Nel mio lavoro quotidiano di medico, una delle cose più pesanti da sopportare è la RESPONSABILITA'.
E' un concetto pesantissimo, non perchè esiste soltanto e lo fai tuo nel momento stesso nel quale decidi di fare questo lavoro, ma perchè comporta spesso scelte e decisioni anche importantissime e fondamentali per la salute e la vita di una persona e quindi indirettamente anche della sua famiglia e di chi la circonda.
Prescrivere un farmaco o un'intervento chirurgico, non è un atto da ufficio, non si limita all'atto di scrivere in un pezzo di carta una frase, ma è il risultato di esperienza, studi, scelte, ragionamenti e spesso anche di intuito.
Anche prescrivere un'aspirina, non è un atto da prendere alla leggera.
Naturalmente, se per qualsiasi motivo sbaglia a prescrivere, operare, agire, il medico paga, spesso pesantemente. E' duro ma è giusto. Se sbaglia il meccanico al limite si sorbisce gli insulti del cliente o un piccolo risarcimento in casi gravi, se sbaglia il fornaio, perde un cliente, se sbaglia il medico le conseguenze sono gravissime, per lui e per chi a lui si è affidato.
Davanti a questo panorama, si capisce che un atto medico è non solo pieno di responsabilità ma è anche rischioso, per definizione. Come non esiste un medicinale "senza effetti collaterali", per avere un effetto positivo, una sostanza ha decine di effetti secondari, anche importanti.
Per questo motivo, in tutti gli ospedali del mondo, ormai si opera servendosi di "protocolli medici".
Per curare la malattia A, non prescrivo un farmaco io ed un altro il mio collega, non opero con la tecnica X io e con la tecnica Y il collega. Si prescrive un unico farmaco e si opera in un unico modo, questo per evitare la soggettività.
Non si agisce secondo una propria convinzione ma secondo quello che in anni di studi e di esperienza (e di evidenza) si è dimostrato più efficace.
Per fare un esempio banale, quando ho lavorato in uno stato straniero, non ho potuto applicare tantissime cose che facevo in Italia, ho dovuto studiare i loro protocolli e lavorare come facevano loro (ricordo ancora le notti passate a studiare nuovi farmaci o procedure, con centinaia di fotocopie e testi, da impazzire). Questo per evitare che io operassi secondo una MIA convinzione e non secondo una convinzione consolidata e provata.
Questa è una garanzia per il paziente che subisce un atto ufficiale e sperimentato e per il medico che si basa su evidenze e non su opinioni.
Ma allora perchè c'è chi su internet si improvvisa medico, guaritore, terapeuta e non viene fermato in questa sua attività?
Qualcuno risponde che in genere chi fa il guaritore si limita a prescrizioni banali, a piccoli accorgimenti che non condizionano la salute di chi riceve quelle "cure".
Chi si farebbe costruire la casa da un fornaio? Chi comprerebbe il pane fatto da un muratore?
Chi si affiderebbe alle cure di chi non ha mai curato nessuno?
Ebbene, c'è chi si affida e c'è chi ci crede.
Spesso si parte con un atteggiamento leggero, di curiosità: che male vuoi che faccia la vitamina C o il succo di ananas...
Cosa credi possa farmi uno che mi cura con l'imposizione delle mani, proviamoci no?
Lo sappiamo dalla cronaca (e lo abbiamo visto in questo blog), le "cure" improvvisate non sono per nulla "inoffensive", sono spesso dannose se non letali...e quando qualcuno ci lascia le penne, si parla di "guaritore che ha provocato una morte"...e ne parlano pure i giornali.
Anche il medico può "fare male" ma in questo caso paga e salato.
Ma il panorama è davvero così squallido e preoccupante?
Io penso di si, ma detto da chi fa il medico, potrebbe sembrare scontato. Mi limiterò quindi a mostrare a cosa si arriva, al livello di imprudenza e di pericolosità di certa gente.
In fondo, basta navigare su internet per trovare di tutto: da chi consiglia farmaci a chi chiede di abbandonare cure ufficiali, da chi promette guarigioni impossibili a chi millanta successi e risultati.
Spesso si trovano situazioni al limite (se non lo oltrepassano, come vedremo) della normalità mentale, al delirio.
Certo, un minimo di cultura e di buon senso spesso salvano dalle grinfie dei guaritori, ma non siamo tutti dotati di preparazione ed occhio critico.
E la sofferenza, spesso, fa abbassare la guardia.
Io mi chiedo: non è ora di dire basta?
"Che male vuoi che faccia" è un ragionamento che oggi non possiamo permettere, visto che il livello culturale medio si è innalzato. Nei pronto soccordo di ogni parte del mondo, arrivano sempre più spesso persone danneggiate da guaritori improvvisati, a volte anche in buona fede (ma ignoranti come delle capre).
Un sito ha fatto anche un calcolo sui danni provocati da "medicine alternative" e pratiche non riconosciute.
368,379 persone decedute, 306,096 danneggiate ed oltre 2,815,931,000 dollari in danni economici.
E' poco?
Si raccontano quindi storie come quella di Philip Barasa ed Oscar Kituyi ai quali in Kenya hanno amputato i genitali per produrre una pozione contro l'AIDS, o quella di Marcia Bergeron, morta avvelenata da pillole comprate on line per curarsi da sola oppure del bimbo di 9 anni morto per essersi fidato di Mathias Rath, un altro guaritore alla Simoncini che però usa le vitamine per "curare" il cancro.
Esistono tantissime storie tristi, fatte di ignoranza e sete di denaro.
Esistono anche in Italia. I casi di bambini ed adulti morti o pesantemente danneggiati da medicine alternative non si contano. Simoncini lo conosciamo, ma esiste un sottobosco di guaritori e pseudostregoni infinito. Come scritto in passato, questi guaritori (che quasi sempre non hanno nessun titolo ma si fanno chiamare "dottore" o "professore") contano su una rete di collaborazione e sostegno insospettabile. I vecchi medici di pronto soccorso potranno raccontarvi quante donne arrivavano intossicate, avvelenate ed a volte morte, per aver bevuto un "decotto" preparato dall'anziana del paese, al fine di provocare un aborto in una gravidanza indesiderata.
I "guaritori" sono sempre esistiti ed esistono ancora oggi ed hanno un unico scopo: vivere alle spalle dei creduloni. In sardegna c'è un anziano signore che guarisce qualsiasi malattia sputando in faccia al malato, si chiama Cilormo, io avrei da fargli curare la mania di dire bugie di Simoncini, con uno sputo ben assestato, probabilmente tutto passerà...
Quello che farò ora per iniziare è copiarvi un racconto dell'orrore...
Gente malata che viene "curata" da familiari senza alcuna preparazione e che viene spinta (come vedrete anche con una forte pressione psicologica) ad effettuare cure senza significato (ed inefficaci naturalmente) e soprattutto ad abbandonare le cure ufficiali. A tratti sembra un dialogo surreale, tra visionari, quasi una commedia, ed invece è tutto vero.
Io non commenterò più di tanto, credo che i fatti spieghino tutto.
Una donna scrive in un forum italiano di "medicina alternativa" che appoggia Simoncini ma anche decine e decine di "cure" non ufficiali, è gestito dall'associazione ARPC. Chi risponde in questo forum non è un medico, ma è a volte qualcuno che si definisce "naturopata", altre volte persone non identificate, tutti si sentono in dovere di lasciare un parere...e vedremo che pareri. La mamma di questa persona ha un tumore mammario:
stamattina ho ritirato i referti della biopsia di mia mamma [...] i risultati sono: neoplasia retroareolare destra diametro cm3c itologico positivo per cellule tumorali maligne, carcinoma mammario NAS G3 (ES+ PR- eseguiti su striscio)cat diagnositca c5 come sintomi ha solo un dolore saltuario al seno, che percepisce indurito; per il resto non ha altri sintomi.
Ed ecco che partono i "consigli":
"Prima che l'infezione abbia il tempo di espandersi (metastasi), sicuramente le infiltrazioni di BCS, metodo dott. Simoncini."
"eliminare gli affettati, dimezzare i latticini e cominciare GRADUALMENTE a prendere C."
"Lo so che è difficile....ma io passerei a solo frutta e verdura e cereali integrali."
"Non tralascerei la tisana Caissè"
La signora, disorientata, scrive cosa le ha detto il medico di famiglia:
"ha parlato di un farmaco, credo il toxifene (Tamoxifene, ndr), che inibisce la produzione degli estrogeni e che si potrebbe dare a mamma, ma dopo l'intervento chirugico, che ha caldamente consigliato. di fatto non mi ha prescritto niente, mi ha detto di ricontattare il senologo al più presto."
