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mercoledì 5 giugno 2019

Libertà di cura? Eccola.

Ho sempre detto e lo ripeto che la lotta alle false cure e ai ciarlatani della salute si fa impedendo ai truffatori di agire.
Sicuramente informare, spiegare la medicina, diffondere conoscenza e cultura, sono ottimi metodi per dare la possibilità di scegliere bene e consapevolmente ma a volte non basta. Chi ne è vittima, chi muore per colpa di un ciarlatano non deve essere criticato perché, tranne rari casi, si tratta sempre di persone fragili, a volte disperate, facilmente condizionabili. Soprattutto mai stupirsi.

Anche la persona più colta e razionale può essere vittima di truffatori.

Come è successo a Katie, mamma quarantenne che pensava (magari convinta da qualche ciarlatano o proprio leggendo internet) di sconfiggere il tumore che l’aveva colpita, con diete, attività fisica e curcuma, nella migliore tradizione della medicina alternativa. Ha rifiutato le cure mediche (intervento, chemioterapia e forse radioterapia) e si è affidata ai ciarlatani. E ovviamente è morta. È un peccato. Per lei che, avendo un tumore non troppo avanzato, poteva benissimo riuscire a guarire, c’era una buona probabilità e per sua figlia piccola che ha perso una mamma sfruttata e tradita. Però questo dimostra che la libertà di cura esiste.
Quando una persona sta male può liberamente e tranquillamente affidarsi alla medicina o ai maghi. Ai ciarlatani o agli ospedali.
Oggi l’ignoranza totale è rara e chiunque sa che le cure mediche vere e dimostrate si trovano in ospedale, dove pensi di trovarle d’altronde?
Oppure qualcuno crede davvero che un tumore, un cancro, malattia incurabile per definizione, si curi con il pepe o mangiando mele? Se ti affidi a internet o a chi dice di essere boicottato e di aver fatto una grande scoperta sul cancro stai rischiando tutto perché ti affidi al nulla, sia chiaro.

Lo sappiamo tutti, giusto?

Bisogna aggiungere che la famiglia di Katie ha dato fondo a tutti i propri risparmi per permettersi le cure alternative.
Ecco, da una parte ci sono le cure frutto di decenni di studi, terapie a volte efficacissime altre no, cure fatte di scienza, fatica, confronti, libri e dati.
Dall’altra abbiamo una baggianata frutto della fantasia malata di qualcuno che poi internet o qualche complice provvede a diffondere. Scegliete. Eccola la libertà. Certo, io penso che non si è veramente libero se non si hanno informazioni vere, oneste, controllate. So però che è difficile controllare e mantenere la calma in certi momenti. 

Katie aveva un tumore che oggi, seguendo le cure previste, ha un alto tasso di sopravvivenza e di guarigione (la possibilità di essere vive dopo cinque anni dalla diagnosi è oltre il 70%). Si è affidata a sciocchezze. La dieta vegana (molto in voga in ambienti alternativi), la curcuma (ultima moda dei ciarlatani), il pepe nero, le vitamine e altro. La dieta vegana non cura il cancro. La curcuma neanche. Nemmeno un po’.
Il pepe o le vitamine al cancro nemmeno lo sfiorano. Katie, per curare il suo tumore mammario, ha fatto una cura equivalente al nulla.

Katie come appariva in una delle tante foto messe in rete da lei stessa.
Per questo mi batto e mi batterò sempre perché ognuno sia libero di scegliere ma anche per togliere dalle grinfie dei ciarlatani le persone più bisognose d’aiuto. Certo che bisogna essere liberi di scegliere, però bisogna anche conservare, finché possibile, la lucidità e la dignità che ci salvino da truffatori e ciarlatani.
Alla piccola figlia di Katie, sei anni, un giorno racconteranno che la mamma è morta per inseguire la libertà. Forse la figlia capirà, forse si chiederà chi ha convinto la mamma che la scelta di usare sciocchezze sia stata davvero una scelta libera o condizionata da qualche furbo profittatore. Essere pasto di avvoltoi significa essere liberi?

Lo ripeto quindi. Affidatevi sempre e solo a chi ci propone cure dimostrate. Negli ospedali pubblici, in genere, si è sufficientemente protetti. Non esistono cure segrete o nascoste, per le malattie serie servono maniere serie.
Non affidatevi, mai, a chi parla di cure miracolose, di “metodi” inventati, di complotti, di risultati garantiti al 100%.
Cercate di mantenere saldo il timone che lì fuori c’è tanta gente che guarda il vostro portafogli e non la vostra salute.

Siate liberi ma non siate ingenui.
Mi raccomando.

Alla prossima.

77 commenti:

  1. Io ho avuto un parente che si è curato per un tumore con uno di questi metodi alternativi. Nel suo caso doveva nutrirsi solo di brodi ed estratti vari in modo da non "alimentare il tumore", ucciderlo per fame. Ha perso molti chili e alla fine era quasi irriconoscibile.
    Risultato? Potete immaginarlo.

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  2. Condivido al 100%. Bravo doc, ben scritto e ben commentato. Quanto è vero che la conoscenza rende liberi.

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  3. Pensiero illusorio al massimo splendore.

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  4. La sfera di cristallo mi dice che arriveranno i soliti strenui difensori delle cure alternative coi loro "kittipaka?!", un po' come il "non sono no-vax però" della scorsa settimana.

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  5. Condivido quasi interamente quello che ha scritto ma non il punto sulla non responsabilità delle vittime, ci sono casi e casi. Il caso della donna in questione era curabile , non era disperata quindi la sua morte purtroppo è soprattutto causa sua. Niente toglie che questi ciarlatani delle cure alternative dovrebbero essere puniti penalmente per evitare di nuocere sui più deboli e ignoranti.

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  6. Esattamente in questi giorni vengono condannati a 3 mesi di reclusione per omicidio colposo i genitori di Francesco Bonifazi, il bambino di Cagli (Pesaro) morto il 27 maggio 2017 di encefalite a causa di una otite non curata e trattata con l'omeopatia. Il pediatra è sotto inchiesta. Cosa dice la "scienza" (sic!) omeopatica a riguardo? In un recente lavoro, ad esempio, di Fixen, si dice chiaramente che l'omeopatia è utilissima per ridurre l'uso degli antibiotici(Fixsen A. Should homeopathy be considered as part of a treatment strategy for otitis media with effusion in children? Homeopathy. 2013 Apr;102(2):145-50), mentre i dati della Cochrane riportano chiaramente che l'omeopatia è completamente inefficace nelle infezioni delle vie aeree superiori (orecchio, naso, gola, le cosiddette upper respiratory tract infections o URTI) (vedasi Hawke K, van Driel ML, Buffington BJ, McGuire TM, King D. Homeopathic medicinal products for preventing and treating acute respiratory tract infections in children. Cochrane Database Syst Rev. 2018 Sep 9;9:CD005974) soprattutto in caso di otite media (Altunc U, Pittler MH, Ernst E. Homeopathy for childhood and adolescence ailments: systematic review of randomised clinical trials. Mayo Clinic Proceedings 2007;82(1):69–75 e anche Marom T, Marchisio P, Tamir S, Torretta S, Gavriel, Esposito H. Complementary and alternative medicine treatment options for otitis media: a systematic review. Medicine (Baltimore) 2016;95(6):e2695). Dunque, la condanna dei genitori è per negligenza genitoriale, come fosse un abbandono di minori, ma anche più grave, dato che il minore è morto. Sono anni che combatto contro l'omeopatia, dopo averla studiata e aver verificato che è un imbroglio. Ma l'ottusità è dura a morire. Quella non muore mai. Quelli che cura, si. ahimè. Non è una questione di mancanza di effetti collaterali. Il peggior effetto collaterale è il non curarsi, che è quello che accade quando si sostituisce zuccherino e acqua diluita ad un farmaco. Per gli aficionados ricordo che lo zuccherino è stato inventato da Hanhemann per allontanare i pazienti troppo molesti che accusavano (in modo evidentemente ipocondriaco) ogni possibile male o fastidio per il quale sentivano la necessità di una cura, che Hanhemann sapeva fosse inutile in quel caso. Palline di zucchero spacciate per medicina. Quello che si fa anche nel 2019. Il primo imbroglio lo fece Hanhemann medesimo (leggetevi la mia Rapid Respnse su BMJ al proposito).

