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venerdì 27 novembre 2015

Siamo liberi.

Libertà di cura.
Libertà di credere ad un cialtrone qualsiasi, libertà di pensare che un ciarlatano, lì fuori, è pronto a curarti con la forza del pensiero, libertà di credere che medici, scienziati e ricercatori sono tutto il giorno al bar mentre in città è arrivato un signore con il cilindro e la pozione magica che ha scoperto la cura definitiva. Libertà.
Libero arbitrio.

Libertà per l'omeopata, autorizzato dallo stato.
Libertà per chi dirà che quello lì sarà un "omeopata poco serio", come se l'omeopatia fosse una cosa seria. Libero anche chi dice che se ti viene un cancro, la colpa è perché da piccolo hai avuto paura del buio e sei pure mancino.
Libertà per il guaritore, in giro a fare promesse ed è libero chi dice che, visto che la medicina non sempre cura il cancro, tanto vale provare anche il bicarbonato, l'aloe o la pranoterapia, liberi di dirlo, liberi di crederci.
Libertà per chi è di passaggio su Facebook e fa prognosi e decide la terapia per un tumore al seno metastatizzato.
Libero anche il medico che deve decidere la dose di morfina per la paziente che si è curata per un anno il suo cancro all'utero con gli impacchi di cavolo che dicevano essere infallibili. Liberi, siamo sempre liberi.
Libero il naturopata che nelle conferenze dice fieramente di essere riuscito a far tornare il ciclo alla moglie di 65 anni, grazie alle sue cure ed all'urinoterapia, senza sapere che per i medici, quello, è il primo segno di un cancro ginecologico, liberi di pensarlo anche loro, naturalmente.

Libertà per chi vende aloe arborescens per curare il cancro o per chi dice che con un mix di vitamine il cancro lo curi nel 99,9% dei casi, che solo lui lo ha scoperto.
Libertà per gli ordini dei medici che riscuotono la tassa d'iscrizione anche da quell'omeopata e da quello delle vitamine, libertà per tutti. Siamo tutti liberi.
Libertà di vivere e di morire, come si vuole, non c'è un modo migliore per morire.
O forse sì.
O forse si è liberi quando facciamo di tutto per non morire perché questo è istinto umano, si è liberi quando non si regala la propria persona, dignità e salute ad uno sconosciuto su internet, siamo liberi di morire ma non di farci prendere in giro.
Non è vero che non siamo liberi di curarci come vogliamo, siamo liberi di fare tutto quello che vogliamo.
 
Siamo liberi, perché chiunque farebbe di tutto per non morire, anche credere ai truffatori, si è liberi di farlo ma quando qualcuno ci convince a cambiare strada distogliendoci dall'unica possibilità che abbiamo, non ci ha liberato, ci ha indicato la strada per l'inferno.
Che è libera ma non ha ritorno, né sollievo.

Mi dispiace per la signora ma è stata libera di scegliere, qualcuno lo ha impedito?
 
 

Grazie alla pagina Facebook "No alle pseudoscienze"
 

43 commenti:

  1. Che tristezza leggere certe cose.. ho sempre saputo che esiste l'istinto di sopravvivenza, ma in questo caso anch'esso è suicida!
    Non riesco nemmeno ad immaginare come si faccia ad arrivare ad ascoltare ma soprattutto credere a delle robe così assurde.
    Ci vuole anche una certa spregiudicatezza per consigliare certe cose ad una persona disperata come la signora. Meriterebbero la galera.. per la signora bè.. mi pare chiaro che la morte sia la strada più scontata.

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  2. Sono sempre stato scettico riguardo alle medicine "alternative", ma dopo aver visto mia madre lottare e vincere un cancro alla cervice grazie alla medicina che Lei, dottor Di Grazia, e tutti i medici seri e qualificati di questo mondo praticano, so che non potrò mai, MAI credere alle fandonie di certi criminali. Ma se penso che la donna che ha dovuto patire tutto questo avrebbe potuto essere mia madre, provo solo rabbia e sconforto per l'umanità. La ragione è l'unico strumento che abbiamo per avere POSSIBILITÀ di salvarci; purtroppo l'uomo è governato anche da istinti che non gli permettono di accettare l'incertezza della vita, perciò subentra la disperazione, preda di avvoltoi pronti a banchettare sulle nostre carni. E guardare questi avvoltoi dilaniare senza pietà i disperati fa veramente piangere il cuore, soprattutto quando ne comprendi la sofferenza.

