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lunedì 26 marzo 2012

MedBunker Classic: il tumore che scompare

Nelle prossime settimane, saltuariamente, ripubblicherò dei vecchi articoli che per la loro curiosità, interesse o importanza, possono essere riletti da chi li ha persi. Questo in fondo è un segno di "vecchiaia", i primi articoli di questo blog risalgono ormai a più di tre anni fa e visto che tanti lettori sono "nuovi", può essere interessante per loro ritrovare vecchie notizie. Inizio da un articolo pubblicato in origine ad ottobre 2009 qui. Inoltre informo i lettori che ho iniziato a curare un mio blog su "Il Fatto Quotidiano".


Altro che il bicarbonato o la cartilagine di squalo, ma che Zapper e conflitti spirituali, il cancro sparisce con un po' di volontà e "forza della mente"!

La clinica cinese "senza medicine" non usa chissà quali metodi per curare il cancro usa semplicemente la forza di autoguarigione e qualche formuletta magica ed il cancro...sparisce nel nulla, si dissolve, si volatilizza. Tutto dovrebbe essere successo (uso il condizionale, le informazioni, scarse, si trovano con difficoltà) nella clinica cinese Huaxia Zhineng Qigong Center, dove si praticava (la clinica è stata chiusa) il Qi Gong, una sorta di cerimoniale di "autoguarigione" che curerebbe tutte le malattie, cancro compreso.
La guarigione sarebbe immediata. Tutto si basa sulla meditazione, sul rilassamento e sulla forza di volontà del malato e dei "guaritori". Un tumore non guarisce in mesi o settimane, ma scompare, sotto gli occhi di tutti. Un osso fratturato non si ricompone in settimane ma torna integro in pochi minuti, sotto gli occhi di tutti.

Il bello è che questa guarigione ha la stessa validità di quelle di Hamer, di Simoncini, della Clark e di tutti gli altri guaritori. Perchè dovrebbe essere diversa dalle loro? C'è un tumore, arriva il guaritore ed il tumore scompare. E' evidente.

Non ci credete? Guardiamo assieme questo video che sta circolando da qualche giorno nei social network, sotto i vostri occhi, un tumore alla vescica scomparirà, restiamo di stucco...:



Una concorrenza spietata per i vari Simoncini, Hamer e Caisse.

Non vorrei perdere troppo tempo ad analizzare uno stupido gioco di magia, ma in breve spiego quello che succede nel video. Spero di farmi comprendere bene perchè quello che per me sembra evidente, per chi non è del mestiere può risultare poco chiaro... Eventualmente chiedetemi chiarimenti nei commenti.
A giudicare dall'apparecchio ecografico, siamo all'inizio degli anni '80 (almeno per gli standard italiani).
Una dottoressa (o meglio, una donna con il camice, perchè non sappiamo di chi si tratta a proposito delle persone ritratte nel video) agisce come mentre si esegue una ecografia su una persona sdraiata e circondata da altri individui in camice.

La telecamera inquadra il monitor dell'ecografo. Comincia ad esserci qualcosa di strano.

L'immagine dell'ecografo è bloccata, è come una foto per intenderci.


Puntualizzo che l'ecografia è per definizione un esame "dinamico". Non si esegue per avere delle immagini fisse (quello si fa con le radiografie, i cosiddetti raggi X) ma per avere una visione d'insieme, attiva, totale, in movimento della zona da analizzare. Per capirci, se io guardo una foto tratta da una ecografia, ho poco da concludere, non avendo una visione d'insieme.
Si parte quindi già in maniera strana: chi fa un'ecografia si muove nella zona di corpo che sta studiando e l'immagine nel monitor è in movimento.
Invece qui abbiamo un'immagine fissa. Strano.
A sinistra quindi vediamo un'immagine bloccata.
Quella che si vede nel monitor è in effetti l'immagine di una vescica piena (la zona nera è la vescica piena di urina, in ecografia appare infatti come una sacca a contenuto scuro, il nero è proprio l'urina) al cui interno sembrerebbe esserci qualcosa (un tumore? Non possiamo dirlo...ma prendiamo questa possibilità per buona), quella protuberanza che parte dal basso e si estende alla zona nera come una montagnetta.
La signora in camice a questo punto fa apparire un'altra immagine nel monitor che così è diviso in due parti, la prima a sinistra con l'immagine bloccata (si dice "freezata") iniziale (della vescica con il "tumore") e la seconda a destra con l'immagine che dovrebbe essere (lo dice anche chi ha presentato il video) "in tempo reale" cioè quello che l'ecografista sta studiando in quel momento.

Ma così non è. Un'ecografia realizzata in tempo reale, è come detto un'immagine in movimento. La differenza tra un'ecografia reale ed un'immagine fissa è la stessa che passa tra una ripresa con videocamera ed un fermoimmagine. La prima per forza di cose è mossa, anche pochissimo ma MAI fissa, il semplice movimento della mano, persino la respirazione dell'operatore, fa muovere per forza le immagini. L'immagine fissa invece è, per definizione, ferma, immobile.

Nel video succede la stessa cosa. Quella che si vede a destra, NON E' la ripresa di una ecografia (anche lo stessa presenza del paziente renderebbe anche se di poco ma in movimento l'immagine) come si vorrebbe far credere per dimostrare la sparizione del tumore, è la ripresa di due immagini fisse, una a sinistra che mostra la vescica con al suo interno un rigonfiamento ed una a destra che mostra la stessa immagine dalla quale piano piano scompare il rigonfiamento (il tumore?). Negli apparecchi ecografici esiste una funzione che permette, dopo aver freezato (bloccato) un'immagine, di scorrerla fotogramma per fotogramma, per coglierne le differenza ed i particolari, potendo scorrere l'immagine in avanti o al contrario, un po' come si fa con la "moviola".
Ebbene, l'unica dimostrazione che offre quel video è che l'equipe cinese è riuscita a far sparire qualcosa da un'immagine in un monitor. Non è testimoniata infatti nessuna sparizione in tempo reale o "davanti agli occhi di tutti". La cosa più plausibile che mi viene in mente è che l'immagine a destra del "tumore che scompare" è semplicemente il "collage" di più immagini della stessa vescica ottenute in tempi diversi e poi riunite in un'unica immagine e fatte scorrere in sequenza, per far comparire e scomparire il "tumore" a piacimento. Notare anche che al momento della comparsa di quell'immagine a destra, il "tumore" per qualche secondo appare e scompare...proprio come se qualcuno stesse scorrendo le varie immagini che compongono il collage preparato.
Certo, arriverà sempre la persona "aperta mentalmente" che dirà che non è possibile per i mortali capire la potenza dell'autoguarigione e degli ecografisti cinesi, ma noi comuni mortali, per credere ad una guarigione incredibile, abbiamo bisogno di prove, non di parole.
Spero che la mia spiegazione sia state esauriente, so anche che non servivano particolari doti scientifiche a spiegare il filmato ma era talmente curioso che "dovevo" mostrarlo.
Ringrazio einemass per la preziosa e divertente segnalazione.