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    1. Ho sentito la lunga risposta ad una intervista radiofonica che il nonno del bambino ha dato pochi giorni fa. Su Radio Capital per l'esattezza. Ha affermato, tra le altre cose, che erano "alcuni anni" che il bambino veniva curato dalle ricorrenti otiti con l'omeopatia con "buoni risultati". Ragion per cui non c'era motivo di dubitare che anche stavolta non sarebbe stato lo stesso.
      Anche in base a questo il nonno in questione ha scaricato tutta la responsabilità sul medico omeopata, Mecozzi, e sullo Stato che, permettendo la pratica omeopatica e autorizzando i medici a praticarla, sarebbe responsabile di questi episodi. Se non funziona, diceva il nonno, perché è consentita? Perché non viene proibita?
      Io ne deduco questo: i pazienti non leggono i dati della Cochrane. E se una pratica è permessa è come se ne fosse riconosciuta la validità. Il nonno sapeva solo che l'OMS "ha riconosciuto l'omeopatia", quindi non era sbagliato affidarsi ad essa. Da qui la deresponsabilizzazione dei genitori. Dov'è il confine tra responsabilità personale e circonvenzione d'incapace? Dov'è il confine tra libertà di cura e coercizione da parte dello Stato? Io non lo so, ma se lo Stato permette a medici e farmacisti di praticare l'omeopatia c'è qualcosa che non va. La pediatra di mio figlio per il suo bruxismo mi ha suggerito gocce omeopatiche che avrebbero aiutato a rilassare la tensione mascellare. Al mio sguardo severo ha affermato serafica: "Lei non CREDE all'omeopatia?" Le ho annunciato seduta stante che mi sarei rivolta a un medico che CONOSCESSE la chimica e la medicina.

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    2. RICORRENTI otiti? quindi il bambino, curato con omeopatia, ha avuto otiti ricorrenti per anni? questo avrebbe dovuto far sorgere qualche dubbio..

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    3. L'uso di prodotti omeopatici viene consentito perché non curano ma allo stesso tempo non causano danni. Sarebbe come proibire l'impiego di integratori, vitamine o l'uso di tantissimi ingredienti con presunte attività benefiche nei vari prodotti alimentari. L'articolo che millanta l'approvazione da parte dell'OMS dell'omeopatia come medicina tradizionale è una bufala del 2010.

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  7. E pensare che l'altro giorno, su un altro blog che mi sto stancando di seguire, dovevo sorbirmi uno che diceva che il metodo di bella funziona. Ancora, nel 2019, dopo una sperimentazione che lo sbugiardò. Il male odierno sono I conplottismi

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    1. Mia zia anni fa cercò di curare un tumore mammario con il metodo Di Bella e la dieta macrobiotica. Non voleva operarsi, nonostante le insistenze dei figli. Epilogo scontato. Non ha mai visto crescere i suoi quattro nipoti.

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    2. sapesse quanti ancora sostengono quel metodo. Per lo piu' becco gente sana che lo supporta per posizione ideologica. poi quando chiedo prove sceintifica scompaiono o insultano. si figuri, proprio oggi uno a cui ho consigliato di leggere il dossier sul mdb contenuto su questo sito mi ha risposto che si e' fermato dopo poche righe per via del tono "mistificatorio e ideologico" dell'articolo. come fai a ragionare con gente cosi?

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    3. Buongiorno, dov'è possibile consultare il dossier sul metodo di bella presente su questo sito ?

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    4. http://www.medbunker.it/p/dossier-di-bella.html?m=1
      Il link è direttamente sulla home Page della versione non mobile del sito.

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  8. Anche io la penso un pò così...
    Secondo me, ad oggi, non è possibile credere di poter curare malattie (soprattutto quelle oncologiche) con curcuma, pepe o altro.. Anche chi non lavora in ambito sanitario o che non ha una particolare formazione su questi temi, qualche dubbio lo dovrebbe avere..e magari potrebbe informarsi spontaneamente.

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    1. In un mondo ideale. Di fatto c'è gente che ha scelto di credere a queste fesserie, e non é disposta a sentire ragioni.

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  9. il dott Veronesi in un intervista disse che per il mal d orecchie l antibiotico non va usato.

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    1. Ma di certo non avrà consigliato di affidarsi all'omeopatia.

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    2. Una fonte al riguardo?

      Non è che magari la frase è stata estrapolata dal contesto, tipo "l'antibiotico non va usato senza controllo medico" o "l'antibiotico non va usato per un semplice mal di orecchie che non sia causato da un'infezione batterica" ?

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    3. L'antibiotico non va usato SUBITO in caso di otite, il medico deve giudicare se fosse il caso (e allora a cosa servirebbe un medico?).
      Se in pochissimi giorni (2-3) i sintomi non diminuissero l'antibiotico va preso.
      Lo dicono tutte le linee guida, non c'è Veronesi che tenga.
      https://www.acp.it/wp-content/uploads/doss254.pdf
      In ogni caso non si usa una baggianata come l'omeopatia.

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  10. Un giorno la pediatra prescrisse l'antibiotico a mio figlio perchè aveva un'otite a rischio di perforazione e abbiamo seguito quello che ha detto senza neanche un dubbio.
    Altre volte quando aveva solo male alle orecchie ma evidentemente non era un'otite vera e propria non l'ha prescritto.

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  11. A proposito di cure "alternative" per i tumori, mi chiedo cosa pensino i seguaci di Hamer delle vittime di tumore all'Eternit, Ilva o anche Chernobyl. Quanti conflitti interiori irrisolti generano quei posti!

