like su FB e qualche intervista su youtube, perchè non accompagni Greta Thurnberg nell'idea verde di una medicina senza medicinali? Non si sciolgono solo i ghiacciai ed il permafrost antartico ma anche 2 cucchiaini da caffè nell'Oceano Pacifico. Avrete qualcosa in comune tu e la Greta? Va beh, lo sappiamo, lei è seria tu...fai una battaglia troppo "avanti" ma la volta che il mondo sarà finito e ucciso dalla ciodue, almeno tu potrai gridare alle piante che avevi ragione. O no?

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  9. Il nostro caro Salvo Di Grazia è un paese “strano”, quantomeno curioso. Se fino a poco tempo fa la review dell’ex Professore Paolo Bellavite portava come co-autrice la Drssa Beatrice Andreoli, che figura nella Scuola di Omeopatia veronese, dopo, considerando probabilmente la criticità della situazione essendo vigente il processo a Mecozzi, il nome dell’Andreoli scompare dal lavoro. Forse perché l’Andreoli ha curato una pagina del sito del sindacato di polizia UIL sulla nutrizione (http://uilpolizia.mdscard.com/item/dott-ssa-beatrice-andreoli-nutrizione/) e sarebbe stato imbarazzante lasciarla come coautrice in un lavoro che potrebbe scagionare, di fatto, Mecozzi, imputato in un processo penale.
    E’ rimasta, tuttavia, la dottoressa Marzotto, biotecnologa delle piante, che non ha mai avuto una expertise biomedica, essendosi interessata di altro e non riuscendo a raccogliere alcun gradimento dai suoi precedenti mentori esperti di botanica industriale, si è buttata tra le braccia (scientifiche) del genio omeopatico per continuare a fare la ricercatrice. E in effetti un successo lo ha avuto. Il suo maggiore sforzo lavorativo è stato il lavoro pubblicato su PlOSOne, che, dopo un po’, la comunità scientifica ha valutato come assolutamente non scientifico e perfino viziato da competing interest. E quindi ritirato. Dopo questo violento calcio nel didietro, forse la collaborazione con il Bellavite poteva interrompersi e invece eccola qua, di nuovo in auge, e il motivo è che tra i due c’è un’amicizia solidale, anche tra i banchi della chiesa.
    Ma torniamo all’ Andreoli. Lo sanno tutti che è Docente presso la Scuola di Medicina Omeopatica di Verona, che stranamente si trova ubicata nello stabile del Seminario Vescovile di Verona. Polizia,,,preti…ma che è??? L’Italia è un porto di mare o un tipico quartiere di un mercato di Fes (Marocco) ed ognuno dice la sua aspettandosi uno stuolo di gente a fare l’applauso e dare il proprio consenso. E’ il fascino dell’esperto.
    Bellavite è l’esperto mondiale di omeopatia. Nel lavoro sulla rivista dove c’è un cane come Editor in Chief, avrebbe messo una nutrizionita omeopata perché è coerente con il suo pensiero. E’ lui che sta dicendo in giro che la corretta nutrizione è meglio dei vaccini. Anzi, si DEVONO sostituire i vaccini con l'acqua nei paesi del Terzo Mondo. Acqua??? Eh già...sempre quella. Dopo la scimmia Congo pittrice e la cagnolina Editore, l’unico “non animale umano” è lui, Paolino, che ancora si firma sotto il Department of Medicine, Section of General Pathology, University of Verona, dove ci sono Professori che pubblicano roba seria su riviste indicizzate e ad elevato impatto. Ma lo sanno loro di questa buriana? E poi come fa uno in pensione a dichiararsi ancora attivo dentro un Dipartimento dell’Università? Possibile. Ovvio. E' diluito e anche se c'è, nessuno sa che c'è.

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    1. A me, in verità, sembra che questo tuo commento (come il precedente) siano semplicemente degli attacchi personali, motivati da motivi personali che non posso conoscere, il fatto tu abbia conti in sospeso con le persone che citi non possono avere sfoghi in questa sede. A me se una lavora dai preti o dagli idraulici poco importa. A me importa del lato scientifico delle cose.
      Quindi ora ti richiamo un attimo: se hai cose da dire sull'argomento, sull'omeopatia, sullo studio in questione procedi pure, in caso contrario evita commenti ulteriori.
      Grazie.