Alla prossima.

Aggiornamento 02/10/09


Colui che ha diffuso questo video presentandolo come prova di "guarigione immediata del tumore", si chiama Gregg Braden il quale ha tenuto diversi incontri anche in Italia (un paio di anni addietro a Milano) e che ha anche pubblicato libri sulle capacità della mente e della volontà, di cambiare quello che ci circonda, dai tumori al DNA, dalla luce agli atomi. Tutto infarcito di religione e spiritualità.

C'è chi definisce Braden come "Designer esperto di sistemi informatici (Martin Marietta Aerospace), geologo informatico (Phillips Petroleum) e supervisore operativo tecnico (Cisco Systems), Gregg Braden è oggi considerato un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza, la medicina e la pace del nostro futuro"

A suo dire è stato autore di strabilianti esperimenti su cellule, fotoni, DNA, emozioni e sentimenti. Ed ha chi lo ascolta e lo benedice. Amen.
Qui, uno spaccato dei pensieri e degli strabilianti "esperimenti" di Braden. Come dice lui, "non esistono limiti per la mente umana". E si vede, aggiungo io.
Su You Tube uno spezzone riguardante proprio il "tumore che scompare in tempo reale" dell'incontro di Milano.

giovedì 15 marzo 2012

MedSpot: collutori, omeopatia, vaccini.

Ecco un'altra rassegna di notizie, aggiornamenti e curiosità.

Collutori cancerogeni?

Si è sparsa la voce che i collutori contenenti alcol possano causare il cancro orale.
In ambiente scientifico questa ipotesi era già stata valutata da tempo ed i risultati sono stati per anni piuttosto discordanti ma la notizia ha avuto una diffusione più popolare quando un giornale inglese racconta la vicenda che vede implicata una nota casa di cosmetici e prodotti per la casa ed un'azienda che produce test diagnostici.
La Johnson & Johnson (J&J) vende tra gli altri suoi prodotti un collutorio molto noto (in tutta Europa).

La polemica sembra essere iniziata quando un articolo scientifico pose per la prima volta la questione: i collutori contenenti alcol possono provocare il cancro orale. In teoria l'ipotesi è plausibile, l'alcol è una sostanza tossica ed ha potere carcinogenico (cioè può causare dei tumori). Il suo uso continuo o esagerato quindi potrebbe essere chiamato in causa nella genesi di questa malattia. In effetti uno studio australiano del 2008 analizzava altre ricerche effettuate negli anni che calcolavano il rischio di ammalarsi di cancro al cavo orofaringeo conseguente all'uso di collutori contenenti alcol. Lo studio concludeva che c'era un'evidenza chiara di questo collegamento. La cosa non passò inosservata e successivamente furono altre le istituzioni ed i centri che vollero misurare questo rischio: risultati non definitivi, se da un lato sembra non esserci particolare pericolo non si può escludere categoricamente che il rischio sia reale. Altri studi concludevano con una considerazione pratica: visto che l'alcol non apporta particolari benefici all'igiene orale, il suo uso, potenzialmente rischioso, doveva essere ridiscusso. Una ricerca dell'istituto Mario Negri di Milano escludeva dal punto di vista epidemiologico, una correlazione tra colluttori e cancro orale.

Alla base dello "scandalo" comunque, sembra esserci un problema legale ed economico. Nel 2010 la OCPI, un'azienda produttrice di test diagnostici, firmò un contratto con la OraPharma per la distribuzione di un test "casalingo" che poteva segnalare la presenza di lesioni precancerose e cancerose della bocca. Successivamente la vendita del test subì diversi stop, ostacoli, burocrazia interminabile, fino a diventare nei fatti non vendibile. L'OCPI è convinta che la OraPharma abbia boicottato la vendita del test per interesse. Quale?
L'azienda è una ditta partecipata dalla J&J.
Sempre secondo l'accusa della OCPI sarebbe stata proprio la multinazionale J&J ad impedire la diffusione del test per non vedere "svelata" la reale pericolosità dei suoi collutori.
Come finirà la storia? Per ora non lo sappiamo. Di sicuro esistono collutori che non contengono alcol ma è anche vero che nelle quantità abituali e con un uso normale e non esagerato, la possibilità che un collutorio alcolico possa provocare un cancro orale è davvero remota ed improbabile.

Gli antivaccinisti: se li conosci li eviti.

