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lunedì 29 luglio 2013

La pertosse

Una malattia con tanti nomi, in inglese si chiama "whooping cough", ovvero "tosse convulsiva", in Italia un sinonimo è "tosse canina", ma tutti descrivono il suo sintomo principale, è la pertosse.
Si tratta di un'altra delle tante malattie dell'infanzia (ma non solo) che solo negli ultimi anni siamo riusciti a limitare.
La pertosse è causata dall'infezione di un batterio (Bordetella pertussis) che esplica la sua azione dannosa con il rilascio di tossine molto potenti: prima dell'avvento dei vaccini, circa l'80% delle persone veniva infettato dalla malattia. Il batterio appena entra in contatto con le vie respiratorie umane, le aggredisce con un vero e proprio meccanismo adesivo che permette al batterio di "incollarsi" saldamente alle cellule di varie parti delle vie aeree e proprio in quella zona esplica la sua azione dannosa, questo è il principale meccanismo che causa il sintomo più tipico della malattia, una tosse imponente, continua, dolorosa ed insopportabile.
La malattia "spontanea", così come la vaccinazione, consente la produzione di "anticorpi" che proteggono l'individuo colpito da infezioni successive anche se questa protezione non è lunghissima e quindi è possibile che gli adulti che hanno avuto la malattia da bambini o sono stati vaccinati vengano colpiti una seconda volta. Vi sono due caratteristiche che rendono insidiosa la malattia: può colpire anche bambini molto piccoli e neonati e gli adulti colpiti dalla malattia possono sviluppare sintomi molto sfumati (la tosse è più leggera e non ha le caratteristiche tipiche, non c'è febbre ed altro) o essere una sorta di "portatore sano" (anche se per la pertosse NON esiste la forma di portatore sano) ovvero avere la malattia in corso senza presentare particolari sintomi o in forma molto blanda. Questo causa contagi difficilmente prevenibili perché può capitare che l'individuo colpito non sappia di essere affetto dalla malattia e per questo motivo l'unico modo per evitare la pertosse è la vaccinazione.

La malattia è altamente contagiosa e può avere effetti letali, si trasmette per via aerea (tramite per esempio le goccioline di saliva) ma già la sua forma "tipica" è drammatica per chi ne soffre.
Dopo il contatto con il batterio si ha un periodo di incubazione che in genere dura poco più di una settimana ed iniziano i primi sintomi che in genere sono "poco specifici", assomigliano cioè ad una normale influenza che colpisce soprattutto le vie respiratorie (si chiama fase catarrale), seguito dall'esplosione della malattia con tutti i suoi sintomi (può durare anche più di un mese), su tutti: 
  • crisi incontenibile di tosse (con un caratteristico "urlo inspiratorio", ovvero un sibilo molto pronunciato ad ogni colpo di tosse, simile ad un "ululato")
  • Produzione di catarro
  • Danni provocati dallo sforzo della tosse (emorragie congiuntivali, vomito, petecchie ed altro).
L'individuo in fase critica si presenta molto sofferente, visibilmente prostrato e con un malessere ed una stanchezza per niente tranquillizzanti e che allarmano chi gli sta attorno, la febbre può essere o meno presente e non è un sintomo costante. Durante le crisi di tosse avvengono vere e proprie crisi di soffocamento per le quali non vi è alcun rimedio, la persona colpita si presenta cianotica (ovvero con un colorito brunastro della cute per carenza di ossigenazione) e sembra non poter più arrestare gli episodi di tosse.
Arriva infine il periodo di convalescenza che è caratterizzato da poche crisi di tosse e che corrisponde alla ricostruzione delle strutture danneggiate dell'apparato respiratorio che quando tornano alla normalità fanno cessare i sintomi.
Il sintomo che allarma di più durante la malattia è proprio il soffocamento provocato dalla tosse, nei bambini in particolare il sintomo è parecchio allarmante e presentano un "sibilo inspiratorio" molto più acuto di quello dell'adulto. Chi ha avuto la pertosse ricorda drammaticamente quei momenti di "fame d'aria" nei quali si ha senso di morte imminente e confusione mentale grave, chi ha assistito a crisi di pertosse ha gli stessi terribili ricordi. Esistono in rete alcuni video che mostrano la gravità degli attacchi di tosse ma non li inserisco perché molto impressionanti.

