Link veloci

martedì 26 aprile 2011

Escozul, scorpioni, bufale e iene.

Se ne parla da qualche mese non in ambiente scientifico ma sempre nel "sottobosco" delle pagine internet, dei siti "alternativi" ed infine su Facebook, macchina infernale capace di dare voce a chiunque, dal genio al folle, da chi scrive cose interessanti a chi delira. Poi il "sigillo" della televisione. Il programma "Le Iene" di Italia uno, ha dedicato due servizi (il primo ed il secondo) ad una sostanza che, si dice, avrebbe proprietà antitumorali. Centinaia di persone, quasi sempre parenti di ammalati di cancro, affrontano un viaggio nella lontana Cuba per procurarsi questa sostanza dal nome strano Escozul alla quale è stato dato il nome commerciale di Vidatox. Ancora più strana la provenienza di questo fantomatico "anticancro": sarebbe estratto dal veleno di scorpione azzurro che preparato industrialmente sarebbe in grado di uccidere le cellule tumorali migliorando (qualcuno dice guarendo) diversi tumori maligni.
La voce si sparge, sempre più persone (e dopo il servizio alla TV sempre più italiani) si recano a Cuba per procurarsi il veleno. Gradualmente i "viaggi della speranza" sembrano sempre più organizzati, c'è chi si propone di andare a Cuba per conto di altri, chi addirittura ha delle agenzie che si occupano di tutto, dalla sistemazione alberghiera al volo aereo e chi crea siti che pubblicizzano questo "nuovo ritrovato" garantendone gli effetti e offrendosi per procurarlo a chi ne avesse bisogno. La storia ricalca quella che abbiamo imparato a conoscere nel caso di altre cure alternative ed anche il Vidatox al momento fa parte di questa categoria, c'è un punto fermo comunque: non esistono studi scientifici che dimostrino un effetto antitumorale nell'uomo di questa sostanza. Gli studi li ho aspettati per mesi, sempre annunciati ma mai apparsi, poi rimandati ed ancora rinviati. E' tempo quindi di trarre alcune conclusioni anche perchè la stessa azienda cubana definisce conclusa la fase sperimentale (anche se non esiste alcuna documentazione di questa presunta sperimentazione). Per i risvolti della vicenda questo articolo è un po' lungo ma avrete tutto il tempo per leggerlo con calma.

Da qualche tempo a proposito del Vidatox, qualcosa comincia ad andare per il verso sbagliato. Se inizialmente l'azienda farmaceutica che produceva questa sostanza stava agendo in maniera apparentemente corretta e con poco clamore, con il tempo si è arrivati a qualcosa di particolare che ha fatto nascere più di un sospetto nei confronti della commercializzazione del veleno di scorpione. E' necessario quindi illustrare alcuni punti e raccontare la cronistoria di questa vicenda, scopriremo assieme come da una notizia interessante si possa arrivare a scenari inimmaginabili.
Primo punto: cos'è l'Escozul/Vidatox.

Escozul, il veleno di scorpione

L'escozul (contrazione di Escorpion azul, scorpione azzurro, nome scientifico Rophalurus iunceus) è un estratto di veleno di scorpione, un animale molto comune in varie zone del pianeta. Sono conosciute diverse tossine animali (di rettili, pesci, crostacei), vegetali ed addirittura batteriche che nel tempo hanno mostrato un effetto antitumorale in vitro (cioè in provetta) ma spesso la sperimentazione sull'uomo non ha dato i risultati sperati. Gli incoraggianti risultati in vitro non sono una scoperta particolarmente recente o studiata da poco, da anni infatti sono diversi i trial clinici che sperimentano le tossine animali per la loro azione antineoplastica (che si esplica mediante diversi meccanismi). Se in vitro i risultati sono spesso incoraggianti non si può dire lo stesso sui risultati in vivo (in esperimenti su cavie animali o umane). Non deve stupire, le cellule tumorali, pur essendo cellule "anormali" sono sempre cellule appartenenti all'organismo e tante sostanze tossiche sono capaci di indurre anche la loro morte (un "veleno" per le cellule umane è sempre un "veleno" per l'uomo, per questo non è da considerare strano che questo "veleno" uccida le cellule tumorali), questo non significa che sull'uomo le stesse proprietà possano essere utilizzate a scopo curativo (per esempio possono essere eccessivamente tossiche oppure sul vivente perdono parte delle loro proprietà o hanno un effetto troppo "lento" per risultare curativo). Affermare quindi che una sostanza efficace in vitro sia sicuramente efficace sull'uomo è scorretto, in parole banali sarebbe come dire che il fuoco, capace di distruggere le cellule tumorali, potrebbe essere utilizzato sull'uomo perchè...efficace.
L'azione dell'Escozul (come quella di altri "veleni" animali, anche di altri tipi di scorpione) è stata studiata da laboratori cubani controllati dall'azienda che lo produce, la Labiofam.
Questa azienda è autorizzata dal ministero della salute pubblica cubano ed è un'azienda farmaceutica a tutti gli effetti che produce varie sostanze come integratori, immunostimolanti e, come detto, il Vidatox.
Esiste però un documento (non posso garantirne la veridicità) che certifica come il CECMED (corrispondente dell'FDA americano, un ente che deve approvare e certificare i farmaci a Cuba) definisca fraudolento l'Escozul.