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  3. Purtroppo queste notizie ormai sono all'ordine del giorno, complici i social network. Mi domando quanto tempo ci vorrà prima che lo stato ed il ministero della salute istituiscano un organo di controllo apposito per le terapie alternative o spacciate come tali, segnalando e sanzionando chiunque promuova o proponga "pratiche" che siano chiaramente ingannevoli, pericolose e che non diano alcun beneficio (nemmeno di supporto psicologico) al paziente. Ora come ora, nessuno può bloccare l'attività del santone di turno, che può difendersi dietro lo scudo della "libertà di espressione" e libertà di scelta terapeutica. L'unica cosa che si può fare per ora è "informare, informare, informare".

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    1. " L'unica cosa che si può fare per ora è "informare, informare, informare".

      Grazie a voi che fate opera di informazione seria e continua, sostenuta dai progressi della scienza;
      Restiamo in attesa che quei ciarlatani vengano seriamente messi in condizione di non nuocere, dato che di danni ne hanno già fatto a sufficienza

      M.C.

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    2. Dubito che ci sarà mai una vera e propria legge che possa regolare il "diritto di espressione di concetti medici personali". È una linea troppo sottile da demarcare: dove finirebbe la protezione dei cittadini e dove inizierebbe la censura di voci fuori dal coro che hanno diritto di esprimersi? Non sempre basta basarsi sulle fonti scientifiche di chi si esprime per decidere chi è pericoloso e chi invece sta effettivamente sollevando dubbi legittimi.

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  4. Certamente la strada maestra è l'istruzione, ma mi sembra che lo stato abbia abdicato al suo ruolo in questi campo. Dove sono finite le trasmissioni come Quark, in prima serata, dedicate alla scienza? Quanta istruzione scientifica, non meramente tecnica, riceve un diplomato?
    Spesso queste persone che ci cascano non sono (ancora) disperate, come nell'esempio, sono soprattutto ignoranti.

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  5. Esempio:
    http://alassiofutura.blogspot.it/2014/10/sassello-gian-rossi-79-anni.html

    Per il giornalista del Secolo XIX è pacifico che fosse un mago...

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  6. Fa molto male venire a conoscenza di queste cose e il suo amaro sfogo, dott. Salvo, fa ancora più male, spero che non sia rassegnazione.
    Fa ancora più male vedere che in nome della libertà, uno dei più alti valori che ci siano dati, si permettono queste truffe a danno della povera (leggi: ignorante) gente.
    E tutto questo da parte di uno Stato che da un lato ci obbliga (giustamente) a mettere le cinture di sicurezza, il casco, a non fumare nei luoghi pubblici, a fare l'assicurazione RC, e dall'altro permette che la gente venga mortalmente ingannata in questo modo.
    Come sempre grazie.

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    1. L'assicurazione RC è nata per tutelare le vittime di incidente, prima dovevi sperare che il colpevole rifondesse i danni di persona...

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    2. Non esattamente … (siamo su un blog scientifico, no?):
      l'obbligo di RC Auto nasce con la Legge 990/1969 (e successivo DL 285/1992) e non è che prima non vi fosse alcuna Assicurazione Responsabilità Civile - esisteva sia per la conduzione di veicoli che per qualsiasi altra attività.
      Semplicemente, dal 1969, è stata resa obbligatoria la RC Auto.
      Poi, per sopperire comunque al mancato risarcimento da parte del colpevole, in difetto di assicurazione, nasce il "Fondo di garanzia per le vittime della strada", operativo dal 12 giugno 1971.
      Ovviamente valido solo in ambito di circolazione stradale di veicoli a motore per i quali vi sia obbligo di Assicurazione RC.