Esistono anche alcune complicanze della malattia, rappresentate soprattutto dalle otiti (infezione del canale uditivo) e da infezioni respiratorie (polmoniti, broncopolmoniti) ma le complicanze più gravi (nel 5% circa dei casi) sono le encefaliti, spesso curabili ma a volte con esito letale (30%) o con conseguenze irreversibili (50%).
La pertosse non complicata ha una mortalità molto bassa, passata dai 10 casi su 1000 del '900 allo 0,01 per mille dei giorni nostri, anche se è molto più elevata per i bambini molto piccoli (1 per mille) e nei paesi poveri.
La diagnosi si effettua con l'esame clinico o con esami del sangue e di campioni di catarro, in genere basta l'esame dei sintomi per capire di trovarsi di fronte alla malattia, la terapia antibiotica riesce a ridurre i sintomi, evitare complicazioni e diminuire la capacità di contagio (soprattutto se effettuata precocemente).

L'unica possibilità di prevenzione è la vaccinazione, in genere associata a quella per difterite e tetano (DtaP, anche se oggi è a disposizione la vaccinazione esavalente), effettuata secondo i calendari previsti per il nostro apese al 3°, al 5° ed all'11° mese di vita con due richiami a 5-6 anni ed a 11-18 anni.

La malattia si è notevolmente ridotta in numero di casi proprio grazie alla vaccinazione, anche se in molte parti del mondo si segnalano epidemie di pertosse dovute soprattutto a mancata osservanza dei richiami consigliati o a mancata vaccinazione, lacune che causano anche diverse morti, come successo per un focolaio recente (2010) che si è presentato negli USA (in California in particolare), con 10 decessi. Per questo motivo la situazione globale è sempre monitorata per evitare il diffondersi di epidemie soprattutto in zone a basso tasso di vaccinazione, i dati del 2011 per l'Italia, parlano di 302 casi di malattia (nel 1980 16.643), si stima che la pertosse rappresenti il 13% delle cause di mortalità in tutto il mondo per bambini fino a 5 anni.
La diminuzione dei casi di malattia in tutto il mondo, come detto, ha avuto come impulso principale proprio l'avvento della vaccinazione, come si vede in questo grafico:

Casi di pertosse (colonne azzurre) negli anni e tassi di vaccinazione (linee blu e rossa) in percentuale.
Si è passati infatti dai milioni di casi degli anni '80 alle migliaia dei giorni nostri. Purtroppo, la morte da pertosse, se è un evento raro per gli adulti ed i bambini, è un fatto di cui bisogna tenere conto in caso di neonati, per loro, infatti, non è ancora arrivata l'età della vaccinazione e l'unica protezione è quella di essere circondati da individui vaccinati, non a caso la maggioranza di storie struggenti di bambini morti di pertosse è iniziata con un contagio da persona non vaccinata. Questo dovrebbe responsabilizzare tutti e far comprendere la doppia valenza (diritto-dovere) della vaccinazione, chi non si vaccina è come un evasore fiscale ma a differenza di questo non mette a repentaglio la nostra economia, quanto la nostra salute. Non dimentichiamo neanche che esiste una classe di individui che non possono effettuare la vaccinazione per altri motivi (problemi immunitari, malattie particolari, allergie...) e che beneficiano proprio dell'"effetto gregge", più persone sono vaccinate, più saranno protetti i non vaccinati.

La strada per trasformare la malattia in un ricordo è ancora lunga ma la collaborazione di tutti nel rispettare un dovere che è anche un diritto, forse permetterà ai nostri discendenti di parlare della pertosse come di un ricordo del passato.
Infine una nota storica. In passato si riteneva che la pertosse fosse causata da "aria insalubre" e che quindi portare i bambini in montagna dove l'aria era più "pulita" avesse un ruolo preventivo e curativo (gli antibiotici erano agli albori). Le gite in montagna per curare la pertosse erano quindi un'abitudine. Purtroppo si osservò che invece di migliorare quei bambini peggioravano (e questo probabilmente era dovuto al freddo che causava complicazioni e stimolava gli accessi di tosse), si pensò allora di organizzare "gite in aereo", si poteva così salire in quota senza però soffrire il freddo. L'operazione suscitò entusiamo perché i bambini sembravano stare meglio (in realtà in aereo andavano quasi esclusivamente bambini in fase di convalescenza o con forme lievi, una pertosse grave non consente grossi spostamenti) ma fu abbandonata visti i costi proibitivi del rimedio.
Qui un filmato dell'Istituto Luce del 1947 che racconta in maniera un po' propagandistica, uno di questi "viaggi della salute".