In Italia non ci sono voci ufficiali se non quella della Fondazione Veronesi che sottolinea la mancanza di studi relativi alla sostanza.
Non esistono studi o sperimentazioni umane, nonostante la stessa azienda parli di migliaia di persone trattate. L'unico documento con un minimo di statistica è relativo proprio agli effetti in vitro. La Labiofam, c'è da dire, non ha mai dichiarato che il prodotto possa avere effetti curativi da solo ma che dev'essere necessariamente associato alle terapie standard (chemioterapia, radio o chirurgia) che verrebbero rafforzate da questa associazione ma parla chiaramente di effetto antitumorale. Il veleno di scorpione (non esattamente quello cubano ma suoi parenti originari di altre regioni del mondo) è conosciuto per il suo effetto antinfiammatorio, immunostimolante ed analgesico, uno dei suoi usi per esempio è nel trattamento di alcune forme di artrite i cui sintomi migliorerebbero. Anche in questo caso comunque non esistono studi di grande portata.

Se quindi immaginassimo un sostegno alla qualità di vita delle persone affette da tumore che effettuano cure standard, possiamo dire che le basi teoriche esistono. Al contrario l'effetto "antitumorale" non è mai stato dimostrato, nè dichiarato dall'azienda produttrice anche se il messaggio che si è diffuso è assolutamente differente.
Da questo punto di vista quindi possiamo notare come le "voci" incontrollate non sembrano provenire da chi produce la sostanza ma da chi la "diffonde" tramite canali poco adeguati.

Gli studi scientifici e le evidenze

Non esistono come detto studi scientifici che dimostrino un'azione antitumorale sull'uomo del Vidatox. Non esistono evidenze cliniche che lo stesso possa curare alcuna forma di tumore. La Labiofam dichiara di essere giunta alla fase 3 (che è quella che, se positiva, precede la commercializzazione di una sostanza ad uso terapeutico) di sperimentazione del farmaco ma non esistono documentazioni relative a questa presunta sperimentazione, non vi sono pubblicazioni, non vi è traccia delle fasi 1 e 2. Sorprende la dichiarazione della Labiofam di aver trattato più di 25000 pazienti stranieri (la distribuzione gratuita avverrebbe ufficialmente proprio a scopo di ricerca) che non ha avuto un seguito scientifico (25.000 pazienti sono un campione vastissimo e valido per una buona statistica) e sembra che anche i pazienti cubani siano migliaia.

In un comunicato stampa dell'ambasciata di Cuba in Italia si dice tra le altre cose, che il prodotto è in fase di sperimentazione e che esistono difficoltà di produzione. Inoltre si invita alla visione di un documento che illustrerebbe i risultati degli esperimenti.
Questo documento in realtà non illustra proprio nulla in quanto sostiene che il prodotto non presenta effetti avversi, che a 5 ed 8 anni i pazienti sottoposti al trattamento hanno una sopravvivenza del 15,63% (cifra assolutamente insignificante visto che loro stessi consigliano di non abbandonare le terapie standard e poi, sopravvivenza relativa a quale tumore?) e che l'89,55% dei pazienti ha una buona qualità di vita (che come si può capire è condizione assai differente da una guarigione o dal miglioramento della malattia). Il documento sottolinea inoltre che Labiofam non autorizza nessuno a distribuire i prodotti all'estero (cosa che come ho scritto invece avviene regolarmente). L'unico documento ufficiale che mostrerebbe qualche risultato è una relazione (non controllata e mai pubblicata in rivista scientifica ma solo in un depliant dell'azienda) di una sperimentazione in vitro che mostrerebbe (per un'azione dovuta a proteine contenute nel veleno) effetto di distruzione e di rallentamento della crescita di cellule tumorali da parte dell'Escozul.

Personalmente ho seguito due pazienti che hanno utilizzato il prodotto. La prima ha interrotto ogni terapia (tumore mammario, ha evitato l'intervento e la chemioterapia) per utilizzare solo il Vidatox come consigliatole da un "naturopata" che ha sottoposto la donna a non precisate sedute di "disintossicazione", la seconda ha seguito tutte le procedure standard (tumore mammario, è stata operata ed ha effettuato chemioterapia) ed ha aggiunto il Vidatox che si è procurata tramite il fratello recatosi a Cuba. La prima paziente è deceduta. La seconda dopo 3 anni dalla diagnosi è sana e senza evidenza di malattia. Non ha avuto effetti collaterali particolari ed è attualmente seguita dal reparto che l'ha curata.
Non ho mai avuto la possibilità di analizzare ulteriori casi legati all'uso di Escozul in quanto quelli che ho contattato (tre dei quali si erano offerti di inviarmi documentazione) non hanno accettato la pubblicazione dei loro dati (anche oscurando i nomi). Nei casi che ho analizzato non c'è mai stata evidenza di effetto antitumorale dell'Escozul, riferito invece un soggettivo senso di benessere.