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    3. Sì infatti: la mancanza di obbligatorietà dell'assicurazione pre-69 non esentava ovviamente i colpevoli dal risarcire i danni da loro provocati. Nel caso però tali danni fossero stati molto elevati (menomazioni, morte) il colpevole poteva non essere in grado di risarcire le vittime (parliamo di importi molto grossi. Qual'è la cifra 'giusta' per risarcire una persona che è stata costretta sulla sedia a rotelle per tutta la vita e non può più fare il lavoro che faceva prima? Esattamente non saprei ma sulle decine di migliaia di euro. Prima della RC auto se ad uno capitava una cosa del genere e l'autore dell'incidente non aveva la somma, si doveva arrangiare).
      Però nei primi decenni delle auto questo problema non esisteva (dal 1900) perchè la maggior parte degli automobilisti erano di classe medio-alta e quindi potevano aiutare le vittime.
      Poi negli anni '60 quasi tutti hanno potuto avere un'auto ed è sorto il problema, risolto dalla legge.
      Ultima nota: la legge sulla RC auto cambiava un punto essenziale del sistema stradale, perchè imponeva che l'assicurazione venisse fatta all'automobile. Prima non era obbligatorio nè scontato (ovvero si potevano assicurare i guidatori). Il problema è che in questo modo l'auto può circolare senza tutelare gli interessi degli altri. (es: è assicurato il guidatore di una 500. Un ladro la ruba. Il ladro corre per la strada ed investe un uomo. La polizia ferma il ladro. Si appura che l'uomo rimarrà inabile per tutta la vita. Il ladro non ha assicurazione RC Auto. L'uomo e la sua famiglia non ricevono nulla e devono andare ai servizi sociali).

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  7. gentile dottore, come è possibile tutto questo? su facebook girano tanti di questi soggetti, in primis un certo paladino, che si propone come guru scopritore della panacea per tutti i mali. come è possibile che certi soggetti possano girare e operare indisturbati? cosa si può fare per bloccarli? vorrei inoltre chiederle che ne pensa della marjuana usata a scopo terapeutico. è utile? è vero che non è nociva? perché c'è gente anche che predica l'utilizzo della cannabis come farmaco e che ne promuove la non pericolosità. la scienza medica che ne pensa? ha visto il servizio delle iene dell'ultima puntata messa in onda sulla terapia a base di eroina?

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    1. una terapia a base di eroina? magari non ti guarisce ma non te ne accorgi neanche...
      comunque sfrutto il suo commento per fare notare che anche qui, in un semplice blog, c'è gente che arriva e chiede pareri scientifici...ma perchè è così difficile credere alla medicina tradizionale? cosa scatta nel cervello delle persone che credono di trovare la verità sul web?

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    2. aspetti: io non credo di trovare la verità sul web. proprio per questo sono venuta qui, in un blog gestito da un medico, che è quindi in grado di dare pareri scientifici. la terapia a base di eroina era data da medici a individui non affetti da patologie, ma dipendenti dalla stessa eroina. la teoria che questi medici ponevano in atto era di dare eroina ai pazienti, anziché disintossicarli. non c'entra col tumore. per ciò che concerne quest'ultimo, e altre patologie quali sclerosi multipla, vi è una parte della comunità scientifica che propugna per l'utilizzo della cannabis.

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    3. ha visto il servizio delle iene dell'ultima puntata messa in onda sulla terapia a base di eroina?

      Il servizio l'ho visto. Non si trattata di una cura (anche se Le Iene sono maestre nel confondere chi guarda) ma di una sorta di disintossicazione: assumere eroina in ambiente controllato (ed è controllata pure la sostanza), è più conveniente che assumerla per strada magari venduta da chi la taglia con la colla o la vernice. È una strada intrapresa da alcuni paesi (Svizzera ad esempio) e pure criticata, è molto complessa, pone dilemmi etici ed è pure costosa. Anche l'utilizzo della cannabis per terapia è spesso compreso male dal pubblico: la cannabis non cura niente (e presa senza controllo è pure pericolosa perché riduce le capacità di controllo), in certe patologie può migliorare alcuni sintomi (penso alla sclerosi multipla, ad esempio) e per questo è usata e prescritta ma questo non significa che chi ha una malattia qualsiasi, fuma una canna e sta meglio...

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    4. come immaginavo. la ringrazio per la sua risposta. mi scuso per essermi espressa male, con termini errati. avevo capito che era una sorta di disontossicazione, ma immaginavo vi fossero problemi etici. non sapevo fosse costosa. per la cannabis pure intendevo ciò che ha detto lei, ossia il controllo di alcuni sintomi. tuttavia in molti propugnano per la legalizzazione della medesima e della marijuana, sostenendo che essa, anche fumata per scopo ricreativo, non crea danni. ciò a mio avviso è pericoloso, perché non mi pare che la scienza sia d'accordo con questa affermazione. grazie per avermi risposto. cordiali saluti

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    5. Salvo scusami, in merito all'utilizzo della cannabis per il trattamento del dolore cronico, so che gli studi effettuati hanno confermato una buona efficacia e quindi un miglioramento di questo sintomo, ma non trovo informazioni e dati in relazione alla tollerabilità e agli effetti collaterali. Tu puoi dirmi qualcosa in più o potresti indicarmi qualche fonte?

