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mercoledì 6 dicembre 2017

Che male vuoi che faccia? Complotti e salute.

Ormai è un argomento attuale, le chiamano "fake news", "post verità" o più semplicemente "bufale".
Sono le false notizie, diffuse spesso dai social network ma non solo (ultimamente anche carta stampata e televisioni non hanno evitato brutte figure) e che possono riguardare anche il tema della salute.

Per anni (decenni) questo problema è stato sottovalutato. Quando scrivevo dei guaritori che convincevano i malati ad abbandonare la medicina per affidarsi a false cure, in tanti mi dicevano "ma lascia stare, tanto non li convinci" oppure "che male vuoi che faccia, se uno è destinato a morire, almeno muore convinto di aver provato". Questa opinione, ad alto contenuto di cinismo, non era così rara e tra quelli che la pensavano così c'erano pure miei colleghi medici: "chi te lo fa fare, lasciali stare".
Poi i vaccini: causa di tutti i mali, dall'autismo al diabete, per anni le bufale hanno attraversato la società indisturbate, senza che nessuna istituzione si prendesse la briga di fare qualcosa. Quando scrivevo di bufale sui vaccini, anche qui, in tanti mi dicevano "è inutile, tanto sono pochi quelli che non si vaccinano, ci saranno sempre".
Poi sono iniziati i morti, persone con malattie gravi morte dopo essersi curate con sciocchezze, ciarlatanerie, sono morti anche dei bambini e delle persone fragili per malattie infettive prevenibili con la vaccinazione e qualcosa si è  mosso.
Qualche istituzione (vedi alcuni ordini dei medici) ha iniziato (finalmente...) a prendere provvedimenti contro quei medici ciarlatani che diffondevano false notizie per fare qualche soldo e persino alcune testate giornalistiche si sono affrettate ad occuparsi del problema.
Troppo tardi? Chi lo sa.

Ora però si pone un altro problema. Anni di cultura del sospetto, anni nei quali ci sono state persone cresciute con una mentalità debole, complottista, paurosa, acritica, sospettosa del prossimo e delle istituzioni, hanno creato gruppi di persone assolutamente incapaci di distinguere la realtà dalla menzogna, la vera notizia dalla falsa, la scienza dalla ciarlataneria e queste persone, ormai non più ragazzini, iniziano ad occupare i banchi del governo, gli uffici, iniziano ad essere professionisti: avvocati, magistrati, medici, ingegneri. Le false notizie sono divulgate da giornali, televisioni, siti istituzionali. Ci sono comuni italiani che danno il patrocinio a convegni di ciarlatani dicendo di voler fare "corretta informazione", ci sono associazioni di consumatori che diffondono il film di Andrew Wakefield in nome di una inopportuna "informazione", come se per informare sulla pedofilia facessimo vedere l'archivio foto di un pedofilo, perché è giusto capire il suo punto di vista.

Abbiamo cresciuto una generazione di paranoici dentro una popolazione ignorante.

Sì, il complottismo ha fatto male.

Negli anni passati un governo (quello sudafricano) ha creduto alle parole di un pazzo complottista che sosteneva la non esistenza del virus dell'HIV (quello che causa l'AIDS). Questi pazzi ci sono anche da noi e ricevono persino l'aiuto di istituzioni e strutture pubbliche, tanto per non farci mancare nulla ma in certi paesi l'AIDS è più di una piaga e non ha certo bisogno di guaritori o malati di mente. Se nessuno li ferma però, anzi, se pure le istituzioni li aiutano, i danni che possono fare sono immensi. In Sudafrica, ad esempio, nel 2000, ci fu un presidente della repubblica (Thabo Mbeki) che negava (chissà in base a quali letture disinformanti) il nesso tra virus dell'HIV e AIDS (per lui il virus non esisteva e quindi la malattia era semplicemente il risultato di una vita dissoluta). Tra le sue simpatie alcuni medici "dissidenti" (altri complottisti, anch'essi negavano senza averne prova, il nesso tra AIDS e HIV) che decise di riunire in una sorta di commissione di studi.

Per questi medici, fortemente sostenuti da quel governo, diffondere l'idea tra la popolazione che non bisognasse più assumere i farmaci che servivano per mantenere stabile la malattia fu un gioco da ragazzi.