E' bene sottolineare che la Labiofam non vende il prodotto ma lo distribuisce gratuitamente (in realtà pare chieda un'offerta simbolica inferiore a 20 euro) presso i propri ambulatori a chiunque ne faccia richiesta presentando cartelle cliniche e documentazioni che dimostrino la presenza di una malattia di tipo neoplastico. Non è necessaria la presenza del "paziente" ma basta quella di un famigliare o di un conoscente che abbia la necessaria documentazione. Secondo un sedicente rappresentante italiano della Labiofam, la distribuzione gratuita era assicurata durante la fase di sperimentazione ormai conclusa, da ora in avanti anche a Cuba il prodotto sarà a pagamento.


Questa la cronaca fino a qualche mese fa.
Gradualmente però si è assistito ad un fenomeno strano. Sempre più persone si offrivano di recarsi a Cuba per procurare i flaconi di Escozul a chi ne avesse bisogno (il viaggio e l'alloggio non sono proprio economici), vere e proprie "spedizioni", gente che vendeva flaconi via internet chiedendo un "rimborso spese", prodotti ceduti gratuitamente che improvvisamente diventavano a pagamento, un vero e proprio commercio via internet. Il fenomeno ha avuto un'impennata dopo il servizio delle Iene del quale parlavo all'inizio.
Tutto questo di fronte ad un mancato riscontro clinico: continuano a non esistere persone guarite o notevolmente migliorate con l'uso esclusivo di questo prodotto.
Il lato "commerciale" della vicenda ha assunto contorni sospetti ed inquientanti quando si è assistito ad una sorta di "concorrenza" tra "importatori" non autorizzati di Escozul. Uno accusava l'altro di disonestà, minacce, insulti, una sorta di "corsa al cliente" (del tipo "il mio Escozul è migliore del tuo") che faceva emergere un enorme traffico della speranza. Nascono persino agenzie specializzate, società che "importano" Escozul ed altre che lo vendono senza alcuna autorizzazione, pagine pubblicitarie su Facebook, aste, servizio Escozul Express (!) e persino vendite su E-Bay, per un traffico illusorio e profittatore davvero triste ed incredibile. Cercando di capire la portata dell'affare sembra che non si trovino flaconi di Vidatox a meno di 300 euro a confezione ma si  arriva ad 800-1000 euro a flacone, pagamento cash o Paypal. Imbarazzante.


Poi altre vicende ancora più strane.

L'accordo IFAC

Uno scoop molto interessante è stato realizzato da una blogger italiana (co autrice di un blog di scettici per il quale ha realizzato un'eccezionale indagine degna di un giornalista professionista) che ha scoperto come la Labiofam abbia un accordo con un italiano impiegato in un'agenzia viaggi di Cuba per cercare contatti scientifici nel nostro paese, l'incarico sarebbe stato quello di trovare un'istituzione scientifica capace di sperimentare nel nostro paese le proprietà del presunto anticancro, in cambio questa persona avrebbe avuto il diritto di poter commercializzare i prodotti Labiofam in Italia. Nel blog tutti i particolari della vicenda che cerco di riassumere (qui e qui le conclusioni dell'indagine). Questo progetto è realizzato assieme ad altre persone tra le quali una che si occupa di edilizia con la quale l'agente di viaggi ha creato un'associazione, l'AMON (Associazione Medicina Omeopatica e Naturale). In effetti suona molto strano che in un tema così delicato si affidi il proprio nome a persone assolutamente fuori dall'ambiente scientifico e medico e che le stesse abbiano creato un'associazione di "medicina omeopatica e naturale" ma questo è solo l'inizio. Proprio cercando notizie in questo senso si è arrivati ad un istituto scientifico italiano, l'IFAC una diramazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che si occupa di onde elettromagnetiche, di sicurezza delle stesse in alcune applicazioni in medicina, di laser ed argomenti simili. Diciamo che seppur organismo scientifico, l'IFAC non sarebbe certo la figura più adatta per sperimentare (anche perchè non si occupa di sperimentazioni mediche) o giudicare l'uso clinico di un farmaco antitumorale. Curiosamente l'IFAC stipula un accordo proprio con l'AMON.
Il problema di questo accordo è che in realtà pur avendo utilizzato il nome dell'IFAC l'accordo non è stato assolutamente discusso all'interno dell'istituto ma si è trattata di un'iniziativa personale del direttore che ha firmato di suo pugno il contratto. Perchè il direttore di un istituto statale che non si occupa di sperimentazione  clinica ha deciso di "ufficializzare" un accordo con dei privati senza consultare il consiglio dello stesso istituto? Il contratto non è addirittura protocollato e non è stato autorizzato dal dipartimento ed a quanto pare l'intero istituto non era al corrente di questa "collaborazione" come confermatomi da persone che ne fanno parte, l'iniziativa quindi sarebbe sorprendentemente una decisione personale del direttore dell'IFAC che però ha utilizzato il nome dell'istituto (ripeto, un istituto di ricerca nazionale ed ufficiale) per un'inziativa a quanto pare privata (stipulata oltretutto con altri privati che non hanno alcuna credenziale scientifica). Qui un riassunto della vicenda da parte di Gianni Comoretto.