Uno dei "naturopati", stizzito da questo dubbio, risponde:
"Ho rinunciato, a partire da oggi, a occuparmi sia della salute di Adriana sia di quella di sua madre.E' che mi sono rotto di esser preso in giro da lei.Lei e sua madre continuano ad assumere farmaci tossici anche se io gli ho più volte detto che sono quelli la causa dei loro mali. Adriana può farlo benissimo, beneinteso, anzi, io non sono medico e non sono autorizzato a consigliarle nulla. Che segua i consigli della M.U. se è questo che vuole, ma che la smetta una volta per tutte di chiedere consiglio a me!"
La signora ha ipotizzato la chemio e questo non viene accettato, meglio una buona "verdurata in padella", le propone un altro...:
"ascoltami, almeno gli affettati SONO DA ELIMINARE. bisogna rendersi conto che in una situazione simili sono pericolosissimi. non vogliamo rinunciare al gusto? una bella VERDURATA IN PADELLA è molto più buona di qualsiasi affettato!"
Non ci credete al consiglio della "verdurata in padella"?
Il thread è qui.
...e per ora ci fermiamo qui, vedremo dove si andrà a parare. Naturalmente sarà scelta della signora optare per l'intervento chirurgico o la verdurata in padella. Nessuno può toglierle la libertà di cura.
Un altro caso?
Un ragazzo riceve la diagnosi di LINFOMA NON HODGKIN (una neoplasia del sistema linfatico), i medici gli consigliano immediatamente la chemioterapia. C'è da dire che questa malattia è una delle poche neoplasie che rispondono benissimo al trattamento chemioterapico, le possibilità di guarigione sono ottime, tra le più alte in campo oncologico.
Il padre del ragazzo, convinto "naturopata", gli somministra intrugli vari, lo spinge a non effettuare la chemioterapia e gli prepara quasi tutte le "pozioni".
Altri partecipanti al forum, con alcuni sedicenti "naturopati", forniscono consigli vari, ipotesi, idee...
In breve la situazione precipita, si forma una massa nel mediastino (siamo all'altezza dei polmoni), di quasi 7 cm, che rischia di comprimere gli organi circostanti potendo provocare insufficienza respiratoria e problemi cardiaci, anche letali.
La neoplasia si espande anche a livello superficiale con segni di necrosi (il tessuto, viene distrutto) ed i medici insistono per la terapia oncologica.
Sul forum invece no...:
allora cominciamola la terapia.però non quella che dicono loro...
E si continua con i consigli per assumere l'aloe, la vitamina C, la "graviola" e via dicendo, aggiungendo valutazioni sui risultati degli esami...
Quando il padre del ragazzo dice di essersi recato in ospedale e che i sanitari gli hanno detto di non dormire su quella situazione, una partecipante del forum chiude con una frase che è sintomatica:
Ma questi impuniti fanno davvero tutto quello che gli pare !!!
Capovolgere le responsabilità...come avete visto, loro si permettono di parlare a vanvera di qualcosa che nemmeno sanno cosa sia, mentre i medici "fanno quello che gli pare"...e certo, lo fate voi, perchè non dovrebbero farlo i medici, visto che è il loro lavoro?
Tanto loro non sono del campo, dicono, danno solo consigli...
Scaricano le responsabilità scrivendo che i loro non sono consigli medici ma pareri...leggendo quel forum è evidente che si tratta di pareri no?
Ma che male vuoi che facciano...
Tra un paio di giorni la II parte del post con un caso incredibile che riguarda e quando mai...Tullio Simoncini...
A presto!
allucinante. Semplicemente allucinante. E io che mi preoccupo di prepararmi sia in teoria con un master sia in pratica con frequenza gratuita ad una asl per fare semplicemente il nutrizionista tra qualche anno... Ma chi me lo fa fare se basta dire "io non sono un medico, questi sono solo consigli"?
RispondiEliminaChe schifo
C'e' un aspetto di tutto quello ce hai raccontato che mi incuriosisce molto.
RispondiEliminaCi stavo pensando ieri notte dopo aver letto pezzi del forum di ARPC.
E' un aspetto che ha a che fare con la psicologia.
Sto per fare un paragone automobilistico ma, per evitare equivoci e discussioni fuori tema, premetto che non mi sogno nemmeno di pensare che esseri umani ed automobili siano confrontabili o che possano essere trattati allo stesso modo: voglio solo paragonare il diverso atteggiamento mentale delle persone nei confronti di auto e di uomini.
Bene: mi chiedevo perche' esistano medicine alternative a volonta', ma non esistano meccaniche alternative.
La sola idea di un "naturoccanico" che regoli la centralina dell'iniezione posando cristalli di quarzo bioattivati sul cofano di un'auto, e' di per se fonte di ilarita'.
A nessuno verrebbe mai in mente di lasciare la macchina da un meccanico che sostenga che, invece di cambiare la cinghia della distribuzione a 50000 Km, il nostro gioiello abbia bisogno di un supplemento di integratori e, conseguentemente, riempisse d'olio motore anche il posacenere ed il cassettino del cruscotto.
La risposta banale potrebbe essere una carenza culturale.
Ma non mi convince: cosi' come molte persone (me incluso) non sanno un H di cosa sia un cancro o dei suoi meccanismi fisiologici, sfido chiunque a contare quanti dei suoi conoscenti sappiano anche solo riconoscere la centralina dell'iniezione sotto il cofano di un'auto (per non parlare del suo funzionamento).
E dunque?
Perche', se non capiamo un accidente ne' di meccanica ne' di medicina, ci fidiamo dei meccanici, ma siamo convinti che la Medicina Ufficiale sia tutta una truffa delle Grandi Case Farmaceutiche per fare Piu' Denaro?
Non prenderla come una critica ma,
secondo me, se il lavoro che stai facendo ha un limite, e' che non ha importanza quante prove porterai dell'inefficacia di una certa pratica o della malafede di un dato "guaritore": ci sara' sempre una fetta di persone che ci vorranno cascare.
Sicuramente, se non si riesce a capire ed intervenire sull'aspetto psicologico, il tuo lavoro avra' un impatto piu' limitato di quello che meriterebbe e salverai la pelle a meno gente di quanto potresti.
(sta di fatto che, per lo meno, qualcosa fai e lo fai bene)
Anche io ho fatto riflessioni simili alla tua. Spesso ho pensato: "Ma perchè io non mi sognerei mai di riparare l'auto di un mio amico (anche con un guasto banale) ed invece tantissimi si sentono in grado di "riparare" il corpo umano?
RispondiEliminaUna volta un mio vecchio professore di università, molto saggio e colto, ormai deceduto, mi diceva, raccontandomi di sue esperienze di "medico di paese" che la figura del medico è sempre stata un po' magica. Cerca di non fraintendermi, spero di spiegarmi: il medico compie "miracoli", fa camminare lo zoppo, dona la vista ai ciechi, "risuscita i morti", è un Dio supremo. Per questo, spesso un barone universitario di ingegneria non sarà mai visto come un barone di medicina, il secondo è un essere quasi irragiungibile. Scatta così lo stesso meccanismo di chi dice di avere le stimmate o chi dice di vedere "la madonna", un contatto divino, capacità miracolose, poteri speciali.
Se il medico i suoi "poteri" li spiega con lo studio e l'esperienza, il "santone" li spiega con un'ispirazione dall'alto, con l'aver capito il "trucco", con capacità superiori.
E' come autonominarsi Dio.
Perchè tutti i guaritori sottolineano di essere "dottori" o "professori" facendo capire di esserlo in campo medico, quando magari lo sono, ma in altre discipline o spesso nemmeno sono laureati?
E' la sindrome "dell'io ti salverò". Perchè la "vecchina saggia" conosce i segreti per fare arrivare un figlio a chi non ne ha o quelli per far passare il mal di testa e non conosce invece quelli per far crescere bene un albero o per saper risparmiare l'energia elettrica?
Perchè la cura del corpo è da secoli un miracolo, è in mano ad un ristretto gruppo di "prescelti". I medici, ufficialmente, i santoni, non ufficialmente.
Ormai me lo spiego così.
Ci sono persone quindi che per delirio di onnipotenza, malafede o semplice ricerca del guadagno, si occupano di medicina e non di...per esempio...fisica nucleare.