Visto il loro impegno nella disinformazione tutta contro i vaccini, sarebbe bene capire cosa sarebbe il mondo se solo la gente credesse alle loro fandonie. Con la diffusione dei canali di informazione di massa (soprattutto internet) gli antivaccinisti (la maggioranza dei quali assolutamente ignoranti e disinformati) diffondono i loro assurdi proclami senza alcuna difficoltà. Non sarebbe un problema se di fronte alle informazioni false non esistessero persone (genitori, soprattutto) che queste informazioni le prendono sul serio senza nemmeno domandarsi da dove provengono. Le campagne terroristiche infondate degli antivaccinisti hanno molto riscontro negli Stati Uniti, da noi fortunatamente molto meno ma è anche vero che esistono regioni europee con tassi di vaccinazione in costante diminuzione. Questo comporta qualche rischio? Sì, almeno a vedere le cifre delle nazioni europee. In Francia (ma anche in Germania, Italia e Romania) ad esempio si sta assistendo ad una recrudescenza del morbillo, malattia esantematica in genere non grave ma che in certi casi può complicarsi procurando gravi danni fino alla morte. Se il morbillo stava per essere inserito nel gruppo delle malattie "eradicate" nelle nazioni evolute, negli ultimi anni i casi di infezione sono aumentati di pari passo con la diminuzione delle vaccinazioni. Risultato? In Francia se nel 2000 si registravano circa 40 casi l'anno, dal 2008 ad oggi si sono avuti 14500 casi  con trend in aumento proprio nei primi mesi del 2011. Proprio riguardo i casi registrati in quest'ultimo anno, si è visto che circa un terzo dei casi totali ha avuto necessità di ricovero per la severità dei sintomi, tredici di questi ha subito complicanze neurologiche (molto temibili) e due bambini sono deceduti.  Tra i casi ricoverati l'80% non era vaccinato e solo il 2% aveva effettuato la vaccinazione completa. Questa situazione sta spingendo l'iter all'obbligatorietà della vaccinazione antimorbillo che in Francia attualmente è facoltativa. Proprio questa epidemia francese sta spargendo il virus in altre parti del mondo. Negli Stati Uniti ad esempio si sta vivendo la stessa situazione, un aumento particolarmente elevato delle infezioni da morbillo e conseguenti ospedalizzazioni, complicanze (tra le quali la temibile polmonite da morbillo in 360 casi) e sei casi di morte. E' stato stabilito che la maggioranza dei casi "acquisiti" provenga proprio dalla Francia.
La situazione generale in Europa è simile: aumento dei casi di morbillo (che comunque è in linea con i tipici picchi delle malattie virali), da gennaio ad agosto 2011 si sono registrati 8 casi di morte e 24 casi di encefalite morbillosa, tra i colpiti dalla malattia dei quali si conosceva la storia vaccinale (il 68% dei casi), l'82% non erano vaccinati ed il 18% avevano ricevuto una vaccinazione incompleta.
Qualcuno potrebbe rimanere stupito di come una malattia ritenuta "banale" come il morbillo possa causare la morte e curiosamente questa percezione deriva in gran parte dal fatto che le malattie esantematiche, abituali nelle case dei nostri avi, oggi sono molto rare proprio grazie ai vaccini ma per mantenerle rare i vaccini bisogna farli. Potrebbe rendere più chiara la situazione il calcolo dell'OMS secondo il quale ogni anno nel mondo (dati del 2008) muoiono 164.000 persone per morbillo, circa 450 morti al giorno ovvero 18 ogni ora. Questo per chi dice che il morbillo è una malattia banale e che è esagerato vaccinare. Ad oggi, il morbillo invece rappresenta una delle cause più frequenti di morte di bambini. Coraggio antivaccinisti, danni potete farne ancora tanti se vi impegnate.
Per bilanciare queste follie due buone notizie: negli Stati Uniti la varicella causava circa 100 decessi ogni anno e migliaia di ricoveri e complicanze anche gravi. Da quando è stata implementato il programma di vaccinazione, il tasso di decessi per varicella è quasi azzerato. In India, per la prima volta nella sua storia, in un anno non si sono registrati casi di poliomielite (solo nel 2009, 741 casi di paralisi poliomielitica da virus "selvaggio"), malattia che in quella zona miete ancora molte vittime. E' un risultato eccezionale, epocale, da sbattere in faccia a chi insiste a sconsigliare le vaccinazioni.
...ed a proposito di vaccini, uno studio recente ha messo in discussione l'efficacia della vaccinazione anti influenzale per le persone oltre i 65 anni di età. Il beneficio sembra molto relativo e l'efficacia ridotta. E' un risultato importante in quanto proprio questa fascia d'età è considerata una classe a rischio per la quale la vaccinazione è consigliabile. 

Sentirsi per la prima volta

I progressi tecnici in medicina a volte riservano sorprese ed emozioni che vanno oltre la constatazione dei passi da gigante che abbiamo compiuto. Restituire l'udito ai sordi è letteralmente un miracolo ma oggi, visto il livello tecnologico al quale siamo giunti, spesso nemmeno ce ne rendiamo conto. Non la pensa così Sarah Churman, ventinovenne americana sorda dalla nascita che per anni è riuscita ad avere qualche risultato dai classici apparecchi acustici diffusi in tutto il mondo. Questi apparecchi permettono tramite degli amplificatori del suono di far giungere direttamente al timpano della persona con problemi di udito i suoni esterni e la propria voce. E' già qualcosa ma non risolve del tutto il problema. Pochi anni fa è stato commercializzato un piccolo apparecchio acustico impiantabile (che richiede un piccolo intervento chirurgico per la sua applicazione) che invece di sfruttare l'amplificazione del suono, agisce direttamente sulle strutture che il suono lo trasmettono dall'orecchio interno al cervello (sono una serie di ossicini e liquidi). Questo strumento permette di sentire molto meglio e con molta più precisione sia i rumori esterni (e le voci) che la propria voce, una delle sensazioni negate a chi ha un grave problema di udito. Sarah ha deciso di utilizzare questo nuovo strumento e dopo qualche settimana si sottopone alla prova di efficacia.
Lo strumento è in commercio e quindi non lo nomino per motivi di correttezza ma non è questo l'argomento della notizia, è la reazione di Sarah. I medici provano il funzionamento dell'apparecchio per la prima volta ed il marito della ragazza riprende la scena. Sarah parla e, per la prima volta dalla nascita, sente la sua voce. Non ci sono parole, la sua reazione dice tutto:









A cosa è dovuto questo "miracolo"? Alla medicina che sfrutta l'ingegneria, che applica la fisica, sfruttando la meccanica che è ispirata alla fisiologia. Menti umane eccellenti sanno arrivare anche a questo. Mentre qualche mente piccolissima dice che "la medicina è ferma ad un secolo fa".

Omeofollie

L'omeopatia pretende (senza alcun riscontro nella realtà) che l'acqua abbia una sorta di "memoria" che conserverebbe il ricordo di una sostanza con la quale è venuta a contatto. Quando comprate un prodotto omeopatico in farmacia quindi, state comprando acqua (o alcol se si tratta di prodotto liquido, zucchero se in granuli) che per gli omeopati possiede particolari poteri magici, ricorda di aver toccato del veleno d'ape (per esempio) o del piombo o della bava di lumaca, questi poteri riuscirebbero (ma nessuno è mai riuscito a dimostrarlo) a guarire le malattie (non tutte, quelle che guariscono naturalmente da sole).
Ok, fin qui la magia è nota.

Ma è difficile immaginare che l'acqua riesca a ricordare il veleno d'ape di prima ma non ricordi tutto ciò che ha toccato durante il suo ciclo e dopo di entrare nel flaconcino in vendita a prezzo d'oro.
Per giustificare le loro bislacche teorie, gli omeopati ricorrono ad artifici retorici, filosofia, "alternativese" (ciè un insieme di parole e termini che non hanno alcun significato ma sembra scientifico) e scuse infantili. In un certo senso sono geniali perchè se riescono a convincere qualcuno che l'acqua possa curare le malattie non c'è che dire: sanno vendere bene il loro prodotto.

Ma esistono omeopati che vanno oltre la genialità, che hanno occhi e cervello in altre dimensioni, che hanno sorpassato il vecchio paradigma della ragione. Si definiscono una delle più grandi farmacie omeopatiche del mondo e sono inglesi.
Hanno inventato l'acqua omeopatica: Aqua nova.
Come fare a produrre dell'acqua omeopatica che non sia già "condizionata" dagli innumerevoli ricordi degli incontri "in natura"? Come ottenere l'acqua pura che non ha più memoria della fogna o del marciapiede sotto casa?
Basta produrla in laboratorio con una reazione chimica, geniale!
"Invece" di usare l'acqua (che è formata da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno) si fanno reagire...due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno (e si ottiene l'acqua). L'apoteosi dell'ultradiluito, la magnificazione di Hahnemann, un incredibile omeoidea senza precedenti.
Si prende quest'acqua formata da acqua, si diluisce tante volte in acqua e così otteniamo l'acqua omeopatica ovvero:

Acqua diluita in acqua che ottiene l'acqua

In vendita nella loro farmacia a circa 160 euro al litro.