Sono state organizzate riunioni e convocazioni interne per discutere il problema ma non si è arrivati, a quanto pare, a nulla di concreto. In realtà non si capisce nemmeno bene in cosa consisterebbe questo "accordo" e cosa dovrebbe fare l'IFAC per "sperimentare" il veleno di scorpione. Nel frattempo il sito dell'AMON (l'associazione che avrebbe dovuto "sperimentare" il veleno di scorpione con l'IFAC) si è via via "impoverito" di contenuti e sembra abbandonato ed il suo creatore ha dichiarato il progetto "naufragato" inaugurando però contemporaneamente un servizio di "viaggi della salute" con destinazione Cuba e tra i servizi offerti anche le cure non ufficiali per il cancro.

Questo per quanto riguarda l'aspetto commerciale di questa vicenda, da definire almeno "singolare" come procedura di "diffusione" di un farmaco con presunte capacità antitumorali.
Credevo fosse l'ultimo atto di una vicenda molto particolare ma non lo era in quanto da qualche settimana è nata in Albania un ambulatorio privato che offre, con patrocinio della Labiofam, il trattamento con Vidatox.

L'ambulatorio albanese
Esaminando le pagine che offrono informazioni sull'ambulatorio (con tanto di modulo per prenotare i trattamenti) si scopre qualcosa che lascia ancora più interdetti. Il Vidatox sarebbe composto da veleno di scorpione...omeopatico...alla diluizione 30CH. Questa "forma farmaceutica" sarebbe quella commercializzata all'estero mentre quella distribuita a Cuba esisterebbe nelle due forme (omeopatica e non). ma anche a Cuba viene distribuita la forma diluita omeopaticamente, come si vede da questa foto (è il Vidatox "originale" distribuito dalla Labiofam a Cuba):

TRJ-C30, l'Escozul distribuito a Cuba (sottolineata da me la dicitura "omeopatico")
Strano il consiglio di conservare il prodotto lontano da "onde elettromagnetiche", da cellulari e magneti (cosa che ricorda molto da vicino gli strani "riti" di certa medicina alternativa). Mi chiedo comunque che serietà possa avere un'azienda che propone un prodotto "anticancro" omeopatico. Tra parentesi questa è una risposta a chi sostiene (a proposito di altre bufale alternative contro il cancro) che un prodotto "naturale" non si possa brevettare.

Il prodotto "anticancro" con evidenziata la definizione "omeopatico" a 30 CH

Non so se tutti coloro che leggono questo articolo sanno di cosa si stia parlando, diluizione omeopatica alla 30CH significa letteralmente che in quei flaconi non c'è altro che acqua, nemmeno una molecola di veleno di scorpione. Considerato che già la molecola "integrale" non ha evidenziato effetti antineoplastici sull'uomo e che non esistono documentazioni in proposito nemmeno da parte di chi la produce, il fatto che sia venduta in forma omeopatica rende tutta questa storia assolutamente inattendibile.
Per sicurezza ho chiesto ai sedicenti responsabili della clinica se le cose stanno come dichiarato sul sito del gruppo. Il Vidatox è un preparato omeopatico? La Labiofam dichiara di curare il cancro con questo prodotto omeopatico? La risposta ad ambedue le domande è stata SI! (con punto esclamatico incluso).

Mi sembra quindi che la situazione sia sufficientemente chiara ed evidente: è una illusione pericolosa ed un affare creato a puro scopo commerciale e non medico. Mi sento di mettere in guardia chiunque pensi di ottenere benefici da questa pseudocura: occhi aperti.

Direi che a questo punto ci sia solo da diffidare da chi propone di procurare il veleno e da chi promette effetti miracolosi. Se proprio vogliamo dirla tutta, il servizio delle Iene (probabilmente armato di buona volontà) ha in realtà svolto un'informazione scorretta e potenzialmente pericolosa, visto che migliaia di italiani si sono organizzati per un viaggio a Cuba nella speranza di procurarsi il "veleno anticancro" che fino ad oggi non ha dimostrato di guarire una sola persona dalla malattie.
Come spesso accade anche in questa occasione qualcuno ha fiutato l'affare e qui si parla di decine di persone che stanno creando un vero e proprio commercio parallelo di illusioni e speranze. Il mio invito a non farsi illudere quindi vale anche in questa occasione.
A proposito dell'ambulatorio albanese credo che il termine "clinica" con il quale la struttura è spesso definita vada tra virgolette, visto che sembra proprio non trattarsi di uno stabilimento sanitario ma di alcuni uffici al piano terra di una clinica che si occupa di fecondazione assistita e che non ha alcun collegamento con il "veleno di scorpione", sono insomma ospiti. In più se si prova a chiedere informazioni chi risponde al telefono è molto vago, parla male l'italiano (eppure la "clinica" sarebbe rivolta proprio agli italiani) e cita nomi di medici che collaborerebbero con la struttura. Questi medici, contattati, hanno negato del tutto un coinvolgimento con questa "organizzazione", il mistero (mica tanto misterioso) si fa quindi ancora più fitto.

Considerato anche che i flaconi in vendita e la clinica albanese sono ufficialmente collegati alla Labiofam  (i responsabili del sito si definiscono "rappresentanti ufficiali della Labiofam" ed esiste anche un accordo di rappresentanza linkato nel sito) credo che ci sia poco da aggiungere e se i dubbi iniziali erano già tanti  a questo punto credo si possa affermare che il Vidatox attualmente e nella forma in commercio non è assolutamente da considerare una possibile cura per il cancro a disposizione dell'umanità ma un affare privato senza alcuna velleità medica o scientifica.
Consiglio quindi di non buttare i propri soldi in queste cure inutili regalandoli a personaggi senza alcuno scrupolo.
Avvertiti.
Aggiornamenti ce ne saranno di sicuro, ne riparleremo.