Un altro elemento è per esempio il fattore "denaro". Spessissimo chi fa il guaritore si circonda di un'aura da persona generosa, altruista, appare come un benefattore, non vuole soldi, lo fa per gli altri, al contrario dei medici che "lo fanno per soldi", salvo poi scoprire che i guaritori guagagnano il doppio del medico più caro del mondo. Anche questo crea la figura del "guaritore miracoloso".
Il mio compito non è comunque combatterli dal punto di vista legale, ci sono per quello le persone che si occuperanno di loro, io ho un solo dovere: spiegare che sono dei truffatori, suonare l'altra campana. Mi pare non esista, almeno in Italia una cosa del genere e prima o poi qualcuno doveva occuparsene.
Se le vittime ci saranno ancora? Certo, non spero in una rivoluzione, ma almeno chiunque (chi conosce questi impostori in genere lo fa tramite internet) potrà leggere anche l'altra faccia del guaritore e poi può scegliere, in piena libertà.
approfittando della pausa forzata dal lavoro ( co.co.pro non rinnovato )ieri ho fatto addirittura le ore piccole a leggermi praticamente tutte le vergognose pagine pubblicate su LC, tutto il tuo blog ( COMPLIMENTI ), tutte le ottanta e passa pagine sul forum di HW, e leggendo decine e decine di pagine di assolute pericolose idiozie scritte sul forum di ARPC... la storia d Alysha credo sia veramente ai confini della legalità!
RispondiEliminagente come Vanoli, Simoncini, Hammer, Mondini, e tutta la massa di "neuropati" e "amici dei neuropati" che li sostiene ( Mazzucco, Zero e fefochip in testa ), tutti quelli che si ARRICCHISCONO alle spalle di gente gravemente malata e quindi più indifesa, mescolando "consigli" e percentuali sulle vendite dei prodotti ( il 4zampe???? per animali????) che loro stessi "consigliano": fanno a dir poco ribrezzo.
trovo del resto allucinante e vergognoso non solo che propagandino "consigli" a dir poco balzani ( ... il Mondini è arrivato addirittura a consigliare alla povera Alysha di spalmarsi la RICOTTA sull'epidermide ormai devastata da ulcere dovute alla malattia non curata in modo 'normale'!!!!! ), ma che distorcano così tanto la realtà da muovere non critiche a qualche medico in particolare ( posso anche comprendere che non tutti siano perfetti e completamente altruisti, ci mancherebbe... sono umani! ), ma critichino la Scienza Medica in toto ( diffamandola addirittura banalizzandone il nome in M.U.... medicina ufficiale!!!).
una vera schifezza.
sono molto dispiaciuto che non esistano estremi legali per chiudere simili siti-spazzatura, perchè le parole che dicono sono pericolose, in quanto rischiano ( e già lo hanno fatto ) di mettere a rischio la salute della gente ( vuoi per ignoranza, vuoi perchè alla disperata ricerca di una Speranza qualsiasi ) che finisce a leggere le loro distorsioni, menzogne, ignoranze e farneticazioni!
di sicuro linkerò il tuo blog e cercherò di tenermi aggiornato il più possibile.
certi loschi interessati figuri non devono aver la possibilità di fare così tanto male alla gente.
grazie ancora a WeWee ( e a tutti quelli che hanno argomentato con dati e spiegazioni, qui su HW/LC/etc mostrando le assurdità e le falsità che certi personaggi a dir poco ignobili stanno cercando di pubblicizzare, per il loro tornaconto personale )
Credo che l'intervento di Terenzio (che saluto con piacere) e il tuo abbiano fatto molto per mettere a fuoco i meccanismi mentali che stanno dietro a tanta medicina alternativa.
RispondiEliminaE' proprio questa, a mio avviso, la differenza: l'auto, come mezzo meccanico, è riconosciuta competenza di chi ne conosce i meccanismi di funzionamento.
Del corpo umano si rifiuta per mille motivi la valenza di ammasso di molecole ben organizzate, per abbracciare visioni più poetiche, astratte, persino metafisiche (non dimentichiamo che siamo, si dice, fatti a immagine e somiglianza di Dio...).
E dunque si rifiuta, per certi aspetti a ragione, che il malfunzionamento della macchina-uomo sia riconducibile esclusivamente a fattori di natura materiale. E quindi sia riparabile con tecniche esclusivamente materiali.
C'è del vero e l'effetto placebo è la più grande dimostrazione del potere che la mente ha sul corpo.
Ma c'è del falso ed è proprio questa presunzione di voler assimilare la medicina alle pratiche stregonesche e sciamaniche.
Forse, facendo recuperare alla medicina, quella vera, un rapporto col paziente più stretto e più umano e spendendo un po' di più sull'informazione e l'acculturamento di chi subisce certe patologie, si potrebbe evitare in parte questa fuga dello spirito che porta alcuni tra le braccia di veri e propri mistificatori.
Forse, facendo recuperare alla medicina, quella vera, un rapporto col paziente più stretto e più umano e spendendo un po' di più sull'informazione e l'acculturamento di chi subisce certe patologie, si potrebbe evitare in parte questa fuga dello spirito che porta alcuni tra le braccia di veri e propri mistificatori.
RispondiEliminaNo brain_use, non credo.
Il "potere" dei ciarlatani di cui abbiamo parlato, e di altri che non conosciamo simili a loro, sta nel fatto che principalmente promettono ciò che è ragionevolmente impossibile, ovverosia inserendosi con false promesse là dove la medicina non riesce più a dare spiegazioni o alza le braccia in segno di resa.
Ed è proprio su questo aspetto che fanno leva.
Tu immagina la disperazione di un paziente che si sente dire da un medico che "non c'è più niente da fare" (estremizzo ovviamente)... prova ad immaginare lo stato di prostrazione di questa persona... e ora prova ad immaginare che qualcuno arrivi dicendogli che lui sa quello che i medici non vogliono rivelare, e che ha la pillolina magica per farti guarire senza devastanti effetti collaterali e con la certezza della guarigione (magari puppandogli un bel pò di soldini, quindi oltre al danno anche la beffa).
Una persona (pur malata) ma di media intelligenza gli sputerebbe in un occhio e buonanotte.
Purtroppo ci sono invece tante persone che hanno una costituzione psichica molto fragile, così come tante persone di livello intellettivo moto scarso, che si attaccano a tutto e diventano facili prede di questi delinquenti.
Non ultimo, conta molto la semplicità con cui questi criminali trattano la materia.
Un conto è per il paziente trovarsi davanti ad un medico con il camice bianco (che incute sempre un certo timore reverenziale) che viene ritenuto sia il depositario della scienza medica, oscura ai più, sia il depositario del nostro destino, del quale non abbiamo quindi più il controllo (il che è veramente destabilizzante per chiunque)
Un conto invece è l'approccio usato da questi cialtroni che si presentano come persone all'apparenza normali, "alla mano" che semplificano tutto (e per forza, nemmeno sanno di cosa parlano), liberando però al contempo la testa del paziente dalle mille preoccupazioni, da mille idee, da tutte le sconosciute informazioni ed interconnessioni fornitegli dai medici e che queste persone non sanno rielaborare in forme di pensiero comprensibile, e soprattutto liberandole dalla paura che incute l'ignoranza della materia.
Se le cose sono semplici, è più semplice anche curarle !!!!
Quando questi disperati incocciano qualcuno (ignorante come una capra ma con molto carisma) che minimizza il problema e propone una semplicissima panacea per tutti i mali, questi ci si fiondano a pesce lesso.
La ciarlataneria è esistita fin dalla notte dei tempi, è endemica nell'uomo, esattamente come il bisogno di risposte ai suoi eterni dubbi (vedi religione).
Ma adesso non siamo più nel medioevo, e non è ammissibile che certe persone siano lasciate libere di prosperare sul dolore della gente.
C'è da dire che almeno una volta i ciarlatani avevano un pò di dignità in più.
Quando questi incontravano una persona esperta avevano almeno il ritegno di nascondersi.
Questi invece no.
Negano l'evidenza, offendono, insulatno, e sono di un'arroganza talmente assurda da diventare ridicola.
Terenzio, permettimi di contraddirti. Purtroppo, c'è gente che si permette anche di criticare la fisica, la dinamica, la meccanica e via dicendo. Non devi andare troppo lontano: sempre su LuogoComune, c'è un genio, tale Dino, che sostiene che Einstein sia un mentecatto, Newton un povero alcolizzato e via dicendo. Lui ha scoperto il moto perpetuo, e si lamenta che all'Enea gli hanno detto di non presentarsi più, che altrimenti fanno intervenire la polizia.