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    1. Chiedi sul blog di Gioia Locati sul giornale. Vedrai che ti rispondono : )

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  12. Vi consiglio di andare su questo link https://www.facebook.com/PBellavite/ dove il Professore, in un post del 13 giugno, dichiara esplicitamente "Lunga vita all'omeopatia", citando un lavoro da poco pubblicato dal suo gruppo dove fa una Review dei lavori circa l'efficacia dell'omeopatia nelle infezioni e infiammazioni delle vie aeree superiori, in barba agli ultimi tragici episodi di cronaca. L'omeopatia è una "moda" culturale, radical chic. Vi racconto un episodio personale. Uno dei miei cognati, piuttosto "anarchico" e con velleità artistiche, non accetta la medicina ufficiale e vorrebbe curare i miei tre nipoti con l'omeopatia. Da un pò di tempo si è messa in mezzo, con delicatezza ma decisione, mia mamma, che non ha studiato medicina e fa la casalinga da quasi tutta la sua vita, tranne un recente ventennio in cui ha lavorato in ospedale. E' riuscita a convincere mia sorella che ovviamente non si mette contro il marito ma cura i figli con la medicina ufficiale, non necessariamente tenendo sempre informato mio cognato. Questa storia sono venuto a conoscerla solo pochi giorni fa, malgrado mia madre sappia bene a chi rivolgersi in famiglia per avere ragguagli. Ma ve lo racconto perchè è un dato dell'esperienza comune. Un genitore sa benissimo cosa fa bene e cosa fa male ad un figlio. E sa benissimo a chi rivolgersi, che parole si deve sentir dire, che competenza esige e che cosa sia una terapia. La condanna ai Signori Bonifazi è perfino lieve. E forse il giudice ha avuto pietà della loro sofferenza per aver perso un figlio. Però...io condannerei anche chi recita la parte dello scienziato, dell'informatore, dell'esperto...

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  13. Omicidio colposo= 3 mesi di reclusione.

    Vi risparmio il mio commento è mi risparmio una censura sicura sarebbe sicura quanto meritata.

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    1. come diceva il collega piu' sopra, probabilmente il giudice avra' avuto pieta' della loro sofferenza per aver perso un figlio. ma sono d'accordo, definire la condanna mite e' un eufemismo

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  14. Un pò di giurisprudenza Signori.
    L'omicidio colposo è normato dall'art 589 c.p. e recita: "L'omicidio colposo è l'omicidio commesso non volontariamente ma per un fatto compiuto senza intenzionalità, ma dunque con "colpa". La colpa dunque è l'elemento caratterizzante del reato: si parla di delitto colposo (o contro l'intenzione) ogni volta che l'evento (nel nostro caso la morte) non è voluto ma si è verificato "a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per l'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline" (si vedaanche l'art. 43 del codice penale). Le pene vanno dai 6 mesi ai 5 anni, ridotte in caso di attenuanti generiche. Dunque, 3 mesi sembra congruo per un giudice che ha espletato le attenuanti, per quanto si diceva. Il paragone non è degli scandalosi 3 mesi contro 30 anni ma dai 3 mesi contro i 6 mesi.... Sedate le coscienze? Non dovremmo lamentarci. Il giudice ha emesso una sentenza.....omeopatica....

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  15. https://www.repubblica.it/cronaca/2019/06/20/news/padova_rifiuta_chemio_genitori_condannati-229234796/?ref=RHRS-BH-I229236854-C6-P3-S1.6-T1

    E si poteva evitare...

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  16. Purtroppo capita di trovare ciarlatani anche negli ospedali ufficiali, gente che suggerisce l'omeopatia, integratori a base di curcuma, o altre pseudo-cure (tipo l'osteopatia)

    :(

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    1. Non dimenticare il metodo di bella, l'unico ad avere avuto il privilegio di non una ma due sperimentazioni! :)

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  17. il problema, caro Puce72, è dire la verità. Rischiarla, comunicarla. Il presunto capolavoro scientifico del Dr Paolo Bellavite, ovvero
    Marzotto M, Bonafini C, Olioso D, Baruzzi A, Bettinetti L, Di Leva F, Galbiati
    E, Bellavite P. Arnica montana Stimulates Extracellular Matrix Gene Expression in
    a Macrophage Cell Line Differentiated to Wound-Healing Phenotype. PLoS One. 2016
    Nov 10;11(11):e0166340. doi: 10.1371/journal.pone.0166340. eCollection 2016.
    Retraction in: PLoS One. 2019 Jun 20;14(6):e0219007,
    E' STATO RITIRATO (RETRACTED)
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=bellavite+p+PloSOne

    Le motivazioni degli Editor si trovano qui.
    https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0219007.

    e sono praticamente quelle che io avevo già pubblicato in tempi insospettabili
    Chirumbolo S, Bjørklund G. Bias and misleading concepts in an Arnica research
    study. Comments to improve experimental Homeopathy. J Ayurveda Integr Med. 2018
    Jan - Mar;9(1):75-80.

    Prosit!

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  18. Da notare che il caro Bellavite, che tanto tentò di dissociarsi dalla mia affermazione riguardante i suoi conflitti di interesse, ora trova proprio i suoi non dichiarati conflitti di interesse (finanziato dalla Boiron) tra le motivazioni del ritiro dello studio.
    Sbadabang che tranvata.
    :D

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  19. Mi pare di aver sottolineato questa mattina sia le critihe di Chirumbolo che il conflitto di interessi ...

    https://cattiviscienziati.com/2019/06/29/pulizie-in-corso-un-altro-lavoro-degli-omeopati-nel-cestino/

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  20. Ho visto carissimo "Unknown", davvero grazie!!!
    Un caro saluto
    SC