Alla prossima.

52 commenti:

  1. ho una bimba di tre anni e un bimbo di 16 mesi, entrambi vaccinati.
    quando si è trattato di decidere se vaccinarli o meno abbiamo fatto le nostre "ricerche".
    E siamo capitati anche qui.
    Abbiamo esercitato la nostra intelligenza, l'abbiamo messa in pratica, non l'abbiamo offesa.
    Questo grazie anche a persone come te, che mettono a servizio di tutti informazioni chiare, dati, strumenti per conoscere e capire.

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  2. Ho condiviso il link all'articolo nelle mia pagina Facebook ..... Ne conosco tantissimi che non vaccinano (qui in zona abita Gava) ma non sanno cosa comporta davvero la pertosse. Io l'ho avuta che avevo 4 anni, la vaccinazione c'era da poco e il medico disse a mia mamma di non farla. Mi ricordo gli accessi di tosse senza poter respirare, le notti insonni per settimane seduta sul letto.
    Grazie del bellissimo articolo.

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  3. Grazie. Sei sempre capace di rendere le tematiche mediche comprensibili anche a chi, come me, è un profano. Vado a preparare i pop corn per la lettura degli inevitabili commenti antivaccinisti. Scommettiamo una birra che qualcuno farà il copia e incolla da questa pagina?

    http://www.mednat.org/vaccini/pertosse.htm

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  4. Il mio commento apparirà come poco democratico, ma gli anti-vaccinisti dovrebbero essere sbattuti in galera. Senza pietà. Proprio perché il loro comportamento criminale mette a rischio anche i figli dei non anti-vaccinisti. Questi individui sono pericolosi per la società non meno di uno che spargesse vaiolo o avvelenasse gli acquedotti e come tali devono essere trattati. La libertà di pensiero è una bella cosa ma è triste constatare come per molti libertà di pensiero sia libertà di dire idiozie...

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    1. Ma sono i non vaccinati che dovrebbero avere paura. Se tu sei vaccinato che paura hai di contagiarti? Non sei super protetto dal super vaccino?

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    2. Ma sono i non vaccinati che dovrebbero avere paura. Se tu sei vaccinato che paura hai di contagiarti? Non sei super protetto dal super vaccino?

      Non sempre. I vaccini non danno immunità nel 100% dei casi. Inoltre esistono molte persone che non possono vaccinarsi per vari motivi, da malattie gravi a terapie in corso. Infine ci sono i neonati, che sono troppo piccoli per essere vaccinati.
      Tutte queste persone, non protette per motivi seri, sarebbero protette se chi sta intorno a loro fosse vaccinato quindi, molto probabilmente, non trasmetterebbe alcuna malattia.
      Saluti.

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    3. Nel caso della pertosse, l'immunità dura al massimo 5-6 anni. E i vaccinati diffondono la pertosse, come ormai ben noto.

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    4. Ma assolutamente no. Non è possibile (materialmente) per un vaccinato diffondere la malattia più o in maniera diversa del non vaccinato. Un vaccinato non "uccide" i batteri circolanti è semplicemente protetto personalmente. Non diciamo eresie.

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    5. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2013/12/02/Vaccino-pertosse-puo-spargere-infezione_9714114.html

      Sarebbe corretto dire che i vaccinati non dovrebbero diffondere la malattia, invece non è così

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  5. Grazie per gli articoli che pubblichi. Come medici credo che abbiamo il dovere di divulgare con parole tanto semplici e comprensibili, quanto efficaci, la scienza medica e soprattutto il perché delle scelte che facciamo. La scoperta dei vaccini è stata a mio parere una delle più grandi rivoluzioni dello scorso millennio: ciò nonostante, non dobbiamo darla per scontata, anzi, abbiamo il dovere di rafforzarne l'essenzialità nella coscienza di ogni cittadino.

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  6. Una domanda (e mi scuso per l'ignoranza).
    Cosa si intende per "accesso di tosse" o per "tosse accessionale"? E' quando continuo a tossire ripetutamente e forte?

    Intanto complimenti per l'articolo: sempre chiaro e ricco di spunti.