Alla prossima.

Grazie a C., Rosa, G.P. per la collaborazione, le segnalazioni e gli aiuti tecnici.
Dossier Vidatox

45 commenti:

  1. Grazie a te per il prezioso apporto scientifico. In quanto alla commercializzazione in Italia, l'Aifa mi invia documento che non posso pubblicare e che sostanzialmente dice: nei giorni scorsi, il prodotto “Vidatox homeopatico” è stato registrato presso la competente Autorità cubana, ovvero il Centro per il Controllo Statale della Qualità dei Medicinali (CECMED), come medicinale omeopatico con azione antitumorale, analgesica ed antinfiammatoria. E’ pertanto legittimo il rilascio da parte degli Uffici di Sanità marittima e di Frontiera (USMAF) del Ministero della Salute di un parere favorevole/nulla osta all’importazione del prodotto in questione ai sensi del D.M. 11 febbraio 19971, a fronte di appropriata richiesta da parte del medico curante.

    Ottimo lavoro Dottore!!

    Rosa C.

    RispondiElimina
  2. Momento momento momento...

    Mi state dicendo che per tutto questo tempo l'affare Escozul non era altro che robaccia omeopatica ma che nessuno l'aveva detto apertamente?!?

    RispondiElimina
  3. fatto un check per vedere chi è la persona che risulta titolare del dominio http://www.whois.net/whois/pharmamatrix.net ??

    RispondiElimina
  4. Insomma, dall’olio di serpente al veleno di scorpione. L’unica cosa che non è cambiata è che la gente lo compra senza sapere se davvero funziona. Comunque il mio scorpione anticancro preferito rimane il Buthus Martensii, sará che sono un tifoso.
    Che il governo cubano certifichi roba che puó potenzialmente portar loro soldi non mi stupisce piú di tanto, mi stupisce che un paese “avanzato” come l’Italia crede di essere non abbia ancora delle leggi contro i prodotti omeopatici spacciati per medicinali...

    RispondiElimina
  5. @Alex

    In Italia un preparato omeopatico, se prodotto in conformità a regole precise, ha diritto al titolo di farmaco, seppur accompagnato, appunto, dall'aggettivo omeopatico.

    Quindi niente di nuovo sotto al sole... L'omeopatia è ancora una grande truffa legalizzata.

    RispondiElimina
  6. Un viaggio a Cuba per curarsi con acqua e zucchero. Però il flacone è fico...almeno in quanto a marketing questi non li batte nessuno

    RispondiElimina
  7. Finché c'è gente come Scilipoti in Parlamento... sarà sempre peggio.

    RispondiElimina
  8. Per maggiori informazioni consiglio un giro sul blog di Rosa (www.scetticamente.it). Inizialmente veniva commercializzata una versione del farmaco molto diluita, ma non omeopatica. Gli studi clinici erano a concentrazioni piuttosto elevate, per intendersi quelle che avresti beccandoti un centinaio di punture di scorpione: non sorprende un effetto farmacologico, visto che una puntura ti provoca un bel bubbone. Data la concentrazione nel farmaco, comunque un effetto era parecchio improbabile.

    Ora han trovato la scorciatoia della registrazione omeopatica, suona "alternativo" e quindi "buono" e non devi più fare sperimentazioni scientifiche che hanno il piccolo problema di poterti dare un risultato opposto a quello voluto. Diciamo che se han fatto le sperimentazioni fino alla fase 3 e poi han ripiegato sull'omeopatia ci sono forti sospetti che i risultati siano stati negativi.

    Giro il link a questo blog ai miei colleghi dell'IFAC, che sono parecchio "adombrati" dalla storia della convenzione. A loro per fare un progetto esterno (serio) servono mesi di carte bollate, e per una c****ta del genere si saltano tutte le procedure a pie' pari.

    RispondiElimina
  9. Ciao Gianni, concordo con te, dal cappello del cilindro è sbucato l'omeopatico! All'IFAC, il termine "adombrati" è un eufemismo, ho segnalato anche io ma sembra che il direttore abbia imposto la riservatezza sulla questione. Ti pareva?

    RispondiElimina
  10. Se qualcuno non ci ha già pensato suggerirei di scrivere a quelli de "le iene" per vedere se rimediano al danno, anche se dubito lo facciano.

    RispondiElimina
  11. Questa mattina uno sciagurato omeopata terrorizzava via radio i suoi (per fortuna pochi) ascoltatori leggendo loro i dati raccolti a Firenze sull'inquinamento delle acque dell'Arno giò di per sè sporcate dai panni che Alessandro Manzoni a suo tempo lavò. Nelle acque dell'Arno d'argento oltre a risplendere il firmamento pare ci sia di tutto dal Mercurio a quasi tutta la tavola degli elementi ed in più: estrogeni, tranquillanti, Viagra (da quelle parti la Lega Nord fa pochi voti), antibiotici, chemioterapici e, naturalmente, liquidi organici. Gli ho rivolto una domanda via SMS chiedendo se l'acqua usata a Firenze per confezionare i prodotti omeopatici venisse preventivamente smemorizzata e se esistesse laggiù una sorgente "Smemoranda". Non ha letto il mio SMS. Non lo avevo succusso e si è perso nella memoria. Ah, dimenticavo, è un medico (purtroppo).