RispondiEliminaQuesto Dino, come Simoncini, è un ignorante: non sa definire la massa, il peso, l'energia e la forza, ma sputa sulla scienza, esattamente come Simoncini sostiene che il cancro sia un fungo ed è tanto convinto che nemmeno ci prova a dimostrarlo.
I pazzi ci sono ovunque, purtroppo, ma se uno dice di aver inventato il moto perpetuo, alla peggio non funziona. Se uno pretende di curare il cancro, purtroppo qualche disperato rischia di cascarci, e magari di lasciarci pure le penne.
Pape
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAltre perle da ARPC:
RispondiEliminaQualcuno che vorrebbe destinare il 5 per mille ad ARPC:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?rand=8654751&whichpage=&TOPIC_ID=3930똞
Curare il dolore neoplastico con impacchi di ricotta:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3958&SearchTerms=impacchi,ricotta
Come maniplare i creduloni ignoranti con scarso livello intellettivo:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2701
(Mondini in un primo tempo aveva scritto che tale grafico era la prova degli effetti miracolosi della vitamina C.
Poi dopo che gli feci notare (per email in pvt) che non solo il trend era già in diminuzione, ma che oltretutto al posto dell'uscita del manuale di Pauling avrebbe potuto esserci l'estinzione della foca monaca e non sarebbe cambiato di una virgola il significato del grafico (e da qui si capisce quanto non sappia un c**** nemmeno di statistica), ha aggiustato il tiro scrivendo ache non è la prova statistica dell'efficacia ma che comunque è significativa lo stesso, cioè per i polli che bevono tutte le sue minkiate.
Altra dissertazione su Simoncini fra sostenitori e (ignobili) detrattori:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3804&whichpage=4&SearchTerms=sospendere%2Cchemio
E ora la Perla:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2207&SearchTerms=guarito,criceto
Non c'è altro da dire, solo da piangere.
Purtroppo, c'è gente che si permette anche di criticare la fisica, la dinamica, la meccanica e via dicendo. Non devi andare troppo lontano: sempre su LuogoComune,...
RispondiEliminaBasta andare anche su ARPC.
In un post che ora non ritrovo, ma facilmente rintracciabile (se non è stato eliminato, ricordo che dopo la discussione su HWUègrade ARPC fu chiusa per un mese e mezzo, chissà perchè..), Monidni scrisse che nel suo nuovo libro aveva "liquidato la fisica in toto".
Classico atteggiamento del caprone ignorante.
Si nega ciò che non si comprende.
Lui che forse non ha nemmeno finito la scuola dell'obbligo.
Ricordo inoltre, se qualcuno ancora non lo sapesse, che Mondini ha interessi nell'Argania (è stato visto spesso in negozio), che guarda caso è la ditta che vende tutte le vitamine e i vari prodotti che consiglia su ARPC.
Vedi il link:
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4629&SearchTerms=mondini,,argania,,,
Io ho un mio parere un po' terra-terra sull'analogia proposta da Terenzio.
RispondiEliminaPerché per l'auto non esistono meccaniche alternative e per la salute ci sono medicine alternative? Forse perché se ti si rompe l'auto vai da un meccanico, che nella maggior parte dei casi (almeno nell'opinione comune, e qui si parla di percezioni) non ha titolo di studio superiore al diploma, o nemmeno quello, mentre per la salute ti devi rivolgere a medici che, per essere tali, devono avere la laurea. C'è un rifiuto dell'autorità che proviene dallo studio che in certe persone è davvero molto forte, e che si manifesta anche in altri settori (per dire, in letteratura: su internet potete trovare migliaia di persone disposte a dare pareri su qualsiasi libro, e tanti di loro disprezzano i critici di professione, come se loro facessero qualcosa di diverso).
Una premessa e due commenti.
RispondiEliminaPremessa: dopo aver dedicato del tempo alla lettura dei forum linkati nel post precedente, desidero esprimere la mia più totale indignazione contro il comportamento di tali cialtroni. Sono medico e ho lavorato per molti anni nell'industria farmaceutica e la conoscenza diretta di alcuni aspetti "opinabili" di questi due ambienti mi avevano fatto entrare in una pausa dubitativa relativamente alla medicina (ufficiale). Ma, nella mia enorme ingenuità, nonostante l'età avanzata, non avevo idea che si potesse arrivare a questo livello di aberrazione. A mia discolpa posso perlomeno citare che mi fu offerto di prendere il posto di General Manager della più grande azienda mondiale di omeopatici e rifiutai, in quanto ritenevo eticamente scorretto lavorare a favore di terapie nelle quali non riponevo nessuna fiducia.
Prima osservazione: ci dice qualcosa che l'attrazione per questo modello di terapia sia partcolarmente frequente tra due classi di individui, le persone meno acculturate e quelle, invece, a cultura più elevata? Per le prime c'è almeno la giustificazione dell'ignoranza e, se volete, della somiglianza con un certo genere di medicina tradizionale, ma per le seconde?
Seconda osservazione: qualcuno ha detto che è difficile per un medico dire "non c'è nulla da fare". Ma per mia esperienza, sono pochi coloro che si esprimono in un modo così brutale con il paziente. Addirittura (é mia esperienza personale con una mia amica affetta da cancro intestinale) un medico del Regina Elena di Roma le propose di interessarsi alla cura Di Bella. Lo trovai corretto, in quanto questo tipo di approcci terapeutici, assai meno stressanti di altri (che comunque sarebbero risultati inutili), sono in grado di accompagnare il paziente verso quella che sarà la sua fine in una situazione fisica e psicologica migliore. E' chiaro che quelle parole per me e per la mia amica ebbero significati differenti, ma, devo dire, che alla fin fine è stato un comportamento giusto.
Naturalmente niente a che vedere con casi come quelli che ha presentato Wee Wee nel post, né, ancor meno, con il caso della povera Aisha, uccisa da questa banda di ciarlatani e poi, per soprannumero, bandita dalla comunità da cui, per lo meno, aveva trovato, purtroppo per lei, almeno un supporto psicologico.
La storia di Aysha (tragica, assurda) sarà il caso trattato nella seconda parte del post, non tutti la conoscono...
RispondiEliminaE' da brividi...
Mi sono appena ripreso dallo shock della lettura di alcune delle crminali idiozie del blog di ARPC.
RispondiEliminaVolevo però sottoporre alla tua attenzione, caro WeWee, un problema. Capisco bene quando parli di protocolli di cura. Ma mi è capitato recentemente di vedere questo caso: a due persone che mi sono vicine vengono diagnosticate, nello stesso ospedale che peraltro è una struttura di tutto rispetto, neoplasie (di tipo diverso), e viene loro proposto un certo protocollo di cura. Giustamente, entrambi pensano di sentire una seconda opinione, e si recano presso un centro specializzato di primaria importanza distante pochi chilometri.
In entrambi i casi la diagnosi viene confermata, ma la cura proposta è molto più "leggera" (senza chemioterapia in un caso, senza radioterapia nell'altro).
La domanda è: cosa può pensare il malato di fronte a una situazione come questa? Incompetenza o scarso aggiornamento di uno dei due centri? Leggerezza del secondo? Eccesso di prudenza del primo? Impossibilità di valutare a priori l'efficacia delle cure?
Non è che anche queste cose alimentano la sfiducia nella medicina e la tendenza verso altre pratiche?
Inoltre, è ovvio che sceglierà la soluzione di cura più leggera. Ma allora, l'altra a cosa serve? Che valore ha?
I protocolli servono proprio a questo, Riccardo. Un ospedale pubblico (ma se è per questo anche una clinica privata o chiunque svolga il mestiere di medico) si DEVE attenere ad un protocollo. Il protocollo chiaramente non è totalmente rigido (ogni caso è particolare ed ha le sue caratteristiche) e presenta spesso scelte di vario tipo e possibilità differenti.
RispondiEliminaUn esempio per capirci?
Vado sul "banale".
Reparto di medicina interna: paziente di 60 anni con influenza, ha febbre e tosse.
Protocollo:
- Atteggiamento di attesa, nessun farmaco, osservazione.
oppure
-Esami ematochimici, antipiretici se temperatura superiore a 38°C.
oppure
-Esami ematochimici, antipiretici, terapia antibiotica: ampicillina 1 gr x 2.
Come vedi si tratta di scegliere tra 3 possibili alternative, da quella più attendista a quella più "aggressiva" o come dici tu, più "pesante" e qui entra in gioco la decisione del medico, vista la situazione ed il caso particolare.