Ma chiamali scemi!

Poi per capire a cosa poteva servire questa scoperta, hanno effettuato il cosiddetto "proving" (un'altra delle fantasione ed indimostrate teorie dell'omeopatia), annotando i sintomi che l'assunzione dell'acqua omeopatica causava a vari soggetti: chi provava ansia, chi confusione, chi aveva la sensazione di volare e chi diventava irascibile ed aggressivo. Con l'acqua diluita.
Io quasi quasi li invidio...

Tutte le donne sono malate

E per la serie "non facciamoci mancare nulla", ecco una delle tante pagine demenziali di un sito che pontifica su salute, farmaci e cure alternative. Si chiama disinformazione (Eh? Nome omen?) ed è citato da molti guaritori e medici alternativi come fonte attendibile e di riferimento. In realtà chi lo gestisce non è un medico (e si vede) ma si sente autorizzato a consigliare di tutto in tema di salute e spesso si spinge oltre. Non lo linko perchè non lo merita.

Tra le varie (e spesso pericolose) pagine ospitate dal sito, una definisce le mestruazioni (le cicliche perdite ematiche della donna) come "patologiche", una malattia: per loro le donne sane non hanno mestruazioni.
Voi direte, ma che scherzo è questo?
Non è uno scherzo, è il risultato di un insieme di ignoranza, idiozia e malafede (già, perchè in questi casi c'è sempre qualcosa da vendere...). Nell'articolo si cita anche Arnold Ehret, un altro dei "guru" alternativi più di successo del quale prima o poi vi parlerò ma la parte più esilarante dell'incredibile delirio è proprio quella relativa alle mestruazioni come malattia.
Il geniale autore del testo porta come "prova" di questo diabolico ragionamento, il fatto che diverse donne che seguono una rigida dieta "igienista" (verdure crude e basta) sono prive di mestruazioni "quindi" queste sono il risultato di una dieta sbagliata.
Le mestruazioni sono patologiche e innaturali. “Niente più della dieta influenza il flusso mensile di una donna. A volte, colei che ha un flusso molto abbondante può curarsi completamente riducendo la dieta e vivendo di cibi crudi. Spesso, quando passa dal cibo cotto a quello crudo, i cicli di tale donna saltano uno o due mesi, ma non deve per questo preoccuparsene.”

Non si chiede il genio se il problema possa essere proprio l'opposto di quello che il suo ragionamento idiota gli ha fatto concepire. Una donna malnutrita che diminuisce drasticamente il suo peso corporeo, che non introduce le sostanze necessarie al corretto funzionamento del suo organismo presenta tra i tanti sintomi fisici proprio l'amenorrea (cioè la mancanza di ciclo mestruale). Una delle cause di amenorrea è proprio la malnutrizione.
Non a caso chi soffre di anoressia o disturbi alimentari spesso vede scomparire il suo ciclo mestruale o ancora, le donne che fanno attività fisica di tipo agonistico (quindi con allenamenti e controllo dell'alimentazione e del peso) presentano lo stesso problema (si chiama "amenorrea dell'atleta") che è tipico anche di altre figure professionali nelle quali il controllo del peso e dell'alimentazione sfiora la malnutrizione (modelle, ballerine di danza classica). Il delirio prosegue toccando altri argomenti e contraddicendosi ogni due righe (la dimostrazione che chi ha scritto queste bestialità non sa nemmeno di cosa stia discutendo) fino all'argomento sesso. Donne, sappiate che se eccedete con il sesso rischiate di diventare un po' stupide:
È risaputo che gli eccessi sessuali intralciano l’attività intellettuale. Allo scopo di raggiungere il suo pieno sviluppo, l’intelligenza sembra richiedere sia un buon sviluppo delle ghiandole sessuali che la temporanea repressione dell’appetito sessuale. (Carrel, Man The Unknown)
Tranquille, esprimete la sessualità come vi pare e piace, ho il serio dubbio che chi ha scritto quelle parole sia un po' invidioso delle performances di altre donne.
Non so se sia necessario spiegare i meccanismi fisiologici ed ormonali del ciclo mestruale, la tentazione di bollare come imbecillità quella pagina e chiudere il discorso è reale ma resti come monito per chi un giorno vi dirà di "guardare internet" per informazioni sulla salute.

Alla prossima.

lunedì 5 marzo 2012

Il cetriolo della salute

Un classico atteggiamento di chi propone medicine alternative è quello di crearsi credenziali ed "autoincensarsi". Santoni, medici alternativi, guaritori, inventori di cure improbabili, tutti hanno il loro "grande congresso" che li ha premiati o riconosciuti universalmente, sono presidenti di fantomatiche accademie o associazioni o citano sempre il "famoso studio" che ha sancito la correttezza della loro ipotesi o titoli altisonanti che ne aumenterebbero la credibilità. Il classico "fumo negli occhi". Intendiamoci, non è esclusiva dei ciarlatani, esistono fior di professionisti "seri" che mettono in mostra le proprie credenziali in maniera esagerata ma, escludendo un fastidioso senso di esagerazione e l'egocentrismo che non è sempre un pregio, finchè si tratta di titoli reali ognuno è libero di utilizzarli come preferisce.
Il problema nasce quando i "titoli" sono fasulli o "pompati".

Qualcuno ricorderà la storia di Simoncini (colui che curerebbe il cancro con il bicarbonato) che ha ricevuto una "standing ovation al congresso di Los Angeles". Andando ad indagare si scopre che il "congresso" non era come poteva sembrare un convegno di medicina ma una riunione di alternativi, un convegno di cure pseudoscientifiche che non poteva fare altro se non accogliere con entusiasmo il nostro guaritore nazionale o l'associazione per la ricerca sul cancro, gestita da un ex croupier di casinò "riciclatosi" come "naturopata" che consiglia gli impacchi di ricotta per curare il cancro. Anche Hamer diceva che la sua scoperta era stata "validata" dall'univesità di Trnava (che non ha nemmeno una facoltà di medicina, guarda un po').
Altri ricorderanno il "rettore dell'università" che curava con un altro metodo da imbonitori i malati di cancro. Bastava cercare questa università su Google e si scopriva un mondo nuovo: era un istituto privato senza nessun valore accademico e teneva corsi quanto meno "bizzarri": dal naturopata al capo bagnino massaggiatore, per non parlare di chi, dopo un corso a pagamento di pochi giorni, si autoproclama "naturopata" o "igienista" arrivando anche a fondare associazioni autoreferenziali, scuole o accademie che esistono solo nella sua mente.