    RispondiElimina
  12. Mauro,
    ho scritto molte volte alle iene, nell'ultima mail li ho anche accusati di avere avviato il tutto e di essersene lavati le mani. Non hanno mai risposto. Ho scritto anche a Giulio Golia e a Pif, nessuna risposta. Anche Morello di striscia è stato contattato, lui dice che dovrebbero occuparsene le iene. Ora aspettiamo la risposta di qualcun altro (preferisco non citarlo, per ora).

    RispondiElimina
  13. ho dato un occhiata ai gruppi di facebook menzionati e sono rimasto davvero sconcertato dalla sciacallagine operata sulla pelle di chi stà affrontando una malattia durissima e debilitante. Addirittura gente senza pietà e vergogna si fa le vacanze all' Havana si porta casa due o più confezioni di Escozul per 1 dollaro cadauna e le rivendono in italia mezzo internet chiedendo un contributo spese in poche parole si fanno pagare il biglietto aereo truffando chi è disperato. Qui dovrebbe intervenire la finanza!

    RispondiElimina
  14. Bell' articolo, ma piccolissimo errore: "rophalurus iunceus", il nome di una specie scientificamente corretto si scrive con il genere in maiuscolo quindi Rophalurus iunceu. Grazie comunque per l' importante opera di informazione che stai svolgendo.

    RispondiElimina
  15. "rophalurus iunceus", il nome di una specie scientificamente corretto si scrive con il genere in maiuscolo

    Grazie, corretto.

    RispondiElimina
  16. A proposito volevo chiederti: ma il veleno di questo scorpione, se efficace, non diverrebbe automaticamente un farmaco per la chemioterapia, così come avviene con alcune sostanze di Taxus baccata?
    Perdona l' ignoranzaXD

    RispondiElimina
  17. ma il veleno di questo scorpione, se efficace, non diverrebbe automaticamente un farmaco per la chemioterapia, così come avviene con alcune sostanze di Taxus baccata?

    Presupponendo la verifica di efficacia e tossicità come per tutti i farmaci ed ammettendone l'efficacia citotossica (come per i chemioterapici) entrerebbe pienamente a far parte dei protocolli ufficiali. Esattamente come i taxoli o gli alcaloidi della pervinca. La mentalità di chi "osteggia" i chemioterapici soffre di uno strano blocco, chissà perchè sono convinti che si nascondano strane cure efficaci a scapito della popolazione, non riflettendo sul fatto che se domani si scoprisse che ad esempio l'estratto di margherita fosse efficace contro il cancro, le industrie farmaceutiche farebbero a pugni per assicurarsi un mercato così fiorente e redditizio. Veleno di scorpione, bicarbonato e diavolerie varie non vengono utilizzate semplicemente perchè non funzionano ed aggiungo, magari funzionassero!

    RispondiElimina
  18. Mamma mia, quanti sospetti e insinuazioni in questo articolo, che non saprei da dove cominciare. Intanto a Cuba non è tutto mafia e convenienza come in Italia. Sono stati degli italiani a 'infettare', per cosi' dire, 'la purezza' della campagna di distribuzione del Vidatox-Escozul, acquisendo gratuitamente il farmaco per poi rivenderlo allo scopo di ripagarsi le spese di viaggio, immagino. E' anche per questo commercio non autorizzato che il governo cubano ha deciso, gia' da tempo, di non lasciare piu' che il farmaco esca dai confini del proprio Stato. Inoltre la Labiofam non puo' essere considerata un'azienda privata secondo i canoni europei-occidentali; adesso non sto a spiegare il sistema cubano, ma è come se fosse un'azienda pubblica. Un altra cosa che contesto all'autore di questo articolo, è che la scienza al giorno d'oggi non puo' essere suddivisa in discipline separate, come avveniva nell''800. Se il CNR si muove in ambito medico non c'è niente di strano, poiche' recenti scoperte hanno dimostrato l'efficacia del campo elettromagnetico debole nella cura delle malattie, cosa che impone alla Medicina classica un passo indietro, nella direzione della contaminazione deferente con altre discipline, in questo caso con la Fisica delle Particelle Elementari. Perche' in Italia si continua ad ossequiare tanto la Medicina ufficiale come se fosse il Dio in terra? Non puo' essere l'unica ad arrogarsi il diritto di curare le persone...E se lo sporco della faccenda fosse proprio qui? Mi rifersico agli interessi delle case farmaceutiche...Un atteggiamento intellettualmente onesto imporrebbe di considerare senza preconcetti tutto cio' che ha reali effetti curativi sulle persone, specie se di origine naturale, poca importa se non proviene dalle cosidette fonti ufficiali. In fondo e' così che la medicina ha iniziato con successo la sua attivita' in tempi remoti, sfruttando e sperimentando le sostanze messe a disposizione dalla natura.

    RispondiElimina
  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  20. Non puo' essere l'unica ad arrogarsi il diritto di curare le persone

    Ma ammesso che esistano... le "altre medicine" curano? Prove?