Se per esempio un medico può pensare di osservare il paziente per controllare cosa succede, l'altro può iniziare un antibiotico perchè la tosse non lo convince e perchè il paziente non è più giovanissimo.
Tutti e due gli atteggiamenti sono corretti e soprattutto tutti e due, agiscono secondo procedure dimostratesi efficaci e sicure.
Non posso conoscere il tuo caso, ma funziona così e probabilmente si tratta di approccio diverso. Io stesso, pur seguendo alla lettera i protocolli ufficiali, adatto le mie decisioni al caso, all'esperienza...ed all'intuito, perchè no.
Per farti un'idea migliore, prova a cercare su Google "protocollo xxx" dove al posto delle xxx inserisci il problema al quale ti riferisci dovresti trovarlo con un po' di impegno e probabilmente troverai tutte e due le soluzioni che ti sono state proposte...
:)
@WeWee:
RispondiEliminaCioè, se capisco bene, tu mi stai dicendo che le cure proposte probabilmente erano varianti dello stesso protocollo. Mi va benissimo, ma allora, dico io, non sarebbe il caso di spiegarlo chiaramente ai pazienti? Voglio dire, e ribadisco qui la domanda che forse non avevo espresso chiaramente prima: non è che vedersi proporre cure diverse alimenti la sfiducia verso la classe medica e spinga al ricorso ai ciarlatani?
Anche considerando che probabilmente l'individuo medio a questo punto è più propenso a cogliere la differenza fra "chemio sì" e "chemio no" e quella fra "poltiglia di unicorno fritto" e "sperma di cavallo seccato".
Sia chiaro che questa non vuole essere in alcun modo una critica ai medici, ma solo un mio tentativo di individuare almeno una delle cause di comportamenti così assurdamente incoerenti come quelli di cui ti stai lodevolmente occupando.
Da esperienza personale come paziente
RispondiEliminaUn po' è anche colpa di voi medici se c'è una certa sfiducia verso la medicina tradizionale
Ho sofferto per 15 anni di un lieve disturbo, più un fastidio (diventato intollerabile nel tempo), mi sono sentito dire di tutto, compreso che ero solo stressato, questo finchè non ho trovato chi ha preso seriamente il mio problema
In questi 15 anni ho notato nei vari medici consultati una certa superficialità nel valutare i miei sintomi, venivano quasi tutti scartati perchè considerati banali, in realtà è stato proprio considerare l'inseme dei sintomi che ha acceso una lampadina nella testa di chi mi ha curato
Questo per dirti che (come ha scritto Brain Use) siete voi medici a dover creare un rapporto più umano con il paziente, imparare ad ascoltarlo anche se la menta disturbi banali
nonostante, per deludere terenzio, esista anche la "meccanica alternativa", ed una vasta cerchia di persone che vi si applica, il problema del rapporto del medico con il paziente è un problema particolarissimo, che ha delle ragioni storiche e antropologiche. La cura delle malattie nell'antichità, e a volte ancora oggi, è stata affidata ai custodi della religione che associavano all'esperienza alcuni tratti magici o comunque "metafisici", perché si associava in ogni caso la malattia ad eziologie "metafisiche". Ancora adesso e nelle società avanzate la medicina viene spesso affiancata dalla credenza quasi sempre (si pensi alla religione che esercita la gran parte della sua influenza nella vicinanza con la malattia e la morte - guarigioni miracolose et cetera). Tutto questo contribuisce alla fortuna delle cosiddette medicine alternative, che in alcuni casi sono state istituzionalizzate e regolate, seppure senza alcun fondamento scientifico.
RispondiEliminaPer quanto riguarda invece i medici veri, chiunque abbia praticato sa che non è possibile mostrare il minimo dubbio al paziente, e questi debbano essere risolti indipendentemente per presentare al paziente una visione che ammanti il medico stesso di un'autorità superiore. Per conto mio, mi sentirei molto più a mio agio se un medico di fronte ad un caso particolare volesse consultare un manuale, ma questo sembrerebbe addirittura screditare qualunque medico abbia l'ardire di farlo.
Il mio parere è che tutto questo è il risultato di una società tecnologica con una educazione antitecnologica ed ancora troppo poco scientifica. E' esperienza di tutti come la stessa matematica o la fisica siano materie trascurate e di secondaria importanza per l'educazione individuale, per cui se qualcuno dice: "eheh, io di matematica non ci capisco niente" questo ci appare accettabile, ma se uno dice: "io di italiano non ci capisco niente" allora no, si pretende più applicazione e più studio, come se la matematica fosse riservata ad un circolo esclusivo di iperumani. Ovviamente questo tipo di approccio educativo si esaspera di fronte ai problemi medici, che sono accostati dalle varie credenze a qualcosa d'altro che non sia la pura fisica della materia.
C'è un aspetto comune in tutte le correnti naturopatiche con cui si cura di tutto, ma soprattutto le malattie croniche e le neoplasie: vantano un basso impatto sulla qualità della vita dei pazienti, con pochi o nessun effetto collaterale, usando prodotti "naturali", "energie positive" e chi più ne ha più ne metta...
RispondiEliminaVolete mettere il confronto con le terapie "ufficiali", protocollate come diceva il Collega, che in molti casi, non si può negare, hanno un costo "biologico" per il paziente piuttosto elevato?
Come si può pensare di curare o guarire una malattia aggressiva (magari anche estesa a più organi) se non con una terapia adeguata perchè mirata, diretta ai meccanismi della crescita cellulare che sono peculiari di quel tipo tumorale? E' chiaro che questo comporta interferenze con il ciclo vitale delle altre cellule (sane) condizionando così la comparsa degli effetti collaterali (dalla perdita dei capelli al calo del valore degli elementi del sangue fino alla nausea/vomito et cetera).
L'impatto di queste terapie rende primaria la figura del medico oncologo per quanto riguarda sia la scelta del trattamento (anche se abbiamo già visto che nessuno inventa niente quando si propone una terapia comunque standardizzata) ma soprattutto per la gestione degli effetti collaterali molto importante, appunto, per la qualità di vita dei pazienti: per molti essere così "dipendenti" da un singolo professionista è frustrante e può non essere accettabile.
Vorrei, ma non sono la persona più adatta a farlo, inserire qui il discorso più ampio sulla società attuale che chiede sempre di più "di avere tutto al minor prezzo possibile": in questa sorta di pensiero si ritiene che non sia giustificato perdere (temporaneamente) i capelli con la chemio per avere il 5% in più di probabilità di sopravvivenza a 5 anni.
Non si cura la polmonite con l'aspirina e il decotto di tiglio.
Non si fa la guerra ai carri armati con la fionda.
Io la penso così...
è il risultato di una società tecnologica con una educazione antitecnologica ed ancora troppo poco scientifica
RispondiEliminaSono piuttosto d'accordo.
Ciò non toglie che resto convinto che uno dei punti di forza degli sciamani in genere sia proprio l'impressione che danno alla vittima (pardon... al paziente) di seguirla con particolare atteggiamento umano.
Io credo che non faremmo un buon servizio a chi ci legge se non cercassimo anche di presentare quelli che sono gli aspetti critici della medicina all'inizio del terzo millennio.
RispondiEliminaNaturalmente, lo anticipo per evitare di essere frainteso, qualsiasi argomento discusso non può essere giustificativo in alcun modo per ciarlatani e stregoni che si approfittano della sofferenza altrui.
Ne voglio citare alcuni:
1) Protocolli terapeutici: nascono nel mondo anglossassone sulla base di un assoluta fiducia nella scienza e, specialmente, come forma di tutela legale del terapeuta in caso di fallimento. Troppi medici abdicano al loro ruolo istituzionale per tutelarsi dietro a queste forme/istituzione. A questo aggiungerei l'introduzione delle DRG, che introducono all'interno di una scienza per sua natura incerta, in quanto applicata all'individuo, la rigidezza del pensiero economicistico.
2) L'infinita importanza nel lavoro medico dell'ascolto e della parola, che posside un effetto terapeutico fondamentale, sostituito dalla completa medicalizzazione e farmacologizzazione (lo dice chi ha abbandonato la professione medica, in quanto incapace di dare risposte soddisfacenti su questo punto).
3) La ridotta attenzione del medico nei confronti degli effetti collaterali del farmaco, che proprio perché eventi "inaspettati" hanno sul paziente un impatto psicologico assai maggiore dell'effetto terapeutico, atteso e quindi dato per scontato. Quanto c'entra in questo aspetto la poca attenzione all'aggiornamento e l'utilizzo esclusivo delle informazioni soggettive prodotte dall'azienda farmaceutica?