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  8. La cosa buffa è che la gente non si rende nemmeno conto di godere di questa fantastica libertà, anzi la insulta e la imbratta con la stupidità e l'ignoranza. La danno per scontata.
    Insopportabile è poi l'atteggiamento vittimista nei confronti del Mondo cattivo che impedisce ad un brav'uomo, che si informa su Internet, di curarsi come gli pare!

    per Oncologia Italia: paradossalmente la Sua sensatissima idea non farebbe altro che creare martiri della medicina alternativa, rendendoli ancora più attraenti. Quindi, per quanto sadico, potrebbe essere più funzionale all'estinzione delle boiate lasciarle sperimentare ai coraggiosi, finché anche ad un sasso sia chiara la loro perniciosità.

    per Piero Cavina: Quark? Scusi, mica dovremo spostare X-Factor? :-)

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    1. La coscienza medica ed il giuramento di Ippocrate ci impedisce dal lasciar fare alla "selezione naturale". Ovvio, non si può obbligare nessuno a sottoporsi a delle cure, ma allo stesso modo non si può ignorare un paziente che decide di adoperare "cure"alterantive sicuramente dannose, senza prima avvisarlo, cercando di fargli capire ciò che dal punto di vista della ragione è il percorso più adatto alla sua malattia. Purtroppo però, quando si è malati, spesso non si segue la ragione...

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  9. Sulla pagina Facebook "No alle Pseudoscienze" puoi seguire la vicenda... da quello che avevo letto ultimamente, qualche utente della pagina dovrebbe aver fatto esposto alla polizia postale... ma non so come sia andata a finire. Il fatto è che se vai a vedere il contatto della persona che ha scritto il post, c'è da mettersi le mani sui capelli con tutte quelle scemenze che scrive e condivide... ma fa pena sapere che è affetta da un tumore, ormai metastatico, da quello che si può evincere.

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  10. Quando sento parlare di medicine alternative,... due sono le reazioni che ho: o mi trattengo e faccio finta di non sentire, oppure cerco di ascoltare e rispondere (a volte anche violentemente).
    Beh, però invece, quando leggo certe storie e certi fatti (come questo), non so perché, ma mi viene come un nodo alla gola e una stretta al cuore, quasi a piangere. Come se dovessi soffrire più di chi sta (dovrebbe) soffrendo! Sono cose che mi colpiscono molto emotivamente, anche perché so che poco o niente posso fare, personalmente.
    Credo che in un lavoro come il medico, Salvo, in certi casi la difficoltà vera, che dura tutta la vita, non sia fare diagnosi o smontare le argomentazioni intrise di ignoranza di un ciarlatano, bensì proprio sopportare e vivere certi avvenimenti (proprio come quello che hai citato) che riescono a creare forti emozioni di tristezza, compassione e... rassegnazione! Sì: rassegnazione! Perché è proprio la convinzione che ormai non si possa più fare niente, sebbene si abbiano gli strumenti, la cosa più difficile alla quale dare una giustificazione e da superare, dopo che si è spesa parte della propria vita a prepararsi e studiare per un lavoro, che più che un lavoro, è una vocazione.

    Complimenti, doc... e sempre avanti!

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  11. da parte di uno Stato che da un lato ci obbliga (giustamente) a mettere le cinture di sicurezza, il casco, a non fumare nei luoghi pubblici, a fare l'assicurazione RC, e dall'altro permette che la gente venga mortalmente ingannata in questo modo.

    E' quello che mi chiedo sempre più spesso.
    Siamo in un'epoca che sanziona anche pesantemente comportamenti anche solo potenzialmente e parzialmente dannosi ma che ignora del tutto quelli che sono deliberati inganni ai danti di chi si configura come incapace, magari non in senso assoluto, ma di certo in relazione alla problematica specifica.