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. Bellavite nel suo blog su Facebook se la prende con il Prof Bucci, autore di “Cattivi Scienziati” (con la prefazione della Sem Cattaneo, https://www.addeditore.it/catalogo/enrico-bucci-cattivi-scienziati/) per avere commentato la sonora tranvata presa dal gruppo del Bellavite dagli Editor di PlOS One (che ammette). Deride e sbeffeggia Bucci, Di Grazia e il CICAP. Va beh…e mi chiedo se non venga lui piuttosto deriso dai medesimi. Soprattutto perché scrive “buccie” invece che “bucce” (che c’azzecca come titolo?), obbligando i suoi aficionados diluiti e succussi a consiglargli un corso di lingua italiana, prima di scrivere sui social…
    Se è riuscito a scrivere su PlOS One, con fondi Boiron, evidentemente i suoi progetti e finanziamenti erano stati approvati dall’Ateneo, ovvero dal Dipartimento in cui ha lavorato negli anni della sua ricerca “eccellente”. Se ne deduce che l’Università in cui ha lavorato per anni lo ha sempre difeso facendo credere al mondo che ogni critica scientifica fosse un attacco personale, come ha in effetti continuato a ripetere per difendersi dalle critiche mossegli dallo stesso Di Grazia, da ricercatori del Mario Negri, dal Chirumbolo citato nel post di Bucci, dal Prof Ernst e da molti altri pensatori illuminati. Anzi, come scrive Bucci per qualcuno, “cultori della materia” (https://cattiviscienziati.com/2019/06/29/pulizie-in-corso-un-altro-lavoro-degli-omeopati-nel-cestino/). Tutti autorevoli esperti che avevano ragione su di lui e ai quali andrebbe, come minimo, chiesto scusa. Ma si sa, la scienza, che è patrimonio di tutti, a volte è fatta in modo “insolito” e per fortuna il marchingegno del controllo delle bufale e dei conflitti d’interesse, come quello riportato nel caso del lavoro ritirato su Arnica, funziona perfettamente e “cattura” i ciarlatani, gli imbrogloni e quelli, più onesti, che credono ingenuamente che l’omeopatia sia una scienza. Ma quando mai???
    Ecco cosa scrive il nostro scienziato delle alte diluizioni:
    1) “Bucci travisa e distorce completamente la realtà dei fatti.”: già caro Bellavite e quale sarebbe? Gli Editor ti attaccano personalmente?
    2) “Tuttavia dopo due anni la rivista ha avuto delle “lamentele” da parte di gente molto “influente” (tra cui è possibile lo stesso Bucci) tanto che la hanno indotta a ritrattare l’articolo. Pare impossibile, ma è vero: le “motivazioni” della ritrattazione sono delle scuse del tutto inconsistenti, dei pretesti belli e buoni*. Ci vuole una bella faccia di cartone! E perché, oh bella! Bellavite scrve “Il nostro lavoro era stato pubblicato nel 2016 dalla rivista “PlosOne” dopo aver passato il vaglio di vari esperti della materia….” e poi parla di pretesti belli e buoni, Ma scusi ex Professore…sono Editor in tutti e due i casi. Com’è? Non valgono le regole del controllo scientifico solo se le danno torto?
    3) “Il Bucci si fa passare per un “fustigatore” della cattiva scienza (tra cui mette ovviamente anche l’omeopatia, senza mai aver pubblicato un solo lavoro scientifico nell’argomento) ma appare paradossalmente come un accanito avversario di ogni scoperta scientifica che vada oltre a quel che vede lui attorno alla punta del proprio naso”. Eh, già….il Bucci non si è accorto del Nobel….evidentemente…
    4) E questa è la più comica: “Il cardinal Bellarmino, al confronto, era un dilettante…” Oh, caspita! Vuoi vedere che stiamo parlando della reincarnazione di Galileo Galilei?
    E poi conclude: “Questo serva anche come documentazione per chi leggesse altre balle spaziali in altri siti, come ad esempio “medbunker” o “cicap” o simili leoni da tastiera”.
    Tra gli ultimi, caro cliente Boiron, forse c’è anche Lei che scrive noiosissimi e pedanti fiumi d’inchiosto sui vaccini sul suo sito “La complessità in medicna”? (https://www.facebook.com/PBellavite/)


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  23. "Tutti autorevoli esperti che avevano ragione su di lui e ai quali andrebbe, come minimo, chiesto scusa"......
    Per la fine che ha fatto l'omeopatia dei lavori ritirati dalla comunità scientifica, soprattutto se con conflitto d'interesse, in onore della verità, a quelli che si sono spesi per denunciare come la ricerca in omeopatia sia una bufala, più che scuse darei un premio, un riconoscimento forte. Anche perchè aiutano il popolo a non fidarsi dell'omeopatia che, come sappiamo, può anche uccidere (soprattutto i bambini...)

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  24. Penso che sia sufficiente la risposta data dagli Editor di PlOS One...anche se io l'avevo sempre detto e scritto...

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  25. Cara Monice,
    quelli che fanno bene alla scienza, quella con la S maiuscola, evidentemente a furia di ricercare, avere coraggio nel dire le cose scomode, avere il coraggio di scriverle, rischiare la verità, poi, alla fine sono sempre messi in un angolo per invidia, come è successo a me all’Università di Roma 3, o come è successo, se ricorderete, al tecnico che aveva dato indicazioni sui possibili terremoti in Centro Italia per il quale sono stati inquisiti alcuni responsabili che non gli avevano dato retta. La scienza è scomoda, le cattedre sono comode. E’ una legge secolare. E c’è perché chi vuole scoprire cose nuove deve essere un avventuriero, un rompiscatole. Non sempre un docente accademico affiliato.

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  26. Sono d'accordo con il Prof Gagliardi. Riconoscimenti per chi comunica la verità scientifica e non ha conflitti d'interesse. Uno così fa un lavoro utile per la collettività intera.

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  27. Il Bellavite vorrebbe sminuire il Prof Enrico Bucci (sul suo blog su Facebook) dicendo quante citazioni ha e quante pubblicazioni e indice Hi possiede. Tuttavia, mi sono documentata. Il Bucci, che invece è professore di Biologia e Direttore del System Biology Program of the Sbarro Health Research Organization in the College of Science and Technology of the Temple University (Philadelphia, US) ed è fondatore di Resis SrL per l’integrità nella ricerca scientifica, dovrebbe poter vedere il Bellavite piuttosto con il microscopio elettronico…tanto è diluito…Bellavite insegna nella Scuola di Medicina Omeopatica e a Ngozi in Burundi. Bucci ha esperienza di docenza in America. Non vorrei apparirvi razzista ma…tra l’Africa subtropicale e l’America…ce ne passa,,,in termini di valore curricolare….

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  28. Al tempo in cui ho fatto la mia tesi di dottorato ho letto tutte le pubblicazioni di Ernst e di Chirumbolo che interessavano l'argomento critica scientifica in omeopatia. Chirumbolo è un grande, perchè nei suoi lavori non lascia nessuno spazio a dubbi, metodico e profondo, assolutamente razionale, tanto che mi ha convinta a credere che l'omeopatia è un inganno scientifico. Non capisco ancora perchè la usino come cura alternativa...

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  29. L'Università in cui lavorava il Bellavite all'epoca degli studi lo ha appoggiato con una notizia da Ufficio Stampa ufficiale
    http://www.univrmagazine.it/2016/11/14/pubblicata-su-plosone-ricerca-sullarnica-montana/

    E adesso? L'Università farà ammenda? Rettifica? Si tenga presente che è stato dichiarato un conflitto d'interesse...L'Ateneo dovrebbe dissociarsi...

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  30. Limitiamoci a dare la colpa al Bellavite. Ci sono state anche comunicazioni, oggi evidentemente false, anche su altre testate, perfino una intervista
    https://www.periodicodaily.com/lefficacia-dellarnica-montana-intervista-al-prof-paolo-bellavite/

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  31. Eventi “spazzatura”.
    Sabato prossimo si terrà a un Meeting, meglio definito Tavola Rotonda (c’entra Re Artù?) dal titolo “Il valore aggiunto della medicina integrativa in oncologia e non: l’esperienza italiana”. Medicina integrativa in oncologia…mi chiedo,,,sarebbe pratica integrativa in questi casi la cartomante, la chiromante, la preghiera, l’acqua di Lourdes, un viaggio a Medjugorie? Beh, se parliamo di tumori, a meno che non intervengano San Antonio o Padre Pio, se non ti curi con la medicina ufficiale finisci in una cassa di lucido mogano. E difatti, il Corso non ha manco i crediti ECM. E che tipo di farmaci ha la medicina antroposofica? Sniffi di Goethe? Peti di Aristotele?
    E poi uno si chiede perché Scientific Reports e PlOS One prendono a sberle e a calci laggiù certe “scienze illuminate”….
    https://www.medicinaantroposofica.it/convegni/il-valore-aggiunto-della-medicina-integrativa-in-oncologia-e-non-lesperienza-italiana/

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  32. E dove sarebbe, per caso, sto incontro beffa? A Camelot?