Non contento, il presidente nominò quale ministro della salute un suo amico anch'egli fortemente ignorante e complottista che in breve cominciò ad eliminare dagli ospedali i farmaci antiretrovirali (quelli che servivano per la malattia) sostituendoli con integratori, erbe, succo di limone e aglio.
In quegli anni praticamente tutta la popolazione, fu convinta (con le buone o le cattive, visto che i medici che invece mettevano in guardia da quanto stava succedendo erano accusati, licenziati ed anche processati con varie scuse) che fosse realtà il fatto che l'AIDS si curasse con le erbe e che il virus dell'HIV fosse un'invenzione dei poteri forti.

Ovviamente i malati iniziarono a morire. Se prima sopravvivevano per molti anni e le loro condizioni di salute fossero eccellenti, le "cure" naturali del presidente Mbeki iniziarono ad avere i loro pessimi risultati. Più di 300.000 persone morirono in pochi anni, quando precedentemente si riusciva a contenere i decessi. Furono anni di sofferenza. La comunità mondiale cercò inutilmente di convincere il presidente sudafricano a cambiare idea ma lui fu fermissimo, testardamente determinato.
Fu il suo successore che, il primo giorno di presidenza, annunciò di voler abbandonare le idee di Mbeki ed iniziare un nuovo corso, affidando ad un gruppo di scienziati le decisioni sulla salute e puntando sull'aggiornamento dei medici, riuscì in pochi anni a riportare i numeri nella normalità.

Ecco il male che fanno le bufale. Non sono solo scocciature, non sono notizie per arrabbiarsi, quelle sulla salute sono morti, dolore, sofferenze. La cosa che sorprende è che in Italia abbiamo le leggi per fermare ciarlatani, guaritori e diffusori di terrore medico, solo che ancora non abbiamo capito che si dovrebbero applicare perché questa è gente pericolosa, non solo per il singolo ma anche per la collettività.
Se anche noi in Italia avessimo un giorno un governo complottista, dei governanti che si lasciano guidare dall'ignoranza, rischiamo di trovarci i cartomanti in ospedale, l'omeopatia dalla guardia medica. Rischiamo la vita. Non a caso le più diffuse false cure in Italia (per esempio il siero Bonifacio, il cocktail Di Bella, il metodo Stamina) hanno trovato terreno fertile quando i media o singole persone hanno sparso sfiducia o sospetto sulle istituzioni, altrimenti sarebbe bastata una parola di una istituzione medica per porre fine alle illusioni di chi voleva lucrare sulla salute delle persone.

Una cosa simile è successa più recentemente in Venezuela. Il paese in crisi ed un governo probabilmente incapace di fronteggiarla, hanno comportato tagli alle spese pubbliche severissimi. Tra le cose che sono saltate, tante sono di salute pubblica. Dal livello dei ricoveri ospedalieri al costo delle medicine e delle visite, per arrivare ai vaccini. Alcune vaccinazioni sono state modificate o addirittura sospese, tra queste quella per la difterite. Forte del fatto che da anni (da più di venti) non si verificavano casi di difterite, il ministero della salute venezuelano ha eliminato la vaccinazione gratuita, chi vuole farla la paga (ed in un momento di crisi la fanno in pochi, si compra il pane, poi si pensa alla salute). Qualche associazione benefica ha provato a coprire il vuoto sociale lasciato da questa decisione ma ovviamente non si è raggiunta la copertura vaccinale adeguata (bambini più piccoli di un anno vaccinati nel 68% della popolazione da gennaio a settembre 2017, una percentuale molto bassa). Altrettanto ovviamente sono iniziati a comparire i primi casi di difterite (dopo decenni, come detto) con decine di bambini morti. Un dramma assurdo.
Il governo, invece di riconoscere le colpe ed affrontare l'emergenza, si è chiuso a riccio, ha chiamato alcuni medici "dissidenti" (quelli che da noi chiameremmo "antivaccinisti") per tranquillizzare la popolazione e consigliare intrugli di piante e rimedi popolari ma la difterite ha continuato a fare vittime.