Ecco, darsi delle credenziali esagerate è un bel campanello d'allarme quando si ha a che fare con la salute: se hai un ottimo curriculum, non hai bisogno di ingigantire le cose e questo vale per tutti i professionisti, se non sei medico, non dovresti "lasciare intendere" che sei un esperto di salute e se dici di aver fatto una scoperta dimostralo, senza proclami infantili. Il fenomeno ricorda il comportamento molto più "popolare" che hanno alcuni "millantatori": sapete quelli che fanno una foto al volo con un noto personaggio dello spettacolo e poi raccontano agli amici di conoscerlo da anni e di intrattenersi in lunghe conversazioni amichevoli?

Nelle scorse settimane, a proposito di questo, ho ricevuto diversi messaggi che mi chiedevano spiegazioni sulla partecipazione del dott. Di Bella (il medico che guarirebbe i tumori con un cocktail di varie sostanze, figlio dell'inventore di questa cura alternativa) ad un "congresso mondiale di oncologia" svoltosi in Cina.
Molti lettori riportavano pagine di giornale, siti internet, parole dello stesso Di Bella, tutti che sottolineavano questa partecipazione come se fosse qualcosa di particolarmente sensazionale. Lo stesso fenomeno è accaduto pochi giorni fa quando un tribunale ha autorizzato il rimborso dei farmaci del "metodo" (sentenza che può stupire se non si conoscono i diritti sanciti dalla nostra costituzione), intervistato, Luigi Di Bella ripete ossessivamente che quel suo metodo (che lui insiste nel definire "scientifico" ma che invece è una cura non efficace e non riconosciuta dalla scienza) era approdato al "congresso mondiale di oncologia" ricevendo da questo, non si sa come né perchè, "l'approvazione" al suo metodo.
La partecipazione ad un congresso non è certo una medaglia di particolare valore per un medico. I congressi non sono "riunioni segrete", l'ingresso è quasi sempre libero per gli spettatori (che per forza di cose in genere sono "interessati" per professione all'argomento del convegno) e chi vuole partecipare come relatore non deve fare altro che iscriversi inviando una relazione da presentare.
Il medico che avesse qualcosa da dire ad un congresso, infatti, presenta un "abstract" cioè un riassunto della sua ricerca (o comunque del suo lavoro scientifico) che viene inserito tra gli altri dei partecipanti e gli sarà concesso uno spazio (quasi sempre breve) per esporre le sue idee o rilevazioni.
Alla fine, tutte le relazioni sono inserite in un libro degli "atti", ovvero una sorta di raccolta delle relazioni presentate al congresso. Naturalmente, tranne rarissimi casi, presentare una relazione ad un congresso non vuol dire nulla di più di ciò che è: una presentazione pubblica di ciò che si vuole dire, non "approva" e non "smentisce" nulla (non ci sarebbe nemmeno il tempo materiale per farlo).

Ne avevo già parlato nel dossier che analizza proprio la cura alternativa dei Di Bella: il continuo riferimento a questo congresso come di qualcosa di eccezionale è una delle numerose "cadute di stile" del medico modenese ma le continue segnalazioni dei lettori e la mia curiosità mi hanno convinto: è partita l'indagine. Una risposta generale così, va anche a chi continua a chiedermi come mai una medicina alternativa sarebbe approdata su palchi così "prestigiosi".

Giuseppe Di Bella (figlio dell'inventore della cura alternativa per il cancro che porta il suo nome) dice di essere stato "caldamente" invitato ad un famoso congresso mondiale davanti ad una platea plaudente e stupefatta dalla sua cura (in realtà Di Bella parla di due congressi, uno a Singapore, l'altro a Dailan, in Cina, ambedue organizzati dalla stessa agenzia, la Bit Life Sciences ma quasi sempre i siti parlano di "congresso mondiale di oncologia") ed i giornali e varie riviste italiane diffondono la notizia.


Articolo su "La Padania"  e su altri giornali (sopra) sul "congresso mondiale di oncologia" che ha visto Di Bella tra i protagonisti

 False speranze? Ma no...il metodo è approdato al congresso cinese...

Questa litanìa del convegno cinese è ripetuta allo sfinimento e, come pappagalli, anche giornalisti della carta stampata (o delle pagine on line) italiane raccontano del memorabile "congresso mondiale di oncologia", giornalisti che non si degnano di controllare la notizia, verificarla o chiedere agli esperti attirando così, di fatto, le persone bisognose verso una pseudocura che ha già dimostrato di essere solo una falsa speranza.

In questo congresso il suo lavoro, dice Di Bella, è stato esaminato ed "approvato" da una importante (quanto "fantomatica") commissione esaminatrice tanto da rappresentare "una prima rivincita". Ma rivincita su chi? Perchè? Ammesso e non concesso si tratti davvero della partecipazione ad un congresso in Cina, cosa cambia in tutta la storia di questa cura alternativa?
Giuseppe Di Bella poi parla del solito complotto: i "poteri forti" censurerebbero la sua partecipazione al grandioso congresso. Secondo lui c'è un evidente boicottaggio:
Appena tornato a Bologna ho cercato, attraverso i miei consueti canali informativi, di portare all'attenzione della stampa nazionale il risultato ottenuto. Ho potuto constatare però un'immediato e inaspettato "blocco", attuato sicuramente attraverso intimidazioni o censure, nei confronti di quei pochi giornalisti che generalmente erano disponibili a concedermi qualche spazio all'interno delle loro testate.  Il messaggio ora è chiaro.
Non è più il caso quindi di parlare di Metodo Di Bella, almeno in Italia.
Io non sono un "potere forte" e quindi non censuro, anzi pubblicizzo, non ho paura delle intimidazioni e mi occuperò quindi di questo congresso mondiale (anche se questo lavoro dovrebbero farlo i giornalisti, ma vabbè...).
Il problema è che ho molti dubbi...