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  7. Ho avuto la pertosse nei primi anni 80 (sono del '78, credo che esistesse, ma non era ancora tra i vaccini "consigliati" o obbligatori). Se pure oggi il vaccino non fosse stato disponibile tra quelli consigliati, avrei comunque cercato di vaccinare mia figlia: ricordo bene di essere stata in ballo per quasi un anno, considerando gli "strascichi". Sono stata portata in montagna, al mare...Ricordo i dolori al petto, la tosse che soffoca, e le successive otiti. No grazie, ne facciamo a meno!

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  8. Ottimo articolo. Utile.

    A pochi giorni dalla presentazione di un progetto di legge in Sicilia che vorrebbe togliere l'obbligo delle vaccinazioni.

    Spero che tanti siciliani leggano il tuo blog.

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  9. Cosa si intende per "accesso di tosse" o per "tosse accessionale"? E' quando continuo a tossire ripetutamente e forte?

    Una tosse improvvisa ed imponente, "spasmodica", ininterrotta. Non dei "colpi di tosse" ma episodi che insorgono improvvisamente in maniera esagerata e che sembrano non finire mai lasciando la persona esausta.

    Grazie a tutti per i commenti di incoraggiamento, sono quelli che dimostrano come il mio impegno ha raggiunto l'obiettivo, non scrivo per "insegnare" ma per "spiegare" in modo che ognuno possa farsi una sua idea ed agire di conseguenza in tema di salute.

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  10. La cosiddetta strategia "cocoon" raccomanda di vaccinare gli adulti per proteggere i neonati, dal momento che l'immunità (naturale o da vaccino) della pertosse non è permanente. Soprattutto utile vaccinare, in occasione dei richiami per il tetano, le giovani coppie, i nonni, gli operatori sanitari e scolastici. A Empoli nel 2010 è morta una neonata, contagiata in famiglia.

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    1. Probabilmente contagiata da un fratello maggiore o un adulto vaccinato e portatore sano del batterio.

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    2. Probabilmente contagiata da un fratello maggiore o un adulto vaccinato e portatore sano del batterio.

      Non esistono "portatori sani" di pertosse o si è malati o non si ha la malattia.

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  11. Io (pur essendo vaccinato) me la sono fatta l'anno scorso la pertosse...

    0 febbre.
    la tosse peggiore della mia vita,in pieno benessere, iniziavo a tossire per anche 5-10 minuti continui, colpi di tosse profondi, molto "bassi" ed alla fine spesso vomitavo.

    piccole emorragie congiuntivali, dispnea, il classico tappetto di muco espulso alla fine della crisi ed anche un bel tirage ad ogni inspirazione.

    pazzesca.

    non ho avuto sensazioni di morte imminente e neanche ci sono andato vicino, però ci si sente il torace a brandelli con tutto quel tossire.

    mezzora, 2-3 ore di benessere e poi si ricominciava.

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  12. Capitò anche a me, a 10 mesi, i miei mi dissero che spesso in piena notte cominciavo a tossire e non smettevo, mi dovevano mettere in piedi, a volte svenivo da tanto violenti erano gli attacchi di tosse.
    A condire il tutto un antibiotico a cui ebbi poi una reazione allergica e il consecutivo cortisone per calmarla.
    In finale mi portarono in montagna, perché la voce (infondata apprendo ora) era che desse sollievo, effettivamente migliorai, probabilmente perché la malattia stava ormai andandosene.

    Io non ricordo nulla ovviamente, ma da quel che mi dissero i miei, credo che la vaccinazione sia una scelta doverosa.

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  13. Sono nato nel 1957, avrò avuto la pertosse nel 65/66 e mi ricordo che le "cure" alternative dell'epoca erano: andare in una stalla a respirare gli effluvi del letame, oppure respirare i vapori emessi dalla pece, mio padre se ne procurò una latta e ogni tanto la metteva sul fornello per farle emanare quei "benefici" vapori, la cucina sembrava un cantiere stadale, comunque non tralasciava di farmi curare anche dal medico di famiglia.

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  14. Grazie doc, bellissimo articolo come sempre.
    C'è solo una cosa che non ho capito e che vorrei mi rispiegassi, visto che spesso gli antivaccinisti la usano come arma per controbattere; se si è vaccinati, dunque, NON si puo' essere "portatori sani della malattia", giusto?
    Cioè se il mio bimbo vaccinato è a contatto con un ammalato di pertosse, rientrando a casa non c'è il rischio che trasmetta la malattia al neonato non ancora vaccinato, ad esempio?
    Grazie!
    Francesca

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  15. Se la vaccinazione è stata efficace (esistono rari casi nei quali il vaccino non ha scatenato la risposta voluta degli anticorpi) e si è coperti da tutti i richiami, il rischio è nullo.