A quel punto il governo ha dovuto fronteggiare le proteste e le richieste di chiarimento e cosa ha fatto? La scelta più facile ma la peggiore.
Ha usato le teorie di complotto.

La difterite sarebbe una malattia diffusa dalla CIA (agenzia di spionaggio statunitense), non c'è nessun allarme e persino i morti sarebbero un dato falso diffuso dai medici in combutta con i governi nemici.
Anche chi vuole farsi vaccinare non ci riesce, mancano le dosi e nonostante le proteste il governo ha anche rifiutato aiuti esterni e di nazioni amiche. Una situazione da incubo.

Oggi siamo a 511 casi di malattia (avete capito bene, 511 casi di difterite!) e non si vede nessuna buona notizia all'orizzonte.
La difterite, malattia grave e che provoca molte sofferenze e morte, sta colpendo così molte regioni sudamericane. Direi che in un'epoca di spostamenti facili questa non è una bella notizia neanche per le nazioni più lontane. In linea di massima non c'è un alto rischio che questa malattia arrivi da noi ma particolare attenzione deve farla chi viaggia e chi intende recarsi in quelle nazioni.

Queste cose non devono far riflettere solo chi si preoccupa della salute pubblica ma anche le istituzioni. Non possiamo permettere che ciarlatani, imbroglioni e furbetti diffondano false notizie sulla salute, dovremmo riuscire a non vedere più comuni o istituzioni che incoraggiano o addirittura danno patrocini a convegni ed incontri di antivaccinisti o guaritori, spesso in nome di una assurda e ridicola "parità di opinioni" e chi sparge notizie allarmanti senza attendibilità dovrebbe rispondere delle proprie azioni. Dovremmo finirla di chiudere un occhio sui ciarlatani perché, se non subito, un giorno verrà presentato il conto ed uno di quei ciarlatani potrebbe sedere nei banchi di chi decide o qualcuno potrebbe fargli decidere del nostro futuro.
Le false notizie, gli imbrogli sulla salute, non sono "sciocchezze", non vanno trattate con sufficienza, sono pericolose.
Io lo dico da dieci anni, il mio dovere l'ho fatto.

Alla prossima.

9 commenti:

  1. Poi si ha occasione di leggere una notizia come
    questa e ci si rasserena un po'.

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  2. Vero, tanti buoni motivi in una sola notizia: il senso dell'amicizia e della responsabilità sociale dei ragazzi e dell'insegnante, la capacità di quest'ultima di educare e informare nel senso più completo del termine, di presentarsi come soggetto autorevole e creare una reale consapevolezza.

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  3. Darò massima diffusione a questo post dell'eccellente Salvo e lo ripubblicherò nel mio sito (citando ovviamente la fonte... :). Grazie Salvo

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  4. Ricordo anni fa quando mi imbattei nel tuo blog, l'argomento mi era sconosciuto e scoprii un mondo affascinante. Certo il fascino lasciò il posto all'orrore all'idea che per ogni medico come te che combatte attivamente la ciarlataneria (il tuo blog e quello di attivissimo rispetto alle bufale hanno fatto scuola, dando vita a un piccolo movimento), ci sono,migliaia di siti che propagano senza vergogna idee pericolose e mortali

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  5. Mi chiedo, ma i novax perche' non vanno in venezuela invece di stare qui in Italia?

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    1. Perchè è più facile far danni qui :-(

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    2. Vuoi mettere, qua puoi parassitare la copertura vaccinale degli altri.

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    3. "parassitare la copertura vaccinale": questo l'ho sentito sostenere ad un collega, la cui moglie pediatra universitaria non faceva vaccinare la figlia per non farle correre rischi: che rischiassero i figli degli altri...
      Quando si dice professionalità !

      anonimo sq

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  6. "Se anche noi in Italia avessimo un giorno un governo complottista, dei governanti che si lasciano guidare dall'ignoranza, rischiamo di trovarci i cartomanti in ospedale, l'omeopatia dalla guardia medica"
    Ma siamo già avanti, abbiamo l'ospedale di pitigliano dove si applica la medicina integrata ad agopuntura e omeopatia(sic).
    Per quanto riguarda il governo credo manchi poco, se i ragazzi meravigliosi made in five stars andranno al governo mi sa che ne vedremo delle belle.

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