Devo dire che chi ai congressi scientifici è sempre andato, come me, storce un po' il naso, un congresso è un atto assolutamente ordinario per un medico e la Cina non è proprio quell'esempio di "apertura" scientifica che dovrebbe essere. A dire il vero in tutti i miei anni di carriera non ho nemmeno mai visto una "commissione esaminatrice" che controlla gli studi presentati ad un congresso. Ci sono alcune cose che non quadrano insomma.
Potrebbe forse trattarsi di una sorta di equivoco, in fondo in Cina non conoscono il caso Di Bella e forse hanno accettato lo studio "ingenuamente".
Ma ci potrebbe essere un'altra verità.
In Cina Di Bella lo conoscono, lo studio sarebbe stato esaminato davvero ed approvato con entusiasmo, la relazione è stata un successo e noi in Italia restiamo sempre indietro.
D'altronde lo stesso Di Bella dice:
L'invito era giunto - come gradita sorpresa - all'inizio di marzo. Comprensibile l'incertezza sull'opportunità di parteciparvi, nel timore che posizioni preconcette rendessero improduttiva l'impegnativa trasferta. Un secondo ed esplicito invito ha dissipato ogni indugio, inducendo il Dr. Di Bella ad inviare il testo della propria comunicazione.
Dopo il primo invito quindi Di Bella ha dei timori ma al secondo ha rotto gli indugi, sarebbe andato in Cina, gli inviti erano troppo "espliciti" a suo dire.
Anche alcuni giornali hanno dato risalto a questa notizia, soprattutto on line, come fa con insistenza "Il Giornale" (quotidiano già noto per dare spazio ai più improbabili guaritori alternativi) che dedica ormai da settimane, articoli a raffica che raccontano di mirabili capacità di cura del metodo "miracoloso" con tanto di interviste di "guariti" (che però hanno la strana coincidenza di essersi curati negli ospedali con tanto di intervento chirurgico o terapia medica, secondo i casi ma di questo però si dimenticano presto).
Inutile dire che un giornalista, prima di diffondere voci illusorie avrebbe il dovere di documentarsi ed approfondire ma questa sembra una "moda" ormai passata, tanto che sul giornale on line, l'articolo dice:
Questi casi clinici, più altri affrontati al terzo e quarto stadio per un totale di 122 neoplasie della mammella, sono stati discussi sia al Bit’s 4th World Cancer Congress 2011, a Dailan, in Cina e pubblicati nella relazione congressuale, The Di Bella Method (DBM) Improves Survival, Objective Response and Performance Status in Breast Cancer (si trovano anche sul sito della Fondazione di Bella)
Forse la partecipazione ad un congresso non sarebbe eccezionale per un medico "qualsiasi" ma per un altro che propone una pseudocura per tutti i cancri che è ritenuta inefficace, forse un po' eccezionale potrebbe essere...insomma, ma questa cura alternativa è "stata approvata" o no? Lo stesso Di Bella si chiede stupito ed immaginando intricati scenari degni di una spy story: "ma perchè mi hanno invitato?". Lo capirà più avanti.

Di Bella si chiede i motivi dell'invito: lo spiega con il vivo interesse che suscitano i suoi studi...

I dubbi sono più che leciti e più che di complotti e spy story si dovrebbe parlare di "spam story": il "congresso mondiale di oncologia" che si svolge in Cina e che Di Bella tanto pubblicizza per darsi importanza è noto per essere un "junk congress" (congresso spazzatura) o "spamference" (ovvero congresso spam), in pratica una furba e poco accademica mossa commerciale con fini non proprio nobili, tanto che qualcuno parla chiaramente di "conferenza truffa".
L'organizzazione cinese crea dal nulla centinaia di "congressi mondiali" (non c'è bisogno di alcuna credenziale per diventare "organizzatori di congressi") sugli argomenti più svariati (oserei dire su qualsiasi argomento) e non solo di medicina ma anche di ingegneria, oceanografia, biologia, zoologia, informatica e ben altro, per il 2012 sono già previsti 50 "congressi internazionali" (sugli argomenti più vari tra i quali uno sulle alghe...).

A questi congressi gli organizzatori invitano chiunque: chi ne faccia richiesta e chi riescono a rintracciare via internet. Non conta l'importanza dell'invitato, la sua scientificità o l'apporto al mondo della ricerca, gli organizzatori puntano sulla massa. Inviano centinaia di mail in giro per il mondo invitando in maniera piuttosto altisonante il destinatario del messaggio, se questo accetta basta registrarsi al congresso pagando migliaia di euro e si va a parlare in mezzo a centinaia di altri "invitati ufficiali" (alcuni dei quali inventati e che nemmeno sanno di far parte della platea dei relatori, come mi ha confermato un collega inserito a sua insaputa come "moderatore" di una sessione, non si era nemmeno iscritto). Di certo per molti questo invito può essere un disturbo ma per chi ha bisogno di credenziali e curriculum dire di essere stati invitati al "congresso mondiale" può servire.

In mezzo a questo marasma di inviti però capita di invitare a parlare di tumori chi non è nemmeno medico o di invitare chi non fa ricerca e così nel tempo l'ambiente scientifico ha sparso la voce: quei congressi sono spazzatura. Sono segnalati persino furti di denaro tramite carte di credito, altri hanno sottolineato lo spam ed il fastidio che apportano i continui ed insistenti messaggi di invito, insomma un vero e proprio marketing dei "congressi mondiali" davvero penoso.
Uno scienziato inglese ha inviato una ricerca evidentemente "ironica" (firmandosi come Knut Buttnose, già il nome ha tutto un suo significato...) ed è stato...invitato. Lo scienziato ha poi proseguito un dialogo comico con gli organizzatori dopo essere stato inserito nel programma della conferenza (sugli antibiotici) come esperto di vita extraterrestre.
Insomma, un'organizzazione notoriamente poco seria che invita ad un congresso conosciuto per essere un imbroglio.
Mah, sempre più complicato.
Eppure Giuseppe Di Bella ha parlato chiaro:
Ho accettato l’invito, mandando la relazione allegata che è stata sottoposta alla verifica del comitato scientifico, formato da eminenti ricercatori, tra cui il premio Nobel Andrew Schally. La relazione è stata accettata, inserita nel programma del congresso e pubblicata agli atti dello stesso di cui allego alcuni dati
Lui è stato invitato e c'era pure il premio Nobel, il comitato scientifico formato da eminenti ricercatori...
La sua relazione è stata accettata da loro dopo "la verifica"!
...e guardate che entustiasmo, attorno al metodo Di Bella...:
per la prima volta è stata richiesta, accettata e pubblicata a un congresso mondiale di oncologia una relazione completa sul Metodo Di Bella , la cui sintesi ( abstract) è già pubblicata agli atti del congresso. Il lavoro per esteso è in corso di pubblicazione. [...] La relazione sul Metodo Di Bella, è stata esaminata da un comitato scientifico internazionale al massimo livello, tra cui il Premio Nobel Andrew V. Schally, accettata presentata il giorno 24 giugno, e pubblicata agli atti. Nessuno nel pubblico dibattito e confronto congressuale ha potuto o saputo contestare nulla delle basi scientifiche, il meccanismo d’azione, il razionale, il risultati clinici ottenuti col Metodo Di Bella. La statistica di 553 casi è stata accettata ,valutata attendibile, presentata e pubblicata.
Ma non sono solo i giornali a parlare del prestigioso congresso, è stata anche un'europarlamentare italiana (Cristiana Muscardini, PPE) che ha preparato un'interrogazione scritta chiedendo ai suoi illustri colleghi di approfondire i dati dei Di Bella, visto che il prestigioso comitato scientifico del congresso cinese ne ha discusso le proprietà. Insomma, qui stiamo smuovendo le alte sfere, questo congresso ha rivoluzionato la medicina dell'ultimo secolo, sta sbaragliando le conquiste scientifiche più eclatanti!