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  33. No, Milano. Da ridere (o piangere)...ebbene si...all' Istituto Nazionale dei Tumori

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  34. Sul conflitto d'interesse di cui è accusato il Bellavite dagli Editor di PlOSONE mi sono documentato sul sito della sua università e l’art 3 del Codice Etico recita: “L’universitario, che abbia interessi in conflitto con quelli del proprio Ateneo, deve darne immediata notizia agli organi competenti e attenersi alla decisione da questi assunta, nel frattempo astenendosi dall’attività”. .La domanda è: c’è stata mai tale comunicazione agli organi competenti, prima di avviare le sperimentazioni?

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  35. Di competing interest (conflitto d'interesse) nel gruppo Bellavite avevano scritto in passato il dr Salvatore Chirumbolo (Chirumbolo S. Oscillococcinum®: Misunderstanding or biased interest? Eur J Intern Med. 2014 Mar;25(3):e35-6.) giò tempo prima, al quale si era associato perfino Silvio Garattini (Garattini S, Bertele' V, Banzi R. Homeopathy cannot even be used to replace placebo. Eur J Intern Med. 2014 Jun;25(5):e68). Ecco le persone che fanno il loro dovere morale.

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  36. Io ho avuto la netta impressione che Bellavite nemmeno sapesse cos'è il conflitto di interessi. Tanto che quando gli ho fatto notare che io non ne ho mentre lui si (molte sue ricerche sono finanziate dalla Boiron multinazionale omeopatica) si è arrabbiato respingendo con rabbia la cosa, come se fosse un reato o un'accusa.
    E lo ha ribadito "non ho conflitti di interesse", mentre commentava uno studio finanziato dalla Boiron su un prodotto commercializzato dalla Boiron.
    O non sa o fa finta di non sapere.
    Questo dimostra anche il livello di consapevolezza degli "studiosi" omeopatici.

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  37. Ecco cosa scrive Enrico Bucci in merito alla frode scientifica: "La frode nella ricerca scientifica non è una novità, ma oggi viene praticata a livelli mai visti prima. Il risultato? La Scienza è minacciata da un numero crescente di ricercatori disonesti che, perseguendo i loro scopi personali, danneggiano la collettività."
    Probabilmente ha ragione Di Grazia quando dice che il Bellavite è perfettamente in buona fede nel credere che non sia in conflitto d'interesse. E forse sono in buona fede quelli del suo Dipartimento e dell'Università in cui ha fatto le sue "formidabili ricerche" che ne hanno approvato quello che diventerà la sua principale sciagura professionale (http://www.univrmagazine.it/2016/11/14/pubblicata-su-plosone-ricerca-sullarnica-montana/). Queste informazioni sono pubbliche e non possono essere ovviamente soggette ad accuse di attaccare la reputazione di qualcuno o qualcosa, dato il danno di un lavoro ritirato sull'informazione pubblica e sulle decisioni pubbliche in tema di salute. Bellavite sembra dunque in buona fede, ma non è così. E' assolutamente in "mala fede" se qualcuno glielo fa notare. Se qualcuno lo scrive nella letteratura scientifica ufficiale. E' assolutamente in malafede se, dopo avere appreso di essere accusato di conflitto d'interesse, stravolge le accuse come attacco personale, fa credere ai colleghi del suo Ateneo, ai suoi parenti, ai suoi amici, di essere attaccato personalmente, fa la vittima innocente e se ne sbatte dei giudizi espressi da esperti come lui e va avanti facendo irreparabili danni. A questo punto, è frode anche questa. Infatti: "La Scienza è minacciata da un numero crescente di ricercatori disonesti che, perseguendo i loro scopi personali, danneggiano la collettività". Quali danni? Leggete la cronaca dei bambini morti o ricoverati per l'uso dell'omeopatia o per essere vittima dei rifiuto vaccinale. Non sappiamo perchè, se non per tornaconto personale, ma di questi due ambiti noir si occupa il nostro stupefacente scienziato...

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  38. Di Grazia, fai un post sugli ultimi episodi di malaffare scientifico pubblicati su Scientific Reports e su PlOS One, facendo luce su questa brutta storia in modo da illuminare il popolino e anche riscattare quelli che si sono battuti, come Bucci o Chirumbolo, per far trionfare la verità....appunto....per il bene della collettività. La gente è già molto disorientata....

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  39. Gagliardi, io lascerei perdere il Bellavite che è già abbastanza massacrato dalla Retraction. Rispettiamone il silenzio.

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  40. Il silenzio dei morti.....O di chi si nasconde.

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  41. Ho letto anche il lavoro sul Gelsemium pubblicato su Psychopharmacology (Magnani P, Conforti A, Zanolin E, Marzotto M, Bellavite P. Dose-effect study
    of Gelsemium sempervirens in high dilutions on anxiety-related responses in mice.
    Psychopharmacology (Berl). 2010 Jul;210(4):533-45). Nei metodi c'è scritto: - The drugs for this study were produced by Boiron Laboratoires, Lyon (F), starting from a whole hydroalcoholic extract of G. sempervirens, which was diluted 100 times in 30% ethanol/distilled water to obtain the 1C dilution". Dunque, anche qui, c'è lo stesso conflitto d'interesse riportato dagli Editors di PlOS One.

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  42. Ah...caspita...allora quello del Bellavite è un vizio...Un brutto, deplorevole vizio...Ma, mi chiedo: con Arnica non poteva farsi un estratto suo, stabilirne i componenti in spetrometria e poi pubblicare i dati? Il problema grosso è che se glielo vai a dire (a parte che adesso è nascosto in qualche eremo per la vergogna e non lo becchi se non a dorso di un mulo...), lui ti risponderebbe, ne sono convinta, che voleva "esattamente" testare quelli che poi la gente compra, per correttezza scientifica,il mio estratto, avrebbe detto, non è quello della Boiron. E per quale ragione? No, non per interesse "commerciale" ma perchè è convinto che il modo con cui la Boiron fa i diluiti di Arnica li rende omeopatici, mentre gli estratti fatti in casa no. Cioè: se io voglio fare uno studio sui principi attivi dei pistacchi di Bronte, devo farlo a Bronte, nel posto in cui li raccolgono, nella ditta in cui li raccolgono, per fare "scienza". Presumo, povero Bellavite, che sarebbe stato più costoso per lui andare a Lione nella casa di Christian Boiron per raccogliere dell'Arnica dal suo orto di piante officinali. avrebbe dovuto fare lui (il Bellavite) le diluizioni. Ma se non avessero funzionato Bellavite avrebbe potuto pensare che fosse colpa del fatto che le diluizioni erano state fatte da lui e dai suoi collaboratori non dalle macchine magiche della Boiron...oh bella!!! Ma la sapete la storia dell'orso bianco? Mi ricorda questo...

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  43. La storia dell’orso bianco…già.