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  12. ignora del tutto quelli che sono deliberati inganni ai danti di chi si configura come incapace, magari non in senso assoluto, ma di certo in relazione alla problematica specifica

    Molto probabilmente per due motivi: il primo che il reato eventuale è molto vago. La maggioranza dei ciarlatani (quelli più furbi, almeno) usano le loro "cure" DOPO o DURANTE quelle standard e ne escono così sempre "puliti". Se la persona muore ad ucciderla è stata la malattia (niente altro, non certo il "non far niente" di Hamer" o "la somatostatina" di Di Bella), quindi anche in caso di denuncia non ci sarà certo di mezzo un omicidio ma una truffa (roba di poco conto). Secono perché distinguere la libertà di cura (anche andare dal cartomante non è un reato) dalla vera e propria manipolazione mentale è difficile. Chi conosce la materia lo capisce abbastanza bene ma la giurisprudenza no, altrimenti tutti i truffatori che abbiamo conosciuto in questi anni sarebbero già in galera a marcire (invece sono liberi di truffare ed hanno pure gli ammiratori).

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  13. Liberta' di scegliere? Fino ad un certo punto. Finche' ognuno sceglie per se' (anche se fa arrabbiare vedere come certa gente si permette di fare diagnosi e addirittura sconsigliare l'ecografia...). Ma quando ci sono di mezzo dei minori? Pensa a Clara Palomba, allora quant'e' giusto permettere a certa gente di divulgare la loro immondizia? No io non dimentico.

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  14. @Oncologia
    complici i social network
    internet e' una grande cassa di risonanza, da' maggiore risonanza a certa gente, ma permette anche (come salvo e Paolo Attivissimo) di fare informazione. Non e' altro che uno strumento. Sta a chi lo usa farne buon uso.
    Anche perche' i ciarlatani esistono da sempre (basti vedere al casino mediatico che successe con Di Bella)...

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    1. Verissimo. Purtroppo però spesso i "ciarlatani" sono quelli con le abilità mediatiche e di comunicazione più sviluppate, proprio perchè su queste basano quasi tutto il loro operato. Senza contare il "fattore fascino", del guerriero che da solo sfida le multinazionali del potere per difendere i cittadini.

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  15. Così, tanto per completare il quadro:

    http://dottprof.com/2015/11/malati-e-sul-lastrico/

    “Farmaci [oncologici, tanto innovativi quanto costosi - n.d.r.] che costano oltre 10 mila dollari al mese e che forniscono, nella mediana dei pazienti, poche settimane o meno di un mese di vita aggiuntiva, a fronte di una grave tossicità”.

    Siamo liberi, perché chiunque farebbe di tutto per non morire.

    Sacrosanto. Alle libertà citate nell’articolo aggiungerei però anche quella di rapina (a mano disarmata, s’intende…).

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    1. Il post da lei citato si conclude con la frase (del tutto condivisibile) "...è necessario che i sistemi sanitari si dotino tempestivamente di strumenti capaci di sostenere un governo della spesa farmaceutica costantemente informato dai dati clinici di efficacia, sicurezza e tollerabilità".
      Ma questo significa che una "Autorità" dovrebbe avere il potere di dire: No, questo farmaco non lo registriamo in Italia.
      Con la sicura conseguenza che il malato convinto di aver bisogno di quel farmaco ricorrerà alla giustizia italiana, la quale altrettanto sicuramente obbligherà qualche articolazione delle amministrazioni pubbliche a somministrarlo/rimborsarlo.
      Per correttezza, bisognerebbe precisare che, se è vero che la mediana di aumento di sopravvivenza dopo il farmaco è di poche settimane, lo è perché pochi malati hanno un beneficio di mesi o anni, mentre la maggior parte non ha beneficio alcuno. E nessuno può sapere a priori chi sarà il beneficiario. Chi si offre volontario per spiegare a tutti i malati che, a causa di queste caratteristiche, nessuno avrà il farmaco?

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  16. Fa male leggere queste cose. E' vero, magari banale, ma stiamo vivendo una sorta di nuovo medio evo, basta guardare la tiratura di alcuni siti, pagine e forum cospirazionisti.
    Dopotutto, questo "siamo liberi" non e' altro che la protesi di quel modo di pensare, della paura della morte, dell "uomo" al centro del "tutto", che appartiene ai credenti.
    Liberissimo di pensare quello che vuoi ma non di impormi le tue incertezze.