    RispondiElimina
  21. non saprei da dove cominciare

    Ti consiglio dal cercare se questa sostanza abbia mai funzionato, scoprirai che non vi è nessun riscontro al fatto che sia capace di curare qualcuno da qualcosa.

    Poi tiri in ballo le casa farmaceutiche e la fisica a proposito di un flaconcino d'acqua (perchè E' acqua) venduto a peso d'oro che promette falsamente effetti miracolosi. Sei sicuramente ingenuo per pensare una cosa simile ed a me dispiace che esista gente tanto ingenua perchè così esisteranno sempre coloro che degli ingenui si prendono gioco.

    Mi rifersico agli interessi delle case farmaceutiche

    Come ti hanno già detto, che c'entra questo con l'eventuale efficacia dell'acqua cubana?

    RispondiElimina
  22. salve sono vincenzo dalla germania.
    mi domando perchè fate sti commenti di merda? vorrei vedere quando succedono ste cose ai vostri cari (che io non lo spero a nessuno). ma in quel momento vorrei vedere se andate a prendere "l'acqua del tevere" o provare la via della speranza "Escozul/Vidatox". siete miserabili e ciarlatani delinquenti.

    RispondiElimina
  23. Germanese, tornatene in tedeschia... (Simpson docet)

    RispondiElimina
  24. A mio padre stiamo dando il Vidatox. forse non funzionerà ma intanto abbiamo scalato gli antidolorifici. (Durogesic da 75 a 50) Penso che spendere 180 euro al mese valfa la pena, fosse anche solo per l'egffetto Placebo. Ma VOI, sostenuitori della Meduicina tradizionale, abbiate almeno il coraggio di scrivere su questo blog quanto costa un ciclo di chemioterapia, cura che spesso viene prescritta anche in forma pramente "palliativa". Vediamo "chi" si arricchisce...

    RispondiElimina
  25. Justhope

    Suo padre si cura esclusivamente con vidatox?

    RispondiElimina
  26. Penso che spendere 180 euro al mese valfa la pena, fosse anche solo per l'egffetto Placebo.

    Hai fatto una scelta, se sei consapevole di cosa hai comprato e cosa stai dando a tuo padre non ti posso certo criticare.

    abbiate almeno il coraggio di scrivere su questo blog quanto costa un ciclo di chemioterapia, cura che spesso viene prescritta anche in forma pramente "palliativa". Vediamo "chi" si arricchisce...

    Ah, quindi tu stai curando tuo padre con flaconcini d'acqua (perchè il Vidatox è acqua, analizzalo pure se vuoi) a 180 euro ciascuno per "vendicarti" di chi si arricchisce con i cicli di chemioterapia.
    Confermo quanto detto sopra: se ne sei consapevole, fai bene.

    In bocca al lupo per tuo papà.

    RispondiElimina
  27. Beh, certi tipi sono fantastici. Tragicamente. Allora, questi pagano l'acqua 180 euro a flacone e danno degli approfittatori alle case farmaceutiche che si sottopongono ai protocolli di approvazione dei medicinali e dei miserabili a chi, come WeWee, dice loro che stanno solo comprando acqua. Questa è gente che se gli dici "occhi al precipizio" ti rispondono "fatti i cazzi tuoi, ficcanaso!".

    RispondiElimina
  28. .. e poi ci sono gli scienziati, come Lioneisy Savon, "recenti scoperte ... l'efficacia del campo elettromagnetico debole nella cura delle malattie" "nella direzione della contaminazione deferente con altre discipline, in questo caso con la Fisica delle Particelle Elementari". Sapete, adesso curano con i fasci di Gluoni e quarck a Cuba, mica cazzi...

    RispondiElimina
  29. Sull'Escozul è uscito anche un articolo del Corriere

    RispondiElimina
  30. ATTENTI!!!! A volte dietro l'uscita di un farmaco ci sono numerosissime MANOVRE POLITICHE dettate dai guadagni che ci sono attualmente dietro le cure chemioterapiche!!!! Pensate alla cura Di Bella....come mai è stato fatto fuori???????? APRITE GLI OCCHI e chiedetevi perchè tutte queste ambiguità sul Vidatox....perchè i risultati scientifici sono "pronti" e non vengono fuori???? Non credete che ci sia qualcosa di molto stranooooooo???????

    RispondiElimina
  31. Pensate alla cura Di Bella....come mai è stato fatto fuori??

    Perchè non funziona.

    perchè i risultati scientifici sono "pronti" e non vengono fuori??

    Perchè dimostrano che non funziona e quindi è molto più conveniente tacere e lasciare intendere che "qualcosa fa".

    Non credete che ci sia qualcosa di molto stranooooooo??

    Sì. Che finchè ci saranno gli ingenui continueranno ad esistere i ciarlatani. E' strano nel 2011 ma è così.

    PS: perchè strascichi le parole?