    Tempo fa viveva un uomo in un paesino sperduto la cui fama aveva invaso il mondo dato che di lui si diceva che fosse capace di trasformare il vile metallo in oro. Molti illuminati principi e regnanti, venuti dalle terre più lontane, avevano fatto a gara a proporre a quest’uomo l’acquisto della sua formula magica in cambio di un’immensa fortuna. Ma lui, niente. Non gli interessava la ricchezza. E insisteva nel dire che per poter continuare a svolgere questa magia straordinaria, era obbligatorio che non toccasse alcun denaro se non per necessità. In realtà era un gran imbroglione e nessuno, in tanti decenni di fama leggendaria, era riuscito a sgamarlo. Passarono tanti anni e quest’uomo si stancò di tanto imbroglio. E forse per paura di essere scoperto, all’ennesima richiesta di uno uomo tra i più ricchi del mondo, accettò. Figuratevi questi!!! Non stava in piedi dalla gioia!! L’imbroglione gli spiegò alcune cose, delle formule presumo, si prese tutta la fortuna e i beni dell’acquirente che lasciò andare via nudo con un sacchetto di pietruzze, una serie di frasi strane e un pezzetto di rame. Mentre però andava via, il leggendario uomo confuso per il re Mida, lo chiamò da lontano:- Ehi, ehi…! Buon uomo!!!- Quegli si girò, sorpreso:- Sii??- gridò. – Si ricordi che mentre recita la terza formula, non deve mai pensare all’orso bianco!!- - Cosa?- chiese l’altro basito…- -Si. Si…ha capito… l’orso bianco!!!- E quegli pensò tra sé: - L’orso bianco?? Ma che dice? Cosa me ne frega dell’orso bianco? Boh…-
    Rientrato a casa, il ricco uomo che aveva acquistato la formula, si mise subito all’opera. Ma dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto, gli veniva sempre in mente l’orso bianco. E disse tra sé:- Maledetto il giorno in cui fui avvisato di non pensare all’orso bianco! Adesso, tutte le volte che ci penso, la magia non mi riesce!!!-.

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  44. L’obiezione di Bellavite

    In risposta alla Retraction di PlOS One il Professore veronese scrive:-
    “Readers must know that when a sort of "inquiry" was opened on our work, we asked about the source of the “concerns”, but no further information was provided. Such a lack of clarity on the origin of the criticisms does not seem to correspond to a normal debate in a crucial scientific discussion”...ovvero: I lettori devono sapere che quando una sorta di “inchiesta” è stata aperta sul nostro lavoro, noi ci siamo chiesti quale fosse la fonte di questi protesti, ma non ci è stata data ulteriore informazione (a riguardo). “ Quello che ci lascia senza fiato è che il Bellavite vuole sapere i nomi di coloro che lo hanno accusato, volendo trasformare un fatto scientfico in una faida personale. Ma lo sa anche lui che in un lavoro scientifico esiste l’anonimato di coloro che avanzano critiche valutative sulla correttezza del lavoro. Che vuoi, Bellavite? Ti brucia? Hai usato tu l’equivoco dell’attacco personale per difenderti da critiche pertinenti, mo, ci dispiace, resta con un foglio di omissis senza il nome del mittente. Che poi? Che faresti? Denuncia?
    Già l’omeopatia è al ridicolo. Se poi ci si mettono anche certe persone…mah…

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  45. Forse si sta polarizzando troppo l'attenzione sul Prof Bellavite. Il mondo va avanti.

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  46. Piuttosto, prendo spunto per riprendere e fare mie alcune parole recentemente scritte dal Prof Enrico Bucci su https://cattiviscienziati.com/2019/07/05/la-scienza-nonostante-gli-scienziati/ e cioè:

    "Tuttavia, come ha ricordato ieri Elena Cattaneo, tutti i ricercatori hanno il dovere di onorare un patto preciso stretto con i cittadini (e con i loro colleghi, come affermato da Monod – etica della conoscienza scientifica) : quello di esporre i propri risultati con trasparenza e – aggiungo io – quello di correggere i propri errori e non tollerare le manipolazioni, quando ne incontrano una.
    Questo ultimo punto è particolarmente ignorato, ed umanamente posso comprendere: è faticoso litigare con il collega, il proprio post-doc, il proprio capo laboratorio per correggere un errore, figuriamoci per bloccare una frode...."
    Già. In Italia se accusi il lavoro scorretto di qualcuno, sei accusato di faida personale, attacco personale, diffamazione e quant'altro. E quindi ti INTIMANO a non fare niente e a stare zitto. E voi, non ci trovate una terribile analogia con certi "modus operandi e cogitandi" di certe...cuppulicchie" (il cappello alla Padrino...)? Citu e musca picciuattu!!! Ca cca chini cumanda sugnu iu!!!
    La responsabilità etica lavorativa diventa fatto personale se qualcuno ti fa notare una frode, un illecito o una frode..e perchè? Perchè una volta che diventi qualcuno con una sedia sotto le natiche, quel posto è cosa tua. E fai affiliazione con tutti quelli che quella sedia l'hanno avuta come te. E che fanno quadrato con te per difendere questa "cosa tua", questa "cosa nostra"..
    Ma, come dice Bucci, la scienza (quella vera) sfugge a tutto questo. E prima o poi, squagliatasi la neve dell'omertà, si vedrà ciò che aveva lasciato la mucca digerendo sul terreno al suo passaggio estivo, quanto tutto era bello e soleggiato.

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  47. Immagino cosa "libera" una mucca digerendo....torte morbide che poi sono diventare le retraction su Scientific Reports e su PlOSONE. Cito Bucci alla lettera: 2Inoltre, si ha spesso paura di produrre un danno, anzichè un beneficio, perchè correzione e ritrattazione di articoli scientifici sono vissuti come una macchia da chiunque e perchè i fuffologi e gli pseudoscienziati sono in attesa di rivalsa.
    Eppure, noi non dobbiamo tollerare le frodi, e neppure gli errori in piena luce: bisogna agire per correggere, ripulire, riparare, perchè questa è una delle cose che distingue la scienza dalle credenze immotivate."

    https://cattiviscienziati.com/2019/07/05/la-scienza-nonostante-gli-scienziati/

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  48. Infatti direi che il capitolo Bellavite, per quello che possa interessare e soprattutto c'entrare con l'argomento del post (nulla) lo possiamo concludere qua.
    Grazie.
    :)

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  49. Immagino cosa "libera" una mucca digerendo....torte morbide che poi sono diventare le retraction su Scientific Reports e su PlOSONE. Cito Bucci alla lettera: 2Inoltre, si ha spesso paura di produrre un danno, anzichè un beneficio, perchè correzione e ritrattazione di articoli scientifici sono vissuti come una macchia da chiunque e perchè i fuffologi e gli pseudoscienziati sono in attesa di rivalsa.
    Eppure, noi non dobbiamo tollerare le frodi, e neppure gli errori in piena luce: bisogna agire per correggere, ripulire, riparare, perchè questa è una delle cose che distingue la scienza dalle credenze immotivate."