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  10. Se Lei Dr Di Grazia ritiene che il mio commento sia un attacco personale, non vedo cosa sia il suo. Tuttavia, siccome il mio post è stato volutamente frainteso, le chiedo ufficialmente di cancellarlo. Grazie.

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    1. Guardi che può cancellarlo anche lei. Basta un click. Ma se avesse difficoltà la aiuto.
      Saluti.

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  11. Le questioni che riguardano l'omeopatia dovrebbero essere discusse solo sul piano scientifico, con metodo scientifico. Post, commenti, blog e quant'altro hanno "sempre" lo scopo di sputtanare qualcuno, volente o nolente, dato che si usa sempre l linguaggio dell'ironia o della derisione. Di Grazia, Lei non è escluso, a quanto leggo...

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    1. L'omeopatia non ha NULLA (ma proprio nulla) di scientifico. E, inoltre, io nel mio blog (IO nel MIO) scrivo quello che voglio e come voglio.
      Grazie.

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  12. Cerchiamo di avere rispetto per il Prof Paolo Bellavite. E' ovvio che il Professore crede in quello che fa, e noi dobbiamo dire e scrivere la nostra, solo nel campo della scienza, certo, usando i mezzi che la rete ci fornisce ma le polemiche non danno seguito ad un dibattito serio. Io ho già pubblicato diversi lavori che contraddicono alcuni suoi scritti e risultati, oltre che idee. Mi chiedo se sia stato utile, non so. Forse si. Forse no. Ma poi c'è anche un momento in cui si può dire basta. Se non c'è condivisione e dibattito civile e democratico. Mio parere (chiedo scusa)...

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  13. Sarà...ma il commento di questo Dr Fiorino è molto divertente. Ironico, dai...ci vuole secondo me un pò da mettere in burletta certi drammi...

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  14. Di Grazia, cancella il mio commento, che non intendo più prender parte al tuo blog.

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  15. Rispondo alla frase "Da madre faccio davvero fatica a trattenere gli improperi nei confronti di questo essere ignorante e sadico (e dei genitori che non l'hanno mandato a quel paese prima che fosse troppo tardi)...."
    Se si va da un esperto, si rischia nel fidarsi dell'esperto? Il "personaggione" come lo considera il Di Grazia, non è un esperto di clinica, non ha mai curato nessuno con l'omeopatia. E però scrive lavori scientifici di clinica. Il che non è giustificato neanche se uno ha insegnato Patologia all'Università, perchè qui parla di applicazione "terapeutica" dell'omeopatia, cosa di cui il Bellavite non sa nulla, non avendola mai esercitata e non essendo neanche iscritto all'Albo. Per cui, il pediatra si fida del Bellavite che rappresenta la scienza ed il genitore si fida del pediatra. E' chiaro, no? La catena di San Antonio è questa...

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  16. E se l’omeopatia avesse a che fare con la patafisica?
    Il drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898, poi pubblicato nel 1911. Scrive “Gestes et opinions du docteur Faustroll pataphysicien: Roman néo-scientifique suivi de Spéculations” dove parla per la prima volta di patafisica, cioè scienza delle soluzioni immaginarie, una presa in giro della metafisica, che sarebbe capace di studiare il particolare e le eccezioni e di spiegare l'universo supplementare al nostro, contrariamente alle altre scienze e conoscenze umane. La patafisica ebbe molto successi in Francia alla fine del XIX secolo, tanto che Jarry vince un pemio in prosa per il racconto Grugnol, pubblicato il 28 aprile 1893 nel mensile L'écho de Paris. In quel testo fa dire a padre Ubu in una conversazione che trattiene con Achras: «La patafisica è una scienza che abbiamo inventato, perché se ne sentiva generalmente il bisogno». Più tardi il criminologo Jean-Marie Abgrall parla di “patamedicine”, per definire l’omeopatia e altre amenità patafisiche o…pata(cca)-fisiche…
    Intrigante. Vuoi vedere che sarà così? Che gli omeopati sono patafisici?

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