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    1. Purtroppo non mettono l'uomo al centro di tutto, sennò non la penserebbero come la pensano ora.

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  17. in certe patologie può migliorare alcuni sintomi (penso alla sclerosi multipla, ad esempio) e per questo è usata e prescritta ma questo non significa che chi ha una malattia qualsiasi, fuma una canna e sta meglio...
    Grazie per questa tua frase che mi riguarda direttamente (per la SM, non per la canna :-P), però il mio neurologo non si è mai sognato di prescrivermi la cannabis, mentre un mio amico medico chirurgo me l'ha consigliata...

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  18. Giudico utile segnalare al dott. Di Grazia questo indecente articolo http://www.repubblica.it/salute/medicina/2016/01/11/news/misteriosa_omeopatia_utile_e_non_scientifica-131018197/?ref=HRLV-23

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  19. Dott. Di Grazia, ha forse interrotto il suo blog? E' da un po' che non pubblica un nuovo post e io non vedo l'ora di poter assaporare qualche suo nuovo e sempre interessante intervento. Grazie per quanto ha fatto finora!

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    1. No, ho solamente una marea di impegni. Ho già degli articoli pronti ma non li pubblico tutti in una volta per non trovarmi senza in periodi simili di superlavoro.
      A presto.
      :)

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    2. Buon lavoro allora e grazie per la risposta. Andrea

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  20. Buongiorno a tutti.
    Premetto che non voglio polemizzare in alcun modo, ed anzi vengo spesso su questo Blog perché mi interessa molto la sua impostazione e quello che vi trovo scritto.
    Non metto in dubbio la validità di quanto scritto in queto post.
    Tuttavia, mi sembra che in esso ci sia un presupposto di fondo (anche se non viene affermato), e cioè la capacità della medicina tradizionale e scientifica di curare le malattie.
    Prendiamo l'esempio in questione, quello del tumore della povera signora che scrive su Facebook. Sono d'accordo sul fatto che la “cura” da lei scelta era del tutto erronea. Ma mi chiedo: sarebbe guarita con i metodi tradizionali?
    Finora, ho avuto diversi parenti malati di tumore e curati con le cure tradizionali e scientifiche (chemioterapia, radioterapia) e sono morti tutti.
    Ultima, l'anno scorso, mia sorella a 41 anni dopo due anni di sofferenze.
    Sinceramente, non so cosa pensare!
    Saluti!

    Enrico Cardillo (non so perché non mi segna l'utente su google. Boh!)

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  21. Enrico Cardillo, per favore!

    A parte il caso personale
    - intervento per carcinoma al colon una decina di anni orsono, pesante e dolorosa (sì, te lo concedo) terapia adiuvante, ora considerato praticamente guarito -
    che si aggiunge però a tutti coloro che ho incontrato in ospedale durante le terapie e che ho rivisto e che rivedo con piacere dopo anni in buona salute,

    a parte i casi infausti (già, il cancro è ancora una malattia che ancora troppe volte porta alla morte, magari in breve tempo) e dolorosi per chi ne è toccato,

    però guardati anche un po' in giro, va in un polo oncologico a vedere i tanti in follow up dopo anni e anni dagli interventi …

    ripeto… per favore!
    e, aggiungo, anche per rispetto, magari!

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    Risposte
    1. Boh!
      Io non volevo offendere né mancare di rispetto a nessuno!
      Se l'ho fatto, mi spiace e chiedo scusa!

      Ma quanta intolleranza, mamma mia! Ho solo fatto una domanda!

      Saluti.

      Enrico Cardillo

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  22. mi chiedo: sarebbe guarita con i metodi tradizionali?

    Non lo possiamo sapere e nessuno te lo prometterà, però ci proviamo ed i tumori mammari sono quelli che negli anni hanno visto un aumento delle guarigioni. In ogni caso, se pensi che due anni di tumore hanno portato la signora da un nodulo di 11,4 cm asintomatico (sembra di capire) a metastasi sicuramente linfonodali e probabilmente a distanza, forse puoi capire come le terapie, quando non portano alla guarigione, possono portare altri risultati.
    Una signora ammalata di tumore mammario non curato (curato con terapie alternative) e giunta in ospedale dopo 3 anni dalla diagnosi, è stato uno degli eventi più devastanti ed impressionanti a cui ho assistito nella mia vita.

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