Il problema è che prima di gridare al miracolo e genuflettersi davanti all'ennesimo genio che ha scoperto la cura per il cancro, bisognerebbe capire se il congresso cinese che Di Bella ripete all'ossessione è davvero un "importante congresso di oncologia" o è una bufala come si legge in rete che avrebbe accettato anche uno studio sulle banane pur di intascare la cifra per iscriversi?
I giornali riportano la notizia, Di Bella è soddisfatto: "è una rivincita".

Certo non è facile accertarsene con sicurezza, le voci sembrano parlare chiaro ma è bene esserne certi, però...a chi chiedo? Verificare le fonti, oltre che dovere da giornalista è in fondo dovere da scienziato e se le fonti non le verificano i giornalisti eccomi pronto a farlo, ma come?
Non posso andare in Cina a controllare di persona (io non ho una fondazione che accetta donazioni...)...ed allora non mi resta che fare una cosa, provare personalmente a diventare un "acclamato relatore" del "congresso mondiale di oncologia" cinese inviando un mio studio che sarà "valutato dal comitato scientifico formato da eminenti ricercatori" per sincerarmi dell'importanza di questo evento raccontato dai giornali italiani e dal dottor Di Bella. Ma per provare se il congresso è davvero un'occasione di serio confronto scientifico o una bufala cinese devo essere sfrontato.

Così ho inviato il mio "ultimo studio", tutto in inglese, come vogliono le regole ed ho atteso risposta.
Non mi sono firmato con il mio nome, ma con quello più altisonante di Dott. Massimo Della Serietà, presidente della fondazione R. Siffredi di Venezia.
Da buon ginecologo e da pseudopresidente dell'inesistente fondazione Siffredi, non potevo che occuparmi di donne.

Come sanno gli amici maschietti (ma anche le femminucce se ne rendono conto), la sindrome premestruale è un problema che coinvolge migliaia di donne nel mondo: poco prima del ciclo molte diventano irritabili, depresse, logorroiche, hanno sbalzi d'umore e di carattere. Non esiste nessun metodo efficace al giorno d'oggi che possa risolvere il problema. Io l'ho trovato. Ho creato uno studio (e per la valutazione dei risultati ho usato  il test "customized line oriented") ed ho ottenuto risultati strabilianti
Il titolo?
New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.

(trad.) Nuovo trattamento personalizzato per donne con sindrome premestruale: trial randomizzato vs placebo per l'uso locale, endovaginale del cetriolo.

L'abstract (il riassunto) dello studio che ho inviato al "comitato scientifico" del congresso che doveva esaminarlo ed approvarlo è il seguente:
New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.

Della Serietà M, Tarocco E, Fasullo E, Cetriolone MA.

Department of Women Health, R. Siffredi Foundation, Italy.

Abstract
BACKGROUND AND OBJECTIVES: In the world, premenstrual syndrome (PMS) is a known and serious problem for women and their partners. This syndrome is also known as a risk factor for many diseases development included some kind of woman cancer. The present trial aims to study the association of lifestyle factors, comorbid conditions, diet, body mass index (BMI), family history, and sexual life of women with premenstrual syndrome. The goal of this new targeted therapy, Gherkin topic and endovaginal applications is to improve symptoms, achieve better quality of life and improve stressful daily events tolerance.
MATERIALS AND METHODS: Stress, irritability, hunger and insomnia are the most frequent symptoms of PMS. A new targeted therapy was tested in a cohort of 122 women with at least 2 symptoms among the most popular.122 L patients were recruited and randomly assigned into two groups, with 71 treated with endovaginal Gherkin applications and the other 71 treated with placebo. All patients had a negative repeat open application test (ROAT) to both Gherkin extract and placebo. Patients were followed up regularly at four-week intervals for a total of eight weeks. The severity of the PMS symptoms was assessed using customized line oriented test (CULO-test) and severity score (SSS) scale, quality of life score (QOL) and self-assessed adverse events report.
RESULTS: The mean CULO score significantly improved from 4.076 (plus minus 0.24) at baseline to 2.884 (plus minus 0.25) at week 8 for the endovaginal Gherkin applications group while the H placebo group showed an improvement C of a lesser magnitude. Irritability for the Gherkin group showed a significant drop from 355.56 (plus minus 59.51) at baseline to 312.52 (plus minus 57.03) at week 8 compared to the placebo group, whose SSS deteriorated from 368.24 (plus minus 46.62) at baseline to 372.12 (plus minus 44.47) at week 8. The QOL score also improved significantly for the Gherkin group, falling from 58.84 (SD: plus minus 3.18) at baseline to 44.16 (SD: plus minus 4.29) at week 8, unlike the placebo group that showed a less dramatic improvement from 57.44 (SD: plus minus 4.66) at baseline to 54.28 (SD: plus minus 4.79) at week 8. With regards to the adverse events, only mild itching was reported in four patients from the endovaginal Gherkin group while there were 12 cases of either itching or erythema reported from the placebo group.
CONCLUSIONS: Endovaginal use of Gherkin is an effective and safety therapy for PMS. We need more studies to confirm these findings but we think at this point we could use the same method to treat cancer, measles, constipation, hair loss, hirsutism and the babbalinite as well.

Keywords: premenstrual syndrome, Gherkin, women health

Le conclusioni dello studio dicono:

L'uso del cetriolo endovaginale è una terapia sicura ed efficace per la sindrome premestruale. Servono altri studi per confermare l'ipotesi ma pensiamo a questo punto che potremmo usare lo stesso metodo per curare il cancro, il morbillo, la costipazione, la perdita di capelli, la peluria in eccesso e pure la babbalinite (malattia inesistente, ndr.)

Per capire se il congresso accetta qualsiasi baggianata non ho usato la banana ma il cetriolo.
Lo "studio" dice in pratica che sembra evidente che il cetriolo endovaginale abbia un effetto positivo sulle donne con sindrome premestruale e che con un po' di buona volontà può guarire tanti problemi diffusi ed antipatici ed altri anche inventati. Provate a smentirmi...

Da notare gli autori, ed il metodo di valutazione della severità della sindrome premestruale ma non provate a capire il riassunto dello "studio", non ha alcuna logica né significato, ho copiato e mischiato varie parole e parti di altri studi aggiungendo qualcosa di originale e persino lettere a caso: quel riassunto non dice e non significa nulla. Lo "studio" è un'evidente sciocchezza.
Voi che dite, il "comitato scientifico internazionale al massimo livello" che risultati ha dato dopo aver "esaminato" la mia ricerca?
Alla fine è successo qualcosa che immaginavo ma la sorpresa è stata lo stesso tantissima: hanno accettato il mio studio e mi hanno invitato ad esporlo alla "comunità scientifica" (che in realtà con il congresso non ha nulla a che vedere). Pagando, naturalmente.