    https://cattiviscienziati.com/2019/07/05/la-scienza-nonostante-gli-scienziati/

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  50. La libertà di cura ha trovato spazio nelle farmacie per cui ti ritrovi con l’Oscillococcinum che il farmacista ti consiglia per l’influenza. Quindi il farmacista, ricordiamocelo, laureato, consiglia una frode. Questo mondo di insolite libertà lo stanno chiedendo “illuminati” medici e scienziati anche per eliminare i vaccini. Esatto. I vaccini, non l’obbligo vaccinale. Prima o poi elimineranno (è il loro disegno) la medicina e ci faranno tornare ai riti sciamanici. L’ignoranza di certi medici “alternativi” è poi talmente grassa e sonora da gridare vendetta al cospetto di Dio. Prendiamo ad esempio la Drssa Simonetta Bernardini, Presidente della SIOMI che in una recente intervista, dove ha voluto sottolineare il fatto che prima è pediatra poi (se proprio proprio…omeopata), da”pediatra” (illuminata….già…ma dalla lampadina di Guernica) che i bambini dovrebbero essere vaccinati con i vaccini monovalenti. Faccio una premessa “cretina” com’è stato “cretino” il commento che ho sentito. Una ditta TIZIO, con onesta propensione al bene del cliente, che fabbrica posate difficilmente ti venderà solo il singolo coltello, la singola forchetta, il singolo cucchiaio se la domanda di posate è talmente alta (famiglie, comunità, ristoranti) da consentire alla ditta medesima di vendere kit, confezioni con più posate, a prezzi più accessibili. Se al posto delle posate ci mettiamo i vaccini, capite che il discorso spesa sanitaria s’infila benissimo, soprattutto di questi tempi di minacce di “procedure d'ifrazione all’Italia”. Ma per i vaccini c’è un motivo in più: da un punto di vista del carico antigenico e dei preservanti (tanto discussi) un polivalente è più efficace e sicuro. Ma, allora, quale sarebbe il problema? Questo. Che se un bambino si è già immunizzato contro la parotite (orecchioni) e deve fare il vaccino del morbillo, non dovrebbe fare il vaccino anche degli orecchioni con il MPR. Oh cavolo! Non ci avevo pensato! Evidentemente la Bernardini sa per certo che una volta che un bambino viene vaccinato naturalmente per la parotite, il virus non lo fila più, cioè detta papale papale non è che il virus non gli fa niente. Non lo infetta.
    E la ragione per cui è meglio non vaccinare è che se tu lo vaccini gli inietti del pericolo. Ma verso che mondo stiamo finendo? Il bambino che ha immunità naturale protettiva contro la parotite può beccarsi la parotite cento, mille volte (come se prendesse 100, 100 vaccini) ma grazie alla vaccinazione resta illeso. Non è che il vaccino, cara omeopata, NON TI FA INFETTARE.
    Questo tipo i ignoranza colpevole ci ha portato fin qui, ad avere l’Arnica omeopatica, il Gelsemium omeopatico (costosissimi tra l’altro) in farmacia. Libertà di cura. Si, ma….se ti curi tu adulto rimbecillito certo. Ma se lo fai con dei bambini che si fidano…è un altro tipo di libertà. E’ la famosa licenza di 007…

    https://www.antarstudimedici.it/index.php/dott-sa-simonetta-bernardini/34-style-vaccini,-per-combattere-la-meningite.html

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  51. "lo stanno chiedendo illuminati medici e scienziati"...Già. Se ne interpelli anche solo uno di loro, fautori dell'omeopatia, dell'anti-vaccinismo, dell'alternativa, eccetera, riescono sempre a schermirsi dietro la "competenza", il "curriculum", la "stima della gente", la"posizione", il fatto che molte cose sfuggono alla loro responsabilità. Li ha definiti, però, in modo mirabile (come solo i geni sanno fare) il grande Signor G.
    Giorgio Gaber "L'odore"
    https://www.youtube.com/watch?v=Nw3BrtWfMAY

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  52. Ho letto tutti i vostri commenti fin qui. Dalla recente letteratura e dai diversi comunicati stampa mi sono fatto un'idea precisa sull'impatto che pseudoscienze come l'omeopatia hanno sul sapere pubblico. Riporto testualmente le parole del Prof Enrico Bucci “Nonostante frodi, manipolazioni, comportamenti immorali e non etici da parte di singoli o di interi gruppi di ricerca, il sapere scientifico si accumula, si corregge e continua a migliorare la nostra vita. Perchè la scienza è molto di più degli scienziati, e ad essi sopravvive, nonostante tutto. Tuttavia, come ha ricordato ieri Elena Cattaneo, tutti i ricercatori hanno il dovere di onorare un patto preciso stretto con i cittadini (e con i loro colleghi, come affermato da Monod – etica della conoscenza scientifica) : quello di esporre i propri risultati con trasparenza e – aggiungo io – quello di correggere i propri errori e non tollerare le manipolazioni, quando ne incontrano una. Questo ultimo punto è particolarmente ignorato, ed umanamente posso comprendere: è faticoso litigare con il collega, il proprio postdoc, il proprio capo laboratorio per correggere un errore, figuriamoci per bloccare una frode”.
    (https://cattiviscienziati.com/2019/07/05/la-scienza-nonostante-gli-scienziati/)
    Dal post sempre del Prof Bucci su (https://cattiviscienziati.com/2019/06/29/pulizie-in-corso-un-altro-lavoro-degli-omeopati-nel-cestino/) qualcuno, che il Bucci nomina come vero “cultore della materia”, aveva rispettato il famoso “ultimo punto” di cui lo stesso Bucci parla, ma, si direbbe, inutilmente. Anzi, pure con qualche ritorsione, persecuzione e sanzione, perché la frase “è faticoso litigare co un collega” è facile fraintenderla con “attacchi personali”, quando invece di vera scienza si tratta. E così l’omeopatia striscia sotterranea nell’omertà. Anzi, addirittura chi l’ha difesa anche indirettamente ha avanzato di carriera. Cosa succede ai nostri Atenei?
    Ricordatevi il caso di Gianpaolo Gioacchino Giuliani, un banalissimo e insulso “tecnico” rispetto ai “professori” (mi perdoni il Giuliani ma è per dar forza al racconto, qui è detto in modo volutamente ironico). Giuliani faceva il suo dovere nel dare qualche elemento di verifica in più sulla condizione geofisica territoriale che avrebbe permesso ai “professori” di gettare l’occhio su dei dati e magari attrezzarsi su qualche ipotesi buona e forse addirittura agire con tempestività. I terremoti non si prevedono ma la sismologia e la tettonica sono scienza. Il finale lo conoscete. Ci fu perfino un processo. Non si ascolta un tecnico, che non è un accademico. Forse…se fosse stato un assegnista o un borsista…chissà…Magari gli avrebbero dato una docenza stabile per meriti scientifici. Questa specie di “razzismo classista” quando un dipendente di una istituzione di sapere e di ricerca fa il suo sacrosanto lavoro di servre la verità, è uno dei motori principali per cui la pseudoscienza e la frode scientifica ancora non sono definitivamente morte e sepolte.