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    1. Alla luce delle scoperte della scienza, forse vuole aggiornare queste risposte?

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    2. Non c'è niente di nuovo sull'argomento. A quali "scoperte" si riferisce?

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  16. Io l'ho avuta a 3 mesi e ovviamente non mi ricordo ma mia mamma sì. Dice che aveva il terrore che morissi :-(

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  17. Ricordo ancora il periodo, avrò avuto quattro o cinque anni. La cura era "cambiare aria" e i rimedi suggeriti dal medico sembrano paradossali al giorno d'oggi: andare alla stazione a "respirare l'aria dei treni" (sic!) e scampagnate sull'argine alle cinque del mattino. Mia madre mi ci portava sul manubrio della sua bicicletta da donna.

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  18. La soglia dell'immunità di branco per la pertosse è del 94%. Fintanto che non si riuscirà a portare e mantenere stabilmente la percentuale di vaccinati sopra questo valore la malattia continuerà a circolare.

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  19. Ieri ho portato a vaccinare mio figlio di 3 mesi. Per forza di cose mi sono trovata a conoscere altre neomamme e la disinvoltura con cui alcune,obnubilate da Gava e da siti spazzatura, definivano i vaccini "schifezze" ed esaltavano l'immunità naturale,mi ha costretta a iniziare una polemica che non finiva più :D Spero di aver contribuito nel mio piccolo allo sbufalamento...Saluti e complimenti.

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  20. io ebbi la pertosse quasi vent'anni fa, avevo 8-10 anni. la ricordo terribile, e tuttavia con gratitudine, perchè mi permise un'esperienza spettacolare: infatti i miei decisero di portarmi in aereo. un piccolissimo tre posti, con cui sorvolammo la campania, e il pilota me lo lasciò guidare (fin quando non provai a tirare in alto la cloche...)!

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  21. La prova che le vaccinazioni fanno male:


    http://i.imgur.com/DIIUvFr.jpg


    LOL

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  22. La prova che le vaccinazioni fanno male

    Non ci posso credere.
    Sono quelli che hanno creato l'immagine (se non è uno scherzo) a stare male, molto male...

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  23. Tranquillo, dottore, e' un'opera del somethingawful, uno dei migliori siti troll della web.

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  24. Buon giorno, vorrei per favore avere delucidazioni riguardo ad un effetto collaterale molto comune del vaccino Infanrix hexa, ovvero il pianto inconsolabile. Che cosa lo causa? E' sintomo di danno neurologico?
    Scrivo qui perché ho letto che può essere causato dalla componente anti pertosse dell'esavalente. Grazie per l'attenzione.

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  25. Che cosa lo causa? E' sintomo di danno neurologico?

    Non conosco con certezza la causa di questo possibile effetto collaterale (non solo del vaccino antipertosse), ma ritengo sia dovuto al possibile malessere generale post vaccinazione. Un adulto avverte senso di malessere, stanchezza, irrequietezza (sono sintomi non costanti), un neonato può tradurre questi sintomi in un pianto continuo.
    Si tratta in ogni caso di sintomo passeggero (1-2 giorni).

    Saluti.

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  26. Salve dottore, ho letto con interesse tutti i suoi articoli a ritroso, partendo dagli ultimi, e la ringrazio per le utilissime informazioni. Questo in particolare mi ha ricordato che devo fare l' ultimo richiamo, quello dei 18 anni a mio figlio! Grazie !

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  27. Grazie di esistere. Stavo leggendo il blog a ritroso, dopo aver letto questo post ho controllato se avevo fatto il vaccino anti-pertosse: no. Appena ho tempo vado ad aumentare la herd immunity :)

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  28. Buonasera, sto uscendo dalla pertosse finalmente ...il mio medico,mi ha lasciato senza antibiotici per tre settimane di tosse tremenda (dopo una settimana non si dovrebbero dare di default? ) e mi ha derisa quando gli ho esposto il mio dubbio sul fatto di poter avere questa malattia. Così di mia iniziativa ho fatto esami del sangue e il risultato èstato positiva al virus.Domattina lo informerò del mio stato e cambierò medico...la conoscenza non dovrebbe dar luogo a supponenza ...fortunatamente ci sono persone come lei che portano avanti il loro sapere con umiltà. Grazie Maria Luisa

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  29. Risposte
    1. salve aveva sapore metallico in bocca si ricorda e come ha fatto a scoprire la malattia in maniera sicura?