Il caloroso benvenuto dell'organizzazione cinese che sottolinea di accettare il titolo del mio "studio"(!!)

Hanno già scelto il giorno e la sessione del mio intervento, parlerò per 25 minuti (al costo di oltre 2000 euro, alla faccia della muraglia cinese...!).

Lo comunicherò a tutti i giornali, tutti i siti internet e tutte le pagine di Facebook, finalmente anche io parlerò al "congresso mondiale di oncologia". Spero di trovare anche un europarlamentare come la sig.ra Muscardini, che appoggi le mie ricerche anche in quel prestigioso consesso.

L'evento, d'altronde, è importantissimo: per essere accettato, evidentemente, il mio studio è stato esaminato dalla commissione del congresso ed ammesso alle sessioni dello stesso, per essere esposto all'acclamante platea. Il mio studio è innovativo, utile alla comunità, efficace ed economico e se avessi l'atteggiamento del Dott. Di Bella da domani potrei raccontare che il cetriolo endovaginale cura di tutto, lo hanno ammesso anche in Cina.

Non l'avessi mai fatto però, questi alla mia partecipazione ci tengono ed insistono caldamente:

 E poi insistono ancora!! In un mese mi hanno inviato 11 mail, alla faccia dell'"esplicito invito"...

Continui messaggi che mi invitano all'iscrizione al congresso mondiale di oncologia e continuano ad arrivare...

Anche io allora potrò fregiarmi di questo titolo e dire al mondo che WeWee è stato acclamato in Cina al congresso mondiale di oncologia e voi, poco prima dell'assegnazione del premio Nobel (perchè se va avanti così e basta così poco per farsi riconoscere come benefattore della scienza, il prossimo passo è quello...) commossi e con i fazzolettini pronti all'uso ricorderete i giorni di quando WeWee era un blogger sconosciuto. Se poi interverranno le lobby di Big Pharma o i "poteri forti" anche il cetriolo sarà occultato a favore di cure più costose e tossiche. Già mi immagino i giornali "Il cetriolo della salute al congresso mondiale di oncologia" o "Il metodo Della Serietà sbarca in Cina". Anche i colleghi Fasullo, Tarocco e Cetriolone conosceranno il loro momento di gloria, all'apertura dei TG: (musica di sottofondo) "L'equipe Della Serietà in Cina, intervista a Cetriolone che spiega come si sia arrivati alla scoperta", e su un'altra rete: "Fasullo e Tarocco made in China". Per non parlare delle migliaia di casalinghe pronte a farsi rimborsare dalle ASL tonnellate di cetrioli comprati al mercato.


Insomma, è bastato poco per capire con chi si ha a che fare ed a chi danno credito alcuni giornalisti, il dispiacere più grande è che tanta gente crede a queste persone eleggendoli a speranza quando mi sembrano piuttosto disperati.

Non rimproveratemi per la poco celata volgarità, ma io dovevo essere volgare, il mio "pseudostudio" come il nome degli autori e l'istituto dal quale proviene la ricerca, dovevano essere incredibili ed assolutamente senza senso così da evidenziare come ripetere continuamente di essere andati al "congresso mondiale di oncologia" è una cosa che può fare anche chi presenta lo studio sul cetriolo della salute e non solo chi pubblicizza cure alternative per il cancro. Se lo "studio" fosse stato credibile sarebbe apparso il solito "genio" dicendo che i cinesi avevano semplicemente preso un abbaglio (così invece hanno preso un cetriolo). Ho inventato di sana pianta il cu.l.o. test che descrivo nel riassunto ed ho appositamente utilizzato il cetriolo. Ecco costruita una credenziale fasulla.
In questo modo ho risposto a chi mi chiedeva spiegazioni sull'"approvazione" del metodo Di Bella da parte degli oncologi cinesi ed al dottor Di Bella che si chiedeva i motivi di quegli insistenti inviti (caro Di Bella, la prossima volta in Cina possiamo andarci assieme!).

Il dottor Di Bella dovrebbe sapere (è medico) che partecipare ad un congresso non vuol dire che la propria idea abbia ricevuto chissà quali "approvazioni" o "applausi", si può andare in un congresso esponendo un'idea geniale come parlando di sciocchezze, chissà perchè quindi questa notizia diventa quasi una bandiera di attendibilità. Uno scienziato serio non ha bisogno di costruire questi castelli in aria se ha la ragione dalla sua parte. La colpa di tutto alla fine non è tanto del dott. Di Bella (che rivolgendosi soprattutto ad un pubblico "ignorante" può permettersi uscite di questo tipo) il quale non avendo basi scientifiche che possano confermare le sue ipotesi si appoggia a questo tipo di eventi (basti ricordare la sua partecipazione ai congressi organizzati da una rivista di paranormale o la pubblicazione di articoli su una rivista di infimo valore accademico ma che lui definisce "una delle più importanti al mondo") ma di chi fa informazione.

Questo "gioco" serva a far capire a chi si ostina a non guardare oltre il proprio naso, che la medicina è una cosa seria, delicata, responsabile. Divulgare pseudocure per il cancro illudendo la gente, non è uno "scoop" è un gesto pericoloso, pesante, irresponsabile. Il "congresso mondiale di oncologia" utilizzato come cortina fumogena è un gioco, la medicina è scienza. Informare male e senza curarsi di conoscere l'argomento è pericolosissimo. Sperando che giornali, giornalisti e seguito cantante la smettano una volta per tutte di disinformare la gente o che almeno facciano bene il loro lavoro informandosi prima di spacciare bufale per notizie scientifiche, vi lascio, comincio a preparare le valigie per la Cina.
Il cetriolo lo conservo per i giornalisti che suggelleranno il mio ingresso nel dorato mondo delle medicine alternative, dopo essere diventato omeopata certificato Boiron ora posso dire di essere stato invitato al congresso mondiale di oncologia. A volte essere blogger è più gratificante del fare il medico.
Sempre se non arriverà la lobby delle zucchine ad occultare tutto...

Alla prossima.

Questa è la pagina Facebook del luminare.

Aggiornamento:

L'organizzazione dei congressi cinesi ha colpito ancora. Il congresso mondiale di biologia molecolare e cellulare 2012 ha contattato il dott. Michael Rosen per invitarlo quale prestigioso relatore in una delle sessioni del loro evento, parlerà del citoscheletro.
Purtroppo il dott. Rosen non è un biologo né si occupa di biologia molecolare. Ecco la sua simpatica risposta:
 Salve H***** D*,

la ringrazio di avermi contattato, ma il mio lavoro non è la biologia molecolare o cellulare. Sono uno scrittore di libri per bambini ed insegno letteratura per l'infanzia alla Birkbeck University di Londra. Tempo fa studiai la biologia ma l'ho dimenticata tutta. Mi dispiace veramente.
Saluti,
Michael.
:)

Ultimo aggiornamento 02/06/12