4)La esagerata espansione del concetto di brevettuabilità e la durata dei brevetti, che insieme alla quale totale assenza di ricerca pubblica, concentra tutto lo sviluppo farmacologico nelle mani dell'industria farmaceutica, con grave impatto su mallatie orfane e sullo sviluppo di farmaci non brevettabili o a basso costo di produzione.
Potrei continuare, ma mi fermo a questo punto. Sono aspetti che dovrebbero far riflettere chiunque pratichi la professione medica.
E' vero, brain, e lo intendevo dire quando pensavo che la figura "primaria" (senza far riferimento alla gerarchia...) deve però al tempo stesso garantire la miglior cura DEL PAZIENTE (= persona + malattia) monitorando la risposta al trattamento sia in termini di riduzione della malattia che in qualità della vita: forse non tutti sanno che praticamente tutti i nuovi protocolli sperimentali clinici (quindi almeno di fase III) in cui si confrontano due approcci terapeutici (uno "consolidato" ed uno nuovo) prevedono anche una valutazione dell'impatto della terapia sul paziente (con lunghissimi questionari...).
RispondiEliminaQuesto deve comunque spingere tutti noi medici a migliorare il rapporto con i pazienti per ottenerne e mantenerne la fiducia durante tutte le fasi del percorso: altrimenti se non la avranno da noi cercheranno da qualcun altro, e penso ad Aysha, quell'empatia di cui malati di questo tipo hanno fondamentale bisogno, anche più del farmaco "nuovissimo" ultimo ritrovato della farmacopea ...
Mi sfugge il ruolo del DRG (classificazione a fini di rendicontazione delle prestazioni negli enti pubblici o convenzionati) nel rapporto medico - paziente: al limite, penso, sia più negativo l'impatto della riduzione dei posti letto "per acuti" per quei pazienti, come gli oncologici, che nella loro storia di malattia, possono avere necessità di cure urgenti.
RispondiEliminaFate conto di un Day Hospital di oncologia con un carico di pazienti di almeno un paio di centinaia che dispone magari, quando li ha, di una decina di posti letto per ricoverare i più complicati, o quelli in fase terminale (con la assoluta carenza di strutture dedicate o di servizi che assistano questi pazienti a casa loro).
Non facciamola più complicata di quanto non sia.
RispondiEliminaInutile disquisire sulle magagne del SSN o del modus operandi dei sanitari che, nella stragrande maggioranza dei casi, è adeguato alla situazione.
Nessun sanitario dirà mai a qualcuno che "non ci sono più speranze" (eventualmente lo si dice ai familiari.
In ogni caso quello che conta è offrire le migliori cure possibili.
Che l'aspetto psicologico, specialmente in certe patologie, sia un a volte un pò sottovalutato è storia vecchia, ma questo non giustifica ugualmente il ricorso alla Wanna Marchi di turno.
questo non giustifica ugualmente il ricorso alla Wanna Marchi di turno.
RispondiEliminaCi mancherebbe!
Lungi da me un simile pensiero.
Ma è chiaro che in presenza delle condizioni succitate, alcuni vuoi per debolezza, vuoi per ignoranza (nel senso che ignorano) finiscono col cascarci.
Forse, forse, con un più fine approccio psicologico al paziente e con un po' più di chiarezza, qualcuno di questi casi si potrebbe riportare ad una clinicità più scientifica.
Dimenticate però che i medici, come tutti, non sono un gruppo omogeneo. Per saper parlare, per saper cogliere l'aspetto psicologico di una cosa, per impegnarsi dal lato umano, bisogna prima di tutto esserne portati.
RispondiEliminaC'è chi è eccezionale dal punto di vista umano ma nella media come medico, c'è il contrario e c'è una via di mezzo. Poi, ci sono quelli che ad un carattere e ad una personalità eccezionale, umanissima ed altruista, uniscono una grandissima capacità medica. Quelli sono in gamba e diventano dei simboli di come bisognerebbe fare il medico...
Ricordiamoci poi che si tende ad ingigantire un episodio che ci ha colpito e sminuire un episodio comune.
Per cento medici che sanno discutere con il loro paziente, si sentirà sempre parlare di quello (unico, magari) che con il paziente non ha nessuna capacità di comunicazione...
"Per cento medici che sanno discutere con il loro paziente, si sentirà sempre parlare di quello (unico, magari) che con il paziente non ha nessuna capacità di comunicazione..."
RispondiEliminaVerissimo
Per esperienza personale posso dire che spesso chi ha molte (forse anche troppe) attenzioni nei confronti del paziente nasconde qualche lacuna dal punto di vista professionale ... e non solo i medici !!!
Quoto in toto l'intervento di WeWee.
RispondiEliminaLa variabilità umana è inevitabile in tutti i campi, e la medicina ed i medici, come tanti altri sanitari, non ne sono esenti.
Io però, fra un medico capace di grande empatia e magari gentilissimo ma incapace, preferisco uno stronzo maleducato ma che mi guarisca.
Ma è chiaro che in presenza delle condizioni succitate, alcuni vuoi per debolezza, vuoi per ignoranza (nel senso che ignorano) finiscono col cascarci.
Certo, questo è evidente, il problema è proprio questo.
Meno evidente e concepibile è invece vedere gente che apparentmente non ha problemi di salute e che difende a spada tratta queste idee bislacche e queste pratiche delinquenziali e i truffatori che le attuano.
Questi che giustificazione hanno?
Ignoranza?
Imbecillità reiterata?
Tornaconto economico?
radioestesia e epatite
RispondiElimina...non sono un medico, per cui chiedo a voi ( approfittando per segnalarvi questa ennesima "perla" di Mondini )
a questo indirizzo
http://www.aerrepici.org/forum/topic.asp?rand=9398244&whichpage=1&TOPIC_ID=4094뢆
barby2008 apre un thread sull'epatite C, chiedendo lumi su come curarla...
dopo poche risposte da parte di moderatori e utenti, si intromette Mondini, dichiarando (testuali parole ):
"T. Levy, nel suo libro (marzo 2007, Macroedizioni) espone dei casi di epatite acuta guariti velocemente con endovene di C, e suppone che ci siano delle ottime possibilità anche per quelle croniche, usando lo stesso metodo.
Metodo ben "collaudato" per le epatiti croniche è il Biosystem; io stesso sono guarito, se pur da un'epatite D, meno grave.
Alberto R. Mondini"
PS: ...notato intanto come riesce a far un po' di pubblicità...interessata!?
interviene quindi l'utente Prometeo, che chiede lumi a Mondini in riferimento alla sua affermazione categorica ( di essere guarito dall'epatite D ):
"e dall'epatite B è riuscito a guarire ?"
il Mondini in prima battuta gli risponde:
"Mi pare che Levy la citi con successo.
Alberto R. Mondini"
... ma prima non era stato categorico a consigliare il libro di Levy, dicendo che in quel libro Levy esponeva casi di epatite guariti e velocemente???? e adesso non è nemmeno più sicuro di quello che Levy ha scritto??? vabbè...bel consiglio che fornisce!!!
comunque il bello deve ancora venire perchè, l'utente Prometeo non essendo affatto soddisfatto nè della risposta nè delle precedenti affermazioni del Mondini, gli risponde:
"Levy non lo conosco ma mi interessava sapere se lei è guarito dall'Epatite B dato che ha affermato di essere stato malato di Epatite D e tale virus ha la particolarità di infettare solamente le persone che sono malate di Epatite B.
non esistono infezioni isolate di D ma solo B + D oppure B .
e non è neppure una infezione meno grave come detto da lei dato che spesso porta ad una evoluzione della patologia epatica molto più veloce rispetto ai malati di sola Epatite B."
al che Mondini rispone:
"Già... L'epatite D mi è stata diagnosticata dall'ing. Maggiore con metodi radioestesici. Non restano che 2 ipotesi: o Maggiore si è sbagliato oppure la medicina non conosce completamente l'epatite D. Mi sento di lasciare aperta anche la seconda ipotesi data l'accuratezza di tante diagnosi fatte da Maggiore, che ho potuto verificare.
Alberto R. Mondini"
Quindi, giusto per non assumersi alcuna responsabilità, adesso comincia a dire che ... bho... magari non era nemmeno mai stato malato... e così sì che è facile guarire!!!! e poi ... ma come! un tale luminare della "medicina alternativa" che si sbaglia???? da non credersi, LOL!!!!