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  30. Io dottore ho avuto la pertosse da piccola, presto saro' nonna e il medico ci ha prescritto il vaccino a branco ( familiare) .
    Io sono ansiosa e i farmacista nuovo o iniezioni di cose mai fatte mi scatenano il panico
    Paura di reazioni allergiche gravi
    Sono allergia alla pennicellina ,aspirina,chloramphenicol,
    Grazie

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  31. Ci sono molte teorie riguardo alla immunità che da il vaccino antipertosse, in merito alla sua efficacia e anche alla possibilità che i vaccinati siano a tutti gli effetti portatori sani e che quindi possano contagiare i non vaccinati e i neonati ancora scoperti. Credo che ogni genitore debba poter essere libero di scegliere se vaccinare o meno i propri figli in quanto la
    pratica vaccinale è un atto sanitario importante con i suoi rischi .

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    Risposte
    1. Ci sono molte teorie riguardo alla immunità che da il vaccino antipertosse, in merito alla sua efficacia e anche

      In realtà non ci sono "tante teorie", mica si tira a indovinare, ci sono dati che emergono dagli studi e sono abbastanza chiari, altrimenti non si userebbe un vaccino con "tante teorie".
      :)

      Credo che ogni genitore debba poter essere libero di scegliere se vaccinare o meno i propri figli in quanto la
      pratica vaccinale è un atto sanitario importante con i suoi rischi


      Sono d'accordo. Però alcune volte ci sono genitori che cercano notizie su internet o su siti di false notizie, così la loro scelta non sarà libera ma condizionata da cattive informazioni e addirittura false notizie.
      Per questo è sempre meglio parlare con il proprio pediatra, spesso non si hanno gli strumenti per decidere in maniera equilibrata e sbagliare decisione può essere pericoloso.

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    2. Io non sono convinta che i vaccini facciano così bene come si dice in queste discussioni. .e non sono una fans di Gava. .ci sono altri dottori seri che hanno dei dubbi sulla pratica vaccinale di massa così come è condotta oggi con 25 dosi mi sembra nei primi 3 anni di vita.cavolo purtroppo dentro ci sono additivi e sostanze tossiche anche se in minime quantità.
      Secondo me un genitore che si sceglie di non sottoporre suo figlio alla pratica vaccinale ne abbiai tutto il diritto senza dover essere considerato un evasore fiscale della salute.



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  32. Scusi per gli errori ortografici..
    volevo aggiungere che anche io ho avuto la pertosse a 5 anni e me la ricordo ancora oggi che di anni ne ho 38..è stata brutta ..ma ringrazio di non aver ricevuto il vaccino "vecchio."quello che portava parecchi problemi e che fortunatamente è stato sostituito con il più sicuro acellulare.Chi mi garantisce che tutti i vaccini che oggi vengono proposti siano sicuri per i nostri figli..ho paura che anche se lo scopo è quello di eradicare tutte le malattie infettive i bambini siano un po cavie.
    Tra l'altro esistono i danneggiati gravi e c'è una legge che ne prevede l indennizzo.

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  33. Buongiorno ho una bimba di tre anni non vaccinata. Io e mio marito abbiamo avuto la pertosse da piccoli. Mia nipote di vent'anni e il suo fidanzato entrambi vaccinati hanno avuto la pertosse scorso agosto. Ci frequentavano. I medici hanno diagnosticato con ritardo la malattia e probabilmente neanche denunciata. MiA figlia non è vaccinata. allattata ancora al seno non è stata contaggiata nonostante i contatti frequenti. Gistologico come caso. Pensavamo fosse una forte allergia inizialmente quella di mia nipote. Mi può spiegare nuovamente la storia dei non vaccinati cattivi che sono gli untoretti? Se i vaccinati non si immunizzano ,tipo i miei nipoti, che hanno fatto i richiami, come sono sicura che non sono untoretti? E soprattutto questo non è un aspetto fallace della vaccinazione di massa? Non andrebbe migliorata? La mia intelligenza mi dice di essere più scrupolosa e fare i markers prima e magari anche dopo. E poi l'igiene è una scienza. Non ci sono solo i vaccini. Esistono anche strategie indirette assai importanti di cui nessuno parla. Si parla solo di vaccini e si dovrebbe parlare "anche di vaccini." I miei nipoti poi,non sono stati allattati al seno e prendono sempre la febbre e poi antibiotici continuamente da una vita. Mia figlia ed io mai febbre. Alla vita non manca di mostrare la sua ingiustizia e meschinità come ben evidente. Mi chiedo solo come fanno i medici a sapere che i bimbi sono allergici ai vaccini guardandoli in faccia. Mi chiedo come nel 2017 con il progresso non si debbano prendere le precauzioni migliori. Tutti gridano agli interessi io pure, ma al mio interesse per mia figlia. Altri non ne ho.buonasera