    RispondiElimina
  32. Cari Amici, mio padre ci ha lasciato da qualche giorno. spero che la mia esperienza possa aiutare qualcuno. Intanto non mi devo vendicare di nessuna casa farmaceutica però noto che i costi della Chemio non sono stati citati. Per quanto ci riguarda non ho nessun rimpianto in quanto comunque mio padre non era nelle condizioni di potere reggere nemmeno un ciclo di chemioterapia. Se poi gli davamo acqua doveva essere molto buona visto che aveva un notevolissimo potere di antidolorifico e antiinfiammatorio. Io non mi permetterei mai di dare del visionario o dell'ingenuo a chi decide di sottoporsi a chemio e credo di meritare rispetto anche se
    per mio padre abbiamo scelto una medicina "alternativa" o naturale. D'altro canto esistono numerose testimonianze di persona che hanno assunto il Vidatox con benefici. Mi chiedo che interesse avrebbero a dire il falso?
    Infine allego un link di una testimonianza di chi si è affiadto alla cure tradizionali e sottolineo che sono orgoglioso di avere evitato a mio padre un'esperienza simile. Un forte in bocca al lupo a tutti
    http://www.medicitalia.it/consulti/Oncologia-medica/22453/Tumore-pancreas-ecografia-parenchima-corpo-epatico

    RispondiElimina
  33. @ e*c*z*l si:

    i tuoi commenti non sono stati pubblicati perchè contrari al regolamento (oltre a contenere provocazioni non gradite ed affermazioni non veritiere che qui non possono trovare spazio).

    Se, come dici, tua madre ha avuto i risultati che descrivi puoi tranquillamente inviare tutta la documentazione al mio indirizzo mail, se autorizzato posso pure pubblicare un'analisi del caso. Questo perchè dici che i medici non hanno preso in considerazione il tuo caso, sono un medico e voglio prenderlo in considerazione, dipende quindi da te, senza bisogno di urlare hai la possibilità di farlo conoscere.

    Saluti.

    RispondiElimina
  34. Conosco persone che hanno avuto significativi benefici ; credo proprio che il problema non sia l'efficacia del "farmaco", in quanto lo è, ma su questioni economiche ecc.....non certo per interesse del paziente.

    RispondiElimina
  35. Conosco persone che hanno avuto significativi benefici ; credo proprio che il problema non sia l'efficacia del "farmaco"

    Non è un farmaco, è acqua. In quei flanconcini c'è ACQUA.

    Se poi qualcuno ha avuto benefici dall'acqua buon per lui.

    RispondiElimina
  36. Ma del refrigerato invece cosa mi dice dottore? Ho visto che esiste in rete ancora un folto mercato nero di questo. In teoria questo dovrebbe contenere tutti i 15 peptidi del veleno. Mi spiego meglio, anche se non crediamo nell'efficacia antitumorale del veleno di scorpione possiamo almeno affermare che nel refrigerato c'è dentro qualcosa a differenza dell'omeopatico?

    RispondiElimina
  37. Ma del refrigerato invece cosa mi dice dottore?

    Ufficialmente sì, ci sarebbe principio attivo, ma non si tratta di un prodotto farmaceutico (la vendita è vietata, non è approvato, non è stato sperimentato), quindi si può parlare solo per ipotesi. Inoltre spesso il "mercato" è gestito da pazienti o speculatori che chiaramente non sono proprio il massimo dell'affidabilità...

    RispondiElimina
  38. Se può essere utile, io ho trovato in rete questa notizia

    http://www.slu.edu/readstory/newslink/4733

    e tra i trial clinici

    http://www.clinicaltrials.gov/ct2/results?term=TM601&Search=Search

    però mi sembra di capire che usino il peptide solo per indirizzare la radiazione in maniera esatta.

    saluti Giovanna

    RispondiElimina
  39. ancora 'rilevanti studi scientifici' e prove scentifiche per me vale più di una risposta. Continuate a curarvi con la medicina mafiosa tradizionale e la chemioterapia che "scentificamente é provato" fa guarire tutti i pazienti trattati...

    RispondiElimina
  40. Continuate a curarvi con la medicina mafiosa tradizionale e la chemioterapia che "scentificamente é provato" fa guarire tutti i pazienti trattati...

    No, non li fa guarire tutti, magari...immagina quindi quanti ne può fare guarire l'acqua allo scorpione, quindi sì, preferisco le cure scientifiche alle pozioni magiche.
    :)

    PS: "scientificamente", con la "i".

    RispondiElimina
  41. Salve dottore ci sono novità recenti sull escozul? Su internet ho letto diverse testimonianze di persone che hanno ottenuto una qualità della vita migliore pur combattendo con questo male terribile .
    Adesso mi pare di aver capito che sia diventato a pagamento e non più distribuito gratuitamente parlo del refrigerato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessuna novità. Non si tratta di un prodotto che curi o migliori i tumori, è assolutamente inefficace.
      Saluti.

      Elimina

I tuoi commenti sono benvenuti, ricorda però che discutere significa evitare le polemiche, usare toni civili ed educati, rispettare gli altri commentatori ed il proprietario del blog. Ti invito, prima di commentare, a leggere le regole del blog (qui) in modo da partecipare in maniera costruttiva ed utile. Ricorda inoltre che è proibito inserire link o indicare siti che non hanno base scientifica o consigliare cure mediche. Chi non rispetta queste semplici regole non potrà commentare.
I commenti che non rispettano le regole potranno essere cancellati, anche senza preavviso. Gli utenti che violassero ripetutamente le regole potranno essere esclusi definitivamente dal blog.

Grazie per la comprensione e...buona lettura!