...ora, scusate di nuovo la mia ignoranza, ma è possibile diagnosticare un epatite D ( che è malattia causata da un virus ) tramite radioestesia? o trattasi, vista anche l'ultimo reply del Mondini, dell'ennesima figura da cioccolataio di chi di medicina non capisce assolutamente nulla?
...ora, scusate di nuovo la mia ignoranza, ma è possibile diagnosticare un epatite D ( che è malattia causata da un virus ) tramite radioestesia?
RispondiEliminaCerto che è possibile diagnosticare un'epatite D con la radioestesia.
Ma non solo.
Puoi diagnosticare praticamente di tutto, dai tumori ai foruncoli, dagli starnuti alla discesa degli Alieni, dalle cispe ai terremoti e dalle flatulenze agli tsunami.
Ma stiamo scherzando??
o trattasi, vista anche l'ultimo reply del Mondini, dell'ennesima figura da cioccolataio di chi di medicina non capisce assolutamente nulla?
La seconda che hai detto.
Ma non c'era bisogno di chiederlo.
ciao a tutti,vorrei segnalarvi questo forum dove si danno strampalati consigli su come guarire dal cancro:
RispondiEliminahttp://www.miraclemineral.it/forum/index.php
Bene: mi chiedevo perche' esistano medicine alternative a volonta', ma non esistano meccaniche alternative.
RispondiEliminaProbabilmente perchè la meccanica ha capito cio' che serve per riparare un'auto più di quanto la medicina abbia capito veramente il funzionamento del corpo umano.
Questo non per sminuire la medicina, ma semplicemente perchè la macchina è stata costruita da chi cerca di ripararla, il corpo umano no ed oltretutto è sicuramente più complesso di un'auto.
quoto kata -anche se, da quel che scrivono in giro, sembra che non si sappia un'acca. Si sa molto, ma molto c'è da sapere.
RispondiEliminaChe è molto diverso da non saper nulla ;)
però rilancio anche con: la meccanica dell'auto è tutta, o quasi, macroscopica. Puoi toccarla con mano, si basa solo su forze meccaniche e un po' di elettricità.. diciamo che è alla portata di tutti (ingegneri eventualmente presenti, non inveite! intendo il semplice "annusare" la tecnica, non la conoscenza profonda della stessa! peace :D)
La biologia invece è campo totalmente oscuro ai più, diventa anche difficile spiegarla, perchè ormai TANTI concetti io li do per scontati, ma non lo sono.
Cribbio, mi ricordo una domanda su LC "ma se vi do un vetrino, si nota una qualche differenza tra il tessuto di un organo e un altro?".
Problemi che, quando scrivo (e così penso altri dentro la materia) non vengono neanche lontanamente presi in considerazione, perchè dati per iper-assodati!
Guarda, su LC han da poco steso un articolo sull'HIV, in cui festeggiano per una trentina di post l'ennesimo sbufalamento della scienza ufficiale da parte di Mazzucco.
Critiche del MM:
- al posto dell'HIV usano un suo clone!
- iniettano la proteina nel clone.. perchè non nel virus direttamente?
- HIV muta, come fanno a sapere che quello è HIV?
un biologo legge, si mette a ridere, e passa avanti.
Qui sta il problema, basterebbero le basi per capire che son delle boiate; se non hai queste minime basi, invece, non riesci a capirci nulla, inizi a fare parallelismi con la tua esperienza di vita quotidiana, e te ne esci che gli scienziati han fatto un casino e, porelli, son così stupidi da non essersene accorti
Bene: mi chiedevo perche' esistano medicine alternative a volonta', ma non esistano meccaniche alternative.
RispondiEliminaProbabilmente perchè la meccanica ha capito cio' che serve per riparare un'auto più di quanto la medicina abbia capito veramente il funzionamento del corpo umano.
Questo non per sminuire la medicina, ma semplicemente perchè la macchina è stata costruita da chi cerca di ripararla, il corpo umano no ed oltretutto è sicuramente più complesso di un'auto.
Completamente d'accordo.
Il problema nasce quando salta fuori qualcuno che crede (o fa finta) di avere scoperto un metodo innovativo per la diagnosi e cura delle malattie, basata su meccanismi totalmente sconosciuti e indimostrabili, se non addirittura falsi, e li spaccia per veri ed efficaci.
Molti di questi ciarlatani si riempiono la bocca della parola "olismo" quando nemmeno sanno cosa voglia significare.
Nessuno è in grado di valutare olisticamente un essere umano, chi dice di poterlo fare è un farabutto e un delinquente.
Questo proprio perchè ci sono ancora molto meccanismi biochimici sconosciuti, che non possiamo rilevare con nessuno strumento validato scientificamente.
Meccanismi dei quali non sappaiamo gli effetti e soprattutto non conosciamo le infinite combinazioni di questi e le loro interazioni che portano l'individuo ad essere unico ed irripetibile, e difficilmente analizzabile.
Non conoscendo quello di cui questi cialtroni parlano, sono semplicemente degli stregoni e truffatori, poichè spacciano qualcosa per qualcosa che non è.
Il problema nasce quando salta fuori qualcuno che crede (o fa finta) di avere scoperto un metodo innovativo per la diagnosi e cura delle malattie, basata su meccanismi totalmente sconosciuti e indimostrabili, se non addirittura falsi, e li spaccia per veri ed efficaci.
RispondiEliminaInfatti, anche se l'errore sta, paradossalmente in modo molto simile a quello della medicina ufficiale, nel presentare conoscenze non certe e ancora da approfondire (nel caso delle med. alternative molto più lontane da una qualsivoglia dimostrazione), come verità assodate e certezze inamovibili.
Nessuno è in grado di valutare olisticamente un essere umano, chi dice di poterlo fare è un farabutto e un delinquente.
Questo proprio perchè ci sono ancora molto meccanismi biochimici sconosciuti, che non possiamo rilevare con nessuno strumento validato scientificamente.
E proprio per questo la scienza ufficiale si dovrebbe dimostrare un po' più aperta a nuove conoscenze, anche se chi le presenta non è in grado di dimostrarle al momento, senza scarltarle a priori solo perchè sembrano in contrasto con le conoscenze ritenute assodate ma in realtà, come sa chi ci è veramente dentro, così assodare spesso non sono.
Quello che molti sostenitori dell'alternativo non hanno capito (o fanno finta di non capire) è che la medicina avrebbe TUTTO l'interesse ad appoggiarsi a pratiche nuove anche se non pienamente dimostrate, pensa solo al ritorno economico. Invece per nostra fortuna, una pratica medica deve avere una credibilità tale da soddisfare determinati requisiti.
RispondiEliminaPensa all'omeopatia: scientificamente NON funziona ma le industrie omeopatiche sono delle multinazionali più potenti di quelle "ufficiali", questo perchè spesso passa il messaggio (falso) che l'omeopatia è una medicina riconosciuta dalla scienza.
;)
Dai che ora pubblico la seconda parte del post, quella più drammatica che riguarda Aysha...
:(
kata,
RispondiEliminail problema è che si passa sempre dal "la medicina non ha la Verità totale e completa", che è vero, al "la medicina non ha la Verità".
Tutte le medicine alternative non sono rivolte a un ambito, a una diversa interpretazione, o similia.
Tutte spiegano tutto, e senza alcun dato scientifico, tralasciando l'illogicità del credere contemporaneamente in teorie contrastanti.
Non c'è più spazio per una rivoluzione copernicana, perchè?
Perchè la rivoluzione copernicana rovesciava assunti fatti su supposizioni, presentando dati scientifici.
Adesso abbiamo una teoria ufficiale che si basa su dati scientifici, e le "rivoluzioni alternative" che si basano su assunti fatti su supposizioni.
Capito l'inghippo?
salve a tutti,
RispondiEliminanon sono medico e neppure laureato come lo sono molti di voi.
purtroppo ho un caso di tumore in famiglia, mia madre.
ho letto tutti i vs post sui vari ciarlatani e moltissimi li condivido.
quello che però voi non capite, che a moltissime persone come è successo a me, dopo qualche anno di chemio e radio, viene detto o meglio lo scopriamo da soli che oramai è troppo tardi non si puo fare piu nulla dobbiamo solo aspettare.
allora a questo punto nelle persone scatta la follia pura, la disperazione (solo aspettare) cominciano le ricerche ---- aloe arborescens - essiac o caisse -- ascorbato di potassio con d ribosio - vitamina c - ACI argento colloidale ionizzato ---MMS (Miracle Mineral Supplement) --- metodo simoncini etc etc etc MA SAPETE IL PERCHE' -- perche prima di perdere per sempre una persona cara io mi attacchero anche sull'acqua delle cascate.