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  53. Gentilissimo Giovanni, io non la conosco ma dal link che mette nel suo post, ovvero (https://cattiviscienziati.com/2019/06/29/pulizie-in-corso-un-altro-lavoro-degli-omeopati-nel-cestino/) si riporta il mio nome, che vorrei non fosse più messo in relazione con diatribe varie. Ho fatto il mio dovere morale, l'Università lo riconoscerà perchè è un ottimo, eccellente Ateneo e non vorrei che mi si disturbasse più citandomi direttamente o indirettamente. La ringrazio per avere prestato attenzione alle ultime vicende con il suo post, vicende che avrà letto in giro, non so...ma cerchiamo di restare obiettivi, distesi e distaccati. Qui, il lavoro da fare, è salvaguardare l'onestà scientifica ed intellettuale, non le beghe da condominio. Perdoni la mia schiettezza ma io la penso così. E' bene per tutti. Saluti

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  54. Mi perdoni Prof Chirumbolo ma volevo solo esprimere un parere circa il fatto che la libertà di cura continua ad alimentarsi di falsità se l'Università non si dissocia dalla presunta scientificità di Arnica della Boiron, bocciata dagli Editor di PlOS One. Dobbiamo riferirci ai fatti più recenti che abbiamo, altrimenti, se non contiamo sui fatti, parliamo di fuffa. Lei, piuttosto, si faccia portavoce nell'Ateneo dove lavora di questa esigenza civile, morale. L'omeopatia è un inganno e gli Atenei dovrebbero starne lontani. Molto lontani. E se se ne "inquinano", devono fare ammenda. Tirare le orecchie a chi ha fatto quadrato intorno a tali studi medievali e fraudolenti e portare alla luce chi ha sostenuto la verità. Non mi pare che sia stata fatta ammenda...finora...Non ho letto niente in giro...Non ce l'ho con il l'Ateneo dove lavora, sia ben inteso, ma insabbiare tutto nel silenzio è sconcertante, perchè il pubblico non legge la letteratura del settore ma continua per questo a crederci, se si prosegue nel silenzio omertoso. Le Retraction sono condanne scientifiche pesanti. Non si può far finta di niente. Tutto qui. Saluti

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  55. Concordo in pieno con te Giovanni. Le Università sono posti pubblici. Comunque, l'ammenda dovrebbero farla gli autori, secondo me...Sarebbero più credibili se chiedessero scusa loro stessi ai "creduloni" delle medicine diluite...

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  56. LIBERTA' DI CURA E PLURALISMO TRA ESPERTI NELLE UNIVERSITA'
    Lavoro all’Università di Verona nel Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-Infantili. Devo dire, con molto orgoglio, che ho seguito per anni la vicenda Bellavite-Chirumbolo e per questo oggi mi accorgo che l’Università dove lavoro ha portato un grande esempio di pluralismo. Al suo interno, attivamente, due autorità scientifiche si sono battute per affermare le loro convinzioni, una il contrario dell’altra e come sempre accade in un agone dialettico, solo una di queste convinzioni dimostrate ha avuto ragione. E’ interessante averle avute vivaci e decise nel medesimo Ateneo. Segno di pluralismo averlo consentito nella libertà democratica. Pluralismo anche nelle modalità. Una convinzione ha preteso di affermarsi sull’altra perché sperimentale, l’altra si è affermata perché rigorosa nel ragionamento di pensiero e del dibattito scientifico dei metodi e delle prove. Entrambi i linguaggi, quello dei risultati e quello delle interpretazioni dei medesimi, servono alla scienza.
    Ora, io dico, nel contesto della libertà di cura, qeesta dialettica dovrebbe essere promossa. Ma solo ed esclusivamente tra esperti, cultori della materia, scienziati in un Ateneo, non su internet e su Facebook. E’ solo così che si raggiunge il vero, attraverso: la dialettica rigorosa e perfino impietosa per arrivare alla verità scientifica. Che è il bene di tutti per cui, come disse qualcuno, chi lavora in Università viene pagato apposta.

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  57. Per carità...non dico di no. Diciamo che una di "queste" convinzioni, come le chiama Lei, ha avuto per anni un "peso specifico" molto alto in Università e l'altra no. Solo che poi il vero lo ha mostrato l'altra. Tutto qui.

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  58. Oggi Festa della Presa della Pastiglia….tutti gli omeopati impazziti stanno svaligiando le farmacie di tutto il mondo per far fuori tutti i farmaci (pastiglie, appunto) allopatici. Non sia mai che poi dicano che l’omeopatia non funziona! Così, se uno guarisce guarisce per l’omeopatia Se muore, muore perché era destino.
    E giusto oggi in Francia si boccia il valore scientifico dell’omeopatia. Niente più rimborsi.
    Povera Boiron….che farai adesso? venderai sigarette o calze da donna?

    https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/francia_omeopatia-4615499.html

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  59. Ah, ah, ah...!!! Bellissima battuta.
    Però la notizia francese su
    https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/francia_omeopatia-4615499.html
    è vera...

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  60. Brava Francia!!!Le Retraction cominciano ad avere effetto, evidentemente. forse Macron teme che l'omeopatia possa invadere i vini francesi. Se già sulla birra tolgono i gradi alcolici, si fa presto a inventare i vini omeopatici. Vi immaginate il nostro Prosecco di Valdobbiadene...omeopatico? Oh Dio...no...Però, la cosa più curiosa è che il maggior "scienziato" (virgolettato)si chiama "bella vite"...Professore, non ce ne voglia...Era un battuta stile Maurizio Crozza...Va beh, è solo una simpatica coincidenza...
    Macron, fai bene a chiudere le porte alla diluizione. L'acqua nel vino è l'imperfezione. Anche i preti lo sanno, durante l'Eucarestia...Se poi è tutto acqua, allora, si sa cos'è. E' frode.

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  61. La libertà di cura oggi sta diventando anche assurda pretesa di intendere il rifiuto vaccinale come un diritto alla propria salute, un diritto confermato da medici esperti (sic!!). Il Bellavite, noto scienziato con tanto di Retraction, fa risaltare sul suo sito Facebook, un documento firmato da un folto numero di suoi colleghi medici, il cui capolista è il radiato Dr Gava, indirizzato al Presidente dell’ISS Prof Ricciardi, e riportante la considerazione (scientifica??) che i bambini non vaccinati stanno meglio e si ammalano meno di quelli non vaccinati. Se scorrete la lista dei firmatari quasi tutti sono pediatri, omeopati e naturopati, oltre ad avere la Laurea in Medicina attaccata al muro del soggiorno. Già i primi due firmatari sono così. Ma scorrendo la lista se ne incontrano molti altri, come ad esempio Maurizio Proietti (Medicina BioIntegrata Univ Chieti), Antonio Abbate omeopata e agopuntore, Teresa Adami (omeopaa, Scuola di Omeopatia, amica-collega del Bellavite a Verona), ecc, basta guardare il loro curriculum personale: tutti si sono imbattuti con la medicina cosiddetta integrata. Dunque, gli omeopati sono per il naturismo. E per il rifiuto vaccinale. Niente medicine, solo erbe (ovviamente diluite). Ma, se fosse vero, caro illustre scienziato retracted, tu che vai in Africa a insegnare, forse dovresti verificare, facendoti un giretto nella giungla, che i bambini africani dovrebbero essere più sani e meno soggetti alle malattie dei poveri occidentali vaccinati che mangiano ovetti Kinder e pasta asciutta.
    L’OMS non è d’accordo.Però…vuoi vedere che il mondo è ingiusto e brutto e a te hanno ritirato con una pubblicazione quando invece eri nel giusto e l’OMS è una bufala? Può essere sai?...a pensarci bene. Dopotutto….esistono ancora i terrapiattisti…

    http://www.robertogava.it/vaccinazioni_lettera_presidente_sanita?fbclid=IwAR27CSML_gqnxN4cpr0_1tkcV_2B_2AZlvV4gGRZz-bl80VFA9k81unJMIY

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