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    1. Mi può spiegare nuovamente la storia dei non vaccinati cattivi che sono gli untoretti?

      Cosa intende per "untoretti"? In ogni caso in non vaccinati non sono cattivi. Magari non si possono vaccinare. Se invece sono stati i genitori a non farlo sono stati semplicemente ingenui, convinti da qualche furbetto a lasciare i propri figli non protetti dalle malattie. Un genitore che non protegge il proprio figlio non è cattivo, è stupido.

      Se i vaccinati non si immunizzano ,tipo i miei nipoti, che hanno fatto i richiami, come sono sicura che non sono untoretti?

      Vaccinando i suoi figli. Un non responder capita, farne incontrare due è una possibilità molto più rara.

      Non andrebbe migliorata?

      Tutto si può migliorare, le vaccinazioni le facciamo però da decenni e possiamo dire che sono davvero sicure ed efficienti.

      La mia intelligenza mi dice di essere più scrupolosa e fare i markers prima e magari anche dopo.

      Non so che lavoro faccia lei ma la sua intelligenza la può usare per fare il suo lavoro. Fare "i markers" (di cosa?) prima e dopo è solo un costo, uno stress ed un rischio in più: oltretutto inutile.

      Mi chiedo solo come fanno i medici a sapere che i bimbi sono allergici ai vaccini guardandoli in faccia.

      Infatti non fanno così. Lei ha molte lacune e non conosce l'argomento. Succede.

      Tutti gridano agli interessi io pure, ma al mio interesse per mia figlia. Altri non ne ho.

      L'interesse per una figlia le consiglierebbe di proteggerla da malattie infettive che procurano sofferenza e, in rari casi, danni gravissimi. Se lei non lo fa, evidentemente, va contro l'interesse della figlia. Ovvio. Ma sono scelte.

      Auguri.

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  34. Sì, è un esame del sangue (potrà chiedere al suo medico) con la ricerca degli anticorpi anti bordetella.
    Saluti.

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  35. Buongiorno, in Emilia Romagna direttive recenti consigliano la vaccinazione contro pertosse/tetano/difterite delle donne in gravidanza fra la 27° e la 32° settimana.
    Perché non sono direttive nazionali ma regionali?
    E' davvero consigliata questo tipo di vaccinazione in gravidanza o ci possono essere dei rischi?

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    1. In gravidanza sono consigliate due vaccinazioni. Quella per l'influenza (nel primo trimestre) e quella per la pertosse (nel terzo trimestre). La sanità ha purtroppo un'organizzazione regionale, per questo ci sono differenze (anche serie) da una regione all'altra ma la regione Emilia Romagna sta facendo un buon lavoro.

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  36. Salve a tutti io ho due bombe una di 4 anni e una di 3 mesi, la più grande ha fatto tutti i vaccini e quando dico tutto dico tutri, l anno scorso ha preso la pertosse e quest'anno pure ha contagiato la più piccola di 3 mesi e ha contagiato i cugliuni anche loro supervaccinati, mi spiego come sia possibile tutto cio, p.s. io sono pro vaccini e la mia piccola ha fatto il vaccino 10 giorni prima di scoprire che anche lei era stata contagiata

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  37. mi spiego come sia possibile tutto cio

    Succede. La vaccinazione non provoca immunità nel 100% dei casi, per questo è sempre importante che siano vaccinate molte persone, chi non è protetto (anche nonostante la vaccinazione) lo sarà lo stesso. Di certo, quella pertosse, da qualche parte è arrivata.

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