Comunque mia nonna mi diceva sempre che le favole hanno un fondo di verità.
se tante cure strampalate esistono si vede che a qualcuno hanno fatto qualcosa.
per me l'unica cosa seria da fare per il bene dei poveracci arrampicatori di cascate d'acqua è questa: VERIFICARE SERIAMENTE LA FONDATEZZA DI TANTE TEORIE STRAMPALATE (non alla DIBELLA maniera), se si trova qualcosa di buono lo si dice come si dirà anche la verità scientifica sulle stron....... almeno a quel punto sapremo come comportarci.
Fino a quando per principio verranno scartate le teorie popolari senza provare la loro inefficacia, la gente penserà sempre che non fanno fare soldi e quindi meglio nascondere.
VI PREGO DI VEDERE LE COSE ANCHE DA UN NOSTRO PUNTO DI VISTA E NON SOLO DA QUELLO MEDICO (mi dispiace non ha funzionato)
saluti
@Antonio.
RispondiEliminaUmanamente ti capisco benissimo.
Un po' tutti presto o tardi abbiamo a che fare direttamente o indirettamente con quello che una volta veniva chiamato con pudore scaramantico un "brutto male".
Personalmente, ho a che fare proprio in questi mesi con la malattia di una persona cara.
E quindi capisco bene il tuo pensiero, quando dici che "prima di perdere per sempre una persona cara io mi attacchero anche sull'acqua delle cascate".
Lo capisco, ma non ne consivido l'esito. Perché, vedi, mi ci arrampicherei pure io, sull'acqua di una cascata, se sapessi che la cosa potrebbe essere di una qualche autentica utilità.
Ma non sono disposto a concedere alla ciarlataneria degli sciamani il potere di appropriarsi della dignità mia e soprattutto di chi soffre in prima persona.
E' di chi propone la cura, il compito di provarne l'efficacia in prima persona. O quantomeno di indicarne le ipotesi di funzionalmento da sottoporre al vaglio con metodo scientifico.
Sennò, dopo il bicarbonato di Simoncini, ti toccherà provare lo zucchero filato di brain_use.
Con un simile livello probabilistico di efficacia.
E' per questo che è prezioso il lavoro di questo blog: per sgombrare il campo da rimedi che non hanno alcun valore reale.
Ma solo, purtroppo per te e per me, nella fantasia di chi li vende.
E proprio per questo la scienza ufficiale si dovrebbe dimostrare un po' più aperta a nuove conoscenze, anche se chi le presenta non è in grado di dimostrarle al momento, senza scarltarle a priori solo perchè sembrano in contrasto con le conoscenze ritenute assodate ma in realtà, come sa chi ci è veramente dentro, così assodare spesso non sono.
RispondiEliminaMa la "Scienza ufficiale" è aperta, è insito nel concetto stesso di "Scienza" come ha detto WeWee.
Sono i cialtroni e i ciarlatani che affermano il contrario per screditarla.
Non occorre sempre una dimostrazione scientifica per accorgersi che qualcosa di "alternativo" funziona, basta l'evidenza" dell'efficacia.
Cosa che le pratiche stregonesche e truffaldine non hanno.
Mai, nessun fondo di verità, niente di niente, aria fritta, fuffa, chiapparelle per i gonzi.
Sennò, ti ripeto, io ho inventato una pozione a base di aglio olio e peperoncino, piume di cardellino infartuato (rarissimo da reperire) e starnuto di pesce spada che guarisce il cancro.
Perchè non provare?
Cosa costa?
Insomma, ragioniamo da persone razionali per favore.
Un conto è la mancanza di una spiegazione scientifica, un conto è l'assenza di ogni evidenza.
E ora basta con tutto questo possibilismo.
"Un intervento" si scrive senza apostrofo! Anche questa è ignoranza.
RispondiEliminaDai Antonio "zret" Marcianò, un apostrofo può scappare a tutti e non uccide nessuno.
RispondiEliminaFacci sapere cosa ne pensi invece della inutile cura al bicarbonato da 10mila euro, visto che il tuo fratellino Rosario l'ha pure pubblicizzata sul suo blog.
Rilassati Zret, qui ci sono persone serie che stanno discutendo di cose serie...
RispondiEliminaOccupati di quello che sai fare meglio, torna a cercare gli UFO col telemetro.
@ Zret
RispondiEliminaSe in tutto quello che hai letto, l'unica cosa che hai trovato da dire è un errore di battitura, sei pregato di non farti più vedere in questo blog.
In certi casi il silenzio e gli occhi bassi sono meglio di 1000 parole.
Grazie.
Capisco Antonio quando dice che alla fine ci si attacca a tutto.
RispondiEliminaIl problema è che questi non si rivolgono solo ai terminali: ci sono persone che sarebbero potute guarire e sono morte perché hanno lasciato andare la malattia sostanzialmente curandola con acqua fresca.
E' anche vero - e capisco che non si ragioni razionalmente in una situazione disperata - che anche se la situazione è tragica non è giusto, allora, sovvenzionare un imbroglione.
E se con le iniezioni di Simoncini si accelerasse la morte?
Poi io mi domando anche un'altra cosa: siccome questi "benefattori" non "guariscono" gratis, i soldi dati in mano loro in cambio di nulla non sarebbe meglio spenderli in altro modo? Magari cercando una qualche cura comprovata (non da post su un forum!) ma costosa o donandoli alla ricerca per quelli che verranno, se non c'è proprio più nulla da fare.
Insomma, se le speranze sono ridotte a zero io capisco la disperazione... ma ha senso dare 20'000 euro a uno che si arricchisce con la disperazione delle persone? A cosa porta? Solo a renderlo più ricco e a permettergli di uccidere altre persone.
E' scandaloso il fatto che ci sia gente che si permetta di dare consigli sulla salute della gente DA UN FORUM... senza essere medico e senza mai avere visto il paziente... Non riesco a capire come si possa essere così avventati... cavolo stiamo parlando della pelle... Non ti fidi di un tizio che c'ha studiato per decenni.... nooo seee figuriamoci... meglio uno sconosciuto in un forum.... mah...
RispondiEliminami permetto di darti un consiglio, invece di linkare direttamente le pagine (che ha il doppio effetto di aumentargli il link count e oltretutto possono pure modificarle e far sparire le castronerie)
RispondiEliminausa FreezePage in questo modo la pagina resta SEMPRE visibile "congelata"
Ho letto l'interessante articolo e sono pienamente d'accordo con tutto quello che ha scritto. Di venditori di fumo purtroppo ce ne sono a migliaia nel mondo. Molta gente disperata spesso si affida a ciarlatani cercando di salvare un parente o una persona cara. Personalmente ho vissuto, prima con mia madre e mia sorella, e sto vivendo ora con mia moglie la terribile esperienza di una malattia tumorale e per fortuna fino ad oggi la mia lucidità ha retto evitandomi di cascare in qualche lurido tranello "alternativo". Un unico appunto all'articolo, ho letto il tread relativo al problema del carcinoma mammario e le risposte del probabile (o improbabile) medico naturopata. A questo proposito, non mi sembra di aver letto da nessuna parte in maniera esplicita che è meglio una spadellata di verdure che la chemio. Piuttosto leggo che viene costantemente contrapposta agli affettati e insaccati.
RispondiEliminaUn unico appunto all'articolo, ho letto il tread relativo al problema del carcinoma mammario
RispondiEliminaE' il contesto ad essere assurdo: una persona chiede consigli (ok, nel posto sbagliato) su un problema importante e le rispondono di mangiare verdure al posto di insaccati. Non si tratta di un forum alimentare o di consigli di cucina, questi affermano di parlare di medicina (e continuano a farlo), è per questo che il consiglio della "verdura" è illuminante...
Questo studio pubblicato su JAMA (studio di coorte, quasi 2 milioni di casi) trova che comunque, nel caso dei tumori, le "medicine complementari e alternative" fanno male, con un rischio di morte DOPPIO rispetto a chi non le usa.
RispondiElimina"Meaning: Patients who received complementary medicine were more likely to refuse other conventional cancer treatment, and had a higher risk of death than no complementary medicine; however, this survival difference could be mediated by adherence to all recommended conventional cancer therapies."
https://jamanetwork.com/journals/jamaoncology/fullarticle/2687972?utm_source=twitter&utm_medium=social_jamaonc&utm_term=1677834376&utm_content=followers-article_engagement-visual_abstract&utm_campaign=article_alert&linkId=54477782